Il Fatto Quotidiano

4 Agosto 2011
Quel giorno in cui B. parlò a nessuno

di LUCA TELESE

Il nulla. Arrivi pensando di raccontare, almeno per una volta, la grandezza epica del dramma, o almeno il potere simbolico di un’icona: il cipiglio del superministro dell’Economia, nel giorno del discorso alla nazione sulla Crisi. Pensavi di dover disegnare un medaglione ottocentesco con la faccia e il ciuffo di Giulio Tremonti, e invece te ne vai con impresso nella memoria solo l’incarnato opalescente di Franco Frattini e – soprattutto – la cingomma masticata disinvoltamente dal ministro degli Esteri. Straordinaria la regia del caso: eccolo qui, il segno del giorno, il governo chewing gum.
Non c’è dramma, ma nemmeno commedia a Montecitorio, non c’è nemmeno Silvio Berlusconi, pietrificato nel suo ruolo di speaker, che legge per tutto il tempo un discorso stonato. Non c’è Pier Luigi Bersani, che si perde nel finale dell’intervento, non ci sono i deputati che pensano ad altro, non c’è più Sergio Marchionne che si smarca dal lontano Michigan (poi l’ufficio stampa di Fiat proverà a smorzare). Restano solo due istantanee vivide nel taccuino degli appunti: l’eleganza intonata di Pier Ferdinando Casini e lo sdegno plateale di Antonio Di Pietro. Per il resto encefalogramma piatto: deputati che fuggono come scolari quando suona la campanella all’ultimo giorno di scuola, trolley sapientemente accantonati ai margini dell’aula o nel vestibolo, il nulla, il nulla, il nulla, splendidamente raccontato dalla fotografia di famiglia in un interno, dai banchi di un governo che sembrava convocato nell’emiciclo di Montecitorio per una burla ginnasiale, quando bisogna dire “cheese” e il fotografo purtroppo non scatta.
Guardiamola, allora, questa foto di gruppo. Berlusconi in piedi quando parla, verboso e noioso, ogni tanto salta un accapo. Tremonti: mani congiunte, come in segno di preghiera. Posizione eretta, come uno scolaro al primo banco in classe. Mara Carfagna si aggiusta il caschetto con gesti sapienti. Michela Brambilla gioca con il telefonino di Paolo Romani, mentre lui le fa vedere qualcosa di divertente durante l’interminabile discorso del Cavaliere. Nitto Palma manda Sms e Bobo Maroni avvita e svita nervosamente il cappuccio della penna. “Il deficit si è rivelato più basso di quello degli altri paesi…”, dice Berlusconi, e Tremonti sbircia le cartelle del discorso come per capire quanto manca. Berlusconi magnifica i “7,4 miliardi stanziati per il Sud”, e Tremonti guarda Ignazio La Russa e sbircia la reazione sui banchi. In altri tempi avrebbe gridato “Cialtroni”. Il premier parla di manovra e non lo cita mai, Tremonti si aggiusta gli occhiali. Berlusconi fa il suo elenco della spesa delle magnifiche realizzazioni del governo e Tremonti si appoggia il pugno sulla bocca.
L’unico sussulto a braccio, nel discorso del premier, arriva alla fine e suscita l’ilarità del centrosinistra: “State ascoltando un imprenditore che ha tre aziende e che è ogni giorno sulla trincea finanziaria”. Risposta: “Buuuh”. Volano le parole e le promesse: commissioni, tagli, idee virtuose. Non essendoci nulla di serio, l’attenzione si focalizza su Frattini, che pare pietrificato. Il collo torto, il profilo esibito alla telecamera, la testa che annuisce con i cicli di mobilità di un salvaschermo. Prendete il trittico tra lui, Berlusconi e Tremonti: il ministro dell’Economia ha la testa troppo bassa, Frattini la tiene troppo alta, l’effetto d’insieme è comico. 
“La crisi non è italiana, è planetaria”, spiega Berlusconi. Tremonti pianta le palme delle mani schiacciate sul banco. Non applaude mai. Quando prende la parola Angelino Alfano sembra che abbia digerito male: “Da quando in qua – chiede l’ex Guardasigilli – sono i mercati che scelgono i governi?”. Tremonti ora ha la mano sulla fronte, sulla faccia, le braccia sono conserte. “Siamo contrari a fantomatici governi tecnici!”, Tremonti prende Berlusconi per un braccio e gli parla. Cosa si dicono? 
Adesso tocca a Bersani: “O lei ha sbagliato discorso, o lei ha sbagliato Parlamento”, è l’attacco efficacissimo. Ma poi il leader del Pd sfora sui tempi, non riesce a chiudere. “Presidente, ancora un minuto”, chiede per due volte. E Gianfranco Fini: “Onorevole Bersani, lo ha già avuto”.
E qui Frattini inizia con la gomma da masticare. I deputati del centrodestra sono spariti. “Andiamo avanti così fino al 2013?”, chiede Bersani. Quelli in coro, come allo stadio, gridano “Ssiiiii!!!”. Il segretario del Pd chiude in modo infelice: “Di fronte a un passo indietro di chi ci ha portato al disastro siamo disposti a fare un passo avanti noi”. Lo coprono di improperi. Parla il capo dei Responsabili Silvano Moffa: tutti alla buvette. 
Tra i banchi di Futuro e libertà, l’onorevole Barbato fa le foto ricordo a Lo Presti e Granata magnificando orgoglioso il suo iPad 2. L’unico che forse ha colto lo spirito del momento è stato Pier Ferdinando Casini: “Non è la fine di una parte politica, è la fine di un’epoca”. A un tratto il leader dell’Udc pizzica il Cavaliere: “Presidente Berlusconi non capisco cosa ci sia da ridere in tutto quello che sto dicendo…”. Il Caimano sorride ostentatamente. Dice Casini: “Dobbiamo tornare a 20 anni fa, assumere scelte dolorose”. È questo il programma del governissimo. Mentre dice questo si diffonde l’agenzia di Marchionne che dice: “Sto con Napolitano” scaricando Berlusconi. 
In questa cornice sonnolenta, sembrano un terremoto le parole di Antonio Di Pietro. Ma è tardi, gli aerei partono, i deputati si sono stancati. Di questa giornata piena di nulla resta la gomma da masticare di Frattini. È l’immagine di come sta insieme questo governo, nel giorno in cui Berlusconi convocò solennemente le Camere. Per non dire assolutamente nulla.

Foto | Flickr

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13 commenti »

  1. Bravo Luca, ben scritto.
    Un ottimo affresco del nulla e un simpatico ritratto dei delinquenti che siedono sulle poltrone del ns governo.
    Complimenti anche per la trasmissione televisiva.
    (Oh, non montiamoci la testa come fece Caressa? Piedi sempre per terra!)

  2. SONO BERSAGLIATO dalle mail di tal palmieri responsabile dell’area nternet del pdl. Ho provato a rispondergli perchè la demagogia mi ha rotto, perchè hanno abolito il regime dei minimi che consente ai piccoli èpossesori di partita iva di pagare su quello che effettivamente guadagnano e non su presunti guadagni ora impossibili. Ho cercato di spiegargli la mia difficoltà e come la mia di tanti…ho cercato di dirgli..cazzo colpisci i patrimoni, le rendite prendi tu stato i soldi delle multe delle società di gioco d’azzardo…..MA NO A QUESTA GENTE NON E’ LECITO NEMMENO RISPONDERE. SONO MAIL CHE “GRADISCONO RISPOSTA!”

    Ieri Berlusconi ha detto anche cose sensate, ma non è ne credibile ne sostenuto. Bersani ha fatto il suo discorso demagogico attaccando che secondo lui non paga le tasse….quindi quelli come me. PROVERO’ A SCRIVERE A LUI ED A INVITARLO A FARE IL MIO LAVORO PER VEDERE L’ORO CHE GIRA.

    QUESTO PARLAMENTO E’ UNA BURLA, FANNO RIDERE HA NNO RECITATO UNA COMMEDIA PER TACITARECIL POPOLINO.

    IO MI STO ROMPENDO IL CAZZO VERAMENTE MA VERAMENTE.

  3. MAIL CHE NON GRADISCONO RISPOSTA…SCUSATE E’ LA RABBIA.

  4. Stamattina sembra che i mercati abbiano gradito; ma non è ancora venerdi

  5. Già… venerdi 5 Agosto, dove se non sbaglio ci sarà una nuova asta di BOT…te!

  6. Gran bel quadro. Le mie percezioni sono state simili… e purtroppo la cosa non fa piacere.

  7. Caro Luca qui alcuni numeri reali.

    Onestamente credo che tu sei un giornalista vero e dovresti diffondere questi dati, in quanto semplificano la causa della speculazione.

    I valori assoluti ultimi PIL apr. 2011 1567 mil.euro Valore stimato, molto prob. maggiorato.
    VAlore ass. Debito Apr. 2011 1890 Mil. Euro. Valore certo

    Prendiamo ora i valori assoluti del 2002 per aver cosi un status a 10 dell’economia finendo la legislatura nel 2013. quindi anno 2012.

    PIL 1295 mil. Dati certo
    Debito 1367 Mil. Dato certo

    Adesso se faccio i due differenziali assoluti vedo che
    PIL Crescita assoluta = 272 mil ( supponendo che il dato PIl Apr. 2011 sia giusto in quanto e’ l’unico realmente stimato gli altri sono certi, pero’ potrebbe essere piu’ basso)
    Debito assoluto = 523 mil

    Adesso si capisce subito che per far crescere l’italia di 272 hanno fatto debiti per 523!!!!

    Che dicano che la colpa del Debito viene da lontano non e’ vero. Quello e’ il lavoro dei POlitici forse principale!!!! Inoltre se mettiamo anche in conto il fatto che i tassi di interesse pagati sul debito sono stati di gran lunga quelli a piu’ buon mercato. Vediamo subito che questi politici in particolare B. non ha saputo fare bene il suo lavoro.

    All’estero la storia il debito parte da lontano non e’ una giustificazione. Quando ti sei seduto sapevi che debito avevi, cosa hanno fatto? L’hanno fatto solo crescere.

    All’estero funziona cosi’ se uno gestisce in fondo pensioni non investe in italia per i seguenti dati. E’ logico e’ il suo lavoro. Se lo fa bene non investe a meno che qualcosa cambi. Se non cambia niente non investe niente o molto meno.

    Voi giornalisti non dovreste piu’ farli dire che la colpa del debito parte da lontano, la colpa e’ loro sono pagati per fare quel lavoro

  8. caro Gian luca,non conosco la tua professione,ma ho molti conoscenti a partita IVA come te. C’è chi è disperato,come te,e ci sono quelli che fanno i furbi e ci sguazzano,in una cosa sono comunque concordi nelle discussioni: alle prossime elezioni,se pure con motivazioni diverse,non ridaranno il loro voto al PDL.

  9. A quanto pare Casini ha fatto il pienone su Twitter

    http://www.pierferdinandocasini.it/2011/08/03/casini-uber-alles-parola-di-twitter/

  10. il parlamento sa di moffa…

  11. basta con le solite scopatelle , scappatelle…HO BISOGNO SUBITO DI FARMI UNA SCOPATA VERA!!!!!!!!!

  12. Articolo da archiviare e rileggere con calma quando saremo usciti (se usciremo) da questo momento escrementale.

    Appena finito di leggere condivido il 100% di quanto scrive Luca Telese.

    Ma preferisco aspettare qualche tempo per capire meglio quelle frasi di Casini cosa intendono realmente e a chi sono dirette in particolare: ripensandoci non sono piu’ cosi’ sicuro di condividere al 100% le impressioni di Telese.

    Al di la’ della sostanza comunque, un Telese formidabile nella forma e, per quanto possa fragargliene a lui o a chiunque altro, mio opinionista preferista.

  13. CARO GUIDORICCIO…

    Chi non ruba e non ha nulla da nascondere non deve temere indagini sui patromoni effettivi.

    Pagare le tasse non è bello come disse il fu Padoa schioppa, ma lo diventa se ti fa essere onesto, se sei onesto e se non hai nulla da temere. Conosco gente “nell’onesto nord che ruba per principio”…pensa tu.

    Però guarda io sono di destra e temo la demagia di Bersani e company perchè se tremonti è arrivato a schifare il popolo delle piccole partite iva, salvando però chi specula pesantemente, Bersani farà di peggio per ideologia.

    Io non ho molto, ho una casa che sto pagando in 25 anni di mutuo, ed ho un lavoro dove la parola precario è riduttiva.
    Nessuno si soferma mai a pensare che si esistono i precari, ma ci sono anche quelli costretti ad anticipare danari che non guadagnano e che escono da calcoli presunti di un fisco malato.

    I ricchi ci sono ma non li toccano.questo lo so per certto. Quà a Bergamo ci sono aziende talmente potenti che la guardia di finanza nemmeno si azzarda ad avvicinarsi.
    I prossimi anni saranno una lotta per sopravvivere e non per vivere,questo vale per tanti, troppi ma non per tutti.

    Sono arrabbiato perchè non chiedo nulla se non il giusto, se guadagno pago, se evado vado in galera. Questo accade nei paesi civili, dove non paghi un professionista 1200 euro all’anno per una contabilità penosa…

    Votare? si perchè non lascio la mia decisione ad altri, ma francamente adesso come adesso non saprei chi votare….bah…

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