Luca Telese

Il sito web ufficiale del giornalista Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

“Ecco le regole d’oro per sopravvivere alle cartelle pazze”

di LUCA TELESE

Roma, entri nel portone di via Appia 103, e incontri un cliente per le scale: "Anche tu sei venuto per Equitalia?". Già, perché nella saletta dello studio legale di Romina D'Ambrosio, avvocato, due clienti su tre hanno in tasca l'inconfondibile busta con la stampigliatura nera e il terrificante logo dell'agenzia. Lei ci ride su: “In tempo di crisi, purtroppo, a Equitalia sono rimasti gli unici che ci danno lavoro”. La D'Ambrosio, per gli amici "Equi-Romy", è anche consulente per l'Associazione Federconsumatori, e riassume tutto con un dato incredibile: “Quest'anno quindici consumatori su venti vengono qui per cartelle esattoriali. Noi siamo per il rispetto assoluto della legge, ma anche per tutelare molte persone che finiscono nel vortice delle multe e delle ammende ingiustificate e lievitate oltre ogni misura. Che spesso non hanno strumenti economici, né legali per difendersi dagli eccessi impositivi”. Per spiegarmi di cosa parla, la D'Ambrosio mi fa un esempio incredibile di lievitazione ingiustificata della multa: "Ecco la storia, vera, di Michele De Marco Cervino. È un medico, nel 2007 riceve la notifica di una multa e la paga regolarmente, entro i sessanta giorni. Fate attenzione: si trattava di 207 euro". Pausa, comincia il film horror: "Tutto a posto? Macché: nel 2011, De Marco si vede recapitare, per la stessa multa che ha pagato!, una cartella da 2.225,47 euro!". La D'Ambrosio tira fuori il ricorso per farmi vedere che non scherza: "Sono andata con il mio cliente a Equitalia per chiedere lo storno della cartella". Risposta: "Lei ha ragione, ma il credito ci è stato ceduto così dal Comune di Roma. Noi non possiamo entrare nel merito". E al Comune? "Voi avete ragione, ma noi non possiamo fare nulla. Ormai abbiamo ceduto il credito a Equitalia, non ci riguarda più". Ed è qui che entra in campo "Equi-Romy" D'Ambrosio: "Ho studiato la cartella, e ho scoperto che avevano maggiorato il valore della multa del 20% per ogni anno. E che poi erano state aggiunte una miriade di spese inventate: notifica, iscrizione al ruolo, molte incomprensibili, e infine quella paroletta magica: “Ma ggiorazioni”. Cifre non spiegate Se la immagina una pensionata alle prese con questo rompicapo?". Giudice di Pace. Ed ecco invece che cosa bisognerebbe fare: "Entro 30 giorni dalla notifica, bisogna subito ricorrere al giudice di pace". Prima fregatura: “Grazie al governo Berlusconi bisogna versare il contributo unificato, da 37 a 200 euro”. Postilla: “Al giudice bisogna subito chiedere una sospensiva per evitare l'iscrizione di ipoteca su un immobile o su una macchina, le cosiddette “ganasce amministrative””. Drammatica subordinata: “Da tre anni a questa parte, molti clienti arrivano qui senza sapere di avere già la casa ipotecata”. Esempio: “Una mia cliente, Anna Aurizzi, una persona già in difficoltà , ha avuto una cartella esattoriale per il mancato pagamento della mensa scolastica. Dopo che con le maggiorazioni era lievitata a 4.000 euro, abbiamo scoperto che le avevanogià ipotecato la casa. Il fatto incredibile è che questo provvedimento è illegittimo per una sentenza della Cassazione a sezioni unite, per debiti inferiori a 8.000 euro. Lo avevano fatto lo stesso". Cancellazione . Morale della favola: "Anna, che non lo sapeva, otterrà ragione. Ma intanto sono passati già quattro anni senza che arrivasse la sentenza. E così quella casa lei non la può vendere". Istruzioni per l'uso: “Bisogna sapere che si possono sempre contestare le cartelle con sanzioni amministrative per le maggiorazioni. Il più delle volte un avvocato può dimostrare che sono illegittime”. Notifiche . Altro consiglio decisivo: “In molti casi i comuni sono in torto formale per difetti di notifica. Ecco perché bisogna chiedere al proprio avvocato di controllare la notifica dell'atto da cui ha avuto origine la cartella. In tre casi su quattro non ci sono firme e la notifica non è avvenuta. Il che lede il diritto del cittadino di potersi difendere o scegliere di pagare". Ultima considerazione: "C'è una legge sulla trasparenza degli atti amministrativi che viene quasi sempre ignorata. Resistere a Equitalia, quindi, non vuol dire combattere la legge, ma chiedere che sia applicata".

twitter@lucatelese

13 risposte a ““Ecco le regole d’oro per sopravvivere alle cartelle pazze””

  1. Avatar fabrizio elefante (@fabelef)
    fabrizio elefante (@fabelef)

    Thanks Luca. Bisogna ormai poter disporre di un avvocato come del medico di famiglia. Il medico lo paga la sanità pubblica, l’avvocato lo pago me.

  2. Avatar FLAVIO
    FLAVIO

    Quello che non capiscono inostri politici”o fanno fintadi non capire”E’
    1°Che la gente vuole pagare se messa in condizione di farlo
    2°Se non ha pagato all’arrivo della cartella per difficolta’.NON si pùo moltiplicare x10 un debito con mezzucoli e inganni
    3°Se lo stato fosse veramente nostro padre non si comporterebbe come fa’
    In sostanza se l’azione avvenisse in modo chiaro e senza il tentativo di distruggere ,oggi non si sarebbe arrivati a tutti i tipi di disperazine e rabbia,che nessuno pùo aspicare di vedere in un paese civile.
    Questo vale anche per la farsa degli scontrini,tutti sanno che il fisco ha gli studi di settore quindi anche se lavori meno dell’atteso devi pagare per quello che il fisco si attende.
    Speriamo che anche questa manfrina finisca,un paese che vuole fare grandi cose, e L’italia potrebbe farle ,con i figli dovrebbe agire in modo diverso.

  3. Avatar la zanzara
    la zanzara

    nell’agosto del 2008 mi recavo al lavoro, ore 8,15 del mattino, citta’ deserta, UNA GUARDIA PENITENZIARIA segnala la macchina da me condotta che superava striscia continua perche’ superavo un APE tre ruote. Alla azienda in cui lavoro, intestataria dell’auto, arriva, emesso dalla polizia stradale, un verbale per 68 euro. Entro il 58mo giorno ( tempo per il pagamento 60 gg) l’azienda paga la multa e mi invia la copia. mi rendo conto che vi erano anche 2 punti sulla patente da decurtare, ma l’impiegata non avendo provveduto, mi reco personalmente alla polizia stradale che aveva emesso il verbale, per dicharare che la vettura intestata all’azienda era guidata da me ( 61mo giorno) .La poliziotta addetta mi fa presente che sono in ritardo di 9 ore, ma fara’ di tutto per non farmi avere sanzioni accessorie. DOPO DUE ANNI DA EQUITALIA MI ARRIVA LA MULTA , da 68,35 aumentata a 1.735,00€.
    SECONDO VOI CI SONO COMMENTI DA AGGIUNGERE?? E’ UN TIPO DI STATO AL QUALE IL CITTADINO DEVE VOLER BENE ???

  4. Avatar lv
    lv

    La trombatura in piena regola della signora Merkel sancisce inequivocabilmente (dopo il giro di vite delle lezioni francesi, greche e italiane) che la politica di austerlità imposta dalla Germania è fallimentare e antidemocratica. Nessuno la vuole, non le imprese, non i lavoratori , non i popoli. Serve solo a perpetuare la tirannia della comunità finanziaria e della classe parassitaria politicante sui cittadini. Tutti a casa, con un gigantesco colpo di scopa!

  5. Avatar Sabrina
    Sabrina

    Caro Luca ho apprezzato molto il tuo articolo su dis-equitalia perché, purtroppo, lo sento molto “mio”….sono anche io in pieno vortice “cartella pazza” e mi piacerebbe molto poter raccontare la mia storia ma temo che sia molto simile a quella di tante altre… Vorrei aggiungere però una piccola nota.
    Alle violenze, ai soprusi, all’arroganza che si è costretti a subire da Draquitalia, c’è da aggiungere anche il disagio, l’imbarazzo e se vogliamo (e io non vorrei perché il termine lo detesto…) il mobbing del datore di lavoro. Nel mio caso, le cartelle pazze hanno generato un “pignoramento presso terzi” che tradotto in parole povere è un pignoramento dello stipendio…(no, non ho sbagliato, lo so che tutti sanno che il massimo che si può pignorare è un quinto dello stipendio, ma il mio donatore di lavoro il primo mese mi ha bloccato proprio TUTTO lo stipendio, donandolo direttamente ad Equitalia!!) Il bello è che il mio ricorso alla magistratura ordinaria (ah si, perché, ricordiamolo, Draquitalia può pignorare direttamente senza chiedere al giudice, noi poveri colpevoli dobbiamo fare opposizione attraverso la magistratura) è stato accolto immediatamente e il provvedimento di pignoramento SOSPESO. Il mio donatore, probabilmente per paura, lo ha garbatamente ignorato ma, dopo aver fatto intervenire il mio avvocato in modo informale, si è finalmente deciso ad erogarmi almeno i 4/5 del mio legittimo stipendio. Nel frattempo comunque il giudice ha CONFERMATO la SOSPENSIONE del pignoramento, riservandosi di decidere nel merito della questione che, sempre tradotto in parole povere, significa che il pignoramento non esiste più!! Ma il mio donatore, coerentemente ottuso, da 3 mesi continua a decurtarmi il quinto dello stipendio… Non è servito a nulla far parlare tra loro, in avvocatese, i rispettivi rappresentanti legali, il loro avvocato ha consigliato in questo senso “per prudenza”… La mia unica strada sarebbe quella della denuncia ma, siccome faccio parte anche di quella nutrita schiera di giovani quarantenni sottoposti a contratti a tempo determinato e siccome il mio contratto biennale mi scade a giugno, mi è stato fatto elegantemente capire che non “devo alzare un polverone” altrimenti posso scordarmi il rinnovo.
    E’ frustrante, avvilente..!!! Nel mio paese delle meraviglie, la persona o il gruppo con cui lavori che sono quelli con cui passi la maggior parte del tempo, dovrebbero essere le persone che ti sostengono nei momenti di difficoltà che, tra l’altro, in questo caso, non sono nemmeno dovuti a tue mancanze o errori; ed è tanto più vero quando si lavora in un settore, come il mio, nel quale senza passione e senza crederci non vai da nessuna parte. Invece mi trovo, non solo a dover combattere contro una ingiustizia clamorosa inflittami dall’usuraio di stato, ma anche a dover in qualche modo difendere la mia posizione come una fossi una criminale che viene appena tollerata sul posto di lavoro.
    Lo sforzo più grande è mantenere i nervi saldi, e cercare, come ho fatto fino ad ora (pagando un bel po’ di soldi ad un avvocato..) di far valere civilmente e serenamente quelli che credo siano i miei diritti legittimi. Ma è davvero dura….. Oramai colui che riceve la famosa busta, diventa automaticamente un appestato, nel migliore dei casi “uno che porta rogne”… comunque andrà questa storia, il mio rapporto di lavoro è logorato da mesi di discussioni, di lettere, di sentenze, di spiegazioni, di recriminazioni…mi si è chiesto di tenere la testa bassa, di non fare troppe storie e devo tentare di conciliare questo col mantenere quella dignità che tentano di strapparmi via con le unghie. Come non comprendere chi scaglia la sua rabbia contro i simboli di queste violenze? E come non comprendere chi quella violenza la scaglia contro di sé, abbandonandosi alla disperazione più nera e drastica?
    Grazie per questo spazio di sfogo. Un saluto
    Sabrina

  6. Avatar lv
    lv

    Tò finalmente qualcuno l’ha detto, e non l’ultimo dei fessi ma il capo della Consob in persona, Giuseppe Vegas
    “In Europa cresce “l’insofferenza nei confronti della dittatura dello spread, vista come ostacolo alle aspirazioni dei popoli. I cittadini non accettano di pagare per scelte su cui non sono chiamati a decidere”.
    “Lo spread attribuisce ogni potere decisionale a chi detiene il potere economico, nei fatti vanificando il principio del suffragio universale”.
    Per il presidente della Consob “la dittatura dello spread” è un ostacolo alle aspirazioni dei popoli al punto che “affidare il nostro futuro a un numero costituisce anche un modo di abdicare ai nostri doveri. Le nostre paure sono sintetizzate in un numero che oggi è rappresentato dallo spread – afferma il numero uno della Consob – e che si basa su fondamentali dell’economia. Tuttavia incorpora un giudizio di valore sintetico e soggettivo che, spesso, li travalica”. A tal proposito Vegas cita il filosofo greco Epitteto: “Quel che turba gli uomini non sono le cose, bensì i giudizi che essi formulano intorno alle cose”.

  7. Avatar la zanzara
    la zanzara

    lv,……………..in sintesi perche’ pregare il dio spread anche se si e’ atei o di altre religioni
    ????

    io li definirei fondamentalisti finanziari ; usano la finanza al posto del tritolo………………..vanno combattuti per quel che sono…………………ma i nostri politici li combattono o li assecondano ?????
    ……..il problema e che non c’e’ piu’ gente con le palle come una volta !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  8. Avatar GIAN LUCA
    GIAN LUCA

    Dopo i recenti fatti contro equitalia, adesso in televisione cercano di farli passare per poveri esecutori. Ma come confermano i fatti, le testimonianze e le lettere della POVERA GENTE stiamo vivendo in uno stato senza regole in un far west dove gente come Monti pontifica dopo aver lavorato sotto cirino Pomicino e dopo aver contribuito allo sfascio dei nostri conti pubblici, e dove equitalia fa violenza..

    Personalmente ormai vedo lo stato come un nemico, una volta credevo in certi valori nella destra e nella sinistra nel sotto e nel sopra. Adesso voterò per Grillo e sono solidale con chi subisce l’arroganza del potere e magari si ammazza.

  9. Avatar Diana
    Diana

    Ciao a tutti,anche io come molti ,da qualche giorno ho ricevuto una cartella da 500 euro di una multa,pagata,del 2009 .Il colpo è stato duro,all’improvviso la disperazione e la rabbia perchè tu quella multa l’hai pagata!Ora ci toccherà sbatterci da un ufficio all’altro ,rivolgerci a qualcuno che ci dia una mano ,sperando di trovare qualcuno in gamba ,mi chiedo come mai sia capitata una cosa del genere ,perché cercano anche le persone che nonostante le difficoltà riescono a pagare volente o nolente TUTTO quello che c’è da pagare !?
    Comunque spero tanto di uscirne al più presto ……un saluto e un sorriso =)

    Ciao

  10. Avatar Coro Cosimo

    Vi racconto la mia odissea con l’Agenzia delle Entrate, e al di là della disavventura personale, credo sia di interesse pubblico poiché ho fatto delle precise osservazioni che vanno valutate con molta attenzione.
    La mia ultima busta paga del 31/12/2008, alle dipendenze del Gruppo Fantini di Lucera (Foggia), è pasticciata di cifre, direi fantasiosa, ma come per magia questi numeri spariscono e non sono più corrispondenti al netto da percepire, infatti ricevo soltanto 3.126 euro pur tenendo conto della mensilità di dicembre, assegni familiari, lavoro straordinario, ferie non godute, 3 anni e 2 mesi di TFR dal 03/11/2005.
    Pertanto, dopo svariate insistenze, avvio un procedimento legale contro tale Azienda per avere il risarcimento degli emolumenti “reali” spettanti, ma purtroppo, dopo due rinvii, la prossima udienza è stata fissata al 22 marzo 2013.
    Premetto che ho lavorato già precedentemente con tale Azienda, per cui quanto sopra fa riferimento alla seconda assunzione, intervallata di 4 mesi dalla prima e questo particolare è stato la causa di parte del pasticcio in busta paga, poiché sono stati confusi e riproposti i Dati del TFR del precedente licenziamento. Quindi l’Agenzia delle Entrate di Taranto mi ha chiesto la riscossione di 2.897 euro di tasse che comunque avevo già regolato nel giugno 2005.
    L’altra parte del pasticcio, più che pasticcio è appropriazione indebita, è che tale Azienda si è trattenuta in busta paga 5.000 euro, intesi come “restituzione dipendente” per stare a significare di aver acquisito un prestito o un anticipo, che non ho mai chiesto né tantomeno ottenuto.
    Mi sono recato quattro volte presso l’Agenzia delle Entrate di Taranto e per risposta ho ricevuto un secco “E’ evidente che i Dati che ci ha fornito questa Ditta non sono attendibili, ma noi abbiamo questi Dati, quindi paghi altrimenti riceverai “la cartella”, a meno che.. tu non trovi la soluzione”.
    Oltre al danno di essere stato derubato dal mio ex datore di lavoro, anche la beffa.
    Venerdì 27 luglio 2012 mi sono recato nella sede del Gruppo Fantini di Lucera (Foggia) via san Rocco 45, ho cercato di ridiscutere le incongruenze della mia busta paga direttamente con chi a suo tempo l’ha elaborò, il direttore amministrativo in persona, e nonostante le mie proteste mi ha riconfermato che la busta paga è a posto.
    I 30 giorni utili per “la soluzione” scadono il 03/08/2012 ed io non riesco a trovarla questa benedetta soluzione, ma non ho assolutamente intenzione di pagare “la tassa che non c’è”
    ________________________________________________________________

    Osservo:
    • In busta paga c’è una serie di voci TFR in apparenza figurative ed in conflitto con la data di assunzione, messe a caso nella colonna delle competenze che poi non vanno a sommarsi nel Totale Competenze, per cui mi chiedo che criteri usa l’Agenzia delle Entrate per avvalorare un presunto reddito in realtà mai incassato, nonostante la tecnologia a disposizione e tutti i documenti portati in visione che provano che non è possibile.

    • I Dati falsi forniti dall’Azienda in oggetto sono considerati conformi, quindi sarebbe a norma se avvenisse sistematicamente con 15 milioni di dipendenti in Italia.

    • Se all’Agenzia delle Entrate non hanno gli strumenti o sono scarsi a respingere al mittente l’immondizia che gli giunge, come si può affrontare l’evasione fiscale? poiché è possibile anche consegnar loro Dati in malafede, tanto nessuno chiederà conto se sono autentici.

    • Ma non è un reato “falso ideologico” se un pubblico ufficiale procede nonostante la consapevolezza del contenuto non veritiero di un documento anche se redatto da secondi? (faccio riferimento ai Dati non veritieri inviati dal Gruppo Fantini di Lucera all’Agenzia delle Entrate di Taranto).

    • C’è da riflettere che un imbecille, solo un demente può fare una busta paga in quelle condizioni, riesce ad intasare il lavoro di due importanti apparati statali (Giustizia e Fisco), in un momento in cui si parla tanto di razionalizzare la P.A. e di “spending review”, senza che nessuno gli abbia chiesto una rettifica dei Dati subito.

    • Il dirigente, a cui mi sono rivolto ufficialmente con una lettera di presentazione e reclamo, mi ha preso per il culo; i documenti, che mi ha personalmente chiesto e fatti protocollare per ricostruire e correggere i Dati in loro possesso, non li ha ritenuti validi sebbene ne provano la falsità. Non capisco per quale motivo me li abbia chiesti se dava per scontato che la procedura di riscossione della tassa sarebbe andata avanti comunque, visto che non sono serviti a nulla.. Si poteva almeno risparmiare di chiedermeli, e si è riservato anche 15 giorni per un “NO preventivato”.

    • Ciò che è difficile da sopportare, prima ancora del denaro che vogliono espropriarmi, è l’umiliazione!.. lo stato dei fatti è veramente umiliante.

    Seguente documentazione qui: http://www.montemesolaonline.it/Tassa.htm
    1) Busta paga del 31/12/2008
    2) Comunicazione in cui sono riportati i Dati anomali e la richiesta del pagamento di 2.897 euro di tasse a mio carico
    3) Reclamo del riesame dei Dati “Alla cortese attenzione di un dirigente”
    4) Relazione di un esperto di consulenza del lavoro nel tentativo di decifrare tale busta paga
    Altri documenti protocollati e sottoposti in visione dell’Agenzia delle Entrate: Procedimento legale contro l’Azienda con relazione dell’avvocato, Estratto contributivo INPS, Lettera di licenziamento del 24/06/2005, Lettera di assunzione del 03/11/2005, CUD redditi 2008, CUD redditi 2005, Busta paga Giugno 2005

  11. Avatar ANTONIO
    ANTONIO

    Lasciatemelo dire una soluzione a tutto questo ci sarebbe ci sarebbe e bisognerebbe da subito attivarla, anche se molto rischiosa sotto diversi aspetti ma riisolutiva e lo dico, in quanto anche se sono dipendente statale, anch’io mi sto ritrovando sotto la scia delle future cartelle di Equitalia e, solo perchè tre anni e mezzo fa, per uscire dai primi debiti causati dall’euro, ho messo in gioco la restante parte dell’immoble cointestato a me e mia moglie e tutto lo stiendio, investendo in una attività del valore di € 400.000,00 (una pasticceria caffetteria). Questa attività che ha sempre fruttato, attualmente l’ho messa in stbye, poichè per i costi alti dei collaboratori e prime sanzioni ed interessi da parte dell’inps, mi ritrovo debitore di € 25.000,00. Mi sono chiesto se continuo ad aprire quante ne dovrò ancora al caro stato? Semplice basta andare al consulente e ti fa la stima sulle future assunzioni per le quali oggi con metà del tempo in cui si lavorava prima come ho fatto anch’io la gavetta, bisogna fare esborsi al triplo considerando tute le voci dovute. Mi sono chiesto allo ra che un cappuccino ed un cornetto dovrebbe costare in media € 5,00, ma chi spenderebbe tali cifre con stipendi solo in italia così bassi? Chiedevo al mio diettore di banca che se non avessi avuto famiglia che vorrebbe rimanere ancora qui,avrei trasferito la mia attività all’estero e lui mi risponde : shhhhh! Non lo dire a nessuno che se lo sanno tutti gli imprenditori e se ne vanno succede il macello i n Italia! Ho pensato perche’ non unirci tutti quanti per mandare in fallimento il nostro stato (che tra l’altro dovremmo essere noi stessi) e non che loro ci stanno mettendo addosso tutti questi debiti? Ma lo sapete che la moneta e di tutti noi e non possono metterci interessi sanzioni e more? Qualche stato ha provato in passato a coniare ed avere una indipendenza monetaria ed e’ finita male come il nostro caro J. Kennedy che in quel tempo stava mettendo in atto qualcosa di simile, ma non dicono la verità sul reale accaduto. Tornando al discorso iniziale, questa sarebbe la prima ipotesi ma il nostro stato non può fare una cosa siile e non so perchè in quanto risulterebbe per prima incastrata in un sistema economico a dir poco che coinvolge tutta l’economia mondiale. Se vogliamo rimanere così come siamo, all’interno del nostro stato o dobbiamo sperare in un GOLPE, ma non si verificherebbe fino a quando le manovre n parlamento non vanno a tcccare le tasche dei nostri Generali ( stava già accadendo credetemi forse nel governo Prodi che qualche Generale apparse nel parlamento lontano dalle telecamere. Secondo provare a organizzarci per una guerra civile o meglio qualcosa di simile senza magari farci troppo male, in quanto noi italiano per tale motivo a differenza della Grecia oltre ad altri paesi non ci stiamo ancora muovendo forse per paura proprio di farci male in un tempo civilizzato in cui viviamo e per questo Iil caro MONTI ci sta elevendo agli occhi dell’Europa, Però ad oggi con l’ultima manovra che ha toccato noi statali, ha toccato il fondo ed io dico che fino a quando faremo i buoni ce la metterà in c…..capisco il rientro ma nel 2013 ci saranno alti aumenti con i nostri stipendi bloccati er quattro anni fino al 2014,con rinnovo a????? O seguiamo la scia di Grillo tutti insieme , ma proprio tutti a buttare giù tutto il sistema politico e di rientro debiti per tutti gli italiani ripartedno da zero, magari prendendo possesso in modo civile in tutti gli uffici di questi enti statali con delle persone qualificate a prendere regolarmente uno stipendio per gli interessi del vero stato rappresentato veramente da tutti noi dal più povero che non esiste al piiù ricco che dovrà esistere credo solamente per i propri sacrifici fatti nella vita e non per gli attuali mangiapagnotte (compreso i nostri capi all’apice di tutto il sistema e non solo quello politico e stiamo parlando anche di redditi da 475.000 lorde all’anno!) Ma allora di cosa stiamo ancora parlando che Monti sta facendo si il proprio lavoro ma che viene ancora pilotato per tutto il resto che non viene ancora aggiustato come dovrebbe avvenire? Fate pure continuiamo ancora a parlare ed a parlare, ma qui prima o poi ci mettiamo comunque la pelle tutti quanti perchè questa ripresa ci sarà o fra 5 anni o non ci sarà mai e comunque la vita nostra che è la cosa più cara non ce la ridà nessuno ma solo Dio chè e l’unica logica sua con cui non stiamo avendo a che fare e che ci può veramente salvere, non con la logica dell’uomo……

  12. Avatar carmen rinaldini
    carmen rinaldini

    Vorrei gentilmente sapere, se posso agire contro Equitalia oppure contro l’Organo competente Polizia Municipale per cartelle esattoriali di multe gia’ pagate.
    Il mio scopo e’ quello di controllare, cio’ che mi e’ stato inviato e richiesto, poiche’ ho sempre dubitato dell’attendibilita’ di tante multe da me pagate per un totale di migliaia di euro.
    Restando in attesa di una Vostra gradita risposta auguro ottime cose !
    Carmen Rinaldini

  13. Avatar MARIANNA

    SALVE, VORREI SAPERE UN INFORMAZIONE MIO PADRE 4 ANNI PRESE UNA MULTA DI 49,50 E LA PAGATA PERò . DOPO 4 ANNI GLI è ARRIVATA UNA CARTELLA DI EQUITALIA CON UNA SOMMA DI 61 EURO PERCHè LA MULTA SI è PAGATA CON IL RITARDO ABBIAMO CONTROLATO ED è UN RITARDO DI 10 GIORNI ORA MI CHIEDO NON è NORMALE CHE DEVE PAGARE SE GIA HA PAGATO GIUSTO

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