Luca Telese

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Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

La grande paura di Bersani: il papa nero

di LUCA TELESE

Sarà anche una ennesima leggenda metropolitana, ma un dirigente che ci ha parlato pochi giorni fa racconta una ennesima, sublime (e terrificante) battuta di Massimo D’Alema. Un’altra perla nel filone inaugurato fastosamente con l’aforisma disincantato: "La sinistra è un male. Solo l’esistenza della destra rende questo male tollerabile". Un filone poi arricchito con quell’altra sentenza distillata a Gargonza (il direttore di Left, Giommaria Monti le chiama Massimae D’Alemae) che nel 1997 fece indignare Umberto Eco: "Vedo che discutete con molta passione della vittoria della sinistra. Ma forse non avete notato che nel 1996 la Destra ha vinto. Vi siete accorti che Casa delle libertà Ccd e Lega, anche se divisi, hanno la maggioranza dei voti". Ieri,fedele alla linea, ha definito "sciocchezza politica" l’idea di andare al voto a ottobre. Il pensiero meridiano e l’esprit de paradoxe dell’ex premier raccontano il grande caos dentro il Pd. E anche il problema delle alleanze, la sfiducia atavica nella foto di Vasto, il bisogno continuo di corteggiare Pierferdinando Casini e il tentativo di puntellarsi con delle protesi elettorali. Il primo problema si è aperto quando il Corriere della sera (ed stato un terremoto) ha bruciato a Pierluigi Bersani la mossa a sorpresa: annunciare solennemente l’intenzione di candidarsi alle primarie, e bilanciare il suo cipiglio di apparatnick emiliano con la proposta di una "lista Saviano ", in cui il Pd cede parte della sua sovranità e del suo peso elettorale per eleggere intellettuali ed esponenti della società civile. Un passo a lungo ponderato. Per un anno Bersani ha fuggito le primarie temendo che gli precludessero le possibilità di alleanza con Casini. Adesso Casini sposta la sua vela a destra, forse pensando di raccogliere le spoglie del Pdl, persino Luchino Cordero di Montezemolo cambia l’asse della sua fondazione Futura pensando di entrare in quell’area, e allora Bersani capisce che deve muoversi, per essere pronto a tutto se i tecnici dovessero collassare prima del tempo. Ieri il segretario del Pd ribadiva: "Il nostro impegno è sostenere il governo fino alla fine della legislatura". Mentre si prepara ad annunciare le primarie e la sua candidatura, probabilmente per il 13 e 14 ottobre. Ma ciò che gonfia le vele dei giovani cyberlaburisti Fassina e Orfini è un malessere sempre più diffuso: sindaci, amministratori, presidenti di regione, dirigenti intermedi non ne possono più degli strafalcioni dei tecnici. Persino un deputato come Beppe Fioroni ieri alla Camera si sfogava con Agazio Loiero: "Questi sono pazzi. Profumo si inventa questa cazzata della riforma meritocratica, e poi fa sparire tutti i soldi per la formazione. Lo dicano che vogliono smantellare quello che ho fatto e costruire la scuola pubblica dei morti di fame". Lo scoop della Meli, che rivela la disponibilità di Bersani all’apparentamento con una lista civica espone questa proposta al fuoco amico dei dirigenti imbufaliti, e a due giorni dalla direzione il primo (e più delicato annuncio) viene intaccato dalla dichiarazione di Ezio Mauro a Otto e mezzo: "Non faccio operazioni di lobby, ma se il Pd vuole diventare forte deve rendersi scalabile e contendibile". Il che come minimo è una dichiarazione di sfiducia. Ma a qualcuno la cosa non va giù. E ieri Francesco Boccia sfoderava il suo sarcasmo: "Non vedo l’ora di vederla all’opera in mezzo alle masse questa lista così civile della De Gregorio e del professor Zagrebelsky, non vedo l’ora di vederli a raccattare voti nei mercati discettando sulle riforme costituzionali…". Intorno a Boccia si fa subito capannello: "Io, al contrario di questi editorialisti, da 23 anni in poi ho presentato 18 dichiarazioni dei redditi, altro che Casta! Davvero – conclude il deputato lettiano – qualcuno crede che i radical chic e gli intellettuali del gruppoEspresso faranno sfracelli?". Schizzi di umore nero, che molti condividono. A questo quadro va aggiunto tutto quello che si mormora in queste ore nel Palazzo. Ad esempio che Giorgio Napolitano vedrebbe con molto piacere un ruolo di primo piano per Fabrizio Barca, ministro con il cuore a sinistra (e anche l’araldo familiare). Solo chiacchiere? L’idea di un papa straniero aleggia da molto tempo nell’aria. E quindi, alla luce di quello che si muove, la sortita di Mauro fa preoccupare alcuni dirigenti del Pd molto più di quella di Scalfari. Perché se ciò che scrive Scalfari è un discorso che rafforza la leadership di Bersani, o almeno la sua proposta, quello che dice Mauro alla Gruber, mette in dubbio la conduzione del partito. Venerdì Bersani dovrà combattere con le sue correnti. E con tutti i fantasmi che popolano le sue (possibili) liste.

twitter@lucatelese

6 risposte a “La grande paura di Bersani: il papa nero”

  1. Avatar Palin
    Palin

    Credo che a un certo punto si sia confuso Profumo con Passera ;)

  2. Avatar lv
    lv

    Profumo, indagato per una colossale frode fiscale, è un papa straniero bruciato, di cui si era vociferato qualche tempo fa. Il vero papa nero secondo me è Grillo, che aveva già spernacchiato e umiliato Bersani (con un cocente 85% contro 3% se nem ricordo) nei sondaggi sul futuro candidato alla presidenza del PD. Poi i soliti azzeccagarbugli dell’apparatnick ex pci-dc trovarono il cavillo che impediva a Grillo di candidarsi e cambiare le fosche sorti del PD e forse quelle del nostro disastrato Paese. Grillo oggi terrorizza tutti e se dimostrerà di poter governare (o meglio risanare) Parma, lasciata in macerie dalle orge del PDL, diventerà il più probabile candidato alla vittoria elettorale delle prossime politiche, tanto più se Bersani si intestardisce nella difesa acefala di Monti che sta ammazzando l’Italia come Rajoy la Spagna e non so bene chi la Grecia: recessione, disoccupazione, suicidi di massa, avanti così che tutto va bene. L’avallo alle politiche di austherity e alla macelleria sociale che le accompagna è l’ennesimo “bacio della morte” di Bersani, che qualsiasi cosa o persona appoggi si tramuta in disgrazia. ha davvero la bacchetta magica che funziona al contrario.
    Fatta questa premessa, il PD è davvero scalabile? Io ne dubito. E’ un’oligarchia da quando è nato (morto), una specie di accolita dove le stesse facce di bronzo si scambiano le seggiole senza mai abbandonare la propria. In Francia Jospin e Sarkozy son trombati alle elezioni e che fanno? Si ritirano a vita privata. In Italia, la lunga lista dei perdenti (D’Alema, Rutelli, Veltroni) sono sempre allo stesso posto a godere dei pingui vitalizi della vita politica. Bersani, che tra tutti questi tristi figuri (già scarsi di loro) ha il carisma più basso in assoluto e la più completa mancanza di idee, non sarà certo in grado di invertire la tendenza. Chiunque lo batterebbe alle primarie (non solo Grillo, ma anche Di Pietro o Vendola), a meno che non siano primarie chiuse, cioè ristrette alle facce di bronzo del PD (Renzi, Marino, Finocchiaro e gli altri sfigati del partito). Sarà un conclave in perfetto stile Vaticano: peccato che Bersani non si renda conto di essere come il papa Melville di Nanni Moretti. Cioè un personaggio assolutamente non in grado di governare, tantomeno un Paese incasinato come l’Italia.

  3. Avatar la zanzara
    la zanzara

    IN NATURA GLI ANIMALI SONO DI DUPLICE SPECIE , QUELLI SOLITARI E QUELLI SOCIEVOLI. L’UOMO FA PARTE DELLA SECONDA SPECIE, E COME OGNI BRANCO CHE SI RISPETTI E SI ORGANIZZI BISOGNA DI UN CAPOBRANCO E DI UN ORGANIGRAMMA SOCIALE A STRUTTURA PIRAMIDALE…………………………..certi uomini hanno invetato la perpretazione dell’uguaglianza in politica …………………..una vera stronzata !!!

    per governare un paese ci vogliono SOLO grandissimi figli di p………..capaci, piu’ che onesti, con la prerogativa che tifino SOLO per il proprio paese e per i propri connazionali ( e per connazionali intendo anche quegli stranieri fieri di essere in italia senza rinnegare la propria)

    ….coalizzare un brav’uomo (poverino), un giustizialista che viaggia con il codice penale alla mano, uno/a con l’orecchino all’orecchio , la lisca in bocca e pruriti al deretano farfugliando politiche con licenze poetiche,……………..aggiungendo cloni della stessa specie come seguaci……………………………..NON CREDO CHE QUESTO GRANDE PAESE ABBIA UN ALTRETTANTO GRANDE FUTURO

  4. Avatar lv
    lv

    Ieri ero in viaggio e mi sono sciroppato alla radio un incontro organizzato dalla Fiom in cui si sono succeduti sul palco gli interventi di Di Pietro, Rodotà, Bersani e Vendola. Putroppo mi son perso quello di Gallino che sicuramente era tra i più interessanti. Per farla breve: Di Pietro, Rodotà e Vendola erano in sintonia con le tesi della Fiom, viceversa Bersani si è barcamenato in politichese stretto senza prendere posizione con un laborinto intessuto di se e di ma. Oggi salta fuori che è il favorito alle primarie “aperte” del centrosinistra, seguito a ruota da Renzi. Cioè di male in peggio. Ma chi ha organizzato un sondaggio del genere, e soprattutto su quale razza di campione? Tesserati osservanti del PD? Naturalmente non è dato saperlo. Quel che mi pare evidente è che con un burocrate grigio, incolore, senza idee e senza carisma, come Bersani ogni probabilità di vittoria elettorale è ridotta al lumicino, per non dire persa del tutto, tanto più se la prospettiva è quella di coalizzarsi con Casini e i fuoriusciti del PDL. Ma dico è possibile che tra Dipietro, Vendola e Landini non si sappia trovare un accordo per candidare un personaggio credibile, pulito, alternativo e soprattutto estraneo all’abbraccio mortale del PD? Un guizzo di fantasia ragazzi o con Bersani siamo fritti

  5. Avatar antonietta
    antonietta

    Il nocchiero di Gallipoli è l’anima nera del Pd. Se Bersani continua a corteggiare Casini,a sostenere il governo dei professoroni,a fare “sor Tentenna”,finiranno tutti sepolti sotto un cumulo di macerie. Saviano non è un trascinatore di folla. A questo punto è preferibile Crozza:è un Bersani perfetto.

  6. Avatar lv
    lv

    Caro Telese, dopo dieci giorni il blog olezza di stantio. Vedi di cambiare argomento. Anche se non è lungo quanto un articolo (visto e considerato che non hai ancora un giornate pronto e finit dove pubblicarlo), basta che proponi un argomento sinteticamente

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