Il Fatto Quotidiano

18 Maggio 2011
La piazza batte i sondaggi

Se ci pensate, anche solo un attimo, scoprirete che c’è solo una categoria professionale che si è trovata più lontana da quella dei politici nella previsione del risultato di queste elezioni: i sondaggisti. Se ci pensate, anche solo un attimo, potremmo suggerire ai politici di buttare nel cestino l’analisi dei flussi che oggi sarà cucinata dagli stessi sondaggisti che in questi mesi avevano sbagliato tutti i pronostici. Andrebbe invece analizzata con cura la lunga onda carsica che ha preparato questo risultato. L’onda delle vituperate piazze, che sono fatte di carne e sangue, contro l’onda dei numeri, che sono fatti di carta, inchiostro e trucchi da chiromante. Se si voleva cercare un segnale premonitore della slavina che ha visto franare Letizia “Crudelia” Moratti a Milano (e il Pdl in tutto il resto d’Italia), in fondo, bastava compulsare le foto di tre piazze negli ultimi dieci giorni di campagna elettorale. 15 mila persone per il comizio di Giuliano Pisapia e Nichi Vendola, per esempio. E solo poche centinaia di militanti per la parata dei ministri per Berlusconi. I gruppetti di agit prop (più il sospetto di integrazione di pattuglie di figuranti Mediaset) davanti ai tribunali per le udienze incendiarie del premier.
E poi il grande bagno di folla – 40 mila? – per il concerto di Roberto Vecchioni in piazza del Duomo, Chiamami ancora Milano. Le facce e i volti – in fondo – erano lì, davanti agli occhi di tutti, si potevano toccare e contare: ma negli stati maggiori del centrosinistra, in questi anni è passato il virus dell’“agorafobia indotta”. Quella per cui il sondaggista sarebbe un sacerdote della democrazia elettorale, e la piazza l’altare su cui si celebra il rito della demagogia e del populismo (a meno che non sia convocata da Giuliano Ferrara). Ma in fondo la “claustralizzazione” del centrodestra, nel capoluogo meneghino è iniziata proprio con lo show orgoglioso e crepuscolare del Teatro Del Verme, quando gli ultras si sono contati nella trincea della radicalità. Quante parafrasi togliattiane a sproposito, in questi giorni: “Piazze vuote, urne piene” (in realtà il Migliore lo disse solo parlando del 18 aprile 1948, e poi per tutta la vita cercò di riempirle, le piazze) come per dire che se la gente si mobilitava era quasi sicuramente un segnale annunciatore di probabile sconfitta.
Invece, in questa stagione rocambolesca e neoclassica, si stanno ribaltando i postulati della Seconda Repubblica: se riesci a coinvolgere le persone, puoi vincere sfide proibitive, se oltre che in tv riesci a farti ascoltare nella società, puoi ribaltare pronostici considerati irrevocabili. In fondo, la traiettoria opposta e speculare delle piazze del centrosinistra e di destra, ha prodotto un ennesimo “chiasmo”: ovvero un curioso gioco di ribaltamento che racconta il crepuscolo del miracolo berlusconiano. La piazza di Campo de’ Fiori, alle amministrative, la piazza dei “gladiatori furibondi” per l’annullamento della lista del Pdl (quel giorno Renata Polverini arrivò persino a cantare!), fu il segnale di ripartenza della mobilitazione del centrodestra. La piazza di San Giovanni (quella in cui Gianfranco Fini non volle andare), fu l’annuncio che il Lazio poteva essere vinto dalla destra, l’ultima grandiosa coreografia del berlusconismo prima dell’ingresso nel crepuscolo.
Il centrosinistra fino a ieri diffidava della piazza e infatti, in un anno di grandi manifestazioni, solo una volta piazza del Popolo ha visto i suoi leader convergere sullo stesso palco (e solo in una manifestazione non convocata da loro!). Poi, però, seguendo questa traiettoria rovesciata, come in un gioco di clessidra, in cui i granelli filtrano da un estremo all’altro, man mano che le piazze di centrodestra si svuotavano (e il lassinismo estremista diventava la cifra morattiana nella sua fase recriminatoria e senile) le piazze dell’opposizione sono tornate a riempirsi, a partire dal clamoroso successo di pubblico della manifestazione delle donne, subito dopo il caso Ruby. Si è detto: ma quello sforzo organizzativo fu sostenuto, anche economicamente, dalla Cgil. È vero. Ma i sindacati e la politica, in questa stagione, hanno messo il catering, mentre le piazze venivano riempite da contenuti prodotti da altri. È vero, il palco di San Giovanni, nel No B. Day fu pagato da Antonio DI Pietro. Ma a far traboccare la piazza fu il tam tam “internautico” del Popolo Viola, la sua incredibile struttura a rete. È vero, è stata la Camusso a pagare il palco della manifestazione delle donne (ottenendo anche di intervenire), ma poi, in piazza, si è riversato un movimento di opinione incredibile, se è vero che un inviato di In Onda, David Parenzo, a Milano ha scovato e intervistato un plotone di suore antiberlusconiane (povero Cavaliere!) che ripetevano: “Questa volta non potevamo mancare”. E che dire di Raiperunanotte , la trionfale kermesse promossa da Michele Santoro? E del Palasharp di Giustizia e libertà? Mentre il centrodestra si trincerava nel palazzo, il popolo della sinistra si mobilitava. A Milano si confrontavano i biliardini vuoti davanti ai sontuosi gazebo di donna Letizia, e le riunioni di quartiere vecchia scuola di Pisapia. La Fiom riusciva a costruire sempre a San Giovannni una delle più imponenti manifestazioni della propria storia. E al Tendastrisce di Roma faceva il tutto esaurito Nichi Vendola per la prima manifestazione nazionale di Sel, mentre la Capitale veniva attraversata – solo pochi giorni dopo! – da un imponente corteo a difesa della scuola prima, e da un significativo corteo di precari poi.
Anche a Napoli il centrosinistra non ha mai convocato nessuna piazza, ma il 21 maggio scorso lo stesso Vendola e De Magistris si immersero in un bagno di folla (di cui però non tennero conto i dirigenti campani di Sel).
Curiosamente, invece, un partito strutturato come il Pd non ha deciso cortei o comizi di chiusura. Però i suoi elettori lo hanno fatto. Piazze piene, centrodestra svuotato. In fondo, questa vittoria, è stata anche questo: una Piazza idea immaginata da gente che è riuscita a pensare controvento.

di Luca Telese

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32 commenti »

  1. che bello quando saranno tassatii genitori di tutti quelli che erano in piazzaa sentire il concerto di vecchioni . E poi vedranno la costruzione di una moschea con i soldi che gli hanno prelevato dalle tasche . SARANNO TASCHE VUOTE !!

  2. Uhhhhuuh che schifo le tasse… meglio i Tagli.

  3. Premesso che Vecchioni mi fa pena, questo è uno stralcio di intervista a del Riformista a Luca Ricolfi:

    L’asse tra Pdl e Lega sembra scricchiolare, Bersani e Fassino aprono al dialogo con il Carroccio. Cosa succede?
    Resto convinto che se mai la sinistra un giorno tornerà al governo lo farà insieme alla Lega. Può darsi che qualche dirigente del centrosinistra cominci a pensarci anche se attualmente non ritengo probabile un’alleanza. In caso di elezioni, la Lega correrà da sola.

    Quali sono le ragioni di una possibile intesa di governo Pd-Lega?
    Mi pare difficile vincere contro il Nord, non è possibile. Molti politici di sinistra pensano che la Lega sia estremista e ritengono, invece, il Pdl una formazione moderata. Io la penso esattamente al contrario. Ciò che vuole la base della Lega, soprattutto nel lombardo-veneto, coincide con quello che chiede la base del Pd.

    Anche su immigrazione e tasse?
    La sinistra ha una forma di leghismo educato, gli operai del Pd e quelli del Carroccio, su molte questioni, la pensano esattamente uguale. Tendo a pensare che non ci sia, in alcune zone del Nord, questa differenza tra Lega e Pd anche se credo che il Partito democratico non avrà mai la forza di costruire una coalizione con il Carroccio. Se parliamo delle prossime elezioni, la novità, comunque, non sarà rappresentata né dalla Lega, né dalle sue alleanze, ma dalle nuove forze in campo.

  4. @giacomob. A te le tasse non interessano xche NON HAI UN TUBO !! Se uno est un poveraccio ovviamente diventa piu sensibile ai tagli . Capisco il tuo punto di vista ma non sono nella tua situazione .

  5. @ Xenofobo…

    Io non capisco la tua uscita..scusami.
    Una società dovrebbe in primis essere giusta e non penalizzare chi non ha nulla o poco.

    In questo paese i patrimoni non vengono ne controllati ne tassati…guarda io sono di destra ma appunto per questo la giustizia sociale mi sta a cuore..in primis perchè è giusto così, e poi perchè anche io come tanti non ho molto e quello che ho me lo sono sudato e me lo sudo ogni giorno.

    Se uno ha di più dovrebbe dare di più. Punto.

  6. @gian luca Ho idee diverse dalle tue. piu gli dai e piu spendono male. magari rifanno uno stadio da 80.000 posti . Un illusione che versando piu tasse si sanano i problemi. veltroni per esempio ha fatto una mostra del giocattolo costata 4 milioni. Se non li aveva era meglio . Ma poi io i miei soldi preferisco tenerli nella mia tasca oppure me li spendo io . Certo la sussistenza per tutti ma lo stato non puo dare pensioni a 57 anni come hanno fatto in grecia. Con queste tasse succede l inverso . Tolgono a chi lavora e danno a chi non fa un tubo. Certo tassare le rendite . Ma sei sicuro che quei soldi li userebbero bene? magari per abbassare il debito pubblico. No secondo me ci fanno altri magna magna .Magari altri sussidi al kulturame di sinistra. Meno soldi gestisce lo stato e meglio stanno i cittadini . Meglio che i tuoi soldi li tieni in tasca tu !! FIDATI !!

  7. @gian luca:se a destra fossero più numerosi quelli che la pensano come te,ne sarei oltremodo felice.in ogni caso,per il poco che può valere,hai la mia stima.

  8. il qualunquismo di grillo : destra e sinistra uguali . mi potrei offendere

  9. Caro Telese
    quandè che ti deciderai a ripulire il tuo blog dove sproloqiano troll e destrorsi vari?
    Magari allora il pubblico quello vero interrverrà più volentieri a commentare o criticare i tuoi pezzi.
    La democrazia è un gran valore ma l’idiozia cronica finisce con l’ammazzarla.
    detto cio’ trovo le tue asservazioni interessanti come sempre sono quelle che colgono dsl basso il reale in movimento.
    Posso solo aggiungere un mio” pistolotto” su un aspetto che mi ha ispirato il dibattito sulle elezioni a Ballaro’ ed alcune esternazioni di Cacciari su Pisapia e che si lega al discorso di una politica vista dal basso..

    I veri estremisti della politica italiana
    Da tempo assistiamo, tra i vertici degli schieramenti politici, soprattutto del terzo polo,ma anche del Pd (Veltroni, Letta e Cacciari) e paradossalmente delle destre, a stucchevoli e strumentali affermazioni su presunti candidati estremisti. Il riferimento naturalmente è alla cosiddetta sinistra radicale, nello specifico a Pisapia e De Magistris.
    Premesso che a mio parere i veri estremisti sono coloro che fanno parte degli apparati di partito da decenni e puntano a conservare in eterno i loro poteri e privilegi di casta, questi politici di mestiere non hanno ancora capito che i tempi son cambiati e che i vecchi schemi ideologici non sono più applicabili alla realtà italiana. Oggi il confronto è tra vecchio e nuovo, tra onesti e disonesti, tra capaci ed incapaci. Soprattutto conta la capacità di collegarsi ai bisogni reali dei cittadini e cercare di dare risposte vere, innovative e concrete….

    Inoltre , la vittoria di Pisapia,ma soprattutto il grande risultato di De Magistris a Napoli, testimoniano che oggi occorre coraggio ,servono scelte radicali perchè l’estremismo a sinistra non esiste nel partito di Vendola e Di Pietro e anche molti moderati stanchi del regime lo hanno capito .
    Del resto l’estremismo è stato largamente sdoganato da quello vero , sovversivo e reazionario della destra berlusconiana in confronto alla quale oggi anche un arrabbiato dei centri sociali appare come un moderato.

    Il problema vero è insomma un altro quello di ricostruire ora, con le primarie ed il rinnovamento nel pd, una vera sinistra alternativa partendo da unità e programmi costruiti sui bisogni reali della gente,insomma dal basso . Pisapia e De Magistris lo hanno capito, per questo, con gran stupore di Letta, Bersani Veltroni, Casini e quant’altri delle destre ,vincono contro i candidati degli apparati e caste di partito.
    Il giorno in cui anche i media di sinistra daranno una mano nella ricostruzione di questa nuova alternativadi cambiamento che non può,come si è visto a Milano e Napoli, prescindere da Vendola e Di Pietro (ignorati invece dai media malati di berlusconite ), forse qualcosa cambierà nel pd e forse anche il filosofo Cacciar,teorico del nuovo moderatismo a sinistra,i capirà che Pisapia ,De Magistri ed altri, non sono estremisti sgraditi ai moderati, ma solo persone oneste che propongono qualcosa di davvero nuovo per il nostro paese e la gente anche quella moderata lo ha capito da un pezzo.
    Forse allora, sostenendoli e seguendo questa linea vincente invece di inseguire Fini e Casini e costruendo unità e rinnovamento a sinistra vinceremo anche le elezioni generali senza bisogno di programmi politichesi e dei presunti candidati moderati di casta.
    Questa è la lezione che è uscita dalle urne ,prima verrò recepita dai conservatori di sinistra prima riusciremo finalmente ad offrire all’Italia una vera alternativa al regime di estremisti.

  10. Angelo

    Passi per l’idiozia abbinata ai cosiddetti e presunti troll, passi.
    Invece, la stessa idiozia abbinata ai cosiddetti e presunti destrorsi dovresti spiegarla logicamente cercando di renderti convincente.

  11. E incredibilmente, per la seconda volta, sono d’accordo con Xenofobo. I Tagli rompono a chi non ha un tubo, le tasse rompono a chi ha tanto. Solo che siccome quelli che non hanno un tubo sono più numerosi di quelli che hanno tanto, e fino a prova contraria siamo in DEMOCRAZIA, PRIMA VENIAMO NOI!
    Almeno, così dovrebbe essere in un paese sano.

    E per inciso @Gianluca, Xenofobo non ha idee diverse, è in una situazione diversa. E SE NE FOTTE. Di me… ma anche di te. Riflettici.

  12. @ Breny

    Beh, su Xenofobo penso che non ci sia da discutere.

  13. L’analisi di Telese basata sulla affluenza nelle piazze fa sorridere.
    Lo sa benissimo che è fasulla.
    Non so bene quanto abbia perso il centro dx perchè ultimamente mi sono estraniato dall’eterna baruffa.
    Credo che tantissimi italiani si siano stufati e che una parte di essi abbia dato il proprio voto a partiti che tali non sono.
    Certo qualcosa deve cambiare perchè così non si può andare avanti.

    Xenofobo ha ragione quando dice che lo stato deve gestire il meno possibile dei nostri soldi, ha ragione perchè dovrebbe essere ormai denominatore comune spendere meno e spendere meglio.
    I privilegi vanno toccati eccome se vanno toccati.
    Si deve però cominciare dall’ alto.

    Angelo non sei portatore di nessuna verità assoluta, condivido in parte quello che scrivi, ma non chiedere che qualcuno non possa scrivere qui perchè fa ha cazzotti con quello che affermi, oltre al fatto che non è giusto.
    Troll non ce ne sono.
    De Magistris un bel curriculum davvero.

  14. Veramente il motto”piazze piene urne vuote”lo ha usato molto spesso Nenni

  15. A quelli come Angelo nemmeno rispondo…tanto servirebbe a poco. Sono ragli d’asino.

    A Giacomo dico solamente che chi è veramente di destra la pensa in un certo modo perchè magari crede. Ognuno la pensa come vuole ma per me caro Xenofobo la tua è semplicemente convenienza…e non dico tu ma molti si trincerano dietro il “fatto di essere di destra” per fare come gli pare e tradire le basi stesse della destra che per come la intendo io è figlia di un’impronta socialista. Il fascismo stesso quello della prima ora nasce da influenze socialiste .

    E’ lecito fare quello che si vuole,ma ognuno di noi sa che se la società fosse diversa tante lacrime verrebbero asciugate.

    Io ti rispetto xenofobo perchè hai il coraggio di dire anche cose scomode e chi non condivide faccia pure.

  16. Caro Giacomobi,
    il signor xenofobo, alla fine, per me è un troll (dio che parola orribile), quindi la mia domanda rimane aperta.

  17. Gian Luca…grazie per il “fantastico”,anche se mi suona un pò a presa di culo,ci posso stare,in quanto,anche il sottocritto quando si tratta di coglionare soggetti tipo xenofobo-pensiero è sempre in prima fila (da questo momento,però,mi sono arreso perchè costui è insuperabile) Veniamo alla tua ultima esposizione dal precedente articolo :ho strabuzzato gli occhi quando citi Veltroni come avversario con cui la destra può dialogare ; tutto vero,come è tutto vero il tentativo di far capire qualcosa allo xenofobo-pensiero,ma c’è un mah,è possibile che tu possa far sfogare il tuo ideale interiore prima che tu diventi orfano di Berlusconi? (orfano nel senso di sparire ad Antigua) Io penso di nò, ma quando verrà quel momento,vedrai che la destra tornerà a fare la destra normale come negli altri paesi,e la sinistra si dovrà adeguare alle normali socialdemocrazie europee,se vorremo governare. O nò?

  18. Caro Brendy
    il mio appunto riguardava gli interventi di disturbo e di quelli che qui passano il tempo senza costrutto e scambi di idee naturalmente.
    Rspetto le destre,quelle vere, e mi piace confrontarmi con quelli che la pensano diversamente da me ,purchè ci sia un minimo di logica e non faziosità estrema ,soprattutto non mi piace l’ipocrisia e gli asserviti .
    Tanto per capirci rispetto Fini perchè a suo modo è onesto ma non discuterei mai con Santanchè ,Sallusti ,Capezzone e compagnia perchè sparano idiozie in continuazione e soprattutto sono finti oltre che asserviti a.
    Mi piacciono le persone intellettuamente oneste e questo vale anche in piccolo per gli imitatori di questo stile berlusconiano ,
    Mi rendo conto che in una Italia ridotta a tifoserie è difficile confrontarsi suklle idee ma un blog dovrebbe servire a questo.
    Ciao

  19. ….il mondo è bello perchè è vario. A me Vecchioni non fa pena.
    Anzi, ritengo che oltre ad essere una persona dignitosa ( la dignità, per qualcuno una parola senza senso…cos’è, qualcosa che si mangia ? ), con una vita di lavoro dignitoso, professore di liceo, se non vado errato, è anche un poeta e, credo che la canzone
    “Luci a San Siro ” sia una delle più belle canzoni mai scritte su Milano.
    Almeno questo è quello che io penso,,,,,,,,.
    Bene, detto questo, aggiungo e concludo che forse, parafrasando,
    mi fa pena – forse, ripeto – la persona alla quale fa pena Vecchioni.
    ….sciocchezza per sciocchezza !
    francovitale-sociologo

  20. @Breny

    Guarda, ti dirò la mia sensazione, che penso sia anche la stessa di Angelo. La mia sensazione è che certi personaggi più che utenti interessati a confrontarsi siano degli “avvocati del PDL” o come li chiamavo io un tempo “propagandisti”. Ovvero individui che non si pongono nell’ottica di esprimere la loro visione, ma partono con l’intenzione predeterminata di fare proseliti, o al massimo di mandare in vacca la discussione. Credo che tu conosca il tipo di persona: stai parlando del processo Mills, e quello interviene con un parallelo che c’entra come il cavolo a merenda con i processi alle BR. Sto estremizzando, chiaramente, è solo per far capire. Mi vengono in mente Tenna, oppure Giordano.

    Il problema è ontologico. Come si distinguono coloro che hanno volgio di esprimersi da color che volgiono solo fare confusione? Una moderazione è impossibile. Quindi tocca sopportarli.

  21. @breny Guarda che il sociologo francesco vitale ce l ha con te. Ha scritto che gli fai pena . hahahahaha

  22. Rimane il fatto, caro Francesco, che a me Vecchioni fa pena davvero.
    Come cantante, come simpatizzante, per me ottuso, conformista e indottinato, del pd, come patetico coorganizzatore dei fondamentali girotondi ….
    A me poi chi fa un doppio lavoro non piace.
    E non mi è piaciuto l’atteggiamento di Vecchioni finto solidale con “l’operaio che ha perso il suo lavoro” a un Sanremo dove non è andato grazie all’insistente amicizia di Morandi, ma per più volgari questioni legate alle zero vendite delle sue canzoni.
    E infatti, subito dopo, si è affrettato a partecipare a tutti i programmi possibili che gli potessero tornare utili in questo senso.
    Questa è la mia opinione ovviamente, suffragata però da cose che ho letto e sentito e, scusi, anche dalla frequentazione di persone molto ferrate in campo musicale.
    Come ho letto da qualche parte, i toni di questo cantautore sono quelli patetici di chi ha la pretesa di doverti insegnare a vivere.
    Vecchioni ha dato pochissimo alla musica italiana e politicamente è stato sempre diligente e perfettamente allineato, ha fatto i girotondi solo a causa di B., non li ha mai fatti per tutte le nefandezze, ad esempio in tema di precariato del lavoro, commesse da decenni da governi del centro sinistra …

    Xenofobo: chiamami sempre amore!

  23. uhmmmmmm

    Guarda, a me non esalta particolarmente Vecchioni..E’ che il controconformismo mi lascia sempre un pò perplesso..
    Vedi il conformismo è un cerchio che come girare in cerchio da sinistra a destra. Non ha molto senso per me sostituirlo con un girare in cerchio da destra a sinistra.

    Non so, ho come la sensazione che la tua antipatia sia più ideologica che altro. Voglio dire, che cos’hai contro il doppio lavoro? E ancora, chi sei tu per sentenziare quale solidarietà sia vera o finta?

    Sai, al di là della politica, ciò che meno di piace delle persone di destra è la tendenza a dire
    cosa è vero e cosa è falso nell’anima degli altri.

    Vedi, tu non sei NESSUNO. E questo lo so, perchè anch’io non sono nessuno. Eppure ho come la sensazione che tu non abbia chiaro dentro di te questa banale verità, perchè ti permetti di dire di qualcun altro che è falso, e sulla base di cosa? Di pregiudizi?
    Mah….

  24. Giacomo

    Primo: non sono di destra, affatto. Le etichette mi fanno veramente perdere il lume, non le accetto e pretendo che nessuno me le appiccihi. Secondo me poi sei tu che parli per schemi e, volendo seguire i tuoi schemi, ti posso garantire che da sempre è la sinistra a ritenersi moralmente superiore e legittimata a dare pagelle a tutti.
    Secondo: se si parte dal presupposto di essere nessuno per farsi una propria idea e dire ad esempio se uno è credibile o meno, allora smettiamola di pensare e di farci delle opinioni o quantomeno di parlarne o di postarle nei blog.

    Considerando comunque il solo ambito musicale, prova ad intervistare chi la musica la conosce davvero, al di là dei gusti personali più che legittimi e sentirai cosa ti risponderanno (anche) su Vecchioni.

  25. Quello che io critico è la tendenza, tua e di altri, di permettersi di giudicare l’ambito interiore delle persone. Quando tu giudichi l’esterno, io non ho niente da dire. Che vecchioni non sia un grande musicista è oggettivo, come è oggettivo che non sia il più originale dei pensatore. Ma quando lo giudichi Falso, ecco io ti dico “Che ne sai?” Forse, forse è solo una persona semplice che proviene da una certa cultura e la vive in maniera semplice. Ci hai pensato? A meno che, per te, ad essere “falsa” non sia proprio quella cultura. Ma se così fosse, tu saresti uguale a coloro che critichi.

  26. @ Guidoriccio

    Sia ben chiaro io sono romano e sò chi è Veltroni e i casini che ha fatto come sindaco. Credo che come tutti gli uomini di sinistra lui sia fondamentalmente un sognatore ma con mezzi creativi molto interessanti. La sua appunto creatura, ossia il PD come lo aveva concepito lui, doveva essere una grande svolta per passare da un pc mascherato con tutte le sue caratteristiche ad un partito moderno che avebbe trasformato la politica. Invece hanno vinto i burocrati alla bersani perchè non si è voluto insistere e far crescere quel progetto. Ora il Pd è morto, va cantando vittoria per conto terzi,ma è morto.

    Io non mi preoccupo del dopo perchè la destra dovrà gioco forza adeguarsi e tornare SE STESSA….ma al tempo stesso epurare ogni ipocrisia alla Fini..che mi dispiace per lui non è Veltroni se non a parole…e buone intenzioni…si rivela solo un buon oratore.
    Berlusconi bada bene non è finito, perchè un leader vero resta tale sempre…ecco perchè hanno dovuto colpirlo per indebolirlo.
    Questa sorta di pensiero caricaturale che si ha della destra e di chi vota Berlusconi è da sempre molto superficiale, fatta da gente che da anni imposta i suoi commenti anche a livello nazionale in questo modo. E guarda caso chi lo fa sono tutti ex comunisti di nome….editorialisti a pagamento legati ad un certo mondo che gestisce clientele e interessi. Non mi stupisco di chi non conosce certe cose e pensa che il pdl sia solo ruby…

  27. Giacomo, se ci si dovesse addentrare (finalmente o per assurdo) nell’interiorità delle persone, allora non ci si potrebbe permettere di giudicare nessuno, neanche B., ci hai pensato? Che ne sappiamo realmente della sua interiorità?
    Poi vorrei chiarire una volta per tutte: ogni cultura, ogni persona per me è interessante, non ho preclusioni, ma anzi, sono curioso nei confronti di tutti/e (pur con gli immancabili limiti e difetti).
    Ciao Giacomo, comunque mi stai simpatico anche se qualche volta mi fai innervosire.

  28. Concordo. Infatti non bisogna giudicare Berlusconi moralmente, ma giudicare i fatti concreti.
    Ti faccio un esempio, Fini e Berlusconi. Spesso si sente dire che Fini sia una brava persona. No, rispondo io. Fini è un bastardo che sperava di ereditare il trono da Silvio, e quando ha scoperto di essere bruciato si è ribellato. Questa è la mia opinione, almeno. Però i fatti sono che uno dei due vuole governare mantendo l’assetto istituzionale, l’altro non nasconde la sua insofferenza per i meccanismi di controllo e di liitazione dei poteri del premier. Ecco che preferisco il primo al secondo. Non per un giudizio morale, ma semplicemente perchè dal mio punto di vista il secondo è molto piu pericoloso del primo.

  29. Nel momento in cui il presidente della camera fonda un partito, fa politica, non si dimette come dovrebbe,e continua a fare opposizione…beh…l’assetto ISTITUZIONALE va a farsi fottere….
    Quindi certe insofferenze sono identiche.

    Il problema è la codardia di chi a sinistra pur di abbattere berlusca, ormai un mantra mentale,…non dice certe cose e giustifica Fini cavalcando la tigre….

    Anche questa è insofferenza per un normale assetto istituzionale Giacomo,

  30. Falso, Gianluca.

    Fini in qualità di presidente della camera non ha fatto politica, non piu di quanta ne facesse Bertinotti qulache governo fa.
    NON C’E’ NESSUNA VIOLAZIONE DELL’ASSETTO ISTITUZIONALE.
    Sostieni di no? Allora ARGOMENTALO. Porta LE PROVE, CERTE, INCONTROVERTIBILI che Fini SFRUTTI CON REGOLARTITA’ LA CARICA DI PRESIDENTE DELLA CAMERA A FINI POLITICI.

    Non hai queste prove? Allora sta zitto!

    E’ abbozzala con questi, si davvero, mantra mentali.

  31. Ma cosa stai dicendo.
    Gianfranco Fini è una carica dello stato anche quando non è in parlamento lo sapevi?
    O uil teorema vale solo per Berlusconi?
    Le tante interviste contro il governo fanno di lui un problema per la regolarità dello stato di super pertes che dovrebbe avere. E che non ha dato che
    ha fondato DA PRESIDENTE DELLA CAMERA un partito di opposizione..questo basterebbe a farlo dimettere in un paese normale. Se non cogli questo non so che farci.
    Bertinotti poi…non ha mai avuto problemini di case con cognati vari…Bertinotti con mio stupore fu uno dei migliori presidenti della camera quasi al pare di Nilde Iotti gente a cui Fini per coerenza e moralità nemmeno si può avvicinare.

  32. NO.

    Le interviste contro il Governo di Fini FANNO IL PARI con le interviste filo-governative di Schifani. Semplice ed ovvio. Se non cogli questo non so che farci.. O vuoi forse farci credere che Schifani sia superpartes?

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