Il Fatto Quotidiano

16 Aprile 2011
Il papa straniero di Nanni

Ho divorato tutto quello che è stato scritto sul film di Nanni Moretti, e mi sono reso conto che nessuno ha parlato di una delle cose che a me è piaciuta di più: e cioè della straordinaria capacità di Habemus papam, di tenere insieme, con una leggerezza rara (e con un ritmo di narrazione incalzante), un sentimento molto tragico e una sceneggiatura molto comica. Non per un effetto collaterale, ma per un virtuosismo di scrittura degno della migliore commedia italiana. Il congegno narrativo innescato dalla mancata proclamazione, la sequenza del Camerlengo che fugge dal balcone di piazza San Pietro smarrito, poi, introducono un elemento di suspense quasi hitchcockiano che si risolve solo nell’ultima scena.
Ma è stato come toccare un nervo scoperto. Si sono scritti fiumi di inchiostro per cercare di esorcizzare l’ingresso in Vaticano di Nanni. E ho avvertito con stupore il disagio di molti colleghi che all’anteprima hanno sofferto per gli irresistibili spunti comici (“Troppe scenette allegre”, ha decretato ad esempio Paolo Mereghetti) tra il Nanni psicologo e i cardinali imprigionati nel conclave.
Qualcuno ha letto in questa partitura un eccesso di disinvoltura, altri un eccesso caricaturale. Secondo Giorgio Carbone, su Libero “Moretti è finito”. Per Claudio Siniscalchi, su Il Giornale, “ci sono tante battute e nessuna sostanza”. Vittorio Messori ha aperto il suo articolo – nientemeno – con la presa d’atto (vagamente sconsolata) che “non c’è stata nessuna conversione di Moretti”. E meno male, aggiungo: come se, per poter parlare del Papa, Nanni dovesse pagare una sorta di imposta mistica, o ripercorrere il cammino di tanti intellettuali laicisti folgorati in punto di morte.
Invece la chiave del film è tutta in questo meraviglioso contrappunto tra sacro e profano, tra il dramma dei tempi cupi che trasforma padre Melville in un novello Celestino V, in un obiettore che non vuole ascendere al soglio perché il compito è immane e il desiderio di Nanni di divertirsi contaminando gli ingredienti del verosimile e del surreale, con gli strumenti alati di una fantasia che non si autocensura di fronte alla sacralità porporata.
I cardinali buontemponi, a tratti creduli (ma sempre simpaticissimi) non sono certo una offesa alla Chiesa, ma un affresco caldissimo e persino molto rispettoso. Tutti hanno scritto che è “il meno politico dei film di Moretti”, perché non ci sono battute su D’Alema o su Alberto Sordi, perché l’alter-Nanni-ego questa volta riduce gli epigrammi oracolari e le esternazioni sapienziali che sono state un ingrediente virale del suo cinema.
Tutti hanno dato per scontato che si parli solo del Vaticano. E invece il disagio di questo umanissimo, simpaticissimo e genialmente trasgressivo Papa Piccoli, è davvero una metafora adatta ai tempi, è anche il nostro disagio. Chissà quanto rideva Nanni, mentre lui girava, e D’Alema lanciava anatemi contro un “Papa straniero” nel Pd. Ebbene, Nanni il Papa straniero l’ha fatto vincere in conclave, e poi lo ha trasformato in un novello marziano che cerca risposte e libertà per le strade di Roma, guidato dalla voce incantata di Omara Portuondo.
Papa Melville ci assomiglia. Ma ci assomigliano anche i cardinali creduli che si fermano incantati ad ammirare le ombre sulle tende degli appartamenti del pontefice. Quella finzione inscenata per coprire la fuga del novello pontefice è un inganno, ovviamente, come è un inganno questa Italia di veline propagandistiche e questa Europa di manipolazioni belliche. È invece una iniezione di libertà l’avventura meta-teatrale cechoviana di padre Melville. È un viaggio catartico per tutti, la sua terapia. Habemus Nanni, dunque. Il Nanni più autoironico, ispirato, tenero, anticonformista di questi anni. Nanni che ci ha fatto un regalo, perché Papa Melville siamo noi. Difficile immaginare un’operazione meno sacrilega: impiantare la tormentata anima della sinistra su una bianca tonaca pontificale.

di Luca Telese

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32 commenti »

  1. In una realtà, dove è tutto lecito, tutto scontato e giustificato, un Habemus Papam, non fa altro che autenticare una condotta privata dei più basilari sentimenti di fede. Per ottenere un egoistico successo, si calpestano persino i pudori di una certa parte di timorati, che vorrebbero conservare, alla religione, quel alone di misticità, di fede, non stuprata da ironie e satire varie. Se almeno queste divagazioni sulla chiesa e sul clero servissero a migliorare e ad ampliare un discorso teologico, sarebbe accettabile; ma purtroppo, nasce il sospetto che, questo tipo di ironia, abbia uno scopo molto abbietto…!

  2. Caro Tenna Piero,
    io non ho ancora visto questo ultimo film di Moretti che seguo con interesse da sempre.
    Mi sembra strano quello che commenti perchè non mi aspetto, ora, un Nanni Moretti improvvisamente anticlericale: non lo tu neanche tanti anni fa all’epoca de La Messa è finita.
    POi un regista che decide di fare un film lo fa di sicuro per avere successo, questo vale per tutti dunque anche per Moretti.
    Se l’argomento col quale si vuole avere successo è la Chiesa Cattolica e il papa, il regista lo svolge legittimamente come crede meglio, non è mica tenuto a sollecitare o ad ampliare una riflessione teologica .
    Comunque vedremo ….

  3. nanni moretti inconsapevolmente pensa di essere lui……….dio ,travestito da terrestre ;

    poverino, non e’ colpa sua, la sinistra lo ha pontificato ed ora se lo tiene com’e’…………..

  4. ………………..d’altra parte se avesse avuto le palle avrebbe scritto “habemus allah”,

    ma se uno non ce le ha mica se le puo’ inventare………………………………………..

  5. Lo devo ammettere !…Ho decisamente sbagliato l’analisi scherzosa (ma non tanto) che ò scritto sul commento della zanzara all’altro articolo del blog ” Ci vuole coraggio “. Mentre debbo decisamente reputare breny nella categoria dei soggetti di destra seri (ma non troppo),per cui,si può anche piacevolmente dialogare,devo invece collocare la zanzara,a mio modesto parere,nella seconda categoria che non stò a ripetere. Zanzara mia !…io non ti facevo così…ma i tuoi due scritti di sopra mi fanno ricredere ! Ora lo xenofobopensiero è in buona compagnia.

  6. Avallo la tesi di -la zanzara- ovvero, caro breny, che ironizzare sulla nostra religione non è pericoloso come potrebbe divenirlo beffeggiando quella musulmana. Inoltre, io penso che, un regista impegnato qual è Moretti, dovrebbe capire che fare satira sulla fede cristiana, la più seguita nel nostro paese, è mortificare tutti coloro che in essa credono senza remore. Io, per esempio, trovo limiti insormontabili, nel credo musulmano… ma rispetto chi lo segue poiché in esso crede senza alcun dubbio.

  7. Buongiorno Guidoriccio, so che non mi crederai, ma io – che odio le etichette e che non voto da una vita – non solo non sono di destra, ma vorrei tanto poter dire di essere di sinistra!
    Al momento proprio non mi è possibile!

    Pietro Tenna, secondo me l’ironia, la presa in giro intelligente e non cupa su qualsiasi argomento, compresa la religione, non dovrebbe mortificare o infastidire nessuno, non credi?

  8. Come ogni opera d’arte ben fatta il film di Moretii ha più chiavi di lettura .Che non le colgano faziosamente i giornali di destra più asserviti è scontato.
    La sua è una delle chiavi di lettura possibile ma non l’unica ed aggiungerei comunque che la commedia è solo apparente in realtà si tratta di una tragedia mascherata dove la comicità è solo la copertura del dramma umano e sociale dei nostri tempi. .Oltre a quelle proposte dai vari critici, la mia è una chiave di lettura di fondo :quella di una grande metafora anche politica e sociale della rciviltà asttuale.: iI riconoscimento del fallimento totale di un’epoca , il rifiuto del papa di farne parte attraverso sintomi di che neppure la psicoanalisi può risolvere perchè anchì essa è prigioniera delle ipocrisie e regole di un potere degradato ormai radicato nel profondo dell’essere e di fronte al quale non si può che contrapporre il disimpegno totale ill rifiuto inconscio di partecipare ed essere complice e dunque di esserne divorati. L’estraniamento dea circo tragico-comico in cui oggi si attua il destino di una civiltà in declino .

  9. E ora,caro breny,veniamo a noi ! Mi sembra che tu sia persona di buona cultura,e,stando alla citazione di “La Messa è finita” anche amante del cinema. Ti consiglio di andare a vedere il film in questione. A me è parso geniale scavare su argomento molto difficile come quello della paura di non dovercela fare nell’affrontare una scelta . Che poi,in fin dei conti,è anche un problema di tutti noi,come dice anche Telese. Chi ,nella vita non si è mai trovato di fronte a scelte problematiche o angoscianti? Se poi questo argomento viene trattato con spunti di ironia e situazioni da commedia diventa il massimo della godibilità.

  10. Angelo mio !…Non sò se sei lo stesso a cui invitai il popolo bel blog a togliersi il cappello di fronte alla metafora di Cervantes, ma se fossi tu consiglierei di darti una regolata perchè mi viene da pensare che quando quelli di destra ci chiamano “cultural -chic”non abbiano tutti i torti. E sai perchè? Basta andare a rileggere quello che i pestatori di tasti (eccetto qualcuno che non stò a nominare) hanno lasciato sul blog. Morale della favola? Non ti scervellare nei discorsi ma prendila sul ridere. Come il sottoscritto !..

  11. Questo film è cacca. Semplicemente merda di un comunista che non ha nulla da dire se non le solite cose stereotipate. Da Moretti del resto non ci si può aspettare altro.

  12. Guidoriccio, certo che andrò.
    E sinceramente io ci ho pensato spesso a quale deve essere lo stato d’animo di un cardinale quando, di colpo, diventa papa.
    Adesso dirò una scemenza ma, all’epoca, la “meteora” Papa Giovanni Paolo I (papa Luciani) mi diede l’impressione, in quel mese o poco più, di fare il papa controvoglia e in maniera ansiogena….
    Poi, su Moretti Nanni: diciamocelo, anche se la stagione dei girotondi è finita presto e personalmente mi entusiasmava zero, chi, se non il nostro Nanni, avrebbe avuto il coraggio di quel grido, oltretutto davanti agli sbigottiti interessati: con questi dirigenti non vinceremo mai!

  13. chi pensa che Nanni volesse irridere la Chiesa non ha capito un accidente. anzi è un film profondamente religioso. la scena iniziale dei cardinali che entrano nel conclave è straordinaria. la scena del teatro quando entrano i cardinali e cominciano ad applaudire è strepitosa. grazie Nanni se ci leggi.

  14. Ho avuto l’opportunità di vedere tutti film di Moretti e non tutti mi hanno entusiasmato quindi preciso che il film non l’ho ancora visto e, indipendentemente da quello che tutti avete scritto, andrò a vederlo in settimana per poterne esprimere un personale parere.Però scrivo queste righe per dire che oramai in Italia tutto si valuta per appartenenza e lo si vede anche nei commenti sia dei giornalisti di destra e sinistra e sia di quelli già postati in questo blog. Ma per carità di Dio ( per quelli che ci credono) possiamo ritornare a valutare per conoscenza diretta delle cose e non per pregiudizio politico? Qualcuno ha scritto che Moretti non ha le palle perchè non scritto di Allah! Per stare nel linguaggio mi viene da dire:ma che razza di stronzata è questa. Moretti ( o chi per lui ) è un cineasta, non è un telogo. Ammesso che Moretti abbia irriso ( e da quello che ha scritto Telese non mi pare) la Santa Madre Chiesa, dico Chiesa e non religione, questo gli è consentito perchè vive in un paese in cui la curia papale influisce e incide sulla vita quotidiana di Moretti e di tutti noi. Che c’entra l’islam e Allah che fino a prova contraria a me, a Moretti e a tutti noi non ci ha ancora imposta un bel fico secco. Se e quando dovesse accadere si procederà, eventualemente, a tirare fuori (simbolicamente) le palle e irridere l’islam. Ho la vaga sensazione che molte volte si cita e si tira in ballo l’islam perchè non si ha il coraggio di ammettere di avere altri motivi fondati per dissentire da qualcuno

  15. Caro Guidoriccio-o Zanzara pensare e sentire ogni tanto non significa essere Radical scic, ma se tu preferisci le etichette o ridere sei libero di farlo se ti è di giovamento.

  16. Il giorno in cui questi grandi “intellettuali” la smetteranno di esaltare il loro ateismo e troveranno il coraggio e le palle di esprimere le stesse provocazioni ed accuse anche all’islam più estremo, quello che i gay li ammazza per capirci…..allora magari potremo dire che stiamo di fronte ad un giudizio..o ad un’analisi.

    Ma la caricatura sempre e solo del mondo cattolico francamente ha stufato…è stantia e poco intelligente soprattutto se il comunista Moretti lancia il suo film praticamente nello stesso periodo della beatificazione di Giovanni Paolo II.

    Posso capire l’astio ideologico verso una struttura anche di potere come la chiesa…..credo poco all’astio molto retroattivo di un comunista nei confronti di colui che ha contribuito non poco alla caduta del comunismo sovietico,,,,Credo moltissimo alla mercificazione dell’idea….al bieco rinnegare di caratteristiche di base di un’ideologia molto impegnativa socialmente parlando. Tanto impegnativa che ogni buon comunista se può si tresforma nel miglior mercante del mondo…con buona pace dei padri ideologi.

    Insomma…. predicano bene e razzolano malino…. Moretti è solo l’ultimo di una lista lunga come la salerno reggio calabria…Berlinguer compreso.

  17. Caro Angelo,mi scuso dell’ironia che ò espresso sul tuo intervento,ma credo che tu abbia frainteso. Volevo intendere questo : il tuo discorso è sensato,preciso e condivisibile, ma per l’elevato livello culturale che contine,è tempo sprecato scriverlo su un blog dove imperversano i “pestatori di tastiere” come i vari Gian Luca, La zanzara,lo Xenofobo e compagnia pensante. L’ò già detto,ma mi piace ribadirlo: i “Fascisti su Marte” di Corrado Guzzanti, sono degli altissimi intellettuali ,a confronto. O nò ?

  18. la pessima intervista di fazio a Moretti. anche fazio ha bisogno di riposo

  19. @ guidoriccio

    non sono di destra ,non sono un buon cattolico, non mi piace nanni moretti come regista ne’ come attore …………

    spesso cercare le motivazioni recondite dell’intelletto porta fuori pista………………………………quasi sempre ,invece, la verita’ e’ nelle cose semplici

  20. In un mondo dove importanti incarichi pubblici vengono regalati a personaggi improbabili e impreparati e dove a nessuno viene in mente di dimettersi neanche di fronte all’evidenza di risultati fallimentari e di condotte scandalose, un uomo che fa un passo indietro perchè non si sente all’altezza del compito titanico che gli è stato assegnato è un messaggio rivoluzionario e profondamente cristiano: “beati i poveri di spirito perchè di loro è il regno dei cieli”. Ei dixit

  21. un unico punto insopportabile : Cecilia Dazzi

  22. in attesa di sapere chi è il magistrato che ha detto a B. del patto tra Fini e la magistratura…

  23. Dario Cantarelli : bravissimo

  24. Ho capito Guidoriccio e come non darti ragione ,tuttavia ogni tanto quando in tema scrivo anche qui qualche estratto dal mio blog-pensiero ,consapevole che come ovunque sui blog, ci sono persone che vi passano il tempo perchè forse non hanno di meglio da fare .
    Ciao

  25. Veramente non c’è nulla di anticlericale, nel film di Moretti!

  26. Magari non vi est venuto in mente che esistono persone a cui dei film di moretti , un caso psichiatrico , non gliene frega niente. Qualcuno sicuramente piu intelligente di nanni moretti disse : QUANDO SENTO PARLARE DI CULTURA METTO MANO ALLA PISTOLA

  27. che ti obbliga a scrivere su questo blog ? potresti scrivere a Sallusti

  28. Concordo con Xenofobo…e credo che ognuno scriva dove vuole se permetti margherita. Queste uscite sono semplicemete cretine.

  29. potete sempre andare a vedere il film di brignano

  30. Visto il film di Moretti habemus papam. Direi che lui è un bravo regista. Che Piccoli è un bravo attore e brave anche le comparse. Quello che manca clamorosamente è lo Spirito Santo e la logica: come è possibile che un cardinale , per di più anziano e di esperienza come quello rappresentato da Moretti e Piccoli si scopra come un semi deficiente con antiche voglie di atttore teatrale? Cosa ha fatto negli ultimi suoi 50 anni ? Per chi ha una minima conoscenza della Chesa il film è una sequela di assurdità. Non sta in piedi. E poi quella mania dei giochi di squadra come in palombella rossa … qui la pallavolo, là la pallanuoto . Dai Moretti parlaci di calcio che è meglio.
    Vittorio

  31. Ya learn sotmehing new everyday. It’s true I guess!

  32. de l´Est je pomÄ›rnÄ› velké, pokud jde o podzemí, takže vám nedokážu nÄ›jak konkrétnÄ› odpovÄ›dÄ›t – ale sledujte prostÄ› ukazatele nad hlavou, určitÄ› nebudete mít problém stanici najít, metro je velmi dobÅ™e Å™eÅ¡ené.K té výluce – těžko nÄ›jak hodnotit, protože co se francouzských výluk dopravy týče, teorie se může dost liÅ¡it od praxe :D KaždopádnÄ›, z toho odkazu to opravdu vypadá, že ve vyjmenované dny RER na letiÅ¡tÄ› nejede.

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