Il Fatto Quotidiano

15 Febbraio 2011
Lo ‘scoop’ de Il Giornale

Fangopoli colpisce ancora? Ieri, sulla prima pagina de Il Giornale campeggiava una foto in bianco e nero, vecchia di trent’anni, un reperto archeologico. Il titolo? Di quelli delle grandi occasioni: “Ecco il leader nudo”. E il sottotitolo: “Non è Berlusconi. l’unica foto scandalo è quella di Nichi Vendola”.

Già, perché il reperto riesumato dal giornale altro non sarebbe che la prova documentale che uno dei tre partecipanti a un campeggio nudista in Calabria, nel 1979 (di fatto il viso è irriconoscibile) è il governatore della Puglia.

È vero che Orson Welles diceva che “quando il titolo è grande la notizia diventa subito importante”. Ma a prima vista sembra quasi difficile capire dove sia lo scandalo delle truppe sallustiane. Vendola ha fatto coming out, per la propria omosessualità con un articolo scritto nel giornaletto che animava a Terlizzi, quando aveva venti anni (“Le farfalle non volano più”). Tutti conoscono la sua omosessualità, la sua vita privata non ha segreti (è fidanzato da anni con il creativo canadese Ed Testa, con cui abita a Terlizzi). E per quanto sia il tempo delle semplificazioni brutali, una foto posata e sorridente in spiaggia (per quanto di nudo) non contiene nulla di osceno o di peccaminoso.

Eppure l’attacco cubitale de Il Giornale, si aggiunge a quello altrettanto grottesco a Claudia Mori (accusata, con una foto di scena in trasparenza di nudo di mezzo secolo fa) di essere “una velina che da lezioni alle veline” e ha una sua logica. Domenica sera, a In Onda, la parlamentare pidiellina Nunzia De Girolamo attaccava il governatore così: “Non accettiamo lezioni di moralità da Vendola, visto il suo fidanzato portavoce e la sua frequentazione” (notizia falsa perché il portavoce di Vendola si chiama Paolo Fedeli e non è né fidanzato del leader, nè frequentatore di discoteche. E quello precedente, Vito Marinelli, non ha mai avuto nemmeno relazioni con il presidente di Sel).

Giovedì scorso, poi, anche Giulia Innocenzi, conduttrice di Generazione zero, veniva attaccata da Maurizio Belpietro con altre insinuazioni private: “Perché non spieghi come sei stata scelta da Santoro? ”.

Non solo: Vendola vola nei sondaggi, e ieri La Repubblica lo dava al 48.8%, mentre lo stesso rilevamento indicava Berlusconi fermo a quota 30.4%. Allora la funzione di sputtanamento mediatico e il micro “trattamento Boffo” hanno una doppia funzione. Screditare un possibile concorrente diretto nella speranza di alienargli quel voto cattolico che tutti i sondaggi gli attribuiscono. E poi continuare a spargere ombre e sospetti su tutti a 360 gradi.

Se non si può nascondere lo scandalo Ruby, tanto vale diffondere l’idea, o perlomeno la
sensazione, che tutti abbiano scheletri negli armadi. Non c’è nessuno pulito, quindi Berlusconi non è meno pulito degli altri. E infine un altro messaggio: se oggi pubblichiamo queste foto, prova ad immaginare quali altre potremmo avere.

In realtà lo scoop sui Vendola è molto più vicino alla “bufala” che alla rivelazione. Sul sito del quotidiano erano più i commenti critici che quelli a favore. Un boomerang? Due settimane fa il Giornale pubblicò un’altra foto di prima pagina contro Vendola (questa volta si trattava di un ragazzo che lo baciava sulla guancia al gay pride). E scatti dello stesso campeggio erano apparsi su Il Giornale di Calabria nel 2009. La stessa foto, invece, era stata pubblicata da Lamba, l’antenato di Babilonia.

E Vendola? “Mi sono fatto una bella risata”, ha risposto da Bruxelles. E poi: “Lo scoop è rilevante anche perchè la foto si poteva vedere su internet da sempre”. “Questa – ha continuato il governatore – è una reazione abbastanza disperata. Fino ad ora si sono aggrappati a un’intervista di trent’anni fa e ad una foto di trentadue”. Più che uno scoop, insomma, una “taroccherìa” di seconda mano.

Luca Telese

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2 commenti »

  1. Questa più che la macchina del fango è il motorino del fango.

  2. In un paese normale, con un presidente del consiglio che non controlla giornali e televisioni, Sallusti probabilmente farebbe il giornalaio non il giornalista.
    Con tutto il rispetto per i giornalai.

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