Il Fatto Quotidiano

8 Febbraio 2011
Cenere

Li hanno trovati rannicchiati, abbracciati e carbonizzati. Bimbi di cenere, come i fratelli Mattei, a Primavalle nel 1973. Ancora un rogo di bimbi a Roma: all’epoca un delitto prodotto dall’odio politico, oggi una vergogna partorita dal veleno dell’indifferenza, dalle piccole miserie etniche, dalla propaganda e dall’incuria. Li hanno trovati stretti, uno all’altro, Patrizia, Raul, Sebastian e Fernando: a tenerli insieme, negli ultimi istanti, è stato l’amore che nessuna fiamma può estinguere.
Eppure questi bambini, già oggi, non sono come tutti gli altri. Se muore un piccolo italiano arrivano bare bianche e discorsi in fascia tricolore. Se muore un bimbo rom non si accendono le luci della diretta, non si allestiscono lacrimari nei salotti tv. Anche la cadaverologia mediatica ha le sue gerarchie: in fondo – ti dicono – quando muore un piccolo zingaro un po’ se l’è cercata. Se non c’è colpa, c’è una tara genetica, una sorta di rischio iscritto nel suo Dna e nella sua famiglia, nello stile di vita e nelle roulotte. I rom non sono simpatici, sono “nemici sociali” perfetti: i piccoli seminatori di odio non lo dimenticano, nemmeno nel tempo del lutto. Non c’è tregua, per chi è nemico, anche nella società dello spettacolo e delle catarsi buoniste. Nel mio servizio civile, per un anno, sono andato a prendere due ragazzi rom, a Roma, in un campo di miseria, infilato in uno sfascio di macchine, perché fosse invisibile alla città. A nessuno piaceva abitarlo.
È per questo che ieri, il gesto di Giorgio Napolitano è stato il più forte e coraggioso dei segni “neopertiniani” di questo presidente. Perché cammina controcorrente. Non cerca consenso, ma piuttosto sfida l’indifferenza e i luoghi comuni. Abbiamo visto una madre e un padre come uomini, e non come categoria antropologica inferiore, perché quella bella carezza ci costringe ad aprire gli occhi. Per questo, forse, quasi disturba il pigolare scomposto del sindaco legge-e-ordine, quello che aveva in tasca la soluzione definitiva della questione nomade, ma che si è dimenticato delle sue promesse. Il campo smantellato da Alemanno ad uso di telecamera – Casilino 900 – era purtroppo più sicuro dell’accampamento di baracche in cui sono morti i bimbi di cenere di Tor Fiscale.  Così, agli ululati del giorno dopo è preferibile il silenzio se quando cittadini e carabinieri lanciarono l’allarme, nel 2010, la burocratica risposta del sindaco: “Gli uffici interessati sono invitati ad effettuare gli opportuni accertamenti”. Cioè un beneamato cavolo.
In Fahrenheit 451 Ray Bradbury raccontò la temperatura in cui, in un mondo totalitario, bruciavano i libri. Se esiste Fahrenheit 2011, deve essere quella in cui bruciano le nostre coscienze. E in cui si deve imparare, affinché non accada mai più.

Luca Telese

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19 commenti »

  1. E TE PAREVA SE NON SBUCAVA L ARTICOLO PRO ROM. RISPEDIRLI TUTTI IN ROMANIA ??? OPPURE IL CONTRIBUENTE DEVE PAGARE ?? COMPAGNI FATE UNA BELLA COLLETTA CON L UNITA E IL MANIFESTO . TIRATE FUORI I VOSTRI SOLDI PER I ROM . TELESE INIZIA TU A TASSARTI . TANTO I SOLDINI TE LI PASSANO GLI USURAI DELLA TELECOM PROPRIETARI DE LA 7 . I ROM SONO CITTADINI ROMENI !!! AVETE SEMPRE DETTO CHE GLI ITALIANI NON HANNO LAVORO.SOPRATTUTTO I GIOVANI .

  2. TELESE INOLTRE SPECULA SUI BIMBI ROM PER ATTACCARE ALEMANNO. NORMALE DA UNO COME LUI . TELESE RAGIONA SEMPRE COME UN SIMPATIZZANTE DEI CENTRI SOCIALI. INSOMMA I NO GLOBAL HANNO TROVATO IL LORO GIORNALISTA DI RIFERIMENTO .

  3. tu stai speculando i tuoi neuroni

  4. Alla domanda rivoltagli all’ingresso negli Stati Uniti, dopo l’espatri forzato dalla, “democratica” e rispettosa dei diritti delle minoranze (rom compresi), Germania hitleriana: “Razza ?”
    Einstein rispose con lo stupore che sempre si accompagna di fronte alla messa in discussione dell’ovvio:
    “razza? MA UMANA !!!”
    Ma, come si sa, Einstein era un pericoloso no-global, comunista (e chi più ne ha più ne metta) anche se impegnato a cercare risposte alla sua curiosità di uomo libero, aperto al mondo, prima ancora che genio che ha contribuito a garantire più conoscenza a molti e migliori condizioni di vita anche a lei egregio sig.PRIMARIEPD5EURO, che, non avendo nome, presumo abbia iqualche dubbio sulla sua identità.
    Con cordialità e affetto

  5. La morte orrenda di qualsiasi persona, adulti o bambini essi siano, è comunque una tragedia che sgomenta chiunque abbia un briciolo di cuore. Altresì sgomenta ancor più quando vedi i politici cavalcare spudoratamente questo tipo di tragedie, facendo promesse che non manterranno mai, proprio per una questione logica. Quasi tutti questi rom, sono in Italia illegalmente: com’è possibile promettere loro una casa decorosa e magari un aiuto economico? Demagogia allo stato puro, senza contare che, per fare questo, ci vorrebbero delle risorse pecuniarie non indifferenti, e in un momento di crisi in cui si taglia su tutto e su tutti,( persino il rifornimento alle auto della polizia, tutori della nostra sicurezza) sarebbe una pazzia mettere in atto una solidarietà che non sa dove pescare le risorse, ed in oltre, un affronto per le migliaia di italiani le cui condizioni, talvolta, sono ancor più disastrate di quelle degli zingari.
    Tanto per citarne una delle più attuali, la mamma costretta a vivere in macchina da anni con i propri figli. Qualcuno dirà che ho sentimenti da razzista. Si, è vero! Ma solo quando si calpestano i diritti dei miei concittadini, i quali, secondo me, dovrebbero venire prima di qualsiasi altra persona al mondo, se bisognosi…!

  6. Einstein era un grande fisico teorico ma confondeva la specie umana con le razze umane. Le razze umane esistono come esistono (ad esempio) quelle canine. Ciò non toglie che io abbia avuto per anni un meraviglioso meticcio molto più intelligente ed amato di tanti cani con pedegree purissimo. Detto ciò il paragone fra le condizioni che hanno portato a Primavalle e quelle che hanno portato a questa tragedia dei giorni nostri è vomitevole. Da una parte c’era l’odio puro per delle persone che avevano l’unico torto di reclamare il diritto di pensarla come volevano. Da questa la richiamata coplevole indifferenza della società non riguarda solo i rom ma anche tanti italiani più o meno poveri od anziani che tranquillamente muoiono per le condizioni nelle quali vivono senza disturbare nessuno. Dunque se colpevole è l’indifferenza, lo è per tutti e non solo per i rom. Lutto per i bambini, m aper tutti i bambini. Lutto per i disabili, ma per tutti i disabili. Lutto per gli anziani, ma per tutti gli anziani. Sennò è solo populismo….

  7. Grande post ! Grande Giordano, complimenti.

  8. Caro Telese, anche a me l’accostamento tra il rogo di Primavalle e quello dei piccoli rom non sembra opportuno. Inoltre, non sono certo i primi bambini zingari a morire bruciati o assiderati, o semplicemente di stenti. In realtà, nè Alemanno, nè i suoi predecessori “di sinistra” hanno mai affrontato la questione Rom dal punto di vista umano, ma solo dal punto di vista dell’ordine pubblico e del decoro urbano. L’Italia è un paese che si indigna e piange facilmente, ma altrettanto facilmente si asciuga le lacrime e torna a pensare ai cavoli suoi. Napolitano ha fatto una cosa alla Pertini, e di questo gliene rendiamo atto. Ma anche lui deve capire che una carezza può confortare, ma non risolve niente. E’ una questione di mancanza di cultura, di indifferenza e di estensione vera dei diritti umani.

  9. Thanks a lot….

  10. E’ una tragediaclamorosamente annunciata. Da anni vivo nei piccoli comuni della “cintura romana” e a fianco di strade e metropolitane vedo baracche: non così nascoste, evidenti a chiunque passi lì accanto, basta che il treno rallenti un po’ e vedi scene di vita quotidiana. Ho lavorato vicino al cosidetto “campo sicuro” di Salone, e passando là fuori vedevo sporcizia, povertà e disperazione. Donne, uomini e bambini alla fermata del bus coi visi desolati. Certo, non vorrei un campo rom sotto casa: casino, criminalità, svalutazione della proprietà immobiliare – le difficoltà sono tante e sono tangibili. Ma che in una città che si candida per le Olimpiadi non si riesca a trovare il modo di aiutare chi ha bisogno, rom o semplice homeless che sia, mi sembra l’ennesimo orrore di questi anni marcati da indifferenza e pressappochismo … in tutti noi.
    Aggiungo che una volta che in metro ho dato il posto ad una rom col bimbo piccolo, sono stata presa a male parole da un simpatico, romanissimo passeggero. Esempio di civiltà.

  11. Angela Bernardini, hai detto le parole giuste: sdegno e lacrime a piene mani, prontamente, poi, chiusa la porta di casa, ci asciughiamo le lacrime e ci sentiamo già molto meno sdegnati.

  12. a questo siamo arrivati…… quando ero piccola i grandi m’insegnavano a rispettare tutti soprattutto i piu’ deboli ‘ a non essere razzista , a preoccuparmi d chi aveva meno di me. a leggere sti messaggi (escluso tenna che scrive in modo chiaro e diretto e la sua sincerita’ e’ tangibile) devo guardare prima se stanno bene quelli di casa e poi se resta qualcosa,….. ma almeno voi che scrivete cosi’ tanto meglio di telese sapete come stanno i vostri vicini?

  13. Sara Tommasi ( un mito ) sull’aereo di Stato in visita ufficiale a Sofia con B. e Sgarbi !

  14. @ Telesina
    I problemi si risolvono con la buona politica e non con le lacrime ma soprattutto con le persone capaci ,indifferentemente dal loro curriculum politico, di capire la realtà in cui viviamo.
    I meno fortunati (italiani e non) si rispettano aiutandoli ad avere una vita e una casa dignitosa per sè e per la propria famiglia e non con l’elemosina bigotta.”La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”.Parlare di razzismo nel 2011 dove in ogni classe elementare c’è il 30 % di origine non italiana e dove le comunità sono multirazziali, oltre che essere anacronistico è ridicolo.Capisco che per vari motivi c’è chi alimenta questo sentimento,soprattutto quando succedono fatti incresciosi, al puro scopo di avere una visibilità mediatica e capitalizzarla poi in qualche seggiolone al sole.La verità è che vedo sempre più persone in coda alla mensa della caritas o a frugare dentro i cassonetti dell’immondizia per nutrirsi o “semplicemente” a dormire sotto un ponte e sopra un cartone e a queste PERSONE non ci pensa nessuno.Quando mi preoccupo di come sta un “vicino”,non mi chiedo il colore della sua pelle,la sua religione,da dove viene ma solo che società decadente è questa, dove per esistere o essere ascoltato o semplicemente per reclamare un tuo diritto primario devi passare in televisione “arso vivo”o su un giornale “ucciso da un familiare” altrimenti di te non si preoccuperà nessuno.

  15. appunto graziano, appunto, non capisco perche’ prendersela con chi ci informa dei malesseri della societa’ togliendo la storia della visibilita’, io non ho campi rom vicino a casa, lo so che potrei prendere i piedi e informarmi di persona ,ma davvero non capisco il riferimento contro telese, che fa il giornalista ,e non la velina, nel senso di notizia

  16. io non mi indigno con chi dà notizie ma con chi non le dà !Preferisco sapere anche se queste notizie mi fanno star male (bambini rom bruciati,gemelline scomparse,vecchi uccisi per 10 euro ecc…) perchè voglio essere coscente della società in cui vivo.Ma non ci sono morti di serie A perchè hanno la visibilità mediatica e morti di serie B perchè non fanno notizia.Quando ci sono episodi come quelli che stiamo commentando non ci sono errori scusabili ma solo inefficenze e incapacità politiche di gestire il quotidiano.I vari Veltroni;alemanno Rutelli non lo hanno ancora capito che le baracche dove vivono i rom e ultimamente non solo loro non sono a norma o hanno bisogno di un corso di aggiornamento e che un fuoco per riscaldarsi a -5 sui mattoni vicino a muri di legno intrisi di sostanze altamente infiammiabili possono prendere fuoco e provocare dei morti.

  17. Una città con milioni di abitanti ha paura di una minoranza di 7000 Rom..
    Siamo all’assurdo.
    Gli amministratori (non solo Alemanno, ma anche tanti altri sindaci) hanno molte colpe, ma anche i cittadini fanno la loro parte. Un sindaco che nel suo programma promettesse di dare case decenti ai Rom, non verrebbe mai eletto.
    Cosa si deve fare per vincere le elezioni in Italia? Promettere di sgomberare tutti i campi, ( o promettere di togliere la spazzatura dalle strade).
    Dove vadano a finire i Rom sgomberati o dove venga depositata la spazzatura non importa a nessuno . Dobbiamo vergognarci tutti.

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