Il Fatto Quotidiano

18 Gennaio 2011
La difesa dell’indifendibile: “Sono c… suoi”

Il giorno più terribile della “guardia repubblicana” di Silvio Berlsuconi: quello in cui bisogna difendere il Cavaliere costi quel che costi. Difenderlo anche di fronte all’inverosimile, anche di fronte all’innegabile.
Sono giorni terribili quelli in cui tenere la linea vuol dire sfidare il principio di verosimiglianza e l’incastro della logica. Eppure in prima fila ci sono anche loro: Allessandro Sallusti, Daniela Santanchè, Maurizio Gasparri, tanto per fare i nomi dei più tetragoni tra i fedelissimi.
In un giorno così, con piglio quasi eroico anche il più berlusconiano dei berlusconiani, Giorgio Stracquadanio ha trovato la forza di rispondere anche alle domande ribalde e senza filtro di un giornale come il nostro: “Siete dei maniaci persecutori, ossessionati dall’antiberlusconismo. Siete dei malati”.
Daniela Santanchè, invece, adotta un altro registro. Ostenta ironia, sicurezza, toni minimali: “Nulla. Non è successo nulla. Nulla di diverso da quello che è stato tentato contro Berlusconi ai tempi di Noemi e della D’Addario. Arrivano un po’ di intercettazioni, i quotidiani ostili a Berlusconi, come il vostro, scrivono quintali di pagine e di illazioni, si solleva una grande nuvole di polvere, di pettegolezze, di cattiverie. E poi – sorride la sottosegretaria – Berlusconi ritorna più forte di prima”. Pausa: “Non avete capito che Berlusconi tra la gente è più forte che mai! Più cercate di farlo passare per un maniaco, più gli vogliono bene”.
Altra pausa: “Non mi costa proprio nessuna fatica difenderlo – dice la Santanchè – perchè trovo osceno che si cerchi di farlo fuori per via giudiziaria, che lo si attacchino su vicende private, che la sinistra in crisi cerchi scorciatoie per ovviare alla sua sconfitta”. E le intercettazioni? Anche qui la sottosegretaria sorride: “Ma di che parliamo? Chiacchiere”. E l’imputazione di sfruttamento della prostituzione minorile? Il sorriso diventa un grido: “Balle, balle, balle! Non hanno in mano nulla di nulla. Solo fumo”.
E Alessandro Sallusti? Anche lui ha accettato la sfida dei talk show senza nessun imbarazzo. Anzi. A Giovanni Sartori, che gli rammentava la telefonata in Questura ha risposto con un sospiro: “Professore, ma quante volte lei avrà telefonato per dare una mano a una sua studentessa?”. Sartori, quasi allibito: “Veramente mai”. Sallusti: “Sicuro?”. Sartori: “E poi io non sono premier”. Il direttore del Giornale: “Siamo tutti uomini…”. il politologo, sbottando: “E poi Ruby non è una studentessa!!”. Al che Sallusti, sempre impassibile: “Questa è una vicenda privata di Silvio Berlusconi. Non ci sono reati, capisco che molti giornalisti di sinistra muoiano dalla voglia di guardare dal buco della serratura, e provare che Berlusconi sia un mostro. Beh, non è così. E’ solo una persona generosa, che ha aiutato una ragazza in difficoltà”.
Che dire di Gaetano Quagliarello? Il professore universitario, oggi vicecapogruppo ha gridato al Tg3: “Le prove voglio vedere! Voglio vedere i preservativi!”. Inveisce addirittura, Fabrizio Cicchitto: “E’ un blitz militare!”.
Se parli con Stracquadanio, invece, i duello diventa quasi un corpo a corpo: “Poi voglio rileggere tutto, d’accordo?”. D’accordo, si comincia. Gli chiedi cosa pensa dei reati di cui il Cavaliere è accusato: “Non penso nulla. La Bocassini è ossessionata da Berlsuconi, Forno è un magistrato ossessionato dai fantasmi erotici”. Gli parli dei fatti che nessuno più nega, come la telefonata del premeir alla Questura. Ti risponde serafico: “Embè?”. In qualsiasi parte del mondo un premeir che telefona per chiedere la scarcerazione di una ragazza accusata di prostituirsi si dimette: “In Italia no, e allora? E poi non era una prostituta. E poi lo stesso funzionario di polizia nega che ci siano state pressioni”.
Però la minorenne ad Arcore c’è stata: “Tutto sbagliato. C’è stata a cena, allora? E’ una colpa? Quale sarebbe il reato?”. In una intercettazione Emilio Fede dice di aver pagato una ragazza decimila euro perchè aveva delle foto”. Stracquadanio non si sposta di un millimetro: “Primo. Quelle intercettazioni non dovrebbero esistere. O le hanno date i magistrati ed è un reato, o le hanno malamente imparate a memoria i miei colleghi che non possono trascriverle e allora – con tutto il rispetto . non mi posso fidare della loro memoria”.
Provi a ricordare che in passato si è discusso delle interpretazioni, ma non si è mai messo in discussione che le intercettazioni fossero vere. Il direttore del Predellino, coriceo, ributtal a palla nell’altra metà del campo: “Ma secondo te, che fai il giornalista, Fede è così sprovveduto da non immaginare di essere intercettato?”. Quindi Stracquadanio non crede possibile che abbia detto quelle cose: “Dico che si parla di tante cose al telefono, per millantare, per divertire… Quando è capitato a me, di essere intercettato, nulla di quello che era stato capito era interpretato correttamente”.
Ecco un tentativo di interpretazione. Cosa vorrà dire “Noemi è la sua Pupilla io per lui sono il culo”? Stracqudanio non vacilla: “Può non voler dire proprio nulla. Sono ragazze che si vantano”. E cosa vorrà dire la Minetti quando dice: “Un pompino 300 euro. Una notte 300 euro”.
Il deputato azzurro sorride: “Ma nemmeno per strada si contratta così!!! Ma di che state parlando? Ma pensate che c’era il ticket a prestazione, e poi si passava alla cassa per farsi pagare?”. Perché no? “Certo. Come per i caffè al bar: io ne ho fatti quatro, datemi mille e trecento euro… Maddài”. Quindi tutte invenzioni? Prima la D’Addario, poi Noemi, poi Ruby… “ Alt! Tutte storie diverse”.
Ma Stracquadanio difende Berlusconi sempre e comunque, qualsiasi cosa accada? “Non capisco la domanda. Potrei anche diventare islamico e andare alla mecca. E’ possibile, man molto improbabile. DI cosa lo accusate? Di cosa lo ac-cu-sa-te?”. Lo accusano i magistrati: “Fumus persecuotionis. Sputtanamento privato. A Berlusconi piacciono le donne? Certo, lo dice pure lui”.
Non sarà affetto da satiriasi? “E’ una domanda del cazzo! Se a uno piacciono le donne ne vede molte”. Quante? Cinque, sei? “Molte di più, e allora?”. Se poi chiama in questura per farle rilasciare non è più una questione privata: “Non puoi giocare su due tavoli, fare sia il legalitario che il moralisti”. Chiedo: E perché no? Scoppia in una risata: “allora sei veramente una chiavica”.

Luca Telese

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16 commenti »

  1. Io capisco e condivido pienamente lo sdegno di Famiglia Cristiana, che oggi è tale e quale a quello di sempre su questi temi.
    Non capirsco invece una sinistra che, negli anni, ha voluto dare ad intendere di essere diventata assolutamente libera in tema di sesso e che si è accodata a quanti sostenevano che prostituirsi come libera scelta è un mestiere come un altro (vedi i vari porno star invitati in vari salotti televisivi) e che mettersi insieme, andare a letto col primo che ti piace, lasciarsi, stare con uomini, donne, animali, ecc, insomma che tutto è lecito se asseconda le nostre tendenze.
    Questo concetto è sempre stato sostenuto anche da Vladimir Luxuria, che tra l’altro, proprio nel suo nome ha voluto dare l’idea precisa della sua filosofia di vita e, come parlamentare, non è mai stato oggetto di pubblico disprezzo, nessuno gli ha mai affibbiato epiteti al riguardo. Anzi, tutti a dire ma quanto è intelligente! Essere trans e di sinistra evidentemente spiega già tutto per molte persone e rende inattaccabile.
    E’ la solita ipocrisia e non solo della sinistra.

  2. Rita commette un errore di valutazione: il problema non è l’adesione a _specifici valori_ ma la congruenza fra valori pubblici e comportamenti privati.

    È legittimo dubitare di un vegetariano che segretamente mangia la carne o di un pacifista non violento che segretamente va a caccia, anche se entrambe le attività vengono considerate perfettamente innocenti da larga parte della popolazione.

    Il fondatore di Playboy, Hugh Hefner, può legittimamente avere lo stile di vita che ha. Il direttore generale delle Edizioni Paoline, o il segretario del Partito Repubblicano che fosse scoperto vivere come Hugh Hefner quantomeno dovrebbe spiegare la contraddizione.

  3. Va bene Gianni, avrai pure ragione, ma dai milioni di puttanieri in gran parte sposati, da quelli che, sempre più e del tutto conformisticamente, partecipano in massa a quei tristissimi e squallidi addii al celibato con capatina da prostitute e trans, da chi dice ogni lasciata è persa, ecc .., io proprio non accetto il ditino moralistico puntato.
    Quindi, se giudizio negativo deve essere, che lo sia, ma in maniera sobria e distaccata.

  4. Santanché, Quagliarello, Sallusti, Stracquadanio, preso nota.

    “Vanità, il mio peccato preferito” (Al Pacino, L’avvocato del diavolo)

  5. Io la vedo anche più semplice: un uomo pubblico non può commettere reato, fosse anche solo rubare una graffetta in ufficio, soprattutto perché è nella stessa posizione (sia pure laica) del Papa e certe cose proprio non può farle.

    A maggior ragione se soffre di dipendenza sessuale e diventa ricattabile: prima si cura, dopodiché forse, ma forse, può tentare di farsi eleggere in qualche consiglio comunale e vedere se e come regge lo stress.

    Di fare il presidente del consiglio non se ne parla proprio.

    Stracquadanio e Sallusti sono due simpatici (?) caratteristi: al primo basta togliere il microfono (si può vivere senza), al secondo i contributi pubblici all’editoria, e il problema è risolto.

  6. @Rita, uno che perde la testa per due centimetri di pelle scoperta un problema ce l’ha senz’altro, e in ogni caso non è adatto. Può fare il Benvenuto Cellini o anche Franz Schubert e frequentare sedicenni di nascosto (se riesce a farla franca), ma NON può ricoprire incarichi pubblici e di responsabilità amministrativa perché è ricattabile e perseguibile.

    La politica ha un costo anche in termini di sacrficio personale: chi non ha le palle per reggerli, cambi mestiere oppure faccia il pervertito, sì, ma davvero privatamente.

    Il premier di qualsiasi democrazia NON HA PIU’ una “vita privata”, questo è intrinsecamente connaturato al ruolo.

  7. si può essere idealisti come i sinistri o razionali come i destri l’importante a mio avviso è che le regole siano uguali per tutti, poi succede che una Clementina qualsiasi intercetti chi non deve essere intercettato e venga trasferita e silenziata.

  8. vi consiglio di rivedervi ottoemezzo di ieri sera. Su cosa è pubblico e cosa è privato do ragione a Massimo Cacciari quando dice che per un politico non c’ è privato.

    PS e’ un vero leader altro che Chiamparino o Renzi, ma il PD non lo sa…

  9. Norberto Bobbio scriveva sull'”Elogio alla mitezza”: …Il problema dei rapporti fra morale e politica ha senso soltanto se si è d’accordo nel ritenere che esista una morale e se si accettano in linea di massima alcuni precetti che la caratterizzano…
    Nel caso specifico ambedue le argomentazioni non sono riferibili alla persona in questione. Ma vale anche il contrario, non avendo alcuna convinzione sulla necessità dell’etica nella politica sta all’elettore rendersi conto se può rappresentarlo nello svolgere delle sue mansioni. Come sempre accade nelle vicende pruriginose ci si comporta a seconda delle proprie convinzioni morali, ma così facendo si perde di vista il vero problema: è lecito che un uomo politico si senta al di fuori dell’etica sociale? E anche se partissimo dal presupposto che l’etica non debba essere presa in considerazione nel caso di un uomo politico, ci si deve porre un altro problema: nello svolgimento delle sue funzioni ha operato per il raggiungimento dei risultati prefissati? In ambedue i casi la risposta, per chi non ha pregiudizi (positivi o negativi), è piuttosto semplice. Purtroppo viviamo in un Paese formato a soggiogato da chi ora chiede a gran voce il rispetto della propria sfera personale e sembra di essere nel Faust di Goethe dove il protagonista viene annichilito dai demoni che ha evocato. Prima ci toglieremo da questa imbarazzante situazione culturale e sociale e prima potremo ricostruire quanto è stato distrutto in questi 16 anni.

  10. mi sono apena rivisto il suo intervento nell’ottobre dell’anno scorso a radio24 che dicono le sia costato il posto, in cui dava della “cretina” ad Emma Marcegaglia.in Questo intervento lei stesso dice che è preoccupante e molto inquietante che si vadano ad interpretare e ad intercettare le telefonate di giornalisti.I quali parlano ad esempio con segretari di partito o con figure simili. Appunto perchè fissate sulla carta, e senza il pathos dell’oggetto e magari del clima giusto tra i due interlocutori, a volte confidenziale, il tutto può essere frainteso e spiegato quasi come le famose Terzine di Nostradamus.
    Ci vogliono prove in questo caso, e non solo semplici parole, dette magari da persone che pur di guadagnarci qualcosa, getterebbero fango anche sulla propria madre.
    Detto questo sono d’accordo con Cacciari, il quale dice che la sinistra politicamente non riesce proprio a scalzare Berlusconi.
    L’unico che può far cadere Berlusconi è berlusconi stesso.

  11. Giuseppe, l’unica cosa su cui concordo così cosi è l’ultima frase.
    Per me vale quello che altri hanno già detto e cioè che non è B. ad aver partorito noi, ma il contrario.

  12. Berlusconi può andare a bagasce quanto vuole. Il Presidente del Consiglio, no. Detto questo, la magistratura di Milano è impresentabile.

  13. Io sono di sinistra e quello che fa nello scannatoio Il Silvio Nostro non me ne po frega di meno.A me importa che questo anziano signore risolva i problemi degli italiani visto che sono tanti e sono tendenti al rialzo perchè è stato eletto per quello.Vedere o sapere cosa fa Berlusconi con donne che si vendono per comprare una borsa o rifarsi le labbra e poi si coprono per non farsi fotografare è demenziale.La vita delle persone normali non è quella.Sono le bollette che arrivano,i servizi che non ci sono,il lavoro mal pagato o peggio assente,la sanità che non funziona,la scuola,le tasse e il fututo nostro e dei nostri figli…. e smetto altrimenti passo per esagerato.Cosa fa con il suo “sventra papere” sono affari suoi,cosa fa con l’istituzione della Presidenza del Consiglio sono affari nostri (visto che lo paghiamo) e da 17 anni anche quella dei magistrati.Dimostri nell’aula di un tribunale che è innocente come toccherebbe fare a noi se ci chiamassero a rispondere dei nostri errori.Se poi vogliamo paragonare i deputati Pdl lasciamo perdere la scholae palatinae (guardia repubblicana) perchè questi vampiri (Sallustriacula, Santadechè e Prettypeter) possono fare nel famoso esercito romano solo i bucinator (trombettiere).

  14. Dopo questi giorni mi aspetto che la Boccassini metta sotto controllo tutti i telefoni dei puttanieri d’Italia, equamente suddivisi fra destra e sinistra, che si accompagnano ogni sera con cocottes chiaramente minorenni di tutte le nazionalità che esercitano negli angiporti di Milano, Roma e tutte le città italiane. Se non lo fa, è di parte….

  15. mukki 6:

    sì, ho capito e, a parte tutto, di maschi che vanno in calore per due cm. di pelle scoperta, tra quelli che conosco,ce ne sono veramente tanti, la maggior parte.

  16. sciocchezze, Giordano.

    Il reato è andare con minorenni PAGANDO. E’ PROSTITUZIONE MINORILE, non sesso con minori.

    E poi resta il fatto che il democrazia è necessario sorvegliare la condotta degli uomini pubblici con una molto maggiore serietà ed assiduità. E’ giusto che si investano più risorse per accertarenlo stesso reato se a compierlo è un uomo pubblico, una carica dello stato invece che un privato cittadino.

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