Il Fatto Quotidiano

24 Settembre 2010
Perina: “Un ciclostile di bufale con la matrice cancellata”

“Lo abbiamo ripetuto cento volte. Voteremo la fiducia, per lealtà con gli elettori. Ma visto quello che accade non ci sarà nessuno scudo, nessun dialogo sulla giustizia finché continua la character assassination dei media berlusconiani contro Fini”. Flavia Perina è sulla sua poltrona di direttore de Il Secolo d’Italia, fuma, parla al telefono, riceve chiamate da tutti i fronti. Sulla lettera del ministro di Saint Lucia, dice: “Va scritto un saggio sull’arte della manipolazione mediatica”.
Direttore, detto così può sembrare una rappresaglia. C’è un attacco a Fini, quindi niente scudo.
E perché? Siamo leali al mandato degli elettori. Il che ci impone di votare la fiducia, ma non ci vincola in nessun modo a votare uno scudo per il premier.
Ma Fini a Mirabello aveva detto che si poteva votare?
Ed è irrilevante, secondo te, il fatto che subito dopo si è scatenato un linciaggio mediatico in cui i media controllati da Berlusconi si stanno esercitando in un tentativo di linciaggio del presidente della Camera?
Parli del documento di Santa Lucia su Fini?
Questa da scuola di giornalismo. Allora: l’Italia intera, il governo, il Parlamento, sono appesi a un documento che allo stato attuale non esiste.
“Stato attuale”?
Non c’è, è sparito! Cancellato in modo tombale dal sito del Listin Diario che lo aveva diffuso.
È stato fatto sparire?
Dico di più. Era un documento digitale. A bassa risoluzione. Che era diffuso come “anticipazione”, di un “posticipo” che non c’è mai stato. Curioso, no?
Credi che sia una patacca?
Leggo sul sito de Il Fatto. L’intervista allo stampatore di Santa Lucia che dice: ‘Il documento non è nostro’ e mostra che i caratteri non sono quelli giusti. Però il problema è un altro.
Quale?
Un curioso effetto rifrazione che depista il dibattito e inganna l’opinione pubblica. Il documento è sparito, ma il suo contenuto, l’accusa a Fini e il presunto colpo di grazia, sono inoculati nel dibattito politico…”.
Effetto rifrazione?
Un sito riporta il testo; i giornali che devono colpire Fini riportano il sito che riportano il testo; il Tg1 invita Feltri, nell’ora di massimo ascolto, a spiegare le ragioni della sua campagna. Sai a cosa penso?
A cosa?
Ai ciclostili degli anni ‘70. Potevi stampare tutti i volantini che volevi finché non si rompeva la matrice. Qui la matrice è sparita e le patacche circolano vorticose.
Chi è l’uomo “vicino a Berlusconi” che per Bocchino tiene i contatti con il Sudamerica?
L’editore de l’Avanti, Valter Lavitola. C’è una interrogazione su di lui.
È Berlusconi il mandante di tutta l’operazione?
Io metto insieme dei pezzi. D’Agostino a Radio 24 dice: “Non so se il documento che ho pubblicato sia vero”. Ma il Pdl, invece, cavalca la campagna, la integra e l’amplifica.
A che si riferisce?
Ad esempio a Daniele Capezzone. Scrive su Libero a titolo personale ‘Fini se ne deve andare’”.
Dici che non può?
Un portavoce che parla ‘A titolo personale’ è già un ossimoro. Poi è il portavoce del partito di cui Fini e noi facciamo parte”.
Altri esempi?
Storace a Linea: conferma: ‘Avrò un posto da sottosegretario’.
Una affermazione politica.
Che stranamente arriva da un partito senza rappresentanza parlamentare. E in un momento in cui ogni posto di governo in più è merce di baratto per ottenere voti è singolare, no?
Cosa vuol dire?
La denuncia sulla casa di Montecarlo arriva da due esponenti della Destra, perché nessun pidiellino avrebbe potuto farlo. E che l’intervista di oggi contro Fini sul giornale la fa un altro esponente della Destra.
Quindi?
Mi viene il dubbio che possa essere una ricompensa. Ma c’è un altro esempio clamoroso.
Quale?
Apprendiamo che la Santanchè, sottosegretario del governo, anticipa festante la prima pagina del Giornale a Palazzo Chigi!
È solo questione di stile?
Per nulla. C’è una fortissima connessione fra le notizie contro Fini e i dirigenti del Pdl.
Ma se poi si scopre che è stata solo una patacca…
Primo: a qualcuno il dubbio rimarrà. Secondo: tutto questo è già un elemento di forte intimidazione contro tutti noi.
Ha sortito effetti?
Italo, nel pranzo del gruppo, ha dovuto dire: “Serve l’elmetto. Chi non se la sente, libero di andarsene, e amici come prima”.
Risultato?
Se n’è andata solo Suad Sbai. Abbiamo tenuto.
Il giornalismo decide le sorti del paese?
No. È la politica che tira le redini del giornalismo.
Ti riferisci a Berlusconi?
Non so se ha provocato tutto. So che se ne sta giovando.
I veleni ci sono da sempre.
Ma oggi si usano armi e argomenti che ai tempi di Pecorelli nessun giornale osava usare.
Berlusconi è più forte?
Mi pare una prova di grande fragilità. Non solo sua, ma del suo-staff. Tranne Alfano e Letta che provano a mediare, gli altri sono in una via senza uscita. Ma c’è di peggio!
Cosa?
La foto di nudo su Libero. Loro pensano che sia la demolizione finale. Hanno spogliato Fini, Casini e Veronica, i tre nemici.
Perché tutto questo?
Fini è oggi fra il 6% il 7%. I sondaggi di Berlusconi, catastrofici per il Pdl, dicono meno 8%.
Non è una spiegazione.
È la paura per un competitore, anche di minoranza. È l’intolleranza del populismo che non accetta confronto.
È un duello politico?
Siamo oltre la politica. Se ci fosse la politica, in campo, Berlusconi dovrebbe essere contento di accettare un voto di fiducia e una coalizione a tre gambe.
E invece?
E invece abbiamo un premier che impazzisce per non accettare i voti. Curioso, no?

Luca Telese

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2 commenti »

  1. Caro Luca,la cosa interessante che bastava leggere il libro di Genchi che gli stessi nomi che compaiono oggi come Lavitola e Mangiavillani già erano citati come menti torbide e adesso amici del premier.
    Tutto ciò fa pensare che sono tutti alla frutta,non si salva nessuno…Una curiosità,vorrei sapere chi è stato il grande stratega che ha consigliato a Berlusconi di cacciare Fini…complimenti grande mossa politica….da allora solo il diluvio e gli stracci..cose che accadono solo nei paesi sudamericani…..

  2. avete visto che la monnezza a napoli è tornata? chiedete scusa ad Antonio Bassolino! su di corsa! o con le buone o con le cattive..CHIEDETE SCUSA A BASSOLINO…ho già intenzione di creare con le mie amiche d’università su facebook una raccolta di adesioni in favore dell’ex governatore per dimostrare che “il miracolo di Silvio a Napoli” è stata solo una pagliacciata mediatica…

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