Blog

21 Novembre 2011
Gioventù, amore, rabbia (e i giornali)

Comincio domani, da Bologna, con la prima presentazione. Comincio dalla libreria delle Coop, alle sei di sera di martedì – se volete venire a sentire – invitato dal mio amico Romano Montroni. Il titolo del libro è Gioventù amore e rabbia, e mai avrei pensato che sarebbe potuto essere più attuale. Un viaggio nell’Italia della nonnocrazia, del non lavoro, dei precari sfruttati e della protesta.
Come sapete, i libri (e i loro titoli) si pensano mesi prima che escano. E io questa estate, mentre scrivevo i capitoli sui cassaintegrati e sul grande inganno della Fiat, non immaginavo che quando poi Gioventù amore e rabbia sarebbe uscito, molte delle cose che ipotizzavo e ricostruivo sarebbero diventate così rapidamente vere.
In questo libro racconto anche alcune episodi della mia storia professionale. Sono entrato per la prima volta in un giornale nel 1989. Inizia ad essere tanto, se é vero che all’epoca il giornalista era un mestiere privilegiato e adesso, come racconto nel libro, é la metafora perfetta dell’Italia precaria, con i ragazzi pagati 4 euro a pezzo e le redazioni che registrano fedelmente l’ingiustizia anagrafica di questo paese: i giovani lavorano il doppio e guadagnano la metá degli anziani a parità di mansioni. Sono entrato nel tempo in cui il cuore di un giornale erano la coralità e le tipografie, adesso ci sono ragazzi che lavorano da anni, ma in assoluta solitudine, con giornali che per loro sono solo un indirizzo mail.
Ho dedicato un capitolo alla storia di Maria Grazia Cutuli, con cui ho lavorato a Il Corriere della sera, quando avevamo contratti a termine che scadevano lo stesso giorno. Maria Grazia é morta in Afghanistan mentre raccontava una sporca guerra, dopo aver provato tutta la vita a raccontare “il cielo degli ultimi”, le guerre dimenticate e i luoghi dell’ingiustizia.
Oggi lo stipendio minimo di un praticante é inferiore a quello di una colf. Per questo ho dedicato un capitolo a come é nato Il Fatto: qualcuno si divertirà con i dettagli del retroscena, ma la cosa che mi interessava, ricostruendo le difficoltà della vigilia, quando nessuno avrebbe scommesso un nichelino su di noi, é che – qualunque cosa accada in futuro – siamo giá diventati una piccola lezione sul fatto che quando ci si mette in gioco nulla é impossibile.
Questo capitolo ha un protagonista: che non é Travaglio o Padellaro, ma un personaggio chiave de Il Fatto che il grande pubblico non conosce, Giorgio Poidomani, il nostro amministratore. É stato lui a “inventare” il piano che ha reso possibile costruire un quotidiano che si fondasse sul finanziamento dei lettori e che fosse capace di stare in piedi senza poteri forti alle spalle. Dai dubbi della moglie di Lillo (e della mia) a quando Freccero ci definiva “la sporca dozzina” (eravamo solo dodici, ora siamo più di trenta!), in fondo la lezione di questo giornale é in questo impasto di generazioni: il futuro ha radici antiche..

Luca Telese
www.lucatelese.it/gioventu

Condividi:

 

29 commenti »

  1. e io sono sempre con voi

  2. “il futuro ha radici antiche..”
    Oltre a un finanziere mazzettaro, coinvolto nel caso Penati/Serravalle/Unipol/Consorte!BNL
    Poco noto ai più, si chiama Guido Roberto Vitale.
    Chiedi a Poidomani se lo conosce, o magari Vendola, siete tanto amici.

    Verrò senz’altro a farti le domande scomode faccia a faccia, di fronte ad altre persone, così non potrai evitarle.
    Ti chiederò anche della censura subita, quando scrivesti “Caro Renzo, mi diverto molto a leggere le sue simpatiche allucinazioni, figurarsi se cancellerei qualcosa: è uno spettacolo di cui non mi priverei mai.” e invece DOPO hai cancellato i commenti scomodi.
    Il tutto sarà rigorosamente filmato e caricato su youtube.
    Sei contento? Non vedi l’ora?
    Spero di riuscire ad esserci, non ne ho ancora la certezza matematica.

    Ci vediamo, Luca.

  3. luca, non ho capito se il libro viene presentato ai clienti coop o ai suoi amministratori !!?????!!!!!!!!!!

  4. Il libro viene presentato in una libreria della Coop aperta a tutti, cioè al pubblico.

  5. Il Fatto deve ringraziare Santoro ed Anno Zero, Travaglio, e Beppe Grillo che ha dato molta visibilita’ a Travaglio. Senza questi tre ingredienti temo che il progetto sarebbe fallito.
    Una curiosita’ sulla puntata di sabato. Non l’ho vista tutta, ma non capisco perche’ Passera sia tanto considerato. Liberissimi di farlo, pero’ non capisco perche’ proprio sul Fatto veniva attaccato mostrando i bonus milionari, nonostante i risultati scadenti della banca e i futuri tagli, e a Sevizio Pubblico mi sembrava fosse stato attaccato da Travaglio. Ora, ognuno e’ libero di avere la propria opinione, pero’ se io leggo il Giornale e mi trovo un’opinione da Repubblica non sono molto felice, e viceversa. Allora non capisco quale sia la vostra posizione. In altre parole, Telese e’ del Fatto o no?
    Se poi ho capito male, mi scuso in anticipo. Comunque, se la sinistra vede nel banchiere il papa straniero pazienza, ma devo capire allora cosa c’entra con la sinistra.

  6. Renzo C vs Luca Telese.
    Che epico scontro! :D

  7. la mia luca, era solo una provocazione. sarebbe utile che lo leggessero anche gli amministratori coop e i sindacati tutti.
    per quanto riguarda lo sfruttamente del lavoro, la categoria dei giornalisti rappresenta sicuramente un “campionato del precariato”, ma almeno, se sei bravo, alla lunga i risultati arrivano………………………..comunque , anche se non ho ancora letto il libro ( cosa che faro’)…..un sincero in bocca al lupo!!

  8. oggi ‘i giovani lavorano il doppio e guadagnano la metà degli anziani(come te) a parità di mansioni’ ..quant’è vero..e quanto tergiversi se ti pongono una domanda potenzialmente irritante..ne ho avuto prova a perugia in quel fantastico progetto detto ‘progetto immaginario’.. almeno c’era padellaro a risollevarmi dall’indignazione..con simpatia

  9. @Telese
    Hai lavorato da precario al Corriere,pero diciamo che dopo ti sei sistemato bene.O no?

  10. @Telese
    Ho una curiosita’che sono certo non faticherai a soddisfare:quanto prendevi per scrivere sul Giornale?
    E come autore televisivo di programmoni come Batti e Ribatti,L’alieno,Chiambretti c’e’ e Cronache Marziane la paga era buona?O no?
    Grazie in anticipo per la risposta.

  11. Littorio : che ti importa di quello che guadagnava o guadagna Telese ? non capisco la gente che scrive qui per offendere insinuare ecc

  12. Da quando in qua chiedere di dichiarare a quanto ammonta la propria busta paga equivale a un’offesa?

  13. Lo stabilisce margherita a suo insindacabile giudizio.

  14. Domandare, con i dovuti modi, è sempre lecito, mentre rispondere non è sempre cortesia, specialmente se la domanda è ingombrante.
    In genere, non risponde chi ha scheletri nell’armadio da nascondere, mentre chi è onesto e limpido, risponde alla domanda senza patemi d’animo; anzi correda la risposta ampliandola a dismisura, al fine di chiarirla, senz’ombra di dubbio…
    Io comunque, credo che Luca non faccia mistero dei suoi guadagni, se non altro, quando dichiara i suoi redditi allo stato, quello stesso che lui, come i tanti media del “Fatto Quotidiano, indicano sovrano
    e non certo oggetto di evasione fiscale. La loro onestà viene sempre dichiarata, da loro stessi, nei vari Talk Shaw a cui partecipano, pertanto, la richiesta privata a cui sono sottoposti, è decisamente inutile! L’onestà, Luca, Travaglio, Barbacetto, Santoro e altri, ce l’hanno scritta in fronte, ben visibile, come se fosse un’insegna al neon, o meglio -visto che siamo in tema natalizio, ormai- una Stella Cometa, molto più risaltante e candida di una luce prodotta da un tubo gasato…

  15. Ero pagato bene, e lavoravo bene. A Il Fatto guadagno poco più di quanto non prendessi a il Giornale.

  16. chiara : tu quanto guadagni ? soprattutto che lavoro fai ? mettiamo nero su bianco quanto guadagna renzo C ? della serie chi se ne frega ?

  17. luca….un suggerimento per un titolo del tuo prossimo libro:

    bloghisti, odio,invidia e rabbia…………….

  18. rosiconi no ?

  19. gioventù amore e rabbia fa molto ‘ 68 lo comprerò senza alcun dubbio

  20. La domanda nasceva dal fastidio che provo ogni qual volta vedo Telese commuoversi,sempre a favore di telecamera, nel sentire storie di operai precari con stipendi da fame.Quasi a voler sottolineare con le sue lacrimucce che anche lui a vissuto in prima persona esperienze dello stesso tipo.

    P.S In merito alle patetiche difese di Zanzare e Margherite sfiorite ogni commento e’superfluo.

  21. ogniqualvolta

  22. ha vissuto

  23. @Telese
    Grazie per la risposta precisa e completa!

  24. ma Luca si commuove sul serio non per niente è il genero di Berlinguer

  25. Volete un’anteprima? Davvero?
    Va bene.
    Sapete chi sara’ ospite a In Onda questa settimana?
    Celestini!!!!

    Ormai, mi guardo anche dietro le spalle, perche’ temo di vederlo ovunque.

  26. @ margherita #16

    Dipende.
    Come sai rubo macchine, e adesso c’è grossa crisi.
    Sto pensando di passare a rubare gondole, si vendono bene?

    Purtroppo non sono riuscito ad andare alla presentazione del libro di Telese, ma fonti sicure mi hanno riferito che si guardava intorno sospettoso e poi, alla fine, s’è scofanato una teglia di lasagne alla bolognese per festeggiare lo scampato pericolo.
    E’ gordo e ingordo! :)

  27. Ah quindi è a te che si riferisce in questo post:

    Su lucatelese.it, sotto lo stesso post, c’è un tizio che dice addirittura che viene a contestarmi perché sedcondo lui il Fatto è di proprietà di un inquisito. Il che – come tutti sanno – è ovviamente una panzana. Ma se viene ci divertiamo.

    Quindi non c’è stato divertimento.
    Comunque io sarei per l’ospite a sorpresa: CELESTINI

  28. @ Vittorio

    Non ho letto il post, ma se hai fatto copia/incolla di ciò che ha scritto, Telese fa il furbacchione con le parole: non ho MAI scritto che il FQ è di proprietà di un inquisito, ho SEMPRE scritto che FRA I SOCI FONDATORI del FQ è presente un PREGIUDICATO, cosa verissima e dimostrabile come ho fatto più volte: è socio in Chiarelettere, che possiede il 17% (a memoria) del FQ.
    E se Telese permette, è MOLTO peggio un pregiudicato REO CONFESSO di un inquisito che, fino a sentenza definitiva è da considerare innocente.
    http://archiviostorico.corriere.it/1994/settembre/23/via_alle_sfilate_moda_Procura_co_0_94092312433.shtml
    C’è poco da divertirsi, basta leggere il link qui sopra.

    Lui lo sa benissimo, così come Travaglio e Barbacetto, visto che ne hanno scritto in “mani pulite” e “compagni che sbagliano”.
    h ttp://www.societacivile.it/focus/articoli_focus/Gavio.html
    “Advisor di Unipol è Guido Roberto Vitale, lo stesso che mette il timbro di congruità sul prezzo finale delle azioni Serravalle comprate da Penati.”
    Dal paragrafo “il caffè di Penati”.
    Però adesso si “dimenticano” di citarlo, che strano, vero?

    Non ti sarà sfuggito, caro Vittorio, che alla domanda più volte scritta qui nel suo blog non ha MAI risposto e anzi ha cancellato i commenti un anno fa.
    Ma visto che io sono nessuno, provi piuttosto il Telese a replicare ad Albertini, l’ ex-sindaco di Milano che ha detto ciò che è in questo link:
    h ttp://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-08-13/gavio-rivelo-voluta-operazione-081522.shtml?uuid=AaC7TzvD
    «In pochi giorni – dice Albertini – accade che Penati paga 240 milioni di euro a Gavio e che Gavio sborsa 50 milioni per lo 0,5% di Bnl affiancando Unipol nella scalata alla banca. Inoltre l’advisor della cordata Unipol è Guido Roberto Vitale, lo stesso che redige una perizia nella quale il prezzo di acquisto delle azioni della Serravalle è ritenuto giusto»

    Anche il finale di questo articolo è interessante:
    h ttp://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/12_Dicembre/02/intercettazioni.shtml

    Quindi, Guido Roberto Vitale non solo è socio fondatore del FQ e un pregiudicato reo confesso per una mazzetta da 100milioni alla GDF ai tempi di tangentopoli, ma è anche implicato in una vicenda ben nota di mazzette e politica, trattata da Report domenica scorsa, non anni fa.
    Soldi pubblici, molti, e sui prezzi c’è la firma dell’ advisor, Guido Roberto Vitale.

    Come vedi, ha pochissimo da divertirsi il Telese, infatti scappa a gambette levate (è di coscia corta).

    Ciao

  29. Aprezzo molto il suo libro, anch io sono una delle precarie però…..devo dire che la sua frase: ‘Oggi lo stipendio minimo di un praticante é inferiore a quello di una colf.’, mi sembra un po’ poco delicata un esempio poco riuscito…..Queste colf sono spesso le infermiere professionisti, lasciano il suo paese e la famiglia, sono disponibile 24 ore al giorno sui 7 giorni della settimana….e direi che neanche loro sono pagate abastanza bene in confronto ai sacrifici che stanno facendo, cosi’ come tutti gli altri………..grazie di aver preso la mia opinione in considerazione.

Lascia un commento


http://ishi-career.jp