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17 Maggio 2009
A fil di rete

di ALDO GRASSO

Potenzialmente “Tetris”, il talk politico condotto da Luca Telese, è lo show più interessante, più imprevedibile e linguisticamente più complesso della nostra tv. Potenzialmente è meglio di Anno Zero, dell’Infedele, di Ballarò, per non parlare dei vecchi talk condotti da conduttori ingessati. Si è dato una struttura sbarazzina, una costruzione che ricorda i talent show (c’è una giuria di qualità che giudica i protagonisti), una figura che ironicamente richiama i mai esplicitati “editori di riferimento” (La7, venerdì, ore 21:10). L’altra sera si discuteva dello stato dell’informazione nel nostro Paese e della legge sulle intercettazioni che approderà in Parlamento la prossima settimana, dopo che il discutibile rapporto di Freedom House sulla libertà di informazione nel mondo ci ha relegato al 73° posto in classifica, a pari merito con Tonga.
Se solo “Tetris” imparasse l’arte sottile del “sottrarre”, dell’“asciugare”, del ridurre (come certi editor facevano con libri diventati poi fondamentali), riuscirebbe ad esprimere meglio tutta la sua carica di novità. Tempi troppo lunghi (tre ore sono impossibili da reggere), troppa carne al fuoco e spesso temi troppo astratti, troppi ospiti in studio (sommando gli invitati, la giuria, le guest star …), troppa indulgenza del conduttore, cui a volte sfugge, nel tentativo di curare il proprio personaggio, il controllo della discussione …
Se inviti un avvocato bravo come Caterina Malavenda la discussione non deve sfociare nei pregiudizi politici, altrimenti si vanifica tutto.
Eppure, lo ripeto, “Tetris”, alla sua quinta stagione, è la sola vera novità del genere: non è semplice mescolare registri diversi in questo tipo di discussione (se poi hai in studio Castelli, Sansonetti, De Magistris …) ma è anche l’unica strada del rinnovamento, non essendo ancora nato in Italia un Jon Stewart o un Steven Colbert.

(dal Corriere della Sera, 17 maggio 2009)

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18 commenti »

  1. Una trasmissione inguardabile e da qualunque parte la si guardi nessuno di quelli che hanno scritto parole denigratorie sulla Borromeo e De Magistris, può negare che loro due erano soli contro tutti.
    Avevano contro i tre ospiti della parte avversa più i quattro giornalisti della giuria tutti schierati o simpatizzanti di destra. In più c’era il conduttore Telese che fa parte o ha fatto parte del Giornale perciò di destra anche lui, Sansonetti che tutti hanno potuto ammirare nei suoi interventi lecchini nei confronti di Berlusconi a Porta a Porta, e Guzzanti che è uscito da Forza Italia ma nelle sue dichiarazioni è ancora abbastanza ambiguo!!
    Con uno schieramento simile che più o meno tutti i giorni, in quasi tutte le reti nelle varie trasmissioni siamo ormai abituati a vedere c’è ancora qualche pazzo che osa pensare che Anno zero, Ballarò o se Repubblica osa fare 10 domande sulle falsità raccontate dal premier, possano contare così tanto da fargli credere che l’informazione sia tutta in mano alla sinistra??????
    Se così fosse vorrebbe davvero dire che chi pensa questo avrebbe solo bisogno della NEURODELIRI!!!!!

  2. caro alex, per sostenere questa tesi ridicola del complotto berlusconiano a tetris – al pari di alcuni altri allucinati che hanno scritto qui – devi omettera la presenza di due ospiti, e distribuire etichette un tanto al chilo. Ma ti chiedo solo. Tu sai chi è ricca? Sai cosa ha fatto? Lo hai mai visto in tv? Ovviamente no. Così come nessuno, tranne noi ha invitato la borromeo. Ma a te piace immaginare la spectre e prendere cantonate. Vedi, tetris non è un programma per tifoserie politice di destra o sinistra, offre tutti i punti di vista, spesso opposti fra loro. Quanto a me, che nelle tue allucinazioni sarei un berluscones (!), a 14 anni attaccavo manifesti del pci nelle periferie romane, e non ho mai fatto abiure (come é pubblicamente noto). Quindi usa il cervello e non l’etichettatrice. Che poi magari sei uno di quelli che pensano che riotta abbia fatto un tg1 di sinistra…

  3. Contento che tu abbia rivalutato Ricca, dopo che non ne avevi grande stima.
    La Borromeo sarà stata pure corraggiosa, ma non mi piacerebbe se fosse innalzata a paladina della libertà di informazione e comunicazione. Spero non si arrivi a questo. Il suo qualunquismo (confermato, già chiaro quando faceva la “Santorina” – per usare un tuo termine – ) è disarmante.

  4. Ciao Luca, condivido il parte il giudizio e il commento di Aldo Grasso(se non altro perchè in passato sono stata per breve tempo anche story analist! :-))
    Guardo con attenzione ogni puntata. A come è costruita, ai tempi, lo svolgimento della discussione.
    Spesso chiedo a colleghi o amici di guardare il tuo programma e esprimere un giudizio(tecnico, non di tifoseria politica..).
    Beh..sì Luca..dovresti avere un pò più mordente. Dovresti riuscire a tenere più saldamente in mano il groviglio degli interventi e le annesse considerazioni.

    Ci vediamo martedì alla Feltrinelli con Concetto!
    Ciao!

  5. LO SCOOP DI UN RAGAZZINO???… SI CHIAMA DANIELEMARTINELLI UN SIGNOR GIORNALISTA!!!!

  6. un signor giornalista indipendente a parole che fa le interviste per il blog di di pietro.

  7. non credo tu sia stato in cattiva fede quando non hai nominato martinelli come l’ideatore dello scoop sulla borromeo, anzi voglio darti il beneficio del dubbio. però una cosa te la chiedo e ne ho il diritto essendo cittadina di questa nazione, cerca di essere più diretto nelle domande che fai ai vari ospiti che si alternano sulle poltrone del tuo talk e affonda pure la spada là dove c’è da scoprire fatti e misfatti, senza cercare di essere ago equilibratore di una bilancia che neanche nella giustizia è più bilanciata, solo così darai prova di essere un giornalista libero che sta al servizio del cittadino. grazie

  8. (…) “Se solo “Tetris” imparasse l’arte sottile del “sottrarre”, dell’ “asciugare”, del ridurre (come certi editor facevano con libri diventati poi fondamentali), riuscirebbe ad esprimere meglio tutta la sua carica di novità. Tempi troppo lunghi (tre ore sono impossibili da reggere), troppa carne al fuoco (…) troppi ospiti in studio (sommando gli invitati, la giuria, le guest star …) ” (…)

    E’ da mo’ che te lo dico anch’io, ascoltame, no? :))))

  9. Ciao Luca
    sono d’accordo con Grasso circa la possibilita’ di asciugare un po’ i tempi e sul fatto che insieme ad Annozero, Tetris si candidi ad essere il miglior talk show politico in circolazione.
    Il punto forte e’ che finalmente c’e’ un contraddittorio tra gli ospiti e c’e’ anche il tempo di capire qualcosa (forse la trasmissione non e’ asciugabile per questo?).
    Personalmetne mi piacerebbe ci fosse qualche ospite radicale in piu’. (Nell’ultimo sondaggio di Crespi solo il 3% degli elettori sa che la lista Bonino-Pannella si presenta alle europee).

    ps ultima cosa, ma Suoni Neri l’hai poi scritto? pubblicato ecc ecc o non uscira’ mai?

  10. bella puntata, complessa.

    Ti posso chiedere una cosa?
    Non ne posso più di un politico che dice una cifra e l’altro che la smentisce.

    – Puoi mettere in studio un ricercatore ( un ragazzo con un P.h.d. in economia ) che controlla all’istante su internet le cifre vere o verifica le fonti delle cose che dicono i politici durante la trasmissione.
    Mi divertirei un sacco e come me un sacco di telespettatori !!
    Non sarebbe affatto irriverente.

  11. Buona trasmissione, soprattutto se valutata alla luce dei mezzi offerti da La7, sicuramente non paragonabili a quelli rai.
    Tuttavia “a mio avviso” gli ospiti litigano troppo, credo mediamente più che nelle altre trasmissioni (di questo tipo), forse in studio bisognerebbe avere la mano più ferma.

  12. Caro Telese,

    è un’ottima trasmissione perchè dà l’impressione di essere veramente libera. Una trasmissione in cui c’è contraddittorio e la gente parla. La figura di Guzzanti, editore di riferimento è geniale.

    L’idea di Mauro, qui sopra di controllare i numeri, è veramente interessante e accattivante. E se non è possibile dare i dati subito sarebbe almeno interessante pubblicarli sul sito e magari nella puntata sucessiva aprire una piccola rubrica di pochi minuti del tipo “chi ha mentito o era mal informato”.nella puntata precedente.

    Riguardo al sondaggio di Freedom House sarebbe stato interessante se aveste fatto un lavoro di redazione precedente per cercare di analizzare i parametri che sono stati presi in considerazione per stilare la classifica e per valutarne quindi la validità.

    Per il resto non mi appassiona molto le modalità del voto finale, forse mi piacerebbe di più che ogni membro della giuria desse un voto in decimi con valutazione per ognuno, La categoria dei giornalisti potrebbe prendere spunto per ricordarsi che loro più che portavoce devono anche saper prendere posizione confrontando dichiarazioni realtà e logica.

    Ultima cosa non si può lasciare dire quelle cose impunemente a Castelli che la televisione è tutta a sinistra. Cos’ha citato AnnoZero, Ballarò e Annunziata? Dimenticandosi di parlare di Porta a Porta, e con il coraggio di citare anche Striscia fra le trasmissioni “di sinistra”. Ha dimenticato forse i telegiornali che forse più dei talk show creano opinione ma soprattutto ciò che forma le coscienze è lo stile delle sei tv generaliste rai e mediaset. Sono trasmissioni come “Affari Tuoi” che sono da contrapporre ad AnnoZero, è quella la vera contro-controinformazione o (dis)informazione (anche se il tutto suona forse un pò troppo catastrofico). Ho visto nell’ultima o penultima puntata di Omnibus anche Susanna Agnelli ne parlava.

    Ciao,

    MB

  13. Caro Luca,
    sono sostanzialmente d’accordo con il prof.Grasso tolta la comparazione che egli fa tra Tetris e Annozero. Quest’ultimo è un talk diverso fatto d’inchieste, di studiata provocazione, di denuncia, con un impianto ideologico molto pronunciato (a me sta bene perché il mio terreno di coltura è quello) che Tetris come impostazione inerziale non ha. Tetris è più libera, “condizionatamente” libera e questo è un bene anche se demandare le provocazioni a certi personaggi della “giuria” a volte si rischia la convulsione mentale.
    Avanti così Luca.
    Francesco

  14. caro telese, mi convinci sempre di più del fatto che non sei un giornalista libero nonostante la tua finta indipendenza. non sei e non potrai più essere credibile. ha ragione Ricca: il “comunista che scrive sul Giornale”. non c’è peggior offesa!

    ledicolantepazzo

  15. Ha ragione Grasso, la trasmissione è buona e si fa seguire, ma va asciugata un po’, resa più incalzante.
    Comunque è meglio di Ballarò e se la batte con Anno Zero.
    Sono di sinistra, ma non la trovo sbilanciata o reverente.
    Anzi te la dico tutta, faccio fatica a pensare che scrivi sul Giornale, tanto ti trovo distante nella tua…distanza da altri che scrivono lì.
    E’ ovvio che uno le sue idee le ha e le deve in qualche misura far emergere anche se è un conduttore ( i conduttori asettici non hanno senso)
    l’importante è che ognuno possa esprimersi.
    Ho trovato eccessivo solo l’intervento di Sgarbi: forse aveva ragione, ma è vergognoso che ripeta sessantacinque volte lo stesso concetto
    (VERGOGNA!) solo per permettere a Guzzanti di non dire la sua.
    Possibile che non riesca a capire che diventa, a volte, pur essendo un uomo intelligente, la macchietta di se stesso?
    Filippo

  16. Dimentcavo, non sene parla mai ( e si capisce anche perchè) ma la 7 è l’unica Tv di qualità che esista nel apnorama delle tv generaliste
    nel campo dei talk show di approfondimento.
    Il fatto che non abbia ascolti paragonabili a quelli di altre reti dimostra che ormai la politica non interessa quasi più a nessuno…

  17. Oh,
    chi si risente, l’edicolante pazzo, il mio mmito. Almeno tu, riesci a spigarmi il mistero del blog di Travaglio? Dove siente finiti dopo la cancellazione?
    Luca

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