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6 Febbraio 2012
Quei pini di Roma non abituati alla neve

Moltissimi mi scrivono per per criticarmi. E altrettanti per farmi i complimenti dopo la puntata choc di In Onda con Gianni Alemanno.
Tralascio i complimenti e passo subito alle critiche. Molti mi dicono:
ma ti sei accorto che sembravi preconcetto? Che parevi troppo aggressivo? Non è che sei fazioso perché Alemanno è di destra?
Ovviamente no.
E allora sarebbe il caso di spiegare almeno questo: mentre l'emergenza neve è ancora in corso, non noi giornalisti, ma il sindaco Gianni Alemanno, ha ingaggiato una battaglia senza quartiere contro tutto e tutti, dalle istituzioni ai media. Non aveva ricevuto critiche particolarmente dure (pensate a cosa è successo alla Vincenzi e quante gliene sono piovute sula testa per l'alluvione!), ma ha deciso che doveva scendere in campo. Non solo contro noi gornalisti – ci siamo abituati – ma anche contro il capo della Protezione civile Gabrielli.
Questo è un po' più grave e impone un minimo di rigore. Mi sapeventa, e vi spiego perché: un funzionario dello Stato che è impegnato in una emergenza nazionale con morti e feriti, viene attaccato da un politico che non esita a passare in tutti gli studi televisivi (ne ho contati almeno sei, nel giorno della neve, ma sicuramente è un calcolo per difetto) per difendere il proprio consenso. Per fare una guerra preventiva, una raffinata e ben dissimulata campagna politica. Nel fare questo Alemanno perde il diritto di sottrarsi alle critiche. E' lui che ha iniziato una guerra senza senso, e lui che deve subire le domande, anche dure, se serve.
Ma il bello è il resto: nel corso dell'intervista a In Onda sono emersi una serie di dettagli abbastanza surreali. Proov a riassumere solo i più grotteschi:

1) Alemanno critica Gabrielli, ma amette che la Protezione civile nel suo documento, aveva parlato di neve, annunciandola, anche se lui aveva capito. Poi dice che si trattava di una previsione di 15 centimetri (ma il piano neve sarebbe dovuto scattare lo stesso!).

2) Alemanno ammette che nei magazzini della città non c'era il sale necessario (per ora, fra l'altro, sparge sale da cucina, come scrive anche su Il Foglio Cerasa allegando foto) anche se tutti sapevano che a Roma avrebbe nevicato.Dice che lo sta ancora cercando!!!

3) Alemanno ammette che gli autobus e i mezzi urbani – o buona parte di loro – erano senza catene e aggiunge che non si possono montare una volta usciti dal deposito (Sicuro? sono sommerso di messaggi di autisti che gli dicono: ma che sta a di' Gianni? e mi ricordano che loro lo fanno abitualmente).

4) Alemanno sostiene la meravigliosa teoria che gli alberi caduti che ostruivano metà delle vie di Roma (non giovedì, non venerdì, ma ancora sabato: visti con i miei occhi – per esempio – sul Muro torto) perché – udite udite! "I pini di Roma non sono abituati a sostenere la neve". (Ma non sarà forse anche perché non sono potati, visto che spesso cadono anche senza neve?).

5) Alemanno accusa Gabrielli di voler fare politica (o carriera) e più volte fa capire che si dovrebbe dimettere.

6) Alemanno ignora – o almeno così ha detto – che in base alla legge è il sindaco la prima e insindacabile autorità di protezione civile.

7) Alemanno prova a dire che le critiche, ad esempio le mie, gli arrivano perché lui è di destra (una balla, ovviamente, se non altro perché da anni lo intervisto senza nessuna pregiudiziale, e visto che ho persino raccontato la sua storia di militanza giovanile in Cuori neri).

8) Alemanno non risponde nulla sul fatto innegabile che nel giorno della neve abbia trascorso più tempo negli studi televisivi che nelle sale di controllo capitoline ("Non più di un'ora", dice addirittura, basta vedere su Youtube, e aggiungere il tempo che serve per passare dagli studi di Sky al Palatino, per capire che è esattamente il contrario).

9) Alemanno non dice nulla quando gli si ricorda che nessuno sui giornali ha sollevato polemiche sulla Polverini e su Zingaretti, se non altro perché loro sembrano veramente dediti all'emergenza, e non alla tribuna poliktica.

10) Alemanno non nega – malgrado molte perifrasi – di non aver chiesto nessun soccorso a Gabrielli nel corso della famosa riunione del comitato a Palazzo Chigi

11) Alemanno ammette di essere stato una sola altra volta alla riunione di quel comitato (emergenza Tevere). E tracura il fatto che la sola comvicazione di quella riunione – a cui dice di essere voluto andare lui, evidentemente lo riteneva necessario – dava l'idea dell'emergenza.

12) Alemanno si mostra molto insofferente, irascibile, anzi, proprio incazzoso. Se vuole tenere questo comportamento non mi stacandilizzo: ma poi aggiunge che "Meglio di Gabrielli, che si è comportato male e in modo ambiguo, sarebbe stato Bertolaso che mi caccio' via dalla gestione dell'emergenza Tevere". Decida.

Ecco perché, rivedendomi la puntata mi chiedo: ma Alemanno si è reso conto di aver detto tutte queste cose (e anche altre) che non stanno insieme l'una con l'altra? Si è reso conto che l'idea di farsi dei nemici per polarizzare i cosensi dei propri e fare quadrato con la propria tribù è la più vecchia delle strategie comunicative di Berlusconi (e tendenzialmente riesce solo a lui?). A chi poi avanza sospetti di faziosità posso davvero rispondere a cuor leggero. Le domande le faccio e le ho fatte sempre a tutti, come si può verificare con una piccola ispezione su Youtube. Ma in ogni caso almeno una cosa gliela devo riconoscere: molto megli lui che ci mette la faccia, cdi tutti gli altri che si tirano indietro perché pereferiscono i programmi scediletto senza domande. Non a caso, sabato scorso, abbiamo fatto una puntata sui pasticci della Margherita, senza una virgola di sconto, ricordando tutti quelli che hanno declinato l'invito perché perferiscono non dire una parola.

Luca
twitter@lucatelese

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30 commenti »

  1. Condivido in pieno quanto da te scritto!

  2. Non spieghi però perchè non hai mai fatto parlare Porro, dimostrazione anche questa di un tuo eccesso di accanimento ingiustificabile sul piano giornalistico.

  3. Alemanno ha fatto la figura che merita, un fascistello ignorante, arrogante e – come sempre si dimostrano questi tipi – fondamentalmente stupido.
    Mi ha colpito particolarmente quando ha detto che, vista l’inefficienza della Protezione civile Gabrielli avrebbe fatto meglio a dimettersi…
    Detto da uno che sulla sicurezza ha puntato tutta la campagna elettorale e oggi ci consegna una città in mano alle bande criminali e che non riesce a fronteggiare una crisi metereologica NELLA CAPITALE DEL MONDO, non nel paesello di mille abitanti, beh… mi fa ridere amaro e basta.

    Ieri parlando di lui una mia amica su Facebook è stata lapidaria:
    “Per capire chi sia Alemanno sarebbe bastato ricordare chi era da giovane. I vigliacchi non cambiano, invecchiano e basta.”.
    Amen

  4. luca, ho ascoltato con attenzione, e molta preoccupazione, la puntata di ieri.

    attenzione perche’ le giustificazioni, a mio avviso risibili del sindaco, chiariscono una volta per tutte come sono andate le cose e di come la paventata emergenza neve, che il sindaco credeva di poter cavalcare e da cui sperava di trarne un vantaggio in termini di immagine – di cui, ora come non mai, aveva bisogno – si e’ tramutata in una emergenza reale per la quale era assolutamente impreparato.

    preoccupazione perche’ le affermazioni del sindaco in merito al conflitto di attribuzioni e di ruoli – che invece sono per la legge chiarissime – sono davvero gravissime. Pensare che la protezione civile nazionale debba fare da guardiaspalle ai sindaci (perche’ cosi’ mi e’ sembrato di sentire) e’ da fascistello cresciuto, e non da sindaco di una capitale che ambisce ad ospitare le prossime olimpiadi invernali

  5. Mi è piaciuto Nicola Porro che non ha avuto modo di fare domande al sindaco e si è dovuto accontentare della parte del moderatore. Luca, l’impressione di volerlo “aggredire” verbalmente l’hai data e Alemanno c’è cascato. Ha sparato contro tutti e tutto invece di accettare e ammettere che a questa emergenza non era preparato né lui né i romani, che con la neve non hanno dimestichezza.
    Alemanno in un attimo di lucidità ha anche ammesso di non aspettarsi una nevicata del genere e sperava nella “spolveratina” di qualche anno fa. E’ andata male.
    Bisogna ammettere, però, che è stato criticato quando ancora non c’era neve e lui ha ben pensato di chiudere le scuole. Si era cautelato, poi la situazione gli è precipitata intorno. Anche l’indovinello sui millimetri o centimetri ha avuto la sua parte, una serie di circostanze che sono sfuggite al controllo di tutti, anche alla Protezione Civile, che se fosse più chiara nei bollettini sarebbe un bene per tutti.
    Alemanno ha sottovalutato, non si è spinto oltre per il terrore di essere criticato e così facendo si è poi impantanato in una difesa mediatica peggiorando la situazione.
    La stessa sorte toccò a Marta Vincenzi che per non esagerare nella prevenzione fece un danno ben più grave a Genova ma non pretese di aver ragione.
    P.S. – Le catene agli autobus si mettono normalmente per strada come ben sanno gli autisti dei TIR che alla bisogna si fermano e le montano.
    – Per i Pini (sinistroidi) Alemanno ha ragione “per questioni botaniche” infatti i Pini di Roma sono Pini Marittimi e veramente non sopportano il peso della neve, dai su almeno questo è vero!

  6. La cosa più importante sui pini di Alemanno: il problema non é se cascano i pini comunisti. Ma se dopo tre giorni restano li.

  7. Ho sentito il sindaco Alemanno, quello che mi lascia basito è lo scaricare sempre le responsabilità su qualcun altro.
    L’attuale sindaco ha fatto per troppi anni l’opposizione ,era facile criticare quando non bisognava prendere decisione. Adesso che gli è stata data la possibilità di governare è palese la sua incapacità nel risolvere i probblemi dei cittadini.Parlare è facile bisogna fare( bene).

  8. Ho seguito l’ultima parte della trasmissione di ieri: esilarante. E se c’è qualcuno che ha avuto preconcetto è stato platealmente il Gianni: rubicondo e furioso che ti ha inveito contro. I cm di neve ad un certo punto sono arrivati a 70 ma.. nulla di meglio del tu punto 4) E sei stato buono perchè lui ha rincarato la dose di scempiaggini dicendo che gli alberi del nord sono abituati a reggere la neve!!!
    Stamattina, con -8 gradi alle 8,30, sulla circonvallazione di Milano, città dove abito e lavoro, ho guardato con occhi diversi i platani… i nostri eroi!
    Vorrei solo ricordare che il Gianni è stato Ministro dell’Agricoltura!

  9. Sig. Telese, grazie per le risate di ieri sera a In Onda. Mi hai fatto tornare alla mente la storiella del piffero di montagna che andò per suonare e rimase suonato. Alemanno ti ha fatto diventare paonazzo.

  10. Caro Luca,
    da milanese da più di 2 anni a Roma dico che Alemanno come molti appartenenti alla classe dirigente (soprattutto pubblica ma non solo) espressa negli ultimi 3 lustri è un assoluto incompetente. Il tempo per decidere di chiudere le scuole lo ha avuto…come mai non ha avuto il tempo di decidere di spargere sale (ma pure sabbia e ghiaia come fanno anche a Stoccolma) la notte di giovedì sulle strade romane? Ma se ne vada al diavolo lui ed altri come la Minetti (igienista dentale!!!), come la Mussolini (nipote di duce!!!), come Moretti (F.S.!!!), come Colaninno (Telecom e poi Piaggio e poi CAI!!!!!), come Profumo (Unicredit!!!), come Michel Martone (figlio di magistrato!!!!), come gli Angelucci (hanno le cliniche!!!) , come Ciarrapico(amico di Andreotti!!!!), come Penati (PD mamma mia!!), come Formigoni (CL!!!!), come Gavio (imprenditore amico di Penati!!!), come Mario Resca (consulente beni culturali!!!!), come Castelli ex ministro della giustizia!!!), comeRutelli (13 milioni sottratti sotto il suo naso!!!) come Fini (casa a Montecarlo – 300 mila euro!!!!), come Casini (quanti collusi con la mafia nel suo partito!!!!!), come Scaiola (casa a sua insaputa!!!!). Sono tutti dei campioni. A raccontarlo non ci si crederebbe, ahimè.

  11. Sai Luca credo che ormai si debba aver il coraggio di non accettare più l’arroganza e l’aggressività solo perchè esercitata da questi personaggi. Abbiate il coraggio di zittirli se mancano di educazione. Sono persone non divinità.
    Potete sempre assumervi la responsabilità di interrompere e non dargli spazio, tornerebbe a vostro favore, farebbe audience. Blob e quant’altro per voi…E poi forse avreste il nostro consenso.
    Alemanno è stato aggressivo, arrogante, sebbene ospite con opportunità di scusarsi con i cittadini che ne escono a distanza di giornoi come dei nullafacenti fancazzisti pronti a star a casa per ogni banale motivo. In fondo è vero. Chiunque conosca il settore sa che la Protezione Civile fa pena, come il 118, come altre realtà che di emergenza hanno solo basi teoriche, ma che mancano di mezzi, competenza, coordinamento e uomini operativi formati ed aggiornati. Si pensa di gestire” l’emergenza” con 4 uomini ed il volontariato…tante cooperative di servizi, associazioni…il tutto ed il niente …Capitan Fracassa…E lo sanno tutti, in primis…. chi ha creato questo sistema spolpando tutto sino all’osso….
    E su Roma si crea il caso mediatico del ..se andare a scuola o no…catene o no..neve o no.
    Se ci odiano avranno pure qualche motivo….
    Buon lavoro e attento alle ulcere :)

  12. X LUCA TELESE

    IN TOSCANA LO SCORSO ANNO RIMASERO INTRAPPOLATE PER NEVE DECINE DI MIGLIAIA DI TOSCANI . DA PRATO A FIRENZE( 6 KM) 12 ORE, IN GIRO NE PROTEZIONE CIVILE, NE POLIZIA , NE UNO SPALANEVE……………………DA LUCA TELESE NEANCHE UNA RIGA DI SDEGNO VERSO LE ISTITUZIONI COMUNALI E REGIONALI DI SX……………….GIA’ , LA NEVE COMUNISTA E’ PIU’ POETICA !!!!!!

  13. Ebbene sì!….lo confesso,si vedeva a occhio nudo che era neve comunista importata dalla Piazza Rossa!…il sottoscritto è reduce dalla trappola del tratto Firenze-Arezzo,con una banale differenza però,si trattava della A1 di Benetton,e,in attesa che ci tirassero fuori,vedevamo gli automezzi che scorrevano abbastanza regolarmente sulla provinciale parallela nel tratto Valdarno-Incisa. Morale della favola:..Zanza,prima di battere sui tasti,assicurarsi sempre della connessione con la testa. P.S. posso sbagliarmi,ma credo sia ancora in corso la class-action che moltissimi automobilisti hanno intrapreso nei confronti di Autostrade,e alla quale,il sottoscritto non ha aderito avendo riportato solo una colossale incazzatura e non danni materiali.

  14. la scenetta dei pini è una meraviglia, quelli “di roma non sono abituati alla neve, come invece lo sono quelli di milano, bologna o trento”. non è quindi questione di pini marittimi, ma di arroganza da impunito.
    alemanno comunque riceve quanto ha dato. la campagna elettorale ad alzo zero l’ha fatta lui, contro gli uffici, le aziende pubbliche, i predecessori, la sicurezza e i rom.
    inevitabile che venga ripagato con la stessa moneta.
    lucatelese, ti stringo l’avambraccio.

  15. guidoriccio

    firenze-pisa-livorno e tosco romagnola , km di code ferme per ore ed ore , stessa situazione che in autostrada…………….non dire puttanate , pisa citta’ 3 ore da nord a sud ……..ed e’ solo un paesone

  16. Gentile Luca,
    grazie per aver risposto seppure indirettamente anche alla mia lettera di critiche sulla puntata “Alemanno”…ma le sue parole hanno confermato quello che pensavo: il Sindaco contro Gabrielli per strategia politica e Telese contro Alemanno per smascherare la sua strategia!!! Quindi anche lei ha perso un’ottima occasione per educare i suoi lettori ad una cittadinanaza attiva, ed ha piegato la sua professione al solito teatrino delle parti. Peccato. La ringrazio comunque.Linda di Natale

  17. Ma a che serve l’obbligo di catene a bordo dalle 6 di venerdì !?
    Forse Alemanno ha una fabbrica di catene ??
    Ma dove vive, alle maldive ?! Non lo sa quando e come si possono usare le catene ?!
    Ma chi li vota questi ignoranti ????
    Boh…

  18. Condivido quello che hai scritto, tranne che tu sia autenticamente di sinistra. Chi hai voluto accanto a te alla conduzione di In Onda?
    Difficile dimenticarlo.

  19. non si tratta di destra o sinistra..superiamo queste ideologie del XX secolo.. e dire XX secolo è già un complimento…si tratta di avere persone e staff competenti nei ruoli ai quali sono assegnati. basta con questa cultura generalizzata di non responsabilità, di avere ruoli per i quali non si è preparati. Il sindaco ha mostrato pienamente la sua incapacità professionale, questo è un ultimo tassello rispetto alle tante occasioni nelle quali ha egregiamente dimostrato, assieme al suo cosidetto entourage, la mancanza di adeguatezza rispetto al ruolo che si ricopre. Siamo Roma capitale? Ma Alemanno sa almeno- spero- come si pronuncia Major in inglese- corrispettivo del suo ruolo a Londra? ? perchè se questo è il modello da seguire, mi aspetto come minimo che la pronuncia sia quella giusta…Potrebbe essere un buon punto di partenza…..

  20. Eccolo, il carissimo Gicio!
    Pseudo-micro-sottocamerata di Giordano da Fogliano(da notare l’educato uso del maiuscolo), ti scagli contro Zanzara, non prospettando soluzioni, ma ponendo in evidenza i disagi delle tratte autostradali gestite dall’anticomunista (ipotetico) Benetton.
    Classico dei deficienti di sinistra-centro-sinistra.
    Continua la diatriba; mi divertirò a riprendere il dialogo con te.
    Edmondo

  21. @ 3-4

    Non so chi siate né quale sia la vostra età.
    Ho paura che siate giovani.
    Sentire, oggi, delle persone, di qualunque età e cultura, definire una persona fascista mi fa veramente ridere!
    Ancora più ridicola la definizione “fascistoide”.
    Fascismo e nazismo sono un lontano ricordo; solo il comunismo, pur semi-capitalistico, esiste ancora.
    Per poter aprire un dialogo con voi, potete qualificarvi?
    Piccola annotazione: come si può definire Alemanno, nello stesso momento, vigliacco e picchiatore-combattente con catene?

    Edmondo

  22. Fuoritema Un certo Guidoriccio da Fogliano (Fogliano,con la maiuscola,ridente cittadina che ha dato i natali proprio a quel valoroso capitano di ventura che,al soldo di Siena,si permise di offuscare la potenza di Firenze),circa due mesi fa,postò una parabola di paragone su Monduccio Costa (un bel casato) e sull’escremento di mosca come metafora della fantasia dell’artista artigiano,costruttore di cornici,che la riproduce sul legno anticato e decorato,per nobilitarne l’aspetto e la fattura,accostandola alla personalità e al pensiero del Nostro. Ebbene!…quella cacata di mosca,mera decorazione agli occhi del pubblico che si affaccia alla visione e alla lettura dll’opera,è stata cancellata con uno sputo e una passata di gomito,da un tizio,che poi,è passato oltre. Che avrà voluto dire?

  23. tanto che importa della neve,ora facciamo assessore in quota rosa la figlia di Almirante e donna Assunata. Poveri figli nostri che non sono parenti di Alemanno e non rientrano nelle facili assunzioni della Acea, Ama, Comune, risorse, Zetema etc.
    evviva il Fascismo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!111

  24. trillo

    sei mica parente di togliatti o la jotti??? perche ‘ ti assumono subito in toscana, non solo in comune e nelle compartecipate, ma anche in regione od in provincia…………………………………………
    qui invece donna assunta e la figlia di almirante le lapiderebbero!!!!!!!
    PAESE CHE VAI STRONZATE POLITICHE CHE TROVI !!!!!!!

  25. Innanzitutto una precisazione botanica: l’albero di pino dalla tipica forma ad ombrello appartiene al Genere Pinus e alla Specie pinea. È Pinus pinea. Comunemente detto pino domestico o a ombrello o da pinoli o comune. E da alcuni, anche se raramente, anche pino costiero. Non va, in ogni caso, confuso con il pino marittimo che appartiene sempre al Genere Pinus ma alla Specie pinaster. Ed è, dunque, Pinus pinaster. Confonderli è un errore frequente. Sia sotto l’aspetto botanico (soprattutto se si ha a che fare con piante giovani) sia sotto l’aspetto dei nomi comuni (costiero non è la stessa cosa di marittimo Strano ma vero. “Costiero”, infatti, vuol riferirsi alle coste in senso ampio, cioè dal mare all’entroterra costiero. “Marittimo”, invece, vuol riferirsi al solo litorale sabbioso anche e soprattutto per richiamare la storia dell’uso agronomico-forestale dell’albero Pinus pinaster. Vale a dire il consolidamento dei litorali sabbiosi. In ogni caso, le affermazioni del Sindaco Alemanno mi sembrano solamente le affermazioni di un politico in difficoltà ed in imbarazzo. Da non commentare più di tanto. Perché, in fondo, si commentano da sole. O no ? E comunque, dal mio punto di vista, è sempre la gestione degli alberi (soprattutto preventiva in termini di potatura, concimazione ecc.) che può fare la differenza. In ogni situazione. Anche in presenza di differenze botaniche e strutturali tra piante dello stesso Genere e/o della stessa Specie viventi però in ambienti diversi come possono essere diversi il Nord Italia, il Centro Italia, il Sud Italia. L’Ambiente influenza certamente. Determina certamente delle differenze. Tali, però, da non giustificare comunque uno “scenario comparativo” tendente, a sua volta, a giustificare l’Uomo e il suo agire (o non-agire ………).Gestione “preventiva”degli alberi ovviamente vuol significare “ordinariamente preventiva”. Una gestione, cioè, non in vista di un particolare e singolo evento atmosferico ……. ma da fare periodicamente e comunque. Ordinariamente, appunto. Gestione che farà trovare in ogni caso gli alberi in buone condizioni e che dunque farà aumentare le probabilità che essi non abbiano problemi e non ne abbiano a provocare.

  26. condivido in pieno quanto sostieni. Invece di uno scalmanato avrei preferito un sindaco che, oltre ad assicurarsi che fosse fatto tutto ciò che andava fatto da parte pubblica, con santa pazienza avesse spiegato ai cittadini che la neve dal marciapiede davanti casa va sgombrata. O dal portiere o – se non c’è – dagli inquilini. Altrimenti ghiaccia. Poi avrei preferito che, sempre mantenendo i nervi saldi, non avesse chiuso scuole di ogni ordine e grado. Assurda poi la chiusura degli uffici pubblici. Compresi i gabinetti di molti ministri. Cioè dei gangli decisionali dello Stato.

  27. facendo zapping ho sentito telese pontificare su Celentano: è un discorso becero che può essere smontato punto per punto. Sei un trombone, un sepolcro imbiancato! Adriano si è espresso contro la censura in Rai e questo basta. Io compro sempre Il fatto quotidiano ma non leggo mai i tuoi articoli, e per fortuna il Misfatto non è più cosa tua. Ma vergognati.

  28. A Giancá, beviti una tisana…

  29. Beh, anche tu ieri mi sei piaciuto con Cicchitto, e non era consigliabile na tisana… ho bevuto un Redbull!!!

  30. Il preaccordo Rai Celentano, ha funzionato egregiamente, originando quegli ascolti che l’azienda non avrebbe mai ottenuto senza questo compromesso col Molleggiato. Il dissociarsi moralmente – quando la frittata era ormai fatta – era poi doveroso da parte dell’ente pubblico, per salvaguardarsi la faccia di fronte a noi, beoti, sempre pronti ad abboccare scioccamente. D’altronde, la trasmissione di Santoro, ha insegnato. Il contraddittorio all’interno di un programma – tu e Nicola, Luca, ne avete fatto subito tesoro – alza gli ascolti…

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