Blog

12 Giugno 2011
Lo sciopero al tempo di Auchan 2.0
Pochi giorni fa mi si é aperto davanti agli occhi un nuovo abisso nell'Italia del (non) lavoro: il primo sciopero in un supermercato Auchan. la cosa stupefacente, in quel caso (Roma Casal Bruciato, ma é successo anche a Torino, poco dopo) é che si é verificato un fenomeno quasi osceno: ovvero le proteste dei clienti, inferociti per aver trovato alcuni reparti del supermercato chiusi di domenica: "Andate a lavorare!", hanno gridato ai ragazzi dell'Auchan, perché non potevano concepire di vedere interrotto il loro piccolo, autistico culto di consumo.
 Non ho nulla contro i supermercati, anzi li frequento con una certa assiduità, mi ci trovo bene, sono un fedele delle nuove cattedrali pure io. Sono violentemente ostile, invece, alla ferocia dei troglo-consumatori. Sono andato a Casal Bertone, allora, a raccontare. Non più dai cliente, ma da giornalista. É stato un viaggio nell'orrore. Dentro il supermercato ognuno dei trecento dipendenti era di fatto solo, davanti alla direzione. I ragazzi assunti fin dall'apertura (12 anni fa) erano quelli che avevano promosso lo sciopero per due motivi. 1) Per conservare il diritto a scegliere se lavorare la domenica o no. 2) Per mantenere il ridicolo straordinario che veniva loro riconosciuto (la bellezza di 2.70 euro all'ora!). 
Ma i nuovi assunti, quasi tutti flessibilizzati con il part time, questi "privilegi" non li hanno più. Quindi faticano ad essere solidali. Le cassiere sono il prototipo del nuovo lavoratore flessibilizzato del terzo millennio: contratto part time, domenica obbligatoria su richiesta della direzione, nessuno straordinario. Sono solo a pochi metri dal reparto televisioni da cui é partita la protesta, queste cassiere, ma é come se fossero in un altro mondo, una realtà separata. Tutto il supermercato é un piccolo grande fratello dove i lavoratori non parlano volentieri con un giornalista per via della video-sorveglianza.
 E tutto il supermercato non é una fabbrica in cui i lavoratori si possono unire per chiedere un contratto o dei diritti, ma un insieme di tribù in cui tutti lottano per l'autosopravvivenza, una nell'inconsapevolezza delle condizioni dell'altra,  e tutti sono disarmati di fronte al datore di lavoro, divisi da diverse modalità di contratto. I sindacati tradizionali non esistono più. CIsl e Uil si sono autodistrutte firmando un contratto para-schiavile in cui per i primi tre giorni di malattia il lavoratore non viene pagato. Dopo la settimana che ho passato davanti a Mirafiori, mi sembra ancora più eroica la battaglia della Fiom contro il referendum Marchionne e in difesa del contratto nazionale. Se il futuro del lavoro fosse il modello Auchan, viva l'anacronismo. Anche perché lo sciopero, arma antica, e spesso delegittimata dalla propaganda degli amici del giaguaro, questi ragazzi (che guadagnano nel migliore dei casi 1.150 euro al mese) é davvero un sacrificio e un privilegio, non certo una comoda e pigra abitudine. Ma, lo sciopero, malgrado tutto, é anche un'arma che non perde mai la sua forza. "Io – mi ha raccontato una ragazza di un reparto, chiamiamola Maria – non avevo aderito: per pigrizia, per debolezza. Ma quando ho visto che, per fare crumiraggio, i dirigenti delle Risorse Umane erano costretti a caricare loro i bancali con i rifornimenti delle merci, ho provato una sensazione strana. Un po' di rabbia, perché quello che stavano facendo era assurdo. E un po' di divertimento, perché per la prima volta i nostri capi mi sembravano goffi e ridicoli. allora mi sono scoperta a pensare, mentre assistevo a questo spettacolo, alle cinque del mattino: che schifo. Può succedere qualsiasi cosa. Ma la prossima volta faccio sciopero pure io".
 Lo avevo visto già a Torino. Il coraggio, come solo la paura, può essere contagioso.

Luca

Condividi:

 

16 commenti »

  1. Come sempre nell’articolo ma la realtà è più complessa, noi di sinistra abbiamo inneggiato ai supermercati contro gli esercizi di quartiere perché così avremmo creato nuove cattedrali, e dunque nuova massa lavoro individuabile ed intercettabile, mentre nei negozietti i commessi chi li vede, chi li incontra?
    Poi ci siamo resi conto che non quadrava proprio…o forse quadra, perché Telese si accorge di questi lavoratori proprio perché fanno numero, non potrebbe certo girare i negozietti di tutta Italia…

  2. Io sono favorevole alle aperture domenicali e/o h24 di quei negozi che lo vogliono fare, ma questo non deve significare la schiavizzazione di chi ci lavora. non farò più un acquisto fuori dagli orari convenzionali fino a quando a tutti non saranno riconosciuti i minimi diritti che rendono un lavoratore tale e non uno schiavo!
    PS: se tento di condividere su twitter non ci riesco, mi apre la home di twitter e basta, ho cmq ritwittato il tuo post

  3. San Precario conosce bene le condizioni di lavoro dei “chain-workers” (i lavoratori delle grandi catene commerciali). All’Esselunga è lo stesso. Le condizioni stanno peggiorando, anche in seguito al pessimo accordo sindacale del settore del commercio firmato solo da Cisl e Uil (non firmato dalla Cgil, che però non riesce ad organizzare nulla), che ha liberaliozzato l’apertura dei negozi la domenica e gli orari sulla base delle esigenze delle aziende e indipendentemente dalla volontà dei lavoreatori/trici. Sia ben chiaro, sempre in nome del mantemnimento dell’occupazione :-) . Peccato che oramai 4 lavoratori su 5 siano precari e senza diritti.
    Lo sciopero precario di ottobre interverrà anche su questo settore. E allora ne vedremo delle belle….

  4. Dei precari ai sindacati non frega un cazzo, mettiamocelo in testa una volta per tutte. Non fanno tessere, non votano alle RSU. OK la CGIL non ha firmato il nuovo contratto del Commercio ma la sostanza del cedimento totale non cambia visto che ne ha firmati decine identici in svariati settori. Il 1 maggio a Milano nonostante tutti i comunicati stampa e gli articoli fatti uscire dai loro amichetti giornalisti non son riusciti nemmeno a chiudere 1 negozio: ma che seguito reale hanno tra i precari?
    I precari devono fare da soli CONTRO i sindacati, soprattutto contro CGIL e partiti di pseudosinistra che li hanno venduti dal 1997, data della firma della Legge Treu da parte di tutti i compagni in cachemire. Ma riusciranno/emo a capire che solo staccandoci da loro riusciranno/emo a conquistare dei nuovi diritti? Mah…

  5. Nessuno, finalmente tu!
    Io sarei disponibile PER DAVVERO a scioperare una settimana intera per l’eliminazione del pacchetto Treu e della Legge Biagi!
    E sono d’accordo: sit-in soprattutto sotto le sedi CGIL e partiti di sinistra che ora “piangono” sulla sorte dei precari che loro stessi hanno VOLUTO e agevolato, nel silenzio totale, riguardo iil processo criminale che ha portato alla situazione odierna di precariato selvaggio, culminato sì con Treu, ma iniziato circa trent’anni fa!
    Constato ultimamente con raccapriccio che, sempre grazie a Treu, stanno paurosamente prendendo sempre più piede le (non)assunzioni di persone inquadrate come stagisti, a 400, 600 Euro al mese!

  6. Sarebbe d’uopo escludere tutti i sindacati e delegare un lavoratore, dell’azienda stessa, a trattare, stipendiato come i suoi colleghi, ai quali, si ricongiungerà dopo aver raggiunto accordi soddisfacenti. Una Tantum, e ogni volta sostituito, proprio per evitare che l’azienda possa prendere accordi o fare pressione su di chi è delegato a questa bisogna. Non dimentichiamoci che, alla nascita, i sindacati, specialmente quelli americani, erano nelle mani di malfattori d’ogni tipo e risma. Un’associazione che ha queste radici, potrà mai fiorire puro come un gilio?

  7. Giusto !….camerata Tenna !…sarebbe “d’uopo”eliminare,oltre i sindacati,tutte le altre associazioni di categoria,dai commercianti,agliartigiani,agli agricoltori,e già che ci siamo,anche la Confindustria. Mi sembri d’accordo con il sottoscritto: a cosa servono le organizzazioni quando ci dovrebbe essere un uomo solo che pensa e agisce per tutti noi? Come ai bei tempi di Lui? Aveva mille ragioni nel sostenere che: escluso i fasci littori,il resto sono nidi di pericolosi sovversivi ! Con gli ultimi responsi elettorali ,ci siamo allontanati dal sogno ! e proprio per questo,sarebbe “d’uopo” eliminare anche le consultazioni elettorali ! Ciao con affetto.

  8. Un’ironia, la tua, da Fogliano, che m’avrebbe sicuramente fatto sorridere, non avessi ampio rispetto per tutti coloro che – tra i quali mio padre – hanno sofferto, molti con la propria vita, un periodo fascista devastante per la nostra storia e la nostra memoria. Tu forse cazzeggi su quegli avvenimenti perché, presumo, non fossi nemmeno nato quando accadevano, e per tanto, ignori un triste e nefando passato, o quanto meno, hai una infarinatura scolastica del periodo fascista. Ma bando alle chiacchiere. Ora tenterò d’essere meno arcano. Intendevo, stamane, la possibilità di eleggere, di volta in volta, secondo la bisogna, uno o due e anche tre persone, lavoratori della stessa azienda, regolarmente stipendiati, a negoziare con l’azienda stessa, i propri interessi, che poi sarebbero anche quelli degli stessi compagni di lavoro. E se dicevo di variare ogni volta le persone che dovrebbero trattare, lo scopo è quello di impedire azioni illegali sottobanco; mettere di fronte interlocutori sempre nuovi, ovviamente aggiornati e capaci di ottenere il meglio per i lavoratori. Tu, a parer mio, sei rimasto un tantino alla sbarra, circa le capacità intellettive e sociali dei cosiddetti operai. Credi ancora che abbiano bisogno di essere rappresentati da personaggi col pelo sullo stomaco e le tasche vuote, facilmente acquistabili dal maggior offerente: vedi i sindacalisti attuali…! Ora, per cortesia, evita di darmi magari del comunista poiché, le mie vedute politiche, sono a sostegno di un partito che ancora non esiste, e che forse, non esisterà mai!

  9. Ironia o meno, anche i sindacati sono gravissimamente responsabili, consapevolmente, dell’abominio del lavoro precario.

  10. O.T. Ringrazio Telese per essere il primo giornalista che da fiducia ad un alternativa di governo di centro sinistra.
    Mi riferisco alla trasmissione di lunedì sera nel dopo referendum.
    Mi sono rotto di sentir dire “il berlusconismo e’ finito ma purtroppo un alternativa a sinistra. non esiste”
    GRAZIE!

  11. @ Breny
    Ma perchè, l’alternativa di sinistra esiste poichè lo afferma Telese?
    Siamo freschi se è questa la bocca della verità che infonde speranza!
    Comunque, è meglio credere nella veggenza di Luca che nell’acume e nelle capacità di Bersani per la risoluzione dei nostri problemi. Io consiglio di fare danze propiziatorie, chiedere agli Dei di salvarci da questi risolvo tutto io, nemmeno avessero la bacchetta magica!

  12. Caro Tenna,leggo che,a differenza di altre coglionature postate in precedenti articoli con lo pseudonimo di al Fogliano,questa volta ti sei accorto che si tratta solo di”elucubrazioni”satiriche. Purtroppo è la verve da “incurabile mattacchione” (così mi definiscono le mie nipoti) che non sà resistere alla lettura di certi post,e a cui,sarebbe impossibile (dico per me) rispondere seriamente con il mio abituale pseudonimo. Da Fogliano,caro Tenna Piero,contrariamente da quanto sentenziato da te,è il fascista che mi aiuta a esorcizzare la terribile infanzia che ho trascorso,si!..perchè io c’ero !…che tu ci creda o meno,io c’ero, bambino,ma c’ero ! ed è un vero peccato che quelli che la pensano come da Fogliano (e sono tantissimi) non ci abbiano vissuto nessun periodo della propria vita.

  13. Di seguito riporto quanto mi è stato comunicato dall’azienda presso cui lavoro (estartto dal CCNL Terziario):

    Con decorrenza 1° aprile 2011, al fine di prevenire situazioni di abuso, nel corso di ciascun anno di calendario (1 gennaio – 31 dicembre) il trattamento economico del periodo di carenza (dal primo al terzo giorno di malattia) viene corrisposto con le seguenti modalità:
    • per i primi due eventi al 100%;
    • per il terzo evento al 66%;
    • per il quarto evento al 50%;
    • dal quinto evento cesserà di essere corrisposto.
    N.B.: per evento si intende anche un solo giorno di malattia.

    Per capire di cosa stiamo parlando: sono circa 20 giorni che ho una rinite allergica e mi sono assentato 2 volte per un giorno, se avrò la sfortuna di stare ancora male (anche per un per un solo giorno) da qui al 31 dicembre, mi verrà decurtato lo stipendio…
    Questo è quanto hanno firmato CISLe UIL per prevenire situazioni di ABUSO!!! Un sindacalista che firma un accordo del genere se non è corrotto allora è un deficiente!!!

    Tira una brutta aria, sarà la crisi, ma non essere semplicemente degli yes-man ormai significa essere schedati come pecore nere e lavorare seriamente con impegno e dedizione ma senza essere servili non basta per evitare discriminazioni ed essere trattati al pari di altri.

    Saluti
    Massimo

  14. Eh, Tenna, questa alternativa de sinistra, ad esempio l’eliminazione di tutti i privilegi dei parlamentari, o lo stop ai milioni di euro (7 al giorno pare) spesi in armamenti, o un reale diritto allo studio…. chi le ha mai viste queste meraviglie da parte della sinistra?

  15. ma come si fa a comprare una casa da duecentomila euro, o di più, in queste condizioni??? ma il mutuo chi te lo da???

  16. Sono un ex dipendente Auchan di Roma e sono disgustata da tutto il sistema corrotto interno e le tante bugie che dichiarano anche davanti la Legge, sono in causa da molto tempo e non sento altro che menzogne,vergogna Auchan e tutti i Capi non se ne salva uno fa SCHIFO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Lascia un commento