Blog

7 Giugno 2011
Sempre meglio essere sopravvalutati che sottovalutati

Ohhh, com'è bello stare sulle palle a qualcuno. Non so chi sia questo Zeitgeist, non so che cosa io gli possa aver fatto, ma siccome detesto il pacionismo e l'ecumenicismo,il fatto che qualcuno scriva in questo modi di me, vuol dire che sono vaccinato per sempre. E' bello avere qualcuno che ti stronca per il tuo libro, dicendo che fa schifo (in questo caso si tratta di "La Marchesa, la villa e il Cavaliere") e poi spiega candidamente che non lo ha letto. Merita un plauso: 1) Perchè lo ammette. 2) Perchè mi paragona a Sartre. 3) Perchè evidentemente, dipingendo un ritratto in cui sono pieno di attidtudini demoniache evidentemente mi sopravvaluta. E' sempre meglio essere sopravvalutati che sottovalutati….

Luca

Luca Telese come paradigma della decadenza del giornalismo e della parodia in generale

Sta per uscire il nuovo libro di Luca Telese, o almeno quello che la pubblicità definisce “il nuovo libro di Luca Telese”, postulando dunque il fatto che Luca Telese abbia scritto altri libri prima di questo nuovo libro (la cosa forse non dovrebbe sorprendermi: mi prometto che quando leggerò “il nuovo libro di Gianni Antonelli” (il mio vicino di casa) non batterò ciglio). La prima cosa che mi viene da dire è che ce n’era davvero bisogno di un altro libro della splendida serie “adesso parlo io”, di un altro semigiornalista che ha una gran voglia di darci la sua “versione dei fatti” in questa italia “afflitta da un’ interminabile agonia politica”. La seconda cosa che mi viene da dire, per ora, è che c’era un gran bisogno che questo libro lo facesse Luca Telese che, fra tutti i semigiornalisti italiani, è quello che più pende verso la qualifica di “operatore outbound” piuttosto che di “giornalista”. Luca Telese, per chi non solo non fosse a conoscenza del fatto che abbia scritto dei “vecchi libri” ma per chi non lo conoscesse affatto, è un omuncolo in grado di perdere dialetticamente un dibattito televisivo anche con quel raffinato intellettuale di Matteo Salvini (un uomo che fa ruotare invariabilmente le proprie dichiarazioni politiche intorno al concetto de “i negri puzzano” e che, in generale, avrebbe scontato la propria pena di morte in circa 30 stati americani se non avesse la residenza in Padania). La cosa che mi ha sempre colpito di Luca Telese, e che questo libro sembra ribadire con forza sorprendente(o almeno la copertina di questo libro che, per quanto mi riguarda, mi basta), è che incarna una sorta di quintessenza di tutti i mali del giornalismo contemporaneo: i suoi articoli sono pochi e superficiali, è un’ubiqua presenza televisiva, è irritante ed autoreferenziale, ha il profilo Twitter con una foto profilo figa, pop e stilizzata come un giornalista giovane e brillante e, in generale, sembra non avere la più pallida idea di cosa ci stia a fare al mondo, e non è quel tipo di giornalista che ti dà l’impressione di non avere alcuna idea ben definita sulla vita perché è bravo, intelligente e straordinariamente professionale: no, Luca Telese non ha davvero nemmeno qualcosa che si avvicini a un’idea. E questo perché Luca Telese è un’idea. Io credo che Luca Telese non sia nemmeno del tutto vivo, è un ready made, un’entità che si aggira nel mondo socialdivertentistico italiano dichiarando la morte della sostanza. Certo, tutte cose che valgono anche (e forse di più) per quel furioso egocentrico di Antonello Piroso ma non so, la vena catacumenale di Telese mi stimola di più. Questo “nuovo” libro, come già detto, ribadisce tutto questo rispondendo alla sua inquietante logica pop. Il libro è intitolato “La Marchesa, la Villa e il Cavaliere”, con un esplicito richiamo al libro di Bruno Vespa “Il cuore e la Spada”, e tutti e due richiamano esplicitamente dei cicli “arturiani”, epico-erotici in cui i più archetipici e romantici sentimenti sembrano muovere le, apparentemente volgari (!), trame della nostrana politica e Berlusconi è all’epicentro di queste saghe come un novello, sprezzante dio della fertilità a metà tra Franco Califano e Berig il goto. Del resto il sottotitolo del libro è chiaro: “una storia di sesso e potere da Arcore ad Hardcore”, mettendoci dentro un po’ di Scorsese e un sarcastico gioco di parole che solletica noi tutti e Luca Telese in un’orgiastica unione ironico-satirica. L’altro elemento interessante è l’immagine promozionale del libro in cui Luca Telese appare in una delle pose più censurate e viete dell’iconologia mondiale: lui con la mano che regge la testa, troppo grondante di pensieri, e un paio di dita che sporgono irriverenti ad accarezzare la guancia: lui che ti guarda intelligente, piacionico. Un’immagine che non si vedeva più o meno dalla morte di Jean Paul Sartre. Luca Telese è questo ed altro, è tutto e il contrario di tutto: è la parodia del giornalista italiano nel 2011 fatta carne.

P.S. questo post è stato scritto sperimentalmente, in totale ignoranza dei contenuti del libro che, sommariamente, vi riporto: Nobili decadute, puttane, ville, frodi, puttane, furbizie, Berlusconi, puttane, Dell’Utri, puttane

 

 

Condividi:

 

35 commenti »

  1. In tutta onestà, da “Sta per uscire…” a “…non batterò ciglio)…” è un bell’articolo, originale anche nello stile. Dico seriamente: un incipit così invoglia. Poi dopo è solo gratuito e ti penti d’avelo letto. Ma sto notando una somiglianza incredibile tra gli articoli online e i post dei blog, sempre dal punto di vista stilistico. Una via di mezzo tra irriverenza e simpatia, molto ammiccante e alla ricerca dell’originalità. Certo, se ci fossero i contenuti…
    Ti seguo sempre, grazie

  2. “…questo perché Luca Telese è un’idea. Io credo che Luca Telese non sia nemmeno del tutto vivo…”.
    Beh, via, è un complimento: lo stesso si è detto, non dico di Gesù, ma se non altro di Carlos Castaneda… Altro che Zeitgeist, sei Weltanschauung! (a proposito, non so i precedenti, chi è questo Zeitgeist? Sai, non sono in linea con lo Spirito del Tempo, preferisco altro Spirito).
    A proposito di spirito, un po’ di ragione Zeitgeist ce l’ha: non devi essere molto simpatico a molti (a me stesso hai fatto, non dico un bidone – email – ma un fiaschetto), tant’è che una nostra conoscente email (parlo di alcuni anni fa), nel farmi dei nomi cui rivolgermi, fece anche il tuo, ma dei tre (più ‘destri’ di te e di pari fama) ti mise al terzo posto…
    Dai, celio… Complimenti, a me piaci. In ogni caso, al di là di Arcore e dei suoi nanetti (pure nel giardino?), il Brasile ci unisce (chi per un verso chi per l’altro – in comune i bumbum).
    Nike

  3. ma dove è uscito questo pezzo ? lo stile mi ricorda qualcuno….

  4. maxi evasione fiscale di 3 miliardi di Verdiglione e consorte…

  5. Zeitgeist…………guarda bene, ……………………………………………….. deve essere il nome stampato sulla fattura che devi pagare a quella societa’ che ti sei rivolto per la pubblicita’ del tuo “nuovo” libro………………………..

  6. Caro Telese
    solidarizzo (un po’ ci si inc..sempre all’inizio poi appunto ci si immunizza)anche per aver avuto esperienze similari nella mia attività artistica che non piace a certi signori del sistema.
    Leggendo il testo ci sarebbero forse anche estremi per una querela che non penso farai come non la feci io a suo tempo.
    Pero’..pero’ col ricavato potresti finanziare una campagna a fini umanitari…per i sottoacculturati e per lo più venduti critici che bazzicano in genere nel mondo della cultura e dell’arte in cerca di pubblicità.

  7. Pur condividendo alcuni punti di vista esposti da – zeitgeist – riguardanti Luca, ritengo non corretto dibattere sul contenuto di un libro non letto e considerato in modo anomalo soltanto per la sua copertina. Inoltre, il signor Zeitgeist, dimostra di essere in possesso di un podio fortificato, dall’alto del quale, spara a zero sul capro espiatorio del momento, per partito preso, per demonizzare un antagonista che forse teme, non so per quali ragioni. Il fatto stesso che come firma personale abbia scelto la sigla di un movimento, lascia intendere che non voglia figurare in prima persona, pertanto, debilita le sue intenzioni, le sue finalità.

  8. sarà mica di destra l’autore? sarà mica domani al Capranica con i liberi servi ? visto Luca chi partecipa ? la Armeni Sansonetti e la Terragni

  9. Tranquillo Luca, per chi non sia totalmente rincoglionito una recensione del genere è una involontaria lode sperticata. Dacci dentro.

  10. E alura???
    Non farai il permalosiino come Marchino tuo gracile colleghino, vero, che quella volta del litigio col Porro, si mise a frignare istericamente con mammo Michele?
    Ma poi cosa vuoi da noi?
    Che ti diciamo: non è veeeroooo, sei bravisssssimoooo, ci rappresentiiiiiii, grandeeee, sei tutti noooooi, continua cosìììììììì.
    E’ questo che chiedi ai tuoi piccoli lettori?

  11. Luca Telese esiste, ne ho inconfutabili prove! Un po’ c’è e un po’ce fà. C’è qualcosa di male?

  12. Marco fragile ? si vede che non lo conosci.

  13. ma quanta invidia avete dentro ragazzi ?

  14. Margherita.
    Sai pronosticare quale sarà il futuro di Marcolino tuo, ora che il capo branco Santoro lo ha abbandonato alla mercè del cattivone di Arcore? Nella magistratura, magari a fianco della giudice tanto affezionata alle avance sessuali del premier? E che dici: Santoro, gli avrà lasciato almeno gli spiccioli dell’enorme buona uscita ricevuta dalla RAI? Io temo di no, e che, tra non molto, ci toccherà fare una raccolta caritatevole in suo favore. Tu che dici – visto che non puoi certo recitare la solita tiritera del – : siete tutti invidiosi…?!?

  15. caro Piero ti dimentichi che Marco è il comproprietario del Fatto ? e che cosa ti dice che Santoro non porti con sè il mio Marco ? tranquillo piero il giovedì ti metteranno il principe di Venezia

  16. Capranica : ma che bella gioventù……

  17. @ Margherita.
    Io spero, cara Margherita, che Santoro lo porti con se, Travaglio, in modo che l’affondamento sia completo! Credi forse che il Gad Lerner si lascierà soffiare il posto di prima donna, nel teatrino della sette, dal galletto, non più ruspante, ma sempre graffiante, cacciato dalla Rai?
    Dimentichi forse che la povera gente, per la quale Santoro era una specie di Grillo della TV, ha mal digerito che il loro pupillo abbia preso due milioni e passa di Euro di buona uscita, quando a non ce la fanno ad arrivare a metà mese con il misero stipendio che prendono… Questa situazione, vedrai, affonderà il capintesta e tutti i Fido che lo circondano, compreso il Rex nazionale!

  18. P.S.
    Chiedo scusa a Rex per l’incivile e nauseante accostamento fatto con una sottospecie di umano vivente ma, al momento ,non trovavo riferimento più pertinente…!

  19. Tenna dimmi lo stipendio di Scaroni

  20. Mamma mia quanto fazioso livore e fesserie fuori tema…
    per fortuna il regime dei corrotti e censuratori di libertà è al capolinea.

  21. E chi sarebbe questo Scaroni, Margherita, di grazia?!? Il gemello di Rex?

  22. se non sai chi è Scaroni mi pare inutile che io parli

  23. Luca Telese : non hai visto Mario Bortolotto in prima fila ? a proposito di gioventù

  24. Pepe il presidente della Fondazione VICO era quello che urlava vecchia sarai tu alla Terragni mentre lui è un giovanotto….

  25. Ammettilo: ti sei scopato la moglie!
    Oppure je devi dà un sacco de sordi?
    Insomma quarcose de brutto j’a devi avé fatta!

  26. Io questa recensione l’ho trovata divertente, ma non avendo letto il libro non è nemmeno una recensione, però resta divertente.

  27. scusate sono quella del fuori argomento : avete visto com’è sparito Paolo Guzzanti ? e Luca Barbareschi ?

  28. Tenna Piero, ti prego, devi assolutamente rispondere a Margherita che non sai chi sia Scaroni!!!
    Fallo per tutti noi!!
    Edmondo

  29. l’affluenza più bassa ? NAPOLI

  30. Edmondo non sapere chi sia Scaroni vuol dire essere fuori dal mondo. come non sapere chi sia Draghi

  31. fioi sono fuori di me dalla gioia ! ore 18 e trenta in piazza ferretto a Mestre !

  32. CHIOGGIA è salva lì doveva eeserci la prima centrale nucleare in mezzo agli orti !

  33. strano non trovo commenti di Cacciari . con questi referendum non vinceremo mai

  34. A Margherita “la laconica”
    Dato che Tenna Piero, nell’affare Scaroni, non ci ha voluto aiutare, se io ti dicessi che non so chi siano Draghi e Scaroni, smetteresti di scrivere?
    Ebbene, lo confesso: non so chi siano quei due.
    Per favore, “la laconica”, sii coerente con noi e te stessa: smetti di scrivere!
    Edmondo
    P.S.
    Ho notato che, per la punteggiatura, anche tu hai prendi lezioni da Travaglio

  35. ahahah ma che gli hai fatto?!

Lascia un commento


Check This Out