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2 Ottobre 2010
Belpietro, gli sciacalli e il ‘negazionismo’ democratico

Andiamo subito all’osso del problema. Considero molto grave un pericoloso riflesso condizionato che vedo scattare in una parte della sinistra alla notizia dell’attentato a Maurizio Belpietro. Di fronte ai prevedibili e ridicoli sciacallaggi di chi specula miseramente su una possibile sciagura, andando subito a caccia di presunti “cattivi maestri” fra gli oppositori – riemergono, come un antico tic, strane domande: ma allora stai a vedere che l’attentato non è un vero attentato; ma allora stai a vedere che il caposcorta è un tipo un po’ strano; ma allora pensa tu, è curioso che non si sia preso questo attentatore; ma allora, scusate, come possibile che la pistola abbia fatto cilecca? Anziché essere felici che quella pistola abbia fatto cilecca, si pensa che se non avesse fatto cilecca, perlomeno, non ci sarebbe il dubbio. Il che è semplicemente infame. Ma questo è un cattivo sentimento che purtroppo galleggia nei pensieri di qualcuno e nei blog, in cui si scrivono sotto nickname le peggiori nefandezze, come nei cessi degli autogrill.
Il problema esiste ed è serio. Soprattutto perché, in un paese avvelenato dalla faziosità, i piccoli rigurgiti farseschi degli apprendisti stregoni degli anni di piombo vengono subito cavalcati da una parte per mettere fuori gioco l’altra. Oppure affrontati con strumenti sostanzialmente “negazionistici” dagli “aggrediti” fazione per salvarsi l’anima. Se fosse capitato a uno “dei nostri” saremmo tutti in piazza, ma siccome l’agguato è contro il perfido Belpietro bisogna subito chiedersi: “Sì, d’accordo, ma sarà vero?”. Conosco benequesto riflesso condizionato perché l’ho già incontrato in passato: e so bene che gli stessi che si esercitano con zelo nel dubbio cartesiano, se nel mirino c’è un giornalista “non amico”, sarebbero in prima linea a chiedere uno sciopero generale e a vergare lacrimevoli comunicati se si trattasse di un’altra persona.
Devo dire una cosa molto chiara e netta. Quando ho scritto “Cuori neri”, raccontando le vittime di destra degli anni di piombo, ho trovato nelle emeroteche centinaia di pagine di giornali, cosiddetti “democratici”, che erano tutte segnate da due stereotipi riccorrenti e ossessivi. Se a morire era un ragazzo di destra, ci si chiedeva sempre: “Sarà vero?”. E subito dopo: “Se è vero vuol dire che si sono sparati da soli”. Siccome la mistificazione è il primo passo verso la legittimazione della violenza, nulla è più grave che ricadere in questi due errori fatali: minimizzazione e negazionismo. Ha ragione Filippo Facci, oggi su Libero a fare le pulci a tutti i giornalisti sbadati. La violenza è violenza, sempre. E io sono solidale con Maurizio Belpietro non perché lo conosco, e non perché penso alle sue incantevoli bimbe: ma perché è vittima di una infamia. Non ci possono essere errori di percezione se la violenza viene praticata contro uno che non è simpatico, o magari appartiene ad uno schieramento opposto. E nemmeno tentazioni mimimizzanti se il colpo non è andato a bersaglio. I praticanti terroristi, finché non uccidono la prima volta – anche in questo la storia si può ripetere – sono sempre goffi e maldestri. Però subito dopo diventano killer spietati e ineffabili perché il tabù della morte è difficilissimo da infrangere – anche questa è una lezione degli anni di piombo – ma quando lo abbatti non ti fermi più. Le cosiddette nuove Br erano una banda di sprovveduti e zombie. Ma si sono portate tre cadaveri nelle bare, meno di dieci anni fa.
Ho letto con attenzione l’editoriale di Belpietro su Libero. L’ho trovato serio, misurato, privo di qualsiasi sbavatura. Persino auto-ironico: “Quando entrai per la prima volta in una redazione mi spiegarono che l’unico rischio da scongiurare era il buco in pagina, non il buco in testa”. Ho letto anche queste righe: “Quando si sostiene che un giornalista è un servo, un cane, una prostituta, un leccaculo, uno che sguazza nella merda e opera nella fogna non c’è da stupirsi se c’è chi mette in pratica il proposito di levare di mezzo un personaggio tanto sgradevole”.
Ecco, questo è il passaggio più delicato. Ripenso a quello che ho detto e scritto in questi mesi. Non ho risparmiato nessun giudizio duro, per esempio, sulle campagne di stampa condotte sotto la cintura, ma non ho mai derogato ai miei principi. Ho scritto e detto che considero ottimi giornalisti gli inchiestisti del Giornale: li conosco bene, e da anni, è innegabile. Ma so anche che il loro giornalismo è spesso unilaterale e viene piegato alle regole della faziosità. Lo sanno anche loro. So che questo inchiestismo si accanisce da due mesi su Gianfranco Fini e la casa di Montecarlo, e che si dimentica del tutto – come ho avuto modo di ricordare a Gianluigi Paragone nel suo programma – delle intercettazioni con Gomorra cancellate a Cosentino da un voto di auto-assoluzione del parlamento che grida vendetta; si scorda di Scajola e della sua caccia al tesoro; sorvola dell’improponibile Bertolaso, che per la vergogna è scomparso, ma che è ancora al suo posto di sottosegretario, malgrado tutto quello che è stato accertato su di lui in questi mesi. Non dovevo farlo? Sfido chiunque a dirlo. Lo sfido – è questo il punto – a sventolare questo attentato infame per silenziare il diritto di critica. Penso al giornalista che considero più lontano da me, in questo momento. Augusto Minzolini. Al contrario di altri giornalisti di destra di cui non condivido nulla – ma che fanno il loro mestiere – lui non si può più considerare un giornalista. Non è un discorso sui contenuti, ma sulla funzione. Se uno invece di dirigere il Tg1 fa l’ufficio stampa di Palazzo Chigi, se uno con il soldi del servizio pubblico attacca ogni giorno la metà di quelli che gli pagano il canone, se uno si inventa eleganti perifrasi per nascondere le notizie, smette di fare il giornalista e diventa un alter ego del presidente del consiglio. Il che è una scelta possibile, ma è un altro mestiere. So che è una critica durissima e che a Minzolini non piacerà affatto. Ma sfido chiunque a dire che scriverlo voglia dire calarsi nei panni del “cattivo maestro”. Non so se avrei detto a Berlusconi le cose che Di Pietro ha detto nel dibattito parlamentare sulla fiducia. Trovo però osceno che qualcuno cerchi di dimostrare che ha armato la mano di un pazzo o di un aspirante attentatore. Qualcuno dovrà pur dire, a destra, che c’è solo un atteggiamento che è sciacallesco quanto il negazionismo, ed è la strumentalizzazione. Ma posso dire tutto questo – e con il cuore sereno – solo se non ho dubbi: prima di qualsiasi altra verità che possa emergere dall’inchiesta, i fatti per quel che sappiamo sono questi: c’è stato un attentato infame. Contro Belpietro. E chiunque abbia a cuore la libertà oggi in Italia – anche se non ama quello che scrive – deve essere solidale con lui.

Luca

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79 commenti »

  1. Comunque due cose…..

    Il commento piu’ significativo l’ho sentito da Stefano Andreoli che oggi è riportato anche sul Mattinale delle Procure:

    “Belpietro: colpito per le mie idee.
    Per l’attentatore anche l’aggravante di futili motivi”

    :-D

    Dei due magistrati che si occupano delle indagini, sotto la (per ora) direzione di Spataro alla procura di Milano, una è Grazia Pradella nativa del mio paesello ove torna di tanto in tanto nel we con i bambini (e una super scorta ovviamente!) e che già si è occupata di casi importanti (mica come questo che è una patacca buona per i gonzi) come ad esempio una fase finale dell’inchiesta su Piazza Fontana qualche anno fa.

  2. e che dire di Veronesi che fu beccato in un noto ristorante romano a mangiare una bella bistecca al sangue…anche questo frutto di una favola mediatica!

  3. anzi bufala mediatica

  4. Una simile banale ingenuità non è ammissibile!

    Se si fosse trattato di Riotta, certo che una differenza c’è!

    Li davvero verrebbe da chieders ed avrebbe senso, cui prodest?

    Ma nel caso di Belpietro, Feltri, Sechi stess, solerte accusatore, che ieri ha collegato direttamente Rubina Affronte – figlia di magistrato, giova ricordarlo eh?!? – al fantomatico sconosciuto attentatore, che peraltro nell’inquietante identikit, a parte la cresta e l’orecchino mancante, somiglia comicamente a Nikita!

    E Cruciani con quel tono contrito….. emenomale che è contro il catastrofismo!

    Sperando che la verità possa essere acclarata per sbugiardare questi maestri di terrore indotto.

  5. Luca c’è una margherita che scrive con il mio nome e non sono io ! una veneziana come me che scrive assai come una napoletana : ahi e ahi

  6. E se in futuro dovesse (spero di no ma la prima repubblica con la strategia della tensione lo insegna)riuscire un vero attentato,la colpa sarebbe di?Di pietro la sinistra,Grillo,Travaglio?E’ un vecchio trucco già usato fare finta di subire per mettersi al sicuro da eventuali accuse. Non voglio ritrovarmi a dover di nuovo commentare stragi vere o aver paura di prendere un treno o metropolitane.E PERCHE’ FELTRI, FEDE,BELPIETRO,HANNO DA PIU’ DI OTTO ANNI LA SCORTA?????E IACONA ,GABBANELLI ,TRAVAGLIO,GOMEZ E TANTI ALTRI CHE LA MERITEREBBERO SUL SERIO NO?(l’unica che capisco è quella di Fede dopo essersi mandato da solo minacce ha ottenuto la scorta magari si deve difendere da qualche croupier o qualche raggazza allegra incazzata)Mi spiace ma questa volta Telese non sono per niente d’accordo con lei lo sarei stato se si fosse trattato di qualsiasi altro giornalista qui il colore politico non c’entra ,o di un attentato acclarato ma qui tutto sembra eccetto che un vero attentato.. Belpietro Si è paragonato a Saviano …ma per favore….

  7. «i fatti per quel che sappiamo sono questi: c’è stato un attentato infame. Contro Belpietro.»
    No, io penso che i fatti conosciuti siano: il caposcorta dice di aver visto un uomo armato puntargli la pistola addosso che s’inceppa, allora lo mette in fuga con colpi di pistola.

  8. rispondo ora direi i soliti pirla, che predicano la violenza contro sti politici che rubano, e poi credono nella tolleranza zero, della lega contro tutto ciò che è straniero, i soliti pirla possono essere i quattro studenti fuoricorso che hanno 30 anni e vanno a manifestare per il lavoro non sapendo cosa sia,il qualunquismo da bar presumo sia con il qualunquismo da treno sia il peggio della democrazia..insomma coloro che non si sforzano di sentire l’altra opinione, l’altra idea..poco tempo fa’ da alquni giovani da csoa (centro sociale etc) m’hanno accusato d’essere un riformista e quindi ho chiesto loro se trent’anni fa’ mi sarei meritato del piombo e mi hanno risposto con un “ci poteva stare…” ecco un gruppo di soliti pirla.
    scusa se sono stato prolisso
    massimo

  9. Caro Luca io capisco che Belpietro è tuo amico e che in qualche modo ne puoi essere coinvolto sentimentalmente però i fatti parlano chiaro, Belpietro è uno dei tanti giornalisti di destra tipo Feltri, Fede ecc.. che criticano e continuano a criticare la scorta a Saviano rivendicando che la scorta è pagata dallo stato e che è uno spreco per un uomo che se le và a cercare.
    Ora Belpietro cerca compassione quando il primo a non darla e lui..? la scorta a Belpietro chi la paga? quindi il primo a predicare bene e razzolare male è lo stesso Belpietro.

    Se lo vedi prova a chiedergli se continuerà a criticare la scorta a Saviano?

  10. Possiamo conoscere il parere illuminato del Sig. Teresio sui seguenti fatti:

    Festa del PD a Torino due settimane fa
    Rubina Affronte . 24 anni – lancia un fumogeno addosso a Bonanni
    Condanna unanime

    Festa del PDL a Milano
    Silvio Berlusconi – 74 anni – lancia un’atomica verbale addosso al PM Fabio De Pasquale e auspica una commissione parlamentare sullo scippo della volontà popolare ad opera dei giudici dal 1994 ai giorni nostri
    Fragorosi applausi dai presenti, nonchè appartenenti al Partito dell’Amore

  11. OT

    speriamo che il signor Maurizio Gasparri abbia seguito la puntata di IN ONDA ieri sera, dove il Dott. Spataro ha spiegato bene cosa si deve intendere per RIFORMA DELLA GIUSTIZIA diversamente da cosa il P2ELLE vorrebbe fortissimamente attuare non certo per migliorare l’efficienza del sistema giudiziario, (oggi 9 milioni di processi pendenti) bensi per neutralizzare l’azione dei PM a solo vantaggio di un cittadino di cui si sa bene nome e cognome!

  12. Luca : Porro sarebbe il volto buono del Giornale ? ma non è quello che ha detto a Travaglio . sei un povero deficiente ?

  13. posso consigliare un giornalista da invitare ? Michele Brambilla della Stampa uno che è fuggito dal Giornale

  14. Brava Margherita, i pezzi di Brambilla su La Stampa sono sempre imperdibili!

    Oggi consiglio Ferrarella sul CDS che traccia un profilo completo del PM De Pasquale, nemico pubblico numero uno del Berlo!
    Ha pure vinto una causa contro il RE DEI MALEDUCATI che lo aveva in TV accusato di assassinio.

  15. Ho letto con attenzione. Capisco tutto, e non credo si tratti di “politicamente corretto” o meno. Mi sono anche chiesto: se fosse stato Padellaro a rischiare un attentato da parte di forza-italioti impazziti? Certo, sarebbe stato uno scandalo.
    Eppure non credo che Il Fatto, se al posto di Belpietro ci fosse stato Padellaro, avrebbe montato una campagna contro Berlusconi e i circoli della Libertà. Invece il riflesso condizionato, la prontezza con la quale TUTTI i media di centro-destra, il mondo politico, hanno decretato che quello era sicuramente un attentato e che ad armare la mano dell’ipotetico attentatore sia stato Di PIetro, etc…. Ecco, tutto questo mi fa pensare che una differenza c’è. E non perchè io sono di sinistra o perchè Belpietro mi stia profondamente antipatico. Ma perché la strumentalizzazione è assai comoda per spostare l’asse del dibattito pubblico. Ed io nutro ancora il legittimo sospetto che si sia confuso un volgare topo d’appartamento con pistola giocattolo per un pericoloso attentatore neo-brigatista-dipietrista. Non voglio prendere sottogamba quanto accaduto, ferma restando la mia convinzione che ho sopra esposto (non suffragata da prove almeno quanto l’opposta che dà per scontato si trattasse davvero di un attentato). Tuttavia mi domando: non sono forse belpietro e i politici di cui lui svolge l’ingrato (ma ben retribuito) compito di cane da guardia, a prendere sottogamba il malcontento sociale? a dipingere i precari della scuola come fannulloni? a ignorare le condizioni drammatiche degli operai? E ancora: se ci fosse un’opposizione seria e decente, che sapesse parlare a questo disagio, quanto dovremmo temere per la vita del pur detestabile belpietro? io credo poco. Penso che questo sia qualcosa su cui belpietro, berlusconi e bersani dovrebbero riflettere. la violenza non è un male oscuro che alligna nelle pieghe della società, una disgrazia caduta dal cielo. è invece la risposta disperata di chi non ha alcuna prospettiva ed è stato svuotato di tutto tranne che dell’odio.
    Prima che qualcun altro ricominci a scandire “P-38, P-38” sarebbe il caso di correre ai ripari…

  16. Pienamente d’accordo con Claudio sei riuscito a dire meglio di me quello che pensavo

  17. Dare del cretino ad uno che non può ri-darti del cretino può generare un pò di incazzatura. Se poi ti dicono che sei cretino e che te lo si legge in faccia anche qualcosa di pù. Infine, c’era un tempo in cui dicevano che gli ebrei si vedevano dalla faccia. E Parenzo dovrebbe saperlo.

  18. Forse
    non ci siamo capiti. Una cosa è l’inchiesta sull’attentato. Procede, è condotta seriamente, presto ci dirà, con un atto, con un rinvio a giudizio contro ignoti o contro qualcuno, che cosa è accaduto secondo gli inquirenti.
    Il resto è quello che è accaduto intorno a Belpietro. Ho sentito e letto cose infami e incredibili, terrificanti esercitazioni di doppoiopesismo, anche qui.

    1) Belpietro non merita solidarietà perché l’attentato è dubbio (che significa? Intanto merita solidarietà, perché anche se è dubbio lui non c’entra, punto).

    2) Belpietro dopotutto non merita solidarietà perché ha messo in dubbio la scorta per Saviano (ma dove? Ma che state dicendo?).

    3) Belpietro è di destra quindi non merita la scorta al contrario di molto probi giornalisti di sinistra (non rispondo nemmeno).

    4) Belpietro non mi piace, dunque si è inventato l’attentato (puerile e grave)

    5) Belpietro è antipatico quindi non merita solidarietà anche se l’attentato fosse vero, anzi, non importa se l’attentato c’è stato o no, Belpietro non merita nessuna solidarietà. (autentica idiozia).

    5) Belpietro è comunque un stronzo, a prescindere perché è sulle posizioni di Berlusconi. (grottesco)

    Potrete scrivere come e quanto volete. Finché leggo queste stronzate io sono orgoglioso di scrivere quello che ho scritto.
    E sono molto contento che la piazza di San Giovanni abbia applaudito quando ho cercato di spiegare che il partito dell’amore (che odia) sono loro, e io all’estetica dell’odio e del nemico a cui non mi piegherò mai. MAI.

  19. In ogni caso il doppiopesismo è una eredità dura da scalfire….. anche per Biagi sembrava impossibile che uno ti potesse sparare in pieno centro della democraticissima e rigorosamente antifascista Bologna e invece è accaduto. Magari si è sparato da solo…..

  20. caro Luca , Marco Travaglio ieri su Belpietro: formidabile. mi sa che non l’hai letto

  21. Vedi Luca che non serve a niente avere spazi di discussione?

    Si può ragionevolmente accettare che il clima è quello che le istituzioni istigano? Ricusare il magistrato da parte di Gasparri perché di sinistra non è esattamente come dire che Belpietro è di destra e per questo non dovrebbe avere la scorta?

    Perché tu ci tieni tanto a ribadire

  22. Cara Margherita,
    l’ho letto. E’ interessante, ma l’ho già spiegato in un post che apparirà fra poco. Non è che io cambio idea a seconda di quello che dice Belpietro. Se penso che l’agguato sia da condannare, è da condannare e basta. Anzi. L’editoriale di Marco rafforza la mia idea, secondo cui è sbagliato dire che il giornalismo duro sia la causa scatenante della violenza. Ne’ il loro nè il nostro.

  23. Cara Luana,
    tutto chiaro, invece. E’ una fesseria ricusare Spataro, ed è una fesseria ricusare Belpietro. Mi sembra che il ragionamento non faccia un grinza.

  24. E se invece la mancata vittima fosse stato Ezio Mauro?

    Già li vedo i titoli degli house organs: “Il partito dell’odio paga pegno” !

    Altro che solidarietà.

    Per ricevere attestati di stima, l’anima bisogna avercela pulita.

    Quella di Belpietro, Feltri e compagnia cantante è lurida!

  25. Ricusare il magistrato da parte di Gasparri perché di sinistra non è esattamente come dire che Belpietro è di destra e per questo non dovrebbe avere la scorta?

    Stronzate Telese, hai ragione stronzate che democraticamente certe figure istituzionali si permettono quotidianamente ma che non ti indignano evidentemente come quelle che leggi nei commenti su facebook.

    Per il problema delle stronzate che tanto ti attiva ti vorrei proporre una lettura clinica del linguaggio e dei sistemi.

    Avere consapevolezza dei ruoli e dei confini implica che in un sistema (famiglia, scuola, lavoro) ciascuno sappia chi è, che ruolo ha, quali confini non deve oltrepassare e quali non devono essere oltrepassati dagli altri. Il linguaggio di un sistema si costruisce intorno a questi elementi e ne codifica i valori, gli stili, etcc.
    Per semplificare se tu -padre- bestemmi e scoreggi a casa tuo figlio riterrà legittimato quel linguaggio, lo farà suo per rispettare le regole di un sistema in cui tu, genitore, hai competenze di autorevolezza e guida. Non lo considererà affatto un comportamento inappropriato.

    Le istituzioni scoreggiano in Italia, non parlano e quando parlano delirano, vedi Gasparri che vuole un cambio ai vertici delle indagini perché considera un cialtrone il magistrato designato, cioè uno incapace, cioè uno che non merita fiducia solo perché è di sinistra. Ecco perché mi stupisce che tu ti stupisci del popolino che pernacchia Belpietro. Le regole e il linguaggio di un sistema, se lo vuoi cambiare, lo devi cambiare là dove si esercita nel sistema la definizione del linguaggio consentito.
    Tu puoi anche passare a punizioni corporali e ogni forma di repressione nei confronti dei figli del padre bestemmiatore e scoreggione, ma appena li liberi torneranno a scoreggiare e bestemmiare come il padre, perché è quello il linguaggio utilizzato nel proprio sistema di riferimento.

    Il linguaggio della politica lo definiscono i nostri politici, la gente utilizza quel linguaggio. Quando Bossi dice che non so quanti fucili pronti non dice forse che è pronto a sparare per eliminare chi non la pensa come i suoi padani? E’ il linguaggio con cui gli italiani sentono parlare e quindi è che quello che utilizzano.
    le istituzioni di stronzate si riempiono la bocca e riempiono le nostre orecchie, dunque il popolino quel linguaggio utilizza, quel livello di stronzate

  26. la newentry del pd sarà luciana Lettizzetto…almeno ha un corpo più femminile della Bindi e in una malata società fondata sul corpo questo può essere un problema

  27. applausi a Luana!

    Lo spessore e il valore del Dott. Spataro si è visto bene ieri sera a IN ONDA come ho già scritto piu’ sopra.

    E dal confronto con uomini dello stato e delle istituzioni come tali magistrati, i cialtroni politicanti al potere ne escono miseramente ridimensionati.

    Eppure al Castello Sforzesco ieri, alle incredibili flatulenze verbali del Primo Ministro di uno dei paesi del G8, la gente applaudiva!

    Ma possibile che questa povera patria sia ridotta in uno stato confusionale di tale gravità?

    Al sig. Telese consiglio vivamente la lettura del post odierno sul blog de l’Antizanzara per meditare sul perchè di tanta esasperazione qui.

  28. Per me questo attentato è una patacca, perchè è lo stesso agente della scorta che 15 anni fa rifilò un’altra patacca. “Il lupo perde il pelo, ma non il vizio”.

  29. chiariamoci: se l’attentato fosse vero sarebbe un fatto gravissimo!
    il problema è che verosimilmente, per come sono andate le cose, per i precedenti del poliziotto in questione, per l’assoluta mancanza di riscontri oggettivi, qualche dubbio c’è.
    non credo comunque che belpietro fosse al corrente della montatura, anche perchè magari l’avrebbe confezionata meglio.
    mi sconcerta però il riflesso condizionato con cui tutta la dx si è subito lanciata contro i cattivi maestri quando chi in questo paese ha iniziato la stagione dell’invettiva (cogl… assassini, pazzi ecc.) sono proprio loro.
    scusa luca ma non è che bisogna per forza fare la parte dei fessi per essere democratici

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