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28 Settembre 2010
Volgarità

di LUCA TELESE
 
Abbiamo pubblicato questa meravigliosa parodia della campagna di Pierluigi Bersani – realizzata con talentuosa perfidia da Roberto Corradi – sul Misfatto di domenica. Fra tanti apprezzamenti ci sono arrivate anche delle critiche. Legittime. Ma curiose. Militanti o elettori del Pd ci scrivono cose del tipo: no, non si fa, non è giusto attaccare così la sinistra, siete cattivi, Bersani non se lo merita, e poi – dulcis in fundo – questo della carta igienica è un messaggio volgare. Al che io sento odore di bruciato. Anche in questo dettaglio infatti, persino su terreno della satira, si avverte una pericolosa resipiscenza, un tracca residua di quel drammatico doppiopesismo che affligge la sinistra radical chic. Si possono fare le battute sui pompini della Carfagna, perché quello è chic, ma non può scherzare sul leader di casa, perchè questo è politicamente scoretto. Provo a ribaltare esattamente il concetto. Primo: per noi questa satira è educativa. Magari la prossima volta Bersani ci pensa due volte, prima di approvare slogan ridicoli come "Per giorni migliori rimbocchiamo le maniche". Che cosa vuol dire "per giorni migliori"? Nulla. Assolutamente nulla, a meno che non sia un oroscopo. Ed è anche ridicolo (ho avuto già modo di scriverne sul Fatto) fare una copia-incolla in tono minore dei "chiodi" berlusconiani, una parodia inconsapevole del berlusconismo con Bersani che fissa in camera con gli occhi a palla. Ci ricordiamo ancora oggi di "Pensioni per tutti", e "città più sicure" con il faccione del premier. Sfido qualunque persona a ricordare e a ripetere uno slogan insulso che viaggia addirittura su tre righe: "I soldi per l'istruzione sono diminuiti/ la pazienza è finita/ per giorni migliori ribocchiamoci le maniche".  Ma cos'è, un poema o una canzone rap? La volgarità non esiste. La volgarità è solo il cattivo gusto, quindi un sentimento soggettivo. Quando noi scriviamo che "l'opposizione fa cagare" rubando al Pd gli stilemi involontariamente comici della sua campagna di comunicazione, stiamo solo cercando di far girare le rotelle di chi guarda.
Secondo. Provate ad andare oltre la pars destruens, fate voi il lavoro che la satira prova a suggerirvi. Pensate – per esempio – a tutto quello che manca a questi messaggi: manca l'idea di sinistra, per esempio. Manca la parola opposizione. Mancano le porcate vere di cui non si parla: i novanta milioni di euro di crediti concessi allegramente da Verdini, mancano gli operai presi per culo da Marchionne, manca la casa di Scajola, manca l'idea dell'alternativa da opporre ai pasticcetti del governissimo, per esempio. Se gli slogan sono fumosi – come hanno spiegato i geni di Pro forma, l'agenzia che ha fatto campagne da Oscar per Vendola e si è trovata nei guai a lavorare per il Pd – è perché il Pd è fumoso come i suoi messaggi. Non vuole scegliere, non vuole incidere, non vuole prendere parte. E così si augura "giorni migliori".  Ecco, per me "giorni migliori è di cattivo gusto. Per me "giorni migliori", con tutto quello che sta accadendo è una presa per culo. Per me "giorni migliori" è la cosa più volgare che ci sia.
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147 commenti »

  1. Si ma cosi’ dove andiamo? Allora non vanno bene nemmeno i pannelli solari altrimenti i turisti che arrivano in aereo li vedono e si fanno una brutta idea del paesaggio, stiamo impazzendo.

  2. Credo che questo dibattito sia un esempio eclatante dei danni che il periodo berlusconiano ha prodotto…
    Quasi mi secca doverlo dire, ma nella prima repubblica la satira era moooolto più dura di adesso, e con tutti i partiti, ma c’era più libertà di espressione (e ricordo a qualcuno che la libertà di espressione non si misura col metro della “bellezza” di una battuta).
    Luca, nel farti i complimenti per il misfatto e per “in onda”, ti chiedo: è possibile postare qualche bel titolo di “cuore”, tanto per far capire com’era la satira prima dei berlusca al giovani che non lo hanno letto?

  3. Ho una ottima collezione, ma non a portata di scanner.
    Te ne scrivo un paio di quelli tosti a memoria:
    1) (foto di Giuliano Ferrara, da ministro dei rapporti per il parlamento) “C’è una bomba a palazzo chigi”

    2) “A governo da stadio satira da stadio: “Berlusconi vaffanculo!”.. (al confronto noi siamo mammole).

    3) “Incredibile: la madonna di Civitavecchia è sieropositiva”

    4) “Berlusconi è un pirla ma anche Veltroni è un ciula”

    5) “Sorrisi cazzoni tv”

    6) “Una speranza per Craxi: levarselo dai coglioni”.

    7) Dopo la morte di Fellini: “Zeffirelli: Sono in coma pure io”.

  4. Luca confermi Fabrizio Corona a “in onda” come scrive il corriere?

  5. Concordo in pieno. A differenza di Berluska, i sinistrati non hanno alcuna capacità comunicativa moderna, vanno a traino della destra, li scimmiottano rendendosi ridicoli. E poi quel bianco e nero fa venire in mente il passato, mancanza di colore della vita proposta, anni 70. Voto: 0. Che i sinistrati non se ne accorgano e se la prendano come giovinette permalose ad ogni critica, è un sintomo che sono fondamentalmente stalinisti: io sx buono, tu dx cattivo. Ma che ci vogliamo aspettare da gente quasi in pensione che è rimasta al mondo premuro di berlino?

  6. Per contribuire al dibattito vorrei proporre questa intervista di Luttazzi sulla Satira http://www.youtube.com/watch?v=I8ZB9qEYe8c

  7. COMUNICARE

    Ecco, su questo ha perfettamente ragione Angelo. Capire come comunicare e cosa è il primo passo per ricostruire la possibilità di una sinistra in questo secolo. Comunicare in modo diverso, rompendo il dominio tele-giornalistico del belrusconismo non vuol dire (solo) risolvere il nodo del conflitto di interessi. Significa, prima di tutto, ricostruirsi una lingua e un lessico autonomo. E poi capire che è più importante ancora riconquistare l’agenda setting, ovvero la possibilità di imporre i propri temi alle prorie condizioni, cosa che Berluscvoni ha imparato a fare benissimo. Esempio. Ho letti il commento in cui Antonio mi dice: Ma Bersani era un ottimo ministro. Ammesso e non concesso, chi ha detto che un ottimo ministro possa essere un buon leader? Un ministro può essere anche un tecnico, un leader non deve esserlo. Ho scritto – e ne sono convinto – che la figura di merda di Bersani a Sanremo è costata non meno di centomila voti alle elezioni successive. Non perché Bersani sia cattivo. Ma perché è stato – contemporaneamente – ingenuo e presuntuoso. Pensava di fare sfracelli, ha balbettato frasi sconnesse e si è fatto mettere sotto dal pubbclico cafonal del festival. Giocava fuori casa. E ha giocato male. Il bello – guardate il video memorabile di Zoro – è che un minuto prima era tutto disteso e sorridnete, convinto di fare una passeggiata trionfale. Come diceva Nanni Moretti, finchè ci saranno leader così le probabilità di vittoria si fanno molto remote.

  8. Non c’entra nulla ma sì – a meno che lui non ci ripensi – avremo Corona tra gli ospiti sabato sera. La coroneide, ormai, è un genere letterario che rasenta la mitologia. Prendete le notizie di oggi sulla liason sentimental-patrimoniale con Lele Mora. Se non è uno specchio dei tempi….

  9. Vengo dalla 2gg di woodstock e sono di sx, nn ho sentito la differenza tra i sinistrati dei miei 20 anni (oggi ne ho 50) e i ragazzi di Grillo. C’è tanta gente che vuole fare bene, che ha l’animo del cambiamento del rinnovamento. Che fa male alla politica sono i POLITICI. Tanta gente ha ancora voglia di fare del bene x qst piccolo grande mondo.Non importa che colore abbiano, ma debbono essere coscenti che ci sono leggi da rispettare e che in una democraz ci debbono essere una parte e la sua opposizione x avere un equilibrio. Caro Luca ero al compleanno del FATTO QUOTIDIANO e ho seguito i tuoi interventi…la gente che era presente nel parco batteva le mani alle stesse cose a cui le battevo io….erano di sx, abbiamo fatto amicizia con i ragazzi di grillo nn c’era qst fratellanza…nn è facile fare politica ma si può fare, si deve fare. l’opposizione fa cagare, forse è xchè mancando la carta stanno di più in bagno…nn sanno come fare a PULIRSI.

  10. Ho letto con molto interesse tutti i commenti e,per certi versi, mi sono sentita in sintonia con Antonio perchè mi pare una persona buona e ,purtroppo,idealista.Io mi definisco di sinistra ma non mi sono mai iscritta ad alcun partito perchè mi sento un pò anarchica e solo recentemente ho aderito ad una associazione culturale-politica,Sardegna democratica, che si richiama a Renato Soru ,per il quale nutro una profonda ammirazione. In quest ultimi anni ho votato per il Pd,senza troppa convinzione,.perchè è troppo centrista e soft .MI piace tanto Vendola e Di Pietro mi è estremamente simpatico.Ritengo che sia lecito aver preso in giro Bersani (tra l’altro nella pagina satirica) ma talvolta anche io ci rimango male quando si infierisce troppo sul Pd in maniera generica perchè così si appiattisce tutto e invece in quel partito ci sono tanti politici di valore che purtroppo non emergono ,uno fra tanti Civati,viceversa ai vertici permangono i soliti “noti”. e secondo me verso costoro,in primis D’Alema ,bisognerebbe lanciare gli strali.Concludo dicendo che Bersani mi fa tenerezza perchè è una persona per bene ma anacronistica per come ormai si concepisce un leader.

  11. Credo che una delle caratteristiche della buona satira è la capacità di cogliere alcuni aspetti caratteristici di una persona e di estremizzarli… da questo punto di vista, ad esempio, rimangono insuperabili le imitazioni di Corrado Guzzanti (Rutelli, Prodi, Bertinotti) e Sabina Guzzanti (in particolare D’alema). Faccio questa considerazione perchè mi pare che l’imitazione di Bersani fatta da Crozza colga in pieno le caratteristiche caratteriali che fanno di Bersani una persona non adatta al ruolo di leader

  12. Ma glielo ha ordinato il dottore – cara Cilios – di fare il leader a Bersani? Me lo chiedo perché vedo che la vanità, in questi anni, è stato il difetto faltale dei leader del centrosinistra. Bersani è stato eletto segretario, facesse quello! Anche perchè non è un lavoro da poco. E anche perché gli elettori delle primarie, all’epoca, erano convinti di elggere un segretario, non un leader di coalizione. Addirittura erano cinvinti del contrario, visto che Bersani spiegava che il leader fosse un altro (e si diceva che parasse di Casini) e non il segretario del partito. Ho il timore che arrivato in vetta qualcuno lo abbia convinto di essere un salvatore della patria. E se si è convinto di questo, ciò non depone a favore della sua intellegenza.

  13. secondo me luca telese ha una tesi precostituita: bersani non va bene, e qualunque argomento è utile a dimostrarla. che bersani si sia montato la testa è una balla colossale, parla sempre di squadra, non dice mai io ma sempre noi, è il contrario del divo, ha un atteggiamento modesto, non è mai saccente né supponete. avevo posto una questione politica: le liberalizzazioni che (oltre a salvare mio zio) hanno consentito a tanti giovani di aprire un’attività, ovviamente nessuna risposta. il giornalismo di telese è pura fuffa, si parla di linguaggio, di slogan, di comunicazione, ma di contenuti zero. la verità è che il giornalismo si è berlusconizzato, al vecchio berlusconi ne vogliono uno nuovo, ma di sinistra, che parla, appassiona, ma poi magari non fa nulla. che tristezza

  14. Scusa Antonio, ma non sono daccordo. Credo che la qualità principale di un leader sia quella di incarnare una visione della società e trasmettere un insieme di valori e di obiettivi in cui potersi riconoscere, In questo senso Berlusconi è un leader, così come Bossi (Fini dopo le ultime vicende molto meno). Così è stato Prodi e in parte anche Veltroni (del quale a scanso di equivoci penso malissimo), e così è Vendola (ma non Di Pietro). Ecco, credo che neanche Bersani sia un Leader (del resto, appena eletto dichiarò che voleva essere solo il segretario del PD…)

  15. Caro Antonio,
    è davvero singolare. Ti sto spiegando i motivi per cui secondo me Bersani è “unfit” a fare il leader, e tu mi dici: “secondo me Telese ha una tesi precostituita. Bersani non va bene”. Direi che ho una tesi di cui sono certo, che provo ad argomentare con una apia casistica sui nodi politici. Esempio: mi sai dire quale era la posizione di Bersani sul referendun di Pomigliano? te la ricordo io: “Gli operai sanno cosa votare”. Mi sai spiegare cosa vuol dire? Temo di no. Altro esempio. Bersani dice (a dieci agenzie!): “Potrebbe essere anche Tremonti il premier, pur di mandare a casa Berlsuconi”. A me – scusa la rudezza – pare una puttanata colossale. A te? Letta dice (su mandato di Bersani): “Berlusconi ha diritto a difendersi nel processo e dal processo”. Te le sei dimenticate queste perle?

    Quanto al negozio di tuo zio sono contento, davvero. Ma non è che ne possiamo pagare il prezzo noi. Vedi, Veltroni ha raddoppiato il valore della mia casa di Esquilino, a Roma, spostando un mercato che appestava il quartiere (anche se era bellissimo e ruspante) dentro una igienica e funzionale ex caserma. Malgrado questa ottima prestazione da sindaco (purtroppo) ha rivalto di non essere un premier vincente.

  16. sono d’accordo con l’articolo : stiamo vivendo un periodo istituzionale terribile, il cainano sta facendo diventare il parlamento un house organ proprio, e quel che resta dell’opposizione che fa? nulla , anzi si autocastiga, litigando tra lloro su chi è meno di sinistra tra di loro………l’uni co che dà un briciolo di speranza è grilllo,

  17. Luca Telese ha sicuramente valide ragioni per criticare Pierluigi Bersani ed il Partito Democratico nel quale, per inciso, milito. Ma il segretario ha un compito difficile e, forse, più grande di lui. Sì perché il Cavaliere in trent’anni di TV ci ha ammorbati tutti, chi più e chi meno, ma la dissennatezza, la mediocrità dell’italico popolo va oltre ogni limite, il buonsenso perde di logicità di fronte ai reiterati attestati di stima che “l’unto del Signore” riceve in occasione di ogni appuntamento elettorale, tanto da farlo apparire imbattibile. In effetti pare difficile prevalere su questo Moloch mediatico, che muove le sue truppe fatte di TV, giornali, rotocalchi, dispone di “grandi” firme del “giornalismo” come Emilio Fede, Alfonso Signorini, veri alfieri del Berlusconismo imperante, che entra nelle case delle massaie, dei disoccupati, degli analfabeti digiuni di cultura, causando danni immani, forse, ma spero di sbagliarmi, irreversibili. Poi chiediamoci cosa vuol dire essere di sinistra nel 2010, che non è più come trenta o quarant’anni fa, il mondo non è più lo stesso, diverse sono le domande, diverse devono essere le risposte. Ma con un punto di partenza sul quale non si può e non si deve transigere: l’onestà, intellettuale e morale. Enrico Berlinguer, e lo dico io che non provengo dalla sinistra storica, tutt’altro, poneva tanti anni fa, il problema della questione morale, anticipando, o forse prevedendo, i tempi che non avrebbe poi vissuto. La superiorità morale della sinistra deve essere un tratto di riconoscimento, un cromosoma del proprio DNA e chi sgarra fuori. Tra noi e Cosentino ci deve essere un abisso incolmabile. Ma questo tratto distintivo non è un dono del cielo, ma una virtù che deve essere perseguita giorno per giorno ed accompagnata dalla capacità di proporre e governare, perché l’onestà è una condizione necessaria ma non sufficiente per chi ambisce a governare un paese che, per quanto caduto in basso nell’opinione generale, è pur sempre uno dei paesi più industrializzati del mondo (per ora). Alle volte per trovare ispirazione, basta guardare a casa dei vicini: il quarantenne Ed Miliband, appena divenuto il leader del Labour Party, qualche idea mi pare ce l’abbia, parla chiaro, porta i giovani, ma soprattutto le facce nuove, nella stanza dei bottoni. Da noi i giovani invecchiano aspettando di diventare grandi. Matteo Renzi propone quel che consente a Beppe Grillo di avere un largo seguito, che definire politico è sicuramente improprio, ma verrà sicuramente osteggiato in ogni modo dalla gerontocrazia del suo e nostro partito.

  18. Caro GIancarlo,
    vorrei che tu leggessi il racconto di Berlinguer che ho fatto in “Qualcuno era comunista”. Non è un caso che i dirigenti del Pd che sono cresciuti nel suo partito, per una sorta di incredibile riflesso edipico, abbiano tutti cercato di rinnegarlo. Salvo tirarlo fuori dalla naftalina in occasione degli anniversari. Le cose che D’Alema , Fassino e purtroppo Veltroni (Craxi capì la mopdernità lui no) sono terribili…

  19. Ma come, ci siamo dimenticati la perla delle perle? L’esordio di Bersani con lo slogan così ridicolo da sfiorare l’autolesionisme “un senso a questa storia”? Ma come fa l’opposizione ad incarnarsi in uno che se non dice ovvietà non si capisce cosa dice?

  20. Condivido in pieno. Ho visto quei cartelloni alla stazione di Mestre-Venezia, unica zona veramente di sinistra del Veneto Leghista e mi vien da ridere a pensare che con degli slogan così, con lo scimmiottamento degli slogan berlusconiani, con la muffa che emana il vecchiume di quella idea parrocchiale dei ‘giorni migliori’ si possa essere incisivi. Sapendo che il PD spende molti soldi nel coniare queste merdate comunicative mi vien da pensare che in fondo non sarebbero poi così abili nel gestire pure i nostri di soldi… E pensare che voto ed ho sempre votato PD.

  21. Siete stati troppo carini,è da tempo che la satira fa fatica a lavorare perchè la realtà è molto più ridicola…se non si vergofbabo loro a farsi chiamare opposizione..

  22. grande Luca, bellissima vignetta, ti seguo spesso, tra giornalista e giornalista in tv cosa preferisci?

  23. Bravo Telese ;-)

    Il Pd fa cagare!!!!

  24. Non concordo sul fatto che il PD sia fumoso per due semplici motivi:
    1: il fumo è composto essenzialmente di aria e microparticelle. Il PD non c’ha manco le microparticelle;
    2: il fumo può alterare la percezione della realtà, il PD non sa manco cosè la realtà.

    Credo sia vicino l’essenza di ciò che è descritto nella vignetta del Misfatto: tiriamo lo sciaquone!

  25. quelli come te dicevano di berlinguer le stesse cose cho oggi dicono di bersani. berlinguer era schivo, aveva l’accento sardo, non parlava quasi mai a braccio, rilasciava mal volentieri interviste, non amava le telecamere, aveva gli occhi tristi (si dovette perfino giustificare da minoli, dove smentì la sua tristezza), anche se i suoi rari sorrisi allargavano il cuore, non nascondeva le rughe e dubito che si facesse incipriare come telese prima di andare in onda, a chi gli chiedeva della sua famiglia (telese sicuramente gli avrebbe chiesto della sua famiglia, per lui intervistare corona o berlinguer è più o meno la stessa cosa) rispondeva di rivolgersi agli archivisti del partito per avere una biografia. lo accusavano del compromesso storico, di aver scelto andreotti come interlocutore, di aver svenduto la sinistra alla dc, di non capire i movimenti, anzi di demonizzarli, di essere un conservatore o addirittura un reazionario (qualcuno si ricorda del 77 a bologna?). nessuno ricorda uno degli slogan del pci di allora, mentre tutti ricordano quelli del movimento (siate realisti: chiedete l’impossibile). eppure berlinguer aveva ragione, e qualcun altro torto. ma ai telese berlinguer non piaceva, non era abbastanza cool.

  26. Bellissima satira!!! Continuate così

  27. La satira non mi disturba se fatta con intelligenza e stile ma se comprende parolacce, bestemmie e scurrilità da qualsiasi parte arrivino, da sinistra, destra o centro, personalmente la trovo STUPIDA. Il vocabolario offre tantissime parole, non vedo perché si debba scendere nella volgarità (per il volgo?), per fare più “scena”…..
    Chi vuol fare giornalismo intelligente dovrebbe autorieducarsi e lavorare sui propri automatismi linguistici acquisiti per scimmiottamento sin dall’infanzia.

    anna m.

  28. Cacciari in missione a Roma per formare il centro con Casini e Rutelli : Massimo, che cosa ti è successo ? sei sempre in tv quando eletto sindaco della mia città hai detto : mai in tv statene cert:i….

  29. cacciari viene dal PCI eletto parlamentare non so quando. poi ha fatto politica con Toni Negri. poi ha fatto il sindaco di Venezia con i piedi da Don Verzè. poi ha scritto quella orrida lettera in difesa di barbara berlusconi e della sua laurea triennale.si può ?

  30. trovo molto più spiritoso Fulvio Abbate

  31. il PD farà anche cagare, ma MAI quanto il FQ che ha intervistato quella sottospecie di ministro della repubblica di bananas.
    Ma dove si è mai visto che il governo di un paradiso fiscale si fa in quattro per smascherare i titolari di società off-shore?!?
    L’avete fatta decisamente fuori del vasino cari!

  32. E quindi cosa dovrebbe fare e dire l’Opposizione, di cui il PD rappresenta il piu’ importante schieramento?
    Il mio consiglio sarebbe di far capire alla gente pochi e semplici concetti, criticando Berlusconi e il suo governo, a tutti gli effetti uno dei peggiori esecutivi dal dopoguerra ad oggi, semplicemente sbugiardandolo, non per il molto poco (e male) che ha fatto, bensi per tutto quello che NON ha fatto.

    Sarebbe sufficiente prendere il programma del Popolo delle Libertà del 2008 e confrontarlo con i risultati ottenuti.
    Beh, in fondo son proprio loro quelli del governo del fare, son loro che sventolano ogni momento il sacro totem del mandato con gli elettori e i cittadini ci hanno dato fiducia e gli italiani hanno votato noi per portare a termine le riforme.

    Nemmeno avrebbero la scusa della crisi economica, visto che l’avevano già prevista, come si legge dal programma per le politiche: “una crisi economica che può aggravarsi e che in questi ultimi due anni è stata irresponsabilmente ignorata o sottovalutata dal governo Prodi”.
    Visto che loro la crisi non l’hanno sottovalutata (salvo ripetere che era tutta un’invenzione della stampa nemica e comunista, mentre gli operai si arrampicavano sulle gru o gli artigiani del nord-est si impiccavano stritolati dalle banche e dai debiti e i cassintegrati occupavano il carcere dell’isola sarda), ne deriva che possiamo prendere alcune proposte tratte dal programma PdL 2008 e che potrebbero anche essere condivisibili e vedere se le hanno attuate.

    Con ordine:

    * pag. 4: graduale e progressiva abolizione dell’Irap, a partire dall’abolizione dell’Irap sul costo del lavoro e sulle perdite
    a parte la deducibilità parziale dell’Irap dalla base imponibile Ires e la possibilità alle Regioni del Sud di azzerarla per le nuove iniziative produttive, non risulta che l’Irap sia stata abolita… ma forse son io che ho perso qualche passaggio.

    * pag. 6: incremento delle tutele, delle garanzie e dei controlli in materia di sicurezza sul lavoro anche attraverso incentivi alle imprese
    il decreto 106/2009 ha reso più blande le sanzioni contro le violazioni della normativa, mentre la politica di Tremonti è quella di rendere più blanda la normativa per le piccole imprese (come se a subire gli infortuni fossero soltanto i dipendenti della grande industria).

    * pag. 6: obiettivo della piena occupazione
    il tasso di disoccupazione ha raggiunto il livello più alto dal 2003, da prima cioè della famosa sanatoria dei lavoratori immigrati extracomunitari: è all’8.5%. Dal secondo trimestre 2008 al secondo trimestre 2010 sono andati persi 574.336 posti di lavoro.

    * pag. 6: attuazione della legge Biagi per incentivare la creazione dei nuovi posti di lavoro e per realizzare una maggiore inclusione nel mercato del lavoro di giovani, donne, anziani e disabili
    la disoccupazione giovanile due anni fa era al 20.4%; oggi è al 27.9%.

    * pag. 8: graduale e progressiva diminuzione della pressione fiscale sotto il 40% del prodotto interno lordo
    secondo l’Istat il peso fiscale è passato dal 42.9% del 2008 al 43.2% del 2009.

    * pag. 13: aumento delle risorse per la giustizia, con un nuovo programma di priorità nell’allocazione delle risorse: più razionalità nelle spese, più investimenti nell’amministrazione della giustizia quotidiana, a partire dalla giustizia civile
    quale aumento delle risorse per la giustizia? Le spese per la giustizia nei procedimenti penali e civili sono passate da 484milioni di euro nel 2008 (pari allo 0.06% del bilancio statale) a 328milioni di euro nel 2010 (pari allo 0.04% del bilancio statale).

    * pag. 15: ripresa nella scuola, per gli alunni e gli insegnanti, delle 3i: inglese, impresa, informatica
    con i tagli del ministro Gelmini non soltanto sono diminuite, in generale, le ore dedicate a inglese e informatica (per esempio, secondo una ricerca del Sole 24Ore, meno 12% di ore di inglese nel liceo scientifico), ma pure le possibilità didattiche: rimanendo all’esempio della lingua straniera, alle elementari la riforma prevede che l’insegnamento sia affidato all’insegnante unico, che diventa specializzato dopo un corso di 150/200 ore.

    (fonte: Blog NUCS dal post del 28/09/2010)

  33. LA risposta di Telese mi va benissimo perchè anche io non ho mai sopportato le sparate di Bersani che hanno fatto solo danno ma il mio “elogio” al segretario del Pd va solo nella direzione di connotarlo come persona “pulita” e quindi superiore a tanti che hanno la vocazione di leaders.IL fatto è che a me non piacciono i leaders tipici (Berlusconi,Fini),preferisco le persone serie e oneste che incarnino dei valori importanti e pazienza se non bucano lo schermo. Bersani penso sia stato un buon ministro.Punto.La Sinistra non deve rincorrere un equivalente di Berlusconi,ma l’esatto contrario ,per intenderci uno come Marino, Civati,Zingaretti,Soru,ecc…Vendola è una persona meravigliosa con una buona base culturale di vera Sinistra e ha le caratteristiche del leader atipico e insieme a soggetti come i su citati si potrebbe dare una svolta a questa sgangherata Italia..

  34. Hai ragione trovo volgare altro. Vivere in un paese ed in particolare in una città come Palermo, ad esempio mette a dura prova i miei sensi. In una città che è ormai alla frutta stiamo allestendo un maxi palco-papale che ci costerà due milioni di euro, di cui 300000 (trecentomila!!) solo di amplificazione, neanche venissero gli U2. Tra l’altro In Sicilia il partito di Bersani appoggia l’MPA di Lombardo che si appresta a concedere il proprio appoggio a Berlusconi…. Sarebbero questi i giorni migliori???

  35. Sono d’accordissimo con Telese a parte la personale simpatia, non c’è grinta e non c’è programma, il PD non è ne a sinistra ne al centro, è “tra color che son sospesi”, ormai il popolo è stanco di farsi prendere per i fondelli, quelli che non vogliono l’attuale governo hanno bisogno di aria fresca, di rivoluzione, continuano a mostrarci in TV le differenze di gestione di qualsiasi cosa , tra l’italia e gli altri paesi, (vedi report, vedi presa diretta con il grande Jacona) Nessuna opposizione propone soluzioni del genere, nessuno che abbia detto ” cittadini avete ragione abbiamo più consiglieri tra comuni e regioni ti tutti gli stati uniti e pazienza per questo …ma con stipendi 10 volte più alti di un comune impiegato privato” , gli impiegati sono soggetti a ricatto dai datori di lavoro, (stipendi bassi, straordinari non pagati, aumenti di stipendio dati come “traferte” così non vanno in conteggio sui contributi e sul tfr) le donne sono invitate a non fare figli, e così via

  36. Povero Antonio. Capisco essere presuntuosi . Ma ignoranti dispiace. Hai appena letto e sai che ho scritto un libro in difesa di Berlinguer, e ti metti a scrivere cazzate. D’ora in poi – io che tendo a rispondere a tutti – sarò costretto a ignoare i toui vaniloqui. Peccato.

  37. ho conosciuto Bersani : è un gran signore

  38. leggo su un forum che Sgarbi l’altra sera da Baudo ha detto tra gli applausi del pubblico : stronzo e pezzo di merda. è questo che vogliamo ? il Fatto non parla della denucia di Sgarbi a Grillo

  39. La Salerno Reggio Calabria finita entro il 2013, oggi la Zanzara sara’ imperdibile.

  40. Così bugiardo da credere alle sue stesse frottole

    Oggi un tale che negli ultimi due anni e mezzo ha fatto massiccio ricorso alla decretazione d’urgenza e al voto di fiducia per blindare la maggioranza lamentandosi delle lungaggini parlamentari, ha detto che il Parlamento “è il luogo in cui la sovranità popolare trova la sua più alta espressione e il suo più alto esercizio. La democrazia nasce con le libere elezioni e vive con i Parlamenti: non vi può essere né autentica democrazia né buongoverno se il Parlamento non è libero e forte”.

    Oggi un tale che negli ultimi due anni e mezzo ha intrattenuto rapporti cordiali soprattutto con dittatori libici e autocrati russi, facendo perdere posizioni di prestigio all’interno dell’Unione europea, ha detto che “l’Italia finalmente svolge un ruolo da protagonista sulla scena internazionale, dimostrandosi punto di riferimento per le regioni di crisi e di tensione”.

    Oggi un tale che ha brillato per l’assenza di politiche di sostegno al reddito delle famiglie, in particolare quelle nelle quali lavora una sola persona, ha detto che “per le famiglie, soprattutto per quelle monoreddito delle fasce più deboli della popolazione, resta fondamentale l’obiettivo del quoziente familiare”.

    Oggi un tale che da anni si appiglia a ogni cavillo possibile e immaginabile (e se non c’è, se lo scrive ad hoc) per rinviare sempre più in là i procedimenti giudiziari a cui è sottoposto ha detto che i processi “per la loro lentezza, rappresentano una delle piaghe della giustizia italiana, una piaga sofferta da tanti cittadini”.

    Oggi un tale che ha governato l’Italia per sette anni e mezzo negli ultimi dieci ha detto che sulla Salerno-Reggio Calabria “ci sono lavori in corso per sopperire alla carenza di iniziative che si è verificata durante i cinque anni dei Governi della sinistra”.

    Oggi un tale che presiede un governo il cui ministro per le infrastrutture un anno fa di questi tempi annunciò l’avvio dei lavori del Ponte sullo Stretto per il 23 dicembre 2009 ha detto che “entro dicembre (beh, sempre dicembre è; ndb) sarà pronto il progetto esecutivo del ponte sullo stretto di Messina”.

    Oggi un tale che durante il suo periodo di governo ha visto salire la disoccupazione giovanile di ben sette punti percentuali (e con un tasso che arriva al 40% al sud nella fascia 15-24 anni) ha detto che “abbiamo avviato serie misure di lotta contro il lavoro irregolare per favorire l’occupazione dei giovani, soprattutto nelle regioni meridionali”.

    Oggi un tale a capo di un governo che, unico in Europa, sta tagliando le risorse per scuola e università, ha detto che “se non siamo in grado di valorizzare i nostri figli, il nostro – lo sappiamo tutti – sarà un Paese senza futuro”.

    Oggi un tale che ama circondarsi di yesmen, ha sempre fatto come gli pareva e ha sollevato un casino del quarantotto soltanto perché alcuni suoi compagni di partito chiedevano procedure democratiche interne, ha detto che “la mia stessa indole personale è sempre stata aperta alla ricerca di soluzioni più avanzate e migliori attraverso il confronto e l’apporto di contributi diversi”

    (dal blog NUCS del 29/09/2010)

  41. se solo le maniche se le fossero rimboccate quando c’era da fare una legge sul conflitto d’interessi, forse oggi staremmo qui a parlare di altro………………

  42. No. La cosa triste è che si parte dall’opposizione che fa cagare e (per un tipo di nevrosi circolare) si arriva a Berlusconi che non mantiene le promesse (evidentemente l’unico politico ad averlo fatto). Da psichiatria. L’altra cosa triste è che se tutto è così chiaro (da 14 anni), tutto così semplice, dei geni della politica (Occhetto, Prodi, D’Alema, Veltroni, addirittura Franceschini, ed ora Bersani) non siano riusciti a scalzare Silviuccio dallo scranno. Ma forse non sono geni. E se non lo sono in politica, perchè votarli? Ah, già…..

  43. Io credo che a molti elettori e simpatizzanti del Pd dia fastidio che si spari addosso solo su di esso, quando si parla di opposizione, mentre per esempio su Grillo, Di Pietro e Vendola sono tutti molto più indulgenti.
    Bersani sarà fumoso, ma Vendola quando parla bisogna decriptarlo, Di Pietro sa solo inventarsi nuovi insulti contro Berlusconi per finire sui giornali e Grillo non accetta mai un confronto serio con che la pensa in maniera diversa da lui: si fa intervistare da giornalisti che gli confezionano addosso la trasmissione (servizio della tv olandese) oppure che non fanno domande (servizio di annozero). Non credo che verrebbe mai alla Zanzara o in un talk show, perchè verrebbe letteralmente demolito.

  44. Visto che parli poi di Craxi e Berlinguer, la frase di Veltroni sulla modernità del primo non mi sembra scandalosa. Craxi era più moderno, nella comunicazione e anche in alcune scelte (referendum sulla scala mobile e scipero fiat).
    Poi in fatto di onestà non c’erano paragoni, ma questo è un altro discorso.
    Altrimenti dovremmo buttare via Kennedy perchè prendeva i voti dei morti con l’aiuto della mafia?

  45. Traendo spunto da quanto scrive Stefano vorrei aggiungere che Grillo,in passato, è stato un simpatizzante di Berlusconi e quando afferma che i grillini non sono nè di sinistra,centro o destra ripete ciò che molti anni fa diceva Sgarbi che appunto indicava,da presuntuoso quale egli è, che il suo punto di riferimento era “ciò che sta in alto”.

  46. La presa in giro si può fare di qualunque pubblicità, politica o meno, é questione di fantasia.
    Trovo molto meno volgare chi impiega il suo talento per fare satira, di chi imbratta con affissioni abusive le nostre città (che già sono abbastanza degradate di loro); ciò avviene, mi chiedo come mai, con maggiore frequenza ed intensità a ridosso delle elezioni (le amministrative in particolar modo).
    Spero Telese voglia un giorno prendere a cuore tale argomento facendo vedere la differenza con altri paesi, ma soprattutto le similitudini con altri definiti “terzo mondo”.
    Poi forse un giorno potremo iniziare anche a parlare di quelle autorizzate che sono eccessive (mai guidato la vostra auto su una strada provinciale regionale?), ma quello quando ci sarà un barlume di ritorno alla civiltà in Italia.

  47. Mi sono fatto la più bella risata da molto tempo a ‘sta parte !!! Grazie Luca !!!

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