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27 Aprile 2010
Noi, i nazisti (il Giornale) e la satira

Sì, dev'essere vero: noi del Il Fatto siamo in guerra con i nazisti come Wiesenthal, e assetati di sangue e sterminio come uno squadrone della morte a caccia di criminali di guerra o di tardivi difensori del verbo berlusconiano. Ovviamente la satira è satira: ci si può discutere per anni, non ci si troverà mai d'accordo sulla sua essenza, che è fatta di sensibilità e di punti di vista. Ma ci ha regalato una qualche soddisfazione vedere che i palati notoriamente delicatissimi di Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti (anime candide sempre inclini al dilemma di coscienza) si sono turbati per il video (auto) ironico che il nostro giornale ha presentato – con altrettanto dichiarata ironia – nella serata di gala al festival del giornalismo di Perugia. “Fattisti senza gloria”, ha titolato Valdo Gamberutti, autore su nostro mandato di questo spassoso montaggio sulle orme dei "Bastardi senza gloria" di Tarantino, a cui ha rubato – a sua volta parodiandola – l'ambientazione, i personaggi le sequenze.
Certo: nella clip c'erano raffiche di mitra, esecuzioni, detonazioni, sangue e persino omicidi. E si regalava al nostro direttore le spoglie assai gratificanti di Brad Pitt a "Littorio" Feltri la parte dell'ufficiale del Reich che si vanta di dare la caccia agli ebrei. E allora il Giornale si è chiesto: perbacco, ma non c'è troppa violenza in questo accostamento? E' legittimo fare satira paragonando Berlusconi ad Adolf Hitler (loro dicono – nientemeno – che gli assomiglia di più chi scrive, che carini). E sottointendono che la risposta sia no. Subito dopo il Giornale si chiede, forse rivelando una piccola coda di paglia: che cosa avrebbe detto il Fatto se a fare quella satira fossimo stati noi? Se avessimo immaginato un Kill Bill in cui Berlusconi cava un occhio alla Gabanelli, o un Pulp fiction in cui La Russa usa il rasoio per seviziare Gad Lerner?
Ora, la cosa divertente è che probabilmente non avremmo detto nulla. Poi la prima risposta da dare è banale: a noi è venuto in mente e a loro no, quindi non c'è controprova. La seconda risposta è più articolata: fare una parodia su una parodia, è diverso che farla sulla realtà. Ovvero: bisognerebbe spiegare che se io prendo l'immagine de “Il grande dittatore” di Chaplin che fa il verso ad Hitler e la accosto a quella qualcuno, non è la stessa cosa – dovrebbe essere ovvio, ma per il nostro collega Marco Zucchetti, autore dell'articolo, evidentemente non lo è – che accomunarla a quella del vero Adolf Hitler. I nazisti dell'Illinois dei Blues Brothers sono un simbolo non sono un documento: sono una trasfigurazione, non possono essere un'ingiuria. E infine, dettaglio ancora più importante: la violenza di Tarantino è una violenza metafisica, splatter, esagerata. Sarebbe come se si accusasse di istigazione al linciaggio qualcuno che mima i cazzotti di Bud Spencer. Ma l'ultima risposta, ovviamente, è quella decisiva. Il Fatto usa consapevolmente la lingua della satira e dichiarandolo quando lo fa – al punto da aver varato un supplemento satirico – mentre questo governo, e il suo premier, e buona parte della politica italiana (e anche la stampa di centrodestra) troppo spesso ricorrono alla satira involontaria. Noi possiamo scherzare perché abbiamo chiaro quale sia il confine. Loro faticano perché spesso lo oltrepassano senza volerlo.
Noi prendiamo l'eccesso di Tarantino e ci scherziamo sopra, loro prendono l'eccesso di Bondi e Cicchitto e si trovano costretti a prenderlo sul serio. Noi quando Berlusconi definisce i magistrati “antropologicamente diversi” sappiamo che purtroppo non è satira, loro quando trascrivono queste parole sanno che purtroppo non possono corredarle con una pernacchia. Non è una differenza da poco. Tant'è vero che quando il centrodestra ha cercato dei testimonial nel settore ha fatto ricorso al Bagaglino. La satira è così: l'unico parametro serio è il buono o il cattivo gusto, ma avere sempre chiaro il confine. Oggi, sul giornale, c'era una vera foto di Brad Pitt corredata da una didascalia che spiega più di tutti questa confusione: "Nella foto: Antonio Padellaro nei panni di Brad Pitt". "Bisogna dirlo al club delle mie fan, ha commentato Antonio. Bisogna avvisare i colleghi del Giornale che non lo prendano sul serio.

Luca Telese

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24 commenti »

  1. A me la cosa che ha fatto più schifo dell’articolo è stato il riferimento al fatto che tu hai lavorato al Giornale, quasi come a dartii sottilmente del voltagabbana. Mi viene il volta stomaco.

  2. Mannò, macchissenefrega… E’ quasi come direnbuongiorno e buonasera. Piuttosto, non sarà mica vero che asomiglio a Hitler?

  3. Ps: ti è piuaciuto “fattisti”, antonio?

  4. scontro Fini- Berlusconi, i berlusconiani all’attacco: ci sono secondi fini…egocentrica la risposta del presidente della camera: non ci sono “altri Fini”…

  5. Fini attacca il premier: basta con gli inni….
    Berlusconi rilancia: basta con gli “ini”…
    Fini non ci sta: basta “cogli oni”…

  6. Come al solito.
    I vostri articoli, i vostri servizi, la vostra satira, le vostre parole, le vostre critiche, i vostri commenti sono sacrosanti, innocenti, veri; chi non la pensa come voi è fascista (sempre meglio che comunista!!! Oltre 100.000.000 di morti ammazzati dai rossi nel mondo, giusto per non dimenticarlo) e insulti vari. Non sapete e/o non volete vedere ad 1 cm. oltre la vostra ombra ideologica; per voi esiste un unico pensiero interprete di un’unica identità umana. Siete in minoranza ma non vi sfiora minimamente l’idea di poterlo avere voi qualche torto; magari, ogni tanto, pensare “forse qui mi sbaglio”. In merito alla vostra attività, non immaginate o, meglio, non ve ne frega nulla della sofferenza psicologica che può provare un uomo, il cui pensiero si allontana dal vostro, preso di mira dai vostri attacchi, giustificati, come nel caso dei talebani, dal vostro essere “giusti”; per far colpo inventate tetri scenari di trame e complotti che alla fine, si scopre, sono basati solo su presunzioni di colpevolezza del nemico o invidia che vi contorce l’animo o, semplicemente, esibizionismo.
    Il vostro atteggiamento non ha lo scopo di trovare una soluzione ai problemi ma mira ad annientare l’avversario, ed è colmo di ipocrisia e falsità, di ricordi a favore e dimenticanze a sfavore: accusate, legittimamente, i nazisti per lo sterminio degli ebrei ma oggi non alzate un dito contro l’Iran che gli ebrei li mangerebbe vivi; avete vissuto il sesso sempre con libertà estrema, ma oggi se uno si fa una “trombata” extraconiugale sbraitate allo scandalo; gridate, giustamente, ladri a chi non paga le tasse, ma poi eleggete ad eroina una zoccola di lusso che le tasse non sa neanche cosa siano; attaccate, correttamente, chi lede gli interessi dello stato, ma dimenticate i danni che ci ha causato l’attuale proprietario de “La Repubblica” e l’ “Espresso” ora in “vacanza” in Svizzera.
    A voi non interessa informare (che fine hanno fatto le inchieste sulle coop?), a voi interessa la fama, la gloria e, soprattutto, la moneta, “princìpi” che raggiungete schierandovi con gli attivisti incazzati e violenti (notoriamente di sinistra), quelli più motivati a seguirvi perché dite cose che vogliono sentir dire e pronti ad esprimere in violenza le vostre accuse; siete gli uomini dell’Ave Maria, siete le stars dell’informazione, la vostra assoluta cultura vi erge a tre metri da terra, rilasciate autografi e snobbate la quotidianità. Siete condannati all’opposizione eterna, anche quando rappresentate la maggioranza !
    Giovanni SBT

  7. @ Luca Telese

    No, non assomigli Hitler, non preoccuparti.
    E, si, “Fattisti senza gloria” mi è piaciuto molto. Tra l’altro proprio la parte in cui Lillo si accanisce sul nemico Schifani, o quella in cui tu vieni liberato dal giogo nemico.

  8. Caro Giovanni,
    è molto simpoatico questo tuo delirio, ma cotnro chi è rivolto?
    Luca

  9. x Luca

    Prova a rileggerlo che ci arrivi, sei un giovane intelligente.
    Giovanni SBT

  10. Il sig Giovanni ha detto cose molto condivisibili. Telese lei d’una persona intelligente, ha sicuramente capito.

  11. Non la pensa più come Giovanni SBT neanche un ex fascista come Fini, (continua a pernsarla alla propria maniera il prode Berlusconi, amicone del grande ex comunista Putin (100 milioni di morti una parte è anche eredita sua?), se gli “utilizzatori finali” si facessero rilasciare regolare fattura forse ci sarebbe meno evasione fiscale. La cosa che distingue Luca Telese, Marco Travaglio ecc.. è che possono criticare Berlusconi, Prodi, Dalema, criticano destra e sinistra. Cosa che costerebbe cara se succedesse nelle fila della destra Berlusconiana.

  12. Premetto di essere orgoglioso che Fini non la pensi come me, il suo commento, caro Ginoginetto, è la dimostrazione di ciò che ho espresso: ho la si pensa come voi o si è fascisti (questo è ciò che deduco anche dal suo intervento)!!! C’è poco da fare, non vi entra in zucca che un individuo possa avere delle proprie idee e che le stesse non coincidano con gli ideali del fascismo, del comunismo e di qualsiasi altra forma politica. C’è gente, come me, che non ha nessun interesse a difendere una o l’altra parte politica, ma giudica i fatti, perché tangibili, e non le parole, che se le porta il vento. Per me 2+2 fa 4 ed è inutile far credere il contrario magari inventando che il segno “più” in realtà è una “per”……tanto sempre 4 porta !!! Se si vuol giudicare Berlusconi, bene, lo si faccia, ma in base a prove concrete e non per avversione politica, antipatia, invidia o interessi economici; poi, però, quando le inchieste riguardano l’altra parte politica, si usino gli stessi metodi (ripeto, che fine hanno fatto le inchieste sulle coop ??? perché sul tavolo delle accuse non è mai finito De Benedetti ???).
    Ginoginetto, il mio commento non è rivolto e non dà giudizi a chi CREDE a degli ideali; che male c’è ad essere dell’uno o dell’altro schieramento politico ?
    Quello che non accetto è la condanna a prescindere, e tutti coloro che ne fanno un’arma a proprio vantaggio!!!
    Chieda a Travaglio cosa avrebbe fatto nel periodo che va da vent’anni fa ad oggi se Berlusconi non fosse entrato in politica !!!
    Condanno i voltagabbana di circostanza……perché Telese, che si dichiara old communist su facebook (quindi princìpi ferrei), ha lavorato per diverso tempo presso Il Giornale della famiglia Berlusconi percependone lo stipendio ed ora si trova a scrivere per il quotidiano che si posiziona agli antipodi del precedente?
    Vede Ginoginetto, quelli come me, né fascisti né comunisti né lecchini ma semplicemente al di sopra di tutte le parti, guardano i fatti. Non difendiamo nessuna parte politica perché della politica e dei politici non ce ne frega nulla, quello che ci interessa è chi produce i migliori risultati nell’interesse della comunità e non chi urla e sbraita senza SOLUZIONI alternative.
    Giovanni SBT

  13. Giovanni SBT credo che tu ci abbia proprio preso. Condivido al 1000 x 1000.

  14. Ripeto, bravo giovanni

  15. Boh per me 4 x 4 fà 16, c’avete solo il berlusca solo il belusca c’avete solo il belruscaaaaa. Peccato che lo abbiamo anche noi….un gorverno che approva in tempi record lodi Alfano, abbrevia tempi di prescrizione per determinati reati (quali reati vi lascio immaginare)…se a voi Berlusconi sta bene vi trovate in ottima compagnia, io spero di poter avere qualcosa di diverso e migliore al più presto.

  16. Cari Carlo e Daniele, come volevasi dimostrare: hanno sempre ragione i tiforossi politici.
    Il nostro è solo fiato sprecato…..non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare !!!
    Giovanni SBT

  17. Purtroppo la ragione è dei fessi caro Giovanni, io tifo per una cosa solo l’ INTER, se asservire l’intero parlamento italiano alle proprie priorità personali lei lo ritiene occuparsi della colletività buon per lei. Personalmente preferirei vinissero approvate soluzioni del tipo SUSSUDIO DI DISOCCUPAZIONE per chi non trova un lavoro dignotoso, intercettazioni telefoniche e ambientali per tutti i politici e una norma che dia un temine perentorio all’attività politica di chiunque. Se lei sig. Giovanni non ha simpatie politiche si figuri quanta simpatia nutre il sottoscritto per gli uomini politici in generale, specie vedendo l’evoluzione degli stessi: De Gasperi, Togliatti, Nenni, Saragat per cadere nelle mani di Andreotti, Craxi, Forlani, fino ad arrivare al senatore Bossi e al figlio Trota. Ma ci resta solo di cantare “meno male che Silvio c’è”?

  18. lazio-inter… va di scena il biscotto al “mou” fatto in casa…

  19. Scajola amareggiato lascia il ministero con una promessa e una certezza: il nucleare? lo metterei anche nel mio giardino…

  20. Berlusconi all’attacco della stampa, dichiara che “c’è fin troppa libertà”….ma il premier non ci sta e accusa la stampa di fare pura disinformazione…infatti quello che voleva dire era solo che : cè Fini di troppo…

  21. OT: mi complimento per la sua indignazione alla conferenza stampa (o meglio barzelletta) dell’On…. Scajola, questo dimostra che qualcuno con le palle tra i giornalisti ci sia ancora, peccato che le palle non le tiri fuori anche in Tv, con domande molto più dirette ai coprisedia della politica italiota, come sappiamo le domande quando scomode fanno irritare, nel suo programma tv pare non si incazzi mai nessuno :D … in ogni caso è stato un piacere ascoltarla nel suo momento di giornalista incazzato … per la sua salute spero non si incazzi ancora, per la salute del paese vorrei si incazzasse 24/ore al giorno!

  22. Napolitano contro il fallo di Totti: gesto inconprensibile!
    Totti risponde a modo suo: il fallo gli è inconprensibile? proprio a lui..che di “cariche massime” se ne intende….

  23. ciao Luca ,a Perugia siete stati fenomenali,non solo mi è piaciuta la satira,siete stati voi una satira continua. Non ho visto “la via della Conciliazione”,ma come la raccontava Padellaro,se ci ripenso,immagino la scena e il suo divertimento;anche tu non sei stato da meno. Cosa vuoi che capiscano di satira le facce da ebete di Bondi e Lupi, i sorrisetti cretini di Mavalà,i destrorsi che guardano Vauro con sufficienza mal digerita. Non sanno ridere,erano i più intelligenti i vecchi D.C. che gareggiavano per una vignetta di Forattini,tranne “l’intelligente” Max,unico a querelarlo.

  24. Di Pietro contro la candidata Riccò per le scollature mostrate in discoteca: basta feste con patatine “cric e croc”…

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