“Le dichiarazioni che lei ha fatto sui laziali sono da ignorante che dimostra di non conoscere la città. basta poco per venire smascherati, anche un minimo dettaglio”.
Valbosky
“Complimenti per quello che ha detto sui tifosi laziali, dimostra di non conoscere profondamente questa città oppure parla sapendo di mentire. avrebbe fatto più bella figura a dire che era tifoso del Cagliari, invece vi vendete per un piatto de lenticchie.
Buone rosicate!
Valerio De Angelis
“CAFONE ci sarà lei! io sono laziale da sempre, nata a GARBATELLA, il rolex non ce l'ho e non mi interessa averlo, E FACCIO PARTE DEL POPOLO… certo,magari non del "magnifico popolo" gioallozozzo come il vostro, ma sempre popolo… PENSI a fare il giornalista invece di offendere la prima squadra della capitale e i suoi tifosi… distinti saluti”.
Chiara
“Giornalista : 'Beh, si puo' dire pero' che sei giallorossoBlu, dato che tifi anche la Roma. Telese : 'A Roma si deve scegliere, o Roma o Lazio..e spero tu non insinui che io abbia qualcosa di Laziale dentro di me. Giornalista :'No, non mi permetterei mai di offendere' Altro giornalista : 'Non possiamo neanche pensarlo' Telese : 'Si , perche' la Lazio e' la squadra dei cafoni, di quelli con il rolex falso sopra il polsino della camicia, invece la Roma e' la squadra del popolo…'. Proprio la figura del coglione romanista, che non conosce neanche la sua storia (poi la citazione dei rolex è un autogol clamoroso). Sai cos'è la Roma? Il panem et circenses creato da Mussolini, sciogliendo diverse società sportive per crearne una sola, forte, che competesse con quelle del nord. Etica sportiva, sudore di chi si guadagna con la fatica dei risultati, rispetto, umiltà….cose sconosciute! Continuiamo a farci del male, eccone un altro di quelli che stanno affossando la Sinistra e l'Italia. Complimenti Telese, avevo il sospetto che tu fossi un cretino, ma ti ritenevo un giornalista interessante. Macchè. La solita cricca alla Veltroni. Parlate di un mondo che non conoscete, rimediando figuracce (magari pure con l'intento di fare i simpatici), Ma non mi fai pena tu, la pena è la nostra che ci dobbiamo affidare a menti talmente illuminate, Se almeno fossi in grado di fare il tuo mestiere. Vabbè, sei un romanista, ma non nell'accezione di tifoso calcistico (perchè c'è gente rispettabile tra questi), bensì nell'accezione politica del termine”.
Carmelo
Insomma, oggi è successo questo: sta andando in onda una mia intervista a Sky inside, in cui, in un tono davvero scherzoso ho detto questa cattiveria sui laziali, tratteggiando un ritratto volutamente parossistico ed ironico. Perfido? Sicuramente. Lo ammetto, faccio mea culpa. Ho sparato una battutaccia, assecondata dai miei intervistatori (ma è ovvio che la responsabilità è tutta mia) e a quanto pare molte persone si sono offese, se è vero che per questa macchietta del “laziale-supercafone-con-il -rolex-(falso)-sopra-il-polsino”, (per ora) ho ricevuto 46 messaggi di ululante protesta. Però, ovviamente, c'è un però: la maggior parte delle persone che scrivono non hanno visto direttamente la mia intervista. E quindi non hanno capito che cazzeggiavo come si può fare al bar, con la stessa dose di malizia provocatoria che solitamente uso con il mio adorato collega Malcom Pagani, che è coltissimo, assolutamente sobrio, e ovviamente… laziale. Insomma, la rete ha prodotto l'ennesimo effetto rifrazione per cui il primo che ti ha visto si incazza (magari giustamente) e tutti gli altri – che non hanno visto l'ironia – si convincono che io sia andato a insultare un intero popolo. Allora vorrei dire questo: ho una grande passione per il calcio, ho un grande affetto per la Roma (nel 1982, quando avevo dodici anni la città si tinse magicamente di giallorosso in una notte, e così il mio cuore) e ho addirittura trovato ex post molte giustificazioni al mio tifo giallorossoblù, su cui svetta la parentalità della famiglia Conti: Daniele, il grandissimo capitano Daniele, è romanista transitato da Roma a Cagliari, e ama segnare alla Lazio. Si può sottrarre questo sano senso di competizione, e questa legittima ironia al tono bellicoso da scontro di curva. Che fra tifosi ci si sfotta, mi pare il minimo. Per questo, quando leggo chiara che mi da del “giallozzozzo”, e rivendica con orgoglio il suo tifo popolare, mi viene voglia di abbracciarla. E per un attimo mi illudo che tutti i laziali siano come lei. Ma ovviamente è una pia illusione. I romanisti sarebbero sicuramente stati al gioco, perché sono più spiritosi.
Luca Telese
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