Luca Telese

Il sito web ufficiale del giornalista Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Dal Giornale al Fatto

LA STORIA DEL “CONO D’OMBRA” E DEL GIORNALISTA DI SINISTRA IN UN GIORNALE DI DESTRA, OVVERO: ECCO PERCHÉ ME NE VADO A “IL FATTO”, NELLA SPERANZA CHE NASCA UN GIORNALE CHE NON HA PADRINI, NON HA AUTOCENSURE, NON È METTINCULISTA NÈ LECCACULISTA, INSOMMA, TENDENZIALMENTE LIBERO.

 di LUCA TELESE

Dunque succede questo: te ne stai al mare, spaparanzato in un giardino di Fregene e improvvisamente inizia a trillare il telefonino. Chiamate e messaggini a raffica: “Ma che fai?”. Dall’altra parte qualcuno con il computer acceso ti dice: “Oh, Dago deve essere impazzito! Dice che – Bum! – passi dal Giornale al Fatto. Possibile?”. Dago, ovvero Dagospia. Non so come gli sia arrivata la notizia, e da chi. Ma non è  impazzito, è vero. Dopo dieci anni passo dal Giornale al Fatto, non per fare un salto mortale, ma per il piacere di un gesto atletico.
Ci vado dopo dieci anni trascorsi a scrivere una posizione di certo particolare, per alcuni addirittura “sospetta” (l’eterna sindrome dell’infiltrato), quella del “giornalista di sinistra” che lavora in un quotidiano di centrodestra. Per anni, negli incontri pubblici, ogni due per tre si alzava qualcuno e mi faceva: “Non ti senti una foglia di fico?”. Rispondevo: “Non posso esserlo, perché sono diventato noto al Giornale, prima non lo ero”. Oppure mi dicevano: “Ma come? Sei di sinistra e lavori al Giornale?”. Per anni, fino a ieri, rispondevo la verità. Raccontando che non c’era calcolo, studio o premeditazione. Le cose erano andate così. Ero precario al Corriere della Sera, un giorno avevo ricevuto la chiamata di Maurizio Belpietro  che – come raccontava lui stesso – mi aveva detto: “Mi parlano bene di te, mi piacciono le cose che scrivi, vuoi venire a lavorare per noi?”. Gli avevo risposto: “Guarda che io sono di sinistra”. E lui: “Non me ne frega nulla. Persone di destra al Giornale ce n’è tante, ma i giornali non sono partiti, scriverai quel che vorrai, non ti verrà toccata una riga. Mi interessa avere un occhio diverso sulla vicenda politica che dobbiamo raccontare”.
Quella regola di ingaggio, come spiegavo agli increduli, è stata rispettata, sempre. E’ vero che i giornali non sono caserme, è vero che vivono anche di polarità e diversità, ma confesso che io non avrei mai immaginato di trovare in un quotidiano di centrodestra tante teste diverse, tante radici culturali, tante opinioni opposte: radicali, socialisti, comunisti (convertiti e non), diessini, liberali, persino ex maoisti anche qualche montanelliano superstite. Posso dire – credeteci o no – che il rapporto bellissimo con questi colleghi mi ha vaccinato da due difetti fatali di molta sinistra insopportabilmente chic: il doppiopesismo per cui se lo fanno loro va bene se lo fa un altro no, e la presunzione stolta e assurda di essere sempre e comunque nel giusto. Quando nella nostra redazione romana esplodevano discussioni sulla politica che in alcuni casi sfioravano la rissa (ma sempre molto libere e senza rete) mi chiedevo: “Esiste un’altra redazione così meticcia, nella stampa italiana?”. Ancora oggi penso di no. E credo che passeranno anni perché in un giornale progressista come La Repubblica sia assunto chessò, un giornalista dichiaratamente di destra come Pietrangelo Buttafuoco.
Detto ciò, siccome non siamo nemmeno fatine, questo equilibrio curioso, si reggeva su alcune condizioni. La prima: io mi occupavo di cronaca e ritratti e interviste, ma non potevo (e nemmeno volevo) scrivere opinioni o editoriali, appaltati – per ovvi motivi – a persone più intonate alla linea del giornale. Secondo: i titoli li facevano a Milano (talvolta sostenendo l’opposto di quello che avevi scritto!). Terzo: in tutti questi anni mi sono state garantite due libertà preziose. Quella di poter esprimere qualsiasi opinione, anche molto critica con il Cavaliere (quante lettere di protesta di poveri lettori, quando mi capitava di intervenire a Omnibus o su Sky!). E poi la libertà di rifiutare di scrivere articoli di cui non condividevo lo spirito (poter dire “no”, è un privilegio raro, di questi tempi). Viceversa mi è successo anche di scrivere cose che cozzavano con il senso comune del centrodestra, ad esempio quando dopo la trucidata di Scajola su Biagi (“Quel rompicoglioni…”) pubblicai un ritratto al vetriolo del nostro (per fortuna ex) ministro dell’interno. Quando qualcuno mi chiedeva come potevo dire pubblicamente quel che penso di Berlusconi e scrivere al Giornale, ancora una volta rispondevo la verità:  mi sono sempre occupato di sinistra o di An, le pochissime volte in cui ho scritto del Cavaliere, l’ho fatto ho in modo anglosassone, cercando di attenermi alla cronaca. Capitava anche il contrario. Che se tu facendo il mestiere di giornalista chiedi alla Carfagna se abbia gli occhi a fanale perché usa coca, la gente magari pensi: “E’ chiaro che i due erano d’accordo…” (figurati). In ogni caso il “cono d’ombra”, ovvero quello di cui non puoi scrivere liberamente perché al tuo editore dispiace, esiste in tutti i giornali. Prova a La Repubblica a sbeffeggiare il diessino di turno (o Rutelli), prova alla Stampa a parlare male della Fiat, prova al Giornale a farti beffe del Cavaliere, al Messaggero di irridere i palazzinari. Chi non fa il giornalista non sa che, siccome il giornale è un mestiere corale, l’eventuale obiettore di coscienza che volesse dare, sul Secolo d’Italia, del citrullo a Fini, anche volendolo, non arriva in pagina. A mia memoria, solo Marco Travaglio, con la sua forza, è riuscito a scrivere una volta su L’Unità di Soru che Soru un po’ pirla lo è. Lo ha potuto fare perché era bravo, coraggioso, ma anche perché è quello che io non ero, ovvero un opinionista a statuto speciale.
Adesso però accade, una cosa diversa. In modo quasi epico, sorretto solo da un fiume di abbonamenti di persone normali, nasce un giornale – Il Fatto –  che non ha editori. Il che è un punto di debolezza, ma anche di forza. E’ un giornale, forse il primo in Italia, senza il cono d’ombra. Senza vincoli di censura potenziale. Un  giornale in cui si può scrivere bene o male di tutto e tutti, sia di Berlusconi che di Franceschini sia della Fiat che delle banche. In cui si può non essere né leccaculisti né mettinculisti per partito preso. Sarà in giornale elegante ma spartano, una navicella corsara e non una corazzata, ma vi immaginate che spasso se prende il largo? Ho deciso dopo aver visto il nostro premier che insultava Valeria Ferrante, una brava ed educatissima giornalista del Tg3 colpevole di avergli fatto una domanda. Nessuno dei colleghi presenti se l’è sentita di difenderla per questa piazzata cafona. I quattro titoli del tg che aveva provocato l’ira del premier erano così aggressivi che avrebbero potuto stare non sul Male, ma sul Televideo. Nell’anno in cui Papi ragiona con i corpi cavernosi più che con la testa, in cui ha cacciato Mentana (ma persino Mario Giordano!) e deciso che doveva piazzare un ex resocontista di Corte anche alla direzione del 1240, provare a salire su questa navicella è una bella scommessa. E’ vero: non ci si arricchisce, non ci sono paracadute. Ma sai che soddisfazione se l’impresa riesce? Dice il vecchio Walt (Whitman): “C’è che il grande spettacolo del mondo continua/ e tu puoi contribuire con un verso”.

luca@lucatelese.it


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113 risposte a “Dal Giornale al Fatto”

  1. Avatar Gino
    Gino

    Per me è una bella notizia! Anch’io sono uno degli abbonati de “Il Fatto” e sapere che ci sarai anche tu mi fa davvero molto piacere. Mi basta che tu e gli altri facciate bene il vostro mestiere, come del resto avete sempre fatto.
    Con stima, a settembre!

  2. Avatar Pasquone
    Pasquone

    Auguri Luca, ne avrai sicuramente bisogno. Sinistra e destra sono congeniali al modo di pensare e di esercitare il potere, o almeno di fare i soldi per vivere decentemente. Politici e giornalisti si trovano al riguardo in una “zona franca”, spesso privilegiati in diversa ma contigua maniera. Finchè sono giovani, sgomitano ed arrancano, ma non tutti riescono a conquistare l’ambita poltrona dove si “mettono a posto”. Ti auguro appunto di sistemarti prima di diventare vecchio o deluso.
    Pasquone

  3. Avatar Giovanni Colin
    Giovanni Colin

    Sig. Telese, sono uno dei più convinti sostenitori de Il Fatto Quotidiano, al quale mi sono abbonato già da Giugno, e per il quale ‘sogno’ un avvenire ben diverso da La Voce (di cui ero
    azionista) contrariamente a un post letto sul Suo blog.
    Non ho mai letto i suoi scritti: di Giornale ne è esistito uno soltanto, quello di Indro. Leggere da Lei che nel miscuglio della redazione, a cui ha partecipato per 10 anni, ci siano ancora anche montanelliani è per me un’offesa alla verità storica: di Lei o di coloro che si professano ‘montanelliani’.
    Il Giornale postMontanelli è stato sempre il megafono del Sultano, quel megafono che Montanelli rifiutò di essere: questa è VERITA’ STORICA, e dispongo anche personalmente delle prove di quanto avvenuto. Che qualcuno in quella redazione si autodefinisca ‘montanelliano’ è vergognoso e Lei non ci fa bella figura nel riferirlo en passant, se poi lo crede Lei stesso Le assicuro che non mi sento di darLe il benvenuto nel Fatto.
    Perche è Lei a doversi sentire ‘gratificato’ dal partecipare al Fatto non certo il contrario, come molti dei post del Suo blog lascerebbero intendere.
    Un solo post è stato chiarissimo nei Suoi confronti, quello di Giampaolo e, combinazione, ci troviamo con Giampaolo nei post dell’antefatto.it in costante sintonia di opinione.
    Io l’ho solo vista, qualche volta, in Tv ricavandone sempre, forse per Lei potrebbe essere un complimento, l’idea di un giovane Maurizio Costanzo (quello dell’Occhio per capirci, quotidiano svenduto a suo tempo, e quindi inizialmente molto venduto. a Lit.100 contro Lit.500-se ricordo bene- del resto dei quotidiani: risultato fallimento e conseguente ricarico -e credo di ricordare bene- di alcuni miliardi di rosso sulle tasse di noi italioti!). Poi il boom televisivo di Costanzo telegiornalista di sinistra! sulle reti Fininvest e poi Mediaset (e chi lo frega il Sultano in queste mosse!) con l’arrivo per giunta, ancora più condizionante perchè puntato sui giovani della moglie la De Filippi (= tasche piene per la famiglia Costanzo grazie al Sultano).
    Oggi ritorna al GiornaleFeltri l’eccelso’ sostituto di Montanelli, evidentemente il Sultano si sente di dover ‘RIPARTIRE’, sente puzzo di bruciato e giù Milioni di Euro al Direttore della ‘discesa in campo’ così tanto per essere sicuro dell’indipendenza dello stesso dal mondo intero; si rilanciano le ‘cene’ al caminetto di Arcore.
    Io ora leggerò i suoi articoli e, da liberale per mente ‘libera’, mi baserò esclusivamente sui suoi scritti ma Lei non si sogni lontanamente, se mai ne avesse l’idea, di fare la minima falla alla ‘navicella corsara’ come Lei ha definito il Fatto (e, per chiarezza, non mi piace neanche questa definizione ). Siamo ormai tutti vaccinati e ‘con le palle rotte’ da tanto schifoso giornalismo (non il Suo, non avendola mai letta). In più nel mio caso, ed io sono davvero Montanelliano, mi abbono per senso civico con grandi sacrifici, essendo disoccupato, e non permetterò l’esistenza di alcuna ‘quinta colonna’ nel Fatto Quotidiano a costo, per quello che potrà valere, di stare 24 ore su 24 a fare tutti i comunicati necessari di denuncia sui blog ‘liberi’ (anche se il Sultano con il DDL intercettazioni sta cercando di stoppare anche quelli! ecco un buon ‘spunto’ per i Suoi primi interventi; dovrebbe saperlo anche Lei di questa possibile ulteriore ‘vaccata’).
    Da testa ‘pensante’ e, come ripeto, ‘libera’ mi predispongo a leggerLa senza alcun retropensiero (e per sincerità posso dirLe che mi costa!); sicuramente ritengo, contrariamente ai tanti post dei suoi amici ed estimatori, che debba essere Lei a dimostrare di essere all’altezza del Fatto e non il Fatto a gloriarsi del Suo arrivo: so che sto concludendo velenosamente (trentanni da ‘vero’ Montanelliano, mi hanno insegnato moltissimo sui giornalisti italiani, non hanno insegnato nulla invece ai vari Tajani-Mimun-Liguori ecc, salvo come fare soldi).
    Il Suo curriculum (dieci anni nel Giornale del Sultanato) non può, lo capirà vero, rappresentare ai miei occhi ‘titolo di merito’.
    Dimostri nel Fatto Quotidiano, a quel …fiume di abbonamenti di persone normali, nasce un giornale – Il Fatto – che non ha editori. ….(Sue parole nelle quali mi ritrovo, in specie nel ‘persone normali’, ma con una ‘testa pensante’ aggiungo io) tutto il Suo valore e Le assicuro che sarò il primo, per quanto Le possa interessare, a riconoscerLe tutti i meriti dovuti.
    Buon Lavoro (non alla Galliani! è che ci hanno fregato anche il linguaggio del buon senso!).
    Auguri,
    Giovanni Colin

  4. Avatar Massimo Carletti
    Massimo Carletti

    posso cominciare a ridere?

  5. Avatar Vincenzo!
    Vincenzo!

    caro Luca, mi spiace che abbandoni “il Giornale” (e parlo da lettore che ha imparato ad apprezzarti proprio su quelle pagine!).
    MI fa immenso piacere averti conosciuto (sebbene fugacissamente!) ad Alghero in occasione della presentazione del tuo interessantissimo libro e spero di poter avere altre occasioni per incontrarci.
    AD MAIORA, LUCA

  6. Avatar laura
    laura

    peccato, mi mancherà non poter più litigare in redazione sui gusti erotici del fratello dell’editore e sui destini della sinistra bevendo il vinaccio di gianni. Con travaglio sai che ppalle, povero te… Però cambiare fa sempre bene, quindi prosit!

  7. Avatar ledicolantepazzo
    ledicolantepazzo

    non sono riuscito a trattenere le lacrime nel leggere le motivazione del passaggio di telese da il giornale al il fatto. finalmente il comunista-berlingueriano potrà dire in tutta libertà ciò che vuole. certo è che appena scriverà la prima riga contro berlusconi mi dovrò controllare dalle risate. ah già, lui non scrive editoriali o opinioni e sul cavaliere, in particolare, scrive in modo anglosassone

  8. Avatar Gianpaolo
    Gianpaolo

    @laura
    “fratello dell’editore”. Questa tua dichiarazione da sola fa capire la tua “alta” (quasi come il fratello del tuo editore) onestà intellettuale!
    Continua pure a divertirti con i vari Giordano, Feltri, Facci, e gli altri giganti del giornalismo che ci sono nella tua redazione. Io nel mio piccolo preferisco rompermi le palle seguendo Travaglio. E oltre a disquisire dei gusti sessuali del tuo editore (che donna!!! Son tutto un bollore) potreste anche discutere di mafia, corruzione, tangenti, e conflitti di interesse.
    p.s. Ti consiglio di andare a vedere Travaglio dal vivo in uno dei suoi numerosi incontri, prima di pontificare sulla sua simpatia. Sarai probabilmente l’unica a romperti le palle.

  9. Avatar Andrea
    Andrea

    Grandissimo! Non vedo l’ora di leggerti su Il Fatto ;)

  10. Avatar paolo papillo
    paolo papillo

    Caro Telese

    Hai abboccato …non ero io ad avere chiamato ,nella puntata del 18 c.m. , ma un collaboratore del mio blog..ti ho sentito in difficoltà sembravi balbettare…Se avevo un minimo di speranza che non ti saresti prestato alla censura messa in atto da Cruciani e dalla radio verso chi dissente, negando che io telefono per potere intervenire hai toppato alla grande….ho le registrazioni delle mie telefonate al centralino dove mi presento e do il mio numero di cell..e vi accuso di censura ,poi ci attacchiamo la tua risposta a Pino da Pistoia e ci fai la tua bella figura a negare l’evidenza….ovviamente concorderai con me per la trasparenza nell’informazione quindi mettiamo tutto in rete….
    Due sono le ipotesi o la regia non ti dice nulla delle mie chiamate ,allora, visto che adesso ne sei informato, dovresti parecchio arrabbiarti con loro visto che di riflesso ti fanno passare per censore….un giornalista liberale e libero come ti ritieni non dovrebbe neanche minimamente prestarsi a questo. L’altra ipotesi ,che è la più probabile, è quella che ti sei adeguato allo status quò….telefonate pilotate…schedatura da parte della radio dei numeri di telefono di chi interviene in maniera energica e via discorrendo…e se questa è l’ipotesi reale tu con “Il Fatto” centri come i cavoli a merenda…e mi dispiace perché è un giornale che avrei letto volentieri.
    Per rispettare il detto che solo gli imbecilli non cambiano mai idea sono pronto a confrontarmi con te, senza rancore..
    Paolo Papillo
    3392244257

  11. Avatar Nicolò Lerza
    Nicolò Lerza

    Complimenti per la tua scelta… Veramente encomiabile.. Te lo dico da uomo di destra costretto a parteggiare per Di Pietro, unico rimasto ad affermare verità che una volta erano sulla bocca di Almirante o di altri giganti di quella portata…
    Fino a quando ci saranno persone come te, come Paolo Guzzanti, capaci, come egli afferma, di scendere DAL carro del vincitore (non salire SUL carro, che è poi lo sport più praticato in Italia, addirittura maggiormente del calcio), il nostro paese potrà ancora dire di avere un’anima viva e pulsante… Travaglio la possibilità di scrivere quello che vuole se l’è guadagnata tenendo alta la schiena, diritta… Sono certo che alla fine la rettitudine e l’onestà alla fine pagano…

    Grazie Luca… Grazie ancora… Sono certo che l’abbonamento che ho già fatto al nostro nuovo quotidiano sia stata un’ottima scelta.. e i passi tuoi e di gente come te non fanno altro che confermarlo…

    PS. perchè non chiedi anche a Guzzanti di prendere parte all’avventura?? Sarebbe bello se voi (putroppo pochi) coraggiosi ex giornalisti degli house organ berlusconiani vi riuniste e faceste quadrato in nome della libertà di informazione e di stampa..

    ti abbraccio e in bocca al lupo

  12. Avatar Marco B.
    Marco B.

    non mi piaci e non mi sei mai piaciuto, te l’ho scritto anche sul blog di Tetris. Uno che militava nel giornalismo di “sinistra”(hai dichiarato che facevi il servizio volontario alle feste dell’Unità), che ha lavorato per il nano piduiste e pure per Confindustria – Radio24 al Fatto di Padellaro e Travaglio non ci stà a dire NIENTE di nuovo o interessante. Capisco che il cambio di casacca nel giornalismo sia più o meno lo stesso del calcio ma da Padellaro e Travaglio mi aspettavo una selezione migliore dei collaboratori, dato in particolar modo che in giro in rete ci sono giornalisti free lance che la LORO indipendenza l’hanno già dimostrata nei fatti. Partiamo molto male(dopo le premesse ottime)con il nuovo giornale ALTERNATIVO ai leccaculismi e inkularelle destra-sinistra-centro delle vergognose testate editoriali italiane.

  13. Avatar ile
    ile

    i migliori auguri alla nuova testata…se Marco B. ha qualche nome free lance da suggerire bene…intanto grazie a Luca Telese per la scelta fatta

  14. Avatar melina
    melina

    sono già abbonata a Il Fatto (accidenti agli articoli davanti ai nomi dei giornali), ho ascoltato i tuoi interventi ad Anno Zero, seguo spesso Tabloid su radio rai tre del quale sei stato conduttore per un periodo, sono sinceramente attratta dal tuo modo di scrivere e di parlare per cui non posso essere che contenta della tua presenza sul quotidiano in fieri che racchiude tutte le mie speranze di lettrice e di cittadina italiana in cerca di verità. dobbiamo vincere e vinceremo! occacchio. questa l’ho già sentita da qualche parte. in culo alla balena, telese. hai fatto la scelta giusta.

  15. Avatar Marco B.
    Marco B.

    vuoi dei nomi? eccoti 2 link … spero bastino:

    http://www.danielemartinelli.it/2009/05/17/beatrice-in-tv-per-lo-scoop-di-un-ragazzino/#comments

    http://www.pieroricca.org/2009/05/19/luca-telese/#comments

    ma te ne potrei fare almeno altri 10 … e senza dover consultare Telese che di certo NON sà nemmeno di cosa stiamo parlando!!

  16. Avatar valerio
    valerio

    che tu sia di sinistra o di destra non mi interessa.Quello che serve in questo momento sono cronisti disposti a raccontare i fatti!!bravo e buon lavoro.

  17. Avatar Vito Palumbo
    Vito Palumbo

    Luca ho appena visto in rete il video (audio) della puntata de La Zanzara dove prima censurate Paolo Papillo e poi tu fai il simpaticone cercando di negare l’evidenza, ignorando che lo stesso Papillo ti aveva sbugiardato sulla rete.
    Caro Luca, mi stai simpatico ma ancora non hai imparato a capire la FORZA DELLA RETE dove o SEI TRASPARENTE o non vai lontano (chiedi a Mastella e RAIotta)… come inizio il tuo è stato pessimo… spero tu fornisca una spiegazione a questo operato fascista o sappi che la rete non ti perdonerà…
    Attendo una spiegazione… per adesso ti faccio i miei complimenti per esserti reso complice di un atto di bieca censura… COMPLIMENTI!!!

  18. Avatar BECA

    complimenti… bella scelta!!! :D

  19. Avatar L'89

    E’ brutta, la faccenda.
    Io, come detto su parecchi forum di commento, la penso come Telese e sono tra quelli che hanno appreso la notizia con gioia. E, detto anche questo, ho scritto cio’ che ne pensavo su http://lottantanove.wordpress.com/2009/08/20/telese-e-austro-ungarico/

    Saluti all’Austro-Ungarico, alla Austroungarica.
    U’

  20. Avatar Demmini
    Demmini

    Anche io ho visto il video menzionato e a mio giudizio questo signor Papaillo (che non conosco) non ci fa una grande figura, anzi.
    Pretende di decidere la linea della trasmissione, pretende di essere selezionato rispetto a tutti gli altri, pretende di parlare con la redazione.
    E’ come quello che non accetta la fila e deve passare davanti agli altri: perché debba essere privilegiato non è dato saperlo.

    Si sa solo che, a quanto pare, il mondo debba girare intorno alle sue opinioni, sennò è censura. E se questo papillo ruba lo spazio a un altro, ebbene quella non è censura, ma “utile sacrificio” di chi non puo’ competere.
    Tanto che minaccia, scimmiottando Grillo con il tono tipico del “Lei non sa chi sono io!”, di mettere in rete la violenta telefonata tra Papillo stesso e la centralinista, per poi da gran furbo spacciarsi per un altro e accusare il conduttore di “censura”.
    Acccidenti che trappolone, a lui non la si fa!

    Ovviamente se Papillo chiamasse la Repubblica parlerebbe direttamente con Ezio Mauro e deciderebbe insieme a lui i titoli da fare, e naturalmente le sue lettere dense di analisi politica verrebbero pubblicate tutti i giorni. Ezio Mauro non è un censore come Telese! ;-)

  21. Avatar paolo papillo
    paolo papillo

    @deminni
    ma non dire cazzate…non passo davanti a nessuno ..ne in fila ne altrove…se non sai come funzionano i meccanismi della trasmissione evita di dare giudizi a priori…spacciare per liberi interventi quelli degli ascoltatori , è una cosa che quelli come te credono per la comodità di schierarsi sempre dalla parte del più forte…la vocazione al servilismo nell’italiano è innata…

  22. Avatar Demmini
    Demmini

    Mi scusi tanto, signor Papillo, ammetto la mia ignoranza su una trasmissione che ho ascoltato pochissimo in quanto personalmente la ritengo ripuggnante e nauseabonda (la sola voce di Cruciani mi procura l’allergia).
    Non sapevo nemmeno la conducesse Telese in tempi recenti, ma la notizia mi fa piacere: essendo Radio24 di Confindustria, l’avvicendamento di tal Cruciani (che sperò sarà definitivo) con uno come Telese è certamente un fatto di buon auspicio.

    Sulla presunta censura preventiva degli ospiti, mi pare che sia lo stesso video a smentirla, come sarcasticamente e sottilmente fa notare lo stesso Telese: spacciandosi per altri è possibile andare in onda.

    Ergo se telefonassi io potrei ragionevolmente andare in onda. A meno che non ci sia qualcuno che vuole sempre intervenire prendendo anche lo spazio di chi, come me, non è mai intervenuto.

    Non è certo mia intenzione offenderla, e lei avrà certamente tanti meriti come blogger (così almeno ho letto su un altro blog): ma invocare la censura perché non puo’ prendere lo spazio (che è anche di altri) tutte le volte che vuole.

  23. Avatar Vito Palumbo
    Vito Palumbo

    Mi spiace sig.Demmini doverle dare torto.
    Premetto che non c’entro nulla con il sig.Papillo, che tuttavia stimo e seguo da tempo nei suoi atti di Resistenza civile. Detto questo nel suo giudizio denota una certa superficialità.
    Tanto per cominciare, Papillo non viene scartato democraticamente per preferire un altro radioascoltatore… questo sarebbe giusto e lecito.
    Se lei avesse ascoltato con attenzione la telefonata con la centralinista della trasmissione, questa chiede il nominativo a Papillo, che onestamente lo riferisce (poteva tranquillamente spacciarsi per un altro ma il suo obiettivo era dimostrare la censura) e seguono lunghi istanti in cui evidentemente la povera centralinista controlla su un qualche elenco (dove di sicuro vi sono i buoni e i cattivi) dopodichè è chiaro che scoperto il pericoloso bolscevico rivoluzionario terrorista, la predetta centralinista impedisce la diretta al Papillo.
    Bene ha fatto lo stesso Papillo a riferire che tutto sarebbe stato registrato e documentato per essere mandato in diretta.
    Tralascio la sua accusa in cui asserisce che il telespettatore seguente fosse lo stesso Papillo sotto mentite spoglie perchè denota perlomeno una scarsa capacità di identificare una voce e distinguerla da un’altra.
    Infine capitolo Telese… concordo con Papillo: o era ignaro di questa cosa (mi puzza però il fatto che conoscesse eccome il radioascoltatore rompicoglioni Papillo) e farebbe bene a incazzarsi e tanto oppure era già complice del sistema.
    Attendo una risposta dal sig.Telese in persona, non la deve a me ma alla rete…

  24. Avatar Pasquale
    Pasquale

    Bravissimo luca! sono molto contento della tua scelta, non te ne pentirai ;)

  25. Avatar paolo papillo
    paolo papillo

    UNA VOLTE PER TUTTE…CI INTERVIENE E’ UN MIO COLLABORATORE E NON IO…SE ASCOLTATE BENE LA REAZIONE DEL NOSTRO “SIMPATICONE” LUCA E’ IN EVIDENTE DIFFICOLTA’.
    POSSO AFFERMARE SENZA TEMA DI SMENTITA CHE RADIO 24 CONSERVA IN UN DATA BASE I NUMERI DI CELL. DI CHI DISSENTE IN MANIERA “ENERGICA”….ALLA FACCIA DELLA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE…ALLORA PERCHE’ NON DICONO IN TRASMISSIONE; NOI DAREMO SPAZIO SOLO A CHI DISSENTE UN PO’ MA NON TROPPO…IN STILE VELTRONIANO PIDDINO….
    LE CENTRALINISTE CONOSCONO LA MIA VOCE…E HANNO L’ORDINE TASSATIVO DI PORRE ATTENZIONE CHE NON PASSO IL CENTRALINO-FILTRO SPACCIANDOMI PER UN ALTRO..E TUTTO QUESTO PER COSA…PER PAURA CHE DICO CHE BERLUSCONI E’ UN PUTTANIERE..COSA SUCCESSA IN ALTRE TRASMISSIONI…
    PRIMA DI PARLARE GUARDATEVI BENE IL VIDEO;
    http://www.youtube.com/watch?v=ambYc5Wa9bo

    E FINIAMOLA DI PARTEGGIARE A PRESCINDERE……

  26. Avatar mauro
    mauro

    Luca, in bocca al lupo!

  27. Avatar pasquino
    pasquino

    Saggia decisione Luca. Il giornalista ha il dovere di informare senza essere censurato e imbavagliato. La libertà di espressione non pùò essere geometricamente chiusa in un cono d’ombra e omertà che non da un servizio ai cittadini ma li imbonisce e indirizza verso comportamenti socialmente conformi al potere e al suo controllo.
    I soldi non sono tutto: Vespa e Fede docet ….
    Pasquino

  28. Avatar Fabrizio Riva
    Fabrizio Riva

    Paolo del 14/08/2009:

    già tremano le gambine al pensiero di un giornale libero, quindi secondo la tua ottica deformata “stalinista” ?? (al contrario di quei fulgidi esempi di obiettività come il Giornale e le televisioni )

  29. Avatar loris
    loris

    basta che continui a fare il tuo lavoro anche colpendo certa gente che non fa schiffo ai tuoi nuovi coleghi travaglio colombo che si cagano sotto di parlar male della toscanna e emilia romagna dove i cinese mandano al nero in cina 1 millardo di euro al anno dove la BOLOGNA cultural chic a nascosti i suoi soldi a san marino dove santoro ce la fissa con scampia ma la sinistra non a mai messo un uomo della famiglia dei casalesi in carcere MARONI LI STA DISTRUGENDO

  30. Avatar Gianpaolo
    Gianpaolo

    @ Loris.
    Sei la prova del motivo per cui la premiata cosca B&B (Bossi-Berlusconi) fa di tutto per distruggere la scuola. Hai le capacità logiche e di scrittura di un bambino di prima elementare dell’ultimo banco. Sei perfetto come elettore!!! La “A”con l’ H (ha) in Padania non si usa???
    Maroni “Ci” sta distruggendo, assieme a tutti i suoi sodali di Destra e Sinistra.
    Vai a giocare a palla, e a tifare per la tua squadretta con la maglietta verde che è meglio.

  31. Avatar Marco B.
    Marco B.

    ho mandato alla redazione del Il Fatto una richiesta di far votare(in rete)in maniera democratica se Telese meriti o meno la possibilità di collaborare al nuovo giornale. Con l’occasione ho segnalato una lista contenente una decina di nomi di giornalisti freelance(anche volti noti che hanno preferito lasciare le redazioni di giornali e TV, locali e nazionali, piuttosto che asservirsi all’informazione di regime dettata dalla linea politica dell’editore/direttore)e di bloggers alla paolo papillo(che merita di sicuro più di Telese di fare informazione su Il Fatto). Con questo NON mi prefiggo di certo una risposta nè un cambio di rotta imponendo la linea del giornale on line da parte di Padellaro&Co. sulla decisione(a mio modo di vedere sbagliata)di imbarcare gente del calibro di Telese, ma soltanto la possibilità da parte dei cittadini(e lettori)di esprimere ancora una volta ed in maniera democratica la loro opinione(pro e contro)su chi è meritevole o meno di credibilità… e forse i vari componenti del CDA de Il Fatto farebbero BENE a tenere in dovuta considerazione gli umori che il caso Telese ha sollevato nei loro potenziali lettori oltremodo presi in giro da personaggi del calibro di Telese. Fate vobis ..

  32. Avatar Marco B.
    Marco B.

    @lucatelese.it

    Caro Luca,

    di cosa hai paura? Se sai di poter dire la tua sempre e comunque perché rifiuti l’idea che i bloggers e “potenziali” lettori(e quindi COMPRATORI de IL FATTO)si possano esprimere in tal senso?! Te l’ho già detto e te lo ripeto(dalla puntata di Tetris con la Borromeo, De magistris e quell’accozzaglia di monnezza che avevi nel parterre dello studio – inclusa la giuria)che non mi piaci e non mi sei MAI piaciuto. NON perché sei un rifondarolo(tue dichiarazioni)a libro paga del NANO(per poco ancora visto il giro di poltrone che c’è in questo momento nell’editoria italiota)ma perché a IL FATTO uno come te NON ci stà a dire NIENTE(a mio modo di vedere) … ma proprio NIENTE NIENTE. Tranquillo anche sul fatto che riguarda il MIO di lavoro. Quando un domani dovessi essere un VIP(o presunto tale) come sei tu da qualche stagione grazie a radio e TV, stai pur tranquillo che se dovessi essere messo a giudizio popolare e il tuo voto dovesse risultare fondamentale per salvare la mia di sedia, ti garantisco che rassegnerei le dimissioni un istante dopo la votazione sapendo di avere anche il benché minimo “debito” di gratitudine nei tuoi confronti. Per tutto il resto riconfermo quanto ho già detto e ribadisco quanto espresso:nel CDA de IL Fatto dovrebbero(per essere un giornale LIBERO a fatti oltre che a slogans di lancio editoriale)provare ad ascoltare ANCHE le voci dei loro potenziali lettori, non solo quelle derivanti dal mondo giornalistico che PURTROPPO in Italia sono sempre più da CASTA, come lo sono il calcio, la politica, l’imprenditoria e le corporazioni professionali, avvocati e giudici in primis … concordi su questo o son sempre e soltanto IO ad essere visionario?!
    C’è gente(giornalisti free lance e bloggers)in rete che è molto più “libera” quando scrive e fa domande e lo ha dimostrato con i loro articoli e video(e quindi per me è degna di scrivere per un quotidiano on line come IL Fatto)di quanto non lo siano certi celebrati e blasonati giornalisti e conduttori di talkshow radiotelevisivi che non hanno mai fatto né caldo né freddo al potente di turno(chiunque esso sia), al massimo hanno contribuito a fare la DIS-informazione radiotelevisiva(mezzi di DISTRAZIONE di MASSA)alla quale assistiamo da fin troppo tempo .. tu ne sai qualcosa?!

  33. Avatar mercuxio
    mercuxio

    Caro Luca,
    hai lasciato un buon giornale per trovarti a mettere un po di neuroni in un gruppetto di senza terrra,che propio di neuroni mancano….non te li far fregare….Nella testa di Travaglio di aria e spazio c’ è nè abbastanza…
    con sincera devozione

  34. Avatar Franco

    Gentile Telese,
    una cosa ho apprezzato, la sua correttezza nel parlare del Giornale, il racconto di come Belpietro l’abbia contattata e la descrizione della redazione. Ora, però, lo spieghi bene ai fan del Travaglio, che danno del venduto e del servo a chiunque lavori dalla parte “sbagliata” (com’è a loro dire un quotidiano della famiglia Berlusconi), che quando uno fa il suo mestiere con conscienza e correttezza non è servo di nessun padrone.
    Cordialmente.

    Franco Colomo

  35. Avatar Giuseppe
    Giuseppe

    Caro Luca, mi dispiacerà molto non continuare a leggerla, non credo che sarò un lettore del suo nuovo giornale stante la mia profonda antipatia verso la prima firma Travaglio… spero solo che il suo passaggio faccia riflettere i tanti italiani che sono convinti che chi non la pensa come loro è automaticamente un imbecille o, peggio, un “servo del padrone”… a meno che lei non si senta un ex-servo

    con immuttata stima

    ps: naturalmente le faccio i migliori auguri, ma non credo che questo giornale avrà vita lunga, spero di rileggerla altrove al più presto

  36. Avatar Ennio
    Ennio

    Telese non sei credibile, sei pregato di restare al “Giornale”, i lettori del “Fatto” non ti vogliono. Grazie.

  37. Avatar Ivo Serenthà

    Benvenuto al Fatto,nonostante il mittente,lavorare al Giornale per tanti anni è stato quanto meno curioso,si poteva essere considerati una serpe in seno o un nuovo (visto il passato) Giuliano Ferrara.

    Se Padellaro & C. l’hanno accolta nello staff,evidentemente le hanno riconosciuta una elevata professionalità,le posso augurare buon lavoro,naturalmente di libera penna,o tastiera se preferisce.

    Domanda finale.

    Come mai stasera non è ai microfoni della Zanzara su radio24??

    Vacanza,indisposizione o sospensione da parte della redazione?

    saluti da un abbonato al Fatto

  38. Avatar Il Dietologo
    Il Dietologo

    Devi dimagrire di 6-8 kg, scrivi bene ma sei in sovrappeso, l’immagine ne guadagnerebbe.

  39. Avatar fabio cangiotti
    fabio cangiotti

    …auguri da un lettore del Foglio, giornale di centrodestra pieno di diessini e radicali. Lei è molto bravo, mi ha solo un po’ deluso su Radio 24 quando ha sparato su Bertinotti in Costa Azzurra, invitandolo a sparire più che dalla sinistra, dal mondo.
    Mi pare che lei sia più borghese che rivoluzionario, né meglio né peggio di Bertinotti, e ho percepito un fondo di moralismo che l’aiuterà senz’altro a ben inserirsi nel Fatto…

  40. Avatar Gianpaolo
    Gianpaolo

    @ mercuxio
    E tu nel tuo “buco nero” che ci metti?
    Se per caso un giorno trovassi un cervello, anche usato, da metterci prova ad usarlo.
    Pensa al ragionamento non al ragionatore.

  41. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    Caro Fabio,
    parlaliamoci chiaro. Ma lei dav vero crede che Bertinotti abbia fatto bene a festeggiare a ostriche e champagne per gli operai della Innse? Non ci credo…. A me, lo pensavo allora e lo ripeto oggi, mi viene una terribile voglia di prenderlo a calci nel sedere… Sel o immagina Berlinunguer, Pajetta o Togliatti che brinda dalla costa Azzurra? Forse, mi scusi, sarebbero stati davanti ai cancelli della Innse.
    Luca

  42. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    Grazie Giuseppe,
    ma invece avermeo vita lunga, e lei ci leggera’ li….
    Luca

  43. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    Caro Ivo,
    nessuna censura, a Radio24. Sono io che avevo dei problemi su ferie e contratti, visto il tourbillon della mia vita in questa estate.
    Luca

  44. Avatar Gioacchino
    Gioacchino

    Egregio dott. Telese,
    sono un abbonato a “Il Fatto”, e Le do il mio benvenuto. Immagino che Padellaro e Travaglio non siano stupidi; perciò, se L’hanno assunta, è perché pensano che ne valga davvero la pena. La attendo dunque alla prova dei fatti, amichevolmente e senza preconcetti, facendole i miei migliori auguri.
    Detto questo, La pregherei vivamente di non utilizzare espressioni volgari: i termini “mettinculista” e “leccaculista” che Lei usa non Le fanno onore e mi danno francamente un gran fastidio. Credo che, pur nella volgarità dilagante, sia ancora possibile avere contemporaneamente idee e stile; se amassi leggere espressioni volgari e mi piacesse il giornalismo gridato, mi sarei abbonato al Giornale o a Libero. Capisco che siamo nel 2009 e che bisogna farsi comprendere da tutti, anche dal popolo del Grande Fratello, ma credo che un giornalista abbia il dovere di tenere alto il tono del discorso, non solo nei contenuti ma anche nella forma. Sperando che tenga conto di questa mia osservazione, La saluto cordialmente.

  45. Avatar loris
    loris

    gianpaolo ecco uno che a avuto due incidenti d auto e crescciutto in canada montreal mai fatto le scuole in italia mi insulti tu e la tua baandaa che i spazzini devono essere chiamatti lavoratori socialmeente utili a me di bossi e berlusconni non me ne puo fregar di meno ma tienitelo il tuo travaglino che da buon siciliano a fatto carriera al nord e adesso fa lo schizignoso noi al nord diamo da lavorare anche ai traditori voi nel centro sud avete ssolo dei giornalisti clientelari sia destra che a sinistra l italia e l unico paese del mediteraneo che uno abitante del nord non puo andare a aprire n eanche un bar al sud se no non si spiega tuti gli catalanni madrileni cha a delle attivita noi siamo condanatti a eprono in canarie o andaluzia cuanto a certa stampa repubblica a rotto i maroni e diventata un giornale di gossip come il s expresso

  46. Avatar mercuxio
    mercuxio

    @gianpaolo,
    Grazie per il poderoso consiglio,avvolgerò certo qualche bel pezzo di cervella nella prima pagina del fatto che troverò e proverò a riempire quel vuoto che mi ritrovo tra le meningi.
    Ciò non toglie che trovo la filosofia di Travaglio e compagnia un pessimo esempio di giornalismo ed al contempo un metodo meraviglioso per fare denaro…Scaldare animi poco adatti alla tolleranza con elucubrazioni brizzolate solo per vendere libri e carta straccia alla Beppe Grillo ,passando anche da grande scrittore o giornalista…..
    Mi raccomando abbonati al fatto,il primo giornale con le manette intorno….svelto,CORRI FORREST;CORRI::::

  47. Avatar Gianpaolo
    Gianpaolo

    @loris Io sono del nord e do da lavorare a 30 persone.
    Per rispondere al resto poi dovrei prima trovare un esperto di geroglifici, far analizzare il risultato da uno psichiatra, e infine risponderti con l’aiuto di un bravo vignettista.
    Sai niente tu della banca Rasini? Di Castel Udveggio? Delle tre letterine di Provenzano a Berlusconi? Del processo Dell’Utri? Di Mangano?
    E non disprezzare i giornali di gossip, visto che “Chi” è diventato l’interlocutore principale del Nanopremier!

  48. Avatar Gianpaolo
    Gianpaolo

    @mercuxio
    Dal tuo scritto si desume che gli ottimi esempi di giornalismo sono Vespa, Minzolini, Mimun, Bel Pietro, Feltri, ecc.ecc. ed al contempo sono un ottimo metodo per rimanere poveri in canna.
    Grazieeeeeeeeee Mercuxio, corro, corro.

  49. Avatar roberto r.
    roberto r.

    Ciao Luca, non ti conoscevo bene, ma ora alla luce della tua scelta, della tua occasionale conduzione alla “zanzara”, confesso di ricredermi dai miei pregiudizi verso di te; a conferma di questo, devo ammettere la tua correttezza in quanto sei uno dei rarissimi esempi di giornalista che risponde alle e-mail anche fortemente critiche nei tuoi confronti.
    Ti leggero’ al fatto….e tanti auguri

  50. Avatar Ivo Serenthà

    Meglio così Luca,Radio 24 continua ad essere seria,pur avendo la confindustria in “agguato”.

    A leggerti sul Fatto

    ciao,Ivo

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