Il Giornale

13 Dicembre 2006
IL GRANDE TRADITORE

Carissimi, mi rivolgo a tutti quelli che ne parlano, perchè secondo me Pinochet non va rimpianto in nulla e per nulla. Non ha fermato affatto la strada al comunismo o al totalitarismo, semplicemente perchè ha soppresso un parlamento democratico bombardandolo, e perchè ha ucciso un presidente democraticamente eletto sparandogli addosso, e soprattutto perchè ha fatto sparire dalle loro case centinaia di cileni incolpevoli: studenti contrabbandati per sovversivi, dirigenti sindacali, mogli, madri, preti, operai, diplomatici, sacerdoti, persino delle suore! Non si possono piangere i morti italiani degli anni di piombo, di qualsiasi parte, e poi considerare un intervento illuminato il massacro degli innocenti, la più brutale privazione dei diritti civili che la storia ricordi nella seconda metà di questo secolo dopo. Altro che benvoluto dal popolo! appena hanno avuto la possibilità, nel 1987, i cileni lo hanno mandato a casa. Da ultimo, visto che la destra ama la parola Onore, Pinochet non scelse di combattere Allende a viso aperto, e nemmeno di appoggiare gli altri golpisti, fino all’ultimo: restò alla finestra, decidendo all’ultimo momento. Tramò nell’ombra da complottatore, giurò fedeltà al suo presidente, uccise un soldato lealista come Pratz, nel momento dell’assedio offrì ad Allende un salvacondotto (salvo poi – è tutto registrato – dare ordine di ucciderlo se avesse accettato). Altro che grande camerata. E’ proprio il caso di spendere per lui parole ben scelte: sanguinario ed assassino, servo di interessi stranieri (ma come, la Patria?) che non avevano accettato la nazionalizzazione delle miniere di rame voluta da Unidad popular, i sussidi per i poveri, e nemmeno il famoso “litro di latte” per i bambini poveri delle poblaciones. Di fronte a questo militare arricchito che negli ultimi anni fuggiva il giudizio dei tribunali con i certificati medici, la figura di Allende, che resta al suo posto malgrado la certezza della morte (il coraggio non è un valore?) giganteggia. Scusate l’opinione personale, ma come si vede ci tengo.

Luca

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