Il Giornale

5 Marzo 2009
Sansonetti, Padellaro e travaglini Quanti avvoltoi in volo sull’«Unità»

Il Fatto è che adesso – scusate il gioco di parole – c’è L’altro. O meglio: gli «altri». Perché, a contemplare con attenzione interessata la fibrillazione de L’Unità, ci sono almeno due nascenti quotidiani, entrambi di sinistra, entrambi pronti a intercettare una possibile diaspora di lettori, se Concita De Gregorio non ce la dovesse fare a fronteggiare la fuga di capitali di Renato Soru. Ai due nascituri concorrenti, volendo, se ne aggiunge anche un terzo, l’organo del Sole che ride, Notizie verdi, che il partito di Grazia Francescato e l’editore Luca Bonaccorsi vorrebbero trasformare in un altro quotidiano, sotto una nuova testata di sapore ugualmente ambientalista, Terra o Live (la decisione non è ancora definitiva). Due o tre quotidiani concorrenti, che si aggiungono ad un’area di potenziali acquirenti in cui già oggi pescano ben cinque testate: oltre a l’Unità, Il manifesto, Liberazione, Il Riformista, e addirittura Europa, che può contare sulla coppia di direzione Stefano Menichini-Chiara Geloni e che con i nuovi equilibri nel Pd acquista quotazioni per la maggiore contiguità politica all’area Franceschini (la Geloni è da sempre una Franceschini-girl).
L’argenteria di Travaglio. In questo rimescolamento generale di carte, grande è il disordine sotto le rotative. Sicuramente, quando arrivasse alla luce il quotidiano di Padellaro, si aprirebbe un’asta sul nome più ambito del giornale del Pd, quel Marco Travaglio che oggi firma la rubrica quotidiana più importante. Ma che era anche la firma prediletta dell’ex direttore. L’interessato oggi non si tira indietro, dice che non ha ricevuto notifiche, ma non lesina giudizi al vetriolo sull’attuale stato di crisi. Ecco un piccolo saggio: «Primo: nessuno a l’Unità mi ha detto che la mia collaborazione è a rischio, l’ho letto su La Stampa, spero che non sia vero, ma la mia rubrica è ben poca cosa rispetto alla sorte di 200 persone che mi stanno ancora più a cuore». Secondo: «Non ho parlato con Padellaro. Gli auguro ogni successo, sono sempre contento quando nasce un nuovo quotidiano, ma allo stato attuale, soprattutto per quel che mi riguarda, non ho nulla da… dichiarare». Su Soru Travaglio non risparmia critiche: «Ho scritto su l’Unità, ben prima di tutto questo, che la sua soluzione al conflitto di interessi non mi convinceva. Posso aggiungere che non capisco come si possa scaricare sui giornalisti o sul direttore la responsabilità di quello che sta accadendo». Stoccata: «Soru questa estate sembrava aver scoperto la pietra filosofale, oggi, dopo aver sprecato un paio di milioni di euro con criteri che ha scelto lui, alza bandiera bianca in modo inglorioso». Terzo affondo: «Il signor Soru aveva detto che voleva salvare il giornale, adesso mi pare concretizzarsi il sospetto che volesse usarlo per rafforzarsi nella guerra per bande del Pd in Sardegna». Conclusione: «La guerra interna è stata sospesa, ma poi Soru è stato impallinato nelle urne, come era già successo in Abruzzo, e bene ha scritto la De Gregorio. Peccato che lo scrivesse sul giornale di Soru. Ma era tutto vero».
Il giornale di Padellaro. Resta il fatto che del quotidiano a cui sta lavorando Padellaro si parla da questa estate, con un progetto che l’ex direttore de l’Unità commissionò – non a caso – all’ex amministratore de l’Unità, Giorgio Poidomani. Che all’epoca era ancora a l’Unità, e che a dicembre è stato licenziato da Soru. Ora la coppia torna in campo con l’idea di recuperare un ampio parco di firme: non solo Travaglio quindi, ma anche tanti (da Oliviero Beha a Fulvio Abbate) che la De Gregorio aveva congedato. I veleni, dunque, sono tanti, e sono nell’aria. E se i sostenitori della De Gregorio ricordano gli ottimi contratti pubblicitari che la direttora ha stretto in questi giorni in Toscana e con alcune grandi aziende, il Cdr ieri ha attaccato Dagospia, che aveva reso noto il budget degli stipendi degli assunti della nuova gestione: «È intollerabile che alcuni colleghi siano stati messi alla gogna con tanto di nomi e cognomi. Cifre estrapolate a caso e strumentalmente che non hanno nulla a che vedere con la lotta sindacale che il Cdr ha intrapreso nell’ottica della salvaguardia della vita e del futuro de l’Unità». E ancora: «Si continua nella pratica di veleni e allusioni che ha già colpito in passato direzioni e colleghi». Eppure, l’informatissimo Dagospia, ieri dava notizia anche di un avvicendamento imminente a Il manifesto, dove si apre un duello fra la coppia Norma Rangeri-Marco Bascetta e quella Roberto Tesi-Tommaso Di Francesco. Sicuramente la possibile rinascita de Il manifesto deve vedersela con la discesa in campo di Sansonetti, che con il suo L’Altro ha un pedigree antagonista, trasgressivo, comunista e libertario. Dietro questi rimescolamenti si intravedono già diverse opzioni politiche. Il che fa pensare che gli ancoraggi di mercato più solidi, per le nuove creature, siano quello della sinistra di Fava e Vendola (per Sansonetti) e di Di Pietro (per Padellaro). È la stampa, bellezza. Ma è anche la politica.

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14 commenti »

  1. sansonetti boia

  2. mi spieghi perchè, caro Luca, in tempi di crisi nera anche per la stampa, un editore non può predisporre un piano di razionalizzazione per un giornale che vende poco e non se lo fila nessuno? dove è stabilito che deve continuare a sborsare miliardi per mantenere sontuosamente una casta di intoccabili solo perchè giornalisti, in barba a qualunque logica di mercato?
    Soldi ne ha già sborsati e non è andata bene, evidentemente bisogna aggiustare meglio la strategia, altre migliaia di persone stanno perdendo il posto di lavoro di questi tempi, non si capisce perchè i giornalisti devono fare la bella vita alla faccia degli editori.
    Francamente piuttosto che perdere l’Unità preferisco qualche pagina in meno e qualche giornalista in meno, nessuno è indispensabile.
    p.s.
    travaglio è il solito stronzo che se gli tocchi gli amici te la giura per la vita, quindi le sue parole non sono il vangelo.
    cordialmente
    Virginia

  3. cmq prima di dare del cazzone a Soru, dovresti sciacquarti la bocca….

  4. Virginia, ma perché uno – siccome ha perso – deve stroncare l’unico giornale che aumenta copie? Perché deve colpire i precari? Perché deve usare un partito come un taxi?
    Luca

    ps.
    Che fine ha fatto marcotravaglio.it?
    Pps sono stufo dei presunti leader che scappano

  5. non riesco ad inviare

  6. senti luca, Soru ha già sborsato una paccata di miliardi per salvarte il giornale dalle grinfie degli angelucci, ora prima di buttarne altri in un operazione inutile chiede che ci sia una razionalizzazione delle risorse impiegate. chiunque al suo posto farebbe la stessa cosa. i precari sanno perfettamente che possono rischiare il culo, facciano altro! chi ha detto che tutti devono fare i giornalisti? con quali risultati poi in questo paese .. lasciamo perdere và…
    Il fatto è che siccome ha perso, tutti gli date addosso come avvoltoi. ma sappiate che i 400mila sardi che lo hanno votato lo amano più di prima perchè noi che viviamo quà sappiamo bene a cosa è dovuta questa sconfitta, voi no; e un giornalismo come si deve lo avrebbe dovuto rimarcare, andare veramente sul territorio per capire cosa stava accadendo, invece di stare a scrivere la solita banale chiacchera che fa comodo al padrone. nessuno ha scritto ciò che è accaduto in sardegna, nemmeno l’unità. quindi dei precari dell’unità, francamente, me ne fotto.

  7. non riesco ad inviarti l’indirizzo del nuovo forum, laltro è stato chiuso perchè chi ne deteneva i diritti non ha pagato non so bene cosa, ora ne abbiamo un altro mooolto più fighetto e benedetto dal Trav in persona addiritura
    ma se cerchi marcotravaglio mastertopforum, ti appare subito!
    p.s. tranquillo, Soru non scappa, sta solo elaborando il lutto, tra un pò torna più in forma che mai , basta vedere il suo sito

  8. avvoltoi. il classico stile de il giornale. pipa e manganello.

  9. forza l’unità e concita.
    no ai riciclati finto-alternativi. dignità per la stampa di sinistra: soru caccia fuori il grano…

  10. travaglio e padellaro a lavorare nel giornale di telese. come sappiamo non è un giornale “controllato” quindi sicuramente ci sarà spazio per loro come c’è spazio per telese.
    travaglio dovrà scrivere solo di tangenti di sinistra, ovviamente.

  11. Ma dove cavolo sta il nuovo forum dei travaglisti? Quanto a SOru, cara Virginia, non sono d’accordo con nulla di quello che dici. Non pmi piacciono questi che hanno il piano A se vincono, e mandano affanculo tutti se perdono.
    Luca

  12. A chi mi devo rivolgere per poter collaborare cn il nuovo giornale?

  13. Telese sa la differenza tra i giornali che non vendono nulla e si tengono per i denari di gente che ne ha tantisssimi
    ai quali i giornali servono per sostenere imprese palazzinare

    e quelli che hanno editori da 4 soldi

    ???

  14. Caro Telese,
    fintanto che la politica finanzia i giornali avremo giornali poco critici.
    La stimo come giornalista e scrittore (“cuori neri” resta un cult) e vorrei sapere la sua opinione sul mantenimento di quella “casta” chiamata “ordine dei giornalisti” talmente obsoleto da essere imbarazzante.
    Le opinioni di Traaglio su Soru dimostrano che solo qualche buontempone può definire Marco uno di sinistra.
    Viceversa mi sembra uno documentato e uno dei pochi cronisti che ha il “vizio” di dire la verità.
    Cordialità

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