Il Giornale

5 Agosto 2008
Ma nella sfida sul satellite Massimo vince già 2-0

Il primo dettaglio che svela il piccolo retroscena di questa ultima, incredibile guerra punica all’ombra del loft (che tra l’altro non c’è nemmenopiù, per cessata locazione) è sotto gli occhi di tutti. Walter Veltroni e Paolo Gentiloni, per indire una conferenza stampa, scelgono le tre del pomeriggio del 4 agosto (!). Visto che durante il botta e risposta con i giornalisti si apprende che Youdem inizierà a trasmettere il 14 ottobre (avete letto bene, ottobre: prima è tecnicamente impossibile) diventa chiaro che l’annuncio è stato anticipato a tempo di record per parare il colpo incassato dal piccolo scoop di La Repubblica, quello che annunciava il palinsesto da tv quasi generalista di Red tv (il canale animato da Claudio Caprara, ma patrocinato da Massimo D’Alema). Il duello iniziato nel 1994, insomma, si sposta sulle parabole. Nel negarlo, Veltroni quasi lo trasfigura in una metafora epico-letteraria: «Vi piace tanto, a voi giornalisti, l’idea di Conrad, degli eterni Duellanti… Questo è il partito! Non “i veltroniani”, che non so chi siano. Tra l’altro – ironizza parafrasando Woody Allen – se ci fossero, non apparterrei ai veltroniani, anzi… Sarei critico ». Seconda doccia scozzese. Dato il calendario, però, sarà «l’altro canale» (ovvero Red) l’unico in grado di trasmettere la diretta della festa. Di più: anche l’evento più importante della campagna di rilancio voluta da Veltroni, la Summer School, potrà andare in onda solo lì. Spiega Caprara: «Ci tengo a precisare che noi vogliamo continuare a fare il nostro lavoro senza polemiche. Saremo alla festa con 12 persone, cabine di regia, e mezzi pesanti ». Così il vero dilemma resta come si sia arrivati alla «guerra delle due parabole». Il paradosso vuole che da anni Caprara sostenga che c’è spazio per una tv di area, capace di raccogliere il popolo progressista oltre i confini di partito. Ora, invece, uno stesso partito avrà due canali. L’estate scorsa, intervistato da Gianni Riotta, Veltroni, appena eletto leader, sembrava sposare il progetto: «Ci serve un canale satellitare capace di mettere in rete le idee e la cultura della sinistra. Magari dovremo cercare unnome un po’ più accattivante… ». Subito dopo, Caprara (con Consoli e Bruno Pellegrini, fondatori e proprietari di Nessuno Tv) allargano la redazione a giornalisti indipendenti di area margherita, comeil blogger Mario Adinolfi. Al congresso dei Ds persino il Dj Pierluigi Diaco, sponsorizzato da Piero Fassino, tenta una «scalata» (respinto con perdite dopo aver condotto un talk show durante l’Assise e aver annunciato intenzioni e sponsor al Corriere). Tutti pensano che Veltroni, noto conoscitore del piccolo schermo si appresti a fare il grande salto, ma misteriosamente, dal suo Pd non arrivano contributi (né soldi). Nessuno tv si regge sul contributo pubblico che ottiene a prescidere dai Ds:maper tutta la campagna segue il leader Pd con un inviato ad personam. Dopo il voto c’è l’accelerazione, quando ad interessarsi è D’Alema, che sogna di farne una frattocchie mediatica. Il lider maximo chiede al leader del Pd: «Mi ci impegno solo se tu sei d’accordo». Veltroni risponde: «Nulla in contrario». Poi il giallo di questi giorni, con l’annuncio dei due canali in concorrenza. Occhio ai dettagli: nello spot di Youdem ieri, c’erano Veltroni, Franceschini. D’Alema no. C’era Goffredo Bettini, curiosamente incastonato in un I-phone. Ma forse era un colpo basso…

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