Il nuovo libro di Buttafuoco
Fabrizio D’Esposito per il settimanale "A"
"La preziosa esistenza delle donne, come espressione della bellezza divina e apice dell’affetto e della purezza, è stata oggetto di un brutale sfruttamento, durante gli ultimi decenni, da parte dei detentori del potere, dei media e della ricchezza". Chi ha pronunciato queste parole?
La soluzione è a pagina 20 dell’ultimo libro di Pietrangelo Buttafuoco: Cabaret Voltaire. L’Islam, il Sacro, l’Occidente, edito da Bompiani. L’autore della citazione è il presidente dell’Iran che vuole cancellare Israele: Mahmoud Ahmadinejad. Giornalista e scrittore di talento che si autodefinisce "sincero antidemocratico", il siciliano Buttafuoco, firma storica del Foglio oggi a Panorama, non è nuovo a feroci invettive contro il pensiero unico del politicamente corretto. Ma stavolta è andato oltre.
L’Occidente si sta suicidando con un Pacs planetario. "Feretri che non figliano culle". La "rapina liberale" partorita dall’Illuminismo sta spezzando la "catena di trasmissione della Tradizione", fatta di cattolicesimo, Islam, Iliade e Russia ortodossa. E alla fine la scimitarra maomettana "non abbatterà nulla che non meritasse di essere abbattuto". Micidiale. Quella che segue è un’intervista di muscoli e maiuscole.
Lei dedica il libro a Giuliano Ferrara, il direttore teocon del Foglio. Ma non si è ispirato anche a lui per scrivere di "destra scimmiesca, imbecille e ottusa"?
«Non mi sarei mai permesso. Lui mi ha dato una casa (Il Foglio, ndr) che è diventata pure la mia casa. Tra noi due c’è un’affinità da fratelli. Piuttosto, mi riferisco al bushismo, alla destra angloamericana che ha condotto una crociata razzista contro l’Islam».
E l’11 Settembre?
«L’attentato alle Torri Gemelle paradossalmente rappresenta la deriva occidentalista, modernista dell’Islam. È stato un evento aberrante. Ma la fede dell’Islam vero è cavalleria. Il rispetto delle regole del gioco è fondamentale».
Il terrorismo è tornato con la strage di Mumbai, in India.
«Gli attentati confermano che il mostro terrorista è onnipresente, nonché modernista, Perché rinnega l’essenza stessa della fede che è la vita. Un’altra prova della necessità di un ritorno alla Tradizione».
Continuiamo: una destra che ha sfasciato "ogni Dio, ogni Patria, ogni Famiglia". Eppure ministri italiani come Carfagna e Tremonti si appellano proprio a Dio, Patria e Famiglia.
«Quella di Carfagna è la dichiarazione genuina di una brava ragazza del Sud. Tremonti invece è un personaggio enigmatico, ma lo Spirito soffia dove vuole».
E Berlusconi? Il filoamericanismo certo non gli manca.
«Il Cavaliere si salva perché alla fine prevale sempre l’italiano che è in lui. È amico degli americani ma con le sue dichiarazioni a favore di Putin e della Russia ha fatto schiumare di rabbia i suoi sottoposti. Riesce a farsi beffe di tutti. In ogni caso non illudiamoci troppo».
In che senso?
«L’Italia non ha una sovranità politica. Purtroppo rimane un’espressione geografica. Gli americani ci hanno imposto l’idea che i desideri sono diritti, che il nostro destino è il consumo. Oggi la prima cosa che le mamme insegnano ai figli è declinare bene la parola gay».
E invece cosa dovrebbero fare?
«Far recitare loro l’Ave Maria. Noi stiamo abbandonando il Sacro. Ma la democrazia è la fornace delle utopie. L’uomo non può bastare a se stesso. L’Eucaristia non è un’utopia».
È notizia di questi giorni che il Papa ha scritto la prefazione all’ultimo libro del liberale Pera, ex presidente del Senato.
«A forza di accettare tutto ci siamo dimenticati che il pensiero liberale nasce dalla sovversione dell’Illuminismo. Non c’è niente di più velenoso per la Tradizione».
Meglio la teocrazia sciita dell’Iran?
«Sì. Nel tanto vituperato Iran dell’odioso Ahmadinejad oggi ci si può permettere ancora il lusso di festeggiare le date del calendario di Zoroastro. Questa è la vera tolleranza, non quella di Voltaire che costruisce solo pregiudizi».
Ma l’Iran vuole cancellare Israele.
«Pure il Vaticano ha riconosciuto con ritardo enorme Israele. Mentre lo fece subito con la Repubblica islamica dell’Iran. Diamo anche ai musulmani la possibilità del ritardo».
Nell’orgia di morte dell’Occidente, lei infila la teologia rosa di un Dio femmina.
«È un’immagine insopportabile. A noi basta l’esempio della Vergine Maria. Non c’è bisogno di sprecare parole».
C’è salvezza dal degrado spirituale?
«L’Occidente durerà per pochi anni ancora, come concetto è già finito. Ma a differenza di Germania, Francia e Inghilterra noi troveremo un angelo custode che ci assisterà».
Chi?
«L’India, forse la Russia. Oggi la vera destra, non quella che fa la guerra al sacro mai portata al termine dalla sinistra, deve rifugiarsi nel campo opposto dell’Occidente».
Lei passa per fascista: lo è sempre?
«È una parola inutile ormai, che guarda al passato. Io invece parlo del futuro che ci aspetta. Ho smesso di fare politica quando è nata Alleanza nazionale. E oggi non vado più a votare».
Costretto a scegliere tra sciiti, ortodossi e cattolici, che farà?
«Dio ci ha fatti diversi per gareggiare nell’approdo alla Verità. Noi scegliamo in base di ciò che siamo. Siamo destinati a stare con Padre Pio e il cattolicesimo popolare…».
A proposito, le ha fatte le processioni quest’anno?
«Sì, le processioni dureranno millenni, anche se c’è il pericolo del folklore da Pro-loco».
Spiegazione dell’ultima domanda: intervistato e intervistatore, il Venerdì Santo s’incappucciano nei rispettivi paesi d’origine.