Esce in libreria “STRAGE ALL’ITALIANA”
Strage di Bologna,
è l’ora della verità?
Francesco Cutillo
E’ ancora una volta un libro a far tornare la strage di Bologna in primo piano. E’ in uscita in questi giorni, infatti, per le edizioni “Trecento” il volume “Strage all’italiana” di Valerio Cutonilli, portavoce del comitato “L’ora della verità”.
Una verità a cui, però, secondo l’autore, non si può giungere “a mezzo di commissioni parlamentari o a colpi di maggioranze politiche”. “Credo - spiega in un’intervista esclusiva al portale ‘AsgMedia’ – che le tragedie italiane del 1980, al pari di quelle che le avevano precedute, restano avvolte tuttora in un’ampia sfera di indicibilità. Nel libro invito a riflettere su quale possa essere la fonte primigenia di tale indicibilità. Personalmente, suggerisco di cercarla in alto, in quei luoghi in cui, negli anni difficili della guerra fredda, i confini tra le deviazioni del potere e la ragion di Stato apparivano incerti e sfumati. Bologna non fa eccezione. Nel libro - conclude – ho tentato di spiegare perché…”.
Tuttavia, per Cutonilli, la revisione delle sentenze di condanna “appare una prospettiva auspicabile”. “La vicenda del falso tumore di Massimo Sparti - chiarisce – è ormai di pubblico dominio. A mio avviso è evidente che non si trattò di una diagnosi errata ma di una frode medico-carceraria. L’impianto accusatorio che ha portato alla condanna di Fioravanti e compagni poggia sulla deposizione testimoniale del malato immaginario Sparti. Provata la falsità di tale testimonianza, crollerebbe l’intera ricostruzione giudiziaria. Bisognerebbe solo avere il coraggio di ammetterlo. Ad oggi, purtroppo, non noto che ci sia questa disponibilità.”.
Per Paolo Bolognesi, presidente dell’“Associazione tra i famigliari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980”, sentito sempre da ‘AsgMedia’, quella di Cutonilli è “una causa persa” perché “ci sono stati 10 gradi di giudizio e Francesca Mambro e Giuseppe Valerio Fioravanti hanno avuto un’enorme fortuna grazie all’apertura del processo Ciavardini, nel quale avevano la possibilità di dimostrare la loro innocenza. Nel 1995 i legali dei due Nar avevano detto che avrebbero riaperto subito il processo ma non hanno fatto mai nulla”.
Eppure, sostiene l’autore di “Strage all’italiana” replicando a Bolognesi, “la maggioranza degli italiani difende questa causa persa. Non si possono ignorare queste evidenze sostenendo che nessuno ha letto le sentenze, o che sono tutti in malafede”. Oggi che la vicenda giudiziaria sembra terminata, aggiunge Cutonilli, “bisognerebbe avere il coraggio di confrontarsi civilmente su questo problema. Un problema di carattere nazionale che mi sembra destinato a crescere con gli anni. Temo che la verità su quell’atto disumano che fu la strage di Bologna sia ancora lontana. Per questo, in realtà, abbiamo perso tutti”.
E’ vero, dice Francesco Storace, leader della Destra, “sulla strage ci sono ancora tantissime ombre”. “Mastella se ne lava le mani”, accusa. “Non si vuole arrivare alla verità. Si vogliono solo individuare dei colpevoli a tutti i costi”.
E, proprio Valerio Fioravanti (condannato assieme a Francesca Mambro e Luigi Ciavardini in via definitiva per la strage di Bologna), ad AsgMedia, spiega come la verità su questa vicenda, alla fine, sia “un’illusione” anche se, oggi, qualche spiraglio potrebbe aprirsi essendo la vicenda svincolata finalmente dalla politica: “Oggi la sentenza sulla strage - dice – non sposta piú voti, né a favore né contro. Ora solo le persone di buona volontà possono ricercare la verità, visto che non c’è piú il problema del rendiconto personale, di portare voti da una parte o dall’altra”. Ritiene, però, impossibile riaprire un processo. “Per farlo servono nuove prove. Ma come si fa a portare nuove prove ad un processo che è stato sostanzialmente indiziario? Tutto il procedimento infatti è stato fatto sulla base degli indizi, senza prove. Tecnicamente è impossibile la riapertura. Ma abbiamo anche la speranza che qualcosa possa succedere: almeno oggi non andremmo a sbattere contro il muro di gomma della contrapposizione ideologica. Le divisioni ci dovrebbero essere, invece, sul tipo di analisi storico-politica. Su quegli anni è rimasto solamente il silenzio”.
Silenzio, dal quale sarà difficile far emergere la verità.
Su Bologna sembra proprio che ci sia una congiura del silenzio…ma il silenzio sulla strage di Bologna è veramente molto assordante. Io chiedo se una eventuale apertura di archivi di stato o l’eliminazione del segreto di stato potrebbe aiutare la causa della verità. Se Fioravanti, Mambro e Ciavardini non fossero ex terroristi fascisti, quindi colpevoli di comodo, l’opinione pubblica si indignerebbe di più rispetto ad una sentenza che fa acqua da tutte le parti? Non lo so!!
Forse un mezzo per cercare la verità può essere quello di parlarne, far conoscere i fatti nei particolari, far conoscere ai più quali sono “le prove schiaccianti” su cui si basano i famosi 10 gradi di giudizio, coltivare il dubbio…
solidarieta’ per “i terroristi della pora accanto”…..ormai usati da tutti per soldi…usati all’epoca per attappare buchi di stragi nn risolte,e MAI aiutati per la loro non colpevolezza….Luca Lancia
caro Raffaele, Le preannuncio che appena possibile mi metterò in contatto con Lei per avere qualche informzione in più per poter lavorare sopra l’argomento.
ovviamente appena andrà bene a Lei e se sarà possibile.
intanto un saluto cordialmente rugbystico,
GB
Caro GB, da parte mia massima disponibilità, e cmq dammi del tu…tra rugbysti è il minimo. la mia mail è rmorani@racine.ra.it
ciao
raf.
Onore ai lavoratori della Thysse Krupp morti di una morte atroce.
Saluti e Anarchia
evidentemente volevo scrivere Thyssen
mi unisco nei saluti di Marco Bonello per dare onore a quattro operai morti.
GB
ps: a presto Raffaele e mille grazie. GB
mnmnmmm
In questo stato dell’immagine e dell’economia virtuale le persone non esistono più, e raccontare di voler garantire i “diritti sociali” è troppo spesso un modo per strappare qualche voto in più in campagna elettorale.
Vergogna all’Italia politicante figlia della grande illusione digitale, che si sveglia impacciata quando i suoi figli che lavorano in condizioni da terzo mondo, muoiono come eroi.
Onore ai ragazzi trattati come carne da macello e caduti nelle acciaierie Thyssen di Torino.
Lorenz
onore ai ragazzi di Torino, e a tutti gli altri 4 circa che muoiono ogni giorno (festivi compresi) per incidenti sul lavoro…vergogna per chi parla solo di fatalità, per chi ci deve pensare un pò prima di convocare un cdm straordinario, forse perchè i responsabili non sono romeni?? vergogna per chi in questi anni a destra, al centro e a sinistra ha svuotato di senso e peso le sanzioni previste dalla legge per il non rispetto della 626/94 e successive modifiche, oltre che diminuito i controlli, io mi occupo di sicurezza sul lavoro e un pò so di cosa parlo…per questo mi indigno particolarmente!!! Qualcuno ha scritto di superga degli operai, a me sembra più una caporetto!!!
raffaele
Adesso qualcuno può parlare di opposti estremismi, no? Se non fosse così assurdamente tragico (pensate alle famiglie che si trovano a girare per una Torina traboccante di addobbi natalizi…) ci sarebbe da ironizzare, ma proprio non me la sento. Fra l’altro, Lorenz, scivi cose interessanti, e che mi pare dio condividere. Ti sarei grato se tu elaborassi un po’.
Cordialità
Adesso qualcuno può parlare di opposti estremismi, no? Se non fosse così assurdamente tragico (pensate alle famiglie che si trovano a girare per una Torina traboccante di addobbi natalizi…) ci sarebbe da ironizzare, ma proprio non me la sento. Fra l’altro, Lorenz, scivi cose interessanti, e che mi pare di condividere. Ti sarei grato se tu elaborassi un po’.
Cordialità
Adesso qualcuno può parlare di opposti estremismi, no? Se non fosse così assurdamente tragico (pensate alle famiglie che si trovano a girare per una Torina traboccante di addobbi natalizi…) ci sarebbe da ironizzare, ma proprio non me la sento. Fra l’altro, Lorenz, scivi cose interessanti, e che mi pare di condividere. Ti sarei grato se tu elaborassi un po’.
Cordialità
Scusate, ho fatto casino. il “dio” del post 12 é evidentemente un refuso
magari ne mettono un altra di bomba!!!! ..in questo paese che nn sento piu’ mio….un paese di merda..dove sono finiti i valori???? ……fatevi un giro in citta’…..ci trattono come animali ….dobbiamo pagare e subire..punto….RIVOLUZIONE .REGIME….tutto per assurdo ovvio….sara’ che nn vedo piu’ la mia ITALIA.
PRECETTAZIONE
Provvedimento di un ministro, applicato in ogni Provincia dal prefetto, con cui si ordina ai lavoratori che, essendo addetti a un pubblico servizio (per esempio, negli ospedali, nei trasporti pubblici, nella scuola e così via) siano scesi in sciopero, di riprendere il lavoro. La legge n. 146/1990, d’altra parte, ha dettato norme per l’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, che in ogni caso devono garantire ai cittadini i diritti della persona costituzionalmente tutelati.
In un paese dove esistono ancora 137 basi militari operative americane, non esisterà mai sovranità politica, non esisterà mai giustizia sociale, non esisterà mai emancipazione culturale ed economica, non esisterà mai controllo, norme funzionanti, istituzioni, non esisterà mai la verità sui fatti di sangue che hanno caraterrizzato la scena nazionale in oltre 60 anni di occupazione … Queste sono prerogative di Nazioni libere ( ed aggiungo in armi)….
Questo paese è “levantinizzato” nell’anima , è una sottocolonia in decomposizione, è un appendice inutile, un entità geografica insignificante, molto più soggetta, schiava ed ignorante della situazione politica pre-unitaria.
Almeno allora spartuti gruppi giovanili di patrioti ed attivisti insurrezionalisti avevano voglia di ridisegnare il mondo secondo un ‘altra visione.
Oggi noi al massimo possiamo esprimere da dietro il computer la nostra insignificante consternazione … Tra Bologna e gli operai morti a Torino corre un unico filo che mette in luce
la nostra vigliaccheria, la nostra mancanza totale di amore di patria, la nostra totale negazione verso una qualsiasi aspirazione di libertà ….
La colpa continua ad essere solo nostra …
MENTRE LUIGI PASSERA’ IL NATALE IN GALERA E GLI OPERAI ITALIANI MUOIONO BRUCIATI IN FABBRICA NEL 2007, LEGGETE LEGGETE SOTTO I CANI BASTARDI DEL MONDIALISMO US_RAEL COME SI DANNO CONVEGNO PER PREPARARCI ALLA PROSSIMA GUERRA DI CIVILTA’ CONTRO L’ISLAM , IL PROSSIMO BOMBARDAMENTO CHIRURGICO SULL’IRAN, SU GAZA, SUL LIBANO … LEGGETEVI BENE I NOMI DEI PARTECIPANTI, FATE BENE ATTENZIONE ALLE ORGANIZZAZIONI CHE FANNO LORO RIFERIMENTO …
Fighting for Democracy in the Islamic World
http://www.ffdiw.org/
L’incontro di Roma è la continuazione della conferenza di Praga “Democracy & Security” promossa lo scorso giugno dal Prague Security Studies Institute, dall’Adelson Institute-Shalem Center e dalla FAES Foundation for Social Research and Analysis.
A Roma come a Praga i protagonisti saranno dissidenti, intellettuali e politici perseguitati nei loro paesi, in prima linea nella battaglia per i diritti umani, per libertà e per la democrazia.
La conferenza è promossa dalle fondazioni Magna Carta, Farefuturo e Craxi, dall’Associazione Appuntamento a Gerusalemme e dall’Adelson Institute-Shalem Center.
La conferenza metterà a confronto i dissidenti con i leader europei per cercare insieme risposte coraggiose e concrete che questa fase storica richiede.
La partecipazione al convegno prevede la registrazione on line.
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Lunedì, 10 Dicembre
Sede: Camera di Commercio di Roma
Sala del Consiglio
10.30
Conferenza Stampa
con i rappresentanti delle Fondazioni organizzatrici
Fiamma Nirenstein
Stefania Craxi
Anita Friedman
Vera Golovensky
Gaetano Quagliariello
Adolfo Urso
Saluto
Andrea Mondello
Presidente Camera di Commercio
11.30
Vite straordinarie
I dissidenti raccontano ai giornalisti le loro storie personali
Modera: Angelo Pezzana
Un saluto di Magdi Allam ai dissidenti
Martedì, 11 Dicembre
Sede: IsIAO
Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente
09.00
Registrazione dei partecipanti
09.30
Apertura dei lavori
Introduce: Gaetano Quagliariello
Saluto
Professor Gherardo Gnoli
Presidente Isiao
Relatore
Professor Bernard Lewis
L’Islam è compatibile con la Democrazia?
10.15
Sessione 1
Democrazia e Islam radicale
Modera: Natan Sharansky
Saad Eddin Ibrahim
I requisiti necessari per le democrazie islamiche. Il caso dell’Egitto
Kassem Jaafar
La crisi libanese e le implicazioni regionali
Ibrahim Mudawi Adam
La via verso la democrazia nei Paesi in via di sviluppo. La tragedia Sudanese
Farid Ghadry
Siria: dal cambio di regime i benefici per la regione
Aydan Kodaloglu
Islam e Democrazia
attraverso gli occhi di una donna turca laica
11.45
Coffee break
12.15
Sessione 2
Cambiare i regimi dall’interno
Modera: Natan Sharansky
Amir Abbas Fakhravar
La scuola pubblica in Iran quale strumento di divulgazione del fondamentalismo islamico
Bassem Eid
Il fondamentalismo palestinese:
un ostacolo alla democrazia e alla pace
Mithal Al Alusi
Come l’Iran influenza i partiti islamici iracheni
Adil Shaheed Al Juboory
Il radicamento di Al Qaeda in Iraq
13.30
Colazione a Buffet
14.30
Sessione 3 (Prima Parte)
La minaccia fondamentalista alla Democrazia e l’Europa
Modera: Fiamma Nirenstein
Relatore
Bruce Bawer
Mentre l’Europa dormiva.
Come l’Islam radicale sta distruggendo
l’Occidente dal suo interno
15.15
Sessione 3 (Seconda Parte)
Come dovrebbe rispondere l’Europa?
Modera: Fiamma Nirenstein
Josè Marìa Aznar
Fabrizio Cicchitto
Gianfranco Fini
Umberto Ranieri
Lord David Trimble
Segue dibattito con i Dissidenti
17.00
Relazione conclusiva
Natan Sharansky
magari ne mettono un altra di bomba!!!! ..in questo paese che nn sento piu’ mio….un paese di merda..dove sono finiti i valori???? ……fatevi un giro in citta’…..ci trattono come animali ….dobbiamo pagare e subire..punto….RIVOLUZIONE .REGIME….tutto per assurdo ovvio….sara’ che nn vedo piu’ la mia ITALIA.
Commento di valerio broghese — 11 Dicembre 2007 @ 09:35