LA FIAMMA E IL DIBATTITO/ SCUSA POUND PER CASO ERI FASCIO?

06 dic 2006

20 commenti

  1. Chi non ha il coraggio di rischiare la sua vita per le proprie idee. o non valgono niente le sue idee o non vale niente lui.
    Ezra Pound.
    Ieri solo le idee, adesso Fede e idee.

    andrea per la rinascita nazionale cristiana

  2. Non riesco a capire, come mai tutte le volte che il dibattito inizia a parlare di vittime del terrorismo cambia immediatamente con un nuovo titolo.. spero di sbagliarmi….

    Roberto

  3. Le proprie idee o si difendono con altre idee o si difendono con la propria vita, l’importante che il nemico lo si affronti personalmente e non andando a mettere le bombe di nascosto dietro porte o portoni solo per il gusto di colpire nel mucchio.
    Chi ha messo bombe chi a ammazzato vigliaccamente non lo si può ritenere un eroe o un Camerata ma un semplice infame vigliacco.
    Non è facile per i vili aver il coraggio di affrontare un nemico a viso aperto, per molti è stato più facile colpire e scappare…Andrea ne è un esempio.
    L’essere di Destra anzi l’esser Fascista vuol dire aver il coraggio delle proprie idee portando avanti con rispetto il proprio onore per la propria Patria.
    Molti giovani sono morti per le loro idee, quindi non mescoliamo quei giovani con i bombaroli o terroristi falliti ideologicamente che impunemente si sono arrogati il diritto di definisri Camerati..

    BOIA CHI MOLLA – ONORE AI CADUTI PER LA LIBERTA’

    Falco

  4. Inserisco la mia recenzione del Libro di Nicola Rao che ho scritto per il sito:
    http://ladestra.forumfree.net/

    “Il libro narra le vicende di chi, in italia, raccolse l’eredita’ del fascismo. La storia va’ dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi, ma il libro, come in un flash-back, si apre con una vicenda del passato recente: i funerali di Peppe Dimitri. Questi funerali sono considerati come la piu’ grande adunata storica di coloro che si richiamano al fascismo. Ci sono tutti, da AN fino agli ex di Terza Posizione, dai militanti del FSN a quelli di forza nuova, dagli ultimi reduci della RSI fino ai militanti di CasaPound e della fiamma tricolore. Dopo il racconto dei funerali di Dimitri inizia la vera narrazione cronologica: dai Far alla fondazione dell’MSI, da Evola al congresso del 56’, dal governo Tambroni al 68’, poi gli anni 70’ con Freda, i sanbabilini, il golpe Borghese, Ordine Nuovo, la scissione di Democrazia Nazionale, la “Nuova Destra”, e terza posizione . Di questo periodo e’ pure la descrizione del diario di una militante : Emanuela Sessa che cerca di riportarci al clima di quegli anni. Si arriva poi agli anni ’80 con NAR e la stagione del terrorismo nero piu’ intensa, ma in parallelo si parla anche del MSI del dopo Almirante fino ad arrivare al congresso di Fiuggi (oramai siamo negli anni 90’), la nascita di AN e la spaccatura a destra da cui si formeranno via via la Fiamma Tricolore, Forza Nuova, il Fronte Sociale Nazionale e Azione Sociale. Nell’ultimo capitolo prima delle conclusioni si parla dei centri sociali di destra ed in particolare di Casa Pound.
    Il libro e’ molto ben scritto ed i contenuti sono ottimi. Ho apprezzato molto la parte che rigurda l’influsso di J.Evola sul Neofascismo italiano: e’ chiara coincisa, ma spiega molto bene il pensiero del filosofo ed il suo influsso nel movimento. Molto ben fatta e’ anche la parte sugli anni di piombo e sul passaggio dal MSI ad AN. Anche la parte sui centri sociali di destra con l’intervista a Gianluca Iannone e’ ben scritta.
    Il libro, malgrado la vastita’ dell’argomento riesce a descrivere bene i fatti storici salienti e anche le varie differenziazioni ideologiche dei vari movimenti. E’ indubbiamente un opera abbastanza completa che in circa 400 pagine racconta tutta la storia del post e del neo fascismo in Italia.”

    Vi invito anche a visitare sia il forum:
    http://ladestra.forumfree.net/
    che l’annesso portale informativo:
    http://www.ladestra.info/

    Saluti a tutti.

  5. OK, Roberto, ti vengo in aiuto e riprendo la discussione sulle vittime del terrorismo. A dire la verita avevo già scritto una cosa ieri, poi il mio computer è andato in tilt ed ho perso tutto. Premetto che sono una persona poco incline al perdono ed anzi, piuttosto facile all’ira ed ai desideri di vendetta, quindi, se avessi perso parenti, amici, compagni d’arme o quant’altro sarei molto probabilmente molto più incazzato di te. Nessun giudizio, allora, visto che ho avuto il privilegio di portare a casa la pelle, di non aver perso nessuno che amavo ed il buon senso di lasciare l’Italia (e soprattutto Torino!) prima di finire più o meno coscientemente in qualche scelleratezza. Ritorno per un momento alla storia di Walter Rossi ed alla terribile morte di Crescenzo. Se quella terribile mattina di ottobre del 1977 avessi fatto una cosa di buon senso, cioè non fossi andato ad una manifestazione cui non sapevo bene perché andarci e fossi invece andato a sentire una lezione all’Università, magari mi sarei fermato all’Angelo Azzurro a prendere un caffé, e adesso sarei io ad avere la foto su Cuori Neri. E’ ovvio che per me e per il povero Crescenzo la differenza è enorme, ma per “i grandi numeri”, rispetto all’ambiente che si era creato ed ha prodotto quello che ha prodotto, cambierebbe qualcosa? Penso proprio di no. E allora, se Francesca Mambro non avesse raccolto il povero Recchioni da terra, sarebbeoggi Francesca Mambro? Insommma, come anarchico lascio volentieri alla magistratura di stabilire le colpe e comminare le pene, io invece penso che chi è andato in giro a gridare (magari senza pensare mai che sarebbe successo) “camerata basco nero, il tuo posto è il cimitero”, chi ha brindato quando hanno violentato Franca Rame, chi ha applaudito alla notizia della morte di Ramelli, chi, di frnote al cadare di Zibecchi con il crano sfondato ha commentato “E chi lo avrebbe detto che i compagni avessero un cervello?” Chi scriveva sui muri “Stupro saccheggio, faremo ancora peggio” (lascio aperta la lista, chi vuole aggiungere faccia pure, credo ce ne sia per tutti) abbiano responsabilità morali e politiche enormi, forse non inferiori a chi ha premuto il grilletto. Penso comunque si possa sfuggire alla giustizia dello stato o degli uomini, non a quella della propria coscienza, chi vi sfugge, onestamente, lo compiango. In ogni caso, non è da questo forum che possiamo mandare in galera qualcuno (ammesso ne abbiamo voglia), tutto quello che possiamo fare è cercare di ristabilire un barlume di verità storica, in omaggio a chi non è più qui e per provare a risparmiare ad altri la stessa fine… questo sempre senza assurdi “volemmose bbene”

  6. pienamente d’accordo con Marco.

  7. Ma tu guarda se devo essere d’accordo con un anarchico…
    Anche questo è un merito del blog di Telese.
    A proposito: cosa stiamo commentando?

  8. …Infatti titolo a parte non c’e’ la solita testata di thread.

    Qualcuno dice che Pound non fosse fascista?

  9. RAGAZZI, AVVERTENZA. IL TITOLO CHE HA SCRITTO LUCA SU POUND FASCIO O MENO AVREBBE DOVUTO ESSERE SEFGUITO DA UNA MIA RICOSTRUZIONE DELLA PRESENTAZIONE CHE HO FATTO DEL LIBRO LUNEDI’ SCORSO A ROMA CON ESPONENTI DI AN E DI AZIONE GIOVANI.
    NON SO PERCHE’, MA NON COMPARE. STO CERCANDO DI CONTATTARE LUCA PER COMUNICARGLIELO, SPERANDO CHE RIESCA A PUBBLICARE IL MIO POST. ABBIATE PAZIENZA. GRAZIE MEC

  10. Caro Marco, e allora.. io ho solo citato dei nomi, vittime del terrorismo, persone che quella mattina andavano a lavorare e che la sera erono in una bara.
    Io da questo forum non voglio nulla, voglio solo ricordare e far ricordare i nomi dei morti.
    La giustizia terrena italiana fa pena,e tutti noi lo sappiano, ma proprio per colpa di questa mancanza di giustizia fa rabbia.
    quando po vedi che la società ben pensante, insomma i soliti finti intellettuali, santificano dando importanza agli agli imfami assassini .. questo no….non è corretto nei riguardi dei parenti delle vittime.
    Il figlio di Conti stà facendo lo sciopero della fame perchè l’assassino del padre è vivo è vegeto e lavora in regione in Toscana, e nessuno ha detto una parola..(.viva il governo di porci rossi).
    Bisogna avere il coraggio di metersi dalla parte delle vittime e chiedere con forza giustizia per queste.
    Peccato che in Italia, oggi per far carriera, non serve un titolo di studio, basta avere la fedina penale lercia, bisogna o essere ex terroristi, o semplicemente truffatori, laddri, papponi insomma basta esere delinquenti… più anarchia di cosi..almeno non ti puoi di certo lamentare, stiamo vivendo nel sistema a te caro..

    NB: i nomi che ieri ho scritto, sono tutti appartenenti alle forze dell’ordine, uccise solo per puro divertimento da un gruppo di figli di papà viziati e senza il minimo onore.

    Roberto.

  11. Spero tu volessi scherzare

  12. Capisco la rabbia di Roberto ma l’anarchia (nel senso nobile del termine) è ben altra cosa.
    I terroristi figli di papà che ammazzavano povere persone innocenti (tra cui tanti membri delle forze dell’ordine) erano anche a destra (basti pensare a Giusva…) ed oggi sono coperti dagli “onorevoli” di destra, se non dai radicali… non generalizziamo!
    E’ il sistema intero che non va: chi ha certe cose sulla coscienza DEVE FARSI DA PARTE (e ringraziare Iddio di essere ancora nel consesso civile…)

  13. Guarda che recentemente Franca Rame ha ammesso di essersi inventata tutto per “vigilanza antifascista”

  14. Urka, ti giuro che non lo sapevo… qualcuno mi può confermare quello che scrive Ackermann? sarebbe gravissimo. Comunque, Roberto, io non ho mai insultato nessuno, lavoro 7 giorni su sette e mantengo tre persone

  15. Urka, ti giuro che non lo sapevo… qualcuno mi può confermare quello che scrive Ackermann? sarebbe gravissimo. Comunque, Roberto, io non ho mai insultato nessuno, lavoro 7 giorni su sette e mantengo tre persone

  16. I colori dell’anarchia mi sono sempre stati simpatici. Capisco le famiglie delle vittime: sono loro i veri dimenticati degli anni maledetti. Lo stato era e’ sara’ sempre assente per loro.
    Pero’, vorrei ricordare, che chi portava una divisa e magari lo faceva “onestamente”: ammazzo’ di botte Nanni De Angelis!! E probabilmente fece volare un certo Pinelli da una finestra qualche anno prima!Non mi sembra che nessuno abbia risposto davanti ad un giudice di questi fatti.

  17. Vabbé ragazzi, lasciamo stare. C’é invece una cosa che mi ha colpito e di cui vorrei conferma (scusa Ackermann per la mancanza di fiducia, ma ho bisogno di sentire almeno un’altra voce che me lo confermi). davvro Franca Rame ha detto di essersi inventato tutto? Quando e e dove l’ha detto? Ricordo una trasmissione di Augias in cui piangeva in diretta… i racconti terrificanti dell’adolescenza di Jacopo Fo, se è una balla giuro che ci rimango di sasso. In ogni caso, comunque, chi brinda sapendo (o credendo) che una donna è stata stuprata compie un atto criminale e pericoloso.Il mio elenco di avvenimenti e di fatti era comunque solo esemplificativo, togliamo pure quello e mettetene un altro voi, il mio discorso sulla responsabilità politica e (soprattutto) morale non cambia.

  18. Marco Cimmino

    Credo che il grosso problema di una società e di un’epoca come le nostre stia nella presenza di conyentitori vuoti, apparenti, al posto di valori sostanziali: frequentativi degli elementi etici e morali di un popolo. Giustizialismo invece che giustizia, perdonismo anzichè perdono, buonismo al posto della bontà. In questo modo, tutto si svilisce e, una volta perso il proprio valore, cade nel dimenticatoio dove tutto è indistinto: vittime e carnefici, imputati e giudici. A forza di dimenticarsi dell’uomo per osservare gli uomini, si è arrivati ad uccidere un “simbolo”, dimenticandosi del fatto che quel simbolo avesse famiglia o che fosse del tutto innocente. Io non condivido il ragionamento sui poliziotti “innocenti” che hanno ucciso Nanni: ci sono persone innocenti, in Polizia come altrove, e persone che hanno ucciso Nanni. Persone. La responsabilità giuridica è personale, non di categoria. Se proprio dobbiamo generalizzare, se una categoria contiene più vittime che carnefici va protetta. Se contiene più carnefici che vittime va eliminata. In Italia si coccolano i carnefici e si dimenticano le vittime, perchè il sensazionalismo (altro maledetto frequentativo) è il sentimento più forte. Perchè ormai, eticamente parlando, siamo plebe e non popolo. Non sono gli assassini che si devono mettere da parte: in una società normale è la gente stessa che li emargina e li respinge nell’angolo. Ma gli Italiani, ormai, badano più ai reality show che alla realtà: perfino la partecipazione al lutto di Nassiryia ha radici sensazionalistiche. La grande battaglia prossima ventura è quella culturale: bisogna resituire, riattivare la coscienza della nostra gente, prima che sia (e forse già lo è) troppo tardi. Un mondo in cui le vedove degli assassinati sono abbandonate a se stesse e gli assassini sono ascoltati come guru è un mondo da cambiare, abbattendolo dalle fondamenta e rifacendolo ex novo. E questo si chiama rivoluzione, non rivoluzionismo! Credo che questo sia uno dei compiti di chi ha un cuore nel petto: nero o rosso che sia!

  19. Come al solito sono daccordo con Marco Cimmino; i surrogati delle qualità, gli “ismi” che mortificano valori veri, questo è un serio problema del nostro tempo.
    Anch’io credo che le responsabilità positive o negative siano individuali e non di “categoria”.
    Quindi pur rispettando le Forze Armate, i Carabinieri o la Polizia, per il ruolo fondamentale in difesa delle Istituzioni, per i sacrifici e i rischi a cui sono sottoposti, non posso escludere che anche a tali compiti siano investite “persone” non degne; perciò trovo retorico e non condivisibile l’atteggiamento di alcuni politici(di destra) che negano a priori qualunque possibilità di accertamenti su responsabilità di taluni che abusano del loro ruolo.
    Capisco che a volte usano il metodo uguale e contrario a troppi politici trinariciuti che dove vedono “forze dell’ordine” vedono il diavolo. Ma nessuno può negare che proprio Polizia, Carabinieri etc. avrebbero tutto l’interesse ad allontanare le “teste calde”, quelle “calde” a sproposito, e ce ne sono.

    P.s. Ho più volte esternato un certo disprezzo per i coniugi Fo,
    ma non voglio credere che la Rame abbia avuto la faccia tosta di asserire che la vicenda della violenza carnale era inventata per “vigilanza antifascista”. Ackermann, hai capito male o te lo sei inventato?

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