Verbano-Alemanno

10 gen 2009

LA MADRE DI VERBANO AD ALEMANNO: PER RICORDARE VALERIO LEVATI LA CELTICA

Giovanna Vitale per Repubblica

ROMA – Ogni giorno ha la sua croce. Celtica, nel caso del sindaco Alemanno: nascosta sotto camicia e cravatta, non se ne separa mai. «Per me è un simbolo religioso» disse un paio d’ anni fa mostrandola in tv. «La porto anche in ricordo dei miei amici persi». Uno soprattutto: Paolo Di Nella, militante del Fronte della Gioventù alla quale appartenne, trucidato dai "rossi" nell’ 82. È da allora che Alemanno la indossa: nell’ aprile scorso rivelò di averla fatta persino benedire al Santo Sepolcro, «durante il viaggio che ho fatto in Israele nel 2003». Ma forse, per un giorno, dovrà rinunciarvi. Gliel’ ha chiesto la madre di Valerio Verbano, lo studente di sinistra freddato dai Nar nel suo appartamento il 22 febbraio dell’ 80: «L’ unica richiesta che vorrei rivolgere ad Alemanno è quella di venire all’ anniversario per la morte di Valerio senza la croce celtica che ha al collo», lo ha pregato ieri la signora Carla, dopo aver incassato il suo sì a partecipare alla cerimonia. Un appello che però non ha ricevuto risposta. «Di questo Alemanno non parla – ha tagliato corto il portavoce – . Sono cose troppo personali». D’ altra parte, che la croce celtica sia un particolare sul quale il sindaco preferisce sorvolare è noto alle cronache. Era il maggio 2006, piena campagna elettorale contro Veltroni, quando alle Invasioni Barbariche Daria Bignardi gliene chiese conto, invitando a mostrala: «Rappresenta un modo di essere del cristianesimo nella fase celtica», la gelò lui, provando a resistere. Una spiegazione a metà: perché se è vero che si tratta di un simbolo del cattolicesimo irlandese che, nelle sue radici indoeuropee, è connesso all’ esoterismo solare e alla cultura druidica dei celti, è anche vero che, introdotta dalla Jeune Europe, la croce circolare fu subito adottata dai movimenti neofascisti e neonazisti. Messa al bando da Almirante nel ’78, mantenuta in vita dai rautiani della tradizione evoliana, più tardi approdò fra gli ultrà del calcio sino alla legge Mancino del ’93 che la dichiarò illegale. Durante quell’ intervista, comunque, Alemanno – sia pur molto mal volentieri – sbottonò la camicia e fece vedere il ciondolo. «Lei mi sta facendo una violenza» disse subito, glaciale. E, dopo, a telecamere spente: «Io l’ ho mostrata ma la Bignardi non avrebbe dovuto chiedermelo».

253 commenti

  1. Verbano…non era quello che “schedava” i camerati?

  2. Si, bè, uno “sport” diffuso tra i (democratici) sinistri..

    http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=286

  3. non è un hobby è quello che le forze dell’ordine dovrebbero fare per compito istituzionale, perchè la maggior parte delle sovvenzioni che vengono elargite alle “fondazioni” di estrema destra eversiva derivano da associazioni criminale mafie varie e banda della magliana compresa. C’è poca politica di destra ma solo criminalità da spazzare via.

    Saluti

  4. Ah si?
    E quali sarebbero le “fondazioni di estrema destra eversiva” che attualmente (“derivano”, no?) ricevono “sovvenzioni” da mafie e bande..?

    Se seguo il bianconiglio vedo anche io, quello che vedi tu?

  5. i Nar, Avanguardia nazionale, delle chiaie, i mambro Fioravanti etc etc. non c’è bisogno che segui il bian coniglio basta che ti informi e non dal mago di Oz credo che anche alla destra farebbe bene scindere certe situazioni imbarazzanti come ha fatto la maggior parte della sinistra comune sulle merde delle Br e forse ci si toglierebbe un bel pò di sporco da dosso e cominceremo a parlare di politica sul serio e non di delinquenti e associazioni criminali che hanno fatto male al nostro paese. E potrei a questo punto solo scontrarmi con te su argomenti politici sul tuo modo di vedere il mondo egoistico e provinciale, ne usciremo arricchiti entrambi credimi.

  6. matteo amici

    A Mario P.
    Quindi secondo te Alemanno dovrebbe andare solo alle commemorazioni dei “suoi”?

  7. Quindi sostieni che presunte organizzazioni criminali finanziavano attività terroristiche?

    E non, come è ovvio, che i “terroristi” si appoggiavano alla criminalità per armi, documenti o al massimo riciclaccio di soldi derivanti da rapine….

  8. “Gliel’ ha chiesto la madre di Valerio Verbano, lo studente di sinistra freddato dai Nar”

    questa mi era sfuggita… Potrebbe venire a spalare un pò di neve a Milano, invece che fare il giornalista.

  9. Scusa è ben chiaro quello che voglio dire: Alemanno, Mambro e Fioravanti sono amici e li sta aiutando dentro al comune di Roma, quindi mi sembra che ci sia un “lieve” conflitto d’interesse. Se avesse inserito al comune Mattei o Zicchieri nessuno avrebbe fatto polemica, ma come al solito si premia sempre chi ha causato violenza e morte e non chi l’ha ricevuta e si usano le vittime per ricatti trasversali, perché è inutile negarlo si sanno benissimo chi erano i responsabili di certi atti e certi omicidi irrisolti e questo “Teatro” è diventano solo strumento per giochi di potere dove i cittadini comuni sono messi letteralmente in mano a logiche sociali pericolose.
    Noi dovremmo pretendere Giustizia e non fare gli avvocati difensori di simili situazioni o personaggi criminali non è uno stadio o un derby, c’è in palio molto di più, la fine di meccanismi che hanno bloccato il nostro paese e lo hanno reso ridicolo agli occhi del mondo. Io di solito stò dalla parte più debole, quella che ha ricevuto una violenza.
    Ora devo andare ciao

  10. Non è chiaro nulla.

    Prima parlavi di organizzazioni criminali che davano soldi a terroristi…ora di Alemanno che aiuta Fiorvanti.

  11. Leggi:
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/12/20/mambro-fioravanti-non-collaborino-col-comune.html

    mi spiace le due cose vanno a braccetto se non capisci non ci posso fare nulla. Mi dovresti far capire tu, invece se approvi che dei criminali si coprino dietro una fantomatica ideologia per fare affari con la mafia, uccidere a sangue freddo rivali politici che forse avevano ficcato troppo il naso su traffici di eroina strani, inermi giudici, che seguivano le stesse tracce, tutto condito dalla copertura politica di una parte accecata come per il tifo di una squadra di calcio convinta di essere dalla parte della ragione solo per non sporcare il proprio sogno bacato di purezza ideologica e se ritieni che sia legittimo farlo o se non ne sei al corrente di questo perché non hai letto nemmeno una riga di un processo o una dichiarazione di giudici importanti come lo stesso Falcone e hai preso la cosa solo per un fatto di parte sentendo la campana che ti conviene, quella direttamente interessata alla condanna, non è compito mio ragguagliarti. Di alemanno mi si era posta una domanda e purtroppo politicamente vorrei rispondere ma la cosa assurda è buttarla in caciara per dimostrare dopo 30 anni che degli assassini o Killer condannati per questo lo sono. Mescolare Assassini e Vittime in politica è solo uno sporco gioco ipocrita, come la Croce Celtica trasformata in madonnina di lourdes non è compito della politica il perdono ma è un fatto individuale e io un rivale politico voglio affrontarlo politicamente per quello che è, non per quello che nasconde vigliaccamente.

  12. A me pare che facesse lo stesso “lavoro” che facevano i suoi compagni a Milano…non NAR e compagia bella ma schedavano semplici militanti.. Ramelli ti dice nulla…e poi chi autorizzava questi “delatori a fare queste schedature?

  13. Francesco Mancinelli

    X Luca Telese

    Luca non per fare polemica , ma forse sarebbe stato più giusto dedicare la copertina del giorno al ” Cuore Nero ” Alberto Giaquinto. 10 gennaio 1979 – 10 gennaio 2009

    In ogni caso Alemanno la celtica se la dovrebbe togliere per ben altri motivi. Mentre i bambini e le donne di Gaza vengono massacrati dai Carri israeliani, lui fa shopping scortato dal Suo ” Tutor ” inseparabile : il Dott. Pacifici e porta solidarietà a presunte “elette vittime”, sempre sempre sempre più eguali degli altri.

    Nè per bocca di Alemanno, nè per bocca di nessun portavoce del comune si è levato un solo accenno sui massacri di Gaza.

    E pensare che una volta organizzava cortei a favore dell’Intifida … Bhà

    Un ultima considerazione : per rimuovere e storicizzare ” una guerra finita ” che ha avuto le sue vittime, nessuno dovrebbe chiedere “abiure” e rimozioni di alcun tipo a nessun altro.

    Il riconoscimento e la pacificazione dovrebbe esserci senza rimuovere identità, e richieste di rimozioni di croci dal collo … Altrimenti non si rende onore ai caduti, e si chiede alla controparte di rinunciare alla propria memoria; o peggio di dar seguito alle solite scenette di trasformismo marchettaro, ipocrisie di basso livello.

  14. Per Mancinelli: francamente non capisco tutte queste critiche nei confronti di Israele.

    Senza discutere di cazzate come il muro della west bank (peraltro una sacrosanta misura precauzionale) o la situazione di chi vive a gaza, nello specifico, gli israeliani erano da anni oggetto di lancio di missili dalla striscia di Gaza: cosa avrebbero potuto fare?
    Per cortesia non mi tornare con stupide statistiche sui morti di una parte e dell’altra: offenderebbero la tua intelligenza!

  15. parlare con mario p o f o m è come parlare con un idiota.

    continua così nella tua ottusaggine cretina


  16. Alemanno in un Paese che si sostiene civile non dovrebbe esistere, né avrebbe il lusso di essere candidabile a primo cittadino di una capitale europea in quanto FASCISTA. Dimentichiamo gli eccidi e gli orrori perpetrati in nome di una simile dottrina che ha dimostrato essere il braccio armato di uno Stato deviato, l’incarnazone dell’antidemocrazia, il vuoto ideologico in nome della malavita, dello spaccio di droga, dello spionaggio allineato all’asse CIA, e del malaffare.

  17. Se Alemanno, che fa professione di fede antifascista su ordine della sua comunità di riferimento (quella ebraica), è fascista; io ho il cervello di Giorgiana e, credetemi, così proprio non è: io un cervello ce l’ho!
    Giorgiana, evidentemente, ad un politico con minimo di preparazione preferisce delinquenti, ricottari, cialtroni o veltroni…

  18. Vedi campania il tuo antisemitismo razzista e fascista vorrebbe far apparire il tuo camerata alemanno traditore invece è nella sua natura quello di avallare comportamenti fascisti e stati e poteri forti come quello isdraeliano e come non potrebbe se sapessero che è un nazista come te e che le sue lusinghe servono solo a leccargli il culo sparirebbe in un secondo. Si parla di cialtroni ? state con berlusconi è il TOP! ahahaha

  19. Troppe parole per un dato di fatto semplicissimo: Alemanno, responsabile del Fronte della Gioventù a Roma dal 1976 al 1981 e come tale politicamente coinvolto quando non direttamente nelle aggressioni fasciste durante tutto quel sanguinoso periodo, è assolutamente incompatibile, con la sua presenza e la sua celtica, nella giornata del 22 febbraio alla commemorazione di un Compagno morto per opera dei NAR, …non del tutto estranei alla cerchia fascista. Ricordo se ce ne fosse bisogno che lo stesso sindaco si è prodigato per avere accanto a sé in Comune, seppur non ufficialmente, i terroristi Mambro e Fioravanti, l’assessore Croppi & co. Se non è questa delinquenza: falsità, strumentalizzazione, rispetto alcuno, saccheggio di memoria storica….

  20. Francesco Mancinelli

    OT( forse ….)
    10 anni dalla morte di F. De Andrè

    NELLA MIA ORA DI LIBERTA’

    Di respirare la stessa aria
    di un secondino non mi va
    perciò ho deciso di rinunciare
    alla mia ora di libertà

    se c’è qualcosa da spartire
    tra un prigioniero e il suo piantone
    che non sia l’aria di quel cortile
    voglio soltanto che sia prigione
    che non sia l’aria di quel cortile
    voglio soltanto che sia prigione.

    È cominciata un’ora prima
    e un’ora dopo era già finita
    ho visto gente venire sola
    e poi insieme verso l’uscita

    non mi aspettavo un vostro errore
    uomini e donne di tribunale
    se fossi stato al vostro posto…
    ma al vostro posto non ci so stare
    se fossi stato al vostro posto…
    ma al vostro posto non ci sono stare.

    Fuori dell’aula sulla strada
    ma in mezzo al fuori anche fuori di là
    ho chiesto al meglio della mia faccia
    una polemica di dignità

    tante le grinte, le ghigne, i musi,
    vagli a spiegare che è primavera
    e poi lo sanno ma preferiscono
    vederla togliere a chi va in galera
    e poi lo scanno ma preferiscono
    vederla togliere a chi va in galera.

    Tante le grinte, le ghigne, i musi,
    poche le facce, tra loro lei,
    si sta chiedendo tutto in un giorno
    si suggerisce, ci giurerei
    quel che dirà di me alla gente
    quel che dirà ve lo dico io
    da un po’ di tempo era un po’ cambiato
    ma non nel dirmi amore mio
    da un po’ di tempo era un po’ cambiato
    ma non nel dirmi amore mio.

    Certo bisogna farne di strada
    da una ginnastica d’obbedienza
    fino ad un gesto molto più umano
    che ti dia il senso della violenza
    però bisogna farne altrettanta
    per diventare così coglioni
    da non riuscire più a capire
    che non ci sono poteri buoni
    da non riuscire più a capire
    che non ci sono poteri buoni.

    E adesso imparo un sacco di cose
    in mezzo agli altri vestiti uguali
    tranne qual’è il crimine giusto
    per non passare da criminali.

    C’hanno insegnato la meraviglia
    verso la gente che ruba il pane
    ora sappiamo che è un delitto
    il non rubare quando si ha fame
    ora sappiamo che è un delitto
    il non rubare quando si ha fame.

    Di respirare la stessa aria
    dei secondini non ci va
    e abbiamo deciso di imprigionarli
    durante l’ora di libertà
    venite adesso alla prigione
    state a sentire sulla porta
    la nostra ultima canzone
    che vi ripete un’altra volta

    per quanto voi vi crediate assolti
    siete per sempre coinvolti.

    Per quanto voi vi crediate assolti
    siete per sempre coinvolti.

    Dedicata a “Luigi Ciavardini” ed alla Sua carcerazione ” indotta “.

  21. Francesco Mancinelli

    Dedica in ricordo di Fabrizio Dè Andrè e per i bambini di Gaza …

    ” …Ci si può trovare anche di fronte alla tragedia, magari alla tragedia altrui, anche se condivisa, in quanto fratelli o figli della stessa cultura.

    È il caso di Sidone, Sidùn in genovese.

    Sidone è la città libanese che ci ha regalato oltre all’uso delle lettere dell’alfabeto anche l’invenzione del vetro. Me la sono immaginata, dopo l’attacco subito dalle truppe del generale Sharon del 1982, come un uomo arabo di mezz’età, sporco, disperato, sicuramente povero, che tiene in braccio il proprio figlio macinato dai cingoli di un carro armato.

    Un grumo di sangue, orecchie e denti di latte, ancora poco prima labbra grasse al sole, tumore dolce e benigno di sua madre, forse sua unica e insostenibile ricchezza.

    La piccola morte a cui accenno nel finale di questo canto, non va semplicisticamente confusa con la morte di un bambino piccolo.

    Bensì va metaforicamente intesa come la fine civile e culturale di un piccolo paese: il Libano, la Fenicia, che nella sua discrezione è stata forse la più grande nutrice della civiltà mediterranea.»

    Fabrizio De André, intervista alla trasmissione “Mixer” (1984)

    U mæ ninin u mæ
    u mæ
    lerfe grasse au su
    d’amë d’amë
    tûmù duçe benignu
    de teu muaè
    spremmûu ‘nta maccaia
    de staë de staë
    e oua grûmmu de sangue ouëge
    e denti de laete
    e i euggi di surdatti chen arraggë
    cu’a scciûmma a a bucca cacciuéi de baë
    a scurrï a gente cumme selvaggin-a
    finch’u sangue sarvaegu nu gh’à smurtau a qué
    e doppu u feru in gua i feri d’ä prixún
    e ‘nte ferie a semensa velenusa d’ä depurtaziún
    perchè de nostru da a cianûa a u meü
    nu peua ciû cresce ni ærbu ni spica ni figgeü
    ciao mæ ‘nin l’eredítaë
    l’è ascusa
    ‘nte sta çittaë
    ch’a brûxa ch’a brûxa
    inta seia che chin-a
    e in stu gran ciaeu de feugu
    pe a teu morte piccin-a.

  22. ahahah De Andrè dedicata a un terrorista fascista ahahaha
    Ridicoli Non passerete mai!

  23. Francesco…ma dai che nel caso del libano gli arabi che ami tanto hanno tutte le colpe di questo mondo. Beirut era una citta’ moderna e ricca prima che arafat decidesse di stabilire la sede dell’OLP li’.

    Non sto contestando le ragioni dei palestinesi, ma il metodo: l’IRA ad esempio ha combattuto per 80 anni riducendo al massimo le perdite tra i civili, concentrando i propri attacchi su obbiettivi militari.

  24. andrea colombo

    X Alex
    Senza offesa, ma nei tuoi post ci sono un bel numero di cretinerie ideologiche. Che tra parte dell’estrema destra dei ’70 e criminalità ci siano stati rapporti è fuori discussione, dai Di Stefano in Calabria alla Magliana di Roma. E questo anche perché non erano pochi in quegli anni i banditi di destra, da Giusepppucci a Turatello, dai marsigliesi ai De Stefano. Ma da qui a scrivere fantasiose scemenze sui traffici d’eroina, i giudici ammazzati perché sapevano troppo e romanzetti vari ce ne passa. Non sarebbe una cattiva idea informarsi un po’ prima di parlare.
    Nello specifico, con la criminalità Mambro e Fiorvanti, com’è noto, non hanno avuto a che fare e che Alemanno li faccia lavorare è sacrosanto. Visto che pari pure di sinistra ti ricorderei quello che dice la Costituzione sulla funzione della pena.
    XMarioP
    Sì Verbano, schedava “i camerati”.I quali ammazzavano compagni. I quali uccidevano fascisti. E così via. Erano i ’70, e sarebbe il caso di lasciarceli alle spalle. Tutti.
    X Sally
    Scusa, ma cosa c’entrano i Nar con la morte di Verbano? Anche nel tuo caso informarsi prima di chiacchierare sarebbe saggio.

  25. Vedi di moderare i termini che non stai parlando nè con un conoscente nè con un tuo parente:
    Il cretino sei tu e vedi di leggere qualcosa che sia diverso da libro e moschetto.Caro Colombo il tuo mettersi a servizio a favore della propaganda fascista è ben noto e la tua affermazione di cosa c’entrano i nar nell’omicidio Valerio Verbano oltre ad essere ridicolo è in mala fede. il comunicato di rivendicazione era scritto da topolino?

    Inoltre mi sembra che giornalisti accreditati come ad es. Minoli, hanno riportato questa notizia, evidentemente per te irrilevante. Considerato poi che la tua assidua collaborazione in questo sito, che non si può non inquadrare in un discorso più ampio di apologia del fascismo, dimostra il tuo celebre voltagabbanismo e saltello sul carro del fasciolittorio.

    Cocaina nera
    Dal Venezuela, passando per Napoli, spunta ancora il nome di Stefano Delle Chiaie

    All’alba del 4 luglio scorso, per traffico internazionale di droga, veniva arrestato nella sua abitazione di San Giuliano Milanese un agente di polizia municipale, Domenico De Falco, di 41 anni, in servizio a Gaggiano, un comune alle porte di Corsico.
    Originario di Pomigliano d’Arco, Domenico De Falco, una gran passione per le auto di lusso, era noto per il suo carattere irruento. Si era già fatto conoscere nel paese per alcuni diverbi coi cittadini. Assunto come vigile urbano nel 2001, aveva lavorato fino al 2005. Dopo un’interruzione di quasi due anni, nell’aprile del 2007 era tornato a Gaggiano, ma qui, a causa di una condanna per rissa con un capostazione, era stato privato della pistola e destinato a mansioni da centralinista al comando dei vigili, presso il Municipio in via Roma.
    Tutta la storia ha inizio il 26 agosto 2005 con il sequestro a Castello di Cisterna, in provincia di Napoli, di un grammo di cocaina trovato in possesso di Domenico Piccolo. Dal controllo della sua utenza telefonica, da pedinamenti e appostamenti, si arrivava, due settimane dopo, a intercettare ben due chilogrammi di cocaina all’aeroporto di Malpensa, nascosti all’interno di alcune opere d’arte. A trasportarle Raffaella Parenti, 43 anni, di origini genovesi, di ritorno da un viaggio in Venezuela.
    Istruttrice di tecniche di difesa personale e responsabile della sicurezza di importanti industriali e personaggi pubblici, Raffaella Parenti, finita in manette, decideva quasi subito di collaborare con la giustizia rivelando nomi e cognomi del gruppo di narcotrafficanti di cui aveva fatto parte, segnalando in primis Domenico De Falco, conosciuto proprio a Milano nel 2003, con cui aveva intrecciato anche una relazione sentimentale.

    IL BLITZ

    Dopo tre anni di lunghe e laboriose indagini, scattava agli inizi di luglio il blitz. Trentatré erano gli arresti che venivano effettuati dai carabinieri su richiesta del pm Vincenzo D’Onofrio della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Ciò che maggiormente aveva attirato l’attenzione degli investigatori era stata la ricostruzione di un incontro (poi saltato) tra Raffaella Parenti, Domenico De Falco e “don Paolo” successivamente identificato in Paolo Di Lauro, all’epoca latitante, boss di una delle più potenti organizzazioni del narcotraffico internazionale. “Era il febbraio 2005 – raccontò la Parenti ai magistrati – “il De Falco mi portò con sé nei pressi della stazione Circumvesuviana di Pomigliano, dove c’erano ad attenderci cinque persone. Una era quella che successivamente ho saputo chiamarsi Piccolo Domenico, delle altre quattro non mi venne detto il nome; solo una di queste mi fu detto che era nipote di un boss della zona appartenente al clan Foria. De Falco mi rappresentò che da lì a poco avremmo incontrato un importante latitante, ma l’incontro saltò dopo che il nipote del boss locale, ricevuta una telefonata, avvertì gli altri che tale don Paolo non avrebbe potuto incontrarci, in quanto quel giorno non passava da Scampia. Rientrammo io e De Falco a Genova. A mia richiesta sulle ragioni di quell’incontro, De Falco fu molto evasivo, anche se mi parlò di quel latitante che avremmo dovuto incontrare indicandolo con il nome di Ciruzzo”. “Ciruzzo” non era altri che Paolo Di Lauro. Pochi mesi dopo, nel settembre 2005, fu arrestato a Secondigliano.
    Dalle intercettazioni telefoniche e ambientali emergeva con evidenza che era stata messa in piedi, con l’appoggio dei Di Lauro e degli “scissionisti”, una rete di piccoli imprenditori e commercianti che aveva inondato di cocaina la Campania. De Falco teneva i contatti con Di Lauro e un esponente della famiglia Foria. Il centro dello spaccio era a Pomigliano d’Arco in due locali: al bar “Zelig”, nel centro storico, e alla pizzeria “Lo sfizietto”. Due le rotte della droga: una dal Venezuela e una dalla Spagna. Gli stupefacenti iberici venivano poi trasportati in auto modificate con appositi vani grazie a carrozzieri compiacenti. Ma c’era qualcosa di più.

    CAMORRA ED EVERSIONE NERA

    “Nell’estate 2004” – spiegò Raffaella Parenti – “De Falco riprese i contatti telefonici con Delle Chiaie, per non meglio precisati affari che aveva con lui. Il De Falco in gioventù aveva fatto parte del Fuan e di Ordine nuovo. So che i contatti con Delle Chiaie li aveva attraverso una persona di Pomigliano che mi sembra faccia l’assicuratore. Il capitale di avvio, pari a 15 mila euro, non so chi materialmente lo abbia consegnato a De Falco; so peraltro che quella somma era stata messa a disposizione per gli affari di droga in parte dal gruppo Foria (nota famiglia camorrista ndr) ed in parte dal gruppo legato a Stefano Delle Chiaie”. Domenico De Falco era dunque il punto di congiunzione anche fra camorristi e neofascisti.
    “In realtà entrambi i gruppi avevano raggiunto un accordo criminale per effetto del quale” – disse ancora la donna – “si scambiavano anche uomini ed armi”. Secondo la donna parte dei ricavi servivano a finanziare uno strano gruppo paramilitare che si addestrava in alcuni siti, usati, sembrerebbe, anche dall’esercito.
    “I finanziamenti del gruppo paramilitare provenivano in parte dal denaro corrisposto da alcuni imprenditori interessati all’attività dell’organizzazione e in parte dal traffico di cocaina. Furono proprio i contatti del Delle Chiaie con il Venezuela che vennero poi sfruttati da De Falco per l’acquisto di droga”. Tra gli altri, da quanto emerso dalle indagini, sarebbero stati individuati un ex capo della polizia venezuelana e un tassista di Caracas, tale “Raffaele”, che in passato aveva aiutato Stefano Delle Chiaie durante la sua latitanza.

    DELLE CHIAIE E “IL MACELLAIO DI LIONE”

    Stefano Delle Chiaie, il fondatore nel 1960 di Avanguardia nazionale (disciolta grazie alla legge Scelba nel giugno 1976 per ricostituzione del partito fascista), aveva avuto rapporti molto stretti con il Venezuela. Era lì, a Caracas, che era stato arrestato dopo ben 17 anni di latitanza, il 27 marzo 1987, dopo una lunga carriera al soldo delle giunte militari sudamericane. Per lui pendevano due mandati di cattura: uno per la strage di piazza Fontana e l’altro per la carneficina alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, 85 morti e oltre 200 feriti.
    Fu in seguito assolto in entrambi i processi. Ma fu proprio per sfuggire a un mandato d’arresto del luglio 1970, relativo alla bomba del 12 dicembre 1969 alla Banca nazionale dell’agricoltura di Milano, che iniziò vagabondare in diversi paesi e a lavorare per le più feroci dittature dell’epoca. Prima in Spagna, poi in Costa Rica, quindi in Cile (a libro paga di Pinochet insieme a diversi altri di Avanguardia nazionale, assunti come killer per assassinare gli oppositori del regime), in Argentina e in Bolivia, dove riuscì a conquistarsi una posizione influente legandosi a Klaus Barbie, l’ex criminale nazista, conosciuto come “il macellaio di Lione” per i crimini sadici e orrendi di cui fu protagonista, a capo della Gestapo, contro ebrei, comunisti e resistenti.

    “IL GOLPE DELLA COCAINA”

    Barbie, con una taglia sulla testa, era fuggito nel 1951, sotto la falsa identità di Klaus Altmann, grazie ai servizi segreti americani, imbarcandosi a Genova alla volta di Buenos Aires. Trasferitosi in Bolivia, non solo commerciò in armi e droga, ma partecipò anche al colpo di Stato che nel 1980 portò al potere Luis Garcia Meza Tejada. Sembrerebbe che a organizzarlo sia stato proprio Barbie, con l’aiuto di neonazisti di vari paesi, di Stefano Delle Chiaie e del suo fidato braccio destro Pierluigi Pagliai. Passò alla storia come il “Golpe della cocaina”. I gruppi paramilitari che agivano per conto di Garcia Meza, conosciuti come “los novios de la muerte”, i fidanzati della morte, si occuparono, infatti, di eliminare i piccoli narcotrafficanti per poter controllare totalmente il mercato.
    Barbie fu estradato in Francia nel 1983 e condannato all’ergastolo nel 1987 per crimini contro l’umanità. Morì di leucemia nel 1991 durante la sua detenzione proprio a Lione.
    Queste vicende, passando per Pomigliano d’Arco e Castello di Cisterna, ora tornano alla ribalta. Storie di neofascisti, camorra e narcotrafficanti, di ieri e di oggi. Gli atti giudiziari relativi al “filone nero” dell’inchiesta sono ora stati trasferiti all’”antiterrorismo” e alla Procura di Roma. Attendiamo sviluppi.

  26. Ma toh… Colombo il bifronte… Ha ragione il compagno di merende dei NAR Abbatino: è tutto ad opera della banda della Magliana vero?
    Gran calderone malavitoso buono per tutte le stagioni, non c’è che dire… Stai plasmando la storia come si fa con un pezzo di… pongo, ma male ti riesce.

  27. andrea colombo

    Caro Alex,
    decido io quando e con chi moderare i termini.
    La lunga citazione che hai appena postato non sposta di una virgola i termini del discorso. Quindi evito di ripeterlo. Incidentalmente, la battuta sul mettersi al servizio della propagana fascista si commenta da sola e non necessita di ulterori insulti.
    Ripeto, i Nar non sono coinvolti nell’omicidio Verbano, per il quale del resto non sono mai stati inquisiti. E ti assicuro che Minoli lo sa perfettamente

    Cara Sally,
    tralasciamo la scemenza sul bifronte, che immagino derivi dal mio ritenere Valerio Fioravanti e Francesca Mambro innocenti per Bologna. Mi limito a segnalarti che un bel pezzo di sinistra, da Rossana Rossanda in giù, sarebbe secondo questa tua aperta e laica visione delle cose bifronte.
    Alla domanda, cui non hai risposto, sul cosa c’entrino i Nar con l’omicidio Verbano ne aggiungerei una seconda sul cosa c’entri con tutto questo Abbatino. Sai dirmelo?

  28. Andrea Colombo non ha bisogno della mia solidarietà, comunque ce l’ha, ma forse sono diventato fascista anch’io…. Raffaele, aspettiamio te per prenotare il treno per il Gulag. OK?

  29. sai un cosa Colombo? oltre ad essere persona dalla scarsa attendibilità ideologica e lo dimostri da abile giocatore dei quattro cantoni quale sei (e qui niente da eccepire, perché di stronzate ne hanno dette in tanti compreso il tuo omonimo Furio e tanti agnostici dell’ultima ora e chiara convenienza, quindi ti darei l’onore di allungare la fila in attesa di quel lieto Purgatorio che vi attende da Compagni a Camerati, con la faccia tosta di chi c’è e insieme ci fa, mentre si lava i panni col sangue degli altri, fra cui Valerio) e voltagabbana d.o.c., e non parlo SOLO della strage di Bologna, dimmi TU allora, chi sarebbe l’omicida di Valerio, pinco Pallino o Paperinik? Continua a fare il plasmatore da strapazzo, mi raccomando. “La legge in Italia, è come l’onore delle prostitute” disse un autore a voi caro. Chiedo naturalmente scusa alle prostitute, chiaramente qui solo metafora, e mi attengo a un’accezione che fa di quella professione, meglio dire nel caso vostro attitudine e forma mentis, ciò che non si esercita col corpo ma con l’anima e la morale dietro somme non necessariamente di danaro. Sullo scaffale vedo mercificata l’idea secondo una quotazione oscillante ma con profitto nocivo al popolo. E a suo nome ringrazio.

  30. Io mi informo con gli atti giudiziari con le documentazioni corredate da prove e l’omicidio Valerio Verbano è ufficialmente collocato come omicidio di stampo Fascista e più precisamente organizzato dal gruppo terroristico denominato NAR.
    Se le tue notizie hanno fonti da pettegolezzo da bar dovresti tacere invece di fare congetture deliranti.
    Se hai invece notizie criminis con PROVE in merito non dovresti scrivere libri ma informare le autorità giudiziarie per far riaprire il caso in questione perché di ipotesi di convenienza ne abbiamo piene le tasche.
    Perchè non parli dei campi di sterminio e dei confinati politici in onor della croce celtica ?
    I democratici fascisti non esistono è inutile che fai l’ironico.

  31. andrea colombo

    Cara Sally, resto in attesa delle risposte di cui sopra. Leggo (con fatica) una lunga e un po’ delirante concione farcita di improperi. Ma di quelle semplici risposte non c’è ombra.
    Caro Alex, immagino che per Nar tu non intenda un’organizzazione di marziani o spettri, bensì alcune persone fisiche, con nome e cognome, piuttosto note, processate e condannate per numerosi reati, denunciate da un certo numero di “collaboratori di giustizia” e per di più ree confesse. In questa folta casistica l’omicidio Verbano non rientra. Vorresti per favore indicarmi gli atti giudiziari cui alludi?
    Ciao Bakunin, grazie per la solidarietà, ma adesso smetto con questa polemica da due soldi. Non la avrei nemmeno cominciata non fosse che oggi sono fuori di me per la rabbia contro i maledetti stalinisti per quel che hanno fatto a “Liberazione”.

  32. E’ giusto che, dopo la fuga di Liguori, in questo forum ci sia un imbecille che provochi. Tanto, che si firmi Walter, Alex o Giorgiana è l’ultima cosa che conta: un imbecille resta un imbecille anche se cambia nickname.
    Per tornare alla tematica iniziale, mi sembra che l’articolo sia un perfetto stile Repubblica avendo cercato una notizia lì dove non sussiste. Il topos della croce al collo di Alemanno ritorna periodicamente, ma tanto non interessa a nessuno.
    Il sindaco, da quando si è insediato, non ha fatto nulla di diverso rispetto al suo predecessore Veltroni, solo che l’ha fatto sempre sotto dettatura di esponenti della sua comunità di riferimento.

    Per il resto, invito l’imbecille a moderare i termini e a rivolgersi a me a modo. Non avallare il genocidio palestinese, non fa di me un antisemita, ma – semmai – un imbecille chi lo pensa.

  33. Francesco Mancinelli

    E a questo punto, un ultima dedica per Fabrizio Dè Andrè e
    … direi anche per Andrea Colombo e Bakunin, per la loro
    ” saggia distrazione” , … per la loro “sana anomalia” …

    Insomma dedicato per tutti coloro che viaggiano partendo da diversi lidi in ” direzione ostinata e contraria” …

    Alta sui naufragi
    dai belvedere delle torri
    china e distante sugli elementi del disastro
    dalle cose che accadono al disopra delle parole
    celebrative del nulla
    lungo un facile vento
    di sazietà di impunità

    Sullo scandalo metallico
    di armi in uso e in disuso
    a guidare la colonna
    di dolore e di fumo
    che lascia le infinite battaglie al calar della sera
    la maggioranza sta la maggioranza sta
    recitando un rosario
    di ambizioni meschine
    di millenarie paure
    di inesauribili astuzie

    Coltivando tranquilla
    l’orribile varietà
    delle proprie superbie
    la maggioranza sta
    come una malattia
    come una sfortuna
    come un’anestesia
    come un’abitudine
    per chi viaggia in direzione ostinata e contraria

    col suo marchio speciale di speciale disperazione
    e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
    per consegnare alla morte una goccia di splendore
    di umanità di verità

    per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio
    e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di figli
    con improbabili nomi di cantanti di tango
    in un vasto programma di eternità

    ricorda Signore questi servi disobbedienti
    alle leggi del branco
    non dimenticare il loro volto
    che dopo tanto sbandare
    è appena giusto che la fortuna li aiuti
    come una svista
    come un’anomalia
    come una distrazione
    come un dovere

  34. “è ufficialmente collocato come omicidio di stampo Fascista e più precisamente organizzato dal gruppo terroristico denominato NAR.”

    Ma ufficialmente da chi?
    Poi iscriviti ad un corso di logica…va

  35. ..l’onore del delirio lo passo a chi da Potere Operaio s’è messo a fare il difensore civico e morale di due terroristi e non solo di quei due. Le risposte devi darle tu, visto che in ogni modo nessuno ti ha chiesto di fare il depositario della verità e a quanto vedo ti riesce malaccio. Sono tutti capaci ad affermare una tesi per sottrazione e dividendi. E’ chiaro che ti paga di più l’editore di destra, dal momento che oramai il settore sappiamo a chi è in mano da tempo. Buon lavoro Merlino da tastiera.

  36. Valerio Verbano ucciso dai Nar e visto che per sottrazione le tue teorie sono delle cazzate e gli unici che ora vorrebbero redimersi sono i tuoi amichetti terroristi mambro e fioravanti che non hanno minimamente collaborato con la giustizia e il loro pentimento è una stronzata galattica parlando di fantascienza i mandanti naturali essendo esponenti e ideatori dei nuclei armati rivoluzionari sono quelli che difendi.
    Caro Colombo se tu hai il diritto di non moderare i termini io ho il diritto di mandarti al quel paese così come il branco di idioti nazisti dietro cui ti copri.

    Ti pagano per fare libri almeno facci tu un nome altrimenti taci scemo.

    P.S. Fra quelli che tu citi l’unico collaboratore di giustizia è CRISTIANO FIORAVANTI vuoi offendere i tuoi protetti?

    “Stefano SODERINI (cfr. verbali dinanzi all’A.G. di Roma acquisiti in tabulato), Angelo IZZO (cfr. interr. 19.9.1991) e Cristiano FIORAVANTI hanno sottolineato l’estrema pericolosità di CARMINATI e del suo gruppo, caratterizzato da un anti comunismo viscerale, molto compartimentato e probabilmente responsabile di altre azioni di “killeraggio” quali l’omicidio a Roma dell’esponente dell’Autonomia Operaia Valerio VERBANO (cfr. interr. SODERINI al P.M. di Roma, 15.4.1986 e 28.5.1986 e interr. SORDI a questo ufficio, 7.9.1991); ”

    Il Giudice Istruttore
    Guido Salvini

    Ti ripeto mario f c u l o informati prima di parlare.

  37. andrea colombo

    Massimo Carminati non ha mai fatto parte dei Nar, e non mi risulta che sia mai stato inquisito per Verbano. Del resto nemmeno il grande inquisitore considererebbe prova un pentito che butta là un “probabilmente”.
    Sally continua a vomitare insulti senza dire praticamente niente.
    Conclusione, o siete molto, molto giovani o siete senza speranza.
    Ci si augura che siate molto giovani.

  38. e tu che cazzo dici oltre a infamare i compagni uccisi dai tuoi protetti faccia da culo.

  39. Colombo ti sei venduto da un pezzo ai fascisti, che neghi a fare, al prezzo del sangue dei compagni però. Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Non sai un cazzo e lo smerci a peso d’oro. O le risposte te le fai suggerire da quell’altro celticato di Mazza? Fai ridere con la storia dei cristimortidifreddo, veramente. Anche se ci sarebbe da piangere. Fortunato te che oggi i giovani credono che P2 sia un dentifricio.E se ti brucia vai a farti mettere una pomatina (leggi vaselina) dalla Mambro che oramai fa la benefattrice, dopo aver collezionato omicidi.

  40. Il racconto della madre di Verbano é una delle cose più atroci che ho sentito raccontare in tutta la mia vita: essere lì legata ed imbavagliata ad aspettare che ti ammazzino il figlio é una cosa che stroncherebbe chiunque. Resta il fatto che Verbano era uno che schedava i fascisti, e non certo per mandare loro il panettone a Natale, ed all’epoca non era il solo a farlo, né il solo che lo avrebbe fatto. Raccontare questo non significa infamarlo, significa andare a leggere quegli anni con onestà e senza preconcetti. Lo stesso vale per Fioravanti e Mambro: non c’é dubbio che 30 anni fa ci saremmo presi volentieri a pistolettate, ciò non significa che se esistono legittimi sospetti che la strage l’abbiano compiuta loro non si debba andare a ricercare la verità storica. Ricordo a chi non lo sa o lo vuole dimenticare che il primo gruppo sulla strage di Bologna, che si chiamava “e se fossero innocenti?” fu fondato dai compagni in carcere… faccie da culo protetti dai fascisti pure loro?
    Grazie Andrea, e grazie Francesco

  41. Ringrazia chi ti pare ma resta il fatto che parlare in questi termini di Valerio Verbano significa dargli del delatore, schedava sì i fascisti ma non perché gli fossero antipatici. Ti ricordo che fare apologia del fascismo fino a poco tempo fa (anche se rimane sulla carta) è anticostituzionale e in atto era un sottaciuto colpo di Stato in Italia. Se ci tenete stare tanto alla larga da Bologna, che mi dici delle altre stragi? Piazza Fontana? Brescia? Del comitato non me ne frega niente, di prezzolati (face da culo come giustamente li chiami) è pieno il mondo, anche a sinistra tranquillizzati. Io so per certo che in un Paese che ancora si definisce Repubblica e non Autarchia Fascista, ci sono in giro personaggi come Rauti (suocero del sindaco) e Zorzi che s’è messo a fare le borse in Giappone. Anche su questo si inaugureranno comitati a proclamare la loro innocenza? Ah sì a parte quel maiale di Pecorella, s’intende. Gli asini volano e planano alla grande qui.

  42. Se un fascista schedava i compagni, Sally, come lo chiameresti?
    Chiamare prezzolati i brigatisti in galera é una cosa che sio commenta da sola

  43. ti traduco io? Verbano qui si definisce “spia” perché nemico giurato dei fascisti, credo non ci sia molto da aggiungere a una simile infamia, mentre i collaborazionisti rossi (compreso il qui presente Colombo) qui sono da lodare, perché vile strumento del potere fascista, del revisionismo simultaneo del recente passato, perciò utili alla vostra causa.

  44. Non meriti una risposta. Ritorno sul blog fra un paio di giorni, sperando tu abbia finito al bile e si torni a parlare fra persone decenti. Nel frattempo divertiti a far vedere al mondo l’imbecille che sei.

  45. toh, finalmente…. ecco che è venuto fuori il fascistello squadrista andato a male.

  46. matteo amici

    Complimenti vivissimi a tutti per il livello raggiunto dalla discussione.
    Io avevo qualcosa da dire ma lascio perdere.
    Alla prossima.

  47. Amici venga ad Amici!

  48. Francesco Mancinelli

    Continuo a sostenere che non sia stata una buona idea postare questa questione tra la mamma di Valerio Verbano e il ” neo-sindaco ” di Roma; stà di fatto che si è sollevato un vespaio di inutili polemiche.

    C’è chi ancora vorrebbe la “guerra civile strisciante”, quella sulla quale si sono ingrassati in molti : sopratutto gli anti-comunisti e gli anti-fascisti di professione.

    Magari rispondo ricordando quel capolavoro della cinematografia italiana che fu “Maledetti Vi Amerò” con Flavio Bucci.
    Mi ricordo che si parlava di sagome bianche, di gente ammazzata , sagome alla fine tutte molto eguali;
    si parlava anche di “omologazione gratuita”, quella delle teste, delle capocce …

    Invito alcuni a rivedersi alcune scene del film ed a rifletterci su.

  49. matteo amici

    Cazzo! La battutina sul cognome…era dai tempi delle elementari…grazie di avermi donato uno sprazzo d’infanzia.

  50. Ok, mi contraddico una volta di più e scrivo ancora. A Matteo Amici non rispondo, siamo già andati oltre un paio di volte ed é il caso di smetterla. Immagino molti camerati abbiano sorriso o sorrideranno a sentirmi chiamare “fascistello squadrista andato a male”: da ormai un paio d’anni discuto, anche a muso duro, con molti di loro, che si dimostrano più intelligenti di molti compagni, sanno che sono stato un anarchico più o meno militante, ed oggi un “anarchico a riposo”… lontanissimo dai loro concetti su moltissime cose. Con un po’ di tristezza mi vedo costretto ad ammettere che ho ricevuto più insulti dalla “mia” parte che non dalla loro, cosa che non mi farà comunque andare a cercare la tessera della Fiamma Tricolore o di Forza Nuova; lo sanno e non li disturba.
    Venendo a bomba: vi fu un clima di guerra civile strisciante, che ha condotto molti di noi a compiere atti di cui oggi si vergognerebbero e mietuto delle vittime, alcune chiaramente innocenti (penso a Crescenzio, o a Cecchetti, o al compagno di cui non ricordo il nome, morti perché si trovavano in un bar, o a giocare al flipper, o a cercare un cinema leggendo una locandina di un giornale di partito, o al figlio più piccolo dei Mattei, che probabilmente non sapeva nenache bene che cosa fosse il fascismo), altri che furono vittime, nel senso che non hanno avuto la fortuna di sopravvivere e quindi di guardare in prospettiva a che cosa é avvenuto. Verbano fu uno di questi, e comprendo il dolore della madre, conosco anche bene l’odio che noi dell’estrema sinistra nutrivamo per i fascisti, e che nessuno di noi piangeva troppo quando ne moriva qualcuno. Verbano é motro perché 30 anni fa aveva più palle di me; quello era il clima, ma come dice giustamente Andrea Colombo, quel passato é ora che ce lo lasciamo alle spalle. Ho già parlato, tempo fa, di una soluzione “sudafricana”: accertamento completo di tutti gli eventi e di tutte le responsabilità (quindi nessun “scurdammoce ‘o passato” ) e poi chiudiamo lì.
    Venendo alla presunta uccisione di Verbano da parte dei Nar: se, a parte la strage di Bologna, Fioravanti e Mambro (con cui, ripeto, 30 anni fa avremmo volentierui fatto a pistolettate) hanno confessato 7 (7!) omicidi, mi chiedo sinceramente percHè, se avessero ucciso anche Verbano, non lo avrebbero confessato, 7 o 8 non cambia nulla (salvo, ovviamente, per la vittima e per i parenti della vittima!). Chiamare “imbecille” qualcuno che ciama “prezzolati” gli irriducibili delle BR in galera, sinceramente, non é un insulto alla persona, ma agli imbecilli, con buona pace di chi non sopporta i miei toni e poi saccentemente spara giudizi su situazioni che (per sua fortuna, esagramma 4 dell’I Ching, “la stoltezza dei giovani”) non conosce.
    X Francesco: le polemiche sono inutili, hai ragione, quello che apapre evidente é che c’é ancora un sacco di gente che se potesse riprenderebbe le cose da dove le abbiamo lasciate. Il mio titolo, però, non é “Maledetti, vi amerò”, ma “Cioglioni, non vi amo più”.
    Saluti…. e anarchia

  51. è proprio dietro un calderone costruito e cucito su misura, quello anarchico, che in troppi casi è tutto e niente, che si fonda il parossistico equivoco di chi, a farla breve, ci marcia. Come detto qui si sparano teorie inverse, per sottrazione e non per addendi, un lanciare il sasso che si fa pietra pomice (quando dovrebbe essere angolare se è il caso di costruirci su) e smussa gli opposti. Ebbene sì, senza giustizia non c’è perdono e tanto meno pacificazione. E non sarà la visita di un Alemanno o le risposte uguali al niente che si finge di sapere di un Colombo a mettere insieme ciò che per antonomasia non si unisce, né deve farlo per appiattire il pensiero egalizzandolo. Soprattutto quando il colpevole non ha espiato la pena. E qui si parla di assassini. Una cosa è redigere un dossier, un’altra è uccidere. Il tributo necessario a Verbano e sua madre, invece di archiviare il caso, è adoperarsi nella ricerca dei colpevoli, da parte delle autorità, poi sopra potete scriverci pagine e pagine, persino sul sesso degli angeli e sulle loro scelte di parte o meno.

  52. No comment

  53. Sai colombo, anche a me piacciono i racconti fantastici Noir, senti, se concordi con me su questo che è un piccolo riassuntino e non infama i morti, visto che è diventato uno sport nazionale, e a me come te piace dedurre ed ho molta fantasia, ti racconto questa:
    “c’era una volta uno, appartenente a un gruppo di estrema sinistra, circa negli anni 70 che ne so, ne prendo uno a caso, Potere Operaio, e che fa nei nostri giorni la puttana (scusa il termine ma è di impatto), per certi fascisti appartenenti a un gruppo terroristico con conoscenze mafiose e malavitose romane dedito alla spaccio e al traffico di armi , ora come allora, faceva la spia e si vendeva i compagni più attivi e ficcanaso ai NAR. Sapendo ora che se esce fuori questa storia si farebbe parecchi annetti anche lui, li copre con qualche servizietto di propaganda a loro favore.”

    Ne uscirebbe un magnifico libro, già immagino il titolo “cuori neri marci”.

    Io vado pazzo per le deduzioni addizioni e sottrazioni ma la vita è fatta per quelli come quel losco tipo , di dividendi.

    P.S. ora però ti racconto una storia vera :

    Mario Amato, Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma, viene assassinato con un colpo di pistola la mattina del 23 giugno 1980. 42 anni, due figli, è il magistrato che a Roma si occupa di tutti i processi legati al terrorismo nero. La storia di un uomo lasciato solo di fronte alla violenza del terrorismo di estrema destra. Avera ereditato il dossier del giovane autonomo Valerio verbano dove vi erano non solo nomi di un gruppo eversivo di destra pronto a un colpo di stato ma anche fiancheggiatori della sinistra.

    A complicare gli avvenimenti, inoltre, è l’omicidio di Walter Rossi, simpatizzante di Lotta Continua, ucciso il 30 settembre da Alessandro Alibrandi, membro dei NAR e figlio di Antonio Alibrandi, giudice istruttore di Roma e collega di Mario Amato.

    Per Amato, oltre alla responsabilità di un’indagine complessa e difficile, ci sono anche le insidie di un ambiente che lo isola e che in parte gli è addirittura ostile, ovvero la Procura di Roma, chiamata in quegli anni “il porto delle nebbie”. Il giornalista Roberto Martinelli racconta che a definirla così fu un «magistrato che prese la definizione da un libro di Georges Simenon, Il porto delle nebbie. Questo però non aveva nulla a che vedere con al realtà della Procura di Roma: Simenon racconta di un uomo ferito da un proiettile alla testa che perde udito e vista, e che quindi non vede nulla, mentre alla Procura di Roma si vedeva e si capiva perfettamente cosa stava accadendo».

    Amato intanto, viene isolato sempre di più. Rifiuta, per non mischiare lavoro e amicizie, gli inviti a feste organizzate all’interno dell’ambiente giudiziario, tra cui quella dell’illustre psichiatra Aldo Semerari. Semerari è professore di Psichiatria forense, membro della P2 e collaboratore del SISMI, che ha tra i suoi pazienti esponenti della banda della Magliana e della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo. Inoltre riceve pressioni dal Giudice Istruttore Antonio Alibrandi, padre di Alessandro. Infatti il magistrato Paolo Cemmì ricorda che Alibrandi “gli aveva tolto il saluto fino a fargli capire che riteneva che Mario fosse fazioso nelle sue indagini”. A confermarlo è il magistrato Pietro Giordano: «Erano anni che lo attaccava dandogli del visionario e ricordo un episodio quasi comico; gli disse: “Ma io ti faccio arrestare!”. Si era arrivati persino a queste parole». Di fronte a testimoni, inoltre Alibrandi avviserà Amato di stare “attento, perché questi sparano”. E per questi, naturalmente, intendeva i NAR, di cui suo figlio faceva parte.

    DOPO L’ASSASSINIO DEL GIUDICE I SIGNORI MAMBRO E FIORAVANTI CONFESSARONO DI AVER FESTEGGIATO A OSTRICHE E CHAMPAGNE

  54. Io evidentemente provengo da un calderone costruito e cucito su misura, ma non capisco perché dire che Verbano schedava i fascisti sia infamarne la memoria: in quel momento credevamo tutti di combattere una sana e giusta guerra contro “i fascisti pagati dai padroni” e quindi schedarli, non farli parlare alle assemblee, anche sparar loro addosso era cosa buona e giusta. Verbano oltretutto era ersin più giovane di me, quindi anche meno capace di essere critico rispetto al clima che si respirava. Di fronte ad un ragazzo che muore provo pena, ma non posso dire che era una vittima innocente della violenza fascista. Se faccio questo dico una falsità e ri/fomento quel clima che di vittime innocenti (o semplicemente vittime) ne ha fatte più di una. Infamante per la sua memoria e per l’umana intelligenza era dire che “costruiva un dossier”: per cosa? Per fare un album di fascisti da vendere tipo figurine Panini?
    Ti racconto un’altra storia, Alex, i compagni di prima Linea, dopo aver ammazzato un barista la cui colpa era quella di essersi accorto di uno che agiva in modo sospetto davanti al suo bar, se ne andarano in vacanza in sardegna su un panfilo affittato con i soldi delle rapine proletarie.
    Allora, che ne direste di smettere il giochino di chi é stato più carogna, deporre le armi, e scoprire (come forse direbbe Mancinelli) che il nemico era ed é un altro?

  55. “ma non posso dire che era una vittima innocente della violenza fascista”

    Anche perchè non c’è nessun responsabile…per ora.

  56. Beh, adesso non tiratemi fuori la “faida fra compagni”, perché di “faide fra fascisti” ne sono state piene le cronache

  57. Io non tiro fuori nulla. Mi fermo ai fatti accertati ad oggi, ossia che colpevoli non ce ne sono.

    Anche se Alex, non riuscendoci, tenta di accreditare ai NAR l’accaduto. E neanche voglio difendere i NAR, per i quali non provo particolare simpatia…

  58. Allora, che cosa? Si è suicidato? Ma per favore!

  59. Non ho bene capito. Se non sono stati i NAR ad ucciderlo, non può essere stato nessun altro?

    Verbano è stato ucciso, ma manca il colpevole.

  60. Come credo di aver detto, se Mambro e Fioravanti hanno confessato altri 7 omicidi e non quello, io sono propenso a credere loro, visto che non avrebbero nulla da guadagnare mentendo, visto che però credo anche al racconto della madre, é evidente che ad ucciderlo siano stati fascisti, Nar, simpatizzanti dei Nar,nemici giurati dei Nar non lo so e non mi interessa neppure saperlo. Anche per Zicchieri non c’é un colpevole in galera, ma é stato ucciso dai compagni, oppure anche Gesù Cristo é morto di sete

  61. matteo amici

    Il fatto che non ci siano colpevoli accertati in un processo non autorizza a troppo fantasiose ipotesi.
    Anche l’omicidio di Fausto e Iaio ad oggi è senza un preciso colpevole però per modalità d’esecuzione (comprese le armi usate), per l’obiettivo scelto, non sembra azzardato attribuirlo ad una abbastanza precisa area della destra in armi romana (solo in parte riconducibile ai NAR).
    Io accosto molto i due delitti (Casoretto e Verbano) anche perchè in merito ad essi è calato il silenzio più assoluto anche da parte dei collaboratori di giustizia.
    Il che autorizza a ipotizzare anche qualcosa che vada al di là della pura e semplice esecuzione di un nemico politico.

  62. Mi ero perso l’incursione di Sally ed Alex…ma ho recuperato.
    Che dire? Colombo fascistello, Bakunin pure…, immagino Telese cosa sia…
    Ma va bene così, voci nuove benchè utilizzino ingredienti vecchi e stantii sono pur sempre stimolanti…
    Stimoli che illumineranno Francesco sul quanto sia lontano “il fiutarsi a pelle” per comprendere e quanto sia ancora attuale la “puzza di fogna”…

  63. Il fatto che i coniugi Fioravanti e Mambro abbiano festeggiato ad ostriche e champagne l’uccisione del giudice Amato, non mi sconvolge più di tanto,visto che anche il rogo di Primavalle e la morte dei due giovani Mattei arsi vivi, fu festeggiata in casa Pincherle (in arte Alberto Moravia) con gli stessi ingredienti!Poi aggiungo io, i vari antifascisti militanti che imperversano con i loro post su questo blog,altro non sono che la personificazione di una deviazione mentale che io definerei come “antifascismo maniacale” per cui dato e NON concesso che tutti i nazifascisti erano degli assassini, i loro eredi sono dei potenziali serial killer,dato e NON concesso che i nazifascisti hanno ucciso sei milioni di ebrei ergo…tutti coloro i quali si rifanno a quel periodo storico,sono dei serial killer collusi con malavita e servizi segreti! Ecco in breve la sinfonia musicale di questi “nuovi partigiani” e il loro leit-motive; in realtà altro non è che un riflesso condizionato;il portare il cervello all’ammasso,senza mai porsi un dubbio,un quesito e usare un grammo di sale in zucca!Prima di sproloquiare di fascismo e antifascismo, costoro dovrebbero documentarsi.Che Dio ci liberi da simile liquame e spazzatura umana, mi illudevo che fossero dei relitti appartenenti ai mie anni giovanili…invece sono ancora qui, se è vero che la Storia è maestra di vita, è vero che gli uomini non imparono mai nulla da essa!

  64. Il disco rotto ancora una volta s’è inceppato. Per quanto abbiate tentato con i vostri metodi ripetitivi, copia carbone di discorsi del nemico letti a ritroso, di libri di storia rieditati cancellando righe intere che imputavano al FASCISMO eccidi e crimini contro l’umanità, parlare di antifascismo maniacale mi fa ancora più ridere. Essere antifascisti non solo è un diritto, come lo è essere italiani, sancito dalla Costituzione (ciarpame anch’essa immagino), essere antifascisti è qualcosa che nasce prima di tutto dall’essere civili e cittadini, non gerarchia eliaria selettiva che cura solo i propri privilegi e grida all’espulsione dell’immigrato e alla caccia all’ebreo, calpestando i diritti sociali. Ma non credo debba io farti la lezione, visto che come ci si aspettava da tempo che veniste fuori, dopo che avete vissuto nell’humus letame come larve una recente preistoria in attesa di far sbucare le teste ancora sporche di fango (e di sangue le mani per le stragi degli anni ’70) dai pertugi sotterranei. Fate schifo, siete delle merde partorite da un passato male elaborato. Siete delle spie ed imputate chiunque vi capiti sotto mano delle medesime accuse, siete degli assassini e tirate fuori la contro parte, tanto così per mettere in atto un programmatico colpo di spugna nei giorni nostri di mal comune mezzo gaudio e per voi questo è fare politica. Dovete ringraziare questo governo fantoccio che si è accalappiato i vostri voti, di gente malavitosa che fino a poco tempo fa si dedicava ad attività losche e patetiche come a Londra Fiore, accattandosi voi il Potere ha dimostrato ancora una volta che siete la manodopera di quella omologazione che tanto credete di detestare. Tenetevi pure il Delle Chiaie che ancora si dedica allo spaccio su larga scala, gli Alemanno, Casa Pound, Iannone e i Croppi. A noi della pacificazione con la feccia proprio non ce ne frega nulla. Vi ricacciamo le teste nello sterco. Quanto reggerete con la commedia dell’Amore e della Pace???

  65. Salve Fornasari, mi chiedevo giustamente come stava, e, tanto per farle andare un po’ in su l’adrenalina “Shalom aleichem”!

  66. dai colombo non far parlare i tuoi alter ego puttanella infame. La merda che vedo sono solo quelli che tu difendi e la propaganda che propini insieme a questi fascistoidi. Sei arrivato ad infamare i Compagni morti, sei uno schifoso è per pararti solo il culo o c’è dell’altro? chi ti suggerisce queste “Tue” intuizioni il pluriomicida viziato dalla tv giusva detto il servetto o delle chiaie? il collegamento con fausto e iaio è poco sai per farti passare la teoria che valerio verbano era un delatore o vuoi una bella denuncia per diffamazione? fai i nomi!
    Che dio ci liberi? per fortuna sono ateo ecco un’altra merda infame di crociato assassino.

  67. matteo amici

    Il collegamento con Fausto e Iaio l’ho fatto io e non per far passare alcuna teoria ma per evidenziare quelle che, secondo me, sono delle analogie tra i due delitti.
    Complimenti vivissimi a Bakunin per la battutina antisemita.
    Ci voleva proprio.

  68. Matteo Amici, il tuo livore nei miei confronti ti acceca. Io sono talmente antisemita che ho chiarissime ascendenze ebraiche nella mia famiglia, amici che vivono in Israele nei kibbutz, collaboro qui con i pacifisti israeliani (anche se ho amici carissimi palestinesi a Ramallah: “Shalom aleichem”, oltre al fatto che é un saluto che uso spesso e volentieri, é un saluto ironico che faccio a Fornasari, con cui ho discusso a muso duro tantissime volte, ma, senza poterci fare niente, nonostante tutto mi é simpatico. Quello che non capisco é che dici spesso cose di buon senso e che addirittura condivido, e poi cadi in queste cose assolutamente pietose. Facciamo una bella cosa, ignoriamoci che é meglio per tutti, OK?

  69. Per sally, per te proporrei un bel intervento di lobotomia al cervello, visto che non ti serve a nulla proprio a nulla! Sei solo una scimmia ammaestrata da un fasullo antifascismo di maniera; una a cui per anni dopo masiccie dose di droga antifascista, hanno installato nella piccola materia grigia che contiene la tua scatola cranica, una antenna ovviamente sintonizzata solo, per ricevere le onde magnetiche, volute dal sistema mediatico! Per stabilire chi è veramente antagonista all’attuale sistema e gli inutili idioti e servi sciocchi, finti antogonisti come te e i tuoi simili,basterà citare il fatto che tu imputi all’aerea, collusioni con l’attuale governo in carica. Nulla di più abissale e di distante c’è tra gli pseudo valori rappresentati dai politici attualmente al governo, e l’area di riferimento di chi si richiama a determinate idee politiche ed epopee storiche vissute nel passato.Non è un caso che il sistema, ha varato a getto continuo, leggi repressive tipo la legge Scelba, il decreto Mancino( c’aveva provato anche Mastella) per criminalizzare il pensiero politico non conforme. Sarà un caso però, mentre Toni Negri veniva eletto in parlamento nelle fila dei radicali, uno storico del livello di David Irving, finiva in galera nella democratica Austria, per aver scritto un libro! Mai sentito parlare del docente universitario Robert Faurisson e della odiosa campagna di persecuzione da lui subita, a causa del suo impegno di ricercatore storico indipendente? Perchè solo determinate idee politiche sono costantemente criminalizzate, mentre sul versante opposto tutto è lecito?

  70. cosa mi sono perso in questi giorni……..
    per andrea colombo
    hai tutta la mia solidarietà!!!

    per bakunin
    anche a te la mia solidarietà ed amicizia…in siberia mi ci hanno già mandato da mesi, cmq essere esule in patria non è poi così male….parlo ovviamente del 2009.

    per alex e sally
    il vostro livore verso andrea colombo e bakunin francamente si commenta da solo. Valerio Verbano aveva ideali che condivido, perchè resto pur sempre comunista anche se detestato da tanti comunisti,e lottava per quegli ideali. Ma schedava anche fasci,erano quelli i tempi, purtroppo…. tra quei fasci probabilmente c’erano picchiatori ma anche giovani che credevano in ideali, condivisibili o meno, giovani che lottavano per un mondo che giudicavano migliore, e non avrebbero fatto del male ad una mosca… ad esempio sergio ramelli aveva fatto del male a qualcuno??
    Verità su quello e su tanti omicidi di quegli anni la voglio anch’io, ma penso che bisogna uscire veramente dagli anni settanta, anni di lutti e sofferenze, io penso che sarebbe veramente bello se Alemanno sindaco di Roma andasse a rendere omaggio a Valerio, con la celtica o meno sono fatti suoi.
    Io sono antifascista, e non accetto in alcun modo violenza e intolleranza di nessuno, politica è parlarsi e confrontarsi con tutti, pensate che sia un traditore???? non è un problema mio!!

    per francesco mancinelli
    bella la canzone di de andrè del post 33…mi ci riconosco anch’io.

  71. (Massimo Carminati, Mario Corsi er marione e Claudio Bracci) Mario corsi è quello più indiziato di tutti ma mi sembra anche lui molto dedito all’antico mestiere da marciapiede,la puttana, infatti non ha pagato un cazzo.
    De andrè era antifascista e avoi vi avrebbe sputato in faccia.

  72. Vedi Otello, quelli come te non hanno bisogno del cervello, al massimo lo portano al guinzaglio a pisciare, perché chiedono in prestito quello già dimezzato degli altri camerati. Probabilmente anche per digitare a fatica quelle poche righe. E’ del tutto inutile che passi all’insulto, quando noi oggi, spiacente per te e i tuoi suggeritori, gente che ci portiamo appresso dal dopo guerra da Salò in poi, quando ci trovammo fra i piedi una massa di delinquenti che assieme al capoccione acefalo avrebbero dovuto assistere alla propria fine storica. Ora che è stata scoperta la fogna venite fuori a far prediche su pensiero non conforme, su pacificazione, ma a quanto vedo avete ancora bisogno della memoria dei compagni per farlo uccisi proprio dai fascisti. Il fatto è che siete sempre stati al servizio del Potere. E vi rode perché la classe operaia non starà mai dalla vostra. Mai. Non cancellerete il passato. Vogliamo parlare del fucilatore? O di Valerio Borghese? Quanti fascisti dichiarati sono stati e continuano ad essere in parlamento? L’imbecille per l’incommensurabile numero di stronzate che annoveri e annovererai.

  73. De andrè era libertario….e avrebbe sputatro in faccia anche agli stalinisti.

  74. raffaele proprio perchè lo era tipi come te gli avrebbe usati come pisciatoio

  75. Per sally, il Comandante Borghese, mai fu eletto in Parlamento e morì esule in Spagna. In Parlamento furono eletti gli eroici gappisti di via Rasella, Bencivegna e Capponi, decorati di medaglia d’oro al merito, per essere scappati…dopo aver deposto la bomba assassina!Fu eletto il partigiano Moranino, uccisore di altri partigiani,colpevoli di non essere comunisti!Potrei continuare citando altri numerosi casi analoghi, ma mi fermo qui!La prima strage di stato (antifascista) fu proprio quella di via Rasella, che vide colluso il PCI con la questura romana, che protesse i vari boss comunisti reclusi a Regina Coeli, non inserendo i loro nomi nella lista degli ostaggi da fucilare alle Fosse Ardeatine.Antonello Trombadori rimase tranquillamente ricoverato nell’infermeria del carcere romano, mentre i partigiani monarchici e quelli di Bandiera rossa venivano fucilati! I questurini romani, che per 20 anni avevano perseguitato gli antifascisti, così fecero per guadagnare benemerenze coi loro nuovo datori di lavoro, nel mentre arrestavano Almirante, Farinacci ecc.ecc.Prima di sproloquiare di fascismo-antifascismo, bisogna documentarsi!

  76. vedo che te ne intendi….

  77. non bisogna tirar fuori i stalinisti anche gli stati uniti sono antifascisti siete tollerati perchè usate questi mezzi camaleontici che non gli rovinano l’immagine ma se uscite fuori con il Fez vi rimettono in gattabuia. E dimmi anche il giudice amato era uno stalinista coglione? e borghese scusa era un proletario vero intentto agli interessi del popolo e non al suo latifondo secolare di merda. Fascista ritorna nella fogna

  78. “essere antifascisti è qualcosa che nasce prima di tutto dall’essere civili e cittadini”

    Ne deduco, che per essere cittadini si deve essere antifascisti.
    Quindi se per “cittadinaza” intendiamo un “vincolo di appartenenza di un individuo a uno stato”, tutte le istituzione politiche pre-fascismo (dalla grecia ai giorni nostri), risultano in-civili e barbare.

    O forse il fascismo pre-esisteva ad esso?

    “Delle Chiaie che ancora si dedica allo spaccio su larga scala”

    Delle Chiaie non si è mai dedicato allo spaccio internazionale, nè ora nè mai. Fattene una ragione…

  79. Ok ti affideremo a un corso accelerato di lettura e comprensione del testo. Borghese rimase fino alla fine a tirare le fila del potere, negalo se ne sei capace. Ecco che apri le danze da quel fascista che sei e cominci da Via Rasella. Mi mancava. L’unico aspetto divertente di questa discussione è che si è giunti finalmente a farvi gettare la maschera: fascisti.

  80. Ma la puttana colombo non entra in merito della ideologia fascista ? L’unico socialismo che conosco è quello di gramsci che il benito testa in giù ha fatto carcerare velocemente

  81. dopo una vita a sinistra, e 18 anni di militanza in Rifondazione Comunista (sono stato tra i fondatori nella mia città)….finalmente qualcuno ha capito che sono invece fascista e mi illumina al riguardo!!! complimenti vivissimi!!!

    per la cronaca….tra le accuse dei tribunali sovietici stalinisti degli anni trenta a Bucharin, Zinoviev, ecc. c’era anche quella di aver costituito un gruppo terrorista-cospirativo trotskysta-fascista, essere quindi dei fascisti travestiti da comunisti, più o meno quello che dici su di me!!!….corsi e ricorsi della storia, film già visti….ma anche questa volta come diceva giustamente Marx la storia da tragedia (i processi di mosca) diventa farsa (…indovina a chi mi riferisco!)

  82. Inchiesta sull’estrema destra, indagato Delle Chiaie
    Nuove perquisizioni negli ambienti estremisti. Sequestrate svastiche e pugnali nel varesotto. Il leader di Avanguardia Nazionale è invece accusato dell’incendio alla birreria di Buguggiate

    C’è anche Stefano Delle Chiaie, leader di Avanguardia nazionale e figura storica del neofascismo anni Settanta, tra le 8 persone perquisite dalla Digos di Varese questa mattina. Le perquisizioni sono state ordinate dalla procura della repubblica, nell’ambito dell’inchiesta sull’estrema destra, che nel 2007 aveva già regalato notevoli sorprese: la scoperta di 47 presunti aderenti a un movimento di ispirazione nazista, il video di una festa per il compleanno di Hitler nella birreria Biergarten di Buguggiate, e due incendi di matrice dolosa rivendicati da una sedicente “Vigilanza democratica territoriale”.
    In realtà, gli investigatori si muovono su due filoni di inchiesta ben distrinti, che partono però dallo stesso retroterra: la presenza di un sottobosco potenzialmente eversivo di destra su cui la Digos sta indagando da almeno due anni. Da quando cioè il Movimento dei lavoratori Nazionalista e Socialista si presentò alle elezioni di Duno e Inarzo.
    Il primo filone, ideologico, colpisce i simpatizzanti di estrema destra a cui furono trovate bandiere e gadget. L’indagine è ancora in corso e, oggi, altre quattro persone sono state perquisite. Nessuna sentenza di colpevolezza, ma solo approfondimenti sulle loro frequentazioni, che avranno eventualmente tutto il tempo per chiarire. Sono Angelo Maggio di 36 anni, Andrea Sereno di 37 anni, Loris Conti di 33 anni, Paolo Piantadosi di 30 anni; sono accusati anche di detenzione di armi (coltelli e sfollagente. In alcune abitazioni sono state trovate e sequestrate bandiere e gagliardetti nazisti.
    Il secondo gruppo di indagati, è accusato di azioni concrete: sono Stefano Delle Chiaie di 72 anni, Armando Tedesco di 57 anni, Maurizio Giorgi di 65 anni, Domenico Magnetta di 61 anni. Sono considerati tutti esponenti di Avanguardia Nazionale, movimento di estrema destra degli anni settanta, e sono indagati, in concorso, per due incendi dolosi: la distruzione del tetto della Biergarten di Buguggiate, il 28 luglio 2007, e il rogo a una baita piemontese di Rima S.Giuseppe (Vercelli) l’8 ottobre 2007.
    Entrambe le strutture erano gestite dalla Rivendell, una società guidata da Checco Lattuada, consigliere comunale di An a Busto Arsizio, a sua volta indagato nella prima tornata di perquisizioni. Secondo gli inquirenti avrebbero organizzato gli incendi insieme ad Alessandro Campisi e Carlo Ariosto (fratello della nota Stefania), i due uomini arrestati un anno fa e considerati gli esecutori materiali. Il movente non è chiaro. Una domanda, però, incuriosisce gli investigatori: perché un gruppo romano di estrema destra legato ad Avanguardia Nazionale e con esponenti già coinvolti in inchieste delicatissime, si interessa a un gruppo di destra di Varese, con frequentazioni in Ordine Nuovo? Le indagini proseguono in questa direzione.

  83. don rafaè tu non sei comunista sei una puttana come colombo

  84. Alex, sempre meglio che stalinista come te

  85. E quindi? Ci sono “indagini” (= elucubrazioni di un PM) e vedremo se porteranno ad un processo e a una condanna.

    Sai, In Italia funziona ancora così la giustizia.

  86. Per sally,il Comandante Borghese, era come disse Almirante, un ottimo Comandante..ma un pessimo politico!Infatti fu messo di “mezzo” dai politici avveduti, dai servizi segreti, in quella farsa che fu il finto e fallito golpe Borghese!Per Raffaele, io non me ne intendo, ho solo letto il libro di Pierangelo Maurizio su via Rasella!Prima di fare polemiche con il sottoscritto, fattevi una cultura storiografica!

  87. Liguori è vivo e lotta con noi ! ;-)

  88. otello, guarda che non parlato io di via rasella!!! nè tantomeno polemizzato con te….non stavolta!!

  89. i miei post di oggi finora sono riferiti solo ad alex e sally.

  90. ma sì buttiamola sul vittimismo una volta dismessa l’alterigia e la prevaricazione, oltreché il falso storico. Eppure l’imperativo dovreste conoscerlo a menadito: fatevi anziché fattevi. Pedina sì il Principe, se t’aggrada l’appellativo, ma da comandante mi pare sia tu che dovresti onorarne la memoria, lo svilisci non poco. Ecco citami le leggi razziali di Almirante adesso. Come sta cadendo in basso questo Paese, non riesce a salvare nemmeno il passato. Ora che la avete esposta la faccia la perderete pure. Semmai non l’aveste già fatto. Sempre con la solidarietà dei vari Colombo e Telese s’intende…

  91. ti ho detto puttana allegerirti dalle responsabilità potresti anche essere di peggio che ne sò un fiancheggiatore. Sono comunista italiano che viene dalla resistenza antinazifascista e la costituzione è fatta da noi!e stalin è più adatto a voi comunque ci sono altre dittature recenti fasciste Argentina, Cile, Messico, di quelle non ne parli Compagnero

    Eccon chi difendi un killer di Mafia Giusva:
    5 gennaio 1980 – A Palermo è ucciso Pier Santi Mattarella, presidente della Regione Sicilia

    La signora Irma Chiazzese, vedova di Mattarella, presente al momento dell’omicidio, indicherà Giusva Fioravanti, killer neofascista legato alla P2, come colui che avrebbe commesso il delitto. Rinviati a giudizio dal giudice Giovanni Falcone, Fioravanti e Gilberto Cavallini saranno assolti al processo di primo grado, come richiesto dalla pubblica accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Giuseppe Pignatone. Al posto di Mattarella sarà eletto l’andreottiano Mario D’Acquisto, uomo di Salvo Lima e Giulio Andreotti.

  92. Fornasari & C., perchè siete così coglioni da replicare alle sciocchezze infantili di Sally, Alex ed dei Figli di Liguori?

  93. alex…
    fiancheggiatore, non infiltrato???? confermi di essere uno stalinista, aggiungo io con poco sale in zucca, anzi direi con la testa completamente vuota!!! fioravanti è stato assolto con formula piena dall’accusa che citi. Cosa centra poi, io non ho mai difeso Fioravanti ma semmai Ciavardini, informati su chi sono prima di sparare giudizi sul sottoscritto….le tue elucubrazioni dimostrano semplicemente che a sinistra la tribù degli intolleranti, faziosi, incapaci di intendere e di volere è ancora molto forte…..contenti voi!!!

  94. e fu proprio Falcone a chiudere la cosa.

    E’ bello come metti le cose a pezzi..

  95. Rimanete al fatto, visto che l’imperizia storica qui abbonda, che Alemanno benché sia istituzionalmente autorizzato, non è persona grata alla commemorazione del 22, non perché sia io a dirlo (visto che sono un oltranzista stalinista e a sto punto meglio che allinearsi alla campagna suicida e appiattita sulle dottrine scudocrociate di Uòlter & co.) ma lo suggerirebbe il buonsenso storico, lui, Alemanno amico e camerata, dei vari Mambro e Fioravanti, gente non troppo distante da chi lo ha ucciso. E se è da qui che la polemica nasce è perché tutto sommato né avete le idee chiare né siete troppo convinti di quel che dite. Poi le carte processuali, per quanto molto sia stato fatto sparire dagli archivi, fino a prova contarira parlano chiaro. Finora è tutta una chiara strumentalizzazione della destra, o finiamo per negare persino l’esistenza di essa in nome del gioco delle tre carte? Ringraziate come sempre Uòlter l’apripista dell’abbraccio di Giuda. Raffaele in tal senso docet. Il Paese ce ne scampi e liberi di simili blandi compagni.

  96. Francesco Mancinelli

    L’Antifascimo come “fede religiosa assoluta ” come “furore iconoclasta”.

    Devo dire che mi mancava da un sacco di tempo e pensavo che a questi livelli non esistesse più .

    Invece c’è qualche superstite : come d’altra parte ci sono ancora i paladini della reazione che inneggiano ad un anti-comunismo quando di comunismo non ce ne è più traccia neanche a Cuba e in Cina. Casomai c’è ” autoritarismo ” .

    Detto questo mi dispiace vedere Andrea Colombo, Bakunin ed adesso Raffaele sotto il fuoco incrociato dell’inquisizione dell’antifascismo militante.

    Manca tra gli imputati il buon Ugo Tassinari che ha già dato …

    Non posso fare neanche da Avv.to difensore sarei decisamente fuori luogo.

    Attenzione a non fare la fine dei “Catari” di Montsegur.

    Continuo a dire caro Luca che visto il livore della discussione, non è stata una buona idea postare qualcosa su Valerio Verbano …

  97. Francesco Mancinelli

    OFF TOPIC PER ALLEGERIRE LA DISCUSSIONE

    MIO ARTICOLO SU FABRIZIO DE ANDRE’ PUBBLICATO IERI
    SUL FONDO DI MIRO RENZAGLIA :

    “In direzione ostinata e contraria”

    Dieci anni fa si concludeva l’avventura terrena di Fabrizio De André, l’ultimo dei “trovatori catari”.

    Chissà se Fabrizio conosceva la tragica epopea di “Occitania” e dei suoi Signori, la fine eroica dei suoi eretici poeti maledetti, arsi vivi nella piana di Montsegur, finiti per una maledetta casualità geopolitica sotto le grinfie rapaci dei Crociati e dell’Inquisizione; i Catari, anche loro molto scettici, di quel Dio dal Dogma Assoluto, del Sinai, della Bibbia, del Vaticano, scettici del “Funesto Supremo Demiurgo” descritto da Cioran, di quel Dio troppo lontano e troppo morale per tutti gli uomini, uomini che alla fine sono molto più elementari, capricciosi, litigiosi e fragili, Uomini forse molto più simili agli Dei. Eppure i Catari furono i pionieri di una ricerca quasi incomprensibile, magica, arcana, fatta di misteri mai scoperti e sopiti; i pionieri di una purezza incontaminata, eterea, assoluta, quasi mistica. Quello che alla fine percepisce “chi sa vedere” e “sentire” oltre le note e le parole di Fabrizio De Andrè.

    E già, tutto questo pulsa dentro quella magnifica scuola cantautoriale di Genova che insieme a Lui annovera Lauzi, Tenco, Conte, Paoli, Fossati, una scuola di cantautori che nasconde, antropologicamente parlando, gli ultimi semi occulti di “qualcos’altro”, qualche cosa di più profondo, di mistico, di gnostico, di magicamente eretico. Qualcosa che per l’appunto ci riporta direttamente ad “Occitania” .

    Difficile scrivere di Fabrizio De André: per quanto mi riguarda può essere tranquillamente posizionato tra i grandi della letteratura italiana; sembra arrivare dritto dritto da quel medioevo vibrante di dialetti volgari e poi fondanti la lingua italiana più pura. Uno stile di composizione perfetto, unico, mirabile, celestiale.

    Se poi dalla letteratura vogliamo passare alla Sua filosofia dell’essere ed alla negazione dell’esistere… bhe, abbiamo, in Fabrizio, uno dei massimi interpreti del pensiero della crisi, della crisi della modernità, e del non-senso dell’esistere stesso. Un pezzo di esistenzialismo talmente sottile ed umano troppo umano da sconfinare quasi… nel Divino. Come disse Massimo Cacciari in una famosa intervista televisiva: chi sa, non spera…

    Ma poi, alla fine di questo suo personale abisso, nel guardare la rappresentazione del Mondo, scopriamo in De André l’espressione più alta e più pura, l’arte perfetta dell’interpretazione, dell’incanto, del presagio, della comprensione, dell’ emozione e, infine… del perdono totalizzante.

    Non è solo l’umanità misericordiosa che sgorga dalla figura di Bocca di Rosa, incastonata nella mitica Via del Campo (che ci aiuta così a superare per un solo attimo l’infelicità), ma anche la serenità distaccata del “Pescatore” che parteggia per i ladri e gli assassini della “Città Vecchia”, rispetto ad un ordine questurino che scruta, e mette le manette ” …a chi ne sa più di loro”.

    Forse perché ladri ed assassini hanno un loro “ordine valoriale” più alto, più acuto ? O Forse perché anche Noi, “membri ufficiali del Cattiverio”, ci sentiamo come De André , da troppo tempo sulla “Cattiva Strada” ?
    Bha, chi può dirlo?

    De André ci ha restituito una immagine del Cristo completamente umanizzata, de-deificata, ricompresa e sposata alla storia del mondo, nella sua estrema tragicità tristemente lineare, liberata dai danni fatti da Paolo di Tarso.

    Ci ha raccontato, poi, con parole mirabili il classico della poesia americana, una delle poche cose belle degli States (tradotto in Italia da Fernanda Pivano): l’Antologia di Spoon River; con una grazia descrittiva e musicale quasi greca , ( il blasfemo, il chimico, il malato di cuore, il giudice, l’ottico, il Suonatore Jones). Ora “tutti dormono sulla collina”. Semplicemente sublime.

    Ci ha descritto come si sentono gli inutili impiegati che guardano impauriti oltre la propria scrivania, quando vedono esplodere una giovane Rivoluzione; ma la vedono purtroppo fatta dagli altri e che pagheranno, alla fine, in prima persona anche per loro tristi scrivanie. Eppure, l’odio di un impiegato è molto molto più profondo, e viene da tanto tanto più lontano: “Ormai sono in ritardo per gli amici, per l’odio potrei farcela da solo”.

    De André ci ha perfino fatto amare gli zingari, i gitani ribelli… e ancora non conoscevano né i film Kusturica né le musiche di Bregovic; al massimo ci affascinava Fellini ed il suo italico surrealismo.

    Ci ha descritto l’ansia pre-romantica dei suicidi, dei drogati e delle puttane comprate a quattro lire, con una suggestione degna dei menestrelli medievali o dei massimi poeti dell’Ottocento (”Tutti morimmo a stento” ); ci ha indicato “le anime salve” che attraversano miseramente la storia, sapendo che un paradiso probabilmente esiste, ma solo per coloro che non credono all’inferno, al peccato originale e soprattutto per quelli che non accettano la dittatura del sorriso idiota, perché non c’è proprio niente di cui ridere…

    Ci ha ridonato la ballata popolare, il dialetto, lo scherzo, l’allegoria, la vendetta di un Gorilla ingrifato sull’ordine borghese, la demitizzazione di Carlo Martello, l’umanità di Geordie e di Giovanna d’Arco, prendendo anche spunto dai Cohen, da Dylan, da Brassens, da Brel, dalle ballate provenzali rielaborate del ‘400 (La Morte e Fila la Lana).

    Ci ha parlato dei Pellerossa sterminati dal sogno democratico e progressistadell’occidente , della dignità dei pastori sardi che lo avevano rapito e tenuto in ostaggio, della quasi-onestà del camorrista Cutolo, della quasi-innocenza del carbonaro Renato Curcio e del suo inutile comunismo sconfitto, infine della “storia sbagliata” ed inquietante del reietto Pier Paolo Pasolini. Ha sfottuto pesantemente perfino i nostri amati miti come Pound o come Eliot (ma sempre con profondo rispetto per l’avversario, perche De André sapeva riconoscere sempre i vinti).

    A De André non piacevano né gli eroi, né i martiri ma tantomeno gli piacevano i furbi ed i vigliacchi di sempre; forse Fabrizio semplicemente era incapace di odiare, era libero e fuori dal ogni darwinismo sociale, cosa connaturata nel nostro essere ” Cattiverio “. E qualcuno da una sua canzone gli rispose “che forse a morire di maggio, non ci vuol poi così tanto coraggio” (Nereo Zeper – Nel segno del cerchio antico).

    Non nego, così, che un pezzo della mia anarchica e nichilistica formazione, del mio rifiuto per “gerarchetti” e falsi modernissimi partitucoli del cazzo, del mio sano odio anti-biblico, del mio sospetto per quei militanti duri e puri che finiscono poi alla corte dei vincitori, la devo proprio a Fabrizio De André ed alla sue lontane “Nuvole”; sicuramente gli devo la sensibilità e la percezione del bello, l’arte matura della composizione, della sonorità udibile, della poesia articolata , della musica sublime.

    Forse è anche ascoltando Lui che mi sono innamorato dei Vinti e, quindi, alla fine degli Eroi che Lui invece detestava profondamente; ed è per questo che quasi per un paradosso catartico, ho incontrato contemporaneamente nella mia formazione, Nietzsche ed Evola, altri angoli estremi di mio indefinibile perimetro, ciò che da André è poi sideralmente più distante.

    Quando se ne è andato, dieci anni fa, mi ha lasciato un vuoto difficilmente colmabile. E’ un vuoto che nasce non tanto dal ricordo di questa gratuita donazione di “pienezza” , ma paradossalmente da quello che mi/ci avrebbe potuto ancora donare. E ad ogni intervista, ed ad ogni inedito che viene pubblicato, riscopro un epitaffio “cataro”, sottile , assoluto, un soffio gnostico fatto di Essenzialità, di Amore sconfinato per il radicamento, per la purezza assoluta ed incontaminata di quei pochi attimi rubati e scolpiti in onore della massima poesia; attimi rubati, quindi, all’Eterno Divino, per donarli ad un’altra e più Umana Eternità, che non conoscerà mai nessun l’oblio, che non perderà mai la Sua memoria.

    Francesco Mancinelli

    Discografia

    1966 – Tutto Fabrizio De Andre
    1967 – Volume I (Fabrizio De André)
    1968 – Tutti morimmo a stento
    1968 – Volume III
    1969 – Nuvole barocche
    1970 – La buona novella
    1971 – Non al denaro, non all’amore né al cielo
    1973 – Storia di un impiegato
    1974 – Canzoni
    1975 – Volume VIII
    1978 – Rimini
    1981 – Fabrizio De André
    1984 – Crêuza de ma
    1990 – Le nuvole
    1996 – Anime salve

  98. Per alex e sally, il vero sindaco di Roma è Pacifici; lo stesso che ha accompagnato il neosindaco in pellegrinaggio ad Auschwitz!Alemanno non farà nulla contro il vero sindaco di Roma. L’attuale classe dirigente è fatta di personaggi politici che sono per la maggior parte dei circoncisi nel cervello e nell’anima, prima che nel prepuzio, esattamente come voi due, che in aggiunta siete delle scimmie ammestrate con il cervello portato all’ammasso!Segatura, liquame, detriti umani siete!Mi sovviene alla mente una riflessione di Von Moltke, il quale negli anni venti disse, che alla fin fine anche Mussolini non avrebbe fatto degli italiani altro che degli …italiani!Voi due ne siete la perfetta personificazione!

  99. cannibalizzare i compagni uccisi, apponendo una corona simile per tutti, non vi aiuterà a strappare le pagine dei libri revisionandoli. Quelle sono rimaste scritte, incise nella Storia che non è quella storiografia soggetta ai tempi e alle mode politiche. Che lo si voglia o no. Non saccheggerete il recente passato, non vi lasceremo usare l’onore dei compagni caduti per un’idea, nemmeno a quella sinistra che intitola strade e targhe ai camerati. Non vi risulterà facile racconare balle e strafalcioni storici. Qualcuno presto o tardi vi punterà il dito contro e questo qualcuno sarà la storia, fintanto che la morte di Verbano come quelle di fausto e Iaio, di Mauro Brutto e Ivo Zini non avranno responsabili acclarati.

  100. Auschwitz sulla tua bocca impastata di bava rabbiosa è eccidio ribadito. Zitto camerata, faresti più bella figura a stare zitto. Parlami di negazionismo adesso. Zitto. Come Alemanno con la celtica ai campi di concentarmento.

  101. Per sally, eravate voi che nei cortei gridavate le vostre frasi intrise di odio, dal seguente tenore:”compagni, la resistenza c’è l’ha insegnato uccidere un fascista non è reato”!Vedo che la belva umana non è ancora sazia, vuole altro sangue!La storia la fanno i vincitori e i vinti hanno sempre torto.Soleva dire De Felice,che lo storico è per definizione un revisionista, perchè mette in dubbio la versione dei vincitori e indaga sui veri fatti della storia. Puoi negare che l’arma atomica è stata usata contro una popolazione civile ed inerme come a Hiroshima e Nagasaki, non dai nazifascisti nè dai comunisti,ma dai democratici americani? Eppure già questo è revisionismo! E’ quello che sta avvenendo a Gaza che cos’è? E’ forse antisemitismo? Tieni presente che sia i palestinesi che gli ebrei sono entrambi dei semiti!

  102. Francesco Mancinelli

    X Otello Fornasari

    secondo me caro Otello è inutile che Ti infervori cercando
    ” l’interlocutore ” in Alex e Sally ; è ovvio che è come insegnare ad un Tirannosauro di prediligere la cucina vegetariana invece che la carne.

    Tieni presente che anche ” nel nostro ambiente ” ci sono ancora gli anti-comunisti militonti, devo dire molto di più a livello parlamentare ed istituzionale con comodi stipendi e posizioni e molto di meno nelle strade.

    Forse perchè si è capito che l’unico “comunismo apocalittico” che ha attecchito seriamente è quello della crisi finanziaria mondiale, partorita dai “soliti eletti noti”.

    Quindi aveva ragione Del Noce che non era fascista ma non era neanche più anti-comunista.

    Ed aveva ragione anche Pasolini indicando nella ” decadenza occidentale ” il nemico principale.

    Spengler aveva anticipato entrambe.

    Un saluto

  103. Assodato che anche la moglie di mattarella era presa da visioni e che quello non era giusva ma un bolscevico con il colbacco, qui si parla di scontro tra fazioni? io vedo solo chi difende assassini e infanga i morti, la peggio razza delle puttane che ci può essere quella che si riproduce come vermi. A me sembra il giusva abbia ucciso da solo più della metà delle morti che ci furono in quegli anni, uno psicopatico Nazista con la sua badante compagna con evidenti problemi pscichici che hanno creato un clima di morte aiutati da balordi infami terzaposizionisti spacciatori e puttane comprate con qualche pippata di cocaina, terreno fertile per organizzazioni criminali come la P2 e le mafie varie. Ancora con questo coglione otelliano dai basta falla finita, propaganda idiota legata a qualche slogan Stalin patin putin pippo e pluto ma non dici un cazzo su nulla perchè o non sai o vuoi solo nascondere. Vai a fare in culo ancora con questa cazzata dell’odio ma non sai dire altro !
    I fascisti sono nemici della libertà ed è giusto combatterli. I padri fondatori della repubblica lo hanno fatto voi dovete sparire altrimenti l’italia non avrà mai un progresso e un futuro.

    Diglielo al popolo americano e non alla Cia che vi ha dato i soldi fino ad ora che sei fascista, vedrai che ti ricordano i morti che hanno avuto per rimettere la tua ideologia nella fogna da cui sei uscito ahahahah
    Liguori quello che era amico del terrorista del NAR Mario corsi?

    Giusva, parlando di odio, coadiuvato come vigliaccamente ha fatto con la pistola e l’altro inerme, non con le idee:

    Roberto Scialabba
    28 febbraio 1978

    La sera del 28 febbraio, tra le 23:10 e le 23:30 il gruppo, coadiuvato da altri esponenti della destra romana, si reca presso lo stabile ma giunto là si accorge che è chiuso; essi non sono a conoscenza che il giorno precedente, per l’ennesima volta, la polizia aveva attuato uno sgombero contro gli occupanti. A questo punto si recano in direzione della vicina piazza San Giovanni Bosco, i cui giardinetti fungono spesso da ritrovo per molti compagni della zona. Arrivati sul posto il gruppuscolo scende rapidamente dalla FIAT 132 chiara e, a volto scoperto, irrompono nella piazza sbucando da cespugli vicini e fanno fuoco quasi a casaccio. Nell’immediato parapiglia cade a terra, colpito al torace, un giovane di 24 anni, Roberto Scialabba. Il ragazzo non è tuttavia ancora morto quando Valerio Fioravanti a bruciapelo, dopo essergli montato sopra, gli spara ulteriori due colpi alla nuca. Mambro e fioravanti devono ringraziare che non sono nati in america perchè la loro storia sarebbe ora molto ma molto diversa altro che politica Serial Killer.

    Bene ecco che porta l’inciucio puttane fascisti al Nazismo antisemita questo posto è una cloaca spero che presto chiuda! non passerete mai porci infami.
    Dai fascistello merdoso parlaci di dio padre e famiglia ahahah

    Colombo? non ti alteri neanche se parlano gli antesemiti nazisti qui? ma te la prendi con i morti rossi

    Io so i nomi di coloro che, tra una Messa e l’altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per tenere in piedi, di riserva, l’organizzazione di un potenziale colpo di Stato), a giovani neo-fascisti, anzi neo-nazisti (per creare in concreto la tensione anticomunista) e infine criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione antifascista). Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto operettisticamente, a Città Ducale (mentre i boschi italiani bruciavano), o a dei personaggio grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli.
    Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killer e sicari.
    Sciacquatevi la bocca prima di parlare di pasolini era ben chiaro che ce l’aveva con voi.

  104. Dedicata a Francesco Mancinelli

    Se Chanto

    Devant de ma fenestro
    ia un auzeloun
    Tuoto la neuch chanto,
    Chanto sa chansoun

    Se chanto, que chante
    Chanto pa per iuo
    Chanto per ma mio
    Qu’es da luenh de iou

    Aquelos montanhos
    Que tant autos soun
    M’empachoun de veire
    Mes amors ount soun

    Autos, ben son autos,
    Mas s’abaissarèn
    E mas amoretas
    Vers iou tornarèn

    Baisà-vous montanhos,
    Planos levà-vous
    Perquè pòsque veire
    Mes amors ount soun

    Visto che parlavi di Catari e di Occitania, eccoti un pezzo che é dei miei preferiti, e che conosci senz’altro.
    Facendo un po’di ironia, capisco la collera di Raffaele: lui é in rete solo da oggi, io sono già due giorni che mi trovo sotto il fuoco di fila, e poi nel mio DNA gli insulti dei comunisti ci sono dal 1936!
    Ti ringrazio per aver declinato il ruolo di avvocato difensore, mi sarebbe toccato ricusarti come i brigatisti storici :-)
    Comunque, anche se avversari per molti versi, ci accomuna la passione per i sentieri poco battuti: per te l’Edda ed Evola, per me sono stati e sono soprattutto Gurdjieff e Wilhelm Reich (Fornasari stia bravo!)e mi sa che “non ci legheremo a queste schiere e morremo pecore nere”. E adesso vai a vedere che qualcuno dice che anche Guccini era fascista!

  105. Guccini no ma tui si ahahaha

  106. Le insinuazioni di Alex mi procurano un dolore profondo nell’anima, ma vedrò di farmene una ragione. :-)

  107. Francesco Mancinelli

    Quale è la differenza tra le due antropologie “anti” ?

    Se Voi prendete anche il più duro e stupido tra gli anticomunisti militonti ( e ce ne sono a bizzeffe soprattutto per moda indotta ) e gli domandate se sarebbe giustificabile rifare una azione militare come quella fatta contro Valerio Verbano, ucciso a sangue freddo davanti ai genitori, non solo si rifiuterebbe e direbbe che sarebbe un atto ingiustificabile, ma probabilmente vorrebbe sfidare a singolar tenzone, a pugni per capirci l’avversario, secondo il classico schema non tanto ideologico quanto ludico-antropologico ( tipico della componente tribale, irrazionale e iniziatico-mitologica del neo-fascismo).

    Il dato storico inconfutabile è che i NAR nascono e prendono le armi per difesa, e non per attaccare per primi , non lo dimentichiamo. Il fatto che lo abbiano fatto con la mentalità di adolescenti, e non di militari ideologici, come le BR, non cambia la dinamica che nasce sempre dal bisogno di difesa.

    Se Voi prendete oggi un tirannosauro anti-fascista, duro e puro , un iconoclasta dal furore dottrinario, “impermeabile al tempo”, agli eventi, al clima, alle trasformazioni, riproporebbe con la stessa prassi giacobina sorretta da Dottrina Certa, da Ideologia Assoluta ed Inconfutabile la strage di Acca Larenzia. Semplicemente perchè l’elemento biblico-evangelico, il dogma dottrinario di fede, cioè il fondamento dottrinario ed ideologico nascosto, è in Lui assai più presente e pregnante. Il fascista non esiste fisicamente ancora prima che ideologicamente e dottrinariamente.
    Il fascista è un ” stupido animale ” per definizione, da cancellare dalla storia del mondo come il peccato originale.

    Dire che è fuori luogo accettare Alemanno ad un atto di presenza della sinistra extra-parlamentare mi sembra cosa più che legittima. Ma dirlo con il livore, l’odio, e l’aggressività come se fossimo nel 1979-80 è indice di qualcos’altro che non ha niente a che fare con il senso di appartenenza e una memoria storica da infangare.

    Qui nessuno vuole infangare nessun altro; soprattutto se si parla di ” caduti ” di qualunque parte siano.

  108. Checco qui l’unico t rex pare sei tu visto che sei Nazifascista, ti brucia ancora che ti hanno fatto sparire dallo scenario politico legale e non sei ancora pubblicamente digeribile fattene una ragione, anche alemanno lo sta facendo se non vuole tornare al mausoleo dell’infamità della storia.

  109. Francesco Mancinelli

    X Bakunin

    Pensa Tu che ” Se Chanto ” l’ho inserita in una raccolta del mio gruppo musicale ” Terre di mezzo ” nel 1996 !! E lo ripropongo spesso nelle esibizioni dal vivo.

    Stà di fatto che anche se le montagne si abbassasero e le valli si alzassero ( … come dice questa fantastica canzone d’amore di un dialetto Occitano “esclusivo” delle valli di Cuneo ) difficilemente gli ” anti “, i tirannosauri anti-diluviani si potrebbero parlare ….

    C’è un bellissimo Film il intitolato ” IL VENTO FA IL SUO GIRO “, proprio ispirato alla cultura di quelle valli, ancora infarcite di Catarismo Gnostico ma anche di sospetto, che Ti consiglio di vedere.
    Insegna come è difficile rimuovere l’incomprensione ed il sospetto…

  110. mancinelli nazifascista….io e bakunin fascisti…..avremo mai un alex intelligente???

    Forse la persona più indicata per invitare Alemanno alla commemorazione di Valerio è la signora Carla Verbano, o no?? o è fascista anche Lei visto l’invito che ha fatto???

  111. X Mancinelli

    Lo cercherò, grazie del suggerimento.

  112. Vinco io perché sono anche antisemita, che cosa credi? :-)
    Dai, Raffaele, lascia perdere!

  113. Francesco Mancinelli

    Caro Alex che di “magno” hai ben poco, io non ho alcun problema a stare fuori dello scenario politico legale, casomai è un problema per Alemanno che abiura ipocritamente, rimuove opportunamente e lo fa pure in modo acritico e volgare.
    Pure Voi ve ne siete accorti. Il mausoleo è quello ” che uno ha dentro ” ed in AN e nel loro passo delle oche si intravede il cimitero monumentale di Milano …

    E comunque i nazi-fascisti sono finiti nel 1945, i neo-fascisti nel 1994, i comunisti nel 1989. Quindi applica altre etichette, meno stantie …

    Infine la pubblica “digeribilità” e un Tuo/Vostro problema.
    Io sono nel ” Cattiverio ” , io sono l’anomalia.

  114. pienamente d’accordo con Francesco, che a sto punto accetto come avvocato :) …”IL VENTO FA IL SUO GIRO” è un bellissimo film!!!! Incomprensione, sospetto, rapporti col diverso, conservazione delle tradizioni e apertura all’esterno di una comunità….vale veramente la pena di vederlo e rifletterci sopra.

  115. per l’esattezza, la Sig.a Verbano non ha fatto lei l’invito, c’è stata ufficialmente una smentita sulla stampa e alla televisione. Se si vuole continuare a dire squallide falsità ok. D’altronde avete evidenziato che dopo la terza c’è la Quarta via (lo dico per bakunin) con le sue relative maschere che occultano, malamente però.

  116. Francesco Mancinelli

    Se la Sig.ra Verbano non ha fatto alcun invito è come dico io.

    Questa discussione è fuori luogo e sono fuori luogo gli atteggiamenti aggressivi e livorosi, perchè si fondano su un fatto non accaduto e pompato ad hoc dalla stampa come avvine spesso.

    Vi posso solo raccontare un aneddoto. Qualche imbecille,
    ” peraltro non inquadrato in nessuna formazione militante ufficiale ” , qualche anno fa osò imbrattare il murales di Valerio Verbano.

    Io esposi il mio personale pensiero su questa “vigliaccata”, pubblicamente, in un mio concerto alla sala Overture del quartiere africano , ci sono centinaia di testimonianze in merito e forse anche la registrazione del concerto.
    Non aggiungo altro.

  117. matteo amici

    X Bakunin.
    Nessun livore da parte mia, davvero.
    Ho interpretato il suo saluto a Fornasari come uno sfottò fuori luogo soprattutto in considerazione dell’orientamento politico dello stesso.
    Mi è sembrata un ricerca di complicità fuori luogo con sfoggio di simpatie antisemite.
    Se ho sbagliato mira me ne scuso, non c’è nessun problema.

  118. Signor amici, dora in poi la pregherei di ignorare me ed i miei commenti, é meglio per tutti, mi creda.

  119. ma tassinari non risponde o e’ ancora vittima della sindrome di stoccolma che sembra averlo ingabbiato ormai da anni?

    ad andrea colombo rode un po’ della piazza pulita che si e’ fatta a liberazione vero?magari fallisce anche il manifesto.

  120. per amici, come per il passato confondi l’antisionismo con l’antisemitismo!Anche i palestinesi sono semiti! Io non sono antisemita per nulla! Non mangio maiale da anni.I veteroantifascisti sono patetici, l’antifascismo è una battaglia di retroguardia, lo scrissero a caratteri cubitali a Valle Giulia nel 1968 (preistoria!) gli studenti in lotta, datevi una mossa, aggiornatevi, siete vecchi e superati dagli eventi.Andate sul sito di Neturei Karta, un sito di ebrei ultrazelanti e antisionisti, pure loro!!!

  121. beh si il 68 l’hanno inventato i fascisti si sa.

  122. Francesco Mancinelli

    Caro Malachia,

    il 68′ non l’hammo inventato i fascisti e neanche i marxisti : era piuttosto un evento “situazionista” unico nel suo genere, come d’altra parte fu la libera Repubblica di Fiume.

    In italia inoltre aveva coinvolto tutti i giovani indistintamente.

    Fu colpa di alcune frange del neo-fascismo ” di destra ” teleguidate opportunamente, se si creò il fattaccio, e tutto deviò miseramente verso la sinistra massimalista.

    Ma non ti devo raccontare io che cosa successe a Valle Giulia prima, ed il 16 marzo del 1968′ alla Sapienza dopo.

  123. Caro Francesco fattene una ragione.
    Sei troppo intelligente per non comprendere che di tirannosauri, bronto e allo ce ne sono ancora tantissimi. Altro che estinzione.
    C’è una minoranza lucida, evoluta, e sappiamo chi sono, e li leggiamo anche qui, ma sono minoranza (molto esigua) e più che un interessante scambio di idee non si può pretendere.
    Aggiungo che forse proprio nell’area della sinistra istituzionale (che so in buona parte detesti) puoi trovare qualche spiraglio di luce per discutere senza preconcetti.
    Ma il grosso della sinistra lontana da PD e dintorni mostra una maggioranza schiacciante di sauri e qualche Raffaele o Marco “ostinatamente in direzione contraria”, che rischiano di apparire la preda più succulenta per i sauri.
    Tu sei spietato con Alemanno et similia (e ovviamente consentimelo nei similia non c’è Gasparri, Bocchino e co., tuttalpiù fra i similia c’è De Angelis, la Perina etc.) per tanti motivi, in primis la genuflessione verso Israele e la comunità ebraica romana. E ci sarebbe da chiedersi perchè chiunque, a sinistra o a destra nelle istituzioni o nei paraggi politici (con la sola eccezione di D’Alema), così come nella pseudoinformazione italiana, voglia parlare di Medio Oriente e questione palestinese debba negare l’evidenza o dire il falso o comunque stare sempre vicino vicino ad una parte, quella dei più forti…
    Ma un sindaco non amministra una città col termometro ebraico che gli segnala il da farsi, perchè per fortuna almeno il 90% delle cose che deve fare va oltre.
    Poi ogni tanto una “carezza” agli amici ebrei è necessaria…
    Realpolitik???
    Non saprei. Ma credo che troveresti nella sostanza ancora molte più cose da condividere con l’ “homo alemannus” che con quelli ai quali sembra tu voglia fare la corte e che sono ancora e per sempre dei sauri inestinguibili.
    Già te lo dissi tempo fa, sei stimolante come pochi, hai cultura ed idee da “vendere” (alcune tue idee comunque non le “comprerei”, la mia formazione “cristiana” ogni tanto fa a pugni con la tua), hai una capacità di analisi e di critica eccellente, ma saresti un “pessimo politico”.
    O meglio, il politico (in un sistema democratico, almeno in questo sistema democratico) non lo potresti proprio fare.
    Come me daltronde….ma per altri motivi…

  124. Ma non si doveva parlare di chi fossero gli assassini di Valerio Verbano?

    Checco continui a dire stronzate non è stato imbrattato il murales ma è stata data a fuoco alla lapide.Tu oltre ad essere poco informato sei un nazistoide coglione, una vera mente ahahah.
    E’ il vostro stile infangare i morti, che si evince anche qui del resto. Tornando a Guccini La bandiera Nera era ed è simbolo dell’anarchia che certo non ama il fascismo ma voi rubate come al solito i simboli decenti di chi ama il proprio popolo e gli usate per poi rivendervelo ai vostri padroni.

    otello non sa nemmeno distinguere l’antisemitismo dalle lotte sulla POLITICA DI GUERRA fatte da uno Stato qualunque sia il suo status religioso. Voi nascondete l’odio contro la religione ebraica per appoggiare i palestinesi e quando non vi servono più o gli uni o gli altri li rimettete nel recinto o campo di sterminio da voi preparato da tempo. Siete Nazisti anche Hitler appoggiava i mussulmani chissà perché. Cazzo credevo che almeno ci fosse qualcuno all’altezza ma si continua a blaterare cazzate fra un po’ parlate della fame nel mondo per non dire i nomi degli assassini del delitto verbano.

    http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/cronaca/verbano-lapide/verbano-lapide/verbano-lapide.html

    Ora ti parlo di un altro “Bolscevico Comunista” ucciso dai quei criminali dei NAR:

    Francesco Evangelista, detto Serpico, svolgeva indagini sui neofascisti della zona prati,appuntato di P.S. Roma, 28 maggio 1980

    Francesco Evangelista è in pattuglia con dei colleghi davanti al Liceo Giulio Cesare di Roma: vengono bersagliati con alcuni colpi di pistola dai terroristi dei Nar Valerio Fioravanti, Giorgio Vale, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini.
    Francesco Evangelista muore mentre il collega Giuseppe Manfreda rimane ferito.
    Franco Evangelista lasciò la moglie e due figli piccoli. Evangelista lavorava anche per mantenere la sua famiglia, Giusva aveva già tanti dei quei soldi fatti ed ereditati che per lui è stato solo uno sfizio criminale da bambino borghese viziato macabro.

    Quale fascista di questo blog parlava di pasolini?

    “Che vi vengano figli fascisti – questa la nuova maledizione – figli fascisti, che vi distruggano con le idee nate dalle vostre idee, l’odio nato dal vostro odio.”
    Pierpaolo Pasolini ti piace ancora come simbolo ahahah
    n. 36 a. XVII, 6 settembre 1962

  125. Francesco Mancinelli

    X Alex il magnifico,
    scusa se ho “infangato” il morto credendo che era stato danneggiato un murales ed invece era la sua lapide. delitto di lesa maestà, sicuramente questo dimostra ed è la prova inconfutabile della mia malafede oltrechè la mia innata ” nazzistaggine “.

    A proposito di Locomotive che esplodono, e di Eroi giovani e belli ( una delle mia canzoni preferite dal 1978, infatti era l’unico nel mio liceo a saperla suonare e cantare dall’inizio alla fine …) Ti consiglierei di leggere che scrive E. Junger a proposito dell’Operaio e del Suo innato Titanismo di inzio secolo ( ci aggiungerei sulle Scogliere di Marmo )…
    Poi di Guccini e La Locomotiva ne riparliamo, ma dopo.

    X PaoloN
    condividevo molto con Alemanno quando organizzava i cortei a favore dell’Intifada, per l’ecologia, e si faceva arrestare a Nettuno per sbarrara la strada a papà Bush.

    Molto meno quando si fece defestrare come l’ultimo dei cani dai ” destro-nazionali del MSI” nel 1991 e dal Suo ruolo guida di segretario nazionale del Fronte della Gioventù senza battere ciglio, ribadisco senza battere ciglio. Certo non tutti hanno il testosterone Dannunziano, però .. Da lì cominciai a capire chi era veramente.

    Quasi niente accetto della Sua svolta acritica e pedante, meramente codina, dentro la famiglia Mediaset ed in appoggio spietato al sionismo nazionale israeliano , che ha ben poco di ” ebraico ” oltretutto. Dovrei rileggergli alcuni passaggi del Suo ” Le Radici ed il progetto”, e mi dovrebbe Lui dire che cosa condivide con il Suo passato e con quello che scriveva.

    Detto questo non mi avrebbe minimamente scandalizzato la sua presenza al ” presente ” per Verbano. Tutt’altro, visto che la par-condicio, nella mia visione del mondo, vale per tutti i caduti comunque.
    Sul fatto che tengo lontana la politica politicante nelle democrazie “indirette” è per un problema di ” orticaria ” verso le classi dirigenti etero-dirette e camaleontiche.

    Credimi, “preferisco” il Jurassic Park di Alex e Sally.

  126. Ecco i vostri fascisti dio padre e famiglia

    A Roma viene ucciso con tre colpi di pistola alla testa Francesco Mangiameli (Ciccio), dirigente dell’oganizzazione di estrema destra Tp (Terza Posizione- FASCISTA) il 9/09/1980. Il cadavere, zavorrato e gettato in un laghetto, riaffiorerà due giorni dopo rivelando il delitto. A compierlo sono i fratelli Valerio Fioravanti e Cristiano Fioravanti, Giorgio Vale e Francesca Mambro dei Nar (Nuclei Armati Rivoluzionari). Non confesseranno mai la vera motivazione del crimine.

    Di questo non intervistate nessuno della sua famiglia per ricordarlo come mai?

    Il primo vero sodalizio tra la Banda e i gruppi di estrema destra si ha con i giovani dei Nuclei Armati Rivoluzionari, attraverso Massimo Carminati, un giovane neofascista che frequentava lo stesso bar di Giuseppucci e Abbatino. Carminati divenne presto il pupillo del clan della Magliana e con lui strinsero legami altri ragazzi dei NAR come Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro.

    Il 19/12/1980 un gruppo di terroristi dei Nar (Nuclei Armati Rivoluzionari) rapina una gioielleria a Treviso. Tra di essi è Cristiano Fioravanti, che farà poi i nomi degli altri rapinatori: il fratello Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Gilberto Cavallini, Giorgio Vale, Pasquale Belsito, Fiorenzo Trincanato, Stefano Soderini e Andrea Vian, tutti nella veste di rapinatori ed organizzatori. I preziosi saranno ricettati da Angelo Manfrin.

    angelo manfrin non mi è nuovo vediamo un pò quello che se la faceva con i fascisti “Rossi” vedi questi pseudocomunisti e puttane è una storia lunga:
    http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronaca/italia/33036/angelo-manfrin-arrestato-gestiva-traffico-droga-veneto-lomardia-emilia.htm

    I due gruppi allacciarono stretti rapporti di collaborazione.

    La banda principalmente riciclava il denaro sporco proveniente dalle rapine con cui i NAR si finanziavano ed in cambio i ragazzi neofascisti effettuavano lavori di manovalanza come riscuotere i crediti dell’usura o trasportare droga.

    La collaborazione però, che ha suscitato i maggiori misteri, fu la gestione comune delle armi: mitra, bombe, fucili ritrovati sorprendentemente nei sotterranei del Ministero della Sanità.
    Il 25/11/1981 la polizia fa irruzione a Roma negli scantinati dei Servizi di igiene pubblica del ministero della Sanità, dove la banda della Magliana ha nascosto il proprio armamento, e sequestra armi, munizioni, micce e altro materiale. C’è anche uno dei mitra consegnati per ottenere la liberazione di Paolo Aleandri (l’altro è stato utilizzato per depistare con una valigia su un treno l’inchiesta sulla strage alla stazione di Bologna), c’è una delle pistole rapinate in un’armeria di Roma da Valerio Fioravanti, e ci sono proiettili di una marca rarissima identici a quelli usati per uccidere Carmine (Mino) Pecorelli. Il deposito era stato costituito grazie alla complicità di Alvaro Pompili e Biagio Alesse, dipendenti del ministero, che vengono arrestati.

    Dirigenti: Franco Giuseppucci (zona della Magliana), Danilo Abbruciati (zona Trastevere Testaccio ), Nicolino Selis (zona Acilia Ostia), Gianfranco Urbani (zona Tufello Alberone).
    Gruppo criminale romano in costante relazione di affari con “Cosa nostra” (in particolare con il gruppo romano di Pippo Calò), con gruppi eversivi di destra (con cui pianificava e attuava rapine e ne reinvestiva i proventi attraverso il prestito usuraio) e con settori dei servizi segreti.
    Era composta da vari gruppi che operavano in modo autonomo tra loro, e quindi con il termine “banda” non è da intendersi un gruppo criminale identificabile come tale, quanto piuttosto l’esistenza e l’obbedienza ad alcune regole interne. Come ha scritto Gianni Flamini: “La prassi operativa era binaria: da un lato ciascuna banda contribuiva all’attività criminale associata, dall’altro era autonomamente attiva negli ambiti criminosi direttamente controllati”.

    * Omicidio di Carmine Pecorelli
    * Omicidio di Aldo Moro
    * Attentato a Roberto Rosone
    * Caso Roberto Calvi
    * Ritrovamento dell’arsenale custodito nei sotterranei del Ministero della Sanità
    * Depistaggi nell’inchiesta sulla strage alla stazione di Bologna

    Colombo non parli anche di questo? lo sai che è reato il favoreggiamento e il depistaggio? checco franky tre dita eia eia su piantala sei noioso e non vali un cazzo

  127. Da tutto questo ciarpame possiamo chiaramente dedurre che è Vlaerio Verbano (e non viceversa di certo) che serve a questa giunta come a questa classe poltica, così come Gramsci, Guevara e ..Guccini, come De Andrè. Si riconferma il vuoto mentale della destra e le sue squllide strategie politiche per assurgere a qualcosa di più presentabile. Una nota di colore di cui mi prendo il lusso indirizzata ai vari Sansonetti, Colombo e anche Telese, finora di voi c’è stato bisogno a sinistra come il sale per l’acqua marina (e uso un eufemismo spinto), è l’ora buona per fare le valigie o meglio traslocare una volta per tutte. Vorrei poi sapere chi è più jurassico visto che scrive su un giornale di Rifondazione Comunista.

  128. Francesco Mancinelli

    Fascismo=deliquenza organizzata
    Fascismo=golpismo
    fascismo=campi di sterminio
    fascismo=violenza gratuita e sessuale conntro le donne
    fascismo=intolleranza razziale
    fascismo=vuoto mentale e psicopatologie
    fascismo=male assoluto ( questa ce l’avete per fortuna in parnership con i destri nazionali)
    fascismo=ignoranza

    Mi domando : ma vi comiciano a mancare le categorie di analisi, cioè avete rinunciato ad evolvere per l’appunto l’inseganamento magistrale di Gramsci e vi siete rinchiusi nei luoghi comuni ( proprio quello che imputate alla basseza elementare fascista )?

    Avrei preferito ad esempio altre considerazione sui NAR un pò più di profondità, ripsetto alla cronaca spicciola …

    I Nar Dio-Patria-Famiglia ?

    Se c’è stato un fenomneo anarco-nichilista che ha azzerato, che ha fatto tabula rasa di tutti i sistemi valoriali di riferimento ( prendendo spunto dal Cavalcare la Tigre), oltrechè aver de-strutturato completamente la prassi gerarchica militare del neofascismo sono stati proprio i NAR

    … I Nar che entrano in conflitto con Terza Posizione fino a svuotarla , tentando di deligittimarla, uccidendo proprio uno dei suoi capi più raprresentativi … Ciccio Mangiameli

    Ma io dico Vi è mai passato di mente che potrebbe esistere una complessità notevole laddove Voi fate una ” reductium ad unum ” condita dal più spietato minimalismo ?

    Ma io dico, ma almeno i libri di Tassinari avete provato a sfogliarli ?

    Avete sfiorato la Storia Nera di Andrea Colombo ?

    Ma avete fatto almeno un passaggio per cercare di capire qulche cosa dal testo LA DESTRA RADICALE Ed. feltrinelli ?

    Ho vi basta citare la novella 2000 dell’osservatorio democratico di Saverio Ferrari, che quando un cane scoreggia in piazza lo segnala come attentato di chiara marca fascista ?

  129. http://it.youtube.com/watch?v=5iQ4zCQpd2o

    Il fascismo è finito nel ’43, fatevene una ragione.

  130. A’ Francesco ma insisti?
    Veramente credi ci sia una minima possibilità di comunicazione?
    Sarebbe meglio ricorrere all’esorcista….(cosa che da ateo rifiuti, lo so)….
    Queste non sono “teste vuote”, queste sono “piene”, e l’infezione viene da lontano e in quel mondo sinistrorso e impegnato è quasi epidemica.
    E vi lamentavate di Liguori…

  131. Per sally e Alex, il gappista nonchè parlamentare nelle fila del PCI, decorato al valore militare Rosario Bencivegna, quello della strage di via Rasella per intenderci, era compagno di scuola nonchè amico di giochi del figlio del capo della polizia dell’epoca fascista Guido Leto. Abituale frequentatore della casa privata del capo della polizia politica denominata OVRA e visitatore assiduo dell’ufficio di tale alto funzionario, ubicato al Viminale, sede del Ministero dell’Interno. Ebbene il Leto sovente esortava il futuro gappista a non esporsi troppo con la sua militanza politica antifascista ad essere prudente e cauto. Questo salvò la vita al poliziotto Leto, perchè quando i vertici del PCI progettarono un attentato al Leto, il nostro eroe, si oppose e gli salvò la vita.Tale funzionario proseguì tranquillamente la sua carriera nel dopoguerra, arrivando ai vertici della carriera. Ora vi domando e dico, ma non sono i fascisti da sempre, collusi con i servizi segreti e la malavita?Poi fatela finita con la storia del vice sindaco vicario di Roma Alemanno(il vero sindaco-re di Roma è Riccardo Pacifici) che aiuta la coppia Mambro- Fioravanti. Se è vero non lo so,ma se lo è, lui non fa altro che imitare quello che fecero Sandro Pertini e Palmiro Togliatti con lo stragista anarchico Giuseppe Mariani, responsabile della strage del teatro Diana, uscito di galera grazie all’interessamento dei due nobili padri della patria,e morto libero in vecchiaia! La storia si ripete, ma i coglioni come voi, dalla stessa non imparono mai nulla!

  132. Fornasari, se poi Le danno del disco rotto, non si lamenti! Su TMarianio e Pertini é un anno e mezzo che Le rispondo, non lo faccio più per rispetto dei lettori di questo blog.

  133. A Sally dedico questa canzone, forse aiutera’ a vedere le cose con meno prosciutto negli occhi e un po’ piu’ di cuore (…se ha cuore…):

    Sally cammina per la strada senza nemmeno….
    ….guardare per terra
    Sally è una donna che non ha più voglia
    ….di fare la guerra
    Sally ha patito troppo
    Sally ha già visto che cosa….
    “ti può crollare addosso”!
    Sally è già stata “punita”…
    per ogni sua distrazione o debolezza…
    per ogni “candida carezza”…
    “data” per non sentire….l’amarezza!
    senti che fuori piove
    senti che bel rumore…
    Sally cammina per la strada sicura
    senza pensare a niente!
    ….ormai guarda la gente
    con aria indifferente…
    ….sono lontani quei “momenti”…
    quando “uno sguardo” provocava “turbamenti”..
    quando la vita era più facile…
    e si potevano mangiare anche le fragole….
    perché la vita è un brivido che vola via
    è tutt’un equilibrio sopra la follia….
    ……….sopra follia!
    senti che fuori piove
    senti che bel rumore…

    Ma forse Sally è proprio questo il senso…il senso…
    del tuo “vagare”…
    forse davvero ci si deve sentire….
    alla fine….un Po’ male!….
    Forse alla fine di questa “triste storia”
    qualcuno troverà il coraggio
    per affrontare “i sensi di colpa”…
    e CANCELLARLI da questo “viaggio”….
    per vivere davvero ogni momento…..
    con ogni suo “turbamento”!….
    e come se fosse l’ultimo!

    Sally cammina per la strada…”leggera”…
    ormai è sera…
    “si accendono le luci dei lampioni”…
    “tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni”..
    ed un pensiero le passa per la testa
    “forse la vita non è stata tutta persa”…
    forse qualcosa “s’è salvato”!!…
    forse davvero!…non è stato “poi tutto sbagliato”!
    “forse era giusto così!?!”….
    ……..eheheheh!………
    forse ma forse ma si….
    cosa vuoi che ti dica io
    senti che bel rumore

  134. Quanto tutto ciò è patetico, è una dedica fin troppo scontata, soprattutto nel caso specifico da cui parte tutta la discussione, punto nevralgico perso, che mi fa riproporre la domanda a cui non ho ricevuto la benché minima risposta: “la commemorazione di Valerio Verbano giova alla vittima, ne onora la memoria, consegna alla giustizia i colpevoli o SERVE ai carnefici che si vogliono rifare la verginità?”. Eufemismi a parte, la risposta è straovvia.

  135. Francesco Mancinelli

    Sally di F. De Andrè
    (dedicata sempre con un fiore …. in bocca)

    MIa madre mi disse – Non devi giocare
    con gli zingari nel bosco.
    Mia madre mi disse – Non devi giocare
    con gli zingari nel bosco.

    Ma il bosco era scuro l’erba già verde
    lì venne Sally con un tamburello
    ma il bosco era scuro l’erba già alta
    dite a mia madre che non tornerò.

    Andai verso il mare senza barche per traversare
    spesi cento lire per un pesciolino d’oro.
    Andai verso il mare senza barche per traversare
    spesi cento lire per un pesciolino cieco.

    Gli montai sulla groppa sparii in un baleno
    andate a dire a Sally che non tornerò.
    Gli montai sulla groppa sparii in un momento
    dite a mia madre che non tornerò.

    Vicino alla città trovai Pilar del mare
    con due gocce d’eroina s’addormentava il cuore.
    Vicino alle roulottes trovai Pilar dei meli
    bocca sporca di mirtilli un coltello in mezzo ai seni.

    Mi svegliai sulla quercia l’assassino era fuggito
    dite al pesciolino che non tornerò.
    Mi guardai nello stagno l’assassino s’era già lavato
    dite a mia madre che non tornerò.

    Seduto sotto un ponte si annusava il re dei topi
    sulla strada le sue bambole bruciavano copertoni.
    Sdraiato sotto il ponte si adorava il re dei topi
    sulla strada le sue bambole adescavano i signori.

    Mi parlò sulla bocca mi donò un braccialetto
    dite alla quercia che non tornerò.
    Mi baciò sulla bocca mi propose il suo letto
    dite a mia madre che non tornerò.

    Mia madre mi disse – Non devi giocare
    con gli zingari del bosco.
    Ma il bosco era scuro l’erba già verde
    lì venne Sally con un tamburello.

  136. sally sei una somara e i tuoi ragli non salgono al cielo.Ficcati una buona volta nel cervello, ammesso che ne hai uno, il fatto che i neodestri, che attualmente hanno posato i loro sporchi deretani sui scrani di Montecitorio e del Campidoglio, hanno ben poco da spartire, con chi appartiene alla area.I veri ribelli non siete certo voi, siete lo ripeto per l’ennesima volta, delle scimmie ammestrate a cui è stata praticata una lobotomia, che in pratica, vi ha resi simili a degli zombi.Prima di sproloquiare di Verbano, dovresti farti una cultura storica, studiare e documentarti ancora per degli anni, leggere dei testi di storia scritti da storici del calibro di De Felice, per fare un esempio, poi solo poi, venire a fare della polemica con noi.

  137. zitto camerata. quelli come te in un Paese che si definisca civile starebbero ancora a piangere all’angolo.

  138. MUSTANG SALLY di Wilson Picket

    Mustang Sally,
    guess you better slow your Mustang down.
    Mustang Sally, my baby,
    guess you better slow your Mustang down.
    You been a runnin’ all over the town now,
    guess I’ll have to put your flat feet on the ground.

    CHORUS
    All you wanna do is a ride around, Sally (RIDE SALLY RIDE)
    All you wanna do is a ride around, Sally (RIDE SALLY RIDE)
    All you wanna do is a ride around, Sally (RIDE SALLY RIDE)
    All you wanna do is a ride around, Sally (RIDE SALLY RIDE)
    One of these early mornings
    I’m gonna be wipin’ your weepin’ eyes.

    I bought you a brand new Mustang
    nineteen sixty-five.
    Now you comin’ right signifyin’ a woman,
    you don’t wanna let me ride.
    Mustang Sally, now baby,
    guess you better slow that Mustang down.
    You been a runnin’ all over the town,
    oh, I gotta put your flat feet on the ground.

    All you wanna do is a ride around, Sally (RIDE SALLY RIDE)
    All you wanna do is a ride around, Sally (RIDE SALLY RIDE)
    All you wanna do is a ride around, Sally (RIDE SALLY RIDE)
    All you wanna do is a ride around, Sally (RIDE SALLY RIDE)
    One of these early mornings
    I’m gonna be wipin’ your weepin’ eyes…….

  139. Fichettini inamidati tutti turgidi e induriti
    vanno per la strada tutti fieri ed impettiti
    si sentono virili atletici e puristi
    sono merda secca al sole sono luridi fascisti
    Domenica allo stadio tutti a sfogare
    frustrazioni accumulate in settimane ad obbedire
    obbedire ad un potere strumentale al capitale
    sissignore mi dispiace ho fatto male
    Cala la notte e metti a posto le cartelle
    reggono i calzoni con due comode bretelle
    rasano la testa l’anfibio bene in mostra
    coltello nella tasca ed incomincia la giostra
    Drogato, negro, frocio, comunista pervertito
    terrone punk’ a bestia sadomaso travestito
    è inutile nasconderti sarai individuato
    e nel cuore della notte sarai sprangato
    20 a 1 è la tua forza fascio infame
    ti nascondi ed alle spalle mi colpisci con le lame
    non ti fai vedere in faccia non serve a niente
    con la tua puzza di merda ti distinguo tra la gente

    rit. C’ho un rigurgito antifascista
    se vedo un punto nero ci sparo a vista.
    C’ho un rigurgito antifascista
    se vedo un punto nero ci sparo a vista.
    C’ho un rigurgito antifascista iiiihhhh
    se vedo un punto nero ci sparo a vista iiiihhhh

    Sta’ a sentire verme schifoso
    tu non mi fai paura ti mando a riposo
    c’è una sola violenza che posso accettare
    lotta di classe contropotere
    Violenza dettata da necessità
    necessità oggettiva quella di poter campre
    Campare liberato dal lavoro salariato
    ma la tua violenza l’ho già spiegato
    è l’azione più eclatante miserabile e impotente
    di chi non può far più niente disprezzato dalla gente

    rit. C’ho un rigurgito antifascista
    se vedo un punto nero ci sparo a vista.
    C’ho un rigurgito antifascista
    se vedo un punto nero ci sparo a vista.
    C’ho un rigurgito antifascista iiiihhhh
    se vedo un punto nero ci sparo a vista iiiihhhh iiiihhhh

    Sei il braccio armato del padronato
    che ti succhia fino all’osso e poi sei licenziato
    miserabile servo dei servi del potere
    tu questo lo sai bene e ti fa incazzare
    vuoto come un cesso non ti sai organizzare
    vigliacco depresso, incominci a picchiare
    dite rivoluzione fottutissimi vermi
    ma siete solo servi dei servi dei servi
    ”Servi dei servi dei servi\”
    nulla può smentire la natura dei bastardi
    generati come automi o peggio bene di consumo
    sistematicamente MERDA
    per chi vende immagini ricicla stereotipi
    a reti unificate per la brava gente
    l’informazione di regime non vede e non sente niente
    non si parla di chi è picchiato bruciato
    mentre il fascista oggi è guardia dello stato
    in nome di un valore finto uccide per istinto
    come bestie feroci accecate dalla tua idiozia
    99 POSSE e ZOU antifascismo militante
    senza tregua la sola costante
    in culo alla gente che pensa incoerentemente
    per questo chi mi ascolta non mi darà torto
    l’unico fascista buono è il fascista morto”

    rit. C’ho un rigurgito antifascista
    se vedo un punto nero ci sparo a vista.
    C’ho un rigurgito antifascista
    se vedo un punto nero ci sparo a vista.
    C’ho un rigurgito antifascista iiiihhhh
    se vedo un punto nero ci sparo a vista iiiihhhh iiiihhhh
    ah ah ah iiiihhhh

    Dico non mi provocare dico non mi disturbare
    dico stammi lontano dico vattene a cacare
    dico se mi incontri per la strada incomincia a scappare
    tieni bene a mente dico non dimenticare
    Tocca i compagni e sò’ cazzi da cacare
    mi puoi fare l’agguato mi puoi sprangare
    ma i compagni sono tanti ti verranno a cercare
    in massa di giorno per fartela pagare
    E allora non si scappa non c’è niente da fare
    la rabbia dei compagni no non la si può fermare
    come non si può fermare il proprio stesso respirare
    lottare e respirare perché è quello che siamo
    respiri per non morire
    lotti per continuare a campare
    La lotta continua va avanti si evolve
    e dopo tanti anni di infamie e di vergogne
    sarete ricacciati per sempre nelle fogne

    rit. C’ho un rigurgito antifascista
    se vedo un punto nero ci sparo a vista.
    C’ho un rigurgito antifascista
    se vedo un punto nero ci sparo a vista.
    C’ho un rigurgito antifascista iiiihhhh
    se vedo un punto nero ci sparo a vista iiiihhhh
    C’ho un rigurgito antifascista iiiihhhh
    se vedo un punto nero ci sparo a vista iiiihhhh
    C’ho un rigurgito antifascista iiiihhhh
    C’ho un rigurgito antifascista iiiihhhh
    C’ho un rigurgito antifascista iiiihhhh

  140. otelluccio Sei un porco infame fascista un pezzo di merda è l’unica definizione per un mezzo uomo come te. Non hai nessun argomento solo l’approvazione di uno che scrive su liberazione una puttana come colombo che ora deve sloggiare dal suo giornaletto

    Ora e sempre Resistenza
    Lo avrai
    camerata Kesserling
    il monumento che pretendi da noi italiani
    ma con che pietra si costruirà
    a deciderlo tocca a noi
    non con i sassi affumicati dei borghi inermi
    straziati dal tuo sterminio
    non con la terra dei cimiteri
    dove i nostri compagni giovinetti
    riposano in serenità
    non con la neve inviolata delle montagne
    che per due inverni ti sfidarono
    non con la primavera di queste valli
    che ti vide fuggire
    ma soltanto con il silenzio dei torturati
    più duro d’ogni macigno
    soltanto con la roccia di questo patto
    giurato fra uomini liberi che volontari si adunarono
    per dignità non per odio
    decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo
    su queste strade se vorrai tornare
    ai nostri posti ci ritroverai
    morti e vivi con lo stesso impegno
    popolo serrato intorno al monumento
    che si chiama ora e sempre
    Resistenza.

  141. Gaetano Amoroso-27 aprile 1976, accoltellato dai fascisti
    Giovanni Ardizzone-27 ottobre 1962, travolto dai celerini
    Adelchi Argada-20 ottobre 1974, ucciso dai fascisti
    GIOVANNI ARICO’, ANGELO CASILE, LUIGI LO CELSO, FRANCO SCORDO, ANNELISE BORTH, 26 settembre 1970, misterioso incidente stradale
    Alberto Brasili, 25 maggio 1970, ucciso dai fascisti
    Piero Bruno, 22 novembre 1975, ucciso dalla polizia
    Angelo Campanella, 17 novembre 1970, ucciso dalla polizia
    Fabrizio Ceruso, 5 settembre 1974, ucciso dalla polizia
    Domenico Congedo, 27 febbraio 1969, ucciso dai fascisti
    Luigi Di Rosa, 28 maggio 1976, ucciso dai fascisti
    Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, 18 marzo 1978, uccisi dai fascisti
    Roberto Franceschi , 23 gennaio 1973, ucciso dalla polizia
    Bruno Labate, 15 luglio 1970, ucciso dai carabinieri
    Francesco Lorusso, 11 marzo 1977, ucciso dai carabinieri
    Mario (Mariano) Lupo, 25 agosto 1972, ucciso dai fascisti
    Giuseppe Malacaria, 4 febbraio 1971, ucciso dai fascisti
    Mario Marotta, 14 marzo 1976, ucciso dai celerini
    Giorgiana Masi, 12 maggio 1977, uccisa dalla polizia
    Cesare Pardini, 27 ottobre 1969, ucciso dalla polizia
    Benedetto Petrone, 28 novembre 1977, ucciso dai fascisti
    Giuseppe Pinelli, notte fra il 15 e il 16 dicembre del 1969, ucciso dalla Polizia
    Ciro Principessa, 19 aprile 1979, ucciso dai fascisti
    Paolo Rossi, 27 aprile 1966, ucciso dai fascisti
    Walter Rossi, 27 settembre 1977, ucciso dai fascisti
    Saverio Saltarelli, 12 dicembre 1970, ucciso dalla polizia
    Mario Salvi, 7 aprile 1976, ucciso da un secondino
    Roberto Scialabba, 28 febbraio 1978, ucciso dai fascisti
    Franco Serantini, 9 maggio 1972, ucciso dalla polizia
    Claudio Varalli – Giannino Zibecchi, 16-17 aprile 1975, uccisi dalla polizia
    Valerio Verbano, 22 febbraio 1980, ucciso dai fascisti
    Ivo Zini, 19 settembre 1978, ucciso dai fascisti

  142. andrea colombo

    Negli ultimi giorni, non passando per il sito, mi sono perso un bel po’ di ebetismo sfrenato.
    Vedo che questo Alex ha un serio problema con me (e con le puttane, mi pare,ma gli avranno fatto per farlo sbavare tanto?). Affari suoi.
    Vedo anche che questa Sally è quasi riuscita a diventare una piccola diva di Cuori neri, con tanto di canzoni e dediche. Buon per lei,così magari smette di consumarsi nel livore. Certe piccole soddisfazioni aiutano.
    Il problema, lo dico soprattutto a Bakunin, Raffaele e gli altri di sinistra che passano e postano di qui, è che questi due sono evidentemente casi limite, più psichiatrci che politici, e dunque, lo dico a Francesco Mancinelli, è inutile chiedergli se hanno sfogliato o sfiorato libri o se hanno provato a capire. Quella per loro è zona interdetta, e pace.
    Ma per due così ce ne sono altri duecento, un po’ meno ebeti, un po’ meno incapaci di articolare ragionamenti, e tuttavia sintonizzati sulla stessa folle lunghezza d’onda. Gente che scambia la sinistra con la riaffermazione di un’identità vuota, conannata a marcire in ghetti sempre più angusti, e a riconsolarsi ripetendo in coro slogan come fossero preghiere o mantra.Lo si è visto nella turpe vicenda di Liberazione.
    E questa regressione, di cui Alex e Sally sono un indice, sia pure in chiave farsesca, è un problema grosso.

  143. fai bene a parlare a vanvera Colombo, noto che quando siete a corto di argomenti la si butta sulla canzoncina (d’altronde siamo rimasti allo sciovinismo maschilista fascistoide anche in questo), sul delirio storico o sull’insulto. Peccato che ci vada di mezzo la tua faccia che somiglia progressivamente a le terga su cui siedi. Di fatto nessuno è stato in grado di fornire la risposta alla domanda che di seguito al post sorgeva spontanea, e per i rincoglioniti o sedicenti tali la ribadisco: “Che ci fa un sindaco fascista a commemorare una vittima dei fascisti, cui prodest se non agli stessi fascisti?”. E ora continua a sparare stronzate.

  144. Caro colombo il mio giudizio che sei una puttana in mano ai fascisti non cambia basta guardare con chi te la fai qua dentro. Direi anche che è ora che fai le valigie dal giornale in cui scrivi. Allora chi ha ucciso i compagni imbecille bianca neve?
    Parli parli ma non dici un cazzo sei solo un delatore della compagnia NAR.

    E te ne dedico un altra di canzoncina:

    Se non li conoscete guardateli un minuto
    Li riconoscerete dal tipo di saluto.
    Lo si esegue a braccio teso mano aperta e dita dritte
    Stando a quello che si è appreso dalle regole
    [prescritte.
    È un saluto singolare fatto con la mano destra
    Come in scuola elementare si usa far con la maestra
    Per avere il suo permesso ad assentarsi e andare al
    [cesso.

    Ora li riconoscete senza dubbio a prima vista
    Solamente chi è fascista
    fa questo saluto qui.

    Se non li conoscete è norma elementare
    Guardare la maniera con cui sanno marciare
    Le ginocchia non piegate vanno al passo tutti quanti
    Chi sta dietro dà pedate nel sedere a chi sta avantij
    Chi le piglia senza darle è chi marcia in prima fila
    Chi le dà senza pigliarle siano in dieci o in
    [diecimila
    È chi un po’ meno babbeo sta alla coda del corteo.

    Ora li riconoscete senza dubbio a prima vista
    Solamente chi è fascista
    marcia in questo modo qui.

    Se non li conoscete guardategli un po’ addosso
    L’organica allergia che c’hanno per il rosso
    Non gli riesce di vedere senza scatti di furore
    Fazzoletti o bandiere che sian di questo colore
    Forse tu li paragoni a dei tori alle corride
    Ma son privi di coglioni e il confronto non coincide
    Si è saputo da un’inchiesta che li tengon nella testa.

    Ora li riconoscete come se li aveste visti
    Solamente dei fascisti
    sembran tori ma son buoi.

    Se non li conoscete guardate quanto vale
    Quel loro movimento che chiamano sociale
    Movimento di milioni ma milioni di denari
    Dalle tasche dei padroni alle tasche dei sicari
    Già eran chiare ad Arcinazzo le sue vere attribuzioni
    Movimento ma del cazzo come le masturbazioni
    Fatte a tecnica manuale con la destra nazionale.

    Li riconoscete adesso che sapete chi li acquista
    Solamente chi è fascista
    sa far bene da lacchè.

    Se non li conoscete guardate il capobanda
    È un boia o un assassino colui che li comanda
    Sull’orbace s’è indossato la camicia e la cravatta
    Perché resti mascherato tutto il sangue che lo
    [imbratta
    Ha comprato un tricolore e ogni volta lo sbandiera
    Che si sente un po’ l’odore della sua camicia nera
    Punta a far l’uomo da bene fino a quando gli conviene.

    Ora lo riconoscete Almirante è sempre quello
    Con il mitra e il manganello
    ben nascosti nel gilet.

    Se non li conoscete pensate alla lontana
    Ai fatti di Milano e di Piazza Fontana
    Una volta andavan solo con 2 bombe e in bocca un fiore
    Mentre adesso col tritolo fan la fiamma tricolore
    E ora rieccoli daccapo contro la democrazia
    Con un dì con la Gestapo ora invece con la CIA
    Concimati dalle feci di quei colonnelli greci.

    Ora li riconoscete sti fascisti ste carogne
    Se ne tornino alle fogne
    con gli amici che han laggiù.

  145. Perche’ i morti meritano rispetto, molto di piu’ dei vivi come te.

  146. sarebbero ancora vivi, se qualcuno non ci avesse pensato ad ammazzarli, vigliacco, assassino fascista e codardo.

  147. beh Aldo io di te mi ci pulisco il culo anche adesso insieme ai tuoi compari fascisti Neri e rossi infami che pagate per le loro marchette. Colombo o i suoi alter ego nick pippo e pluto è il primo che infama i morti ipotizzando teorie farsesche per scagionare gli assassini e con loro ci va anche a mangiare insieme. Non è certo da te che mi faccio insegnare l’onore. Io se vado per strada non abbasso lo sguardo qua dentro invece strisciate dalla vergogna.

  148. Sally, io ho solo detto che per le parole che usi, meriti poco rispetto, ma puoi continuare benissimo a vivere nel tuo mondo e nutrirti di odio, io ho ben altro da mangiare.

    Alex,
    ah,meno male, temevo che mi volessi appendere per i piedi, Spero che il tuo culo sia bello grande, perche’ io son 120 kg.

  149. Francesco Mancinelli

    X Andrea Colombo,

    Andrea speriamo che i “Tirex” siano solo in due e facciano gli sfacciati solo da dietro la tastiera, e speriamo anche che siano invece in duecento a ” riflettere “, come Tu dici.

    Perchè ci abbiamo messo “decenni” a superare quello che era successo negli anni 70′ e stiamo cercando tutti quanti di storicizzare, di riflettere, di capire, sopratutto lo fanno i protagonisti tragici di quella “stagione” ( … da una parte e dall’altra ).

    Ma basta una qualsiasi idiozia fatta da un anti-fascista alla Alex e Sally o da un anti-comunista “milotonto” ( e di imbecilli anticomunisti pompati dagli ” istituzionali ” seduti su comode poltrone ce ne stanno ancora di più ) e si riapre un baratro infernale.

    Confido per una volta nella maggioranza dei “duecento”, sperando che siano maggioranza, e nelle vostre analisi di storicizzazione ( … intendo Tue, di Ugo e di altri ancora …).

    x Alex-Tirex:
    Se questi sono i testi delle vostre Canzoni devo dire che la nostra musica alternativa, perfino in un certo repertorio che puzza di retorica anti-comunista fuoritempomassimo ( a parte qualche eccezione ), sta ” gramscianamente parlando “, mille anni avanti, sia nello stile compositivo che di contenuto.

  150. Caro Andrea,

    D’accordo con te su tutta la linea. Questo mi costerà un altro giro di insulti, ma non é esattamente un problema né una novità. Ne ho ricevuto qualche tonnellata dagli anarchici insurrezionalisti negli anni ’80, inviterei qualcuno a leggersi che cosa scrive Wilhelm Reich sulla “peste emozionale”, e così capirebbero perché non solo non mi spaventano, ma neppure mi sorprendono.
    Quello che vorrei però é che, se a sinistra ci sono ancora altre voci (quelle come la tua, anche se non so se siamo d’accordo su tutto) o quella dell’amico Raffaele (su cui mi sa che siamo d’accordo su molto), si facessero sentire. Sennò consiglierei sinceramente ad entrambi di fare quello che ho fatto io da tempo, cioé di ritirarvi a vita privata.
    Non ho capito perché dire che Verbano schedava i fascisti (sì, mia adorata Sally, faceva un dossier!) sia infangarne la memoria: era un combattente di una guerra civile, morto in anni in cui la guerra era chiaramente dichiarata e sapevamo tutti (per quanto si possa sapere della vita, e soprattutto della morte, a vent’anni) che rischi si correvano. Glia ltri compagni morti li ricordo ed a molti di noi non é mancato nulla che facessimo la stessa fine, ma ricordo anche chi canticchiava “Nervi saldi, sonni belli, con il sangue di Ramelli” e simili facezie. Sarebbe bene smettere queste atroci “contabilità da macelleria messicana” come le chiama Rao (che si riceve la stessa quantità di insulti dai recitatori di mantra di parte avversa), ma mi faccio ben poche illusioni.
    Saluti e anarchia (detto con tristissima ironia)

  151. colombo non ce la fa proprio a rispondere e?
    vai a leccare il culo a quell’altro frocio di vendola.

  152. ecco questo che esce con le nazisterie anti gay fate scifo infami.

  153. “Se qualcuno vuole barattare l’impunità per i neofascisti Francesca Mambro, Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini in cambio dell’impunità per i cosiddetti compagni che hanno sbagliato, ha fatto male i suoi conti. Se questa è, come appare, un’operazione di ‘scambio di prigionieri’, un meschino compromesso per autolegittimarsi e fare dimenticare gli scheletri nell’armadio di destra e di sinistra, l’Associazione 2 agosto 1980 ne sarà una fiera oppositrice”.
    Paolo Bolognesi.

    P.S. ancora nessuna risposta.

  154. Ho letto un articolo in cui si diceva: “Voglio vedere chi avrà il diritto di gridare all’oltraggio per la libertà concessa a Francesca Mambro”.
    Se permettete, grido io.

    MARIO ADINOLFI

    Io non lo so come sia persino giuridicamente possibile, visto che i condannati per strage perdono il diritto a tutti i benefici di legge e visto che Francesca Mambro è stata condannata con sentenza passata in giudicato per il più orribile, vile e sanguinoso attentato della storia italiana. Fatto sta che la condannata ormai è completamente libera, oggi con la condizionata, dal 2013 in via assoluta e definitiva (comico il commento del suo avvocato: “La Mambro esce dal carcere a tutti gli effetti con la spada di Damocle che nei prossimi cinque anni non potrà fallire altrimenti perderà questo beneficio”. Poverina, lei e la sua spada di Damocle).

    A inizio settimana partecipavo ad Omnibus qui su la7 e all’uscita due fini intellettuali, che proclamano l’amicizia-con-la-terrorista che in società fa tanto chic, cinguettavano: “Povera Francesca, lei vorrebbe uscire la sera…”. Ingiustizia sanata. Io ho gettato lì un commento che non sono stato capace di trattenere e la più grossa dei due fini intellettuali ha sibilato rabbia.

    Sì, perché in questo vergognoso paese ormai la melma ci sommerge e allora il percorso di Francesca Mambro diventa il simbolo perfetto del fatto di quanto bene e male siano concetti ormai inutili, soppiantati dalle più hobbesiane la forza e la debolezza. Mambro e i suoi amici del giro buono sono forti e vincono, chi è morto per mano sua è debole e perde. Francesca Mambro ha avviato questo percorso con il primo governo Berlusconi, facendo uscire sul Corriere della Sera un’intervista agghiacciante e rivendicativa nei confronti degli amici missini: “Loro al governo, noi all’ergastolo“. E’ trascorso poco e la situazione è stata sanata. Loro di nuovo al governo, lei libera. E con il plauso generale della comunità di intellettuali che vogliono provare il brivido dell’amicizia con chi ha ucciso.

    A noi cittadini comuni resta il senso della fine del senso, con la nostra capacità persino di indignazione ormai indebolita, i forti sono loro, davanti alla vergogna italiana è il trionfo dei senza vergogna.

    Questi gli omicidi per i quali, strage di Bologna a parte (85 morti, 200 feriti), Francesca Mambro è stata condannata a nove ergastoli.

    28 maggio 1980. Partecipa all’attentato compiuto davanti al liceo romano Giulio Cesare in cui viene assalita la pattuglia di vigilanza e ucciso l’appuntato di polizia Francesco Evangelista (detto “Serpico”), e ferito il suo collega Giuseppe Manfreda. Per aver ucciso Francesco Evangelista, Francesca Mambro è condannata all’ergastolo.

    23 giugno 1980. Su ordine di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, Gilberto Cavallini uccide a Roma il sostituto procuratore Mario Amato. Il magistrato, 36 anni, è appena uscito di casa; da due anni conduce le principali inchiesta sui movimenti eversivi di destra. Amato aveva annunciato che le sue indagini lo stavano portando “alla visione di una verità d’assieme, coinvolgente responsabilità ben più gravi di quelle stesse degli esecutori degli atti criminosi”. Mambro e Fioravanti la sera dell’omicidio festeggiano ad ostriche e champagne. Per essere la mandante dell’omicidio di Mario Amato, Francesca Mambro è condannata all’ergastolo.

    9 settembre 1980. Mambro e Fioravanti con Soderini e Cristiano Fioravanti, uccidono Francesco Mangiameli, dirigente di Terza Posizione in Sicilia e testimone scomodo in merito alla strage di Bologna. Per aver ucciso Francesco Mangiameli, Francesca Mambro è condannata all’ergastolo.

    5 febbraio 1981. Mambro e Fioravanti tendono un agguato a due carabinieri: Enea Codotto, 25 anni e Luigi Maronese, 23 anni. Dagli atti del processo è emerso che durante l’imboscata Fioravanti ha fatto finta di arrendersi. Poi ha gridato alla Mambro, nascosta dietro un’auto, “Spara, spara!”. Per aver ucciso Enea Codotto e Luigi Maronese, Francesca Mambro è condannata all’ergastolo.

    30 settembre 1981. Viene ucciso il ventitreenne Marco Pizzari, estremista di destra e intimo amico di Luigi Ciavardini, poiché ritenuto un “infame delatore”. Del commando omicida fa parte Mambro. Per aver ucciso Marco Pizzari, Francesca Mambro è condannata all’ergastolo.

    31 luglio 1981. Nell’ambito del regolamento di conti all’interno della destra eversiva, viene ucciso Giuseppe De Luca. Per aver ucciso Giuseppe De Luca, Francesca Mambro è condannata all’ergastolo.

    21 ottobre 1981. Alcuni Nar, tra cui Mambro, tendono un agguato, a Roma, al capitano della Digos Francesco Straullu e all’agente Ciriaco Di Roma. I due vengono massacrati. L’efferatezza del crimine è racchiusa nelle parole del medico legale: “La morte di Straullu è stata causata dallo sfracellamento del capo e del massiccio facciale con spappolamento dell’encefalo; quello di Di Roma per la ferita a carico del capo con frattura del cranio e lesioni al cervello”. Il capitano Straullu, 26 anni, aveva lavorato con grande impegno per smascherare i soldati dell’eversione nera. Nel 1981 ne aveva fatti arrestare 56. La mattina dell’agguato non aveva la solita auto blindata, in riparazione da due giorni. Per aver ucciso Francesco Straullu e Ciriaco Di Roma, Francesca Mambro è condannata all’ergastolo.

    5 marzo 1982. Durante una rapina a Roma, Mambro uccide Alessandro Caravillani, 17 anni. Il ragazzo stava recandosi a scuola e passava di lì per caso. Mambro sostiene che Caravillani sia stato ucciso da un proiettile di rimbalzo. Per aver ucciso Alessandro Caravillani, Francesca Mambro è condannata all’ergastolo.

    Per la strage di Bologna, Francesca Mambro è condannata all’ergastolo. Ha subito altre condanne per complessivi 84 anni e otto mesi per i reati di: furto e rapina (una ventina in tutto), detenzione illegale di armi, violazione di domicilio, sequestro di persona, ricettazione, falso, associazione sovversiva, violenza privata, resistenza e oltraggio, attentato per finalità terroristiche, occultamento di atti, danneggiamento, contraffazione impronte.

    Nel 1994 Francesca Mambro concede l’intervista intitolata “Loro al governo, noi all’ergastolo”. Dal 1998 potevate incontrare Francesca Mambro libera per le strade di Roma, lavora presso “Nessuno tocchi Caino” insieme al marito e collega d’imprese Giusva Fioravanti, in regime di semi-libertà. Da dieci anni già non vive più in carcere: ha ucciso 96 persone, ne ha ferite centinaia e non c’è nessun italiano nella storia del nostro paese che abbia ucciso quanto lei.

    La libertà definitiva per Francesca Mambro, che per aver ucciso 96 persone è stata in carcere 16 anni, arriverà nel 2013: giusto compimento della legislatura, mi verrebbe da dire.

    Qualcuno deve spiegarmi come questo sia possibile. Ma la melma sale, tutto è indifferente, giusto e ingiusto sono aggettivi inutili e allora che Mambro sia libera, che gli intellettuali cinguettino, tanto chi è morto per mano sua a 17, 23, 36 anni è già stato dimenticato, chi è morto bambino in una sala d’aspetto della stazione di Bologna, non può parlare. Vince sempre chi è più forte e “giustizia” in questo paese è una parola senza senso.

    Il simbolo di questa insensatezza è la libertà di Francesca Mambro.

  155. Francesco Mancinelli

    X Sally

    Lista dei camerati caduti in una “sporca guerra” che ha rafforzato solo il vero “NEMICO PRINCIPALE”.

    Con la speranza che le “guerre” siano finite e che i soldati sopravvissuti se ne siano tornati a casa … e sopratutto che non debbano mai più partecipare ad altre guerre etero-dirette da “altri” …

    PIERINO ADDOBBATI (Giovane Italia – Trieste 5 novembre 1953, ucciso durante gli incidenti con le forze di occupazione inglesi)
    FRANCESCO PAGLIA (Giovane Italia –Goliardi Nazionali – Trieste 6 novembre 1953, ucciso durante gli incidenti con le forze di occupazione inglesi)
    LEONARDO MANZI (M.S.I. – Trieste 6 novembre 1953, ucciso durante gli incidenti con le forze di occupazione inglesi)
    ERMINO BASSA (C.I.S.NA.L. – Trieste 6 novembre 1953, ucciso durante gli incidenti con le forze di occupazione inglesi)
    Negli scontri contro le forze di occupazione inglesi rimasero uccisi anche i manifestanti ANTONIO ZAVADIL e SAVERIO MONTANO
    UGO VENTURINI (M.S.I. – Genova 18 aprile 1970, colpito alla testa da un sasso lanciato da comunisti durante un comizio di Almirante)
    ARMANDO CALZOLARI (Fronte Nazionale – Roma scompare il 25 dicembre 1969 trovato il mercoledì 28 gennaio 1970, ritrovato morto in un pozzo in circostanze non ancora chiarite)
    CARLO FALVELLA (F.d.G. – Salerno 07 luglio 1972, ucciso a coltellate sotto casa da un anarchico e due militanti dell’ultrasinistra)
    IVANO BOCCACCIO (Ordine Nuovo- Ronchi dei legionari (GO) ottobre 1973, ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia durante il tentativo di dirottamento di un aereo)
    STEFANO E VIRGILIO MATTEI (M.S.I. – Roma 16 aprile 1973, morti nel rogo della loro casa, quartiere Primavalle, appiccato da appartenenti a “Potere Operaio”)
    GIUSEPPE SANTOSTEFANO (C.I.S.NA.L. – Reggio Calabria 31 luglio 1973, aggredito da militanti rossi durante un comizio del PCI)
    SILVIO FERRARI (Ordine Nero – Bologna – 19 maggio 1974, muore nello scoppio di un esplosivo che stava trasportando)
    GIANCARLO ESPOSTI (Ordine Nero – Pian del Rascino 30 maggio 1974, ucciso in uno scontro a fuoco)
    MANUELE ZILLI (F.d.G. – Pavia 03 novembre 1973, morto in seguito alle percosse ricevute sul capo in una aggressione rossa di qualche giorno prima)
    GIUSEPPE MAZZOLA, GRAZIANO GIRALUCCI (M.S.I. – Padova 17 giugno 1974 uccisi durante un’incursione delle “Brigate Rosse” nella federazione del M.S.I. di Padova)
    MIKIS MANTAKAS (F.U.A.N. – Roma 28 febbraio 1975 ucciso a colpi d’arma da fuoco durante un assalto rosso alla sede MSI di Via Ottaviano – Prati)
    SERGIO RAMELLI (F.d.G. – Milano 29 aprile 1975 ucciso a sprangate e colpi di chiave inglese sotto casa da 10 militanti di “Avanguardia Operaia”)
    MARIO ZICCHIERI (F.d.G. – Roma 29 ottobre 1975 ucciso a colpi di fucile a canne mozze, sparati da un’auto di passaggio, da un commando rosso di fronte alla sezione MSI del quartiere Prenestino)
    ENRICO PEDENOVI (M.S.I. – Milano 29 aprile 1976 ucciso un anno dopo Ramelli da militanti di “Lotta Continua” aspiranti ad entrare in “Prima Linea” con colpi d’arma da fuoco sotto casa alle 7 del mattino)
    VIVIRITO UMBERTO SALVATORE (ex Avanguardia Nazionale – Milano – 1977 muore in situazioni non chiare in ospedale dopo il ferimento durante una rapina in una gioielleria)
    ANGELO PISTOLESI (M.S.I. – Roma 28 dicembre 1977 ucciso sotto casa dopo averlo fatto scendere con una scusa, con colpi d’arma da fuoco dal gruppo “Nuovi Partigiani”)
    ROBERTO CRESCENZIO (simpatizzante – Torino 01 ottobre 1977 ucciso nel rogo appiccato dai rossi al Bar “Angelo Azzurro”)
    FRANCO BIGONZETTI, FRANCESCO CIAVATTA (F.d.G. – Roma 07 ottobre 1978 uccisi da un commando di 5-6 giovani con colpi di mitraglietta dinanzi alla sede MSI di Acca Larentia)
    STEFANO RECCHIONI (F.d.G. – Roma 07 gennaio 1978 ucciso dopo poche ore gli omicidi Bigonzetti – Ciavatta, dal capitano dei Carabinieri Edoardo Sivori, dinanzi ad Acca Larentia, a causa degli scontri con le forze dell’ordine causati dalla tensione e dal gesto di un operatore RAI che per disprezzo o distrazione getta un mozzicone di sigaretta sul sangue ancora fresco di Ciavatta. Recchioni apparteneva alla sezione di Colle Oppio)
    FRANCO ANSELMI ( N.A.R. – Roma 06 marzo 1978 ucciso in uno scontro a fuoco durante una rapina in un armeria)
    ALBERTO GIAQUINTO ( Roma 10 gennaio 1979 ucciso durante i tafferugli della commemorazione di Acca Larentia da un proiettile, che lo colpisce alla testa, esploso a distanza ravvicinata dall’agente in borghese Alessio Speranza)
    STEFANO CECCHETTI ( Roma 10 gennaio 1979 – simpatizzante freddato a colpi di pisatola mentre sostava in un bar frequentato da militanti del Fronte della Gioventu’)
    FRANCESCO CECCHIN (F.d.G. – Roma 29 maggio 1979 atteso da un commando comunista, uno iscritto al PCI, sotto casa, viene aggredito e colpito duramente al capo. Il corpo viene poi afferrato e scagliato in un cortile del garage con un volo di 5 metri)
    RICCARDO MINETTI (Avanguardia Nazionale – Roma 1979 muore “suicidato” in carcere a Rebibbia)
    ANGELO MANCIA (M.S.I. – Roma 12 marzo 1980 ucciso sotto casa da due killer di “Compagni Organizzati in Volante Rossa” con due colpi di pistola alla schiena e un colpo di grazia alla nuca; era dipendente del “Secolo d’Italia” e segretario della sezione Talenti)
    MARTINO TRAVERSA (simpatizzante – Bari 12 marzo 1980 ucciso a colpi di lupara dai compagni mentre registrava canzoni in una emittente privata)
    NAZZARENO “NANNI” DE ANGELIS ( Terza Posizione – Roma 05 ottobre 1980 ucciso in carcere dalle forze dell’ordine; venne trovato impiccato e si parlò subito di suicidio)
    ALESSANDRO ALIBRANDI ( N.A.R. – Roma 05 dicembre 1981 ucciso in uno scontro a fuoco con le forze dell’ ordine)
    GIORGIO VALE ( N.A.R. – Roma 05 maggio 1982 ucciso in un appartamento dalle forze dell’ ordine, la versione delle quali parla di suicidio per essersi sentito braccato; come per De Angelis sono ancora troppi i misteri che circondano la vicenda)
    PAOLO DI NELLA (F.d.G. – Roma 02 febbraio 1983 ucciso con un colpo di spranga da un gruppo di autonomi mentre al quartiere Trieste stava affiggendo manifesti sul verde pubblico. Morirà dopo 7 giorni di coma)
    PIERLUIGI PAGLIAI (Avanguardia Nazionale – Santa Cruz (Bolivia) 5 novembre 1982 muore in ospedale in seguito al ferimento durante il suo arresto in Bolivia)
    ENRICO FERRERO e DIEGO MACCIO’ (Vento del Nord – Torino 24 marzo 1985 ucciso durante una sparatoria, con le forze di polizia, ad un posto di blocco)
    GIULIO ANTONELLI (Fronte Europeo – Napoli 1992/1993? – assassinato a coltellate)
    BEPPE ALFANO (M.S.I. – Barcellona Pozzo di Gotto 8 Gennaio 1993 – Giornalista ucciso in un agguato di mafia)
    ELIO DI SCALA (ex N.A.R. – Roma 23 giugno 1994 – muore durante una rapina in banca)
    ALESSANDRO ALVAREZ (Alleanza Studentesca – Cologno Monzese, Milano 3 marzo 2000 – ucciso da tre colpi di pistola in circostanze non chiare).

  156. anche mussolini era grosso ahahahah ma come penzolava

  157. x alex
    a me sembra che malachia (visti i suoi post precedenti) sia più vicino a te che ai fascisti veri o presunti….

  158. mi dispiace per loro i vostri morti stavano dalla parte sbagliata come i repubblichini di salò.

    ELIO DI SCALA (ex N.A.R. TERRORISTA – Roma 23 giugno 1994 – muore durante una rapina in banca)
    tiè dei veri eroi avete complimenti

    don fefè eja eja tra la la
    Siete un branco di venduti infami di fascisti vedo solo voi

  159. Sally, io credevo di aver risposto.

    Alex,
    ma gli avevano sparato prima di penzolarlo, vorresti sparare anche a me?

  160. Francesco Mancinelli

    X Alex

    a noi ci piace ricordare anche le ” morti scomode ” , i cosidetti ” figli di nessuno” …

  161. Sparare è una vostra prerogativa io sono pacifista chiedilo a colombo se usava le armi e ora fa il cazzo il buonismo

  162. Francesco Mancinelli

    X Alex
    dalla “Città Vecchia” di F. De Andrè

    Là ci troverai “i ladri” , “gli assassini” e il tipo strano,
    quello che ha venduto per duemilalire sua madre ad un nano …

  163. certamente de andre parlava di questo posto ahahah

  164. andrea colombo

    X Francesco Mancinelli
    Non sono solo due ma sono lo stesso sempre di meno. Quest’estate, dopo la solita sfuriata dei bolognesi il 2 agosto, li ha zittiti Rossana Rossanda, che è una gran donna, e uno integerrimo come Oreste Scalzone li tratta da detriti della storia, quali sono. A Liberazione Piero, ma anche quasi tutto l’allora gruppo dirigente di Rifondazione, hanno tenuto botta bene quando i bolognesi, con la loro abituale delicatezza, hanno cercato di farmi cacciare per leso antifascismo. Persino Nunzio d’Erme mi ha chesto di organizzare una presentazione di Storia nera, io e lui, e per quanto amico sia di Nunzio non lo avrei mai creduto possibile.
    Però meno sono, più peggiorano, e peggioreranno ancora, come questi due derelitti qui dimostrano. Mica gli passa per la mente che non si può difendere la libertà condizionale per Barbara Balzerani, peraltro mia grande amica, e poi scandalizzarsi se la concedono a Francesca Mambro. Nella testa gli è rimasta fissa l’ottusa idea per cui se spariamo e ammazziamo noi va benissimo, se lo fanno gli altri sono criminali e devono passare la vita in galera. Non c’è niente da fare. Bisogna farsene una ragione e lasciarli nel loro deserto.
    Tra l’altro hanno effettivamente gusti musicali esecrabili.

  165. Bene, una buona notizia, finalmente.

  166. ancora nessuna risposta. E’ evidente che non si può dire, ma è utile alla vostra campagna di sdoganamento. E a tal proposito ride bene chi ride ultimo. E non vale l’armistizio senza giustizia e palesemente se non unicamente a favore di chi lo redige.

  167. colombo sei una puttana ora metti in mezzo pure bolognesi ma non è che a bologna stavi la mambro?

  168. Non mi sembra che azzitisci bolognesi ti piacerebbe coglione
    Mambro e Fioravanti “sovvenzionati” dal comune di Roma

    Newsletter n. 1/2008 22 dicembre 2008
    http://www.stragi.it

    Nei giorni scorsi è apparsa sulla stampa la notizia che i terroristi fascisti Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, da tempo godono del sostegno e delle sovvenzioni del Comune di Roma, in quanto animatori di una serie di associazioni ONLUS.

    La notizia ha provocato in moltissimi cittadini l’indignazione che merita: in tanti – e li ringraziamo tutti di cuore – hanno voluto scriverci e manifestarci la loro solidarietà, perché per l’ennesima volta si concedono le luci della ribalta a degli infami assassini; perché in un Paese che si dice civile, Francesca Mambro e Valerio Fioravanti sono liberi, dopo aver scontato appena due mesi di reclusione per ogni morte causata; perché il Sindaco Alemanno, fra le tante associazioni meritorie che operano nel territorio di Roma, ha scelto di sovvenzionare proprio quelle dei suoi ex camerati; perché in Italia sembra sempre più drammaticamente vera la sensazione che vivere onestamente sia inutile.

    Tra le tante persone che ci hanno contattato, ci ha colpito una signora di Roma, che vedendo in Piazza Navona la signora Mambro che promuoveva una ONLUS a favore dei bambini , ha ricordato a lei e agli astanti chi fosse quella donna apparentemente per bene,che tra l’altro nella sua lunga e sanguinosa carriera criminale ha causato la morte di parecchi bambini (otto sono i minori uccisi nella strage del 2 agosto 1980) e molti ne ha resi orfani.

    Francesca Mambro, senza scomporsi e con l’arroganza di chi sa di poter contare su potentissime protezioni, ha apostrofato quella coraggiosa signora dandole della “maleducata”.

    Se il vizio della memoria e dell’onestà significa essere maleducati, allora siamo tutti maleducati.

    Il Presidente
    Paolo Bolognesi

  169. Francesco Mancinelli

    X Alex-Tirex e prova a rifletterci sopra …

    Antenor
    F. Guccini ( da Metropolis – 1982 )

    Si chiamava Antenòr e niente
    si chiamava Antenòr e basta
    perché per certa gente non
    importa grado o casta
    importa come vivi
    ma forse neanche quello
    importa se sai usare bene il
    laccio od il coltello.

    Antenòr uscì di casa
    uscì di casa quella sera
    garrivano i suoi pensieri come
    fossero bandiera
    ma gli occhi erano fessura
    e il viso tirato a brutto
    come all’età in cui credi d’aver
    fatto quasi tutto.

    Un cavallo nitrì, ma quando? una
    donna rise,
    ma dove?
    la luna uno scudo bianco, un
    carro le stanghe
    in alto
    chitarra ozio parole, chitarra ozio
    parole.
    La pompa un ricordo stanco, un
    mare quell’erba
    nera
    può darsi fosse romantico. ma
    lui non lo sapeva.

    Quella donna rideva ad ore,
    quella luna solo
    uno sputo
    e per quel cavallo non avrebbe
    speso anche un
    minuto
    è difficile far rumore
    sulle cose che c’hai ogni giorno
    le tue braghe, il tuo sudore, e
    l’odore che porti
    attorno.

    Lo cantina era quasi vuota
    scarsa d’uomini e d’allegria
    se straniero l’avresti detta quasi
    piena di nostalgia
    nostalgia ma di che cosa, d’un
    oceano
    mai guardato
    d’una Europa mai sentita, d’un
    linguaggio
    mai parlato?

    Antenòr chiese da bere. e
    scambiò qualche saluto
    calmo e serio danzò tutto il
    rituale ormai saputo
    uomo e uguale coi suoi pari
    quasi pari con gli anziani
    come breve quella sera, come
    lunghi i suoi domani.

    Proprio allora qualcuno entrando
    nella luce do
    dentro al buio
    lo insultò quasi sussurrando, ma
    sembrava che
    stesse urlando
    come per uno schiaffo, come
    per uno sputo

    Antenòr lo guardò sorpreso, lo
    studiò e non
    lo conosceva
    e il motivo restò sospeso, fra io
    gente ferma
    in attesa
    e lui non lo sapeva, e fui non io
    sapeva.

    Poi sentì di uno donna il nome,
    già scordato o
    non conosciuto
    quante volte per altri è vita quello
    che per noi
    è un minuto;
    guardò gli uomini per cercare
    occhi, dialogo,
    spiegazione
    non trovò condanne non
    trovò
    un’assoluzione

    Antenòr uscì di fuori
    bilanciando il suo coltello
    per danzare malvolentieri passi
    e ritmi do duello
    una donna non ricordata ed un
    uomo mai visto
    prima
    io legavano tra loro come versi
    con la rima.
    Fintò basso e scartò dilato
    quanti sguardi sentì sul viso
    si sentì migliore e stanco
    si sentì come un sorriso
    che serata tutta ai contrario
    proprio niente da ricordare
    puntò il ferro contro il viso vide
    il sangue
    zampillare.

    Tutto quanto ero stato un lampo
    Antenòr respirava forte
    fece il gesto di offrir la mano
    guardò l’altro e capi pian piano
    che tuffo ero stato invano
    che l’altro cercava morte
    capì che doveva farlo, farlo in
    fretta perché
    non c’era
    motivo per ammazzarlo
    l’altro cadde e non rispondeva
    e lui non lo sapeva, e lui non lo
    sapeva,

    Antenòr lo guardò cadere
    sentì dire la colpa è mia
    senti dire è stato un uomo
    senti dire fuggi via
    lo giustizia disse bandito
    ma un poeta gli avrebbe detto
    che ero come l’Ebreo errante.
    come il Bàtavo
    maledetto.

    Quante volte ci è capitato
    di trovarci di fronte o un muro
    quante volte abbiam picchiato
    quante volte subito duro
    quante cose nate per sbaglio
    quanti sbagli nati per caso
    quante volte l’orizzonte non va
    oltre il nostro naso.

    Quante volte ci sembra piana
    mentre sotto gioca d’azzardo
    questa vita che ci birillo
    come bocce da biliardo
    questa cosa che non sappiamo
    questo conto senza gli osti
    questo gioco da giocare fino in
    fondo a tutti i costi.

  170. Strage di Bologna, le vittime:
    ANTONELLA CECI anni 19
    ANGELA MARINO “23
    LEO LUCA MARINO ” 24
    DOMENICA MARINO ” 26
    ERRICA FRIGERIO IN DIOMEDE FRESA ” 57
    VITO DIOMEDE FRESA ” 62
    CESARE FRANCESCO DIOMEDE FRESA ” 14
    ANNA MARIA BOSIO IN MAURI ” 28
    CARLO MAURI ” 32
    LUCA MAURI ” 6
    ECKHARDT MADER ” 14
    MARGRET ROHRS IN MADER ” 39
    KAI MADER ” 8
    SONIA BURRI ” 7
    PATRIZIA MESSINEO ” 18
    SILVANA SERRAVALLI IN BARBERA ” 34
    MANUELA GALLON ” 11
    NATALIA AGOSTINI IN GALLON ” 40
    MARINA ANTONELLA TROLESE ” 16
    ANNA MARIA SALVAGNINI IN TROLESE ” 51
    ROBERTO DE MARCHI ” 21
    ELISABETTA MANEA VED. DE MARCHI ” 60
    ELEONORA GERACI IN VACCARO ” 46
    VITTORIO VACCARO ” 24
    VELIA CARLI IN LAURO ” 50
    SALVATORE LAURO ” 57
    PAOLO ZECCHI ” 23
    VIVIANA BUGAMELLI IN ZECCHI ” 23
    CATHERINE HELEN MITCHELL ” 22
    JOHN ANDREW KOLPINSKI ” 22
    ANGELA FRESU ” 3
    MARIA FRESU ” 24
    LOREDANA MOLINA IN SACRATI ” 44
    ANGELICA TARSI ” 72
    KATIA BERTASI ” 34
    MIRELLA FORNASARI ” 36
    EURIDIA BERGIANTI ” 49
    NILLA NATALI ” 25
    FRANCA DALL’OLIO ” 20
    RITA VERDE ” 23
    FLAVIA CASADEI ” 18
    GIUSEPPE PATRUNO ” 18
    ROSSELLA MARCEDDU ” 19
    DAVIDE CAPRIOLI ” 20
    VITO ALES ” 20
    IWAO SEKIGUCHI ” 20
    BRIGITTE DROUHARD ” 21
    ROBERTO PROCELLI ” 21
    MAURO ALGANON ” 22
    MARIA ANGELA MARANGON ” 22
    VERDIANA BIVONA ” 22
    FRANCESCO GOMEZ MARTINEZ ” 23
    MAURO DI VITTORIO ” 24
    SERGIO SECCI ” 24
    ROBERTO GAIOLA ” 25
    ANGELO PRIORE ” 26
    ONOFRIO ZAPPALA’ ” 27
    PIO CARMINE REMOLLINO ” 31
    GAETANO RODA ” 31
    ANTONINO DI PAOLA ” 32
    MIRCO CASTELLARO ” 33
    NAZZARENO BASSO ” 33
    VINCENZO PETTENI ” 34
    SALVATORE SEMINARA ” 34
    CARLA GOZZI ” 36
    UMBERTO LUGLI ” 38
    FAUSTO VENTURI ” 38
    ARGEO BONORA ” 42
    FRANCESCO BETTI ” 44
    MARIO SICA ” 44
    PIER FRANCESCO LAURENTI ” 44
    PAOLINO BIANCHI ” 50
    VINCENZINA SALA IN ZANETTI ” 50
    BERTA EBNER ” 50
    VINCENZO LANCONELLI ” 51
    LINA FERRETTI IN MANNOCCI ” 53
    ROMEO RUOZI ” 54
    AMORVENO MARZAGALLI ” 54
    ANTONIO FRANCESCO LASCALA ” 56
    ROSINA BARBARO IN MONTANI ” 58
    IRENE BRETON IN BOUDOUBAN ” 61
    PIETRO GALASSI ” 66
    LIDIA OLLA IN CARDILLO ” 67
    MARIA IDRIA AVATI ” 80
    ANTONIO MONTANARI ” 86

    Non c’è giustizia senza verità. E questi nomi sono tutt’altro che una canzoncina.

  171. Francesco Mancinelli

    E certo,
    perchè per Voi è automatico che siano stati Fioravanti, Mambro e Luigi Ciavardini .

    Povere vittime , uccise due volte, dalla mancanza totale di verità …

  172. Quindi?

  173. Eccovi la canzoncina: la pacificazione che sostenete di cercare somiglia tanto a ciò che si chiama collusione e complicità.
    Non sarà il pari e patta dei morti a legalizzarvi e a pulirvi le coscienze.
    ______________________________________

    Anche se il nostro maggio
    ha fatto a meno del vostro coraggio
    se la paura di guardare
    vi ha fatto chinare il mento
    se il fuoco ha risparmiato
    le vostre Millecento
    anche se voi vi credete assolti
    siete lo stesso coinvolti.

    E se vi siete detti
    non sta succedendo niente,
    le fabbriche riapriranno,
    arresteranno qualche studente
    convinti che fosse un gioco
    a cui avremmo giocato poco
    provate pure a credevi assolti
    siete lo stesso coinvolti.

    Anche se avete chiuso
    le vostre porte sul nostro muso
    la notte che le pantere
    ci mordevano il sedere
    lasciamoci in buonafede
    massacrare sui marciapiedi
    anche se ora ve ne fregate,
    voi quella notte voi c’eravate.

    E se nei vostri quartieri
    tutto è rimasto come ieri,
    senza le barricate
    senza feriti, senza granate,
    se avete preso per buone
    le “verità” della televisione
    anche se allora vi siete assolti
    siete lo stesso coinvolti.

    E se credente ora
    che tutto sia come prima
    perché avete votato ancora
    la sicurezza, la disciplina,
    convinti di allontanare
    la paura di cambiare
    verremo ancora alle vostre porte
    e grideremo ancora più forte
    per quanto voi vi crediate assolti
    siete per sempre coinvolti,
    per quanto voi vi crediate assolti
    siete per sempre coinvolti.

  174. Francesco Mancinelli

    Ecco hai fatto proprio la scelta giusta …

    Se c’è una canzone ” generazionale e trasversale ” di Dè Andrè è proprio questa ( basta ricordare quello che è successo a Valle Giulia il 1 marzo del 1968′ e chi c’era ..); e se c’è un album che ha influenzato gli immaginari di riferimento tanto nella “sinistra radicale ” quanto nella “destra radicale” è proprio “Storia di un Impiegato”.

    Ti conviene cambiar disco e/o autore, se vuoi seminar discordie.

  175. C’era Delle Chiaie, per esempio. E’ inutile che vi appropriate di ogni simbolo che non vi compete. A cominciare da Pasolini e Gramsci. Il vostro posto sono i campi Hobbit (in ogni senso).

  176. Francesco Mancinelli

    Nessuno si vuole appropiare di niente, anche perchè nessuno ha mai detto che Gramsci o Pasolini erano fascisti. Tutt’altro.

    Ma non capisco perchè ti offendi se ” gli stupidi animali fascisti” pretendano di usare la metodologia
    ” gramsciana ” ( cioè quella di “egemonizzare la cultura” per conquistare la politica e la società civile ) ; I regimi fascisti e comunisti lo hanno fatto come regola .

    Come ci garbano alquanto le perfette intuizioni Pasoliniane sull ‘identitarismo “tradizionale”, sulla perdità di centralità dei sistemi valoriali , nonchè la denuncia spietata del consumismo occidentale.

    Inoltre è ora che cominciate a rifondare il vostro linguaggio e le vostre categorie, e distinguere quindi il fascismo, dal neo-fascimo ( con le successive variabili ), nonchè la Destra Radicale che è ancora un ‘altra cosa …

    Gramsci Vi avrebbe rimandato tutti “a settembre”.

  177. Le Rivendicazioni strage di bologna

    * Una decina di minuti dopo l’esplosione, al centralino dell’Hotel Hilton di Milano arrivò una telefonata in cui i Nap (Nuclei armati proletari) dichiaravano: “abbiamo colpito Bologna, colpiremo Milano.”

    * Venti minuti dopo all’agenzia Publikompas di Milano nuovamente i Nar dichiaravano:”La prossima stazione centrale sarà quella di Milano.”

    * Alle 17,00 giunse una nuova telefonata di rivendicazione alla agenzia torinese dell’agenzia Italia e nuovamente i Nar si assumevano la paternità della strage.

    * Durante la giornata vi fu anche l’ipotesi di un possibile coinvolgimento delle Brigate rosse, che venne smentito con una telefonata in diretta a Radio Popolare di Milano quando a nome della colona “Walter Alasia” venne dichiarato: “Noi non facciamo simili bastardate.”

    Bisogna sottolineare come il riferimento, fatto dai Nar durante la prima rivendicazione, a Mario Tuti esponente di spicco del Fronte nazionale rivoluzionario sia particolarmente importate. In quei primi giorni dell’agosto 1980 era infatti stata depositata l’ordinanza di rinvio a giudizio per la strage del treno Italicus, avvenuta il 4 agosto 1974.

    Il giudice Angelo Vella, titolare di quell’inchiesta, in una intervista rilasciata al Resto del Carlino indicava in quegli stessi ambienti neofascisti la probabile matrice della strage del 2 agosto. La suggestione di un possibile collegamento fra le due stragi, senza volere con ciò individuare resposabilità, fu un elemento che venne subito rievocato da molti in quei momenti: la data della strage di Bologna poteva essere quasi un anniversario della strage dell’Italicus, il luogo: il treno e la stazione, la collocazione di bombe ad altissimo potenziale che colpirono in modo indiscriminato erano tutti elementi che parevano legare quelle due stragi da un qualche filo comune.

    ma guarda anche da valerio verbano ci furono gli stessi gruppi a rivendicare mi piacerebbe sapere dove stavano certi di potere operaio il 2 agosto 80 per curiosità.

    certo parlare con dei fascisti oltretutto scemi è proprio divertente

  178. gramsci lo avete mandato in galere zitto merda

  179. Francesco Mancinelli

    Anche Voi avete fucilato Gentile senza processo … ma la guerra, ” merda mia “, è finita … fattene una ragione

  180. è finito il fascismo a piazzale loreto sei tu l’anomalia ahahahah
    Per colpa dei fascisti siamo ancora una colonia americana. Il fascismo ne ha ammazzati tanti sai. Si chiamano effetti collateralari di una politica che incitava all’odio raziale politico e religioso capeggiata da certi intelletualoidi figli di puttana ricchi.

  181. Alex ma te che film hai visto?
    Chi combatteva gli angloamericani, i tuoi ‘patrioti’ di montagna?

  182. Francesco Mancinelli

    Altro luogo comune …

    I fascisti sono sempre tutti ricchissimi …
    I comunisti sono sempre tutti poverissimi …

    Tra i Nar c’è chi nasce nella media borghesia romana chi nella piccola borghesia , chi nel proletariato.

    La classe economica non si identifica quindi automaticamente con il nemico di classe. Anzi . Piuttosto sarebbe interessante vedere i conti in banca dei papà di tanti duri e puri dell’anti-fascismo militante !!!

  183. Francesco, se vedi il mio di conto in banca, ti metti a piangere e mi fai un bonifico :-)
    Scherzi a parte, credo si possa chiudere la discussione, che voleva capire ha capito, chi ha deciso che tanto le cose stanno come dice lui/lei tanto non cambia idea, e finché c’é uno scambio di dati, di informazioni, si può anche litigare ma ne vale comunque la pena, altrimenti é tempo perso

  184. Francesco Mancinelli

    X Bakunin

    Ritengo che se la Sig.ra Verbano e Gianpaolo Mattei si sono incontrati non sia stato tempo perso …
    Come ritengo che provare a convertire ” i TiReX ” ad un pensiero più acuto, critico ed articolato sia comunque necessario, ci si debba provare …
    Evita guai peggiori, soprattutto sulla strada.

    Il bonifico te lo faccio il prossimo mese.

    La mia quota di aiuti per gennaio l’ho mandata a Gaza.

    Un saluto

  185. interessante che il nome di elio di scala sia comparso sul post di verbano.
    colombo che hai da dire?

  186. andrea colombo

    Che ho da dire de che?

  187. X Francesco,
    Certo che l’incontro fra Mattei e la signora Verbano non é stato tempo perso, valgame Diòs!Nello specifico di due giorni di discussione sul blog, mi sembrava che qui il dibattito non andasse né su né giù, e che forse era il caso di cambiare argomento, Tu, invece, sarai pure neo-pagano ma hai una pazienza da Certosino! :-)

    Fino al mese prossimo arrivo, quindi non c’é fretta. Scherzi a aprte di nuovo, qualche aiuto nel mio piccolo lo mando anch’io. la solita goccia nell’Oceano, ma tant’é.

    Ti saluto

  188. è proprio da voi, l’accostamente di Gentile a Gramsci e le loro morti. Che ridere.

  189. X Colombo, “kapplerino”:

    Gli investigatori della Digos e della Mobile dicono che il “camerata Kapplerino” si muoveva in un “entourage criminale con risvolti para politici: basso profilo culturale ma grande determinazione nell’ azione”. Basta questo per rendere ancora piu’ inquietanti i contorni della sanguinosa rapina alla Comit di via Isacco Newton che e’ costata la vita alla guardia giurata Alfonso Tortorella. Nello scontro a fuoco e’ morto anche Elio Di Scala, 31 anni, il capo della banda detto appunto “Kapplerino”, che ora lascia dietro di se’ una lunga scia di interrogativi. Il colpo di Monteverde serviva a finanziare i gruppi della destra eversiva? La polizia e’ molto cauta ma questo non significa che la “pista politica” sia stata esclusa. Anzi. Allora e’ sufficiente leggere il curriculum criminale del militante nero, un tempo vicino ai Nuclei armati rivoluzionari (Nar), per comprendere che quel filone, sebbene sfilacciatosi in mille avventure personali, non e’ ancora esaurito. L’ inchiesta, affidata al sostituto procuratore Elisabetta Cesqui, ha finora escluso il pur minimo collegamento tra la rapina alla Comit di Monteverde con gli altri “colpi” avvenuti in questi giorni. E anche con quello che alcune settimane fa coinvolse a Monterotondo due estremisti neri, Dario Pedretti e Luigi Aronica, e il nappista Giorgio Pannizzari. Tutto slegato, dunque. Ma e’ pur vero che alcune “schegge impazzite” partite 17 anni fa dalla sede del Fuan di via Pavia hanno compiuto la stessa traiettoria: sono i “neri” che alla fine degli anni Settanta avevano 16 18 anni, quelli che rimanevano stregati davanti alle rapine impossibili guidate da Giusva Valerio Fioravanti e da Francesca Mambro. Sono quelli che probabilmente hanno iniziato a sparare perche’ volevano cambiare il mondo e poi hanno continuato ad uccidere perche’ piaceva loro il denaro facile, la cocaina e le belle automobili. Sono sempre loro che non hanno mai smesso di assaltare le banche, mettendo poi le armi in mano a giovani e inesperti camerati: Fabio Gaudenzi, 22 anni, gia’ schedato dalla Digos al corteo dei Movimento politico occidentale di Maurizio Boccacci, e’ il rapinatore ferito gravemente alla Comit di Monteverde. Forse gli altri tre che sono riusciti a scappare hanno la sua stessa eta’ e un’ impostazione ideologica non troppo differente. Ma tra “Kapplerino” e Gaudenzi, che abita con i genitori nella zona della Cassia, c’ era forse un legame in piu’ : la droga. Il giovane bandito, ora in gravi condizioni, al momento di essere operato avrebbe manifestato alcuni sintomi tipici della tossicodipendenza. Alla fine degli anni Settanta “Kapplerino” era abbastanza conosciuto ai Parioli. Partiva con il suo vespino da piazzale di Porta San Paolo, dove abitava con la madre e le sorelle, e se ne andava verso via Luciani dove c’ era la casa della sua fidanzata di allora. Si faceva vedere il sabato pomeriggio al Piper e davanti ai baretti dove si vantava delle sue piccole imprese: un’ autoradio qua, un motorino la’ . Ma in quel periodo, era il ‘ 78 ‘ 79, il piccolo e determinato Di Scala frequentava assiduamente anche via Siena, la sede del Fuan che ha dato il battesimo a un’ intera generazione di terroristi neri. Li’ i “cavalli di razza” si chiamavano Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Alessandro Alibrandi, Dario Pedretti. Le rapine e gli scontri a fuoco erano all’ ordine del giorno: e “Kapplerino”, forse, non era al livello culturale dei “capi”, che pero’ ammiravano il suo coraggio, vicino a una lucida follia, e la sua grande abilita’ nell’ uso delle armi. Dopo aver appreso la notizia, conoscenti e vicini di casa hanno ricordato cosi Elio Di Scala. La tabaccaia di piazzale San Paolo: “Era molto riservato, sembrava un ragazzo ben educato”. Una vicina: “L’ ho tenuto sulle ginocchia quando era bambino”. La giornalaia: “Un bel giovane”. Un ragazzo di quartiere, insomma: anche se, ancora minorenne, ando’ a rapinare la banca di piazza Albania. A pochi metri da casa sua. Dopo gli anni di via Pavia, Elio Di Scala si era conquistato un posto di tutto rispetto nei giri della malavita: piu’ volte arrestato, era finito anche nel manicomio criminale di Montelupo Fiorentino. Gli sono stati attribuiti i “colpi” di via Bevagna e quello allo sportello interno del Bambin Gesu’ . Ma c’ e’ il sospetto che la sua banda abbia compiuto molte altre rapine: quelle che non meritano neanche un titolo perche’ non ci scappa il morto.

  190. “ nei giorni precedenti al suo assassinio, mio figlio Valerio, potrebbe essere venuto a conoscenza di un gruppo composto da autonomi e neofascisti( come qui dentro insomma una sorta di incularella fascisti e puttane) che svolgevano traffici di armi e droga. Questo gruppo venuto a conoscenza che Valerio indagava su di loro avrebbe inviato i tre assassini per interrogare Valerio e sapere quali nomi e fatti conoscesse”. Nel memoriale Sardo Verbano scrive un nome che è la perfetta sintesi di questa alleanza criminale tra rossi e neri, si tratta di Marco Guerra , un informatore di Valerio.

    Sentito dal giudice il 20 marzo del 1987, Marco Guerra dichiara: “All’epoca dl delitto Verbano facevo parte di un gruppo di giovani che si riconoscevano nel Movimento Comunista rivoluzionario, fino al 1978 avevo militato nella destra extraparlamentare, ma poi confluimmo nel movimento comunista rivoluzionario”. Prima di aderire all’estrema sinistra Marco Guerra frequenta il gruppo di estrema destra capeggiato da Egidio Giuliani e Armando Colantoni. Secondo gli investigatori questo gruppo avrebbe tentato un approccio con formazioni del terrorismo rosso per esaminare la possibilità di una strategia comune.

    Questa terza ipotesi non è stata mai presa in considerazione e non c’è comunque nessuna prova che Valerio Verbano sia stato ucciso da un gruppo misto rosso e nero, uniti per eliminare un ragazzo troppo curioso che forse aveva scoperto troppo.

    Un altro elemento…trascurato dagli inquirenti.
    Il 28 maggio del 1980 tre mesi dopo l’omicidio Verbano un commando dei NAR uccide Franco Evangelista, detto “Serpico”, agente di guardia davanti al liceo Giulio Cesare. Da queste indagini esce un elemento che potrebbe essere significativo anche per l’omicidio Verbano . Durante le indagini finisce nella rete un ragazzino di sedici anni Elio De Scala, soprannominato “Kapplerino”, nella sua abitazione viene trovato un vero e proprio arsenale: tre pistole , dieci silenziatori centinaia di pallottole, sul comodino le chiavi di un auto rubata usata per due sanguinose rapine.

    Ma c’è un elemento che non quadra: la rivendicazione di quelle due rapine sono firmate dai NAR, ma la rivendicazione del furto di quell’automobile era stata firmata dalla sigla “Proletari Organizzati. Gruppo Valerio Verbano” in un linguaggio intriso del linguaggio dell’estrema sinistra. Il gruppo “Proletarii organizzati” scrivono i giornali è una sigla per depistare le indagini. E’ una novità che potrebbe gettare luce sul delitto di Via Montebianco. Eppure non si muove nulla, non ci sono indagini mirate, interrogatori nel fascicolo dell’istruttoria non c’è alcun riferimento.

    Colombo non fare il reticente se non hai mai niente da dire che cazzo parli a vanvera. Hai preparato le valigine o dobbiamo aiutarti?

    checco l’unico t Rex che vedo è il tuo protostorico cervellino sotto spirito spero che hai ancora una cellula funzionante ahhah che idiota completo stò fascista ahahah

  191. andrea colombo

    Rivendicazione di un furto d’automobile? Con telefonata apposita, “E per provare che siamo davvero noi segnaliamo che la prima gratta”? Volantino lasciato nel parcheggio vuoto, con chiamata al proprietario, “Siamo i proletari organizzati. Alle 23 di stanotte un nostro gruppo di scasso ha sequestrato la tua auto, prototipo dei blindati di Kossiga”?

  192. …e dopo la candidatura di Francesco per il Nobel per la pace, e dopo aver scoperto che Alex è pacifista (testuale, post 161) e ascolta buona musica…, e dopo che non si risponde a Sally sul chi ha ucciso Verbano (straordinaria ragazza, non ti sfiora il dubbio che non lo sappia nessuno, almeno qui, e che pertanto non si può rispondere?)…bene dopo tutto questo vogliamo cambiare canale? Luca dove sei? Rao che fine hai fatto?

  193. Alex & Sally mi sembrate molto Liguori con i vostri copia/incolla, quando parlate di voce vostra sapete solo vomitare odio e usare una lingua che speravo in Italia fosse stata archiviata da decenni, ma invece…

    Per il resto MIUS di tutto quello che dite e direte.

  194. Colombo stiamo aspettando risposte non sei nella condizione di fare nessuna ironia.
    Dove eri l’8 agosto 80 con la mambro a fare qualche giochetto sado e giusva che innescava?

  195. opps 2 agosto sai scivolano le mi perdonerai puttana visto che tu cambi spesso versione della storia

  196. per alex e sally, siete due detriti umanoidi,falliti rottami umani incapaci di intendere e volere di un fallito sistema politico.La seconda guerra mondiale fu vinta grazie alle vostre armi (atomiche comprese!) non dalle vostre idee! E’ evidente che siete affetti da una grave patologia mentale, forse incurabile, a meno che non si tratti della reincarnazione di Liguori!Ho già risposto alle vostre farneticazioni, nei post precedenti e ribadisco che la storia si ripete, con protagonisti diversi, ma con la stessa logica. Ammesso che il vice sindaco vicario di Roma, aiuti i suoi due ex-sodali, non fa altro che ripetere la stessa solidarietà che l’ex-presidente della repubblica Sandro Pertini, coadiuvato dal ministro di grazia e giustizia, dell’epoca Palmiro Togliatti, manifestarono nei confronti dell’anarchico stragista Giuseppe Mariani. Poi per quanto riguarda le stragi, questa vosta repubblica delle banane, è nata da una strage quella di via Rasella, che vide il ghota antifascista convergere nell’approvare tale nefando eccidio, che provocò la rappresaglia germanica! Per un Verbano ucciso, dalle vostre cloache sortivano subito dopo, i nuovi partigiani, che vendicavano il compagno ucciso, con un morto “nero”. Scimmie ammaestrate, quando imparerete a ragionare con il vostro cervello e non per slogan?

  197. Fornasari esimio, lei mi dà validissimi spunti per un libro sul revisionismo delirante, epilettico e compulsivo. Naturalmente da ascrivere alla categoria, cioè razza dei primati. Gli unici a credere che il fascismo (o lo chiami come più l’aggrada) sia l’unica via, naturalmente, non s’arrabbi, quello che voi chiamate dell’area. Noccioline Fornasari? Prego.

  198. Non offrire le tue noccioline così generosamente, sally, se poi rimani senza come fai?

    Fornasari, visto che c’é un nuovo tema di discussione, se vuole copio e incollo io uno dei suoi post e le risparmio la fatica, tanto sono sempre gli stessi.

  199. Per sally, quando si polemizza, si porta avanti un discorso che abbia un certo rigore e uno spessore culturale valido, tratto dal proprio bagagliaio culturale certo,ma logico e decente. Vogliamo finirla una buona volta con gli insulti? Tutti possiamo continuare a ricoprirci di contumelie e di becere ironie, non ne usciamo più! Quello che voi chiamate “revisionismo” altro non è che il metodo di indagine naturale, che ogni storico onesto e capace, adotta per scrivere la storia. Io, e non è un caso, ho citato De Felice Renzo, Robert Faurisson, ultimo ma non per importanza, David Irving, un esimio storico di livello internazionale, messo in galera di recente, colpevole di aver scritto alcuni libri revisionisti!Perfino Clemente Mastella, durante la sua carica istituzionale al Dicastero di Grazia e Giustizia, aveva tentato di introdurre un reato ideologico, cioè quello di mettere in galera,chi metteva in discussione i “dogmi” di fede, stabiliti dal pseudo processo di Norimberga, ove i vincitori(quelli delle bombe atomiche contro la gente inerme, delle fosse di Katyn, dell’incendio del Reichstag) pretendevano di processare i vinti!E’ becero revisionismo? Guarda che si inizia con i “revisionisti” poi in galera finiranno anche gli oppositori politici di qualsiasi colore. Apri gli occhi, usa il cervello!

  200. per Bakunin, REPETITA IUVANT!Grazie comunque per la sagace ironia sulle noccioline,io in fondo sono un “buono”, credo che ci si possa pure scontrare a livello ideologico, fermo restando il reciproco rispetto. Chi scrive demenziali frasi fatte, frutto di una sorta di patologia mentale, che io definirei come antifascismo maniacale, denota che si tratta solo di un maniaco e basta!Possibile che nell’era di internet, si creda ancora al fascio serial killer, maschilista, intollerante e razzista, nonchè fallocrate?Mai sentito parlare di Nietzsche, Evola, Spengler, Ezra Pound, Ferdinand Celine? Esimia sally, segui il mio consiglio, documentati, studia,leggi..poi vieni a fare polemica con noi!

  201. Foranasari, come dice Giulio Cesare in un fumetto di Asterix: Repetita non iuvant semper!

  202. matteo amici

    Dopo 200 post direi che abbiamo raggiunto un livello talmente infimo che può dare per provata la teoria in base alla quale le commemorazioni non servono a cercare un’uscita dal periodo storico in cui avvennero certi fatti delittuosi ma hanno esattamente l’effetto opposto.
    Con un’ulteriore aggravante che la tecnologia fornisce: permettere a certe perfette nullità (lo si deduce dagli argomenti usati) di inventarsi o crearsi ad hoc un passato o una storia politica palesemente inesistente nella realtà.
    Nessuno di coloro che nelle lotte di quegli anni ha davvero buttato anima, sangue, tempo, amicizie, soldi si permetterebbe di scendere così in basso.
    Se lo fa, dovrebbe farsi delle serie domande e dovrebbero fargliere anche gli utenti del forum.
    Domande tipo: ma tu hai fatto politica o eri un agitatore e un provocatore?
    Le commemorazioni pubbliche, dunque, non servono a nulla, sortiscono 90 volte su 100 l’effetto opposto e danno la possibilità a certi loschi figuri di uscire allo scoperto per fare il loro sporco gioco: è inutile e controproducente.
    Ne avevo il sospetto, ora ne ho la certezza.
    Alemanno partecipi pure alle commemorazioni di Valerio ma lo faccia con una visita privata ai suoi genitori.

  203. x Andrea Colombo, Bakunin, Francesco e chi è interessato

    appurato che è inutile perdere tempo con certi soggetti riprendo un tema lanciato e commentato da voi qualche post fa…. ovvero se a sinistra ci sono solo 2 soggetti che sbraitano, insultano, sragionano, ce ne sono altri 200 che stanno zitti ma finiscono per avvallare o meno questi atteggiamenti…La situazione di Liberazione e di Sansonetti al riguardo mi sembra esemplare, alcune teste di ariete le sparano grosse, veramente grosse, Ferrero e alcuni dirigenti correggono il tiro ma alla fine finiscono per confermare le critiche pesanti e defenestrano Sansonetti perchè Liberazione deve essere un bollettino di partito (anzi della sua maggioranza!) e nulla di più.
    Io posso dire dal mio osservatorio che pensavo che tali atteggiamenti fossero minoritari, ma mi sto ricredendo. Dopo la sconfitta di aprile, di fronte ad uno tsunami epocale ho vissuto una delirante battaglia congressuale dove anzichè ragionare sulle cause della sconfitta si è proceduto alla resa dei conti di un gruppo dirigente, ad una guerra di tessere di democristiana memoria, ad un richiamo forte e acritico di una non meglio specificata identità comunista (se qualcuno con molto tempo e pazienza si va a leggere i documenti delle 4 mozioni che hanno eletto Ferrero vedrà che non sono d’accordo neanche su questo aspetto) e di antifascismo a livello di slogan, non di più. La cosa drammatica è che per guadagnare qualche voto in più, i rinnovatori hanno evitato accuratamente di mettere in discussione questo atteggiamento, almeno nella sua vulgata di antifascismo di ritorno. Nel mio caso io, che ero diventato segretario di partito come segno di rinnovamento, non solo anagrafico ma anche perchè avevo fatto volontariato verso il terzo mondo, pacifismo, la scelta nonviolenta molto prima di Bertinotti, e nonostante gli sfottò di molti compagni ecc. sono divenuto fuorilinea e fuori dal coro, e quindi epurato.

    Caro Bakunin, non so cosa farà Andrea io da qualche mese ormai sono andato in pensione dal punto di vista politico, ho seguito la tua strada con qualche anno di ritardo :) , quello che mi ha spinto definitivamente è stato quando ho chiesto al mio successore “è una grave colpa ogni tanto e su temi specifici andare d’accordo coi fascisti (in senso lato)?”. Di fronte al suo “sì!!!!” e alla mia conseguente chiamata in correità di quasi tutto il male del mondo, che ovviamente è colpa dei fascisti che sono una reale minaccia anche adesso!!! quasi i discorsi di alex e soci, certo in maniera meno demenziale, ho tratto le mie conclusioni…non vi dico poi le reazioni al mio intervento sui fatti di piazza navona :)

    Francesco sei veramente certosino nel tuo tentativo di far ragionare antifascisti e anticomunisti beceri e fuori dal mondo, non è mai inutile, a volte ci provo anch’io, a volte lascio proprio perdere…. lo spazio per il confronto civile c’è, come abbiamo visto anche in questo sito…io ho organizzato dei piccoli confronti, altri in altre parti d’Italia fanno lo stesso, piano piano i risultati arriveranno, come diceva più o meno Gramsci al pessimismo della ragione contrappongo l’ottimismo della volontà, anche se talvolta è difficile.
    Concludendo, chi cita Pasolini, farebbe bene anche a rillegersi le pagine che scrisse negli anni settanta sul razzismo degli antifascisti….

  204. infatti non amava il vocabolo antifascista, perché in sè contiene un non essere, quanto casomai adotterei il più idoneo “comunista”. Che lo vogliate o no, con insulti o meno (fallocrati Fornasari, fallocrati, ma afallici nonché acefali), con la storia alla Tolkien che amate tanto riscrivere sperando che qualcuno ci creda. Alemanno come già detto, e mi sembra che in “caciara” ce la abbiate buttata voi, incapaci di mantenere un discorso unico e coerente dall’inizio, farebbe bene a starsene a casa il 22, dal momento che RIPETO non c’è pacificazione siffatta, si definisce molto più semplicisticamente un “tarallucci e vino” autorizzato dalla carica che ricopre. Il razzismo lo vedo e lo leggo qui, cosa che ci si aspetta a cominciare dal nome di questo blog. Cosa credete di fare? Imporre la pacificazione con l’olio di ricino. E’ proprio da voi.
    Verbano non ha bisogno di voi, non illudetevi, forse, RIPETO, voi di lui. Il perché Colombo si guarda bene dall’illustrarlo….

  205. voi, voi, ma non hai ancora capito che qui dentro c’è gente di destra ma anche di sinistra??? fare di ogni erba un fascio non mi sembra corretto!! ah già….sono fascista anch’io perchè per te e alex e compagnia è impossibile che esistano comunisti come me!!!

  206. «Negare le differenze abissali tra destra e sinistra sarebbe assurdo. Ma sulla questione morale e sui rapporti tra politica e magistratura credo che esista un filo comune, forse inconsapevole, che lega tutta la politica nel non gradire che il re appaia nudo. Quando le inchieste giudiziarie portano alla luce “troppa corruzione” o “troppa collusione” allora è la politica nel suo insieme che reagisce e finisce per non accettare quelle inchieste. Salvo magari averne approfittato strumentalmente, in precedenza, per acquisire qualche vantaggio politico»
    Rispondo con le parole di un uomo di legge. Credo basti.

  207. oltre il “copia e incolla”….il nulla!

  208. Tu come gli altri: oltre gli insulti il nulla. Vedo che attribuisci anche a voci più autorevoli l’appellativo di preistorico. Io mi guarderei bene allo specchio, perché il tuo essere di sinistra, Colombo docet, è assimilabile a quello di una peripatetica dei fasci. Quelli come te hanno ripetutamente tentato di decretare la morte della sinistra (e guarda che non uso la parola comunismo, che applicata su di te è troppo).

  209. Temo che “l’infimo livello” di cui qualcuno qui parla si riferisca anche alle mie battutacce. Evitando di nominare il personaggio, e, ripeto, se si tratta di me, di presentare cicatrici e medaglie (ve ne fossero!) della mia militanza politica, mi permetto umilmente di ricordare che l’ironia nei confronti dell’avversario o anche solo dell’interlocutore!) é in voga dai tempi di Socrate.
    L’ironia ancor più forte é che sia io a trovarmi a fare l’avvocato difensore di Fornasari, dopo tutto quello che ci siamo detti in questi mesi. Il punto é un altro: se penso al nemico (parola che mi piace sempre meno), penso a quattro cocainomani egomaniaci che stanno distruggendo il pianeta con i loro giochini finanziari, a chi sta distruggendo continenti interi privandoli delle risorse, non certo ad un signore milanese (credo non più giovanissimo, senz’altro non autore di nessuna strage, che ha frequentazioni culturali che trovo assolutamente orrende (opinione che lui condivide delle mie, per altro!) e che, al momento almeno, conta sullo scacchiere planetario come il due di coppe, o, tanto per mettermi in mezzo, come un anarchico a riposo sovrappeso e con i capelli grigi.
    Io non credo il dibattito, nonostante i toni, sia stato inutile: ha perlomeno mostrato in modo chiaro come stanno le cose perlomeno in certi ambiti. Triste realtà, ma vale sempre la pena di farci i conti.

  210. si parla con i fatti non con le cazzate e i fascisti sono solo buoni a blaterare teorie pseudo social paracule per coprire i propri sporchi traffici. Mi sembra che questo grande sito fa copia incolla anche dei suoi post presi da articoli di giornale, un vero sforzo da parte di chi si fa chiamare giornalista. Del resto con dei coglioni e con le puttane è facile rigirare le frittate e vedere negli altri i difetti propri. Siete il nulla delatori e infami. Il vostro nazionalismo è la coperta per tutti i malavitosi e la peggio merda d’Italia compreso Toto Riina uomo di destra. Voi non usate il cervello ma il culo. Vedete da non esagerare altrimenti vengo a prendervi a calci in culo poi vediamo questi ometti. Il pacifismo ? il ridicolo è una psicopatica come la mambro che ha creato orfani e sangue ora che fa la maestrina circondata da fanciulli, sembra tanto la favoletta di Hansel and Gretel e la casetta di marzapane pound. Parlare con dei nostalgici del ventennio… ma cazzo siete nel 2009 tornate al museo delle facce di culo a cera.
    Se volete inventiamo la teoria che a bologna la bomba l’hanno messa i marziani senza copia incolla la fantasia vola come le vostre cazzate.

    Ecco la vostra pacifista:
    “Francesca Mambro il 5 marzo 1982 durante una rapina a Roma uccise Alessandro Caravillani, un diciassettenne ignaro che stava andando a scuola e si trovava al momento sbagliato davanti a quella belva, nessuno ricorda neanche il nome. Viene ammazzato a sangue freddo”

    La cultura non è prerogativa di voi fascisti infatti si vede come portate avanti i discorsi con quattro citazioni dei baci perugine. l’italiano è Il raggionare e voi di ragione mancate proprio ahahahah

  211. DEDICATO A SALLY:
    Secondo Weininger, «La donna è la colpa dell’uomo», «la donna non ha nessun rapporto con l’idea dell’infinito, con la divinità, perché le manca l’anima», e poi «la donna mente sempre, anche quando sul piano oggettivo dica la verità», il suo unico desiderio è «che il coito – non importa da chi, dove e quando – sia praticato il più possibile», e infine «L’uomo più infimo è dunque ancora infinitamente superiore alla donna più elevata».

  212. Quando parlavo di frequentazioni culturali repellenti, era questo che intendevo

  213. Non credo otello che il “coito” sia fra le pratiche quotidiane da te esercitate, se non in compagnia del tuo arto superiore prediletto con l’occhio fisso sul ritratto di un qualche tuo falso mito. Quando non sei impegnato con quell’altro a vergare digitando sproloqui deliranti che fanno copia incolla di altrettanti deliqui fascisti. Non vi riteniate in condizione di tranquillità storica né sociale. E’ finita l’era dell’ideologia mescolata. Della fine delle ideologie, siamo solo all’inizio e avete già perso.

  214. otellucciu un vero signore forse ti riferivi alle tue materne nascite?

    Innanzitutto dobbiamo tener presente che l’andamento dei processi per quanto riguarda la strage di Bologna, noi abbiamo avuto la condanan degli esecutori materiali, dei depistatori delle indagini e di coloro che hanno partecipato alla banda armata. Mancano gli ispiratori politici e i mandanti della strage, non solo di questa ma di tutte le stragi italiane. Pertanto già questo è un problema molto serio per la democrazia in Italia, proprio perché mancano all’appello chi ha utilizzato stragi e terrorismo a fini politici. E questo è importante. La nostra associazione non lavora solo sulla memoria, ma anche sul discorso di arrivare ai mandanti. E teniamo anche conto che mantenendo la memoria si può arrivare ai mandanti. Se cancelliamo la memoria, abbiamo cancelalto tutto. Il lavoro che noi stiamo facendo è un lavoro per la memoria, per la conoscenza, nelle scuole, nelle giovani generazioni proprio perché fatti come questi non succedano più e se dovessero mai succedere non abbiano nessuna copertura dallo Stato. In ambito italiano, c’è stata una gran [opera di] copertura da parte dello Stato per coprire appunto gli organi dello Stato, come i servizi segreti eccetera, per coprire i terroristi delle stragi.

    Era una cosa della destra; che la strage fosse fascista, fatta da mani fasciste è una cosa appurata e accertata nell’ambito dei processi. Tutte quelle fantascientifiche operazioni che vengono fuori non hanno niente a che fare con la verità.

    Nella copertura sono coinvolti soprattutto governi di centro-destra, anche di centro-sinistra per certi aspetti. Ma il problema è che in Italia c’è un meccanismo perverso: nel momento in cui succedono delle stragi o degli attentati ecco che immediatamente scatta un meccanismo per cui la verità non si deve sapere. E allora chi è preposto alla sicurezza comincia a miscelare le notizie e creare dei problemi.

    L’incongruenza italiana è che questi due personaggi rischiano di passare per eroi. Hanno ammazzato 98 persone e rischiano di passare per degli eroi. Sono due killer, due assassini brutali, e non si capisce che cosa debbano insegnare ai giovani e ai cittadini italiani. Anzi questi due hanno questo bellissimo tenore di vita prorpio perché se ne stanno zitti e buoni e non vanno oltre la loro condanna.

    Paolo Bolognesi

    La Costituzione della Repubblica Italiana

    DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI

    XII

    È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.

    In deroga all’articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall’entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.

  215. SEMPRE DEDICATO ALLA CARA SALLY,
    Le donne non hanno esistenza né essenza, esse non sono, o sono nulla. Si è uomo o donna a secondo se si è qualcuno o no». Le donne, prive di essenza, coincidono con la loro sessualità ferina ed insaziabile, e non possono perciò che essere madri o prostitute, tertium non datur. « La donna non ha alcun rapporto con l’idea di infinito perché le manca l’anima»; « La donna non ha che desideri animaleschi, vuole che il coito – non importa da chi, dove e quando – sia praticato il più possibile»; «Negli uomini la stupidità si manifesta quando gli elementi femminili del suo carattere emergono alla luce»; «Alle donne è dato sì il dono del linguaggio, ma non quello del discorso; una donna fa la civetta o starnazza ma non parla»; « Il membro maschile è il signore assoluto della donna».
    Poiché il prevalere degli elementi femminili era visto da Weininger come una malattia ed un indizio di corruzione morale, egli indicava all’umanità una sola possibile via di redenzione: il superamento o l’annichilimento del “femmineo”.
    La donna è dunque nella visione di Weininger una macchina da coito; l’amore di cui l’uomo la fa oggetto, al netto delle romanticherie e degli sdilinquimenti adolescenziali, « rientra nel regno dei porci»; il vero amore è soltanto quello platonico mediante il quale l’uomo si innalza alla contemplazione della propria mascolina essenza. Weininger esaspera l’ ascetismo che Schopenauer prescriveva per sfuggire alla volontà e alla decadenza.
    Tradire per una donna è naturale come per l’uomo pensare.
    Weininger si sentiva infettato da un morbo ripugnante ed incurabile e non ebbe la decisiva astuzia che Debenedetti attribuisce a Italo Svevo,quello di celare cioè la propria malattia, la propria ebraicità percepita come qualcosa di odioso e di scandaloso, come un misto di debolezza, turpe femminilità ed inettitudine.

  216. otello, l’onanismo littorio porta anch’esso alla miopia, non lo sai? Questa sessuocattomisoginocrazia fa sbellicare. Vuoi mica deporre le armi? Non di certo quella del sottocintola, scarica da tempo.

  217. Il fatto che parli in questa maniera denota l’odio verso le donne avendo una conflittualità sessuale repressa. In poche parole il tuo condizionamento cattolico flagella e reprime la tua invidia di essere donna.
    I Fascisti sono dei falliti in tutti i campi….Hobbit
    Colombo dai rispondi non fare la diva.

    Parliamo degli altarini di Alemanno e il suo suocero Pinuccio Rauti.

    Quel filo che lega piazza Fontana a piazza della Loggia
    In corso l’ultimo processo per la strage di Brescia del 1974. Sempre gli stessi i protagonisti: i fascisti di Ordine nuovo e gli uomini degli apparati di sicurezza italiani e americani. Il caso della struttura segreta “Anello”

    Senza alcuna esposizione mediatica a livello nazionale è iniziato il 25 novembre scorso l’ultimo processo per la strage di piazza della Loggia a Brescia: 8 morti e più di cento feriti tra i partecipanti a una manifestazione sindacale antifascista. Uno sciopero generale cittadino indetto il 28 maggio 1974 contro la lunga fila di attentati che aveva colpito Brescia nelle settimane precedenti. Tra l’altro, pochi giorni prima, il 19 maggio, un giovane fascista, Silvio Ferrari, era saltato in aria con la sua motoretta mentre trasportava un ordigno esplosivo. Si era nel pieno della stagione delle trame eversive della destra. Di lì a poco sarebbe seguita, il 4 agosto, la bomba sul treno Italicus con 12 morti e 44 feriti.
    Per quanto la strage di Brescia si sia consumata quasi cinque anni dopo piazza Fontana, più di un filo le lega assieme. Secondo gli inquirenti a operare fu, in primo luogo, lo stesso gruppo: Ordine nuovo, la principale organizzazione terroristica neofascista. A proteggerlo, ancora una volta, settori del servizio segreto militare, il Sid, l’Ufficio affari riservati, dipendente dal ministero dell’Interno, e interi scomparti dell’Arma dei Carabinieri. Dietro di loro l’ombra della Nato. L’elenco degli stessi imputati sembra quasi fotografare questa realtà composita di soggetti che operarono per realizzare concretamente quella che con una felice definizione giornalistica fu chiamata la “strategia della tensione”. Sul banco degli imputati siederà, infatti, per la prima volta in un processo per strage il fondatore e il capo indiscusso di Ordine nuovo, Pino Rauti, in seguito segretario nazionale dell’Msi nel 1990. Per lui l’accusa è di aver promosso l’attentato nell’ambito della pianificazione di una serie di azioni terroristiche. Accanto, come “organizzatori”, si ritroveranno alcuni dei suoi uomini più fidati, un tempo ai vertici della struttura armata e clandestina dell’organizzazione: Carlo Maria Maggi e Delfo Zorzi (da tempo cittadino giapponese), già processati e assolti per la bomba il 12 dicembre 1969 alla Banca nazionale dell’agricoltura. Il primo anche per aver organizzato l’attentato fallito all’allora ministro dell’Interno Mariano Rumor, davanti alla Questura di Milano, che si era concluso con il lancio di una bomba da parte del finto anarchico Gianfranco Bertoli.
    Sempre appartenente a On ci sarà anche Maurizio Tramonte, contemporaneamente collaboratore in quegli anni del Sid con il nome in codice di “Fonte Tritone”. Le sue informative giunte ai vertici del servizio segreto nei primi giorni del luglio 1974 avevano già ricostruito con chiarezza le riunioni preparatorie della strage. Dichiarò poi ai giudici di essere stato in ballottaggio con Giovanni Melioli, un altro ordinovista di Rovigo, per collocare la bomba in piazza.
    Ma oltre ai fascisti compariranno anche Francesco Delfino, l’ex comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri di Brescia, poi generale, rifornitore, secondo alcuni collaboratori di giustizia, di armi ed esplosivi dei camerati di Avanguardia nazionale e delle Squadre d’azione Mussolini, e Giovanni Maifredi, legato allo stesso Delfino, accusato di aver custodito nei giorni precedenti l’ordigno destinato all’attentato.
    Non potranno, invece, essere più presenti Carlo Digilio, il più importante quadro “militare” di Ordine nuovo, agente per sua stessa ammissione della Cia, morto nel 2005, Marcello Soffiati capocellula di On di Verona, anch’egli legato agli americani, scomparso diversi anni or sono, che secondo i racconti di Digilio avrebbe trasportato la valigia con l’ordigno, e Giovanni Melioli, a sua volta deceduto, che avrebbe materialmente posto la bomba, come raccontato da Tramonte, nel cestino portarifiuti di piazza della Loggia.
    Le carte raccolte in 13 anni di indagini assommano a più di 800 mila fogli. Una cifra enorme ma in realtà comprensiva degli atti delle cinque precedenti istruttorie e delle otto sentenze già pronunciate, oltre che dei procedimenti relativi ad altri importanti episodi a vario titolo collegati a quel periodo, dal golpe Borghese del dicembre 1970 alle vicende del Mar di Carlo Fumagalli, formazione eversiva che operò anche nel milanese e nel bresciano.
    Nel corso della prima udienza si è anche subito avuto modo di parlare di una struttura segreta denominata “Anello”, costituita, grazie a coperture statunitensi, fin dal primo dopoguerra dall’ex capo del Servizio di informazioni militari (Sim) generale Roatta, con monarchici e repubblichini. Avrebbe avuto a che fare con la strage. Su di essa ricadrebbero oltretutto le responsabilità di alcuni assassinii di sindacalisti, fatti passare per incidenti stradali, così come dei tentativi di “omicidi eccellenti”, tra gli altri quello di Aldo Aniasi, ex comandante partigiano e sindaco di Milano.
    “Sullo sfondo di questa storia ci sono i servizi segreti italiani e americani”, queste le conclusioni di Roberto Di Martino, uno dei due pubblici ministeri.

  218. Per Sally, con la tua fetida e lurida bocca, continua pure a starnazzare come una oca giuliva,io spero che tu, prima o poi riesca, a vomitare qualcosa di intelligente. Le mie battute paradossali, speravo sortissero l’effetto desiderato, devo confessare di essermi illuso.Dietro la tastiera il nulla!Per non parlare di quel degno tuo amico, di nome alex…la decenza mi impone di azzittirmi.Ma quand’è, che deciderete di indossare i pantaloni lunghi, di uscire dall’età puberale? Per quanto riguarda, presunte mie armi scariche…ti rispondo con una battutta in voga nelle caserme, quando facevo la naia…presentami tua sorella, non te ne pentirai!Oppure dammi le tue di coordinate, vedrò di mettere in pratica le riflessioni-ed esortazioni di zio Otto Weininger!

  219. Non ci fate troppo caso, Fornasari fa così quando si arrabbia, ma poi gli passa :-)

  220. otello ma tu la naia non l’hai fatta mai. Tipi come te erano i soggetti messi a fare il juke box e a pompare sulla latrina mentre parlavano delle prestazioni della propria mamma .Dammele tu le tue coordinate ci facciamo due risate.

    Strage di Brescia A giudizio Pino Rauti con Zorzi e Maggi

    BRESCIA – C’ è anche Pino Rauti, suocero del sindaco di Roma Gianni Alemanno, tra i sei rinviati a giudizio ieri dal gup di Brescia per la bomba neofascista di Piazza della Loggia che il 28 maggio 1974 provocò otto morti e 108 feriti. Rauti, 81 anni, uno dei fondatori del Movimento sociale italiano, era all’ epoca dei fatti capo di Ordine Nuovo, il gruppo che avrebbe organizzato la strage. Secondo due pentiti (tra cui un informatore del Sid) diede da Roma il suo ok all’ attentato e partecipò successivamente a una riunione per commentare gli effetti politici della strage. «Prendiamo atto del rinvio a giudizio – ha commentato ieri il suo difensore, Leonardo Peli — ma siamo certi che nel dibattimento verrà riconfermata la sua totale estraneità ai fatti». Con Rauti compariranno davanti alla Corte d’ assise di Brescia anche Delfo Zorzi, Maurizio Tramonte, Carlo Maria Maggi, Francesco Delfino e Giovanni Maifredi. Ci hanno messo 13 anni i pm Roberto Di Martino e Francesco Piantoni a scrivere, con 750 mila pagine di atti, la presunta verità sulla strage, che ruota intorno alle figure di Maggi (all’ epoca capo di Ordine Nuovo per il Triveneto) e Zorzi, latitante dal ‘ 97 in Giappone. Delfino (che comandava i carabinieri di Brescia) avrebbe partecipato a due incontri in cui Maggi parlava apertamente di un progetto di attentato a Brescia e non avrebbe fatto nulla per impedirlo. Tramonte, informatore del Sid, ha ammesso di aver partecipato a riunioni preparatorie dell’ attentato e ha anche detto che dietro a Maggi c’ era Rauti. Maifredi, ex autista del ministro dell’ Interno Taviani, avrebbe custodito per qualche giorno l’ ordigno, una bomba rudimentale a forma di scarponcino.

  221. Il compagno pacifista ha fatto la naja e faceva pure il nonno…
    Ma fattela da solo la brandina

  222. « Dalle Alpi i Galli discesero in Italia e misero a ferro e fuoco tutto il paese. Immediatamente lo spavento dei nemici e il terrore della morte presero gli abitanti delle città. I romani inviarono subito, contro le folte schiere di barbari, il console con due legioni, ma i Galli li raggiunsero, li sconfissero in un’aspra battaglia presso il fiume Allia e si diressero verso Roma. Allora i Romani, terrorizzati, abbandonarono la Città e si rifugiarono nei boschi con i vecchi, le donne e i figli. I Galli raggiunsero senza pericolo la Città e posero l’assedio al Campidoglio, la rocca di Roma. Stavano già scalando le mura quando con grandi strepiti le oche, ben sveglie, destarono il guardiano del Campidoglio, Marco Manlio. Allora Manlio chiamò i soldati romani, che combattendo con grande energia respinsero i Galli: così il Campidoglio fu liberato dal pericolo dei barbari, e Roma fu salvata dagli strepiti delle oche»

  223. La naia non l’ho fatta per salò ma per la Repubblica Antifascista Italiana te al massimo l’hai fatta in qualche campo para militare terrorista.

  224. Io non ho fatto nessun campo paramilitare terrorista, in compenso sono andato a scuola: il pronome soggetto è “tu”, non “te”

  225. ahahah ecco il coglione ahahahah . I proletari sono ignoranti voi li difendete no? Guardati la tua ignoranza storica avresti preso tre in storia italiana sempre e letteratura.
    Chi scrive qualcosa può sbagliare voi non scrivete un cazzo.
    Attaccati alla pippa non hai niente altro da dire?

    Strage di Brescia, Rauti in giudizio
    La decisione è stata presa dal pm che si occupa del caso. Insieme al fondatore di Ordine, rinviati a giudizio anche l’ex generale dei carabinieri Francesco Delfino e uno dei suoi “infiltrati”
    La pista nera, nella strage di Piazza della Loggia a Brescia, porta un altro tassello all’inchiesta. E nuovi nomi, dopo quelli di Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte. Un tassello annunciato, che adesso sfocia nella richiesta del pm bresciano di rinviare a giudizio, assieme ai tre, e sempre con l’accusa di concorso in strage, altri tre personaggi di spicco: il fondatore di Ordine nuovo Pino Rauti, l’ex generale dei carabinieri Francesco Delfino e uno dei suoi “infiltrati”, Giovanni Maifredi, autista del ministro dell’Interno dell’epoca, Paolo Emilio Taviani, ma soprattutto uomo dei servizi segreti inserito da Delfino in Ordine nuovo.

    La nuova mappa disegnata dalla Procura di Brescia porta la coda delle piste nere molto indietro, agli anni dell’immediato dopoguerra, quando l’Oss di Donovan e Allan Dulles, l’antenato della Cia in Europa, cominciò ad arruolare fascisti per poi utilizzarli nella strategia della tensione. Un’operazione che ha avuto molti alleati nelle istituzioni della neonata Repubblica e che continua, dopo oltre mezzo secolo, a coprire responsabilità e depistare inquirenti.

    L’inchiesta della Procura di Brescia parte dalle ammissioni di Maurizio Tramonte, noto ai servizi come “fonte Tritone”, presente in Piazza della Loggia al momento dell’esplosione, e Carlo Digilio, armiere di Ordine nuovo, dove lo chiamavano “zio Otto” a causa della sua pistola preferita, la Otto Lebel, ma anche agente della Cia con il nome in codice “Erodono”, ereditato dal padre, anche lui vecchio agente della Cia. Un personaggio inquietante e complesso, coinvolto in tutta la strategia della tensione, dalla strage di Piazza Fontana fino a Brescia, che con i magistrati ha parlato a lungo, stabilendo quelli che sono divenuti i capisaldi dell’inchiesta.

    Secondo i magistrati, la bomba della strage sarebbe stata procurata da Delfo Zorzi e l’organizzazione dell’attentato affidata a Carlo Maria Maggi. Mainfredi avrebbe custodito la bomba, preparata dagli ordinovisti veneti, e a portarla in Piazza della Loggia sarebbe stato Giovanni Melioli, un ordinovista di Rovigo assolto per la strage di Bologna e morto negli anni novanta. Zorzi, attualmente cittadino giapponese con il nome di Hagen Roy, già coinvolto nella strage di Peteano e in quella di Piazza Fontana, condannato e poi assolto in secondo grado in entrambi i procedimenti, è oggi un uomo superprotetto. Tutte le richieste di estradizione nei suoi confronti vengono respinte: la legge giapponese infatti impedisce di consegnare un cittadino nipponico ad una potenza straniera. L’unica possibilità sarebbe la revoca della cittadinanza, ma è molto difficile, dato che Zorzi è sposato ad una giapponese ed è un conosciuto imprenditore di moda, con catene di negozi anche in Italia. Pino Rauti, fondatore di Ordine Nuovo, per la Procura era informato dell’attentato. Ma dovrà essere naturalmente provato. Finora l’accusa che lo colpisce è la stessa che ha portato in carcere Sofri per l’omicidio del commissario Calabresi.

    Di tutto il gruppo, il personaggio più interessante resta l’ex generale dei carabinieri Francesco Delfino. La cui intera vita, e non solo la parentesi che lo coinvolge con i morti di Piazza della Loggia, sembra cucita agli schemi disegnati nel dopoguerra dagli uomini dell’Oss. Cinque anni fa il suo periodo d’oro è stato bruscamente interrotto, con una condanna a tre anni e quattro mesi per truffa aggravata confermata dalla Cassazione. Secondo la sentenza Delfino avrebbe approfittato del rapimento del suo amico Giuseppe Soffiantini per truffare alla famiglia 800 milioni delle vecchie lire con la promessa di far liberare il sequestrato. Una vicenda che, in qualche modo, lo lega alla strage di Brescia: pochi giorni prima di quel drammatico 28 maggio, nella notte a cavallo del 18 e del 19, in piazza del Mercato a Brescia salta in aria Silvio Ferrari, un giovane neofascista che stava trasportando dell’esplosivo con la sua Vespa. La fidanzata di Ferrari, Ombretta Giacomazzi, aveva allora 17 anni. Alcuni anni dopo Ombretta sposerà Carlo Soffiantini, figlio dell’imprenditore sardo. Secondo alcune testimonianze, quando era morto Ferrari, Delfino aveva arrestato Ombretta, costringendola a testimoniare il falso. E, subito dopo la strage, quel 28 maggio, è l’allora capitano Delfino a “scoprire” Ermanno Buzzi, una strana figura di fascista e mercante d’arte, che verrà poi ucciso in carcere, depistando l’indagine a lungo. Figura inquietante, quella di Delfino, che la sentenza Soffiantini fa passare ingiustamente per un malvivente alla stregua di un ladro di polli. L’ex generale è molto, molto di più. Calabrese di Platì, paese ad altissima densità mafiosa, dopo il liceo classico a Locri entra nell’arma, scuola sottufficiali, da dove esce vicebrigadiere nel ’57, approdando a Rho. Poi Modena, accademia militare, infine Roma, scuola ufficiali, da dove esce tenente. Nel ’71 è a Brescia, e già voci lo indicano come uomo dei servizi segreti. E l’agente di collegamento con il Mar di Fumagalli, l’uomo che organizzava attentati in Alto Adige, ma che, si scoprirà poi, doveva dar luogo ad una “sperimentazione”, in modo che le autorità potessero organizzare il contrasto ad una eventuale rivolta vera. Maifredi, in quella operazione, è già suo collaboratore. E alla fine è sempre Delfino che arresta Fumagalli. Storie e uomini che si incrociano con la cosiddetta “Gladio”, o almeno con quella parte che ancora viene tenuta nascosta.

    Due anni dopo, nel 1973, è il leggendario “capitano Palinuro” che partecipa alla riunione milanese in cui si gettano le basi per il Golpe Borghese. Lo stesso “capitano Palinuro” che forniva esplosivi alla Sam, le squadre azione mussolini. Naturalmente “Palinuro” è sempre lui, Delfino. Un pentito calabrese, Saverio Morabito, racconterà poi che, durante il sequestro di Aldo Moro, in via Fani c’era anche un uomo di Delfino, Antonio Nirta,un esponente della ‘ndrangheta. Un brigatista del gruppo che organizzò il sequestro, Antonio Casimirri, arrestato molti anni dopo, rivela di essere stato confidente di Delfino e di avergli anticipato le intenzioni delle Br di sequestrare il leader Dc, ma che Delfino invece di avvertire i magistrati aveva informati i servizi segreti. Ai commissari dell’Antimafia, che lo ascoltavano e che gli portavano una serie di testimonianze in cui veniva accusato di essere un uomo della Cia, Delfino rispondeva sgranando gli occhi: “Ma se vengo pedinato dalla Cia! Me ne sono dovuto addirittura andare dagli Stati Uniti”. Sono solo alcuni exploit della carriera di Delfino, molto più complessa e interessante. Che, se il rinvio a giudizio richiesto a Brescia venisse accettato, potrebbe portare il generale alla sbarra, con una accusa che non prevede solo i tre anni dei ladri di polli. Potrebbe venir fuori qualche spicchio di verità sui misteri italiani? Finora non è successo, me niente vieta di sperare.

  226. per l’oca giuliva,detta anche sally, guarda che il tuo corifeo alex, continua con le masturbazioni cerebrali e con il copia incolla, senza portare uno spunto o una riflessione degna di essere presa in considerazione.E’ la solita merce avariata, dei fasci collusi con i servizi segreti e con la malavita. Salvo poi che nelle sentenze definitive dei magistrati, tutti i fasci vengono assolti! Come te lo spieghi? Certo basta ricorrere all’antifascista, nonchè collaboratore di giustizia Angelo Izzo, il quale a base di “uova del drago” e confidenze raccolte nelle patrie galere, svela al colto e all’inclito, la verità voluta a furor di popolo dai magistrati democratici, dalle vari associazioni dei familiari delle vittime, dalle puttane della carta stampata e della televisione!Ma cos’è c’è di vero in tutto questo? Merce avariata,merce scaduta, fuori tempo massimo, come voi due patetici antifascisti, ancora una volta dietro la tastiera sally ed alex il nulla assoluto!

  227. Il Camerata Gianni Alemanno ha tra i suoi più intimi collaboratori, Fabrizio Mottironi, Presidente Buonitalia spa, società italiana per “la promozione, la valorizzazione e l’internazionalizzazione dell’agroalimentare italiano”, creata dallo stesso Ministro Alemanno nel 2003. Fabrizio Morritoni (condannato a 5 anni di carcere per aver lanciato molotov) è un ex componente dei NAR ed ex Terza Posizione, gruppi reazionari neofascisti, che contava fra i suoi membri anche Roberto Fiore, uomo politico condannato a 5 anni per banda armata.

  228. matteo amici

    Qui dentro oltre a qualcuno che vuol far credere di essere (o essere stato) qualcuno che esiste solo nella sua fantasia, c’è anche qualcuno che si prende troppo sul serio e qualcuno che pensa che ogni mio intervento sia riferito a lui…
    Vacci a capire qualcosa.
    Com’è possibile un dibattito?

  229. Sally e Alex, ma quant’e’ che non trombate?

  230. aldo sei mitico :)

  231. Sono talmente paranoico che uno spuitasentenze al post 228 dimostra che ce l’aveva proprio con me.
    Comunque, de Matteo Amicis non curat praetor, e se un dibattito non é possibile nessuno gli impedisce di levarsi dai coglioni

  232. matteo amici

    Sei diventato il proprietario del sito?
    Nel post 209 non si riferira a me caro anarchico in pensione?
    Suvvia…e poi le battutine in latinorum…

  233. I’m gonna tell you fascists
    You may be surprised
    The people in this world
    Are getting organized
    You’re bound to lose
    You fascists bound to lose

    Race hatred cannot stop us
    This one thing we know
    Your poll tax and Jim Crow
    And greed has got to go
    You’re bound to lose
    You fascists bound to lose.

    All of you fascists bound to lose:
    I said, all of you fascists bound to lose:
    Yes sir, all of you fascists bound to lose:
    You’re bound to lose! You fascists:
    Bound to lose!

    People of every color
    Marching side to side
    Marching ‘cross these fields
    Where a million fascists dies
    You’re bound to lose
    You fascists bound to lose!

    I’m going into this battle
    And take my union gun
    We’ll end this world of slavery
    Before this battle’s won
    You’re bound to lose
    You fascists bound to lose!

    All of you fascists bound to lose:
    I said, all of you fascists bound to lose:
    Yes sir, all of you fascists bound to lose:
    You’re bound to lose! You fascists:
    Bound to lose!

    People of every color
    Marching side to side
    Marching ‘cross these fields
    Where a million fascists dies
    You’re bound to lose
    You fascists bound to lose!

    I’m going into this battle
    And take my union gun
    We’ll end this world of slavery
    Before this battle’s won
    You’re bound to lose
    You fascists bound to lose!

  234. so what?

  235. niente visita “di favore” del celticato. Ciao ciao.

  236. per sally, perchè non rispondi al post nr.229, invece di starnazzare da oca giuliva quale sei, su il presunto camerata Alemanno. Se costui è fascista, allora tu sei ancora vergine!O sbaglio?Guarda ti esorto ancora per l’ultima volta, ad aprire qualche libro di storia contemporanea e poi solo poi, a venire a far polemiche, se persisti sei e rimani una oca giuliva!

  237. matteo amici

    229. #
    Sally e Alex, ma quant’e’ che non trombate?
    Commento di Aldo — 15 Gennaio 2009 @ 16:36
    Fornasari!
    Suvvia!

  238. Le vostre ricognizioni “storiche” mi mancheranno, piccoli fascistelli falliti. Weiniger era piuttosto culattone, un po’ come Fornasari d’altronde.

  239. …. e pure omofobica!

  240. Le vittime del terrorismo non hanno colore gli assassini e i loro mandanti politici SI! e con loro non ci sarà mai ne pacifacazione ne perdono.

    Otelluccio e Bokkinen qui gli unici che fanno incularella e che da tempo hanno il culetto sverginato siete voi e quando avrete anche le noccioline in mezzo alle gambe avrete il coraggio d’incontrarmi però non mettete avanti le mammine che hanno navigato molto e sono merce avariata…oramai

    ciao ciao coglioni

    Aprendimos a quererte
    desde la historica altura
    donde el sol de tu bravura
    le puso cerco a la muerte.

    Aqui se queda la clara,
    la entrañable transparencia
    de tu querida presencia,
    comandante Che Guevara.

    Tu mano gloriosa y fuerte
    sobre la historia dispara,
    cuando todo Santa Clara
    se despierta para verte.

    Aqui …

    Vienes quemando la brisa
    con soles de primavera
    para plantar la bandera
    con la luz de tu sonrisa.

    Aqui …

    Tu amor revolucionario
    te conduce a nueva empresa,
    donde esperan la firmeza
    de tu brazo libertario.

    Aqui …

    Seguiremos adelante
    como junto a ti seguimos
    y con Fidel te decimos:

    “Hasta siempre, Comandante!”

  241. Per sally e alex, restiamo sempre in trepida attesa, ma quand’è che vi decidete a rispondere al mitico post n.229;Weininger era forse misogino, certamente un bipede superiore, non una oca giulliva starnazzante come te, che si accompagna con una scimmia ammaestrata.Documentatevi, studiate, leggete, fatevi una cultura, somari che non siete altro,la vostra ignoranza storica, ha dimensioni enormi, perchè non andate a ripetizioni private, invece di starnazzare ben nascosti dietro una tastiera.Asini e somari ecco cosa siete.Il mitico Che ha sempre riscossso il più profondo rispetto in tutti noi. Anche il generale Peron lo ammirava.E’ più simile a noi che a voi due, che siete dei detriti residuali di una ideologia fallita, senza colpo ferire. Disciolta come neve al sole!Per sconfiggere noi, c’è voluta la più immonda delle coalizioni mondiali che mai sia apparsa sul globo terrestre in tutte le epoche, a voi è bastata la coca-cola e i porno shop!

  242. Spero solo che il ciao ciao sia perché te ne vai. Sei comico e patetico. Omofobico e pure sessuofobico dati quelli che tu consideri insulti alle madri. Io che non sono sessuofobico se mia madre in giovane età ha trombato come una dananta sono felice per lei, se lo ha fatto a pagamento mi incavolo, perché era una bella donna e allora vuol dire che si é tenuta i soldi!
    Per essere un pacifista, le tue minacce sono veramente divertenti. Con Sally e Malachia fate proprio un bel terzetto, complimenti.

  243. Fornasari, io sono felice che l’immonda coalizione mondiale abbia vinto, e fra le Sue letture Le consiglierei “La psicologia di massa del fascismo” di Wilhelm Reich, perché Lei é il più bell’esempio che Reich aveva ragione; le dò comunque atto che la battuta sulla Coca Cola ed i porno shop non é nuiente male.

  244. “guerra civile a bassa intensità”. Colombo le stronzate tienile per te, la storia non si fa con le opinioni :”spaccio di droga ad alta criminalità” mi mancava il terrorista Roberto Fiore :

    Scrive Gianni Flamini [ 2]. Era il 1979, e Flamini cita un brano dei loro scritti: . Il 14.12.1979, in una sede romana del movimento vengono arrestati tre esponenti di Terza posizione, colti nel bel mezzo del trasporto di una cassa piena di bombe a mano. Nella perquisizione successiva la DIGOS troverà divise da carabiniere e guardia di finanza, documenti rubati e falsi, fucili ed esplosivi vari. Su possibili legami tra Terza posizione ed i terroristi dei NAR indagò all’epoca il giudice Mario Amato, che fu assassinato da Gilberto Cavallini, dei NAR, il 23.6.1980.
    Ancora Flamini [ 3]a proposito di questo omicidio: . Secondo Massimi . Che sarebbero stati il criminologo Aldo Semerari (psichiatra forense, massone, diplomatico del Sovrano Ordine di Malta e “da sempre agente dei servizi d’informazione militare”) e Paolo Signorelli (detto il “professore”, era “noto anche per l’abitudine di arricchire le sue lezioni di storia e filosofia con discorsi sul fascismo, sul nazismo, sulla purezza della razza e sulle prospettive di un nuovo fascismo in Italia”; fu tra i fondatori di “Lotta popolare” nel 1976 e poi della rivista “Costruiamo l’azione” nel 1978; arrestato nel `79, divise per un mese la propria cella con il leader dei NAR Valerio Fioravanti). Dalla ricostruzione di Flamini appare che le rivelazioni di Massimi, invece di rimanere riservate, si propalarono e . Tra essi Nicola Madia, Francesco Caroleo Grimaldi e Antonio De Nardellis, i quali si sarebbero ritrovati, assieme a Semerari e Signorelli, la sera del 13 aprile 1980, perché c’era “un grave stato di pericolo” per il professor Semerari, almeno stando a quanto risulterebbe dalle intercettazioni delle telefonate fatte da Madia. In seguito, a richiesta degli inquirenti sul perché di quel raduno, dopo negazioni e tergiversamenti, . Querela che non verrà mai presentata, ma nel frattempo Massimi aveva ritrattato le sue dichiarazioni ed aveva anche denunciato il giudice Amato per abuso di potere.
    Quaranta giorni dopo il giudice Amato cadrà ucciso nell’agguato tesogli dai NAR. Semerari invece verrà ritrovato cadavere a Napoli il 1deg. aprile 1982 ed il suo omicidio verrà attribuito alla camorra.
    Torniamo a Terza Posizione. Dopo le perquisizioni del `79 Fiore e Adinolfi lasciano l’organizzazione in mano a Giorgio Vale, ed in questo modo [4]. Gli “ideologi” Fiore e Adinolfi invece fuggono nel settembre del 1980 . Dopo quasi vent’anni di “esilio” a Londra Fiore ricomincerà a costruire un altro gruppo di estrema destra, Forza Nuova appunto, che si avvarrà di contatti con molti altri movimenti simili che stanno nascendo un po’ qua e un po’ là in Europa. Altra sorte avrà Mangiameli, che sarà ritrovato cadavere a Roma l’11.9.1980, ucciso dai fratelli Valerio e Cristiano Fioravanti e Giorgio Vale dei NAR, perché avrebbe tenuto per sè il denaro che questi gli avevano affidato con l’incarico di organizzare l’evasione del terrorista Concutelli. Ancora Cingolani: . Ed ecco uno stralcio del volantino scritto da Francesca Mambro per la rivendicazione dell’omicidio di Mangiameli:

  245. MIUS !

  246. On its frozen way, the swastika knows it well:
    from now on it will find Stalingrad in every town.

  247. MIUS, MIUS,MIUS !!!

  248. Perdona l’ignoranza, Aldo, ma MIUS che cosa significa?

  249. Bene, dato che se avessi detto ‘Me Ne frego’di quello che Alex e Sally scrivono, i soggetti sarebbero stati assaliti da un attacco di prurito antifascista che poteva provocargli chissa quali danni collaterali, ho optato per una versione piu’moderna del termine che pero’porta lo stesso significato: M’Importa Una Sega di tutto quello che dicono e blateralo da giorni su questo blog, MIUS appunto!

  250. Non conoscevo, davvero. Curiosità soddisfatta. Grazie

  251. The NF embraces the “Third Position”
    What was the response of the fascist parties to the new situation? John Tyndall formed the British National Party in 1982 and continued publishing his monthly magazine Spearhead.

    The most significant developments took place in the NF, with activists looking to pre-Hitlerite national revolutionary and Strasserite ideas as a way of taking the movement forward. Michael Walker’s magazine, Scorpion, provided a forum for these discussions.

    During the early 1980s in the United States, the extreme-right terror organisation The Order became engaged in armed robberies and activities intended to destabilise the state. In Germany, France and Italy a wave of extreme-right bombings took place. In Italy, the bombings, which took over 100 lives, were carried out by the Armed Revolutionary Nuclei (NAR), a cell-structured organisation that advocated a style of fascist politics known as the third position. It transpired that the NAR was linked to the security services. These terrorist activities proved inspirational to the NF.

    Roberto Fiore 1981 Italian fascist Roberto Fiore arrives in London

    Italians wanted for a series of killings and bank robberies and for questioning in connection with the worst postwar atrocity carried out by the far right, the bombing of Bologna railway station, were provided with safe housing in Britain. This was facilitated by the League of St George, a small fascist umbrella organisation. Led by Roberto Fiore, the Italians made contact with the NF’s young guard – most notably Nick Griffin, Derek Holland and Joe Pearce. Fiore, Holland and others worked jointly on a magazine called Rising, which put across the new thinking of the younger faction. Holland went on to produce a booklet, The Political Soldier, which became their guiding publication. It was paid for by Fiore and his friends.

    In 1983 Griffin and his co-conspirators forced Martin Webster out of the NF. The new regime ran down the party’s membership as it sought to retain only those who were committed to the ideological shift and would become “political soldiers”. The idea was to carry forward a leaner but fitter NF armed with both anti-communist and anti-capitalist rhetoric.

    Libya 1988 Nick Griffin left and Derek Holland in Libya

    In 1986 a second purge took place in the NF. The NF expellees were to become known as the Flag Group, after their newspaper. Traditionalists, their main activity at street level was an annual march to London’s Cenotaph on Remembrance Sunday.

    By the late 1980s, the political soldier wing of the NF had made drastic changes to its policies, dropping public racism and replacing it with support for black nationalists such as Louis Farrakhan. Members travelled to Libya and came out in support of Colonel Gaddafi’s regime. The leaders of this group were Griffin, Holland and Patrick Harrington. Harrington had received a huge amount of press publicity after he became a student at North London Polytechnic in 1983 and fellow students refused to study with him.

    The birth of Blood and Honour
    Although the NF was declining, there was one area that was a success, namely the organisation’s music wing, Rock Against Communism. Nazi skinheads remained an integral part of the British fascist scene in the early 1980s, led by Nicky Crane of BM and Ian Stuart Donaldson, lead singer of the band Skrewdriver. Another key figure in organising young people through the NF magazine Bulldog was Pearce. During the 1980s all three of them were sent to prison for various offences.

    Skrewdriver and other racist bands played concerts across Britain, building their following and gaining a legendary status abroad. A major venue for these music events was Griffin’s father’s farm in Suffolk.

    After the demise of Bulldog in 1985, and the short-lived New Dawn, a music paper by the name of White Noise began production. With Britain’s industry in decline it was unusual to see a new export, but skinheads and the nazi music scene, along with football hooliganism, bucked the trend during the 1980s. In many countries skinhead fanzines sprang up and looked to Britain for their orientation.

    Ian Stuart Donaldson 1987 Ian Stuart Donaldson founds Blood & Honour

    In 1987, fed up with being ripped off financially and unprepared to indulge in political gymnastics, Donaldson, Crane and others split from the NF and brought out their own magazine, Blood & Honour. This was to become one of the most significant events of the period both in Britain and internationally. With them they took an emergent international movement, linked by subculture as much as organisation. Their main objective was to remain independent of the fascist parties. The scramble for the sums of money that the music scene could generate made this a difficult task and has dogged the movement ever since.

    In June 1989 the BNP held a Rights for Whites rally in Dewsbury, Yorkshire. Mainly Asian youth came out to confront them and 82 anti-fascists were arrested. By the end of the 1980s the BNP had begun to emerge as the main fascist street force. The NF Flag group, now led by Ian Anderson, was still street active, though on the decline. By January 1990 the Flag group was able to claim the NF mantle as the political soldiers officially closed down the NF. Before long the political soldiers split into two: the International Third Position led by Griffin and Holland and the Third Way, led by Harrington and Grahame Williamson.

    The decade closed with the most significant political events happening elsewhere – fascist movements were reborn once again in eastern Europe with the collapse of the socialist bloc. Blood and Honour capitalised on this in the climate of a new-found fascist internationalism. Within a short time, in Germany, eastern Europe and the United States fascist youth were sporting the dress style of Britain’s skinheads and listening to the music of the Blood and Honour bands. Britain’s fascists entered the 1990s with brighter prospects than when the decade began.
    Anche a Londra sanno chi è il terrorista fascista Roberto fiore visto?;)

    Aldo è timido non vuole dire la verità sai potrebbe incorrere a mazzate legali :
    Movimento Italiano di Unità Sociale (MIUS) linee fortificate, note come Miusfront, che furono teatro di cruenti combattimenti durante la Battaglia di Rostov nel 1943. E anche lì avete preso le botte NAZISTI schifosi.

    Sulla sua strada gelata la croce uncinata lo sa
    D’ora in poi troverà Stalingrado in ogni città

    x aldo SLM

  252. Alex, update your achive please.

    Grazie per lo spunto storico, ma il mio mius ha origini totalmente italiane, labroniche a dire il vero, quindi, non sforzarti di andare a cercare chissa’ quale legame o link con il passato che tanto m’importa una bella sega!

  253. Per chi ha riportato l’articolo COCAINA NERA.
    Quelle cose scritte riguardo alla pista nera sono solo una massa di cazzate.
    L’unica cosa vera è che hanno condannato per associazione per delinquere una associazione di drogati.

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