Concutelli in cella

23 ago 2008

 

E «Liberazione» difende il camerata: in cella per una canna, scarceratelo

di Paola Setti per Il Giornale

Va bene anche l’«uomo nero», se aiuta la causa dei rossi. Lui è quello che il 10 luglio del 1976 uccise con una mitraglietta il giudice Vittorio Occorsio perché, disse: «La giustizia borghese si ferma all’ergastolo, la giustizia rivoluzionaria va oltre». Ed è quello che di ergastoli se n’è presi tre, perché al primo omicidio ne ha aggiunti due, i terroristi neri Ermanno Buzzi e Carmine Paladino li strangolò in carcere con un filo di nylon perché li considerava delatori, spie. Ma per la sinistra, Pier Luigi Concutelli l’ex comandante militare di Ordine nuovo che dei suoi crimini non si è mai pentito, oggi è solo uno che «non è affatto una persona ipocrita. Chiama pane il pane e vino il vino». Soprattutto, nel corso dei suoi 31 anni di carcere già scontati si è scagliato contro un regime carcerario che, come recita il vecchio adagio della sinistra, non redime ma punisce. Ancor di più, Concutelli crede nel valore terapeutico della cannabis, tanto da farne uso anche se è in semilibertà.
Quel pezzo di «fumo» glielo hanno trovato in tasca e l’hanno rispedito a Rebibbia a dispetto delle sue proteste, era per uso personale, ha detto, mi serve per combattere la pressione alta. Un’ingiustizia, tuona adesso la sinistra, che dalle colonne di Liberazione addirittura fa appello alla Commissione europea dei diritti dell’uomo, che presti attenzione al «caso Concutelli» e promuova «una campagna in difesa del suo diritto al ritorno in semilibertà». E così, per quegli unici tratti che li accomunano, adesso l’ex dirigente del Fuan e poi dirigente di quell’Ordine nuovo i cui aderenti vennero condannati per ricostituzione del Partito nazionale fascista, adesso è amico dei comunisti.
Scrive il quotidiano diretto da Piero Sansonetti che sì vabbè, il passato. È l’ora di finirla, con questa storia che ci si volta a guardare indietro: «Parlare del suo passato pre carcerario non serve a nulla». E che importa se Concutelli da quel passato non si è mai dissociato: «Parliamo invece dei suoi 31 anni di carcere, una pena che, ben peggiore della pena di morte, pochi hanno subito in questo Paese». Ed ecco il punto: «Parliamo della necessità di considerare legale l’uso terapeutico della cannabis». Una misura sproporzionata, avverte Liberazione, quella di togliere la semilibertà a un uomo di 64 anni come Concutelli. Che soffre di prostata, in 31 anni ha perso trenta chili e guadagnato «tanti acciacchi in più».
È un appello accorato «a tutti i garantisti rimasti nel nostro Paese», quello della sinistra che poi va a piazza Navona con i giustizialisti alla Antonio Di Pietro. Ricordino che «con i prigionieri per “eversione di sinistra”», il camerata Concutelli «ha condiviso la necessità di criticare il carattere classista del sistema carcerario, che punisce solo ed esclusivamente i poveracci, e di promuovere una cultura nuova, capace di mettere in discussione alla radice le misure penali infernali come il “fine pena mai”». Un uomo dalla «straordinaria generosità umana», insomma. «Il mio onore si chiama fedeltà», era il motto di Ordine nuovo. Era lo stesso motto delle Ss. Ma il passato è passato. Quando serve alla causa.

39 commenti

  1. Giuseppe Liguori

    IL RISCHIO DI UN NUOVO FASCISMO

    Il segretario dell’Anm: «Magistratura non indipendente, cittadini non garantiti»
    Cascini: «Rischio fascismo
    se la politica entra nel Csm»
    «Nella Sinistra c’è chi in malafede non vuole giudici indipendenti». Quagliariello (Pdl): «Non sa di cosa parla»

    ROMA – «Se introduciamo la politica nel Csm (e mi pare evidente che si miri a questo) rischiamo di richiamarci ad un modello autoritario, ovverosia quello fascista, dove la magistratura non è indipendente dal potere politico e quindi non tutti i cittadini sono garantiti allo stesso modo»: lo dichiara Giuseppe Cascini, segretario dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), intervistato da Klaus Davi su Youtube. «Non dobbiamo dimenticare che il sistema giudiziario attuale che garantisce l’autonomia della magistratura è stato scritto sulla base delle vicende storiche del ’48», prosegue il segretario dell’Anm. «I tribunali speciali del regime fascista condannavano i nemici politici del governo. I giudici in passato obbedivano al governo fascista. La scelta di una magistratura indipendente che si governa da sola è stata fatta sulla base di quella esperienza. Aggiungo che la corte Europea potrebbe avere delle riserve, nel senso che alcuni principi della costituzione come quello di uguaglianza non sono modificabili. E’ quindi possibile – prosegue Cascini – che si apra una discussione molto seria a livello di corte di giustizia europea, proprio sulla compatibilità di questo modello con i principi della convenzione europea».

    A SINISTRA C’È CHI NON VUOLE GIUDICI INDIPENDENTI – Giuseppe Cascini punta il dito anche sulla sinistra italiana: «Nella Sinistra, c’è chi crede che il tema della riforma della giustizia sia troppo complicato e difficile da risolvere e chi, invece, in malafede non vuole giudici indipendenti. È molto preoccupante la mancanza di posizione da parte dell’opposizione sul progetto di riforma della giustizia auspicato dal Governo». Lamenta il segretario dell’Anm: «Noi non conosciamo l’opinione della Sinistra, quanto meno delle forze maggiori, del Partito democratico, su quanto sta annunciando il Governo. Anzi, sul tema della riforma della giustizia, abbiamo letto un documento scritto da alcuni esponenti politici, la maggioranza dei quali dell’opposizione, che ha delle tesi veramente poco condivisibili. Una parte di questi promotori -osserva- sono Radicali: una componente politica che ha avuto sempre un rapporto problematico con la magistratura, ma ci sono anche esponenti del Pd». Cascini interviene anche sul tema «intercettazioni»: «Un politico non deve temerle. Nessuno può essere contento dell’idea di essere intercettato, ma dobbiamo affidarci alla giustizia e alla magistratura: il nostro è l’unico Paese del mondo in cui le sole intercettazioni possibili sono quelle consentite dalle autorità giudiziarie; in tutti gli altri Paesi, le fanno la politica, la polizia e i servizi segreti. C’è bisogno -continua- di una seconda legge sulle intercettazioni che regolamenti la loro pubblicazione, permettendo la divulgazione degli atti processuali e non dei fatti personali dell’indagato». L’intervista si chiude con un’annotazione finale: «Ci sono magistrati omosessuali e se facessero «coming out» sarebbe una cosa buona e consentirebbe di evitare o limitare casi, se ce ne sono, di discriminazione».

    QUAGLIARIELLO (PDL) – «Le dichiarazioni del segretario dell’Anm sono il frutto di un cocktail diabolico fatto di ignoranza, presunzione corporativa e disprezzo della sovranita popolare». Lo afferma Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori PdL. «Cascini – aggiunge Quagliariello – non sa di cosa parla, e pur di non riconoscere la legittimità che deriva direttamente dalla sovranità del popolo invoca qualsiasi fonte di legittimità alternativa: la giurisprudenza, l’Europa, la storia usata a sproposito. Gli vorremmo ricordare che i magistrati in Italia non sono, come in altri sistemi, espressione della sovranità popolare; dunque le loro sentenze devono restare rigorosamente nell’ambito dei principi fissati dall’ordinamento. Ancora più grave, inoltre, è il fatto che vengano espressi giudizi su una riforma, quella del Csm, di cui il Parlamento deve ancora iniziare a discutere e della quale Cascini, come chiunque altro, non conosce ancora i termini». «La Costituzione – conclude Quagliariello – non è certo immodificabile, ma è un cosa seria: non può essere utilizzata come un tempo si usava il manganello, per sostenere a priori posizioni deboli sotto il profilo corporativo, ridicole sotto il profilo storico, inaccettabili sotto il profilo istituzionle e di una corretta dialettica tra i poteri»

    21 agosto 2008

  2. Andrea Insabato

    No all’accanimento giudiziario e no alla droga.
    Dico no all’alterazione chimica della nostra mente in modo da non essere più signori di noi stessi.
    Che sia alcool, sostanze psicotrope o altro.
    Ma c’è colpa e colpa e in questo caso mi sembra un caso di accanimento giudiziario.

  3. Chi ha guardato l’intervista a Concutelli ha avuto modo di apprezzare un uomo che, al di là del suo passato, vive le proprie responsabilità con notevole dignità. Che la sua difesa da parte della sinistra sia strumentale non lo so e non me ne frega niente, il passato di molti,a destra ed a sinistra, (compreso il mio!) in quegli anni non é esattamente cristallino, lui ha pagato, e pesantemente, e non si lascia nadare a piagnistei. La sua psiche mi sembra molto meno alterata di quella di chi fa battute idiote sul lavorare di sabato, lasciando intuire che nella contestazione a Telese vi fosse la mano della solita cospirazione giudaico-sionista.

  4. ugo tassinari

    L’autore dell’articolo pro-Concutelli è un ex(?) detenuto politico delle Br che ha condiviso con Concutelli l’esperienza dei carceri speciali, che è sicuramente più determinante nella definizione di idee e punti di vista che certi orpelli ideologici.
    Quanto a Sansonetti è indiscutibilmente un gentiluomo, una persona per bene e un giornalista onestissimo sul piano intellettuale e personale.

  5. Andrea Insabato

    quando si condivide il pane e il sale, la durezza della vita, cadono tutte le differenze sovrastrutturali e le persone si considerano per quello che sono, senza armature, senza veli.

    Che acidità, avrei potuto dire del’ipocrisia in generale, il voler trovare la pagliuzza nell’occhio, critico il facile dare addosso all’untore sfruttando frequentazioni sbagliate, nel caso di Telese, i neofascisti, colpa gravissima…ma mi facciano il piacere dinosauri incartapecoriti, ridicoli barbagianni con monocoli di vetro di burano.

    Sansonetti mi da l’idea di essere un gentiluomo vecchio stampo, ad avercene!

  6. Insabato, Insabato… a MURANO si fanno i vetri, a BURANO i merletti…

  7. Vabbé Sheridan, dai… se pensi che in italia abbiamo un ministro che dice che i dissidenti in Unione Sovietica li mandavano nel gulash, direi che un lapsus linguae lo possiamo anche perdonare.

  8. Bakunin, Bakunin… Lapsus calami, suvvia!

  9. Sheridan, sei veramente insopportabile! :-)

  10. Andrea Insabato

    Sheridan non ti sfugge niente, tranne la brillantina Linetti sui capelli!

  11. Ispettore Rock

    Insabato, Insabato… non dare agli altri la mia brillantina!
    Comunque anch’io ho commesso un errore…

  12. Ragazzi,
    ma non avete capito che qui il vero problema è un altro. Concutelli (che io non amo affatto) rompe il velo di ipocrisia storico tra la destra e la cannabis. Adesso anche la destra si accanna!
    Luca

  13. Andrea Insabato

    Accannatevi voi di destra, io non sono di destra e detesto la droga, viva le legioni romane, aglio farro e cipolla, quaranta chilometri al giorno, altro che doping.

  14. Mi pare, Luca, che il velo di ipocrisia sia sempre stato abbastanza sottile: nella mia scuola i fasci fumavano quanto noi,anzi di più (per i miltanti puri e duri la droga era una deboleza borghese che rendeva vulnerabili alla repressione poliziesca. Avanguardia Operaia chiese molte volte a Lotta Continua di sbattere fuori Rostagno proprio per quello) ed avevano anche roba più buona.

  15. Luca hai dimenticato Fini! ;) La sua prima canna? "E’ stato durante un viaggio in Giamaica. Devo anche dire che sono rimasto rimbecillito per due giorni…"

  16. La cosa singolare di tutta sta faccenda e’ che Concutelli e’ l’unico in Italia che si fa le canne che viene punito per questo. Viene punito chi compie un atto, indipendentemente dal fatto che questo atto sia reato o meno.

  17. Francesco Cutillo, il nostro funambolico "cutillitel" (ovvero: il miglior cronisita del Sannio, il miglior amministratore di Cuorineri, e il peggior auruspice elettorale) stavolta ha preso nel sengno. E’ vero, Fini si dichiarò accannato con qujel delizioso aneddoto. E con buona pace su tutte le campagne della serie "erba roba da conigli", che tanto eccitavano Gasparri. Non avendo mai fumato nemmeno una pagliuzza, posso dire che difendo la libertà di chiunque di fumarsi quel che vuole (moderatamente, come anche con il fatto di Insabato o la vernaccia dei miei lari). Quindi, malgrado l’emendamento Cutillo, il velo da squarciare resta… Luca

  18. Andrea Insabato

    Aglio e cipolla in modo moderato, per non allontanare le fanciulle.

  19. Sarà stato squarciato il velo tra destra e canne… sempre parlando per luoghi comuni, quando cadrà quello tra sinistra e cocaina (notoriamente droga di destra!)? :)

  20. ugo tassinari

    Non c’era bisogno di Concutelli. Prima Murelli e poi Danieletti hanno descritto dettagliatamente la san Babila sballata.

  21. ma lo sballo di San Babila era dovuto a cocaina e pasticche, non alle canne.

  22. ugo tassinari

    Danieletti racconta pure delle canne. E comunque, per quel che mi risulta, parecchi dirigenti della dr si sono fatti le canne…
    E cambiando contesto storico e sociale. I protagonisti di Romanzo criminale cominciano facendosi le canne e poi… No, le dicotomie ideologiche sui consumi non funzionano

  23. Andrea Insabato

    No alla droga.
    No all’abuso di alcool.
    No al fumo.

  24. No all’abuso dell’uso del buso

  25. Il livello intellettuale di questo blog continia a salire, complimenti Bepi

  26. A te Marco Bonello

  27. Non so di chi tu stia parlando

  28. Bella mossa!

  29. marco bonello

    OK, Bepi, sono sempre stato un pessimo mentitore. Bakunin sono io. Avevo spiegato, per chi lo volesse capire, perché avevo scelto di tornare a scrivere con un nic. Qualcuno, e non so chi e non voglio saperlo, ma aveva riempito il computer di virus, lo scherzo mi é costato un migliaio di Euro, con cui mantengo una famiglia ed una colonia di felini, attività comunque più nobiole che non scrivere strofette che mi annoiavano quando avevo 10 anni, figurati adesso. Perfetto e complimenti, goditi il trionfo ed il fatto che sei riuscito a farmi smettere di scrivere su Cuori Neri, da adesso in poi potrai deliziarli tu con le tue perle di saggezza, io mi chiamo fuori. lascio ai blogghisti giudicare il tuo addeggiamento da delatore, per parte mia ti dico solo che sei un’emerita testa di cazzo.

  30. caro marco e bakunin hai tutta la mia solidarietà!!! Ripensaci, a me dispiacerebbe non leggere più i tuoi commenti indipendentemente dalla firma.

  31. Andrea Insabato

    Bakunin ritorna!

  32. Bravo Bepi, finalmente qualcuno ha fatto uscire allo scoperto le contraddizioni dell’anarchico, che dovrebbe spiegare al colto ed all’inclita come conoscendo nome e cognome si possa inondarlo di virus.

  33. Onore a Bepi che con un’ottima opera di controinformazione ha isolato il il bacillo dell’infiltrazione

  34. Peppì superstar! IL PIANO ANARCHICO E’ STATO DEBELLATO! INVOCHIAMO IL PERDONO SUPREMO PER COLUI CHE TI HA OFFESO VOLGARMENTE

  35. Dott. Tirone

    Ma un’altra forza stendeva le sue ali. parole che dicevano gli anarchici son tutti uguali. Mettono bombe, accoltellano anziane signore come Elisabetta d’Austria, fanno i ballerini e non puliscono il water

  36. brutta cosa il caldo d’agosto :)

  37. Stefano Orlandini

    Bakunin….torna…non ci lasciare !

    Per quanto riguarda Il Giornale e la sua raffinata ironia su Concutelli Rifondazione e le canne…. che vi aspettate da un giornale che dovrebbe risultare illeggibile per i fascisti in particolare e per chiunque in generale rifugga il moderatismo piagnone conformista ipocrita falso e miserabile tipico del Berlusconismo e dei suoi degni compari.Se la batte bene con Libero altra spazzatura (con venatura leghista)

    Saluti
    Stefano(Bistecca)

  38. matteo amici

    Ho letto il libro su Concutelli (l’uomo nero) ed ho seguito la sua intervista su la7 e ho visto davanti a me un uomo distrutto.
    30 anni e passa di carcere hanno il potere di fiaccare gli spiriti più determinati e minare i fisici più resistenti: questa è la legge della natura e questo vuole la legge degli uomini.
    Chi si piega può sperare chi non si piega finirà spezzato nell’anima e nel corpo.
    Per quello che mi è dato conoscere della persona Concutelli attraverso il suo libro intervista e la sua apparizione televisiva credo in tutta sincerità che la giustificazione di tenere con sè del fumo per curarsi l’ipertensione sia una sonora presa per il culo tanto nei confronti di chi l’ha rispedito a Rebibbia per una sciocchezza, tanto nei confronti di chi l’ha poi utilizzato come simbolo per non si sa bene cosa.
    Credo che sia in un colpo solo riuscito a far fare la figura degli idioti tanto alle autorità che l’hanno arrestato quanto a chi l’ha incensato come simbolo di lotte che non gli appartengono.

  39. I cannot thank you enough for the blog post.

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