Marina Petrella

25 lug 2008





La necessità del carcere

(fc) Al marito che le fa visita nell’ospedale psichiatrico Sainte-Anne a Parigi, Marina Petrella confida: “Solo il mio cadavere tornerà in Italia” alludendo alla possibilità di non arrivare viva in Italia a causa delle sue controverse condizioni di salute.
Per la figlia Elisa la donna “è malata: soffre di depressione e tendenze suicide”. Per i medici francesi, invece, l’ex Br “non è in fin di vita: la sua prognosi è buona, ed è ben curata”. Eppure, secondo Hamed Merakchi, la moglie è “molto, molto indebolita”: “Assomiglia ai detenuti dei campi di concentramento. È debole – ha riferito ieri al termine della visita – come una vecchietta ha provato ad alzarsi in piedi, ma non c’è riuscita e l’ho dovuta aiutare a risedersi”.
Al momento lo status giuridico della Petrella è “detenzione sotto decreto di estradizione”. Il decreto contro l’ex militante delle Br è stato firmato, infatti, dal Primo ministro Francois Fillon lo scorso 3 giugno ma, l’attuazione, sembra essere ritardata dalla deposizione di un ricorso alla Corte d’appello da parte dell’avvocato della donna Irene Terrel.
In Italia, l’aspetta il carcere a vita secondo quanto deciso dalla magistratura che, nel 1988, al termine del processo Moro ter, la condannò per il coinvolgimento nel caso Moro e le addebitò tutti gli attentati compiuti dalle Brigate rosse a Roma dal 1977 al 1982. Nel 1992, poi,  l’ergastolo per l’omicidio di un agente di polizia, per tentato sequestro e tentato omicidio, per sequestro di un magistrato, per rapina a mano armata e vari attentati.
E’ ciò che merita, d’altronde, chi si è reso protagonista di simili vicende e simili delitti. Non ci piange il cuore, quindi, nel sostenere che il carcere resta l’unica soluzione per “Virginia”. Certo, vanno verificate le sue condizioni di salute. E’ il caso, infatti, che, come proposto dai parenti delle vittime, una commissione medica valuti attentamente la sua reale situazione psico-fisica. L’ipotesi di una sofferenza strumentale che annulli la giustizia è inaccettabile. Chiamateci pure giustizialisti ma un’ex terrorista non può essere considerata un’eroina o una martire degna di compassione e pietà se la sua depressione diventa una farsa, un escamotage per sfuggire alla pena che giustamente le è stata inferta per le sue scelte e le sue azioni seppur compiute durante quella stagione buia degli anni di piombo.

45 commenti

  1. se sta molto male ci vuole la sospensione immediata della pena, per lei come per chiunque. In caso contrario non vedo perchè non debba pagare il suo “debito”. Non bisogna neanche dimenticare che la legislazione degli anni di piombo era emergenziale, e su questo bisognerebbe tutti ragionarci sopra una volta per tutte. In primis chi in questo Paese ha il compito di fare le leggi.

  2. FORSE LA PETRELLA CONTINUA A NEGARE LO STATO CHE HA COMBATTUTO IN ARMI ANCHE OGGI

    La metà delle persone che stanno “molto male” alla vigilia di una applicazione della pena, miracolosamente risorgono, appel,a questa si allontana. E’ il caso dell’ex ministro De Lorenzo, che fece circolare delle foto da naufrago che facevano invida a Robinson Crusoe, e che poi riprese miracolosamente incarnato e colorito. Ed è il caso anche, meno clamoroso, meno discusso, di Adriano Sofri, che sembrava fosse stremato, e che mi pare attualmente (a parte un brutto lutto che l’ha colpito), perfettamente sano. So che molti si indignano per questo modo di raccontare le cose, ma io, appena mi commuovo per la Petrella, penso a due o tre vittime delle Brigate rosse, e mi passa subito. Il problema è chje il carcere non può e non deve essere vendetta, ma non può diventare mai giustizia, se non viene mai applicato a chi viene condannato, per via della giustificazion santiaria. Provo sembre a immaginare che se avessi, in un’altra vita, accoppato qualcuno, avrei perlomeno la dignità di socntare la pena (che non è mai ergastolo a vita) nei temrini previsti dalle legge, e con i normali benefinici che uno stato compassionevole come il nostro offre. Non solo ha ragione Francesco Cutillo, in questo spunto che ci offre, raccontandoci la cronaca, ma andrei anche oltre: questo negare la pena, ed appellarsi agli intellettuali francesi ancora convinti che le Br fossero una compagnia di Robin Hood, è qualcosa di più di un gesto senza dignità: è un modo per contiuare a negare lo Stato.
    Luca Telese

  3. appunto… se la malattia è seria sospensione della pena….se no sua piena applicazione, non per vendetta ma per giustizia! Arrampicarsi sugli specchi e tentarle tutte per evitare l’estradizione non depone certo a favore della Petrella.

  4. Andrea Insabato

    Allora non per fare la vittimella, ma il sottoscritto ha sofferto come un cane, dico come un cane, e nessuno se ne è curato, se non hai i santi in paradiso…ho chiesto aiuto perchè li ho conosciuti in gioventù, ci ho militato insieme, ad Alemanno Gasparri, Urso, Buontempo, nessuno mi ha risposto. Ho avuto un rallentamento di quatro anni con le mie cure alle gambe che solo adesso sto cercando di ricuperare. Ho dovuto fare diversi scioperi della fame a Rebibbia per avere dei necessari interventi chirurgici, ma poca cosa in confronto perchè ad un certo momento mi è presa un’infiammazione dolorossissima alle aricolazioni delle braccia e delle mani, ho pensato di lasciarci le penne…e sapete chi è venuto a trovarmi? PAOLO CENTO!
    Ho scritto pure alla Mussolini, che non conoscevo, niente. A tutti questi destri ho mandato degli stringati telegrammi, nessuna risposta, guardate stavo veramente male perchè l’orgoglio mi mangiava il fegato.
    Non ho scritto “vi prego aiutatemi”, perchè l’orgoglio è più forte del dolore.
    Alla fine quando fortunatamente questa crisi infiammatoria è passata è venuto Luigi Manconi che ha scritto al Manifesto per la mia liberazione ed anche loro si son detti d’accordo.
    Uomini di destra fate schifo, siete dei vigliacchi perbenisti paurosi di sporcarvi le manine difendendo uno scomodo “fascista” tanto le avete sporche di affarismo pseudopolitico. Incapaci inetti, state contribuendo alla distruzione nazionale, non alla sua rinascita. Un perchè? Perchè non costruite nuove carceri? Inetti. Tra poco le carceri riscoppieranno e voi non saprete che pesci pigliare.
    Devo dire che pure la Flavia Perina, direttrice del Secolo, che conosco dai tempi del Msi Balduina, ha messo due articoletti per far sapere il mio grave stato di salute. E gliene sono grato.
    Come al solito, l’ipocrisia dei deputati destronazionali, ora antifascisti, ha dato il meglio di sè.
    E io ora mi sento come un Conte di Montecristo, come un Raymond Dantes…che schifo, che schifo…
    E finchè campo, avrò la mia soddisfazione nel vedere questi sciacalli opportunisti sguazzare nel fango.
    Servi dei poteri iniqui, non politici, ma camerieri dei poteri nemici d’Italia.

  5. Andrea Insabato

    Edmond, non Raymond…certo il perdono deve vincere sempre sull’odio altrimenti non sarei cristiamo…ed è questo amore che porto per la mia terra che mi spinge a lottare per un’Italia migliore, altrimenti avrei già mollato da decenni.
    Lotta politica onesta senza ledere l’incolumità fisica di nessuno, questo va precisato data l’etichetta e il marchio stampatomi addosso.
    Ovviamente la legittima difesa è sempre legittima e doverosa.

  6. CARO lUCA, PERFETTAMENTE D’ACCORDO CON TE. e VORREMMO MAGARI INTERROGARCI PURE SULLA BARALDINI?

  7. Giuseppe Liguori

    GIUSEPPE LIGUORI ARRESTATO A GIBUTI

    Egli e’ accusato di diffamazione del Capo dello Stato, per aver detto che il giudice Borrel e’ stato assassinato dal Presidente della Repubblica di Gibuti, il fascista ISMAIL OMAR GUELE.

    Giuseppe Liguori (missionario cattolico e prigioniero politico)

  8. A Gibuti è in vigore la pena di morte? Esiste qualche speranza?

  9. Andrea Insabato

    Giuseppe Liguori è ancora vivo? Ma Dio non esiste allora, perchè non lo ha ancora fulminato?
    ah ah

  10. Vedo con piacere che tutti coloro che giurano e spergiurano ni non scrivere più in uqesto sito, prima o poi, ci ricascano. Non capisco solo una cosa: se è in un carcere africano, come fa il vero lIguori a connettersi a internet? Dunque ci sono solo tre possiiblità: o si tratta di un millantatore, o è già uscito, o la legge Gozzini, rispetto a quella del Gibuti è ultrarestrittiva…
    Luca

  11. Andrea Insabato

    Questo sito è vizioso!
    Tutti ci ricascano!
    Liguori è un’icona del fondamentalismo polically correct, non avere più lui è come non avere pubblicità e traffico per le strade, impossibile.
    Ritorna, chistu situ aspetta te!

  12. Anche a me sembra una bufala, salvo il fatto di chiedere di cancellare gli insulti a lui ed alla sua famiglia che datano di più di un anno fa, o di prendersela con i fascisti nostrani per le malefatte dei dittatori africani, e questo é molto Liguori.
    Comunque sia, non aspetto esattamente con ansia il ritorno del Manipolo Fascista la Disperata

  13. A LUCA TELESE

    Caro Luca, agli arresti domiciliari e’ possibile usare Internet. Per chi non lo sapesse, a Gibuti e’ in vigore la pena di morte. Sempre per chi non lo sapesse, il presidente di Gibuti e’ un fascista.
    Ci risentiamo quando saro’ un uomo libero. Jambo.

    Dr. Giuseppe Liguori (nato a Cosenza il 14/2/1968)

  14. La Petrella è solo l’ultimo caso della doppia morale della sinistra, giustizialista con alcuni ma sempre giustificazionista con i suoi… La Baraldini, Sofri, ora la Petrella tutti moribondi salvo poi prodigiosamente sani e belli una volta che il carcere si allontani… In fondo si chiede solo che la pena sia scontata, ma anche questo è troppo per gli umanitaristi a senso unico.

  15. Minchia! Quasi quasi mi trasferisco a Gibuti…

  16. Andrea Insabato

    Gibuti contro le potenze plutogiudeomassoniche per una nuova alba di Civiltà per il mondo!
    Oramai stò termine fascista viene dato pure dai Crash contro altri anarchici che quasi quasi si sparano a Bologna, centro di odio resistente alla cottura del tempo, su Indymedia ritornano minacce anni 70…l’esclusioni dai centri di potere sta facendo fare ai resistenti oltre cottura un pericoloso passo verso pratiche ormai dimenticate…il boicottaggio di Carioti è un segnale…ma anche su Pansa, Papa, università e foibe…c’è un rigurgito di odio non indifferente che alimenta lo scontro tra giovani a tutto vantaggio dello status quo, dei poteri iniqui.

  17. Le considerazioni sui parlamentari destrosi, che non hanno mosso un dito per Insabato, sono la fotografia su di un mondo fatto di inetti, spocchiosi, falliti e neoconvertiti al berlusconismo, che prevedo imperverserà nella penisola per altri venti anni.Sotto il profilo politico ed umano, a sinistra e alla sua estrema è molto meglio, non c’è dubbio alcuno. Ho già citato l’esempio di Sandro Pertini, il quale nel 1946 fece fiamme e fuoco per fare uscire dalla galera l’anarchico Giuseppe Mariani, responsabile della strage del teatro Diana a Milano,tramite il guardasigilli Palmiro Togliatti. Lo stesso Togliatti nella sua alta carica istituzionale di Ministro della Giustizia, fece fuggire in Ceccoslovacchia vari compenenti della Volante Rossa, che nel dopoguerra avevano continuato le “eroiche gesta” dei partigiani, liquidando fascisti, preti, militari ecc.ecc. A sinistra da sempre vale, uno slogans che è il seguente:”niente nemici a sinistra”! Sul versante opposto…stendiamo un velo pietoso, perchè sul versante opposto, la maggioranza è fatta da bottegai, opportunisti,ottusi perbenisti, forcaioli..puah che schifo!

  18. Concordo con quanto scritto da otello, del resto mi chiedo se veramente l’MSI nei dirigenti e non nella base, quella sì, sia mai stato l’erede vero dell’Idea, oppure se sia nato come utile contenitore dei reduci in funzione anticomunista (e fin qui va bene) e filousa (e qui non va più bene). Una specie di guardia bianca dell’atlantismo capitalista e vaticano. Lo so che sembra una riproposizione di accuse del vecchio pci ma sto ripensando a tante cose in questo cupio dissolvi del mio vecchio partito… I dirigenti sembrano narcotizzati e ipnotizzati dalla carota dell’ingresso nel PPE e il partito come sempre si adeguerà… Abbiamo dove abito un circolo Ramelli mi chiedo se dal 2009 non verrà rinominato circolo Cesare Previti…

  19. Purtroppo devo smentire Otello. Negli anni di piombo il Pci ha sistematicamente “infamato” il movimento antagonista…

  20. Caro Luca,
    in Italia ci sono ex terroristi che hanno pagato interamente il loro debito con la giustizia, mentre ci sono delle carogne come la Petrella che in Francia si era rifatta una vita e non ha mai scontato la pena con la quale è stata condannata.
    Sarò poco cristiana nel dire ciò, ma per me la Petrella può anche morire in manicomio perché tanto la sua vita per l’Italia non ha e non deve avere nessun valore.
    Ciao.

  21. ugo tassinari

    sono io
    umt

  22. ugo tassinari

    Cara Lellina
    ci sono centinaia di terroristi che il loro debito non lo hanno pagato perché hanno beneficiato di leggi premiali. Ma nessuno si è mai lamentato che a qualsiasi pentito che abbia goduto dei benefici ed è tornato a delinquere siano stati revocati i benefici. Cito giusto quattro nomi
    Izzo
    Viccei
    Soderini
    Stroppiana.
    Se volete ci posso aggiungere anche Roberto Sandalo, tanto per gradire…

  23. ugo tassinari

    OOOps
    Ovviamente ai pentiti recidivi NON sono stati mai revocati i benefici…

  24. Andrea Insabato

    La giustizia vuole che chiunque ammalato sia curato adeguatamente, vale per tutti gli abitanti del pianeta.
    Troppo spesso sono dei raccomandati ad uscire dalle sbarre per questo motivo, mentre io ho constatato di persona che tanti poveri cristi non hanno questa opportunità.
    Così va il mondo, ma la giustizia dovrebbe essere uguale per tutti.
    in casi come la Petrella dovrebbe essere un girì speciale ad esaminare il suo stato di salute, per uscire basta arrivare al deperimento organico, ci sono magistrati di sorveglianza compiacenti in alcuni luoghi ed in altri no, parlo dell’Italia.
    Certo che la Petrella, come Bompressi e la Baraldini hanno bei santi in Paradiso.

    Stasera intorno alle 23 speciale sulla strage di Bologna, di Minoli, da non perdere, sarà aggiornato spero alle ultime dichirazioni di Cossiga.

  25. Andrea Insabato

    Giurì non girì!

  26. Andrea Insabato

    Ieri grande concerto del mitico Paul Simon a Roma, alla faccia dell’antisemitismo.
    Chi può rimanere indifferente di fronte alle note di The Sound of Silence? Chi non si commuove di fronte a tale leggera dolcissima vibrante malinconia?

  27. Andrea Insabato

    Se Cossiga dice di aver saputo dai carabinieri,
    come riportato dal Corsera, che l’attentato non è stato neofascista, dovrebbe essere immediatamente interrogato per fargli dire la fonte, giusto?
    Perchè non avviene?
    Non vi pare giusto che Cossiga venga interrogato come un qualsiasi cittadino? O gode di un’immunità speciale in quanto ex Presidente della Repubblica?

  28. Andrea Insabato

    Comunque Minoli ci ha fatto capire come la pensa.
    Sparti inattendibile, capri espiatori impacchettati, familiari delle vittime contenti, anzi associazioni dei familiari orientate in senso antifascista contente.

  29. Bravo Insabato, uno che scrive chiaro, anche se forse pensi che il blog sia stato inventato per te

  30. Andrea Insabato

    Grazie Sheridan, il forum è fatto apposta perchè io possa esprimermi, Laura Storm ti mette le corna.
    Per i più giovani Ubaldo Lay era il tenente Sheridan, costantemente con l’impermeabile, ma non ai giardinetti come il forumista, in una serie gialla di successo fatta di quattro episodi come “La Donna di picche” “La Donna di cuori”, ecc… e in finale la canzone di Donovan, struggente ma non troppo, rispetto a Paul Simon, grandissimo ebreo, era “Starry Night” notte stellata. Lauretta Masiero invece recitava il ruolo di una detective, appunto Laura Storm.
    Televisione grandiosa degli anni 70, con l’eccellenza insuperata de “L’Odissea” in cui come tutti non sapete, e forse il discreto forumista Sheridan, Ulisse si vendica degli infami Proci.
    Uh uh, quanto so!

  31. Insabato, Insabato, in fondo non ti ricordi un cazzo!!! La canzone non s’intitolava Starry Night bensì Vincent ed era cantata da Don Mc Lean, non da Donovan ma soprattutto era la sigla finale di “Un certo Harry Brent”, interpretato da Alberto Lupo, non da Lai…
    SORRY STARRY NIGHT,…
    Non preoccuparti, a parte gli scherzi, resti un mito per tutti quei giovani che, sentendo il Telegiornale, si chiedevano se davvero i ragazzi di Terza Posizione fossero così cattivi come dicevano gli speaker di stato, o se invece…

  32. Andrea Insabato

    Io sono un pezzo di pane intinto nel latte, questa è la verità, ho sempre temuto che coi martelli che si portavano si poteva far troppo male agli avversari…certo è comunque che ci si doveva difendere…ma senza mai recare grave danno all’avversario, una persona con un differente ideale, imbevuta d’odio ideologico, ma sempre una persona, un giovane con un cuore, una sensibilità, che…poniamo per assurdo sei un Robinson Crusoe fascista e incontri un Venerdì comunista su un isola deserta, sei l’uomo più felice del mondo perchè hai una persona con cui parlare…quante infrastrutture ideologiche di separazione…quando in situazioni estreme come ho detto nell’esempio ci ritroveremmo tutti a cantare Vincent come hai detto tu, sotto il manto stellato.

  33. Andrea Insabato

    Però a me sembra che Vincent fosse cantata alla fine delle puntate del tenente Sheridan…cosa che interessa MOLTISSIMO tutti gli eventuali forumisti occasionali ed abituali…

  34. Se vai su You Tube troverai molte sigle interessanti… Ti ricordi della Freccia Nera?

  35. Dott. Tirone

    Insabqato, se ti trovassi su di un isola deserta con un Venerdi gay, diventeresti più veloce di Asafa Powell?

  36. Andrea Insabato

    No di Tyson Gay casomai!
    Tyson Gay duecentometrista americano ha picchiato un commissario che gli aveva chiesto “Lei è Gay?” aagh, il caldo…
    La freccia nera, mitica con Aldo Reggiani e Loretta Goggi, che sigla musicale, che ambientazione, ora solo robaccia americana, ma vi ricordate i Promessi Sposi? Che meraviglia…insomma l’educazione viene anche dalla tv, e infatti…

  37. ugo tassinari

    Bella la cover italiana di Vincent. Roba di Vecchioni…

    Guarderò le stelle
    com’erano la notte ad Arles,
    appese sopra il tuo boulevard;
    io sono dentro agli occhi tuoi,
    Vincent.

    Sognerò i tuoi fiori,
    narcisi sparpagliati al vento,
    il giallo immenso e lo scontento
    negli occhi che non ridono,
    negli occhi tuoi,
    Vincent.

    Dolce amico mio,
    fragile compagno mio,
    al lume spento della tua pazzia
    te ne sei andato via,
    piegando il collo
    come il gambo di un fiore:
    scommetto un girasole.

    Sparpagliato grano,
    pulviscolo spezzato a luce
    e bocche aperte senza voce
    nei vecchi dallo sguardo che non c’è,
    poi le nostre sedie
    le nostre sedie così vuote
    così “persone”,
    così abbandonate
    e il tuo tabacco sparso qua e là.

    Dolce amico mio,
    fragile compagno mio,
    che hai tentato sotto le tue dita
    di fermarla, la vita.
    Come una donna amata alla follia
    la vita andava via
    e più la rincorrevi
    e più la dipingevi a colpi rossi
    per tenerla stretta,
    gialli come dire “Aspetta!”,
    fino a che i colori
    non bastaron più…
    e avrei voluto dirti, Vincent,
    questo mondo non meritava
    un uomo bello come te!

    Guarderò le stelle,
    la tua, la mia metà del mondo
    che sono le due scelte, in fondo:
    o andare via o rimanere via.

    Dolce amico mio,
    fragile compagno mio,
    io, in questo mare,
    non mi perdo mai;
    ma in ogni mare sai
    “Tous le bateaux
    vont à l’hazard pour rien”.
    Addio, da Paul Gauguin.

  38. Andrea Insabato

    Cos’era una poesia dedicata da Paul Gauguin a Vincent Van Gogh? Non lo sapevo.

  39. Andrea Insabato

    O forse la memoria mi difetta perchè è come se avessi già letto questa poesia forse postata un anno orsono da Umt, mi sbaglio Umt?
    Si credo che provocato dal solito Sheridan(ma te dimme de che devo annà a discute)forse avevamo già toccato il tema della canzone Vincent, eh già …che io credevo si chiamasse “Starry night” dal motivetto ricorrente.

  40. ugo tassinari

    No, non credo, ma è stupendo:
    o andare via o rimanere via …
    tutte le navi girano a caso, per niente

  41. No Andrea,la canzone era Insabato pomeriggio: “Bombarolo non andare via, senza ..”

  42. Andrea Insabato

    Quell’”hazard” può essere inteso come rischio, azzardo, oltre che “per caso”?
    In questo caso si tradurrebbe tutte le navi vanno verso il rischio per niente?
    Si potrebbe applicare a quelli che vanno a rischiare la vita per niente in montagna o per mare. IL rischio è giusto se è altruista, se ha uno scopo sociale, non individualistico, edonistico, epidermico.

    Io sono un buon vino che invecchia col tempo, un buon barolo.

  43. no, in francese è proprio per caso

  44. …ha ucciso…e per questo non esiste nessuna ideologia politica che possa giustificarla. ha impedito ad un’altra persona di proseguire la sua vita, di amare i propri figli, di invecchiare…
    non esiste perdono per questo, non può chiederlo. E’ giunta l’ora che paghi, che renda conto della propria immoralità e delle azioni crudeli che nessuno di noi ha il diritto di dimenticare.
    A lei non interessa nulla di tutto ciò, di tutta la rabbia ed il dolore che ha creato, anzi forse ne è anche soddisfatta…e pensa solo a se stessa, alla sua stirpe malefica che la difende incondizionatamente.In carcere, per sempre!

  45. Very pretty, great transaction, thank you.

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