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27 Agosto 2019
Crisi di governo: una guida per capire cosa sta succedendo

Un riassunto della crisi di governo? Immaginate il grande palazzo in costruzione dell’accordo giallorosso come un rissoso condominio a tre piani. Al piano basso ci sono i due corpaccioni di partito, che pensano al giallorossismo come auto-conservazione, già trattano su poltrone programmi, sul sacro e sul profano, come fosse cosa fatta.

Al primo piano, il piano nobile delle segreterie, ci sono i due capi politici, Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti che ancora pensano alle – io direi così – due ipotesi subordinate che convengono a loro. Per Zingaretti voto purificatore e sterminatore con cui togliersi dalle scatole i renziani e ridimensionare i Grillini in un colpo solo. Per Di Maio la linea Pappalardo con il “ricominciamo” che lo porterebbe – nel mondo dei suoi sogni – ad entrare a Palazzo Chigi con i voti di Salvini (e poi si torna a litigare come se nulla fosse ai vecchi tempi della Tav, di Toninelli, delle autonome della Flat Tax, dei migranti, eccetera).

Nel sottotetto ci sono i corpi intermedi: Chiesa, poteri costituzionali dello stato e sindacato (Maurizio Landini) che dicono ai capi: siete matti? Guardate che davanti al citofono c’è Salvini con la scure che sta bussando alla porta. E se seguite la subordinata viene e vi occupa il tinello e vi decapita (innegabile). Sul cornicione dell’ultimo piano ci sono i renziani a urlare: “Mi butto! Oddio mi butto!!!!”.

Nel super attico, l’unico luogo da cui si guarda un po’ più lontano, dove si superano i parametri della mera utilità, ci sono i due padri nobili che hanno già fatto la scelta di campo. A rappresentare idealmente la sinistra c’è Pierluigi Bersani, che spiega, questo governo deve essere l’occasione per recuperare l’opportunità persa in sei anni di litigi fra pentastellati e Dem.

Nel campo giallo c’è Giuseppe Conte che dice: con Salvini è una storia finita, da questo accordo può nascere un nuovo e più alto compromesso. Secondo voi, chi si impossessa del condominio? Questo editoriale è a tempo, dura fino alle consultazioni di domani, vi aiuta a capire questo apparente caos, e si autodistruggerà come uno dei messaggi di Mission impossible subito dopo.

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Un commento »

  1. Sig.Telese,ma è mai possibile che un giornalista come lei,esperto di televisione,non si debba accorgere quanto sia controproducente e fastidioso quel parlarsi addosso tra lei e Parenzo sull’intervento dell’ospite di turno,tale da indurre il telespettatore,anche se
    vogliosamente interessato alle vicende politiche,a cambiare canale?…la saluto.

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