Libero

8 Febbraio 2016
Acqua colorata

Telese – Il colore e l’ orgoglio. C’ è rabbia, ma anche una lezione utile nella polemica tra Graziano Cecchini e il sindaco di Genova, Marco Doria. Cecchini (ex volontario nazionale missino, artista «futurista» dal 2007 per aver tinto di rosso la Fontana di Trevi) ha chiesto al suo avvocato di tutelarlo da quello che considera un plagio.
Doria, infatti ha tinto con diversi colori – un grandissimo successo – la fontana del Vergagni in piazza de Ferrari: nel febbraio del 2014 acqua gialla per i maró; nel maggio del 2014 verde per la lotta all’ epilessia; nel maggio del 2016 viola contro l’ omofobia; nel settembre 2015 blu per il salone nautico. Il sindaco affida le colorazioni all’ azienda idrica municipale, e Cecchini si arrabbia – sarà vero? – perché ogni colorazione costa centinaia di euro. Non chiede soldi: solo di essere citato simbolicamente per il suo copyright.
Si può brevettare l’ acqua colorata? Forse no. Ma lo strano destino delle avanguardie è questo: quando osano, danno scandalo, quando vincono, vengono dimenticate. Sostenendo la «petizione Cecchini» vorrei ricordare a Doria, che quell’ intuizione, per lui, non fu senza prezzo. Il tubetto di tempera buttata fra i marmi di fontana di Trevi gli fruttò una condanna a otto mesi di carcere: un giorno in cella, gli altri con la condizionale. Non è un costo alto, quindi, omaggiarlo oggi con una citazione.

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Un commento »

  1. Orso comunista!!!

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