Il Fatto Quotidiano

27 Ottobre 2011
Diliberto: “Dateci i seggi e voteremo sempre la fiducia”

di LUCA TELESE

Chiedo a Oliviero Diliberto come si senta a essere il segretario dell’ultimo partito comunista, l’ultimo che porta nel suo simbolo quel che resta delle bandiere del Pci. La battuta sul vetero non me la passa. Sfodera il suo sorriso western (genere su cui ha esercitato la sua penna di saggista) e mi risponde con una battutaccia: “Veramente io sono il primo segretario bionico …”. È successo questo: dopo una brutta caduta, per salvare il ginocchio, Diliberto ha dovuto impiantarsi una protesi al titanio. Ma la battuta la fa perché, nel giorno in cui sbarca a Rimini per il congresso del suo Pdci (nato nel 1998, oggi federato con Rifondazione) scopre che i dati dell’organizzazione parlano di un partito tutt’altro che polveroso: “Dopo tre anni terribili, abbiamo quasi ventunomila iscritti che rinnovano la tessera del partito. Il 30 % sono giovani sotto i trent’anni”. Così si comincia da come si fa politica in cattività dopo due mancati quorum elettorali.
È cambiato il vostro modo di fare politica, nel tempo della quaresima? (Ride) Se è cambiato? Abbiamo campato un anno con 500 mila euro, un terzo di quello che il Pd spende per una campagna di affissione. E questo congresso? Lo facciamo a Rimini, fuori stagione per risparmiare. Ci costa ventimila euro. Tutti i delegati si pagano il viaggio da sé, compreso il sottoscritto. Avete ancora dei funzionari? Ne avevamo otto. Sono tutti in cassa integrazione.Avevate un giornale di partito, Rinascita. L’ho chiuso subito dopo le elezioni. Chi sono questi giovani iscritti al Pdci? Dei santi. Per diventare comunisti a vent’anni, oggi, bisogna essere degli incrollabili ottimisti. 
Il segretario Diliberto, oggi, vive facendo il professore di Diritto romano a Cagliari. Mi riempie di gioia. Ho continuato a farlo anche mentre ero deputato e ministro, per passione.Quando Feltri le scrisse che prendeva due stipendi? Già. Peccato che insegnassi gratis! Devo dargli atto, però, che con grande eleganza, mi chiese scusa con un editoriale in prima. Il documento per Rimini è stato approvato con il 99 %, le pare un buon segno? Non faccia lo spiritoso: non è ‘ il mio ’ documento, infatti, ma quello di un gruppo dirigente.Gli ultimi sondaggi cosa dicono? Un dato stupefacente. La federazione è indicata al 2. 7 %. Questo vuol dire che, se si vota con questa legge elettorale, potreste riportare una pattuglia di deputati in Parlamento… Lei lo sa meglio di me. Se il centrosinistra concedesse il suo apparentamento, con questi numeri, tutta la federazione otterrebbe 21 seggi. Grazie al premio di maggioranza che viene diviso anche con il primo partito che non raggiunge il 4 %.Possono esserci altri accordi, ad esempio a essere ospitato nelle liste del Pd come i radicali per un diritto di tribuna? Ecco, siccome il Corriere della Sera lo ha scritto colgo l’occasione per dire che su questo querelo. Non considererei dignitoso candidarmi sotto nessun simbolo che non sia il nostro. Però lei sa che l’apparentamento a cui lei aspira pone un problema politico. Rifondazione e Pdci possono diventare determinanti per la fiducia, e si rischia un nuovo caso Turigliatto. Ecco, su questo vorrei essere chiaro. Noi in questo congresso riaffermeremo l’obbligo morale di cacciare Berlusconi, battendolo alle elezioni. Anche se questo significasse votare la fiducia al governo? Vede, il 101 % del nostro popolo è d’accordo su questo. Non è così anche per tutti i vostri alleati di Rifondazione. So che ci sono delle difficoltà in più, nel partito di Ferrero, ma non vedo alternative. Chi si candida deve impegnarsi a sostenere tre punti di programma e a sostenere il governo per cinque anni senza se e senza ma. Mettiamo che si arrivi a quei 21 eletti. Il 40 % sarebbero vostri, il 60 % del resto della federazione, e tutti dovrebbero votare sì a un eventuale governo? Non vedo proprio come potrebbe essere altrimenti. Abbiamo fatto tesoro del passato. Ha letto che secondo Bertinotti, la sinistra non deve far parte di nessuna alleanza di governo? Con tutto il rispetto per Bertinotti, diciamolo oxfordianamente, mi sembra una cazzata sesquipedale. Il partito comunista che state costruendo non è antagonista, come dicono quelli di Rifondazione? I partiti comunisti che conosco io operano nella realtà. Quindi, se ci si allea con il centrosinistra, si vota la fiducia. Punto. Lo dirà così chiaramente? Al congresso lancerò una proposta molto chiara: si lavora per un solo partito comunista, perché averne due è una follia, si lavora per una sinistra unita, perché con Vendola sono tante le cose che ci uniscono, si lavora per una coalizione di centrosinistra, perché questo è l’unico modo per battere Berlusconi. Le pare chiaro? Come, come? Se ci fossero le primarie lei voterebbe per Vendola? Ma se è la bestia nera di Ferrero! Io personalmente, fra lui e Bersani non avrei dubbi. La Federazione non lo so, non ne abbiamo parlato. Ma penso che l’obiettivo dovrebbe essere federarci con Sel per costruire una sinistra a due cifre. Mi dice tre cose per cui un elettore di sinistra dovrebbe votare voi e non il Pd? Perché stiamo con gli operai, e non con Marchionne. Perché difendiamo la scuola pubblica, e non quella privata come gli ex del Ppi. Perché siamo contro la guerra. Le pare poco?

Foto | Flickr

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10 commenti »

  1. Aria di elezioni…..e ricicciano tutti!!

    VIVA L’UNIONE-

  2. Pur ammettendo che i numeri del tesseramento sono reali, il Pdci è un partito non polveroso, di più. Rifondazione, con egual numero di difetti, mantiene sicuramente più iscritti, organizzazione e giovani.

    Il continuo distinguo di Diliberto da Rifondazione è incredibile e ridicolo. All’interno della Federazione (che vera federazione non è) si gioca una continua lotta delle percentuali, dei numeri, dei posizionamento…tutto pir di rientrare in parlamento.

    ovviamente esalta i giovani, Diliberto, allora vediamo nei prossimi organismi dirigenti quanti giovani ci saranno, e chi sarà il nuovo segretario…

    Che peccato però, la sinistra “radicale” sta diventando la pantomima di se stessa, si esaltano per un 2,7 per cento (per altro tutto da veroficare, l’ultimo sondaggio di Paglioncelli li dava all’1 e qualcosa) quando pochi anni fa Prc e Pdci sfioravano il 10 per cento. Comunisti che non imparano dalla storia, indi non comunisti. Che scoramento.

  3. Non è tempo di comunisti, nè neo nè soprattutto vetero. Siete spariti a forza di parlarvi addosso, e adesso che fate? Elemosinate posti in Parlamento?
    Tra i pochi senza vergogna a esporre bandiere di partito il 15 Ottobre a Roma, mi siete stati proprio sulle palle…
    E poi, tocca campare con 500k euro in un anno… poveri… li avesse avuti il M5S, Calise sarebbe sindaco di Milano…
    I vostri ragazzi di 20 anni parlano come il nonno di mio nonno, alla prima intervista sono lì a chiedere le domande anticipate perchè la risposta deve essere autorizzata dal “collettivo”…
    Almeno siete brave persone, perlopiù, questo è vero, ma non siete voi che potete dare risposte, la classe operaia il posto almeno ce l’ha, per discutere con voi tocca inventare per i precari il termine di sottoproletariato…
    Grazie di tutto ma arrivederci

  4. suggerisco la visione di Guzzanti Bertinotti su sky uno in questi giorni…

  5. Come no DILIBERTO esalta così tanto i giovani che se voleva portà a casala mummia di LENIN….

    Ce le scordiamo certe chicche?

    Beh…in fatto sessuale a sinistra disgusto per B. ma poi tra omo, trans, e cadaveri tutto va bene….

    Manxano gli animali…ma se aspettiamo un pò escono pure loro…

  6. uhhh ma quanto hanno tutti a cuore i giovani!
    se il grande amore per i giovani si traduce nelle leggi sul precariato che soprattutto il governo dell’unione emanò nel 97, penso che i giovani facciano volentieri a meno di questa grande considerazione per loro.

  7. Il precariato che poi in un paese normale è flessibilità da noi non funziona perchè inserito in un contesto economico e sociale bizantino, dove le banche per un mutuo ti fanno la visita anale….
    Il concetto non è sbagliato è il resto che uccide la dignità dell’uomo.

  8. gianluca

    ……….diliberto e’ contro la guerra !……………………….ma ti pare poco ????’ . uhaaaaaaaaa

    l’anno scorso giocai a bocce sulla spiaggia toscana con un mucchietto di vecchietti arzilli ; intitolai il torneo.. “coppa diliberto”…………..22 iscritti…………………vinse un tal enio da livorno gia’ tesserato pdci……………………un vero spasso!!!

  9. Il sig. Diliberto, non dice che nel frattempo ha una consulenza dalla Cina , a tutti gli effetti è un Consulente del Governo Cinese ( che stermina i tibetani ) in Italia.

    Chissà se lo sanno i suoi elettori!

  10. Rimuovere Lenin e Marx è una cosa bella, fresca e nuova. I nostri modelli adesso sono Kennedy, Obama. Renzi è figlio di questa febbre del nuovo. Per dire una delle mignotte di Berlusconi, (perchè chiamarle escort? per confonderle con la vecchia autovettura ford?) Sabina Began, ha detto che se non dovesse votare B. voterebbe Renzi.
    Cinesi sterminatori, sfruttatori. Gli americani santi esportatori di democrazia. Guantanamo sta in Cina? Le corporation americane non sono mica complici di uccisioni e sfruttamento ottocentesco di indonesiani, filippini, messicani etc… etc… Il modello flessibile di lavoro è da lì che l’abbiamo importato. Questo significa ragionare da vecchi? Diliberto è del 56 ed è vecchio, Obama è del 61 ed è giovane, spiegatemi un po’ qual’è la misura per giudicare chi è vecchio e chi è giovane. E poi basta con vecchio=brutto, giovane=buono mi pare solo una moda … E poi Obama che vince il Nobel alla pace per bombardare l’afghanistan e far morire giovani soldati per difendere gli interessi U.S.A. mi pare una cosa ipocrita. Ma anche la sinistra italiana è diventata fan degli americani e spara a zero solo sulla Cina.
    L’idea che i diritti dei lavoratori siano un privilegio è pericolosa. Dobbiamo acquisire altri diritti non sacrificare gli esistenti. Non facciamo la guerra tra poveri ma lottiamo insieme.
    La modernissima società, nuova e giovane, frizzante, che va su facebok e twitter si è arresa a questo sistema economico ed è diventato incapace di pensare ad un modello alternativo, giusto ed equo.
    Faccio parte del 30% dei tesserati Pdci under 30, sono stufo di farmi sfruttare e sottopagare e penso che sia ora che tutti insieme cominciassimo a riconoscere chi sono i nostri veri nemici ed i nostri veri alleati invece di scannarci a vicenda.

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