Il Fatto Quotidiano

18 Settembre 2010
Sopravviverà il Pd fino al 2011?

Il Pd è un partito che purtroppo non esiste. Dirlo non è cattiveria, ma un esercizio utile. Ho scritto un libro di 600 pagine per provare a spiegare come mai – secondo me – lo smarrimento di identità è cominciato con la Svolta della Bolognina e non è finito più. I figli illegittimi del Pci, oggi dediti al parricidio dei padri, avevano un’identità, e ora non ce l’hanno più perché se ne vergognano. Hanno cambiato simboli, ma non i dirigenti. Hanno perso il grande afflato ideale dell’utopia e recuperato il gene recessivo dello stalinismo. Dopo vent’anni di guerra feroce fra D’Alema e Veltroni che ha sterminato qualsiasi forma di vita, ancora usano l’ipocrisia, tutta sovietica, di non dire mai la verità. Odiano Berlusconi però lo copiano. Rottamano i loro leader migliori, come Prodi, nascondendo la salma, come per Andropov e Cernenko. Quando finalmente i pop-brezneviani saranno accompagnati all’ospizio – magari con l’aiuto di Vendola e Renzi – la sinistra tornerà a vivere.

Luca Telese

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3 commenti »

  1. Speriamo DECISAMENTE che non sopravviva al 2011 (un elettore del centrosinistra)

  2. Il PD è già morto. Anzi, è nato morto. Sono i babbioni che pensano di dirigerlo ad avere – ahimé – la pellaccia dura…!

  3. Speriamo che muoi prima possibile e che lasci spazio al movimento 5 stelle

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