Il Fatto Quotidiano

29 Aprile 2010
La trota di Sofri

Spiace ammetterlo: tra i motivi per cui la destra vince c’è anche il fatto che la leggendaria “sinistra radical chic” purtroppo esiste davvero, con tutta la sua straordinaria capacità di apparire doppiopesista e fatua. Metti che a “Ballarò” Flavia Perina faccia un accenno (sacrosanto) alla ridicola performance elettorale di Renzo Bossi detto “la trota” (quello che non è mai andato più giù di Roma perchè ha paura dell’Africa nera, che tifa contro L’Italia ed è stato bocciato tre volte anche se nega). Metti che al suo fianco Roberto Cota, insorga: “Come ti permetti!?”. La Perina molla: “Lasciamo perdere…”. Metti che Luca Sofri, entri nel match spavaldo: “Se posso rilevare la battuta lo faccio!”. Eroico. Metti che nemmeno Cota lasci cadere: “Che dite? Si è preso i suoi voti! E’ stato eletto!”. Sofri grugnisce. Cota riparte: “Vogliamo parlare di figli e padri? Se vuole, mi ci metto!”. Allora pure Sofri molla: “No, Cota ha ragione… l’equivoco… non ne dubito… Non ci si metta!!”. Forse Sofrino si è accorto solo allora di essere pure lui “figlio di”? Caspita. O che il duello meritocratico con Renzo non convenisse? Forse l‘ha intimidito la grinta di Cota? Chissà.  Forse anche Sofri ha  la sua Trota.

di Luca Telese

Condividi:

 

2 commenti »

  1. In effetti la performance di Sofri nel complesso, Trota a parte, l’ho trovata desolante.

  2. In compenso Il piccolo Sofri nel suo blog ha trovato spazio e tempo per inserire, nel commento alla performance a Ballarò, un velenosetto (e patetico) riferimento a Travaglio, con cui ha un conto aperto per una tenzone ingaggiata tempo addietro per difendere l’onore della consorte. Ovviamente una sciocchezza di poco conto, un’infantile punzecchiatura, ma che rivela, essendo non la prima, la cifra del personaggio.

    Già solo questo mi basta per inserirlo tra i soggetti trascurabili.

Lascia un commento