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28 Agosto 2009
La storia di Feltri, di Dino Boffo (e della moglie di Ezio Mauro)

di LUCA TELESE

Leggo sulla prima pagina del Giornale che Feltri attacca Dino Boffo direttore di Avvenire, pubblicando una sentenza con l’unico scopo di sputtanarlo: omosessuale e molestatore della moglie del suo amante. Meraviglioso il dispositivo giustificatorio, approntato dell’anziano (per testa, non per età) neo direttore di via Negri. Siccome Avvenire ha attaccato il Cavaliere, noi adesso lo massacriamo, così impara. Sembra di sentire quella canzone in cui Lillo e Greg si fingevano naziskin all’amatriciana e cantavano con il manganello di plastica in mano: “E noi a Gino lo menamo/ lo menamo lo menamo/ pampà…”. A lui – dice Feltri – rovistare nei fatti personali fa schifo. Però è costretto a farlo purtroppo, poverino.

E’ così fragile questa pallida foglia di fico da moralizzatore-inzaccheratore-castigatore, che pare un brutto scherzo. Invece è tutto vero. Ovviamente, avendo rassegnato da pochi giorni le dimissioni da quel giornale, tiro – se non altro per fatto personale – un sospiro di sollievo. Ma sono, ovviamente, solidale con i miei colleghi rimasti ostaggio della linea mettinculista, e dispiaciuti per il fatto che siano costretti a fronteggiare il cattivismo mannaro del nuovo corso “feltrusconiano” (come lo definisce Dagospia), con licenza di uccidere tutti i nemici del capo, a partire da quei pretacci bolscevichi (i prelati di Ratzinger!) e dei loro giornali che si permettono di difendere gli extracomunitari. C’è qualcosa di surreale, negli articoli del giornale in questi giorni: le telescriventi di De Benedetti del 1991, la sentenza di Boffo per un fatto del 2002… Non è l’Almanacco del giorno dopo, insomma, ma un fenomeno nuovo, il primo quotidiano del secolo prima (Aspettiamo trepidanti nuove rivelazioni sul caso Montesi).

Ma c’è di più. In questa estate, ben due direttori di area di centrodestra hanno lasciato i loro posti, sia pure in modo diverso, perché non hanno sposato questa linea disperata, il Muoia-Sansone-ma-tutti-i filistei, il vendetta-tremenda-vendetta il big stick, il grande bastone da abbattere sulle teste del "nemico". Come molti sanno, nelle redazioni di questi giornali e delle testate vicine al centrodestra, circola da mesi un mandato particolare che nessuno, per fortuna, ha ancora voluto (o potuto) portare a termine: quello di colpire Ezio Mauro e la sua attuale compagna. Sarebbe la vendetta finale di Papi, quella che fa il paio con la denuncia presentata dal Cavaliere contro le domande (avete letto bene, "le domande", del quotidiano di piazza Indipendenza). Adesso: per quanto molti antiberlusconiani siano convinti che tutti i giornalisti di destra siano dei prezzolati e dei pennivendoli, non è e non non sarà mai così. Di più: considero una fatto di grande civiltà che molti colleghi – anche molti che sono solidamente su posizioni di centrodestra – non condividano una virgola della campagna occhio-per-occhio di Feltri, perché la considerano aliena ai principi del giornalismo (anche di quello schierato) e sostanzialmente truce. Però attenzione, gli obiettivi originari erano almeno quattro: la Chiesa, l’Opposizione, l’editore progressista e il direttore di piazza Indipendenza. Se nei prossimi giorni non troverete questo articolo sulla moglie di Ezio Mauro sulle pagine del Giornale, dovrete fare un po’ di conto, e capire che se non c’è è per un solo motivo:  perché qualcuno si è rifiutato di scriverlo. Sarebbe molto bello, dopotutto, se l’anziano (di testa, non di anagrafe) cavallerizzo di via Negri, questa, e altre polpette al cianuro, fosse costretto a cucinarsele da solo.

luca@lucatelese.it

P.s. Non avrei mai pensato, un giorno, di trovarmi solidale, sui temi dei diritti dei gay con Dino Boffo e con i Vescovi. E’ una di quelle cose belle che possono accadere nei tempi sbandati.

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217 commenti »

  1. premesso che la legge del taglione sta alla cività come studio aperto sta a un telegiornale, chiedo umilmente lumi a chi pensa che la pseudo-vicenda Boffo somigli a quella dello psiconano.
    Boffo non guida il governo, non è tuttologo, supereroe e nanonnipotente. Se lui conduce vita promiscua e diventa ricattabile, sono solo fatti suoi, dei suoi cari e di chi gli paga uno stipendio.
    Lo psiconano, purtroppo, ci governa tutti, ci rappresenta nel mondo, ha un potere pressochè assoluto sull’informazione televisiva, gestisce la totalità dell’intrattenimento televisivo (che è parte integrante del suo progetto) e quindi la psiche di tutti (o quasi) noi. Se lui diventa ricattabile perchè si tromba la squillo più o meno maggiorenne e le permette di registrare qualunque rantolo o frignaccia da vitellone in disarmo, quello riguarda tutti noi!!!!!!
    se berlusconi diventa ricattabile, il guaio tocca tutti, il discredito è generale. ripetere come dischi rotti che la colpa è di repubblica non rende tutto meno sordido, squaliido e inaccettabile.
    in questo momento faccio fatica, ma il rispetto è dovuto a tutti, quindi , per favore, qualcuno mi spiega perchè sarebbe la stessa cosa?

  2. Egregio Luca
    Il concetto per il quale chiunque ce la faccia, o ce l’abbia fatta, debba aver giocato sporco, almeno una volta, è un giudizio che posso anche condividere. Il problema, è più ampio e grave, è
    se la stessa persona che ha giocato sporco possa avere in mano un potere importante dello stato. De Benedetti, e Agnelli, li hai citati giustamente, ma che mi risulti, nessuno dei due si è proposto per dirigere uno stato, in questo un minimo di decenza l’hanno avuta. E non venirmi a dire che un imprenditore è più bravo a governare in quanto ha la cultura del fare, perchè secondo quanto dici tu, ha la cultura dell’imbrogliare. In aggiunta direi, che di De Benedetti,e Agnelli, si possono rintracciare con buona attendibilità, le origini delle loro fortune personali, contrariamente a quanto si possa dire di Berlusconi. Ogni uomo o donna di buona volontà, deve esprimere le proprie opinioni, indipendentemente dalla sua influenza politica od economica, la dignità vuole questo.
    Dignità vuole, ed è sempre stato così, che se si è oppositori di un regime, particolare quanto vuoi, ma sempre di regime si tratta, e le ultime vicende ne sono una prova “provata”, dicevo se si è oppositori di un regime, bisogna espirmere la propria opinione ovunque ve ne sia possibilità, perchè un vecchio adagio diceva che “chi tace acconsente”. Acconsente, anche chi fa tanta confusione, giustificabile, in quanto siamo in un regime mediatico, tra successo personale e successo politico.
    Chi gioca, non può farsi le regole, questo era un concetto accettato da bambini, e stranamente ce ne siamo dimenticati da adulti, e chi promuove le regole, non può essere il primo che le ignora, anche questo da bambini ci avrebbe indispettito non poco.

  3. Caro Luca Jamoia,
    dire che all’estero non ci ridono dietro e che ci invidiano il Nostro mi è veramente nuova.
    Mi scusi se mi permetto di dubitare dei suoi viaggi all’estero, perchè è dal famoso kapò che si chede ad ogni italiano come è possibile che un buffone del genere sia ancora al potere.
    Ed oggi i trafiletti minuscoli su Berlusconi sono arrivati in prima pagina! Ma lei all’estero la guarda la televisione? li legge i giornali?
    Ma il problema principale è che questo sentimento di malfidanza e di presa per il culo verso Mr Superman si sta trasformando in pregiudizio anche in ambito lavorativo.

    E basterebbe farsi una piccola rassegna stampa estera per evitare di dire scemenze sulla stima che fuori dal nostro Paese godrebbe il nostro Presidente del Consiglio!

  4. Caro (boh!) Luca Jamoia,

    ti rispondo solo perchè la questione è solo apparentemente off-topic.

    Riassumo: tu mi contesti di non usare il mio nome e cognome vero ma solo un nick per commentare il post di Luca Telese. Sarei quindi, per usare un termine a te probabilmente caro, un “cacasotto”, a dispetto di quello che scrivo.

    Beh, mi spiace smentirti, non è un problema di coraggio o di leoni ma molto più banalmente di spam.
    In passato ho partecipato attivamente a parecchi newsgroup usando il mio vero nome e il mio indirizzo principale di email, e sono stato sommerso per anni dallo spam. Non voglio ripetere l’errore e ora nei post pubblici in rete uso sempre e solo un nickname. Sempre lo stesso, fra l’altro, come puoi facilmente controllare con Google.

    La tua risposta, comunque, è tipica della mentalità dei tuoi simili. Non si risponde mai nel MERITO delle cose, ma sempre e solo attaccandosi alle quisquilie, alle minuzie irrilevanti. Oppure si risponde insultando e attaccando l’avversario del momento. MAI, MAI, MAI che riusciate a dare una risposta minimamente argomentata.

    Infine, devo ammettere che il tuo commento sulla ammirazione che il nostro SB riscuote all’estero è decisamente divertente. Ma quando mai??? SB, quello del kapò, delle corna, delle barzellette scollacciate, della bandana, del lettone di Putin???
    Certo, se tu parli in dialetto e loro in spagnolo o in inglese, può **sembrarti** che apprezzino SB. In realtà stanno scherzando, ma tu non te ne accorgi nemmeno.

  5. comunque, alla fine, dopo tante parole, restano vere le parole del primo commento, che sarebbero da scolpire nel marmo: LITTORIO FELTRI E’ UN MISERABILE PEZZO MERDA.

  6. quello che sta succedendo nel nostro Paese è sconcertante. siamo ad un livello di bassezza che fino ad una decina di anni fa sarebbe stato inimmaginabile.Si potrà uscire da questo clima di veleni e ritornare ad essere un Paese in cui ci si confronta liberamente e serenamente sul piano politico?

  7. EDITORIALE
    di + Giovanni Climaco Mapelli
    Arcivescovo

    I DUE DINO

    LA CHIESA DELLA SOLIDARIETA’ E LA CHIESA DELL’INDIFFERENZA E DEL SILENZIO
    Dino Boffo riceve la solidarietà di tutta la CEI e del Vaticano al completo, l’altro Dino, il gay accoltellato a Roma, solo indifferenza e silenzio

    Una breve riflessione mi ha suscitato tutto il baillame accaduto in questi giorni di fine vacanze in Italia intorno al cosiddetto “caso Boffo”:
    il Direttore di Avvenire, il quotidiano dei Vescovi italiani, si è dimesso dopo le accuse mossegli dal Giornale di Feltri (di proprietà casa Berlusconi) di essere un omosessuale, che nel 2002 aveva molestato pesantemente la moglie di un uomo col quale lui intratteneva una relazione omofila e di essere stato per ciò stesso condannato dal Tribunale di Terni .
    Ebbene, più di tutto il can can mediatico e politico che si è sollevato, con prese di posizione altisonanti, da politica di bettola italiana come di fatto è da tempo, mi ha colpito l’attestato unanime di tutta la Chiesa cattolica romana ai suoi vertici verso un gay tra l’altro processato per un reato di carattere passionale collegato ad una relazione omosessuale o omofila.
    Non può non balzare anche all’occhio del più distratto tra gli spettatori di questa kermesse della solidarietà cattolica una totale disparità di trattamento, un assoluto diverso e ingiusto modo di trattare le persone da parte dei Vescovi e Cardinali.
    Da una parte le solidarietà si sprecavano per Boffo, dall’altra nessuna parola, neanche una, neanche la più timida e semplice per i gay che in questi giorni stessi sono stati presi di mira da una escalation di omofobia e di violenza inaudita.
    A Roma un altro Dino, che non si chiamava Boffo, è stato aggredito e accoltellato e giaceva da giorni in un ospedale della capitale, quasi in fin di vita.
    Era un ragazzo gay che ha pagato un gesto di affetto, un bacio o un abbraccio, al suo compagno, con una coltellata in pancia, perchè non doveva esprimere in pubblico quell’amore, quel suo sentimento di amicizia e amore ad un altro ragazzo, ad un altro uomo.
    Era per difendere la purezza e illibatezza dei sentimenti di due ragazzini quattordicenni presenti alla scena di affetto tra gay, che quell’energumeno gli ha sferrato in pancia la lama di un coltello, dicendo poi di essere stato provocato.
    Oggi leggiamo però di minorenni che in gruppo, o in branco stuprano una ragazzina di sedici anni: le due cose sembrano distanti in realtà hanno qualche collegamento.
    I paladini dell’omofobia, dell’odio verso il gay perchè ama “diversamente”, sono gli stessi che disprezzano la donna, la sua dignità femminile, fino al punto da violentarla in tanti, a turno.
    E’ l’idea maschilista della società e dei rapporti umani: l’altro viene usato e abusato,l’altro non ha una dignità propria, è solo un oggetto che deve soddisfare i miei desideri o le mie pulsioni.
    Nel caso del gay è una persona indegna di vivere, perchè disorienta la mia pulsione eterosessuale di maschio pronto a dominare e a violentare e mette in crisi la mia idea di virilità, dall’altra la donna è l’oggetto da sfruttare e da dominare poichè è lei che suscita gli impulsi che non so dominare, ed è lei che deve pagare per ciò che mi provoca dentro.
    La donna che non si concede, colpevole di provocare le mie pulsioni, è la donna che merita di essere stuprata, poichè è solo col possesso e il soddisfacimento brutale dei miei istinti che io metto a tacere la debolezza che lei stessa mi fa’ provare quando sento il bisogno del suo corpo.
    E’ chiaro che non vi è educazione sentimentale e sessuale qui.
    A qualcuno poi forse potrà sembrare strano o addirittura sconvolgente, ma questo modo di pensare è il modo stesso di una cultura e di una teologia cattolica arcaica.
    Quella che metteva nella pulsione sessuale stessa un’idea originaria di male, una specie di peccato originale,e che poi trovava nella sublimazione della castità il bene supremo: è ovvio che una tale soluzione del problema sessuale non trovava molti adepti e che di fronte a pochi asceti, lunga era anche nella Chiesa la scia di coloro che vivevano nel compromesso.
    Ora, l’idea del sesso come demone da dominare ha prodotto menti giovanili demoniache,poichè di fatto del sesso non conoscono nulla (e non devono conoscere nulla! questo era l’imperativo moralista), e soprattutto non hanno neppure un’idea relazionale e interpersonale della sessualità, come scelta e libertà della persona, abituati come sono da famiglie e genitori sostanzialmente arcaicamente cattolici quand’anche nemmeno più praticanti, a trattare il sesso con disprezzo o sotto l’interdetto del silenzio (il classico tabù ) e come mero impulso: lo stesso impianto arcaico della dottrina sessuale della Chiesa cattolica romana mai del tutto venuto meno.
    E’ per questo che dilagano questi delinquentelli del sesso e dello stupro, poichè a fronte di una dottrina sessuale oppressiva, sono cadute tutte le remore e tutti i divieti antichi, e non si è costituita un’idea e una cultura nuova della sessualità a partire dalla positività della sessualità stessa e del valore della persona che la esprime.
    Si è caduti, nell’assenza di ogni riferimento valoriale, in un mero gioco animale, e si è passati all’istintualità fine a se stessa.
    La televisione e i media con le loro associazioni tra sesso droga e violenza (che sono gli ingredienti orma soliti di ogni fiction ) hanno fatto il resto.
    Oggi scindere il sesso dalla violenza e dall’abuso è ben difficile.
    Tornando – dopo questa digressione sui giovani e il sesso – al ragazzo gay accoltellato a Roma, dobbiamo dire che proprio i gay subiscono doppiamente questa cultura del peccato e della violenza, cioè sono attaccati quasi quotidianamente dalle gerarchie cattoliche perchè ritenuti colpevoli di introdurre un vulnus e un disordine in quella sessualità santa e giusta della famiglia, quella dell’uomo e della donna, (non fa’ nulla se anch’essa inficiata dalla violenza domestica e dal sopruso) e dall’altra vengono aggrediti da quella cultura generazionale giovanile omofoba che vede nel gay il debole e un affronto al proprio sessismo, che va soppresso.
    Omofobia sociale giovanile e condanna della Chiesa vanno di pari passo.
    Sesso unito a violenza sono gli ingredienti stessi anche della dottrina cattolica sulla sessualità, infatti i religiosi e i preti fanno una violenza su se stessi per dominare gli impulsi del sesso (quelli impersonali, in una visione del sesso impersonale e a-personale) mentre gli altri, i giovani non religiosi, non li dominano affatto e anzi li rovesciano violentente sui corpi delle loro vittime.
    Sulla donna con lo stupro e sul gay o la lesbica con le botte.
    Di fatto però è lo stesso impianto strutturale e la stessa visione del sesso che determina l’una e l’altra cosa.
    E il silenzio del cardinal Bagnasco e dei Vescovi, come del Vaticano, di Bertone o del Papa stesso, di fronte ai gay pestati e accoltellati, è il silenzio di coloro che -mentre a Boffo ignaro gay cattolico della moralità e della trasparenza si profondono in solidarietà di maniera più o meno sentite – ai gay che invece stanno nelle strade omofobe di Roma, incarnatori della sessualità non dominata, e colpevoli di essere il corpo stesso del desiderio loro inconscio mai sopito, non degna neanche una parola, neppure quando rischiano di morire o muoiono uccisi, perchè sono l’emblema stesso incarnato del peccato.
    Accadde così anche per gli Ebrei quando morivano deportati e uccisi dai nazisti: era l’antisemitismo arcaico e la percezione dell’ebreo come peccatore irriducibile (che rifiutava la salvezza di Cristo ) come il gay che non si pente oggi, che paralizzava la condanna del Vaticano e della Chiesa dell’antisemitismo stesso di allora, come dell’omofobia oggi!
    DINO BOFFO E DINO di ROMA NON SONO DUE PERSONE UGUALI PER LA CHIESA CATTOLICA ROMANA: UNO E’ DEGNO DI QUALCHE COSA, L’ALTRO NO!

  8. Caro Giuseppe Zaccaria, non dico scemenze, lavoro con due compagnie estere, parlo tre lingue oltre la nostra comune, sono in viaggio molto di frequente e tra viaggi in aereo e soggiorni in diversi paesi europei e molto in nord america ritengo di conoscere abbastanza bene il senso della parola rassegna stampa. Per quanto riguarda la TV sono invece meno ferrato, ma incontro altresì molte persone, non esattamente degli sprovveduti e ritengo con immodestia di avere il polso della situazione. Leggendo il suo commento e la distanza di quanto lei dice dalle mie informazioni ritengo di dovermi chiedere se lei abbia una sufficiente consocenza di quello di cui parla. Le cose per le quali come lei dice prendono per il culo gli italiani sono altre, non certo il presidente del consiglio. Innanzi la lingua, vedere i connazionali annaspare in ogni dove perchè non riescono a farsi capire compiutamente è molto triste. Da uesto nascono fiumi di barzellette scollacciate. E poi vedere quanto i nostri connazionali siano provinciali e chiusi nei propri luoghi comuni, quello è comico se non solo triste. All’estero delle cavolate che fa o che si raccontano su Berlusconi interessa meno di niente, nessuno si illuda hanno cose molto più interessanti ed importanti a cui pensare. Hanno problemi più seri con i loro governanti, non ho ancora trovato infatti un luogo dove i cittadini non siano critici se non accaniti contro chi li gestisce. Quanto alla satira, se lei avesse letto le strisce sui giornali americani, spagnoli o britannici sui propri governanti non proverebbe troppa vergogna per le bandane del suo.

    Comunque, se legge meglio i miei precedenti vedrà come non ho mai detto che il premier è considerato superman ma che moltissimi ammirano la sua capacità di perseguire degli obiettivi. In definitiva ho solo voluto puntualizzare sul fatto che a me non risulti venga considerato alla stregua di quello che certi giornali nostrani pretendono di propinarci. Ripeto, ho la fortuna – ritengo sia tale – di conoscere altri paesi dal di dentro, mi auguro sia lo stesso per lei. Sebbene a questo punto, mi permetta e con il rispetto dovuto, di avere non dubbi ma certezza caro Giuseppe che lei abbia mai avuto occasione di farsi una rassegna stampa che non sia stata prima di qualcun altro..

  9. Caro Luca,

    sono un lettore del giornale da sempre e un tuo lettore affezionato. come non apprezzo la linea editoriale di repubblica non posso apprezzare quella nuova di Feltri. Ma non trovi stucchevole questa levata di scudi contro il Giornale di Feltri da parte di quelle stesse persone che nel migliore dei casi han tenuto un basso profilo, in genere son stati zitti in altri casi hanno addirittura sposato la linea editoriale di Ezio Mauro? perche il mettinculismo non indigna a 360° mentre ci vuole Feltri per cominciare a farsi degli ipocriti esami di coscienza?
    perche sparare su Berlusconi rientra nell’esercizio della democrazia ad ogni costo mentre dall’altro lato la merda stranamente profuma?
    Difendi molti giornalisti non prezzolati di destra ma possibile che nessuno condanni i prezzolati Mauro / D’Avanzo? Ci avvisi che stan per colpire la moglie di Mauro… ma quando Repubblica mandava in giro i suoi inviati con euri fruscianti per comprare dichiarazioni imbarazzanti dalla velina di turno chi si strappava le vesti, chi firmava appelli?
    Ripeto tutta questa polemica scatenata da Feltri è stucchevole. Nel momento in cui si accetta quel che fa Repubblica si deve anche essere coscienti del fatto che si è oltrepassato il punto di non ritorno. invece gli attestati di solidarietà arrivano solo ora. troppo tardi, troppo ipocrita.

  10. Caro dnairb, un consiglio spassionato: non parlare di cose che non conosci. Ti seponi a figuracce, come la presente. Certo se chi ti legge sa come stanno le cose, non certo se ha solo le tue stesse informazioni. Tutte uguali, tutte uniformate, tutte propinate come pappa predigerita. Tutto sommato non è neanche sorprendente vista la tua incapacità di sintesi e probabilmente la tua inadeguatezza linguistica. Il dialetto è probabilmente il tuo modo di esprimerti, ninete di male in questo, ma quanto sarebbe interessante vederti leggere un giornale nella lingua che non è quella del tuo compagno di banco. Sapresti chi è davvero Schulz e cosa ne pensano i suoi concittadini. Ovvero un attaccabrighe, il suo modo di esprimersi è da scaricatore di porto, a quanto si dice in patria alza il gomito spesso e volentieri ed anche la voce un pò con tutti. Tanto da dover aver dietro di se qualcuno tra i portavoce del governo tedesco a rimettere a posto le cose. Memorabili sono le sue alzate di testa oltre che con berlusconi, anche con tre deputati francesi con uno dei quali per poco non finiva alle mani. Litigò in modo inopportuno anche con un europarlamentare belga obbligando la caneclleria alle scuse. Questo è il kapò, ma tu ovviamente parlando solo la lingua dei tuoi avi non puoi saperlo. Quanto alle barzellette, ne ho sentite raccontare da Blair e più di recente da Obama, certo con spirito molto british da uno e southern dall’altro, ma ti assicuro che non si tratta di una invenzione del tuo presidente del consiglio. Quanto al giudizio “scollacciate” ho paura si tratti non di farina del tuo sacco. In ultimo il lettone di Putin, ma sei serio o vuoi scherzare. Forse non hai letto dell’immagine che si è viepiù costruita Putin? opss, scusa dimenticavo di recente non sei stato che fuori della porta di casa a raccogliere il giornale del quale di cibi. Non sai cosa si scrive di Putin, o quale immagine egli abbia voluto costruire di sè. E già dimenticavo, tu sei quall’anonimo-famoso su google che costruisce la sua opinione in proprio, si informa a dovere anche in lungua originale. Immagino.

  11. Caro Luca,
    innanzitutto complimenti per il tuo bel libro sul PCI che sto divorando. Quanto a Feltri, non condivido quello che dici. Perché ti scandalizzi solo ora? Perché hai taciuto quando si sono pubblicate volgarità indegne su Berlusconi? Quando Mauro e l’Unità hanno messo la cacca nel frullatore sapevano che qualche schizzo sarebbe arrivato ovunque, anche su di loro.E’ troppo comodo, da chi ha pubblicato i rumori e le voci del letto di Berlusconi, scandalizzarsi che qualcuno sbatta sul giornale qualcosa su di loro. Feltri ha fatto bene. I sepolcri imbiancati li ha sputtanati anche Cristo, e fece bene.

  12. Perchè non ce lo hai detto prima?
    Ora vado a veder cosa dice Giordano.
    Cristiana

  13. Feltri ha fatto bene. Anzi io direi di fare anche tutto quello che si è fatto con la Carfagna. Utilizzare tutte le sentenze di alcuni giornali se non ci sono quelle dei tribunali e metterle a disposizione di comici, adepti dei comici, per ridere in piazza, sul web, leggendo il giornale. Che divertimento! Meno male che Boffo a suo tempo dall’alto della sua carità cristiana stigmatizzò ogni giorno questo killeraggio o questo stupro etnico-politico. Il carrozzone mediatico dominante non ha regole. Fa quello che gli pare e piace. Le regole si dattano facilmente alle circostanze.

  14. Caro (ma quando mai!) Luca Jamola,
    ti farebbe bene usare un correttore ortografico, per cercare di alzare almeno un po’ il livello di quello che scrivi. Sul resto non ho altro da aggiungere: si commentano da sole. Divertiti con SB e Putin. Sono tuoi simili. Così potete farvi tante risate sfottendo l’abbronzatura di Obama.

  15. Gent.le Dott. Telese

    a riguardo, mi interesserebbe leggere il suo commento a questa risposta odierna di Feltri

    http://www.ilgiornale.it/interni/boffo_ho_avuto_modo_vedere/04-12-2009/articolo-id=403971-page=0-comments=1

    grazie

  16. Oggi più che mai, leggendo di certi giornalisti e giornalisti- scrittori, mi ritornano alla mente le parole di Dante: …Taide è, la puttana, che disse al drudo suo: “Ho io grazie appo te?”

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