di LUCA TELESE
«Ha ragione Grillo. Fa benissimo. Voi giornalisti dite solo cazzate. Ha ragione lui: quella lì, la Salsi, voleva andare in televisione a fare la bella figa. Sarà politicamente scorretto ma il punto è quello: Grillo i suoi deve incatenarli, se serve, ma in televisione non ce li deve fare andare manco morti».
Sembrerà strano, a chi legge, ma a dire queste parole è Oliviero Toscani, uno degli opinionisti più libertari di questo paese. Ma siccome Toscani è anche un creativo, un amante dei paradossi, un ideologo della comunicazione, l’intervista con lui diventa un corpo a corpo che porta ad una posizione tanto estrema quanto interessante, soprattutto per chi non la condivide. Come il suo amico Francesco Merlo con cui litiga senza esclusione di colpi.
Toscani, anche lei ricorre alla battuta sessuofoba?
Sessuofoba? Ma sei scemo? Dire la verità è sessuofobia?
Anche.
Siete voi, forse, che siete repressi, e se si parla di sesso vi scandalizzate.
Veramente è Grillo che ha parlato del punto G. di una sua militante.
E fa bene. Lui ha elaborato l’unico modo possibile per disinnescare il potere diseducativo della televisione.
Quale?
Non andarci. E questa ragazza, invece, ha perfettamente ragione Beppe, si è fatta accecare dal suo punto G. Nulla di strano. Tutti quelli che nel M5s, in questo momento cedono alla tentazione aiutano il nemico.
Siamo alle invettive bibliche contro il peccato originale di Eva?
Una linea deve avere coerenza.
Diventi Mormone come Romney,o bacchettone come i clericali che un tempo ti piaceva irridere?
Ho detto che alla Salsi piace portare il punto G in tv perché è donna. Ma se fosse Favia, direi che anche lui cerca di appagare il suo punto G. L’invettiva è perfettamente bisex. Vadano in piazza a fare comizi, vadano nei consigli comunali!
Il bello è che loro ci vanno già. Sei disinformato.
E allora si tengano alla larga dalle tentazioni catodiche. Quella di Grillo è una rivoluzione culturale. E per combatterla bisogna avere un atteggiamento intransigente dal punto di vista comunicativo. Chi sgarra compromette la battaglia di tutti gli altri.
Anche Grillo va in televisione, la tv non è mica il demonio.
Per me lo è: in questi anni sembra che in Italia solo la dittatura della televisione abbia acquisito il diritto di decidere cosa è bello e cosa no, cosa è cultura e cosa è marginale…. La televisione corrompe, anche te, se ci vai. Vedo certi conduttori, rifatti e patetici, e penso: che gli è successo? Semplice, sono stati corrotti. Se la Salsi oggi si astiene da Ballarò, domani ringrazierà Grillo.
E la libertà dei militanti? Deve decidere un capo per tutti?
Ma basta! Accade in tutte le organizzazioni. Se uno aderisce al Cinque stelle fa quello che gli dice il suo leader. Sennò fa il giovane democratico.
Merlo non è un giovane democratico…
Merlo vuole la tv, ma non per sé. Come molti intellettuali ha un lato snob, e infatti non ci va mai.
Sono posizioni che sarebbero piaciute anche al Mullah Omar…
E di nuovo sei scemo, anzi conformista.
Da veri anticonformisti i talebani volevano distruggere la televisione, a picconate.
Anche i talebani hanno detto cose giuste. Tant’è vero che sono ancora lì, malgrado le bombe. Meglio distruggere la televisione che farsi distruggere da lei. Questo Grillo lo ha capito. Voi e la Salsi ancora no.
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