Luca Telese

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Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

“Dalla Bastiglia a Valle Ufita, passando per i diritti” #pubblico

di LUCA TELESE

Questo giornale è nato – anche – la mattina in cui l’operaio Petrillo, di Irisbus, ci ha chiamato da Valle Ufita, dove la sua fabbrica sta per essere smantellata, dicendo: “Lo sapete, siamo in cassa integrazione, non abbiamo molti soldi… Ma troveremo il modo di fare degli abbonamenti per sostenervi”.
Questo giornale è nato – anche – nella notte della Bastiglia, quella in cui la Francia ha scelto il cambiamento, seguendo una classe dirigente che ha deciso di andare dritta, sulla strada del suo programma e dei suoi valori, senza scorciatoie e zig zag. É nato – anche – con un omaggio al giornale del cambiamento in Francia, e quello dell’anticonformismo in Spagna e Portogallo.
È nato portandosi nel cuore i ragazzi della legione straniera dei talenti, che abbiamo costretto a emigrare in giro per l’Europa. È nato – anche – nel tempo della crisi perché tornasse la speranza.
È nato perché c’è bisogno di ricostruire e non solo di distruggere. È nato – anche – perché vuole combattere le sottoculture tetre, vittimistiche, millenaristiche. È nato perché oggi c’è bisogno di meno estremismo, per non perdere il contatto con la realtà, e di più radicalità per andare a fondo, quando si tratta di difendere i valori.
Questo giornale è dalla parte degli ultimi – cioè di tutti coloro che la crisi e la speculazione stanno cercando di espellere dalla società civile – e dei primi, quelli del merito vero, dell’eccellenza del talento, che sono l’unica salvezza di questo paese. Questo giornale pensa che le leggi sulla diversità non possano essere scritte dalla Binetti. Questo è un giornale generazionale, non perché si balocca in qualche pierinismo giovanilistico, ma perché pensa che gli anziani debbano essere maestri e non caporali.
Questo è un giornale nato grazie a te, che ti sei abbonato, perché non ha alle spalle palazzinari, imprenditori assistiti, faccendieri. Questo giornale, da settembre, metterà in discussione la sinistra degli affari e quella delle reliquie ideologiche. Questo giornale racconterà la politica del cambiamento – tutta – ma non apparterrà a nessun politico. Questo giornale sarà pubblico conto l’egemonia delle privatizzazioni a spese nostre e dello statalismo a spese di tutti.
Questo giornale sarà un giornale che si batte per difendere i saperi, la cultura, le belle bandiere di cui parlava Pier Paolo Pasolini, che sventolano oggi in questa testata, senza farsi arruolare nelle salmerie di Palazzo. Questo giornale è Pubblico – anche – perché l’informazione era, e resta, un bene pubblico. Come l’acqua, l’aria, l’energia. E il coraggio.


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6 risposte a ““Dalla Bastiglia a Valle Ufita, passando per i diritti” #pubblico”

  1. Avatar EdmondoCosta
    EdmondoCosta

    Non avevo mai sentito nesuno fare discorsi del genere!
    Finalmente parole ispirate, idee nuove, gente con la “schiena veramente dritta”.
    Era ora che i nuovi giovani venissero alla ribalta!
    Edmondo

  2. Avatar cilios
    cilios

    Mi auguro vivamente che Pubblico abbia successo e riesca a farsi strada grazie alla sua “diversità” Lo scorso anno in Sardegna si era tentata un’operazione giornalistica altrettanto coraggiosa. Purtroppo quel quotidiano è fallito per ragioni che ancora ,per me, sono poco chiare ;ma soprattutto mi dispiace che siano nate delle fratture tra due personaggi di rilievo (ispiratore ed editore) che godono entrambi della mia stima.

  3. Avatar la zanzara
    la zanzara

    ……………eh si va bene, ……..l’ennesimo giornale di sx,……..quello che sta dalla parte degli ultimi, dei dimenticati della societa’……. etc , etc, etc. LA MUSICA E’ GIA’ CONOSCIUTA !!

    A TELE’ , mettiti in moto e vediamo che sai fa’,……………….poi giudichiamo !!!!

  4. Avatar lv
    lv

    Sbaglio o il logo è copiato pari pari da quello di Liberation? Forse Pubblico vuole essere l’equivalente italiano di Liberation? Potrebbe essere un’idea…

  5. Avatar antonietta
    antonietta

    dopo aver sentito il Suo raccontare ieri a Grottaminarda, fatico a capire se si tratterà di un mezzo di informazione o di una raccolta di racconti, romanzi brevi tratti da storie vere, una specie di rotocalco tv che richiama la lacrima facile per il caso umano di turno, riprodotto attraverso parole scritte…l’uso, poi, di certe espressioni, gli sfottò per descrivere alcuni..bè che delusione..i ragazzini si prendono in giro tra loro rimarcando le caratteristiche fisiche. da un giornalista mi aspettavo altro, altre parole, altra attenzione …

  6. Avatar Francesco Scolamiero

    In bocca al lupo

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