Luca Telese

Il sito web ufficiale del giornalista Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Il funerale dell’auto

di LUCA TELESE

Primo fotogramma. Roma, Tuttoauto, un grande salone alla fine della Prenestina quasi sul raccordo. Bandiere che sventolano, macchine sul piazzale. C’è un signore con dei depliant in mano. Dopo due giri tra i banchi torna con passo convinto verso la postazione di vendita. Mentre questa scena si svolge sto chiedendo al concessionario perché secondo lui il mercato dell’auto è crollato. Mi sorride mentre aspetta il cliente e mi provoca: “Vede questo signore? Vuole comprare una Opel Corsa, è già venuto due volte, ha già deciso il modello, il prezzo, deve solo firmare il contratto. Scommette che le prime due domande che farà conterranno la risposta alla sua?”. Accetto. Il signore prende un sospiro: “Allora va bene quella rossa, niente metallizzata …”. Il rivenditore mi guarda, come per dire: aspetti … Il cliente prende un altro respiro: “Le volevo chiedere altre due cose: la prima è se il finanziamento verrà concesso. La seconda è se è possibile comprare senza acconto”. Il rivenditore risponde sì a entrambe le domande e lo indirizza verso l’amministrazione. Poi mi guarda soddisfatto. Gli chiedo: “Avevate già parlato del prezzo?”. Sorride: “No. Di questi tempi è quello che chiedono tutti”. Se vuoi capire perché il mercato dell’auto ha perso il 15 % delle vendite a dicembre, e il 10 % in tutto l’anno, rispetto al 2010, devi partire da questa risposta. SECONDO fotogramma. Macchia d’Isernia, Città dell’auto. È il più grande rivenditore d’Italia, l’unico che ha tutte le marche, un superconcessionario da 5600 metri quadri. La città è costruita in questo modo: un enorme piazzale, e poi una struttura coperta in cui si può passare da una marca all’altra come in un supermercato. Al primo piano marchi di consumo, al secondo i premium. In un’altra palazzina – collegata – l’usato. In ogni angolo dei cartelloni reclamizzano l’offerta del momento, la Panda di seconda mano a 4 mila 900 euro. La Città dell’auto della Dr serve tutto il meridione e il centro d’Italia, ma non solo. Durante il viaggio alla ricerca della propria macchina, senza uscire, si può mangiare in un ottimo ristorante con specialità regionali. Lo gestisce uno straordinario chef molisano Federico Bocchini. Prima i clienti coronavano con i tortelloni di radicchio di Federico la scelta dell’acquisto. Ora vengono, degustano le ottime specialità, e magari se ne vanno senza comprare. Se vuoi capire che cosa è successo devi venire qui, dove si può scegliere qualsiasi marca. Se vuoi capire il grande terremoto devi ascoltare l’aneddoto che ti racconta Eugenio De Li-si, responsabile brand di tutti i marchi più noti del mercato non premium: “Tempo fa viene qui un signore. Un pensionato, una persona distinta … Sa, noi per i clienti abbiamo l’occhio clinico, capisci subito quelli di cui ti puoi fidare”. E cosa succede? “Sceglie una Dacia Duster. È una macchina molto robusta, economica, un fuoristrada che costa come una utilitaria, gruppo Renault … Sceglie il modello base, fa bene i suoi conti, lascia un piccolo acconto e chiede un finanziamento”. E cosa succede? De Lisi scuote la testa: “Che il parere della società è negativo. Forse il nostro cliente aveva un altro piccolo prestito, una rata per qualche elettrodomestico che non aveva calcolato, non so. A quel punto rimango malissimo anche io. Vedo che è una grande umiliazione. Cerco una alternativa”. E cosa avete fatto? “Visto che abbiamo anche il settore usato, mi sono ricordato che avevamo una Audi che sembrava quasi nuova. Abbiamo fatto la voltura dell’acconto, e poi ci siamo fidati …”. Cioè? “Abbiamo fatto noi, come concessionaria, delle piccole rate per la cifra che mancava. Ci siamo assunti il rischio, per una seconda mano potevamo, e abbiamo fatto bene. Il signore ha onorato il suo debito. Ma capisce cosa voglio spiegarle? Un tempo, non più di due anni fa, bastava tirare la carta di identità e si otteneva il credito. Adesso ti passano ai raggi X, e spesso anche chi è convinto di essere solvibile finisce per non esserlo. Molti – osserva De Lisi – il rischio di questa umiliazione se la risparmiano non venendo in negozio”. SE PARLI con il manager della Dr ti rendi conto che il mercato dell’auto è una perfetta stratigrafia dei consumi di una società: “Abbiamo macchine di ogni prezzo e cilindrata. Basta sapere leggere i dati di vendita per capire quello che sta accadendo: “Primo: fino a prima della crisi gli allestimenti più venduti di ogni modello erano quelli premium. Adesso sono tutti i modelli base, magari equipaggiati con l’essenziale, come l’aria condizionata”. Secondo? “Le vendite slittano verso i modelli più economici. Il successo della Dacia è dovuto soprattutto al prezzo”. Terzo? “Continua a crescere, almeno da noi, la domanda di vetture a gas. La gente si informa del prezzo, del bollo. E subito dopo dei consumi. Se lei stesse la giornata dietro al mio banco scoprirebbe che c’è paura”. E il mercato dell’usato? Indico il cartellone con la Panda a 4. 900 euro. De Lisi sorride: “Averne! Avevano comprato una flotta, stanno andando via come il pane, la gente le ha comprate senza nemmeno vederle”. Non è un controsenso? “Assolutamente no. Se c’è il prezzo offerta i consumatori accorrono, anche con il tam tam. Le chilometri zero e le auto aziendali scompaiono letteralmente”. E le altre? “Purtroppo no. Sono gravate dal passaggio di proprietà, una tassa inspiegabile”. Cioè? “È commisurata alla potenza, e non al valore dell’auto: si paga da 500 a 8000 euro a seconda dei cavalli. In alcuni casi un terzo del valore!”. Chiedo a De Lisi perché la Fiat cali più degli altri: “Anche qui la risposta è semplice. La Punto inizia ad avere qualche anno. La Panda va, ma si aspetta il modello nuovo. Le altre soffrono una concorrenza micidiale in alto e in basso”. Cioè? “Prima una Wolksvagen costava 200 euro in più, adesso quasi lo stesso. E prima non c’erano tutti i marchi economici: le giapponesi, le coreane, e – se permette – anche la nostra Dr 1 a gas che ha un prezzo ottimo”. TERZO fotogramma. Il più grande centro vendita della Fiat, quello di viale Manzoni. Enorme, bellissimo, tirato a lucido. Alle sei di sera di un giorno piovoso ci sono solo tre clienti. Il vicedirettore della filiale e uno dei venditori mi oppongono un cortese no comment. Ma se ti fermi a osservare e ascolti le conversazioni capisci subito quale sia il clima. La nuova Panda arriva a fine mese, ma ai clienti indecisi viene mostrato uno dei primi esemplari sfornati da Pomigliano. È un po ’ più massiccia della “classic”, ha il muso arrotondato che ricorda quello sexy della nuova 500, è un po ’ più lunga. Ma costa anche quasi 2. 000 euro in più del suo predecessore. Così la classic resterà in vendita, per tutti quelli che non se lo possono permettere. Le grandi macchine e le nuove Lancia si vendono con il contagocce, il Freemont è stato sostenuto dalla pubblicità e adesso rallenta i volumi, i venditori alzano gli occhi al cielo e sospirano: “Tutte le nostre preghiere sono rivolte alla nuova Panda”. Se però scomponi i numeri di quel calo di mercato ottieni un’altra risposta. Secondo l’Unrae il mercato nord occidentale è calato del 6. 75 % (la metà di quello nazionale) mentre quello meridionale è calato del 21 % e quello insulare addirittura del 30 %. E se invece osservi i prezzi, l’unico mercato che è rimasto praticamente invariato è quello delle medie superiori, le macchine più costose (solo 0. 19 % in meno). Nel tempo della grande crisi anche l’auto è tornata una questione di classe. 


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30 risposte a “Il funerale dell’auto”

  1. Avatar margherita
    margherita

    su il Fatto fastidiosa presenza di Franca Rame mi viene in mente soccorso rosso

  2. Avatar Vittorio
    Vittorio

    In recessione è chiaro che l’industria dell’auto soffre particolarmente e sarà un anno tremendo. Però mi viene da andare controcorrente e pensare che in fondo Marchionne sia uno dei pochi manager che ha veramente creato valore per gli azionisti.
    In fondo ha preso una Fiat decotta ed è riuscito a rilanciarla in modo impressionante.
    Il lavoro del manager dovrebbe essere proprio creare valore per gli azionisti. Di quanti manager possiamo dire la stessa cosa in Italia?
    Quanto valgono le azioni delle banche Unicredit e Intesa?

  3. Avatar Franco Filippini
    Franco Filippini

    Solo un cambio totale della tecnologia, dovuto ad una crisi energetica, potrà rilanciare le vendite dell’auto con gli stessi volumi del passato. In questa fase la stagnazione economica porta ad un positivo autolivellamento dei consumi.

  4. Avatar Fortebraccio
    Fortebraccio

    Strano che Margherita scriva:”fastidiosa presenza di Franca Rame sul Fatto…” ma la Margherita ha provato a leggere l’articolo?…é riuscita a capire che parla della censura negli anni 60,fatta dalla RAI,verso la satira del potere?…è riuscita a capire che lo spettacolo “Isabella,tre caravelle e un cacciaballe” ha dovuto attendere20 anni prima di essere trasmesso in televisione?…è riuscita a capire che in quella rappresentazione si parla anche della persecuzione subita dagli ebrei Sefarditi?…se è vero che si dichiara discendente Sefardita,sembra che non abbia capito un bel nulla!

  5. Avatar margherita
    margherita

    caro signore pensi un po’ l’ho capito prima di Lei. come la storia insegna qualcuno… istituì soccorso rosso ( ho appena finito di rileggere che cosa sono le br di Alberto Franceschini l’unico che ha detto la verità e le consiglio di dare una ripassata alla storia ) aspettavo lei che mi parlasse della cacciata degli Ebrei dalla Spagna….. per quale motivo dovrei vantarmi di essere Ebrea sefardita senza esserlo ?

  6. Avatar margherita
    margherita

    soccorso rosso e il rogo di primavalle di cui so tutto perchè ho letto il libro di telese lei no ? è storia

  7. Avatar lv
    lv

    Margherita, perché non il tuo blog privato o non usi Twitter per esternare i tuoi profondi pensierini che, come al solito non c’entrano un’acca col pezzo di Telese?

  8. Avatar margherita
    margherita

    ho già rispsoto caro saccente. parlo mica con voi parlo con Luca. quando vedete il nome margherita saltatemi e andate ai profondi pensieri degli altri tipo renzo c. come ho già scritto : quanto siete acidi. i miei profondi pensierini sono nei miei pezzi

  9. Avatar margherita
    margherita

    risposto

  10. Avatar Vittorio
    Vittorio

    Ieri avevo voglia di vedere in Onda, per sentir parlare di politica.
    Non so se abbiate fatto più o meno del 2%, ma chi avete invitato?
    Crepet?
    Ho girato subito. Antipaticissimo. Ma perchè lo avete invitato?

  11. Avatar Renzo C
    Renzo C

    è bello sapere, margherita, che ce l’ hai con me, vuol dire che ti pungo sul vivo.

    se vuoi parlare con Luca Telese posso darti il numero di telefono, oppure clicca su “contatti” in alto a destra, così eviti di sfrantecare le palle qui coi tuoi pensierini stile Baci Perugina.

    oppure c’è sempre l’ opzione Canal Grande :)

  12. Avatar margherita
    margherita

    Crepet antipatico ? volevi dire Cruciani . come si fa Luca a invitare i due sapendo che di là c’erano Cacciari e Santoro ?

  13. Avatar Vittorio
    Vittorio

    No no volevo dire proprio Crepet.
    Quando lo vedo in tv, non capisco mai perchè sia lì.
    Personalmente lo trovo insopportabile e banale, ma non penso di essere l’unico.
    Insomma se non ci fossero l’Italia sul 2 e boiate simili…

  14. Avatar Tenna Piero

    E la Rita Anna Armeni, dove la mettiamo, in quanto a simpatia? Forse, sarebbe stato bene unire i due in una sola sera, di sabato o di domenica. Uno ce l’ha sempre con i bamboccioni, e la signora continua a sputare sentenze contro Berlusconi: tediosi…! A coronare il tutto poi, lo smunto Cruciani, sobillatore nemmeno troppo impegnato, sabato, e del quale, avrei certo gustato i pagliaccetti che avrebbe vestito nello scontro con la giornalista, sinistroide per convenienza, precisa precisa al Travaglio nazionale.
    Io, in genere, amo assistere alla trasmissione IN ONDA. Queste due ultime puntate però, mi hanno un tantino annoiato. Come s’usa dire – non tutte le ciambelle nascono col buco- ovviamente. Ma ormai, chi di dovere, tramite lo share, avrebbe dovuto capire qual tipo di personaggio è più gradito agli estimatori di questo programma. Ieri sera poi, per la prima volta da quando è stata cacciata la Costamagna, ho rimpianto un po’ la sua assenza. Lei, almeno, avrebbe punzecchiato un pochino la mummia espressiva che sedeva al di là del video, alla quale, devo rendere merito di avermi cagionato una sonnolenza pari ai medicinali che alcuni prendono per tale bisogna…, anche se, in questo periodo di libagioni incontrollate, avrei avuto più bisogno della nuova supposta- Eva-Q, effervescente. Comunque sia, sempre meglio una IN ONDA sonnolenta che un Santoro Cacciari, vaso-dilatatori a pagamento delle vie biliari, ai quali, unirei volentieri l’urticante Gad Lerner, nella destinazione a cui avrei pensato io, e che, ovviamente, non profumerebbe di violette…

  15. Avatar margherita
    margherita

    per LUCA : appena ho visto Buttafuoco colui che ha definito CEFFI i combattenti per la libertà in Libia sono andata subito su Fazio. Buttafuoco colui che ha irriso la figlia di Ezra Pound scrivendo : chi crede di essere ? la vedova di Lucio Battisti ? sempre convinto di essere spiritosissimo. ricordo Buttafuoco a Milano che si spellava le mani per Ferrara seduto accanto a Iva Zanicchi e non dico altro. smettila Luca di avere simpatia per Buttafuoco. la Armeni ? inutile

  16. Avatar margherita
    margherita

    Buttafuoco e strano che non lo trovo tra le figure di m di Stefano Disegni

  17. Avatar margherita
    margherita

    la Lega dirotta 10 milioni in Tanzania e a Cipro. maroni era distratto…

  18. Avatar la zanzara
    la zanzara

    la crisi dell’auto non vi e’ stata nel 2011 : 1.755.000 vetture nuove vendute. E’ il normalissimo mercato che l’italia ha avuto negli ultimi 20 anni.
    la crisi “all’opposto” c’e’ stata negli ultimi 4 anni 2.400.0000 vetture in media , una anomalia appunto, anche perche’ le finanziarie finanziavano cani e porci, anche extacomunitari appena scesi dai gommoni senza alcuna garanzia e senza fissa dimora:……..bastava fatturare piu’ delle finanziarie concorrenti, poi si vendevano le sofferenze per abbassare i profitti…………………oggi le banche hanno tirato i remi in barca, e le auto nuove sono tornete ad essere acqistate solo da chi se le puo’ permettere……………………….le solite dei vecchi boom economici ( vedi auto vendute nel 87 / 88/ 89 / 90…..)

  19. Avatar Vittorio
    Vittorio

    1.65% la maledizione di Crepet.
    Finitela di invitare ospiti di Italia sul 2, se non volete chiudere la baracca.

  20. Avatar la zanzara
    la zanzara

    luca, la foto su riportata e’ malafede comunicativa:

    si tratta solo di un interporto (peugeot, citroen ) dove arrivano le vetture per poi essere smistate nei vari concessionari d’italia…………….quelle che vedete saranno si e no 10 vetture per concessionario…………………………..tutte le case automobilistiche, gia’ da un anno, lavorano quasi sul just in time, il che vuol dire che non ci sono stock invenduti, riducendo cosi’ gli ingenti costi finanziari anche per la rete di vendita.
    la crisi c’e’, io la definirei piu’ una curva bassa della sinusoide economica ciclica e naturale ; la crisi vera e’ degli stati e dei loro debiti dovuti a governanti sconsiderati , che oggi spremono le economie sane per mantenere i loro privilegi !!!!!!!!

  21. Avatar iatra
    iatra

    Diavolo di un Telese!….come ti permetti di non invitare personaggi che possano tenere sveglio il nostro amico Tenna? per esempio: Ferrara,Cicchitto,o meglio,la Santanchè?…per non nominare poi il massimo dell’eccitante: Gasparri e Capezzone!…così facendo,potrai catturare la senzazione di gioia nel tener sveglio fino alle 22 il nostro amico,obbligandolo,a non avere la forza di sottoporsi alla levataccia mattutina per esporre il proprio pensiero evaquato senza dover ricorrere alla supposta Eva-Qu. Ironia dela sorte,invece e purtroppo,per esporre ragionamenti inerenti all’articolo,e che filano lisci come l’olio,come quello di Zanzara,cosa dovremmo sorbirci? forse un concentrato di visione di personaggi come quelli che stasano le vie biliari del nostro amico?

  22. Avatar Renzo C
    Renzo C

    In questo articolo, anche interessante pur se leggermente markettoso pro DR, c’è una verità sicura al 1000×1000, questa:

    “Durante il viaggio alla ricerca della propria macchina, senza uscire, si può mangiare in un ottimo ristorante con specialità regionali. Lo gestisce uno straordinario chef molisano Federico Bocchini.”

    Quanto scommettete che Telese il ristorante lo ha provato di persona? :)

  23. Avatar EdmondoCosta
    EdmondoCosta

    Per quale ragione qualcuno dovrebbe vantarsi di essere ebreo e, parrebbe anche qualcosa di più, ebreo sefardita?
    Edmondo

  24. Avatar margherita
    margherita

    infatti non mi vanto : lo sono.

  25. Avatar margherita
    margherita

    fuori argomento : solidarietà di molti intellettuali alla figlia di Ezra POUND

  26. Avatar iatra
    iatra

    Margherita (5) e Margherita (24)…sei o non sei?…sei o ci fai?

  27. Avatar EdmondoCosta
    EdmondoCosta

    @ 24-5

    Margherita, non capisci neanche ciò che scrivi o lo dimentichi subito.

    “…….per quale motivo dovrei “vantarmi” di essere ebrea sefardita senza esserlo?”
    Chi ha scritto la frase?
    Non hai scritto “affermare”, hai scritto “vantarmi”.
    Ora, se volessi, potresti anche rispondere alla mia domanda posta con serietà.
    Ciao.
    Edmondo

  28. Avatar EdmondoCosta
    EdmondoCosta

    @26

    Iatra, andando direttamente a ribattere a Margherita, non avevo letto il tuo ovviamente correttissimo commento.
    Buon anno.
    Edmondo

  29. Avatar Nat
    Nat

    Salve Dr. Telese, 3 foto abbastanza veritiere ma aggiungerei qualche dettaglio visto che lavoro in questo settore .

    1 – Il mercato dell’auto è stato drogato come il Turbo-capitalismo (incentivi statali, finanziamenti tasso 0 e non , concessi anche a chi non aveva titolo.) Ricordo una vendita di una autovettura € 28.800 anticipo 300 euro (contanti) 3.000 usato 25.000 di finanziamento. Era logico che non potesse durare. Usando una metafora se prendi un cavallo e lo droghi avrai prestazioni eccezionali per alcuni anni ma poi… avrai un calo fisiologico.

    2 – Non dimentichiamoci mai che il mercato dell’auto sta usando una tecnologia di 150 anni fa…. MOTORE A SCOPPIO. Alternative “forse” esistono ma nessuno le tira fuori.

    3 – In un convegno della FEDERAUTO ex Federaicpa si ragionava in questi termini:
    Esistono delle Fabbriche con degli operai che produco TOT Auto al giorno…. queste auto devono essere vendute ridurre la produzione non se ne parla perche’ questo significherebbe perdita di posti di lavoro…… Quindi piazzali pieni, auto a km 0, i migliori clienti delle case automobilistiche sono i Concessionari stessi che per raggiungere gli obbiettivi a cui sono legati dei bonus economici si auto acquistano le auto che sperano di vendere in futuro e prendere il bonus che ti permette di “salvare” il Bilancio.

    Nessun funerale quindi ma eutanasia dell’auto.

  30. Avatar Angelo

    Le attivita si ammalano ma non muoiono mai ( per fortuna ) io possiedo seicento stalli auto con protezione antigrandine con uffi commerciali e un centro servizi per le preconsegne;
    In questi anni e quasi vuoto e per me non e’ facile da sostenere imu,tasse varie,consumi di
    illuminazione e manutanzioni ma essendo stati formichine ci possiamo permettere di resistere ancora oltre ventanni: noto che nel settore sono disorganizzati con costi insostenibili
    pero se si raggruppassero in una decina di commercianti stivando i veicoli sotto antigrandine ed ognuno vendere il proprio prodotto avrebbero dei costi bassissimi i quali li aiutano ad attraversa questo periodo di crisi che credo non sia solo un periodo ma continuera su questa linea e chi avra abbattuto i costi potra continuare a vendere ottenendo il
    giusto profitto; esempio chi ha un ambiente con una sessantina di veicoli con tanto di vetrine avra dei costi altissimi che non gli consentiranno di continuare l’attivita ,danoi con questi numeri si paga una cifra quasi irrisoria con costi bassissimi e questo li aiuta a rimenere sul mercato .

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