di LUCA TELESE
Speravo che Monti fosse l’uomo della provvidenza. Temo che sia diventato il tartassato-re della previdenza”. Carla Cantone, la segretaria dello Spi Cgil rappresenta quasi tre milioni di pensionati. È una dirigente solida, poco incline alla demagogia, da dieci anni nella direzione del primo sindacato italiano. Per questo stupisce la durezza con cui si oppone al decreto appena varato: “Questa manovra gravita all’ 80 per cento sui ceti medio bassi, e solo per il 20 su quelli medio ricchi. Francamente é inaccettabile. Monti aveva detto: rigore, crescita ed equità. Qui di equità non si vede l’ombra. Di crescita ce n’è poca o nulla. Il rigore è diventato sacrificio dei più poveri”. Anche lei ha pianto? Guardi, francamente mi sono arrabbiata, anzi direi addirittura incazzata. Non le è piaciuto l’atteggiamento del ministro Elsa Fornero? Non mi permetto di entrare nei sentimenti delle persone. La rispetto. Anzi, credo che sia stata sincera. In che senso? Si è resa conto che così pagano solo i più poveri. Ecco perché sono indignata. Le risponderanno che è demagogia. Sta scherzando? Così i più poveri pagheranno quattro volte. Mi spiega perché? Perché pagano con la mancata rivalutazione delle pensioni. Poi pagano con l’Ici. Poi con l’Iva. Poi con l’Irpef delle regioni. Poi pagano con le mancate detrazioni, e infine pagano ancora una volta indirettamente con il taglio dei servizi, a partire dai trasporti locali. Le pare accettabile? Monti le risponderebbe dicendo che è stata messa la tassa sul lusso… Ma per carità! Quello è un obolo ridicolo. Vogliamo davvero paragonare i 50-100 euro tolti a chi è già al limite della povertà con i mille euro tolti a chi ha macchine e barche di lusso? Lei considera poveri i pensiona-ti a cui viene applicato il blocco delle rivalutazioni? Certo. Intanto perché il limite di 900 euro lordi vuole dire 820 netti! Si paga da 900 euro in su. Sono i soldi con cui a malapena si campa. Ci sono sette milioni di persone fra 800 e 2. 000 euro, come si può pensare di non proteggerli? Si dice: è una misura temporanea, dura solo due anni. Ridicolo. Anche perché, già adesso, per un complicato meccanismo che viene chiamato “perequazione”, le pensioni recuperano solo il 70 per cento del potere d’acquisto che perdono. Ora, con questo blocco, quei soldi non li recuperano mai più! Come giudica il fatto che i soldi per garantire la rivalutazione delle pensioni tra i 500 e i 900 dovrebbe arrivare dalla tassa sui capitali scudati e quindi sia un po ’ a rischio? Inaccettabile. Se dovesse saltare si allargherebbe la forbice tra i poveri e i ricchi. Ma soprattutto mi chiedo: tutto questo per recuperare 4 miliardi di euro. Il sacrificio non vale questo risultato. Vi diranno: siete un sindacato conservatore che non fa controproposte. Al contrario. Abbiamo sempre detto che un prelievo sopra i 75 mila euro per tutti i redditi raggiungerebbe agevolmente lo stesso gettito. Quello sì che sarebbe un contributo di solidarietà. Ma i numeri tornano? Ci sono sei milioni di superpensioni in questo Paese. Non siamo certo degli irresponsabili. C’è qualcos’altro che volete? Una patrimoniale vera. Da 10 miliardi. E ai partiti chiedete qualcosa? I partiti questa manovra così com’è non la possono votare. Se viene posta la fiducia, il Partito democratico sará costretto a farlo. Sarebbe grave se accettassero un bavaglio. Se non svolgessero il loro dovere, che è quello di tutelare i loro elettori. Ma non potevate chiederlo voi al ministro? Non ci ha mai voluto parlare. E anche questo lo considero grave. Il governo avrebbe fatto meglio a consultarci. Quindi il vostro non è un no tattico? Scherza? Sciopereremo ogni giorno, se serve. Questa è una patrimoniale contro i poveri. Ancora? Sì, è da tre anni che siamo in piazza. E ci torneremo ancora. Questa manovra è il regalo avvelenato di Silvio Berlusconi, è il prezzo che paghiamo per il suo fallimento.
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