Luca Telese

Il sito web ufficiale del giornalista Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Pesaro 2001, l’anno zero di Penati

di LUCA TELESE

Appunti per una sliding doors story della sinistra italiana. Dice Fabio Mussi a Giorgio Meletti su Il Fatto di ieri: “Prego il signore che non ci sia connessione fra l’acquisto della Milano-Serravalle fatta da Penati nel 2005 e la scalata alla Bnl lanciata negli stessi mesi dall’Unipol di Consorte. Sarebbe una bomba atomica, un sacco di gente dovrebbe andare a casa”. Vero. Dice Fabio Mussi – uno dei principali dirigenti della Svolta di Occhetto, oggi padre nobile di Sinistra e libertà – che il passaggio decisivo nella storia della sinistra recente è stato il congresso di Pesaro. Quello, cioè, che vide vincere la destra interna, salutò l’ascesa di Piero Fassino, battezzò la scalata al vertice dei riformisti milanesi capitanati da Filippo Penati: fino ad allora la destra era stata corposa minoranza. Da quel momento in poi divenne decisiva nei rapporti di forza della Quercia. 
Vale la pena farlo, allora, questo gioco di storia eventuale. Tornare a quella porta rotante di Pesaro, immaginare cosa sarebbe cambiato. Intanto perché, in questi anni veloci e feroci, la sinistra ha perso per tre volte contro Silvio Berlusconi, senza mai guardarsi indietro: non una riflessione, non una analisi, un tentativo di immaginare cosa cambiare. E poi perché in quegli anni nasceva la vera anomalia italiana. In tutta Europa quando i leader perdono vanno a casa, da noi quando perdono, i leader occupano casematte e conquistano posizioni. Infine la perla: in tutto il mondo chi perde cambia classe dirigente, in Italia, il gruppo dirigente della Bolognina (con l’unica eccezione di Mussi, che si è tirato indietro) siede ininterrottamente nella stanza dei bottoni dal 1989 a oggi. Ovunque si cambiano i leader, in Italia i leader hanno cambiato partiti e simboli, come si cambiano i calzini, per non cambiare loro stessi. 
E allora facciamolo il gioco: a Pesaro, nel novembre del 2001, si sarebbe dovuto analizzare la sconfitta. Ma siccome il candidato segretario era il vicepremier designato che aveva perso le elezioni (Fassino, appunto, numero due di Rutelli) la catastrofe che aveva prodotto la caduta del primo governo dell’Ulivo rimase un omissis. Con un processo speculare, negli stessi mesi, Rutelli, l’altro sconfitto, diventava padrone della Margherita. Il nume tutelare delle due leadership era allora (come oggi con Bersani) quel Massimo D’Alema che aveva teorizzato (a Gargonza nel 1996) l’indispensabilità dei professionisti della politica (cioè se medesimo) e la futilità della società civile (cioè i cittadini che avevano portato l’Ulivo alla vittoria). Per questo a Pesaro il nome di Prodi rimase un tabù, esattamente come dopo la detronizzazione del 2008. Prodi ha vinto due volte ed è stato rimosso due volte. La prima volta da D’Alema con il discorso di Gargonza, la seconda volta da Veltroni, con il discorso di Orvieto (in cui si teorizzava quella puttanata galattica che è stata la “vocazione maggioritaria”).
E allora Pesaro, 18 novembre 2001. Sul palco due duellanti anomali. Da un lato Piero Fassino, il travet piemontese trasfigurato in leader, un fantasma pallido che pareva salto fuori da un bozzetto di Egon Schiele. Dall’altro Giovanni Berlinguer, il fratello di Enrico, l’antieroe. Non avrebbe nemmeno dovuto correre lui: ma Veltroni e Cofferati declinarono l’invito: cane non mangia cane. Eppure quella mattina l’applausometro impazzì segnando un anticiclo rispetto al risultato del congresso. Avrebbe vinto Fassino, tiepidamente accolto, con la sua relazione da apparatnick. E perso Berlinguer, candidato del neonato Correntone, subissato dagli applausi. Me la ricordo quella giornata di paradosso. Giovanni, con accento sardo, occhiali da miope e implacabile ironia, toreò piantando banderillas su D’Alema. Il quale, non potendo presentarsi come leader (metà del partito avrebbe dato la vita perché accadesse, l’altra avrebbe fatto altrettanto per impedirlo), mandava avanti un grigio prestanome. E così Berlinguer toreava: “Tu Massimo non me ne avrai a male…”. Tu Massimo, ombra, fantasma, che aleggiava sul congresso. E poi Piero: il giovane che parlava da vecchio, contro il settantenne che parlava da giovane. Il cuore del discorso di Berlinguer di quel giorno, è ancora il cuore del dilemma della sinistra di oggi. Democrazia, rischio-regime, questione morale: “Che specie è questa destra, che sposa interessi legittimi a interessi loschi e diffusi, in un processo che allenta il livello di moralità pubblica? Il governo Berlusconi accresce gli storpi morali. Ho visto una vignetta, ‘Democrazia diretta’, che recitava così: 1993 – sindaco eletto direttamente dal popolo; 1999 – governatore eletto direttamente dal popolo; 2001 – leggi scritte direttamente dagli imputati”. Mi ricordo cosa accadde, nella sala di Pesaro, dopo un congresso in cui i vincitori non avevano nominato nemmeno una volta il Cavaliere. Un boato. Tutti in piedi, un applauso lungo un minuto. Veltroni annuiva, DAlema, sorrideva, come per dire: troppo facile. Immaginavo un duello di titani. E invece il lìder maximo e il suo candidato diafano, preferirono glissare. Giovanni andò giù come un trapano. Il discorso di una vita, il discorso più bello di una vita: “Claudio Fava mi ha segnalato come nella sua Sicilia il difensore di Riina sia vicepresidente della commissione Giustizia! Cosa diciamo noi?”. Brusio, sconcerto, smarrimento. Poi i giovani: “Come possiamo ignorare la straordinaria forza del movimento no global, il primo grande movimento di massa che non chiede niente per se stesso?”. Ancora Berlinguer: “Vedo un risveglio del movimento sindacale, la grande manifestazione dei metalmeccanici. Il nodo è questo: la contrattazione del lavoro è collettiva, e non si licenzia senza giusta causa!!”. Qualcuno pestava con i piedi. Solo un anno prima D’Alema attaccava Cofferati dicendo: “Non possiamo limitarci a sventolare i contratti nazionali davanti alle fabbriche!”. Curioso che il rosario dei problemi di oggi sia ancora quello: rapporto con la società civile, referendum, diritti, legalità. 
Quel discorso di Berlinguer, nella mia memoria, era stato un bivio. L’ultima volta in cui in un congresso dei Ds sono risuonate le domande giuste. Il popolo della Quercia si spellò le mani per lui, e poi invece arrivano i cingolati dei Penati, la via finanziaria al riformismo, i furbetti e i capitani coraggiosi, la Gavio-Serravalle, e l’unico vero momento di emozione della carriera di Fassino: “Abbiamo una banca!!!?”. Se si vuole rileggere la storia, per capire dove si è smarrito il filo, bisognerà ripartire, a sinistra, da quelle domande, ancora senza risposta. Ma anche dal baratto anti-economico di un frammento corposo della base democratica: applaudire le belle bandiere e chiudere gli occhi sui brutti affari. Pensate cosa accadrebbe, se da domani si facesse il contrario.


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66 risposte a “Pesaro 2001, l’anno zero di Penati”

  1. Avatar la zanzara
    la zanzara

    gianluca

    …..angelo propone una rottura con il passato, una rivoluzione totale da affidare ad uno schema vecchissimo e che e’ stato in passato piu’ fallimentare dell’attuale coalizione ; bha

    ad ogni modo, angelo, quale sarebbe la parte migliore del pd? chi lo stabilisce? e chi si occuperebbe di eliminare la parte “peggiore”? la magistratura politicizzata ?

  2. Avatar la zanzara
    la zanzara

    p.s.

    per magistratura politicizzata intendo non che essa non faccia bene il proprio mestiere, anzi, ma che abbia il torcicollo e non guarda dove gli pare………………………………………..

  3. Avatar margherita
    margherita

    imbarazzante Amato quando parlava della sua pensione lorda e netta . questa mattina ho incontrato un altro pensionato : Toni Negri

  4. Avatar margherita
    margherita

    grande LEPORE ! accompagnamento coatto se B non si presenta !

  5. Avatar Angelo

    Non hai capito bene Zanza ,forse solo la parte iniziale ,sul chi decide nel pd ho giò risposto sopra ,la base e primarie interne ..
    Gianlux
    sto dicendo che oggi un governo di sinistra vera non deve certamente arrivare ad una rivoluzione comunista ,sto dicendo che accantonato l’ideale di fondo ideologico oggi SEL IDV E PD hanno (vatti a vedere i loro singoli programmi ) iddee molto chiare e comuni su quel che bisogna fare ora per risolvere i problemi del paese ,dunque non son distanti come pensi (salvo forse su qualche questione marginale internazionale -guerra ecc)
    Dunque possono governare bene .Prendi nDi pietro è di destra ma i suoi comportamenti concreti ed ax zioni sono quasi piu’ a sinistra di quelli di vendola. I moderati sono nel pd ,che pero’ liberato dagli interessi dei vertici di casta ,nella sua base e nei giovani ha idee e programmi a breve moltio simili a quelli di vendola e di pietro.Insomma non si tratta di una ammucchiata da mastella a Bertinotti stavolta .Non ci saranno i litigi avendo di fondo programmi comuni prima ancora di costruire quello di coalizione e di scegliere il leader con primarie. Non vedo alternative per salvare il paese se no quello di riviotare se vi fa piacere questo regime di corrotti ed incapaci.
    Detto questo vi pregerei OLTRE AD ANDARE A VOTARE PER ILREFERENDUM SULLA RIFORMA LEGGE ELETTORALE A LEGGERVI (se non avete visto ieri llL’INFEDELE ) questo mio pistolotto ma che credo sia importante a livello di informazione (Mi piacerebbe che Telese ne facesse anche lui una puntata)

    Aberrante ed inaccettabile quel che sta accadendo : politici e governi europei che si fanno ricattare dagli speculatori internazionali che spingono per far pagare ai cittadini tutti i costi dei danni da essi stessi provocati.

    Come ?

    Di nuovo imponendo nuove sanguinose manovre e riforme sulle pensioni. Purtroppo oltre ai governi asserviti abbiamo media che non informano i cittadini sui meccanismi ricatti e vessazioni che stanno dietro la crisi.

    Ne ha parlato ieri per la prima volta in tv, l’economista Fumagalli all’Infedele :

    i poteri forti che detengono gran parte dei debiti pubblici europei , corresponsabili della crisi , ora ricattano speculano coi soldi pubblici forniti alle banche e salvate dal fallimento. Una doppia beffa . La enorme ricchezza di costoro si concentra in 5 grosse banche internazionali e 5 sim :

    10 istituti finanziari che ricattano e comandano sull’intero pianeta.

    Costoro impongono sacrifici al mondo intero senza che gli imbelli governi europei ed americani reagiscano minimamente .Eppure sono pochi individui .

    Basterebbe, come sottolineava Fumagalli , minacciare costoro di non pagare gli interessi da strozzinaggio imposti per costringerli a ridimensionare le loro pretese egemoniche per bloccare i loro ricatti rivoltanti.

    Nessuno però ha il coraggio di farlo, cosi’ assistiamo a richieste sempre più inique ed ingiustificate di manovre aggiuntive ancor piu’ sanguinose , sotto la spinta di crolli di borsa che questi stessi poteri provocano ad arte per generare paura nelle masse e giustificare agli inconsapevoli cittadini la presunta necessità di nuove strette economiche .

    Cosi’ si riparla di nuovo in Italia di innalzamento ulteriore di età pensionionabile ed altri tagli ,come se non bastassero quelli già fin qui iniquamente perpetrati. Facessero almeno una patrimoniale sui ricchi , no meglio spremere fino all’osso le vite dei sudditi.

    Berlusconi e Tremonti pavide pedine , come altri governanti europei chinano il capo ed obbediscono a costoro alla Germania ,capofila di questa truffa interessata ..

    Anche nel resto d’Europa, mentre gli speculatori diventano sempre piu’ arroganti e pretenziosi e ricchi, la politica ,invece di mediare quantomeno e difendere i popoli si inchinano a questi pochi delinquenti che stanno succhiando il sangue e la vita dei cittadini europei.

    Occorre che giornalisti ,media e cittadini piu’ consapevoli reagiscano e si informi su quanto sta accadendo,sulla truffa colossale in atto a nostro danno da parte di questi avvoltoi della finanza.

    Smascherare le loro trame e lottare per un Europa vera capace di ricostruire il primato della politica e del bene comune sullo strozzinaggio dei poteri forti di questa finanza malata e insaziabile , è il primo passo per uscirne prima che una rivoluzione porti a guai ben peggiori

  6. Avatar la zanzara
    la zanzara

    angelo,

    ma tu fantastichi : renzi, sindaco di firenze ha buttato fuori un assessore di idv………………………adesso giiunta monocolore del pd

  7. Avatar breny
    breny

    Andrea Fumagalli finalmente in tv…. non me l’aspettavo da quel conformista di Lerner.
    Ottima scelta.

  8. Avatar Angelo

    zanza chi se ne frega di renzii sindaco (bisognerebbe oltretutto capire bene il perchè di quel che affermi sia accaduto a livello locale) qui parliamo di livello nazionale e non mi riferivo solo a lui che pure è importante come rottamatore come parte migliore del pd ,ma l’insieme delle forze migliori del pd che esclude a livello di governo del paese i personalismi.
    in ogni caso visto che non vi va bene nulla cosa proponi tu di concreto ? ti invito a rispondere a queste semplici domande dando per scontato che anche tu voglia riformare la politica e cacciare le caste.
    1Chi puo’ farlo (se non dipietro e vendola )? Le caste certo non cacciano se stesse ti pare?
    2-chi ha nei programmi riforme come patrimonile sui ricchi ,riforma del parlamento della legge elettorale lotta alla corruzione all’evasione e difesa dei ceti piu’ deboli?
    2 Quale alleanza puo’ concretamente stando ai sondaggi vincere le elezioni?
    correggimi nse sbaglio:
    1-pdl -lega e casini (che ha sempre detto di voler andare da solo)
    2-Pd di casta terzo polo e parte del pdl (questa si che sarebbe la rovina d’Italia caste di destra centro e sinistra unite ) ma non mi pare realistica se non a livello di transizione temporanea.
    3-SEL IDV E PD (che hanno 6 punti di vantaggio su pdl e lega)
    ATRE ALTERNATIVE ORA NON CE NE SONO DUNQUE DICHIARATI QUALE SCEGLI’? Quale ti sembra meno peggio alla luce delle azioni ?
    quella di non votare facendo il gioco delle caste?
    di qui non si scappa mi pare sia tu che fantastichi..
    Infine ti ribadisco che una vera alleanza di sinistra con prevalenza radicale NON HA MAI GOVERNATO IN ITALIA ,MAGARE POTREBBE STUPIRE TE E GIANLUX IN POSITIVO…
    oggi del resto abbiamo toccato il fondo e peggio di cosi’ stai certo non si puo’ fare..

  9. Avatar Angelo

    brenny
    credo sia importante far conoscere ai cittadini il messaggio di fumagalli ,gad per una volta ha dato spazio ma dovrebbero farlo anche altri…

  10. Avatar Francesco
    Francesco

    Per Angelo, in particolare per i commenti 16,35,55
    Non voglio essere prolisso,perciò ti dico dolo due o tre pensierini: per me Vendola o chi per lui può propugnare tranquillamente il limite di 3 mandati, io non concordo perché avremmo mandato presto a casa gente come Nenni(nel 58…),Togliatti(idem),Moro(idem con patate),Pertini…poi la repubblica l’avrebbe retta Teardo…cmq vs bene, solo che giacchè Niki ipotizza sue candidature a premier, sono certo che intende farlo senza candidarsi al Parlamento…
    Poi quando mi dici che le differenze nel CSx sono su temi secondari e fai l’esempio della guerra, bah, posto che la politica estera e la politica di difesa nom mi sembrano robette, tanto che Turigliatto ci mandò in crisi su queste robette(crisi poi rientrata per il rotto della cuffia, poi arrivò il colpo di grazia di Mastella) di grazia mi dici de Vendola è d’accordo con l’intervento in Libia o se conosci le posizioni dell’Idv sulla questione G8 di Genova, sul quale Di Pietro ha sostenuto le posizioni della Polizia, a torto p a ragione, più degli ex Dc del Pd?
    Ah, poi non ho capito com’è che nell’ipotesi di coalizione centrista(alla quale anche io sono contrario)il Pd viene definito casta, miracolosamente in altra coalizione non lo è…

  11. Avatar Gian Luca
    Gian Luca

    Guardate che Angelo al di la delle sue elucubrazioni e farneticazioni su certi temi e certi convincimenti non ha poi tutti i torti. L’analisi che fa di un’Italia ed aggiungo io di un’Europa pedine di sistemi economici che ormai hanno baipassato da tempo il peggio del capitalismo è realistica. Io non so come si uscirà da questa spirale di crisi innescata ad arte,so che uno dei momenti storici più drammatici che diede inizio al consenso nazionalsocialista in germania fu proprio quell’humus sociale preparato dalla grande crisi di un dopoguerra tragico ed umiliante per i tedeschi.
    Il grande pericolo che vedo io è quello di una svolta autoritaria, non immediata sia chiaro ma possibile. Dobbiamo prendere atto che il nostro mondo è cambiato, che non si può più esigere una vita di diritti ma si deve esigere da tutti una sana partecipazione ai doveri.
    Io so benissimo che ciò non sarà possibile, e nel lungo periodo purtroppo assisteremo a tragedie sociali mondiali fino a che non si capirà che un sano socialismo solidale, basato sulla supremazia del popolo come entità attiva ma non ideologica, vera e non astratta che non deve avere rappresentanti che lo indirizzano male, è la strada unica e maestra.
    Io sogno un socialismo di coscienza, dove ognuno vive per il bene della collettività facendo così implicitamente il suo. Questo stato di coscienza però non può venire da questa generazione…ma dalle prossime.
    Ora come ora dobbiamo stringere i denti.

  12. Avatar Gian Luca
    Gian Luca

    Ma grande lepore de che? ho letto adesso questa cazzata di margherita. Innanzi tutto Berlusconi è parte lesa, poi ti ricordo che è prerogativa del pres. del consiglio risolvere a palazzo chigi questo tipo di situazioni ricevendo i magistrati che ricordo sulla base delle solite intercettazioni si sono inventati questa storia per supportare in modo indiretto la politica militante. e la colpevolezza del premiier magari in u n secondo periodoMA AL DI LA DI QUESTO ERA NECESARIO SBANDIERARE CERTE DICHIARAZIONI IERI? MA TI RENDI CONTO CHE STIAMO CON L’ACQUA ALLA GOLA E QUESTA GENTE ROVINA UN PAESE PER COLPIRE BERLUSCONI CHE E’ PURE PARTE LESA FORMALMENTE MA OBIETTIVO DI FATTO?

    MA CHI SEI MARGHERITA? ma come ti viene i mente di dire grande lepore con un paese in pericolo?
    Poi ancora negano la militanza ed il soladizio tra procure di sinistra, politica e giornalisti.

    IN amicizia non ti offendere.

  13. Avatar Angelo

    Francesco
    gli esempi che fai Nenni ecc ec appartengono aBEN ALTRA EPOCA quella dove c’erano ancora persone serie ed un sistema meno malato dell’attuale dunque oggi bisogna prender atto che il ricambio è diventato fondamentale e la proposta va in tale direzione.
    Se togli dal pd i guerrafondai Dalemik e qualcun altro che ha idee similari vedrai che anche sulla guerra tante distnze tra vendola e base giovane pd non ci sono.
    Infine quanto a di pietro non ha assunto esattamente questa posizione ,da ex poliziotto ha difeso all’inizio ma non so essere preciso alcuni ma ha nche poi preteso chiarezza su quel che è accaduto mutando parere.
    In ogni caso si tratta di situazioni passate e particolari ,certo che c’è qualche diversità ma sui valori di fondo c’è comunanza e lo hanno dimpostrato le lotte comuni.Semmai la differenza sostanziale maggiore ,ma anche in questo Vendola e Di pietro son concordi,anzi dovrebbero allearsi, è sul fato che finchè i vertici attuali pd (D’alema Veltroni Letta (salvo solo la Bindi ) Finocchiaro ed appendici dalemiane non cedono il posto , difficile sperare che il Pd si rinnovi davvero :il caso Penati insegna ,difatti in merito Serracchiani,Renzi e Civati hanno assunto una posizione ben diversa da quella di Bersani e Fassino…

  14. Avatar Angelo

    Gian lux bonta’ sua per il riconoscimento
    per il resto condivido il discorso tranne che il finale nel senso che come sostengo nel mio ultimo sarebbe possibile uscirne anche ora se ci fosse piu’ informazione sui modi che qualcuno (economisti e intellettuali) stanno èproponendo ma che vengono censurati o poco diffusi dai media.
    Del resto basta far di conto come ha fatto l’ex dirigente di banca sui ricavati di una seria patrimoniale ma soprattutto su un minimo di volonta’ e coraggi da parte dei governi europei di contrastare la speculazione e gli strumenti come ha indicato Fumagalli ma anche altri ci sarebbero già

  15. Avatar Francesco
    Francesco

    Angelo, con pacatezza ti faccio presente che quando una condotta diventa obbligatoria per legge diventa parte dell’ordinamento, quindi il limite dei tre mandati riguarderebbe tutti, anche i”buoni”…
    Vedo che hai glissato sulla mia spiegazione,da te richiesta circa la battuta su Vendola…continuo a credere che, visto che parla di limite di mandato, vorrà evitare di candidarsi alle prossime politiche avendone già fatti 4,di mandati,e avendo ancora in corso la legislatura regionale pugliese
    Per quanto concerne Di Pietro:su internet, se vuoi, puoi documentarti, ma se deve ti aiuto :Di Pietro, a differenza di quel Dalemik che tu chiami guerrafondaio, ha votato CONTRO l’istituzione di una commissione di inchiesta suo fatti di Genova, e grazie al voto suo e dell’Idv la commissione per fare chiarezza, come dici tu, non si fece
    Un’ultima cosa: mi stai dicendo che la guerra in Libia(perché tale è, inutile nasconderselo)è roba da guerrafondai come Dalemik? E quando Dalemik come ministro degli Esteri volle guidare la missione militare in Libano per fermare gli attacchi reciproci fraHezbollah e Israele?anche lì guerrafondaio?
    Ecco perché non mi raccapezzo più nella sinistra nella quale milito da anni, l’intervento in Libia equivale a quello che fecero gli angloamericani in Italia in appoggio ai partigiani…per me, ovviamente. Per te, se capisco bene, è roba da guerrafondai
    Viene da chiedersi come faremo(non tu ed io, che siamo semplici elettori)a governare insieme…

  16. Avatar Angelo

    questione di capirsi caro Francesco intanto cominciamo a dirci chiaramente per chi intendiamo votare e perchè
    se leggi i miei post precefdenti mi son espresso chiasramente sulla base di analisi sui comportameti concreti con cui ritengo si debbano giudicare uomini e partiti al di la’ di demagogia e chiacchere.
    Su tale base in sintesi io auspico una coalizione pd-IDV-SEL sperando in un rinnovamento parallelo del pd (liberazione da caste ed apparati interni).Per questo ritengo che oggi occorra dare maggior forza a coloro che con le azioni ultime ha dimostrato di voler davvero cambiare questo sistema. Darai atto che Bersani è attualmente la palla al piede il temporeggiatore con una politica incerta ed ambigua.
    Di pietro è stato fautore di tutti gli importanti referendum di una opposizione dura e senza sconti ,è stato l’unico a presentare proposte in parlamento per abolizione province ,abolizione di vitalizi e privilegi vari GLI HANNO VOTATO TUTTI CONTRO PD COMPRESO.
    Dunque a me interessa relativamente il fatto da te citato del passato nessunoo è perfetto ma riconoscerai che è il solo ad aver fatto vera opposizione nei fatti.
    Vendola è un elemento di propulsione importante pure lui con qualche difetto .
    Ma il punto chiave è che SENZA PRIMARIE DI COALIZIONE E PROGRAMMI CONCORDATI DAL BASSO (Napoli e Milano insegnano ) non c’è speranza di partire davvero a costruire una seria alternativa e converrai che anche su questo chi frena è il Pd.
    Oggi inolttrer si richiedono sdelte chiare el radicali dunque il mio appoggio andrà o a SELo IDV.
    Chiarito cio’ non ho glissato la tua domanda ma non ci siamo capiti iper 2- mandati io intendevo a partire ovviamente dalle prossime elezioni,altrimenti non dovrebbe presentarsi quasi nessuno il che potrebbe anche essere una idea ma nella fase attuale rappresenta un rischio.Il concetto di fondo è quello di iniziare ioggi il processo di ricambio e poi c’è quello del progressivo svecchiamento.della classe politica.
    Infine io non mi riferivo tanto alla Libia ma allaguerra in Iugoslavia quando d’Alema gestiva il governo del tempo guerrafondaio è un termine improprio ma era una metafora per dire che messo alla prova si comporto’ come qualunque democristiano asservito agli interessi USA o dei fautori della guerra. Su questo chedo comunque che ognuno in coscienza sia libero di pensarla come sente .In tutti i partiti ci sono i fautori ed i contrari. Personalmente ho condiviso l’intervento in Libia NON QUELLO NEL KOSSOVO .
    Non è tanto questo il punto oggi ma che progetto di società si ha nel complesso ed anche su questo mi pare che il Pd non abbia idee chiare essendo purtroppo attraversato da caste apparati e correnti interne di diversa visione è questa semmai la debolezza della sinistra oggi SEL ED IDV sono piu’ coesi e con idee piu’chiare al loro interno.
    per questo auspico che la base pd costringa i vecchi capetti ad andarsene ..

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