Attenzione: questa recensione si autodistruggerà tra cinque secondi. Come devono essersi autodistrutti tutti gli articoli che non possono non essere stati dedicati alla vicenda. Perché non è possibile che il noto giornalista de La 7, Luca Telese, abbia ragione. Non è possibile che a un argomento tanto succulento (dal punto di vista mediatico, per l’amor d’iddio) siano state dedicate poche righe sui media e una sola, storica, intervista da Barbara Palombelli a Cesare Previti. Ma andiamo con ordine. Roma, via Puccini, 30 agosto 1970. Una stanza chiusa, tre morti. E non tre morti qualsiasi. Nell’abitazione di lusso del marchese Camillo Casati Stampa vengono ritrovati senza vita lo stesso marchese, la bellissima Anna Fallarino, diventata marchesa in seconde nozze, e l’amante di lei, il giovane Massimo Minorenti. Pochi dubbi sull’arma del delitto: il fucile da caccia del marchese. Molto più complesso risalire alla dinamica del delitto: il marchese ha ucciso la Fallarino prima di suicidarsi? O è stato forse Minorenti a sparare e il primo a soccombere è stato il marchese stesso? Non è questione di poco conto: in gioco c’è la successione in uno dei più grandi patrimoni italiani. Nel caso fosse morto prima il marchese, a ereditare sarebbe stata la Fallarino, in virtù di un testamento. Solo per pochi istanti, perché alla sua morte tutto sarebbe stato trasmesso ai suoi discendenti. Se la Fallarino fosse morta prima del marchese, invece, tutta l’eredità passerebbe alla figlia di primo letto di Camillo Casati Stampa, l’allora minorenne Annamaria. Non è questa la parte nascosta dai media. Anzi, il ritrovamento di un quaderno verde in cui il marchese annotava minuziosamente le scorribande sessuali a cui costringeva (o coinvolgeva?) la moglie per puro piacere voyeuristico fa sì che le prime pagine dei giornali siano per mesi e mesi piene di foto piccanti e racconti pruriginosi. E’ il seguito che viene coperto da silenzio. Nell’eredità che alla fine gli inquirenti stabiliranno spettare alla giovane Annamaria (quindi è il marchese, accecato dalla gelosia per quel giovane spiantato che è stato capace di conquistare il cuore di quella moglie che aveva fatto concedere a oltre mille amanti) è compresa anche una villa alle porte di Milano e un parco di 750 km quadrati. Diventati entrambi celeberrimi perché si tratta dei terreni su cui sorgerà Milano Tre e di Villa San Martino ad Arcore. Gli atti ufficiali parlano di un pagamento di molto sotto il valore corrente per quei beni, in più effettuato tramite azioni di una società del gruppo Edilnord (Finivest era di là da venire) che erano senza mercato, tanto che sarebbero stare riacquistate dalla società. Il fatto che, poi, il tutore legale della figlia minorenne del Marchese Casati Stampa fosse Cesare Previti, che diventerà avvocato e consulente di un allora giovane e rampante imprenditore milanese, complica ancora di più lo scenario. “La marchesa, la villa e il cavaliere” è un reportage giornalistico, avvincente come un giallo e che lascia la bocca amara come tante vicende di cronaca poco chiare. Complimenti a Luca Telese. Da parte nostra possiamo dire che, per una volta, non è stato complicato indovinare il colpevole.
La recensione di Giuliano
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18 risposte a “La recensione di Giuliano”
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chi è Pasini ?
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Vedi Telese, per la prima volta mi sono inserito nel blog, disgustato dal tuo comportamento, non vorrei ricordare male, in una trasmissione di “In onda”.
Oggi rientro per invitarti a smetterla con pagliacciate, tipo l’articolo riportato.
Vuoi imitare Crozza?
Non credo: Bersani ha quasi raggiunto la perfezione!
Vuoi imitare Parenzo?
Gli rubi lo stipendio o la parcella!
Vuoi imitare Travaglio?
Lui è il bello lucente, tu, invece…..!
Posso confessarti una cosa: ti ritengo, come giornalista, molto più bravo di Travaglio, tenendo però presente il fatto che io non ritengo Travaglio, nel modo più assoluto, un bravo giormalista.
Lasciamo perdere, per carità, la qualifica di scrittore!
Sarebbe come definire scrittore Saviano!
Riguardo all’articolo, smettila di fare il clown.
O hai veramente deciso di ritirarti nelle tue librerie?
Edmondo -
scusa EdmondoCosta ma tu perchè ci leggi ?
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Anzitutto posso dirti che leggo tante cose e tanti giornali, e non solo quelli che mi piacciono.
Tra gli altri, leggo normalmente “Il Fatto”, giornale che disprezzo per principio, data la sua impostazione “ghigliottinara”, da sottoscala di cancellerie di tribunale!
Tutto questo perchè?
Semplicemente per comunicare ed esprimere opinioni e sentimenti.
Ti sembra una buona ragione?
Edmondo -
Edmondo Edmondo! Non è bello dire quelle cose…! Mi sembra di risentire il Cav. quando disse alla Bindi che era molto più bella che intelligente. Comunque, su Travaglio, ne convengo con te, per il fatto che forse ha sbagliato indirizzo universitario: sarebbe stato molto più abile come PM che come giornalista.
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Non si capisce perché non dovrei pubblicare la recensione…. Perché a te non va?
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tenna piero : Travaglio è laureato in storia e si sente. è bravissimo e voi siete solo invidiosi perchè oltre a essere intelligentissimo è BELLISSIMO
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Per me tu stesso Luca ti rendi conto delle cose forzate che certi pezzi ultimamente hanno. Da quando hai litigato, anzi ti sei permesso di criticare la nobildonna del fatto….sembra quasi che debba dimostrare qualcosa a qualcuno.
Renditi conto che ci sono domande senza risposta che aspettano un buon giornalista che abbia il coraggio di provare ad investigare.
Che FARA’ il nostro buon Luca Telese? -
ma Beatrice Borromeo che ho visto qualche giorno fa a ST Tropez ( su un giornale … ) lavora ancora al Fatto ?
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ma che bello il pezzo di Luca Archibugi sul FATTO di oggi
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@ Margherita.
L’opinione personale, nulla ha da spartire con la bellezza e l’intelligenza altrui e, a parte il fatto che io corro ancora per la normalità sessuale, che sia bello, non mi sconvolge, credimi. Inoltre, quando avrò l’onore di leggere un suo trattato di storia, o un articolo che esuli dalle solite invettive contro qualcuno, mi ricrederò sicuramente sulle sue capacità giornalistiche. Ti prego, tu che sei fervida ammiratrice di questo mostro di bellezza e di intelligenza, illuminami, se sei a conoscenza di qualche suo spurgo letterario, così, magari, potrei anche darti ragione, sulla sua intelligente bellezza! Per quanto riguarda l’invidia, lascia perdere, ti prego…!
Alla mia età, si ha solo gelosia per la gioventù altrui e non certo per la bellezza o l’intelligenza. -
il mio adorato Marco : è il miglior giornalista italiano . meglio che non scriva libri di storia come quelli di Pansa NO ? sarei curiosa di sapere caro tenna : ma tu li leggi ogni giorno gli editoriali di Marco ? mi sa di no
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Margherita !….ora stai cominciando veramente a rompere ciò che la natura ha negato a voi femmine ! Non ti puoi permettere di attaccare,nominandolo,il mio grande camerata Tenna,che,cometutti noi,possiede l’incrollabile certezza della verità di giudizio. E poi,cosa ti aspetti in futuro dal tuo adorabile Travaglino?…se non l’hai ancora capito,te lo spiego io: Marco è uno dei nostri !…lo è sempre stato e sempre lo sarà ! Vedrai come cucinerà i rossi al momento in cui,quell’inetto al potere,non essendo riuscito in 17 anni a costruire il nostro sogno per il quale,noi duri e puri,lo abbiamo sempre appoggiato,dovrà lasciare la scena. Torniamo a noi,cari camerati Tenna,Edmondo,Gian Dux….se un giorno dovessimo riuscire a rivivere nel nostro sogno,statene certi,il vostro tanto vituperato Travaglio,potrebbe ambire alla presidenza di un rinato Tribunale Speciale che tante soddisfazioni ci dette in passato. Quindi,per concludere,moderate il linguaggio nei suoi confronti,perchè,se dovesse accadere,ne subirete le conseguenze,ed io,non potrei aiutarvi ! Meditate !…
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Edmondo,mi ero dimenticato disoddisfare una tua curiosità personale espressa nel precedente articolo: sono un conterraneo di quell’Alessandro Pavolini (fulgido esempio di sacrificio e soprattutto di cultura) a cui,in un post di qualche mese fà,mi permisi umilmente di paragonarti. Detto questo,vorrei spronarti a non considerare la critica che ti ha fatto personalmente Luca Telese in calce ad un tuo commento,noi rispondiamo,come ai vecchi tempi, “me ne frego!” Ciao.
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Da fogliano…
un camerata amico….
ps. Vendola vi vuole tutti amici…si ma a casa sua…Auguroni.
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gianluca : battutacce da caserma
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Margherita, in che cosa sbaglia Pansa?
Io non c’ero all’epoca dei fatti che lui racconta, ad esempio, ne Il sangue dei vinti (che ho letto solo qua e là).
Tu sì? Raccontaci, dai.
Quanto a Travaglio, ho visto qualche sera fa, su non so quale numero di RAI, vecchi filmati che parlavano della figura di Montanelli; Montanelli cui Travaglio dice di ispirarsi e del quale dice e/o pensa di essere l’erede.
Ora, premesso che Montanelli non mi è mai piaciuto, il nostro Travaglio è ben lungi dall’assomigliargli, ma proprio tanto, ma tanto tanto!
Lui (Travaglio) non avrebbe mai accettato un faccia a faccia (civile e cordiale) con Giorgio Bocca (c’era anche lui nei filmati)! -
Egregio Telese, tu puoi pubblicare tutte le recensioni che vuoi.
Mi sembra però ridicolo che siano recensioni per un tuo libro.
Pensi che possano creare l’interesse di qualcuno?
Tra l’altro, l’avevi già fatto!
E poi, basta vedere i commenti sul blog, che non ci sono.
Colgo l’occasione per invitare te e Luisella a smetterla con quelle ridicole sdolcinature pre-trasmissione!
Pensate di farci pre-ridere?
Ci riuscite abbastanza durante la trasmissione!
Edmondo
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