Luca Telese

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Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Mario, Berlinguer, Fratelli e sorelle d’Italia

Dunque succede questo: mi chiama Fabio Di Iorio – amico, autore televisivo – in questo momento impegnato nella piccola impresa estiva di Fratelli e sorelle d’Italia su La7. Mi fa: “Ma tu verresti a fare un monologhetto tratto dal capitolo che, nel libro che hai scritto sulla fine del Pci, hai dedicato al meccanico di Berlinguer, Mario Benedetti?”. Lì per lì gli ho chiesto se non fosse pazzo. Non perché non tenessi al mio libro (e al monologo che ne ho tratto portandolo in giro per l’Italia), non perché non credessi nella storia di Mario (che considero un’eroe dell’Italia civile). Ma perché mi chiedevo come si potesse comprimere un frammento di Italia così antitelevisivo e complesso nei tempi di un programma che ha una forte struttura comica. E come si potesse reggere il confronto fra le narrazioni dei comici di professione, e dei loro numeri che sono tarati per far ridere, e la storia del rapporto fra Mario, il meccanico di Corso Francia, e il segretario del “più grande partito comunista d’Occidente”. Una storia che per me aveva dei tratti quasi poetici, ma che apparteneva alla memoria di un’altra Italia.
Fabio è un temerario e mi risponde: “Di questo non ti preoccupare, lascia fare a me. Se ti allunghi taglio”. Ci siamo ritrovati nel teatro di posa di Cinecittà dove si registrava il programma: solo Fabio poteva mettere insieme una compagnia di giro in cui oltre al sottoscritto c’erano Riccardo Rossi (che ha recitato un monologo sublime sul rapporto con Alberto Sordi spalmato in venti anni), Pietrangelo Buttafuoco, con un intervento molto alto sulla controstoria d’Italia (deve andare ancora in onda), il carisma magnetico di Ascanio Celestini (e i suoi meravigliosi apologi sull’Italia del piccolo sovrano). C’era la grandissima Laura De Marchi (non so se avete visto mai la sua “operaia Elda”, sublime maschera chapliniana dell’Italia che lavora), e c’era un sorprendente Paolo Villaggio che doveva intervenire per dieci minuti e alla fine ha parlato per 35 (lanciando a Veronica Pivetti, che conduceva, continui tormentoni sul suo primo marito). La cosa più bella non erano le sue battute, ma un racconto molto vivido sulla liberazione di Genova, vista con occhi di ragazzo. Mi sono detto: sono tutti pazzi.
Nei corridoi e nei camerini grande clima da commedia dell’arte. Siamo entrati alle cinque, siamo usciti all’una di notte. Ma mi sono sentito meno fuor d’acqua di quanto non pensassi. Tutti i tempi dei mattatori sul palco erano costruiti per rompere la dittatura del metronomo imposta dalla lingua di Zelig, all’insegna del “dentro un altro” e “cinque minuti poi lo spot”. Qualcuno strappava la risata, qualcun altro faceva sorridere amaro. Qualcuno commuoveva, qualcuno faceva incazzare. Quando la puntata, che era stata registrata prima, è stata vista dai responsabili de La7 qualcuno ha obiettato: “Ma non sarà una cosa troppo complicata e rischiosa, in piena estate, quando la gente torna dal mare?”. Insomma, ero curioso due volte. Per l’esperimento coraggioso del programma, e per il riscontro che avrebbe avuto la storia di Mario, messa al fianco dei grandi mostri della comicità.
Ebbene, ieri il programma ha fatto il botto: 5,17 % di share, grande successo di critica e tante mail di persone che mi hanno detto di essere state felici di questo ricordo di Berlinguer, visto attraverso gli occhi di Mario. Così aggiungo due cose: chi va in Corso Francia, a Roma, proprio dietro il McDonald’s (che lo vorrebbe cacciare per allargare il locale), Mario lo trova lì, con la sua officina, e la sua carica di umanità. Secondo: anche rivedendosi, si impara qualcosa. Ho pensato che Mario ed Enrico, poi, non erano così alieni, in quel contenitore di storie: oggi, con le loro storie diverse, comuniste e parallele, possono dire ancora molto. Come si potrebbe dire per spiegarlo a Brunetta: l’Italia migliore.

Luca


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18 risposte a “Mario, Berlinguer, Fratelli e sorelle d’Italia”

  1. Avatar Anarchico Conservatore
    Anarchico Conservatore

    Berlinguer era davvero un grande uomo.E mette un infinita tristezza la piccineria umana e politica di tanti attuali leaders della opposizione,rispetto al segretario del piu grande partito comunista occidentale.

  2. Avatar margherita
    margherita

    l’attore Rossi imita troppo Enrico Montesano. Buttafuoco mi è insopportabile qualsiasi cosa scriva e non lo guarderò. scrive sul Foglio e affianca Giuliano Ferrara in tutte le sue iniziative pro Berlusconi. quindi bocciato. Villaggio è geniale

  3. Avatar Tenna Piero
    Tenna Piero

    @ Luca.
    Molto affascinante il tuo intervento su uno spaccato di vita di Enrico Berlinguer. Sicuramente, le persone localizzate esclusivamente nell’ ambito popolare e non certo nel contesto politico, hanno ravvisato l’onestà di un grande uomo della sinistra, del quale, nessuno dei suoi discendenti politici, ha preso esempio – come stabilisce poi la battuta del politico che rovina la reputazione della prostituta…! – Infatti, le ultime notizie di reato, mostrano anche una buona parte di aderenti al PD, magari, gli stessi che fino a ieri si indignavano ed accusavano la parte avversa di essere tutti malfattori.
    Ora mi viene in mente una domanda, Luca: hai conosciuto altri onesti come Enrico, nel vasto immondezzaio della politica Italiana, o è la classica mosca bianca?!?

  4. Avatar antonietta
    antonietta

    Berlinguer era <un ! dopo di lui il diluvio dei vari Baffino, Volter,Bersani,Fassino,Renzi e chi più ne ha ne metta. Come si potranno vincere le prossime elezioni con simili personaggi? Ci toccherà morire con B. ancora al governo? Nooooo…… Mi è piaciuto il video,sei stato bravissimo. Senza Luisella,ti dai alla pazza gioia.

  5. Avatar margherita
    margherita

    poichè non possiamo passare le giornate a rimpiangere i morti… che facciamo ?

  6. Avatar GIAN LUCA
    GIAN LUCA

    Berlinguer era un grande uomo, cercò di cambiare molte cose nel pci. Fatto sta che i rubli da mosca li prendevano in cambio di cosa non si sa, ma si immagina.

  7. Avatar la zanzara
    la zanzara

    provate ad immaginare cosa penserebbe berlinguer se vedesse l’attuale sx italiana………………………………..specie quando si spacciano per suoi eredi politici………………………

  8. Avatar margherita
    margherita

    Berlinguer : lo conosco pochissimo e non lo so giudicare. sicuramente era un politico per bene

  9. Avatar la zanzara
    la zanzara

    si margherita, era molto per bene, mica come questi cialtronetti di oggi…………………………………………

  10. Avatar margherita
    margherita

    più che cialtronetti io direi pericolosi

  11. Avatar margherita
    margherita

    che cosa dobbiamo pensare di una RAi che lascia andare Santoro ?

  12. Avatar Tenna Piero
    Tenna Piero

    Che ha fatto benissimo perchè Santozzorro ha portato con se anche le scorie che inquinavano la RAI a suon di bigliettoni pagati da tutti quelli che versano regolarmente i soldi del canone. Se è così utile, il milionario novello Santozzorro, perchè nessuna televisione privata se lo è preso? In primis, la sette, che avrà certamente un sicuro sostenitore, nella mia persona…
    Il mio timore però è che la Rai faccia retromarcia, che riassorba questo acaro a tutti gli effetti, costringendomi a cambiare programma nell’ora del suo andare in onda. Certo, è poca cosa, dirà qualcuno. Mi conforta l’idea o l’illusione però, che non sarò da solo a snobbare un essere così arrogante e presuntuoso…! Chi di noi avrà questa soddisfazione?

  13. Avatar EdmondoCosta
    EdmondoCosta

    Io, Liberale e democratico da sempre, per esprimere qualsiasi giudizio ed essere in grado di dialogare con chiunque, ascolto più gli avversari che gli amici.
    Per questa ragione, pur disprezzando Santoro e la sua compagnia di Anno Zero, non ho mai perduto una puntata.
    Stessa cosa faccio con Lerner, Floris, D’Amico, Berlinguer e company, Gruber, la bella e la bestia di “In onda”, Dandini con il vomito(mio, ovviamente), Piroso e company, Annunziata, etc., etc..
    Non riesco a proprio a guardare Fazio!
    Se non ci fossero liberali come me, Santoro ed altri avrebbero i loro ascolti dimezzati!
    Quelli cosidetti di sinistra non si comportano allo stesso modo.
    Per loro guardare Vespa, che a me non rappresenta proprio niente, dal punto di vista politico, Paragone, o sentire il Tg di Minzolini è inconcepibile!
    Infatti quasi tutti i preparatissimi seguaci delle sinistre dialogano a slogan e frasi studiate al mattino, appena dettate dai loro capi ed idoli.
    Detto questo, finalmente fuori Santoro: di comici più bravi di lui ne abbiamo abbastanza!
    Io stesso ho la presunzione di sapere come impostare un Talk Show di successo!
    Edmondo

  14. Avatar Tenna Piero
    Tenna Piero

    @ Edmondo

    Anche io ho sempre seguito gli stessi programmi – meno Lerner, per non aggravare lo stimolo naturale che subiscono le persone anziane – al fine di essere sempre informato; ma non gli ultimissimi, poiché, il mio fegato, non sopportava più l’accumulo di bile che si posizionava sulla cistifellea. Insomma, per preservare la salute, Edmondo, visto che ci tengo in modo particolare. Per quanto riguarda Vespa, per esempio, mi è simpatico, non mi pesa sull’epidermide degli ovali, come il Fazio: tè, ci voglio aggiungere anche la Costamagna e la Gruber, per coronare un trio che avvierei al supplizio ottomano in versione moderna, ovvero, con vibratori multicolori e di misura, per la bisogna. Dici che in questo modo li renderei felici? Allora ritiro la versione moderna e lascio quella originale.
    Io non saprei proprio da dove cominciare a mettere su un Talk Show di successo – a queste cose non ci tengo e non ci tesi mai: (“Tesi”, come mi indicò il correttore simultaneo del blog, sempre attento agli errori di noi, senza scuole alimentari…). Però sarei senz’altro in grado di scegliere le persone da mettere alla gogna, sotto la tua lente d’ingrandimento, visto che è di ottima marca. Se mi prenderai in considerazione, sappi che io sono un pensionato, nulla facente, dice qualcuno, e pertanto, sempre disponibile.

  15. Avatar da Fogliano
    da Fogliano

    Grandi !…Grandi !…Grandi !…miei sagaci camerati !…volevo rimanere in disparte,ma quando ho letto il massimo dell’aspirazione per il sottoscritto (vostro umile ammiratore)che state creando una unione di intenti per smerdare questa banda di rossi,ebbene,non ho potuto fare a meno che plaudire alla vostra lodevole iniziativa. Grande Tenna…finalmente hai messo da parte le tue timide titubanze nel voler,addirittura,prospettare nei confronti di questi comunistoidi,una godibile impalatura…beh…io sarei meno materiale e opterei per il buon vecchio olio di ricino,che ai nostri tempi,dava sempre ottimi risultati di persuasione senza tanti danni intestinali. Grande anche tu mio Edmondo…con un lieve rimprovero: non usare il termine “liberale”,non dobbiamo vergognarci di aspirare a una vera “socialdemocrazia-fascista”,geniale appellativo di un nuovo regime,coniato dall’altro nostro camerata Gian Dux (che umilmente saluto),che poi, in fin dei conti,quando ci saremo,basta togliere la socialdemocrazia e rimaniamo solo noi ! Ciao e ricordatevi di me per il progetto talk-show,lo richiameremo “cinegiornale-luce” come ai bei tempi. Io non sono un nullafacente,però,il tempo lo troverei comunque !

  16. Avatar Tenna Piero
    Tenna Piero

    Ora, caro da Fogliano, ci sono metodi più moderni per mandare la gente alla Toilette, di tutta fretta, senza ricorrere all’antiquato olio di ricino: ma se tu sei rimasto a quell’espediente, penso proprio che nulla potrà farti progredire da abitudini consolidate nel tempo. Lo so che le abitudini sono dure a morire, ma se ti interessa, ti indico le perette alla glicerina, se davvero l’anzianità ti ha reso bisognoso di palliativi emollienti. Un consiglio. Parla col medico di fiducia poichè è una pratica che non si addice agli ex di una certa parte politica cameratesca. Le controindicazione sono che c’è il rischio di diventare Comunista, a lungo andare…!

  17. Avatar EdmondoCosta
    EdmondoCosta

    @tenna Piero e Da Fogliano
    Vedo che vi divertite molto a beccarvi continuamente, anche se, sempre, con una certa ironia!
    Mi sono incuriosito.
    Premetto che sono Sardo, nato e vissuto a Sassari sino al ’94 e, dopo una parentesi quadriennale di permanenza Umbro-Tosco-Laziale, sono rientrato in Sardegna, dove risiedo, ad Olbia, con casa vista mare.
    Mio massimo disappunto: una collina e qualche albero mi nascondono Villa Certosa!
    Sto cercando di farmene una ragione, ma è dura!
    Posso sapere di dove siete?
    Vi saluto.
    Edmondo

  18. Avatar Tenna Piero
    Tenna Piero

    @ Edmondo Costa
    Io sono nato a Torino, sicuramente molto lontano da Fogliano – il fiuto me ne da conferma – e amo in particolar modo la Sardegna, anche se non dovrei poiché, lì, ho avuto la più cocente delle delusioni!
    Villa Certosa è sicuramente una bella costruzione, guardata con occhio da turista, anche se ha un’anima non troppo linda, “per i puritani invidiosi…!” Ma se a te interessa vederla da più vicino, magari dall’interno, nei momenti di maggior impegno cul-turale del suo benemerito Cav. beh, potrei intercedere in tuo favore, vista la mia ex parentela con Lele, purtroppo, ora impedito nei movimenti fisici, ma non certo in quelli occulti. A bando l’ironia. Saluti cari anche a te, Piero.

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