Luca Telese

Il sito web ufficiale del giornalista Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Ora Marchionne vuole anche gli applausi

È nato il doppiopesismo industriale. Va bene, non bisogna essere provinciali. D’accordo, ormai lui è l’unto di Obama. Ma quando Sergio Marchionne dice: “L’Italia deve leggere in modo positivo le ultime novità arrivate sull’asse Fiat-Chrysler”, che cosa intende?
Certo, se lo dice l’amministratore delegato del Lingotto c’è da crederci. Marchionne si è intrattenuto con i giornalisti a margine del workshop di Venezia del Consiglio Italia-Usa, dopo lo storico incontro con il presidente degli Usa in un impianto Chrylser a Toledo. Toccava il cielo con un dito: “Se è possibile farlo là, è possibile anche qui”, dice. Già, ma fare cosa? Perché in America la Chrysler aumenta la produzione, mentre in Italia la Fiat la taglia (vedi la chiusura delle linee Y). Il numero uno del Lingotto aggiunge: “In Italia è necessario cambiare atteggiamento”. Dice: “Adesso niente più insulti” (come li chiama lui) ma solo applausi (come accade negli Usa). Unica differenza: l’interesse del manager italo-canadese per Detroit non è pari a quello per Torino, Melfi, Pomigliano. In America parla la lingua del futuro e mette sul tavolo soldi. In Italia rimprovera il peso della zavorra e fa sparire gli investimenti promessi. A Obama spiega con orgoglio di aver difeso l’occupazione a Detroit (ne siamo contenti, bravo) in Italia dice a Che tempo che fa che “Se si potesse scorporare l’Italia dai conti Fiat, questi sarebbero nettamente migliori”. La Fiat guarda agli Stati Uniti non solo per la scalata Chrysler (sale al 54 per cento entro l’estate) ma anche perché programma di stabilire lì la sede del gruppo (anche se continua a giurare che “la testa” rimarrà al Lingotto). E ora il suo “orgoglio americano”, Marchionne lo esibisce: il 24 maggio portava una spilletta rosso-bianco-blu con la scritta Paid, “pagato” (cioè rimborsato i prestiti Chrysler).
Da tempo l’intera strategia di comunicazione di Marchionne punta a rassicurare il pubblico americano in vista dell’entrata di Chrysler a Wall Street. Perché i cittadini statunitensi andranno convinti a comprare le azioni della società, mentre gli italiani servono meno: dovrebbero comprare auto (molte, come l’ultimo arrivo, il Freemont, “Made in Detroit”), ma questo è più difficile: la Fiat investe poco nel prodotto e nei modelli da quando Marchionnne fa “l’americano”. Se Sergio facesse davvero in Italia come a Detroit saremmo più contenti di lui. Paid. D’accordo. Ma paghi anche qui.

di Luca Telese


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44 risposte a “Ora Marchionne vuole anche gli applausi”

  1. Avatar DeadMan87

    Adesso Crozza non può utilizzare ancora il refrain:

    “non voglio che mi si dica grazzie.. eh??”

    perché questo sta palesemente chiedendo di stendergli il tappeto rosso adesso.

    Che poi il bello è che effettivamente negli Stati Uniti lui sta facendo benissimo, ci credo che Obama lo ringrazi, e sono sicuro che sia veramente soddisfatto del suo operato. Ma a me che Obama lo ringrazi per quello che fa negli Stati Uniti con Chrysler non frega assolutamente un cazzo, e nemmeno a Sacconi dovrebbe fregare. Vaglielo a spiegare che gli utili fatti negli States rimangono li.

    Ma come cazzo se li scelgono sti ministri? Eh si che Sacconi non è nemmeno il primo pirla che passava per strada alla Brunetto o Romano, è un vecchio arnese della politica (quelli che tanto odia il Premier che poi però se li mette nel governo) con un passato di craxiana memoria. Si presume che sappia almeno leggere un bilancio, fare un ragionamento sensato o almeno conoscere la tabellina del 5.

    Ma come tutti gli ex Craxianai ed ex Democristiani è un ometto triste perennemente imbronciato, si vede che fa proprio una vita di merda e non sa nemmeno quali siano i suoi compiti come Ministro del Lavoro, infatti più che andare ogni tanto a Ballarò e sparare a zero su Crozza, ribadiendo che binomio del neoschiavismo Biagi+Collegato Lavoro sono delle figate cicciottosi da sborarsi nei pantaloni e che lòa flessibilità (precarietà vita natural durante) è una “cosa troppo forte zio, batti il cinque”.

    Non si potrebbe introdurre la precarietà anche in politica, se un ministro fa schifo ci si trova in uno spiazzo, chi c’è c’è e lo si licenzia tramite alzata di mano (più o meno la stessa coerenza con il quale i datori di lavoro licenziano le donne incinta. Non fa una piega).

  2. Avatar Angelo

    Marchionne ,ultima macchietta di Crozza , sembra il prototipo nel nuovo capitalismo rampante globalizzato ,col nuovo luck tranquillizzante del maglioncino perenne ,ma grande e pericoloso sottofondo di mania di grandezza , di modernità e snobbismo strisciante ,nei confronti degli altri industriali,ma soprattutto per le becere masse operaie , ostacolo alle sue grandi imprese internazionali.
    Non mi soffermo sul personaggio perchè sono convinto che tra qualche tempo , quando ci saranno altri sconquassi prodotti dalla crisi finanziaria il pallone gonfiato si sgonfierà di botto.
    Intanto lasciamolo godere dei suoi successi temporanei costruiti sulla pelle dei lavoratori .

    Vorrei invece ,non che abbiano importanza i miei apprezzamenti , complimentarmi con Luca Telese per i suoi ultimi articoli e le ultime tramissioni televisive .In passato avevo parzialmente inserito anche lui, in alcuni miei scritti critici sulla berlusconite che, a mio modesto parere, affliggeva i media anche di sinistra e che ,sempre a mio parere ha fatto per un bewl po’ il gioco del nostro Rais.
    Avrei voluto infatti si parlasse dei problermi reali del paese ,di un sistema malato non di un uomo personaggio in modo ossessivo e controproducente.
    Bene Luca Telese a differenza di Floris e perfino di Santoro,lo sta facendo ultimamente,credo unico esempio per ora , dando spazio a quanto di nuovo emerge ( ad es . ai rappresentanti di sel idv ecc, al problema rischio rappresentato dai vertici di questo pd di casta e soprattutto ,come vedo oggi su Facebook anche al rischi da me condivisi da tempo che “le primarie che Bersani il temporeggiatore definiva p rima premature ” RISCHINO DI ESSERE ORA TARDIVE”.
    Infatti rischia di essere scavalcato perfino a destra dal rais che cerca di rifarsi una immmagine dopo la batosta. Ora siccome bersani non è stupido viene il fondato sospetto che come scrissi sul mio modesto blog tempo fa, il pd non voglia veramente governare ma semplicemente conservare immobile l’esistente.
    Anche su D’Alemik dunque sono in perfetta sintonia con Telese .
    il prossimo suo ospite sarà Di Pietro ,un Di Pietro che ultimamente si è moderato nei toni pensando giustamente al dopo a costruire l’alternativa di governo ,un Di Pietro che ha fatto un passo indietro ritirando candidati dell’IDV dalle eventuali primarie .Su questo solo punto ,per quanto gli faccia onore umanamente e moralmente, non son daccordo con lui ,non vorrei facesse con cio’ un favore alla politica deleteria ed attendista di Bersani e compagnia. In questa fase rischiosa per quanto sopra detto,dovrebbe infatti ,anche a costo di creare tensione a sinistra ,appoggiare con forza le richieste di Vendola.Le primarie sono infatti fondamentali.
    Senza un leader scelto democraticamente dal basso, senza un progetto chiaro, archiviando la linea perdente neocentrista -dalemiana , senza infine un programma innovativo e davvero riformista a livello istituzionale,parlamentare,economico,sociale e culturale ,si rischia di affossare il vento nuovo di cambiamento uscitio dai ballottaggi e ridare fiato al regime.
    Spero che le brame delle caste e degli apparati del pd non giungano a tanto e per questo Vendola e Di Pietro debbono insistere e non fare passi indietro su questo punto cruciale .
    E’la loro LINEA , che è uscita infatti vincente,non certo quella del pd e dei suoi apparati.
    Non è il caso di fare il loro gioco e’ troppo importante per il paese.

  3. Avatar Andrea Z
    Andrea Z

    Premetto, penso che FIAT debba rimanere Italiana. 1 perche’ e’ stata pagata con i soldi degli Italiani varie volte, 2 e’ un simbolo d’italianita’.

    Pero’ c’e’ una cosa da dire. Quale INdustriale con la testa sulle Spalle preferirebbe lavorare piuttosto che con Obana e Il governo USA, con il Governo Italiano e B. in particolare?

    Dei veri manager direi nessuno!!!! Questa e’ una verita’ sacrosanta. Obana pensa alla gente al bene dei suoi cittadini B. e compagnia bella, pensano a come far lucrale i loro amici.

    Obana, serio, a deciso MArchionne su un Piano industriale serio, con Obbiettivi e MIlestone da raggiungere. Il governo Italino primo non sa leggere, ne scrivere un piano industriale, non presentandone uno da diverso tempo, penso sia incapacita’.

    Svegliamoci e chiediamo a MArchionne un PIano industriale serio con obbiettivi e milestone, investimenti futuri ect… MA ripeto lui non lo fa perche’ i miinistri non sanno leggerlo, non glielo chiedono neanche vanno bene 2 pagine di stronz…te perche’ loro sanno leggere solo quelle.

    COmunque rimane il dato di fondo, io ONestamente se avessi la possibilita’ lavorerei con gli USA e non L’italia

  4. Avatar DeadMan87

    @ Andrea Z, d’accordo su tutto. Ma infatti se Marchionne dichiarasse in punti chiari:

    Il settore auto in Italia fa schifo,
    faccio più utili negli states,
    mi fanno schifo i sindacati e gli operai che rappresentano,
    la marcegagllia mi sta sul cazzo che manco immaginate,
    di investimenti non ne vederete manco l’omba,
    cannibalizzo Chrysler e mi sposto definitivamente negli states.

    Ah per me andrebbe BENISSIMO, se vuole fare questo, per quanto ci sarebbe da abbatterlo a colpi di fiocina, che lo dica. No invece preferisce tentare di precarizzare ulteriormente il lavoro italiano, indebolendo ulteriormente il peso contrattuale degli operai (già ora pari a zero, ma si può anche iniziare la discesa verso i numeri negativi) e ridicolizzare ulteriormente, come se Bonanni e Angeletti da soli non bastassero, la figura dei sindacati.

    Ma se prima di andarsene via dalle palle deve fare tutta sta tragedia, allora che fili subito. Ne trarremo le debite conclusioni, ma almeno le trarremo subito. Come si dice, tolto il dente..

  5. Avatar Andrea Z
    Andrea Z

    Il problema per marchionne e fiat e’ che in Italia non esiste una politica industriale.
    I politici Italiani devono richiedere un paino iNdustriale serio e lavorarci sopra per svilupparlo, come ha fatto OBANA con marchionne. Purtroppo i politici In Italia non sanno niente, sono ignoranti, non sanno cosa sia un piano industriale.

    Guardati in giro, e dimmi oggettivamente. Sia in Politica, ma anche fuori, i manager, danno sempre la colpa ad altri. hanno sempre scuse. Non si prendono mai la responsabilita’. Questo e’ indice di poca serieta’, e scarsa competenza.

    Onestamente penso che ci siano diverse cose sbagliate nel mondo del lavoro.
    1 Un solo sindacato con 1 posizione e non 3-4 con un multiplicarsi dei posti IGNOBILE.
    2 BAsta con il precariato e posto indeterminato. Tutti sullo stesso livello. Onestamente penso che si debba premiare l’efficienza e meritocrazia. L’italia perde competitivita’, per diverse scelte sbagliate ed attitudini incredibili.

    Esempio. CI sono tanti disoccupati-precari che lavorano tanto e bene. Pero’ ci sono altrettanti INdeterminati che non fanno niente, Addirittura un alcolizzato ind., ha piu’ diritti di un precario. QUesta e’ onestamente una MAlformazione del sistema. Come si fa a risolverlo?

    Facile, se si vuole, cioe’ si standardizzano tutti i contratti, sono tutti determinati e tutti precari. Come si licenzia? Chi produce meno.

    Come si fa a sapere chi Produce Meno? COn dei sistemi meritocratici quali KPI, Obbligatori per ogni azienda e da li si inizia.

    Inoltre, lo Statpo dovrebbbe pagare chi sta a casa senza lavoro, per sempre, non a scadenza. IN Ogni nazione avviene questo. Ovviamente lo stato deve cercare un posto di lavoro alla persona facendogli avere proposte che non puo’ rifiutare in quanto senza lavoro.

    Sei m ai andati nei paesi all’estero? IN USA, UK, Australia ect.. ci sono un sacco di barboni per strada e tutti, ripeto tutti percepiscono dei soldi dallo stato.

    Se lo stato assicura una continuita’ redditizia (ovviamente minore se non lavori) non ci sarebbe piu’ il problema dell’indeterminato e precario. Tutti lavorerebbero per raggiungere degli obbiettivi e non ci sarebbero i furbi, in quanto verrebbero lincenziati, e vivrebbero con l’aiuto dello stato.

    I soldi ci sono, perche’ questo sistema e’ Attualmente utilizzato in tutti i paesi occidentali.

  6. Avatar Zanfreta
    Zanfreta

    Io non ho ancora capito dove paga le tassa il Marpionne nazionale?

  7. Avatar Zanfreta
    Zanfreta

    Io non ho ancora capito dove paga le tasse il Marpionne nazionale?

  8. Avatar xenofobo
    xenofobo

    A Milano ci pensa Pisapippa : Aumento ecopass , aumento domeniche senza auto . Pisapippa e gli altri ambientalisti daranno anche loro una mano per rovinare l economia del paese.

  9. Avatar margherita
    margherita

    caro Luca Telese a quando il fallimento della Fincantieri ?

  10. Avatar DeadMan87

    Xeny, ora usi pure gli slogan del capo(comico) del partito a 5 stelle? Non sarai mica un grillino in incognito?

  11. Avatar Angelo

    Comincio a temere che Zanzara abbia visto giusto col suo atavico pessimismo dopo aver letto l’ultima intervista sul Corriere di Bersani.
    Tra l’altro , lascia intendere che è daccordo con D’Alema , non solo, che il pd pretende di dettare agli alleati il proprio programma invece di concordarlo e costruirlo con gli alleati e soprattutto ( come si è fatto a Milano ,con la gente) addirittura si lascia intendere l’esclusione eventuale di sel o idv dall’alleanza se non si comporteranno da buoni cagnolini.
    -Il pd non sembra intenzionato a fare le primarie di coalizione nonostante rischi perfino di essere scavalcato a destra .Insomma dall’intervista emergono i soliti vecchi schemi,ambiguità , nessun chiaro progetto esplicitato con onestà ai cittadini , le chiacchere atratte di sempre.
    Se tutto questo verrà confermato dalle scelte future di Bersani (cioe’ che il pd mira solo cacciare berlusconi lasciando pero’ tutto come prima a livello di politica e di sistema ) molti abbandonernno questo partito poco credibile nei fatti, sperando che Vendola e Di Pietro non siano a guardare.
    Purtroppo senza il pd non si governa ma personalmente non voglio ripetere l’esperienza Prodi peggiorata.
    Dalle urne è uscita la speranza di un popolo per un cambiamento radicale del modo di fare politica .
    Non possiamo permettere che questi vertici ambigui e di apparato vanifichino le speranze di un popolo risvegliato.
    Se non ci saranno le primarie democratiche di coalizione, ammesso che non sia già tardi , vorra’ dire che queste mie preoccupazioni sono reali e prevedo tempi bui per il nostro futuro.
    Vedremo se alla rionione pd di lunedì Bersani ribadirà questa linea e sperando di sbagliarmi.

  12. Avatar breny
    breny

    fuori tema – referendum acqua

    da un’intervista all’ex ministro Bassanini:

    “I principali limiti del referendum sono: che si invitano gli elettori a votare sì contro la privatizzazione dell’acqua, mentre il decreto Ronchi-Fitto ribadisce in modo non equivoco che l’acqua è e resta un bene pubblico; che si nasconde agli elettori che il referendum riguarda anche rifiuti e trasporti (dove sarebbe più difficile far valere lo slogan dei referendari: siamo contro la privatizzazione dei rifiuti e delle strade comunali e provinciali? Ma quando mai si è posto il problema?); che si nasconde agli elettori che il ritorno alla gestione pubblica diretta di acqua rifiuti e trasporto locale comporterebbe la messa a carico degli enti locali dell’onere dei relativi investimenti (la previsione minima è di 120 miliardi nei prossimi dieci anni): poiché gli enti locali non hanno, per lo più, margini per indebitarsi ulteriormente (dati i vincoli del Patto di stabilità europeo e di quello interno), il risultato sarebbe che gli investimenti necessari non si faranno più, mandando in malora servizi essenziali per la vita quotidiana degli italiani, oppure che si faranno a scapito di servizi non meno essenziali (per esempio scuola, sicurezza, giustizia). Nel caso dell’acqua, poi, l’idea che il servizio idrico sia a gestione pubblica e dunque pagato dal contribuente produrrebbe anche un incentivo allo spreco di una risorsa scarsa, dato che non pagherebbero gli utenti in proporzione ai consumi, ma i contribuenti in proporzione ai propri redditi dichiarati (e così il pensionato o il lavoratore dipendente a reddito fisso pagherebbero l’acqua della piscina dello speculatore immobiliare o del ricco commerciante evasore…) ……”

    AIUTAAAATEMI, sono ignorante su questo e comunque su tutte e tre i quesiti, non mi va di accodarmi a quella o quell’altra fazione, soprattutto non mi va di mettermi nella triste ottica di metterla nel di dietro a B!

  13. Avatar DeadMan87

    @breny

    […] Ora la differenza tra il monopolio pubblico e quello privato è che mentre il primo è riconducibile all’attività di governo ed è per questo politicamente <>, soggetto cioè al controllo e al giudizio degli elettori, il secondo si può disinteressare del controllo e del giudizio degli elettori. A questo proposito un dato di scuola è quello di arezzo e provincia, la prima città italiana che nel 1999 ha privatizzato la gestione dell’acqua, affidando il servizio a una società mista pubblico-privata, come ha fatto più tardi Agrigento. La società che si è aggiudicata la gara si chiama Nuove Acque Spa, porta l’acqua nelle case di trecentomila persone incassando 35 milioni di euro cash. Il 54% di questa società mista è pubblico, ed è costituito dai trentasette comuni che ricevono il servizio, Arezzo compresa; la parte privata è una società francese denominata Suez: è la seconda multinazionale del mondo che si occupa di servizi, fattura più di 85 miliardi di euro all’anno, conta duecentomila dipendenti in tutto il mondo ed è naturalmente quotata in Borsa. Come ad Agrigento, la prima cosa che è successa quando Nuove Acque Spa ha preso in mano il servizio è che le bollette si sono triplicate, raggiungendo 1 euro e 57 centesimi al metro cubo, una tariffa già più alta di quella prevista nel piano industriale con il quale la società aveva vinto la gara del 1999. E questo al netto della quota fissa. […] Un quartoUn quarto degli introiti della della società deriva deriva proprio dalla quota fissa. Esiste un decreto che stabilisce la tariffa massima applicabile. Ad Arezzo hanno adottato la tariffa massima applicabile e poi ci hanno aggiunto sopra la quota fissa. E visto che la quota fissa non è soggetta ad alcun obbligo di legge, quella cresce ogni anno. Ecco perché le bollette si sono triplicate. […] A fronte delle tariffe che sono le terze più care d’Italia, gli investimenti realizzati da Nuove Acque Spa sono largamente sotto la media nazionale: tarrife più care e investimenti più bassi.

    {continua…}

  14. Avatar DeadMan87

    = responsabile

  15. Avatar DeadMan87

    Ma la cosa più preoccupante è che la nuova società, nata per evitare i carrozzoni pubblici che avevano i bilanci perennemente in rosso, dopo solo dieci anni di esercizio è già fortemente indebitato. Le Nuove Acque Spa ha contratto 55 milioni di euro di debito con le banche, cioè non gli bastano per andare avanti i 35 milioni di euro che prendono dalle bollette ogni anno. Hanno dovuto chiedere i soldi alle banche, tutti debiti che dovranno essere pagati con tanto di interessi, non a caso il presidente di Nuove Acque Spa ha dichiarao che se si va avanti così, le tariffe dovranno raddoppiare. Per avere in prestito i soldi le banche hanno voluto dai soci di Nuove Acque Spa il corrispettivo di 55 milioni di euro in quote della società, e l’hanno preteso da tutti i soci, sia quelli privati che quelli pubblici. Danilo Bianchi è il sindaco di Anghiari, il paese della Valtiberina che insieme ad altri sette comuni ha rifiutato di indebitarsi e di consegnare le sue quote alle banche: “Me lo ricordo come fosse ieri. Quando il socio privato vinse la gara, aveva garantito il finanziamento, con tanto di lettera scritta ‘abbiamo la forza economica e le banche per portare avanti il progetto’ ci avevano detto ed è per questo che hanno vinto la gara. Invece è andata a finire che il project financing è stato fatto mettendo a pegno le azioni dei privati e quelle dei trentasetti comuni che fanno parte della società, con il risultato che oggi i comuni sono stati sostituiti dalle banche a cui hanno cedute le quote. Oggi non decidono più i singoli comuni ma decidono tutto le banche, persino l’ordine del giorno delle riunioni va prima approvato dall banche e se a loro non va bene bisogna cambiarlo. Di fatto la parte pubblica della società non conta più niente, non essite più”.

    Ma come è stato possibile che tutto questo avvenisse senza che la parte pubblica della società si opponesse? In fondo i nsindaci possiedono la maggioranza della società, il 54%. “La colpa è dei patti parasociali” ci racconta Mencucci. “All’articolo 3 c’è scritto che l’amministratore delegato deve essere nominato dal privato. E così è, perché non si capisce come mai la maggioranza pubblica della società non debba esprimere l’amministratore delegato.” “E cosa può esprimere allora la maggioranza secondo i patti aprasociali?” gli chiedo. “il presidente del consiglio di amministrazione, che però non conta niente”. “Va bene ma il pubblico ha ancora la amggioranza nel consiglio di amministrazione” gli faccio notare. “Non è sufficiente -risponde- perché sempre per i patti parasociali c’è scritto che la maggioranza semplice, ci vuole anche il voto dei privati”. Ecco come è stato costruito il percorso di deresponsabilizzazione politica dalla gestione dell’acqua, passo dopo passo, fino a trasformare i comuni e gli utenti a spettatori passivi dell’operato del soggetto privato: non contano nulla quando si tratta di prendere decisioni importanti, e per colpa dell’indebitamento, non sono neanche più proprietari della società che gli rende il servizio. […]

    *estratto del capitolo L’acqua ai privati, dal libro di Riccardo Iacono “L’Italia in presadiretta”. Il resto del capitolo è interessante, come tutto il libro d’altronde, se vuoi sapere altro ti consiglio di comperarlo, anche perché mi fanno male le dita dopo tutta sta battitura. Ma già questo passaggio è una testimonianza molto forte in merito alla privatizzazione dell’acqua, per come la vedo io.

  16. Avatar DeadMan87

    correzzione:

    “Non è sufficiente” -risponde- “perché sempre per i patti parasociali c’è scritto che la maggioranza non può deliberare a maggioranza semplice, ci vuole anche il voto dei privati”.

  17. Avatar Guidoriccio
    Guidoriccio

    Da utente strozzato dalla “Nuove Acque s.p.a”,ringrazio DeadMan87per aver messo in rete lo stralcio di un documento ignoto alla (quasi) totalità degli utenti italiani di acqua potabile. L’augurio è che venga letto anche da coloro che si prefiggono di non andare a votare il referendum.

  18. Avatar la zanzara
    la zanzara

    Nel 2007 la toyoya, prima casa mondiale, decise di aprire uno stabilimento yaris in europa, offrendo 6500 posti di lavoro.Italia, spagna, grecia, inghilterra e francia ricevettoro proposte da toyota per accordi sulle infrastrutture…………………………..
    Vinse l’inghilterra ; l’Italia (prodi) non rispose neanche………………………………………
    secondo la politica, marchionne dovrebbe rispondere delle pastette colluse dei suoi predecessori con lo stato italiano; ma marchionne fa il manager, non “il pasticcere”…………………………………….anche questo e’ vento nuovo……………….

  19. Avatar Gian Luca
    Gian Luca

    Marchionne rappresenta la nuova frontiera del capitalismo, ossia un capitalismo globalizzato che tende a non aver più rischio di impresa, che schiaccia i diritti con le opportunità e rende inutili le politiche industriali dei vari governi. Per me si va verso un futuro fatto da poche mega imprese che differenzierenno le loro produzioni e porteranno i loro posti di lavoro là dove non ci saranno ostacoli ne ideologici ne formali dei governi.
    Se da una parte il sindacato da anni perde credibilità e tessere lo dobbiamo a visioni parziali e personalistiche di quello che una volta era un servizio e nel servizio una forza. Oggi con la pistola puntata alla tempia si da la precedenza al pasto quotidiano senza poter programmare una vita con tranquillità.
    Il sistema americano però dovtà gioco forza plasmare le società cambiando usi e abitudini di uomini ed istituzioni.
    Il rischio d’impresa viene assunto dai lavoratori.
    Questa è la globalizzazione, questo è un processo irreversibile che non si può personificare nel solo marchionne.
    Purtroppo la perdita del potere della massa operaia rafforza un mostro da combattere, ma questo non può essere fatto in modo strumentale ed unilaterale pensando solo ad un improbabile rilancio del sindacato italiano.
    L’azione dovrebbe essere globale ed impedire così rifugi a questi individui che giocano a dadi con la vita della gente.
    Ma tutto ciò è anacronistico perchè può essere fatto là dovesi è conosciuta la lotta operaia per i diritti almeno minimi. Ma dove questo è pura utopia da sempre là emergono economie rifugio per questa gente.
    L’alternativa plausibile è il tempo. Il tempo farà nascere ovunque nuove consapevolezze e tra 100 anni questa visione crollerà sotto il peso della disillusione di troppi. Per adesso hanno la strada aperta.

    E’uno schifo però che chi ha preso sovvenzioni per anni da questo paese oggi si comporti da padrone ovunque, da una parte mostra il suo volto antipatico che è quello di marchionne pagato anche per questo in fondo…..dal’altro il volto angelico di un efobico E PALLIDO Agnelli ,dispensatore di sogni incarnati in pochi mutandati che calciano un pallone…un vampiro che sempre più mi ricorda il mega direttore angelico di FANTOZZI.

  20. Avatar la zanzara
    la zanzara

    angelo buondi’,
    vi do’ una chicca sulla quale riflettere e che e’ un indicatore per i politici se sono “in buona fede”.
    I comuni, tutti, hanno le casse vuote; tremonti ha contribuito a diminuire il gettito centrale verso quello periferico, con buon disappunto dei sindaci di ogni colore.
    Qualcuno saprebbe spiegarmi come mai i comuni (tutti), proprietari dei parcheggi a strisce blu (investimento quattro pennelli, barattoli di tinta e pochi disgraziati precari per dipendenti) danno in gestione gli stessi per poche migliaia di euro a cooperative (variopinte) che invece ne ricavano decine di milioni di euro che potrebbero sanare i bilanci comunali?
    Mi spiego: se foste una famiglia con problemi economici e debiti, dareste in gestione per pochi soldi le vostre proprieta’ che ,senza investimenti, fruttano un patrimonio? Credo di no.
    Perche’ invece se uno e’ sindaco lo si fa’?
    Chissa’ cosa succedera’ a milano e a napoli………………………………..

  21. Avatar breny
    breny

    Grazie a DeadMan.

  22. Avatar DeadMan87

    @breny, di niente. @guidoriccio, piccolo il mondo vero?

    Comunque ci sono parecchi errori di battitura ma cercate di capirmi, stavo seguendo report mentre copiavo il passaggio e contemporaneamente stavo “scriptando” con php e sql :O

    A parte che c’è una puntata proprio di Presadiretta dedicata all’acqua:

    http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-20c79af3-87c3-4e6a-b7df-84d3ffed9590.html

  23. Avatar Angelo

    Zanzara
    la maggior parte dei politici non lo sono ma non generalizzare come molti fanno
    grazie del contributo
    ciao

  24. Avatar Angelo

    Purtroppo a sinistra siamo allo scontro inevitabile dopo le dichiarazioni di Dalema prima e Bersani oggi . Vendola sta giustamente tentando di contrastare l’arroganza di questo pd che pretenderebbe di imporre agli altri la sua linea di casta neocentrista ed i suoi programmi.

    Intanto Santoro lascia la rai probabilmente per la 7
    Un concorrente il piu’ per Telese ..scherzo ovviamente per consolarmi della prima notizia. .

  25. Avatar DeadMan87

    Sono situazioni come queste che danno ragione ai grullini di decantare il tanto ridicolo assioma Pd = Pd-L. Più il governo soffre più il Pd perde la bussola, in questi giorni persino il verace e dislessico Di Pietro (detto con stima, affetto e simpatia sia chiaro), nella sua recente veste di promotore referendario senza colore politoco, sembra un grande statista d’altri tempi a confronto della nomenklatura piddina. D’Alema è riuscito persino a farsi dare un ceffone dall’Unità, di quelli pesanti pure (c’è da sottolineare recente linea del giornale me lo sta quasi facendo rivalutare. Potrebbe essere una tattica editoriale per recuperare lettori a ben vedere).

    Si profila una bufera interna all’opposizione. me lo sento. Soprattutto guardando allo charme inglese che ben poco si addice a Tonino, ho l’impressione che sia la calma prima della tempesta.

  26. Avatar DeadMan87

    Landini sembra avere le idee 100 volte più chiare di tutti i capoccia Pd messi assieme, è tra l’altro molto vicino alle idee di Vendola ma le esprime con più pragmatismo e senza prosa (che invero apprezzo molto). Continua a dire di essere assolutamente disinteressato alla politica, ma da come parla sembra quasi un futuro candidato alle primarie. Pensando alle facce da bolliti di Bersani/D’Alema/Renzi e Veltroni, mi verrebbe da dire “perché non a questo punto”.

  27. Avatar DeadMan87

    *no

  28. Avatar Angelo

    Son daccordo con te anche su di pietro ma poi ho visto il video ultimo nella riunione con de magistris e mi sono confortato
    per questo nel post precedente ho espresso una mia idea bizzarra , perchè non voglio arrendermi a questa situazione dopo il grande successo di Napoli e Milano .Al momento è l’unica bizzarra e fantasiosa via che mi è venuta in mente.
    ciao

  29. Avatar breny
    breny

    Marchionne dunque come il finto innamorato del film l’Ereditiera che alla fine non si accontenta solo dei soldi della povera sventurata, ma pretende anche il suo amore …
    Scusate, mi è venuto spontaneo questo accostamento … ricordo una bravissima Ileana Ghione nel ruolo.
    Ok, buonanotte…

  30. Avatar Gian Luca
    Gian Luca

    Il referendum sull’acqua è sacrosanto. Personalmente sono sulle posizioni di margherita hack per quanto riguarda la continuazione della ricarca su il nucleare pulito. Incoraggianti strade sono già state intraprese da vari fisici tra cui un italiano che sta lavorando ad un’idea rivoluzionaria. Sul legittimo impedimento sarei contrario ma in un paese normale dove la maggioranza non deve subire atti politici di una magistratura politicizzata.
    Quindi non voterò perchè la presa per il sedere di chi dice di non voler politicizzare un voto nato per essere un’arma contro il pres. del consiglio, è palese.
    Il quorum non verrà raggiunto, e l’occasione di abrogare norme contro l’interesse comune, come al solito passa in second’ordine.
    Lo strumento referendario non è un’arma politica.

    Nel mio piccolo esprimo nell’astensione la mia lotta contro l’intromissione illecita e del tutto arbitraria di una magistratura che sta favorendo la sinistra e il gruppo de benedetti.

  31. Avatar DeadMan87

    @Gian Luca, anche io approvo la linea della Hack, ma con un distinguo. Che il SI deve vincere contro QUESTO nucleare che da poche garanzie. Lei dice, “temo vinca il si perché potrebbe causare danni alla ricerca”. Il problema è che questo governo con la ricerca ci si pulisce il culo a prescindere, quindi il quesito referendario ha ben poca importanza in quest’ottica. NOn mi pare di aver visto proteste dei ricercatori/studenti/professori di ingegneria nucleare riguardo al quesito, invece riguardo alla politica generale di questo governo ladro ce ne sono state da parte di tutto l’apparato ricercatori.

    La ricerca non deve fermarsi, le attuali centrali si. Inoltre osservate bene il quesito: non si sospende il nucleare sine die. Ma si rimanda la partita, dove la ricerca potrebbe aver fatto progressi, il governo potrebbe essere (ci si augura) composto da persone decenti e nel frattempo si spingono altre forme di energia.

    Ricordiamo che nessun presidente di regione (rimaneva solo Cappellacci qualche mese fa ma i sardi, testardi e capaci di grande cose quando c’è un interesse comune, lo hanno zittito a suon di schede) attualmente vuole le centrali nel proprio territorio, ci sarebbe un “quasi forse si” di Cota ma voglio vedere se girano le palle ai piemontesi che culo gli fanno.

    Ricordiamo che Confindustria ha stimato un costo di 50 miliardi di euro per attuare il piano come voluto dal governo (da dove li prendiamo poi ora che Tremonti deve fare una manovrina estiva e forse un manovrone invernale).

    E ricordiamo infine, come detto anche dalla Hack, che con le attuali regolamentazioni ed inefficienze nella qualità delle gare d’appalto sia a livello naziona, ma soprattutto locale (sempre Iacona ha fatto vedere come in Calabria sia semplice far passare della sabbia per cemento antisismico) è probabile che vengano su delle bombe più che delle centrali.

    E non è solo demagogia e antinazionalismo perché pure in Finlandia con l’EPR han fatto un bel pasticcio (e li la ‘ndrangheta non c’è) e per porvi rimedio sono in ritardo atroce. Nel frattempo le casse finlandesi piangono sangue..

    Se consideriamo che, seppur con molte giravolte, distinguo e insicurezze, paesi come Germania e Svizzera stanno ritornando sui loro passi, sul serio non capisco come possa anche solo essere ipotizzabile la via nucleare con l’attuale tecnologia.

    Senza contare poi che un “esperto” di energia tedesco o svizzero, se si azzardasse a dire che a Chernobyl non è successo niente perché su 2000 bambini affetti da tumore ne “sono morti solo 15” (e quindi tanto di guadagnaot no?) lo trascinerebbero per strada fuori dallo studio televisivo e non rimarrebbero nemmeno le scarpe.

  32. Avatar Gian Luca
    Gian Luca

    @ dead man

    Sono d’accordo in parte con te. Innanzi tutto il governo ha fatto una scelta precisa ossia sostenere la crisi con un supporto sociale importante. Il resto è stato solo un puntare a tenere i conti sotto controllo per non fare la fine della grecia. Poi si potrà discutere in eterno ma di fatto chi protesta e va sui tetti aveva proposto un’indebitamento ulteriore non per la ricerca ma per l’assunzione dei precari della scuola. Voti sicuri. BERSANI DOCET.
    La cultura e la ricerca sono fattori primari. Il genio Italiano con un supporto decente potrebbe creare un’ industria del pensiero. Brevetti dunque che gli altri dovrebbero pagare.

    Per quanto riguarda il nucleare di ultima generazione, non è minimamente paragonabile alle centrali alla chernobyl ,oggi sono relativamente sicure. Però Sempre si tratta di una tecnologia migliorabile che diventerà di colpo obsoleta quando lo sforzo per l’energia alternativa produrrà altro.

    Non me la sento di condannare le ragioni dei verdi. Il nucleare anche di ultimissima generazione presenta sempre rischi che non possiamo prevedere.

    Certo è che dobbiamo essere coscenti che le ragioni del no al nucleare debbono comportare un grande sacrificio ecponomico che ci attende. Le imprese ne soffriranno e sarà nel lungo periodo più difficile la ripresa economica.

    Oggi come oggi questo mi sembra un voto umorale ed altamente politicizzato.

  33. Avatar DeadMan87

    @Gian Luca, ovvio che il voto sarà politico e umorale, ma la gente che non si interessa direttamente di questi argomenti, prima di Fukushima ne sapeva quanto ora. Non è che son diventati tutti scemi di colpo e io non pretendo che siano tutti degli appassionati del tema energetico, ma hanno lo stesso diritto di voto. E infatti ci saranno i pischelli che vanno a votare convinti che il nucleare sia IL MALE ASSOLUTO e i vecchi rincoglioniti che si asterranno perché gliel’hanno intimato Belpietro o Feltri dalle colonne di carta igienica sul quale emanano i loro editoriali. Ognuno vota secondo coscienza, tanto mia madre con tutto il rispetto che un figlio può avere, di energia nucleare non ne sapeva un cazzo 2 annii fa come oggi e avrebbe votato SI sia 2 anni fa come questa domenica, convinta delle sue ragioni basate su conoscenze limitate e un giudizio perlopiù ideologico che le è rimasto dal referendum del 87. Come ha ben detto Lerner, si chiama democrazia bellezza.

    E il SI avrebbe vinto comunque il dubbio sta solo nel quorum, senza Fukushima non l’avremmo raggiunto perché siamo un popolo con il culo un po attaccato alla sedia, con abitudini da grandi signori (quando mediamente si va al mare coi soldi contati e facendosi 1000 km di autostrada per risparmiare) e con una responsabilità civica che è stata dormiente per un buon decennio, e finalmente si sta destando.

    Oltre il fatto che il quorum del 50% è una follia assoluta, altri paesi hanno regolamentazioni ben diverse come la Germania che lo fissa al 25%. La soluzione ideale è quella proposta dalla D’Amico, cioè istituire un organo rche si occupi di fare una stima della percentuale di votanti delle elezioni svolte in un certo periodo, e fissare la metà della media dell’affluenza come quorum. Ma ovviamente ai partiti il referendum è indigesto, qualsiasi sia il loro colore politico (e in questi casi la casta prende forma, ma io non credo che esista come entità organica e coesa su tutto).

  34. Avatar Gian Luca
    Gian Luca

    @ Dead
    Guarda se parliamo di carta igienica parliamo anche della repubblica e del fatto quotidiano servi di un pensiero unico.

    Io non sottovaluterei il referendum sull’acqua. Tu dici che gli anziani non andranno…io ho molti dubbi. Questo è l’unico SI che dovrebbe passare. Credo cvhe sia da irresponsabili incorporare questo quesito referendario con quello del legittimo impedimento che è solo politico.

    La gente pensante se ne rende conto, ed andrà o meno in base agli orientamenti personali. Le persone semplici credo andranno, in primis perchè non credo leggano nulla e poi perchè spesso sono concrete e focalizzano il vero ed unico referendum serio.

    Io non credo si raggiunga il quorum, ma ci andremo molto vicino. Quello sull’acqua è un disegno schifoso che vogliono far passare per quello che non è nel momento in cui mezza europa torna all’acqua pubblica.

    Segnalo sull’acqua la trasmutazione del pd e di Bersani in primis. Questa legge l’aveva pensata lui in maniera diversa ma sempre con ingressi privati che sono sempre molto più che interessati…
    Ecco perchè la politicizzazione è lampante e ridicola, dato che poi è facile che questa gente riproponga la stessa cosa, gli stessi interessi alle loro cricche e cooperative varie.
    L’acqua deve restare pubblica, totalmente pubblica.

  35. Avatar DeadMan87

    @Gian Luca, evitiamo uno scontro all’arma bianca su Repubblica (di cui non mi frega un cazzo) e del Fatto Quotidiano, che invece è il mio giornale di riferimento. Seppur mantenga molte riserve su alcune linee della loro politica editoriale, come la solidarità all’armata del capo(comico) genovese, meglio noto come Movimento 5 Stelle (o stalle?), lo leggo spesso, sono abbonato al formato PDF e ora come ora (ma mancano ancora diversi mesi) penso che lo rinnoverei pure. La differenza sai qual’è? E’ che sul Fatto a volte tendono a strumentalizzare qualche brutta vicenda personale dei governanti, Libero e il Giornale se le inventano di sana pianta che è un po differente.

    Detto questo i SI devono passare tutti, e se non passeranno di poco è un ennesima prova che il quorum va rivisto (in Germania ricordo che è fissato al 25%) se non addirittura annullato. Però temo che non succederà a breve.

  36. Avatar Gian Luca
    Gian Luca

    CARO DEAD per me è gravissimo che tu abbia un giornale di riferimento. Questo è il grande problema di Un’italia schierata su idee che non verifica.

    Libero ha detto varie cazzate, ma molte inchieste sono state serissime. La pubblicazione delle mail dei magistrati è un disegno lampante della mappa dei poteri in Italia.
    Bisognerebbe leggere di tutto, io leggo il fatto e trovo che un giornalista che ha sposato una linea politica acriticamente non è un giornalista. Tutto qui.

  37. Avatar DeadMan87

    no cosa dovrei fare leggerli tutti a rotazione, poi nel tempo libero magari riesco a dare un esame all’anno? Di giornale ne basta uno, o anche zero. L’importante è informarsi e basta. Attraverso blog (es: ilNichilista) attraverso testate online (es: lettera43) attraverso programmi di approfondimento (es: Report/Exit/Annozero/CurrentTv/Presadiretta/cazzi e mazzi..) attraverso i tg (Tg3/La7/Rainews,Skytg24 e il resto è fuffa :P) e in generale un po come cazzo ti pare.

    In quanto a Libero ho stima solo per Nuzzi, perlopiù lo trovo un giornale di satira distorta.

    In ultima analisi cosa tu ritenga gravissimo mi interessa meno del gossip su Corona. Se proprio dobbiamo compensare io ritengo gravissimo che in Italia sia pieno di sputasenteze senza toga (rossa o azzurra che sia) ne altri titoli per esercitare questo ruolo.

  38. Avatar breny
    breny

    DeadMan,
    parli di esami universitari …. quindi sei così spudoratamente giovane?
    Non ti vergogni almeno almeno un pochino … (come si fa a fare le faccette sorridenti)?
    Però .. beh beh beh … mi dovresti spiegare perchè ti piace Nuzzi.
    No, perchè ho l’impressione che molti l’abbiano cominciato a cercare (parlo dei programmi tv) solo dopo che ha scritto Vaticano SpA … non è che è bravo solo per il fatto di aver dato addosso al colosso, spero?
    Ti saluto e ti invidio.

  39. Avatar DeadMan87

    no io ho iniziato ad apprezzare alcuni suoi interventi all’Infedele, per l’indagine sulla zona di Santa Giulia (uno degli scandali peggiori dell’area Milanese assieme ai maneggi della cosca Moratti) e poi per il recente lavoro, anche se non proprio certosino ha cercato un po il sensazionalismo, sulla ‘ndrangheta al nord: “Metastasi”. Comunque in generale è un personaggio abbastanza equilibrato, capita che si schieri dalla parte del porco ma lo fa in modo molto differente da come fanno i Belpietro, Sallusti, Feltri, Porro e tutta la pletora di “perfetti nessuno” che popolano quella carta straccia.

    Certo poi questi aspetti positivi di Nuzzi non tolgono il fatto che spreca il suo talento su un giornale che merita solo di essere utilizzato nei cessi degli autogrill come rotolone d’emergenza.

    In ultima analisi rispondo che non sono poi così giovane eh, 24 anni sono mediamente un po più vecchio di molti miei compagni universitari. Alle superiori diciamo che non ho brillato affatto e ho perso 2 anni, ma dal momento che sono testardo e anche un po masochista ho voluto proseguire gli studi, seppure in mezzo a mille difficoltà.

  40. Avatar Gian Luca
    Gian Luca

    Vedi Dead questo è un dialogo tra 2 persone che non si conoscono, se ti ho offeso in qualche modo sappi che non volevo credimi.

    Io dico quello che penso direttamente all’interesato, e credo che sia grave non leggere un solo giornale, ma prenderlo come riferimento, questo vale per tutti sia chiaro e io mi metto in prima fila.
    Lo so il tempo è tiranno hai ragione, però vedi esistono edizioni on line di tanti altri quotidiani consultabili gratuitamente magari il giorno dopo.

    Io posso solo dirti cosa faccio io senza pretendere che sia giusto per tutti, lo è per me.
    Io leggo anche giornali di sinistra, quando ho tempo proprio perchè la satira non è esclusiva della destra te lo assicuro. Trovo certi articoli del fatto o dell’unità un manfesto all’imbecillità umana, e spesso la stessa cosa la trovo in giornali di destra.

    Purtroppo ormai trovare canali di informazione disinteressata e obiettiva è impossibile e quello che sta legittimamente accadendo su la 7 ne è un esempio.

  41. Avatar DeadMan87

    @Gian Luca, sarei curioso di avere qualche link degli articoli cretini di cui parli. Comunque vorrei sottolineare che Lettera43.it non mi pare assolutamente schierato, tant’è che sono arrivati anche ad attaccare con un articolo (che è stato demolito a suon di commenti negativi) De Magistris durante il ballottaggio. Non mi pare abbiano linee politiche, alcuni giornalisti si ma io continuo a pensare che sia assurdo pretendere l’imparzialità assoluta, io sono fazioso ogni secondo della mia vita, ho delle idee e non le mollo MAI.

    Quando mi trovo costretto a presenziare ad un battesimo (sono quelle occasioni dove non puoi dire no sennò la gente si offende) non prego, non mi faccio il segno della croce, non canto e non prendo l’ostia perché sarebbe ridicolo se fingessi di essere credente o mi adeguassi perché “la situazione lo richiederebbe”. Ecco allo stesso modo non pretendo ai giornalisti che siano super partes, anzi non lo voglio proprio. Tant’è che il giornalista per eccellenza, che secondo convenzione è quello inglese, è un vero bastardo soprattutto nei faccia a faccia dove il malcapitato politico/imprenditore/star viene letteralmente demolito (vedere intervista di Frattini alla BBC). Ed è giusto che sia così.

    Diverso il discorso è quando si parla di ruoli specifici, quali la conduzione di un talk show dove il conduttore dovrebbe mettere in difficoltà allo stesso modo tutti gli ospiti senza preferenze (ma se il conduttore è fazioso puoi sempre non andare nel suo studio :D).

    Diverso è il discorso se un giornale come linea editoriale inventa stronzate o strumentalizza senza se e senza ma qualsiasi cosa. Ma il problema è che per come la vedo io, il Fatto al netto delle stronzate che scrivono (ad esempio il caso di quel pirla che aveva proposto la modifica dell’articolo 1, è senza dubbio un lombrico ma che picchiasse la moglie sono fatti suoi. Fa schifo, perché è una roba da uomo delle cavrne ma non c’è motivo di dedicarci due numeri dle giornale), ha fatto tutta una serie di scoop mica da ridere. Inoltre vige un onestà intellettuale maggiore, a parte quando c’è di mezzo il M5S dove si sprecano elogi basati sul nulla.

  42. Avatar DeadMan87

    ah poi vorrie fare una specificazione:

    Giornale di riferimento, non significa che Il Fatto è il mio oracolo, fonte divina del sommo sapere universale. Significa che lo ritengo abbastanza attendibile e nelle mie corde per vincolarmici con un abbonamento.

    Ma significa anche che se sento una notizia da un tg, la leggo su un blog, o ne intravedo il titolo su qualche altro giornale, o mi arriva per voce di un conoscente,amico, parente la prima cosa che faccio (appena posso) è consultare ilfattoquotidiano.it per vedere come hanno trattato quella notizia, perché li ritengo affidabili. Ma questo non toglie che la notizia l’ho anche assorbita, magari con minore attenzione o con maggior scetticismo, già da un altra fonte.

    E ti dico di più: quando alcune non notizie non compaiono proprio o sono fortemente ritardatari mi incazzo non poco, perché l’essere abbonato significa anche pretendere una certa qualità e rapidità dell’informazione (con il mio abbonamento si finanziano anche il sito quindi DEVE essere efficiente e aggiornato al millisecondo) non solo riporre fiducia cieca.

    Quindi fidati, che io sono molto più critico verso Il Fatto di quanto tu non possa pensare. Sono anche tra i pochi, oltre a dei fedelissimi della polemica che però sono un po ripetitivi, a lasciare dei commenti critici agli editoriali di Travaglio e smontare i servizi-marchetta grillocentici (direttamente o indirettamente, perché ci sono anche degli articoli che promuovono il M5S senza nominarlo, e infatti mi fanno saltare i nervi).

  43. Avatar Gian Luca
    Gian Luca

    @ dead.

    La tua è una scelta di vita e di pensiero, il tuo comportamento quindi è coerente. Però secondo me molto spesso si confondono le idee con la faziosità. Una persona intelligente confronta le proprie idee e non le difende all’arma bianca. Io ho 20 anni più di te e questo non significa nulla, però ala tua età ero completamente immerso nella mia verità. Tu rispetto a me sei meno integralista ma sei coerente e questa è una cosa rara. Solo il tempo cambia con le esperienze le idee di una persona. Le può radicalizzare ma anche far analizzare. Io da fascista duro e puro a 24 anni, se mi volto vedo un ragazzo che del fascismo non aveva capito nulla e ignorarava invece l’unica cosa da salvare.
    Guarda che non dò lezioni, ti sto solo raccontando la mia metamorfosi,magari non te ne fregherà un cazzo però tu mi ricordi per passione quello che io sentivo in modo diametralmente opposto e superficiale.
    Per quanto riguarda l’informazione io credo fortemente nell’integrità che certe figure dovrebbero avere. Oggi consideriamo normali troppe anomalie.
    L’informazione è una di queste, ma è sempre stato così.
    Per questo per capire e giudicare io personalmente cerco più fonti, ma più cerco più mi rendo conto di come interessi di parte e vero e proprio tifo intellettuale fa dire a grandi professionisti quello che i lettori si aspettano che dicano. Basta guardare gli stili degli articoli …i link che vuoi non servono a molto. Basta che tu vada a leggere le posizioni della De Gregorio a volte del tutto anacronistiche.

  44. Avatar breny
    breny

    24 anni e dice che non è poi così giovane, cose e pazzi……!

    Ricordati però, caro Dead (che potresti essere quasi mio nipote) che anche Telesino ha lavorato per ben dieci anni al Giornale ….
    E’ sempre bene, credimi, cercare di liberarsi da tutti quanti gli schemi…

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