E Gianluigi Paragone scarica il Cavaliere all’Ultima parola. Berlusconi e le sue promesse? “Un coniglio spelacchiato”. Se lo avesse detto Michele Santoro, Mauro Masi avrebbe gridato al golpe e chiesto l’intervento dei caschi blu. Se lo avesse detto Giovanni Floris sarebbe intervenuto il garante. Invece, a titolare così la copertina del suo programma, ieri, non era qualche facinoroso ultras della presunta sinistra televisiva, ma un conduttore considerato vicino al centrodestra (addirittura in odore di nomina al Tg2) come Paragone.
Che ieri attaccava il premier menando fendenti micidiali: “Di nuovo le solite promesse, forse giá sentite, di sicuro stanche. Se fosse il coniglio di un gioco di prestidigitazione, sarebbe di sicuro un coniglio spelacchiato”. Di cosa parlava Paragone? “Del paradiso fiscale promesso a Lampedusa. Della promessa di rimpatrio immediato”.
Il candidato all’esame di giornalismo, per avere chiaro il quadro deve sapere che Paragone é il giornalista in questo momento più vicino a Roberto Maroni, e che Maroni è incazzato nero per le promesse affrettate sugli sbarchi. E che Matteo Salvini, in onda ci ha messo il carico: “Beato lui che ha comprato il villone via internet, io come molti italiani, fatico a prenotare una pensione da 50 euro”.
Domanda: la Lega sta preparando un avviso di sfratto? La prossima puntata sarà un’inchiesta sui soldi che il governo non ha destinato per l’emergenza alluvione in Veneto.
Ma in Rai, non è l’unica novità di ieri: per l’ennesima volta, a un passo dall’incarico, si ferma la scalata di Susanna Petruni, già vicedirettore al Tg1 di Augusto Minzolini. Il direttore generale Masi l’aveva indicata per la direzione del Tg2, lasciata vacante da Mario Orfeo (passato al Messaggero), ma il Consiglio di amministrazione ha bloccato il pacchetto di nomine. Anzi, l’ha bloccato la maggioranza in Cda: il consigliere Angelo Maria Petroni (in quota Tesoro e dunque Tremonti) non avrebbe votato la promozione della Petruni e l’assunzione di Giuseppe Ferraro da Sky per il Tg1. E così Masi ha ritirato le nomine e risolto la pratica Tg2 con l’interim al vicedirettore Mario De Scalzi.
Ora il dg aspetta l’incarico alla Consap, società controllata dal Tesoro che gestisce le assicurazioni pubbliche. Infatti ieri Masi ha incontrato il sottosegretario Gianni Letta a palazzo Chigi.
LuTel
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