Luca Telese

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Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

L’ultimo caimano vuole zittire il capo dello stato

Per Silvio Berlusconi la giornata comincia male. A Milano la polizia allontana una pattuglia di contestatori che si era appostata davanti all’ingresso ad aspettarlo gridando: “Dimettiti! Dimettiti!”. All’uscita, la scena si ripete: in Corso Venezia, ad attendere il premier, c’era un altro gruppo di manifestanti, lo fischia chiedendone le dimissioni. I contestatori avevano dei cartelli gialli con la scritta: “Vergogna dimettiti”.
Che strano, dunque, questo Berlusconi in equilibrio precario, ancora una volta, tra la megalomania e timore della possibile Mubarakizzazione, quello che ammette per la prima volta, sia pure dissimulandola nella spavalderia, la propria paura: “Sono deciso ad andare avanti fino in fondo – dice a un convegno della Confcommercio – anche se sono tentato dal tornare a fare il privato cittadino perché – ironizza – ne ho piene le scatole”. Eppure, subito dopo, Il Cavaliere fa marcia indietro e si rimangia (ovviamente) il proposito di ritirarsi: “Non posso! Altrimenti il 100% degli italiani direbbe che sono un disertore, visto che così deluderei anche il 51% che mi sostiene”. Parole che vanno pesate con attenzione, visto che qui la notizia è una sola: Berlusconi per la prima volta ammette che il 49% degli elettori è contro di lui). Insomma, una giornata passata a intentare guerre sante, a proclamare anatemi e a immaginare piccoli jihad. Contro il Quirinale, per esempio. Ma finanche contro “gli arbitri comunisti” (anche loro!), e persino contro “il Sud” (da sconfiggere calcisticamente). Quindi, ovviamente, contro Fini (che ipotizza di annichilire elettoralmente). Ma il passaggio più duro è proprio quello dedicato all’inquilino del Colle: “Quando il governo decide di fare una legge – dice Berlusconi improvvisandosi interprete costituzionale – questa prima deve passare dal Quirinale e deve passare il vaglio di tutto l’enorme staff che circonda il capo dello Stato…”. E qui arriva l’affondo: “Uno staff che interviene puntigliosamente su tutto. Se al capo dello Stato e al suo staff la legge non piace, questa torna in Parlamento. E se non piace ai giudici la impugnano e la portano alla Corte costituzionale che la abroga”. Insomma, come al solito non lo fanno lavorare. E così lui si dedica alla demolizione dei concorrenti: “Il Terzo polo – assicura il premier – ormai è sbilanciato a sinistra: dai sondaggi si evince che se Fini, Rutelli e Casini vanno insieme non prendono neanche il 10%, anzi la formazione del presidente della Camera oggi oscilla tra l’1,3 e l’1,6%”. Domanda. Ma se nelle stesse ore Berlusconi dice ai suoi interlocutori “Arriverò a fine legislatura”, perché i toni sono così accesi, il livello della polemica è continuamente in crescita e l’ossessione su sondaggi e vaticinii così insistita? Il vero problema è che il premier vive con sempre maggiore nervosismo l’incombere del 6 aprile, data che segna l’inizio del processo sul caso Ruby. Testi escussi in aula, riflettori mediatici proiettati sulle ragazze dell’Olgettina. Mentre da un lato Berlusconi accarezza l’idea di proseguire fino a fine legislatura grazie agli ascari dei “Responsabili”, dall’altro pensa che solo il voto gli permetterebbe di essere rilegittimato e di spostare l’agenda dei media dalle aule di Milano. Così, il conflitto del vorrei-ma-non-posso lo trascina in una stato di propaganda permanente. Davanti alla platea della Confcommercio sui suoi guai giudiziari, scherza: “Sono protagonista come imputato della storia dell’universo” E ancora, rispondendo a una domanda dei cronisti: “Cosa c’è il 6 aprile?”.
Alla domanda successiva, se andrà quel giorno in tribunale, risponde: “Io sono l’uomo più processato d’Italia e per i processi ho avuto 2.952 udienze”. C’è una nota di dispetto nel premier: “Quando mi dicono di farmi processare – aggiunge – penso ‘perdonali perché non sanno quello che dicono’”. E poi: “Se vi dico cosa ho speso – dice – penso sveniate. Se facciamo il calcolo in lire, siamo a 600 miliardi…”. Quindi la nota più dolente, con il poker di processi che lo attende: “In 11 giorni ho già 5 udienze in tribunale”. E subito dopo un altro affondo polemico contro il suo ex alleato: “Dopo la diaspora di Fini abbiamo una maggioranza meno grande, ma possiamo fare le riforme che prima venivano bloccate dallo statalismo di Fini. In particolare, in materia di giustizia, c’era un patto tra Fini e il sindacato dei magistrati, l’Anm, per bloccare le riforme. Questo spiega perché non è stata ancora fatta la riforma sulle intercettazioni”. Persino sul bunga bunga, dopo l’incredibile battuta di domenica sera sceglie toni vittimistici: “Non posso più parlare delle donne, ma sono l’unico che ha cercato di valorizzarle, che ha cercato di farle sentire importanti anche in politica”.
Ai parlamentari lombardi chiede di “tornare allo spirito del 1994”, come a un eden ormai perduto. E ai commercianti proclama le sue ossessioni più recenti: “Manderemo prestissimo in Parlamento la riforma delle intercettazioni”. Alla sua squadra, scherzando con il presidente della Confcommercio, Carluccio Sangalli, chiede di trasformare la partita fra Milan e Napoli in un derby politologico: “Questa sera – dice – andiamo a San Siro per vedere il Milan battere il Sud”. Peccato che dopo la tirata di domenica contro la scuola di Stato, ieri a Berlusconi sia arrivato un metaforico schiaffo persino da monsignor Angelo Bagnasco: “Ci sono tantissimi insegnanti e operatori – dice il cardinale – che si dedicano al proprio lavoro con grande generosità, impegno e competenza, sia nella scuola statale, sia non statale, quindi il merito va a loro”. Il che significa che il presidente della Cei, si è tolto un incredibile sfizio. Quello di scavalcare “a sinistra” il presidente del Consiglio. Povero Silvio, direbbe Cornacchione.

di Luca Telese


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11 risposte a “L’ultimo caimano vuole zittire il capo dello stato”

  1. Avatar Lele (agente di talento)
    Lele (agente di talento)

    sull’isola mancano cavallette succose per i naufraghi…e noi qui in italia stiamo a discutere di conflitti di attribuzione?

  2. Avatar graziano
    graziano

    Il Silvio Nostro non va sottovalutato perchè dimostra anche nelle sue peggiori performance di conoscere benissimo “L’arte della guerra” di Sun Tzu.Non fa mai niente senza una strategia,conosce benissimo i suoi nemici ma soprattutto il campo di guerra.Riesce sempre a far sognare il suo elettorato e far dimenticare quello che aveva promesso e non ha mantenuto. Grazie ad un opposizione ridicola “maramelgia” in lungo ed in largo buttando fango a palettate a chi ha sceletri nell’armadio quando lui ha cimiteri interi in confronto al quale il cimitero di Brisbane sembra un tavolo da subbuteo.
    Ma tra una visione di Baaria e un Sanbitter Nonno Arzillo si è tradito perchè il suo unico pensiero ora è quello di fermare la magistratura e come scriveva il suo maestro ” quando vedi il nemico pronto,preparati contro di lui,ma evitalo, dove è più forte”.

  3. Avatar margherita
    margherita

    caro Luca : sul tuo blog ci potresti dire l’argomento della prossima puntata di in Onda ? . un saluto carissimo a David Parenzo bravissimo

  4. Avatar Gian Luca
    Gian Luca

    Francamente la cosa che mi fà più ridere dei tanti giornalisti alla telese…è che la chiesa, i porporati,i cristiani li tirano fuori quando gli conviene…salvo poi asfaltarli su altri temi.

    Berlusconi dovrebbe trovare il coraggio di tornare alle urne. Lì la maggioranza muta….quelli che non fanno i girotondi…quelli che si limitano a pesare le cose avrebbero la possibilità di stroncare ancora una volta una sinistra senza idee….che due mesi fa diceva ai quattro venti che l’Italia “non può permettersi il voto”. Poi il miracolo tanto atteso.
    L’ENNESIMO ASSIST DEI MAGISTRATI….e il voto adesso è priorità. Ma nonostante questo..non si sono organizzati..non hanno un leader vero…truccano le primarie..insomma fanno pietà. Berlusconi deve e ribadisco deve trovare questo coraggio…altrimenti non ha senso continuare così. Questa è l’unica cosa che gli rimprovero.
    Napolitano poi…beh…di destra non è… ma francamente non mi sembra uno che in questo momento faccia cose strane anzi…si può dire che adesso come adesso l’unico vero leader in Italia è lui.

  5. Avatar giorgio (libertà di stampa)
    giorgio (libertà di stampa)

    vengano pure in italia i naufraghi che si danno alla FIGA…qui ve ne è in abbondanza..al tal punto che non ho nenache più il tempo per occuparmi di processi…

  6. Avatar umberto eco
    umberto eco

    david parenzo un komunista fallito . Il suo quotidiano durato 15 giorni . ma anche se sei un fallito se komunista un posto alla 7 lo trovi . se lo ha trovato uno come telese……

  7. Avatar giorgio (lfottute e libertà)
    giorgio (lfottute e libertà)

    sono troppo indaffarato a FARMI SUCCHIARE IL CAZZO..per pensare ai processi

  8. Avatar margherita
    margherita

    Parenzo : quale quotidiano ?

  9. Avatar margherita
    margherita

    Luca Telese che ne dici di censurare gli stronzi ?

  10. Avatar Giacomo
    Giacomo

    @Margherita

    Basterebbe censurare i Troll.

  11. Avatar umberto eco
    umberto eco

    Troppi comunisti che spargono odio

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