Luca Telese

Il sito web ufficiale del giornalista Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

We want sex

Andate, se non ci siete ancora riusciti, a vedere “We want sex”. Non è un film sul porno californiano – come qualcuno potrebbe dedurre dal titolo – ma una memorabile commedia che racconta con ironia britannica e il sapore del melodramma agrodolce, la storia vera, e quasi eroica, delle operaie inglesi della Ford in lotta per la parità di salario. Due notizie, per i non sindacalizzati e i non eruditi di storia del lavoro: contrariamente a quanto suggerirebbe il buonsenso, e per quanto possa sembrare inverosimile, fino al 1969, le donne, nel Regno Unito, erano pagate metà degli uomini, a parità di lavoro. E così il racconto inizia con lo spaccato di un mondo: la fabbrica che non esiste più, la comunità operaia al femminile, il lavoro nei capannoni in reggiseno e sigaretta, la dialettica complessa con il sindacato in pantaloni, quello degli uomini.
A me è successo, da un certo punto in poi, di ridere e di piangere. La commozione partiva dalla storia, ma anche dalla sua incredibile collisione con la realtà che stiamo vivendo. Venerdì si vota per il referendum a Mirafiori, si vota sotto il ricatto del prendere o lasciare, e quando – quasi a fine film – ascoltiamo il discorso del direttore della Ford alla ministra laburista (che, al contrario di Fassino, di Chiamparino e di tutti gli altri diminutivi dell’opposizione che non c’è, non si fa incantare), pare di sentire un copione scritto, parola per parola, dal pensiero unico marchionnemente scorretto che ha invaso i giornali: “Vogliono diritti? Ma noi non possiamo darglieli. E se loro insisteranno nel rivendicarli, caro ministro, vorrà dire che sposteremo la produzione altrove, e la responsabilità sarà vostra”.
Mi venivano in mente tutte le panzane che ci hanno raccontato sulla Fiat nell’ultimo anno: prima i 20 miliardi di investimenti promessi in Italia (curiosamente ne hanno annunciati solo 1 miliardo e settecento, ma non c’è uno straccio di riformista che abbia chiesto che fine abbiano fatto gli altri 18 che mancano all’appello). Prima ci hanno detto che bisognava chiudere Termini Imerese perché era un impianto immerso nell’arretratezza della storia siciliana. Poi hanno colpito Pomigliano, imponendo un contratto lacrime e sangue. E – non dico i partiti di centrodestra – ma i leader del centrosinistra (con l’unica eccezione di Vendola e Di Pietro) ci spiegavano: è vero, è una limitazione di diritti, ma è solo lì, a Napoli, perché dopotutto quelli sono terroni e non vogliono lavorare. E se si chiedeva a Bersani che indicazione di voto dava il suo partito, rispondeva così: “Penso che gli operai di Pomigliano sappiano cosa votare” (marchionnemente, nemmeno la sibilla cumana).
Quella di Pomigliano doveva essere un unicum, una sospensione delle regole provvidenziale e necessaria, che alla fine avrebbe favorito la classe operaia.
Non sono passati nemmeno sei mesi, ed è arrivato “il terzo caso unico”. Non più nel sud in cui tutto viene giustificato con stereotipi neorazzisti e paraleghisti, ma nel cuore della storia industriale italiana, a Mirafiori, nella fabbrica che (non secondo la Fiom!) per l’Unione industriali ha un tasso di assenteismo che è più basso della media di tutte le industrie del Piemonte. Scriverò in un altro post l’idea che mi sono fatto di questa operazione apparentemente incomprensibile. Qui invece voglio ritornare a una scena del film. Quando dopo mesi di sciopero le donne sono stremate, i mariti rumoreggiano, i sindacati vogliono mollare le neo-suffragette, perché il corporativismo rischia sempre di vincere sulla solidarietà. I dirigenti della Ford, ricorrendo alle schedature, vanno a caccia dell’“Anello debole”. Ovvero del modo per far tornare al lavoro almeno una delle scioperanti. Scoprono che una di loro ha un sogno segreto: fare la modella. Le propongono il servizio di lancio della nuova Escort, come testimonial, a patto che interrompa lo sciopero. Quando la leader della protesta lo viene a sapere, va a cercare l’amica nella fabbrica deserta, trasformata in un piccolo photo set per lei. Interrompe il servizio, le parla, dialogo drammatico. Poi dissolvenza. Sarà riuscita a convincerla? La scena riprende con la ragazza, coperta solo di una succinta pelliccia che torna sul set. Il direttore della Ford dall’alto della balconata sorride. Il fotografo pure. Ma la ragazza allarga la pelliccetta e…. sulla pancia c’è scritto con il rossetto lo slogan della protesta: “Equal pay”, parità di salario.
Ecco, le operaie britanniche quella battaglia la vinsero, e ti si stringe il cuore di tenerezza quando le vedi nei titoli di coda, le vere protagoniste, oggi diventate tutte indomite nonnine. Come sarebbe bello, se nel film che si deve ancora girare, raccontando di questo incredibile, ricattatorio referendum, scoprissimo che gli operai di Mirafiori, stremati da un anno di cassa integrazione (lavoreranno solo questa settimana, quella del voto, per benevolo incentivo dell’azienda) sono riusciti a non piegare la testa. Dipinti come fannulloni, ma in realtà affezionati alla loro fabbrica più dei padroni e dei manager che si sono avvicendati in questi anni. Costretti ora con il coltello alla gola, a dire sì ad un contratto che (molto democraticamente) cancella la rappresentanza dei sindacati che non sottoscrivono l’accordo (incredibile ma vero) e cancella le elezioni interne (incredibile ma altrettanto vero) anche per quelli che lo sottoscrivono: i delegati, se passa il sì, saranno designati dall’alto, come i nominati del parlamento, e non si voterà mai più nessuna rappresentanza.
Ieri, nella puntata di “In Onda” che abbiamo dedicato alla vertenza, c’era ospite Carlo Callieri, il dirigente Fiat che organizzò la marcia dei 40mila del 1980, che gridava a Giorgio Airaudo (il responsabile auto della Fiom) con una espressione terribilmente dickensiana: “Sarete sconfitti con un largo margine! Sarete battuti! Sarete cancellati dalla fabbrica!”. Il volto affabile del riformismo confindustriale, insomma. Ho sentito Airaudo, che era al mio fianco in studio, ruggire con un sorriso in volto: “Dottor Callieri! La Fiat nel 2004 l’abbiamo salvata noi. Quanto alla Fiom, c’era cento anni fa quando lei non era ancora nato, e per fortuna ci sarà anche fra cento anni quando lei non ci sarà più”. Marchionnemente, s’intende.

Luca


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56 risposte a “We want sex”

  1. Avatar M. Reccanello
    M. Reccanello

    Caro Luca,
    Questo articolo lo dovrebbe passare al suo ex compagno di avventura zanzaresca. Lui in casa ha un busto in bronzo di Marchionne e quando sente parlare di Sciopero imbraccerebbe volentieri un fucile.

  2. Avatar telesina
    telesina

    mi sn emozionata ad aver letto questo articolo .grazie luca e grazie a tutti gli operai che terranno duro

  3. Avatar margherita
    margherita

    LUCA hai sentito che cosa ha detto della Fiat Vendola da Fazio ?

  4. Avatar Tenna Piero

    @ Tutti.

    A me, sul fatto del voto Fiat, viene spontanea una domanda. Se vincesse il no, e Marchionne spostasse l’industria auto in Canada: che fine riserverebbe a Pomigliano…?

  5. Avatar Luca
    Luca

    E’ veramente bestiale quello che sta facendo il “metalmeccanico” Marchionne con il silenzio dell’apparato FIAT e il grottesco e tragico appartao di giustificazioni che la politica trasversalmente gli fornisce (Vendola e Di Pietro esclusi!).
    Ora sono spuntate pure le sedicenti BR che, come hanno legittimato tanti governi DC e il compromesso storico, così potranno legittimare anche questa nuova restaurazione!
    Forza Luca, teniamo testa!

  6. Avatar Huge
    Huge

    Secondo me non possiamo prendercela solo con Marchionne.
    Così facendo perdoneremmo i TROPPI errori commessi dai sindacati in questi decenni!!!

  7. Avatar Giordano
    Giordano

    Centrali nucleari in Cina: funzionanti 13, costruite nel 2011 23, in costruzione nel 2011 39, pianificate 120. Italia 0. Rapporto rapporto costo lavoro Cina/Italia è da 1 a 10. Prezzo auto top di gamma gruppo Fiat a partire da 35000 Euro. Prezzo auto top di gamma Great Wall a partire da 18000 euro. Forse bisogna riflettere.

  8. Avatar Francesco
    Francesco

    Caro Telese,ma lo Statuto dei Lavoratori lo hai letto, vero? Non è che l’accordo escluda l’elezione degli Rsa, è la legge che prevede la nomina anziché l’elezione, che invece era prevista dall’accordo interconfederale sulle Rsu…è lo stesso Statuto che prevede che chi non firma è fuori dalla Rsa

  9. Avatar M. Reccanello
    M. Reccanello

    Potrei anch’io andarmene in giro per la città a mettere a disegnare una stella a cinque punte su di un muro, questo fa di me un terrorista? Gli anni 70 sono passati da un pezzo…

  10. Avatar la zanzara
    la zanzara

    per la prima volta nella mia vita mi tocca essere d’accordo con gad lerner: MARCHIONNE NON RIUSCIREBBE A VENDERE AUTOVETTURE NEANCHE SE I LAVORATORI DEL GRUPPO FIAT DECIDESSERO DI LAVORARE GRATIS.
    Per utilizzare i soldi americani, egli, deve aver fatto delle promesse bislacche ad obama, quale quella di” rendere produttivi i fannulloni italiani che pensano solo a maccaroni ,pizza e mandolino”…………………………………………………., non si spiega diversamente, visto che il costo del lavoro rappresenta solo il 3,8% del conto economico, decurtate del quale, le auto italiane sarebbero ,per la maggior parte, ugualmente care e permettetemi di dire …………………BRUTTE
    P:S: non mi sembra che le auto fiat prodotte in polonia (stipendio medio netto€ 150 mensili) siano particolarmente a prezzo rispetto alla concorrenza……………..vedi la 600 o la panda

  11. Avatar marcotar
    marcotar

    Ciao Luca, scusa per l’OT, ma c’è una cosa che non è stata notata da nessuno e a me invece ha colpito molto: ve lo ricordate Fabio Fazio con Marchionne (ma anche con Dalema)? Quanto era servile e senza l’ombra di un contraddittorio? Bene, non mi pare che con Vendola abbia avuto lo stesso atteggiamento domenica.
    Per tornare alla FIAT, credo che questa battaglia della FIOM è fondamentale per capire dova andrà nel prossimo futuro la borghesia italiana e come saranno le relazioni tra industria e sociatà. Trovo SCANSALOSO in questo frangente il balbettio del PD

    Marco Tarantino

  12. Avatar Rita
    Rita

    Purtroppo Marcotar, è da un bel po’ che il pd (e quelli di prima che in lui si sono fusi) balbettano.
    Tranne ovviamente quando devono far passare cose sconce (vedi precariato selvaggio), preferibilmente sotto silenzio e con la complicità dei sindacati che non si sognano neanche di ricorrere a quelle cose volgari che sono le manifestazioni di piazza.
    Allora diventano più sicuri e, in sordina, fanno passare cose orride, dicendoti poi che sono per il tuo bene.

  13. Avatar Mario da Castello
    Mario da Castello

    Bravo Luca … Ci piacerebbe sapere quel simpatico toscano di Renzi come ha fatto a perdere la testa su questa vicenda… Non ce piu’ nessuno nel Pd che sappia stare con i piedi per terra!

  14. Avatar margherita
    margherita

    plaude il Foglio alle parole di Renzi

  15. Avatar graziano
    graziano

    Pensare che il referendum sindacale di Milanofiori sia un segno di democrazia diretta finalizzato a far emergere il volere dei lavoratori è vergognoso.E’ facile sentenziare “baggianate” da una cattedra o da un ufficio quando il tuo stipendio ti permette di vivere meglio di coloro che lavorano ad una pressa.Il difficile è decidere quando hai uno stipendio di 1200 euro e tua moglie non lavora, sei in affitto o devi pagare il mutuo.Non bisogna essere Mago Merlino per capire come finirà: perchè vincerà la paura ! I politici-sindacalisti-professoroni (di tutte le razze) che in questi giorni predicano “Messa” nei vari media,dovrebbero avere rispetto di quella categoria di italiani che malgrado lavorino non arrivano in fondo al mese e mantengono con le tasse questa massa di pelandroni-bigotti-incapaci. Vi guardo politicanti da quattro soldi con il solito disgusto che ha della vita un padre che non può dare una vita normale ad un figlio.

  16. Avatar Rita
    Rita

    Hai perfettamente e purtroppo ragione Graziano e, oltretutto, quello stipendio da “ben” 1.200 € mensili sembra essere diventato ormai quasi un miraggio, il che è tutto dire!!

  17. Avatar Luisa
    Luisa

    Concordo con telesina: un post strepitoso ed emozionante. Fra pochi giorni sapremo come finirà questa farsa; non si può chiamare “referendum” una scelta fra due baratri. Se una persona che vota si trova a farlo sapendo che può condannare sé stesso e gli altri colleghi ad un futuro ancora più incerto, non potrà esprimere un’opinione davvero libera. Tanto valeva non indirre questa parodia di democrazia.

  18. Avatar docpretta
    docpretta

    @Giordano: bella questa disamina sulle centrali nucleari, peccato che non centri nulla su questo post.
    P.S. le centrali dove le metti? forse preferisci un governo in “stile” Cina che mette le centrali dove decide lui.
    senza parlare delle SCORIE

  19. Avatar Tenna Piero

    @ docpretta

    Le scorie di uranio sarebbero comunque di gran lunga minori delle tonnellate di scorie derivanti dal petrolio. Basterebbero due centrali al nord, due al centro e due al sud, quelle di nuova concezione, per coprire il fabbisogno nazionale, in attesa di ricerche impegnate sull’energia pulita. E non più approvigionarci dalla francia le cui centrali più produttive sono vicinissime ai nostri confini, per cui, nessuno ci salverebbe da un disastro atomico che, speriamo, non accada mai…!

  20. Avatar la zanzara
    la zanzara

    credo che i lavoratori fiat, tutti, dovrebbero asteneresi completamente dal partecipare al referendum;
    che vada pure marchionne a produrre tutto all’estero. lo zoccolo duro dei clienti fiat sono solo in italia, tolti questi nazionalisti rimasti, credo che ci vorrebbero degli anni affinche’ fiat conquisti quote di penetrazioni rilevanti in un mercato, estero, da sempre suo tallone d’achille.
    In polonia ad esempio i salari dei lavoratori fiat sono talmente bassi che gli stessi non sono in grado di acquistare le vetture che producono, pur essendo popolari come la 600 e panda,………………..e cio’ la dice lunga su come la pensa marchionne. IL PRIMO INVESTIMENTO da fare dopo le risorse tecniche, sono le risorse umane ………………..in qualsiasi azienda
    QUESTO REFERENDUM AVREBBE SENSO SOLO SE MARCHIONNE AVESSE MESSO SUL PIATTO DEI LAVORATORI LA POSSIBILITA’ DI AUMENTARE I SALARI ,SULLA BASE DI INCENTIVI E PREMI, RAGGUARDEVOLE

  21. Avatar Tenna Piero

    @ Zanzara.

    E’ facile indignarsi con la pancia piena, senza la spada di Damocle sul collo. I lavoratori fiat firmeranno per il si perchè è meglio avere uno stipendio da fame che fame senza nemmeno un piccolo stipendio. E’ la legge della natura, da sempre contrastante con ogni tipo di sindacalismo.

  22. Avatar rita
    rita

    La spada di Damocle …
    E vedere la foto di un anziano operaio in lacrime, per il sì o per il no non importa, fa veramente male.

  23. Avatar M. Reccanello
    M. Reccanello

    Caro Luca,
    mi complimento per l’ottimo articolo di oggi sul FQ, in particolare per avere messo in luce le contraddizioni della Mercegaglia e di Angeletti. Di Sacconi meglio non dire niente… se cade il capo si ritrova disoccupato.

  24. Avatar Tenna Piero

    @ Rita.
    L’operaio anziano smetterà di lacrimare se vota si, altrimenti le sue lacrime diverranno fiumi di amarezza. E’ la legge della giungla, mia cara! Un’orrenda realtà che si è venuta a creare perchè sindacati, padroni e i vari governi che si sono succeduti, hanno pensato solo ad incamerare denaro in eccesso senza curarsi minimamente delle sorti dei lavoratori. Ora è accaduto l’irreparabile, e Marchionne, da avvoltoio qual è, ne approfitta, né più e né meno di come farebbero tutti gli altri industriali, si trovassero nei suoi panni… Purtroppo, baffone non ha addivenì: Muriu, meschino!

  25. Avatar docpretta
    docpretta

    @giordano fantasia allo stato puro. chiedi agli ucraini se avere la centrale in casa è meglio o forse sarebbe stato meglio che ce l’avesse la lituania. senza contare che le scorie del petrolio non sono radioattive!

  26. Avatar giordano
    giordano

    Caro Docpretta, sarà che vedo gli effetti oncogeni dei residui degli idrocarburi (vai a vedere l’incidenza delle neoplasie in prossimitò delle raffinerie tipo Mantova), sarà che lavoro con la radioattività da 20 anni, sarà che le scorie radioattive di Cheronbil sono tranquillamente arrivate via aria su tutta l’Italia del Nord senza un’appreaazbile aumento dell’incidenza di tumori della tiroide e di leucemie, fatto sta che non penso siano fantasie. Poi mi spieghi che lavoro faranno gli operai di Mirafiori se la Fiat delocalizza……

  27. Avatar giordano
    giordano

    x Docpretta: P.S. La Lituania la sua centrale nucleare ce l’ha già…… e funziona anche bene…..

  28. Avatar docpretta
    docpretta

    @giordano.. ciurli nel manico. o non mi sono espresso bene: faceva differenza per gli ucraini se anzichè esplodere chernobyl fosse esplosa una centrale in lituania? poi se come al solito cambi argomento per darti ragione amen.

  29. Avatar Giordano
    Giordano

    Caro Docpretta, o mi sono spiegato male o mi sono spiegato male. Se noi siamo circondati da decine di centrali nucleari il malfunzionamento delle quali ci inonderebbe di idotopi di tutti i generi, cosa ci cambia se le abbiamo anche sul suolo nazionale? Dunque agli ucraini non sarebbe cambiato nulla se l’avessero avuta (come l’hanno) in lituania, si sarebbero irradiati lo stesso. Secondo: le radiazioni fanno venire il cancro. Vai a vedere l’incidenza di neoplasie radioindotte in Francia, Germania ed Italia. Uguali. Ora prendi l’incidenza delle neoplasie derivate da prodotti di degradazione del benzene (noto carcinogeno) in aree ad elevata presenza di benzene (aree industriali con raffinerie) ed in aree a minore presenza di benzene. Statisticamente diversa. Dunque?
    Amen.

  30. Avatar docpretta
    docpretta

    @Giordano: tu sei un pò fuori lascia che te lo dica. è indifferente che si abbia una centrale in casa perchè ce le hanno i vicini. bel ragionamento non c’è che dire. Ragionamento sul benzene condivisibile fino ad un certo punto, siccome c’è l’inquinamento me ne frego anzi continuo ad inquinare? ????????? e le scorie? il benzene è radioattivo?

  31. Avatar la zanzara
    la zanzara

    @ tenna piero
    ……..infatti invitavo al “non voto” non a votare” no”!
    non credo affatto che marchionne voglia dismettere gli impianti in italia; e’ solo un modo per rovesciare il ricatto: noi facciamo il nostro se tu investi in italia e non io investo in italia se…………..

    La forza contrattuale fa parte dei ruoli: di fronte ad un dicdat imposto c’e una terza via……………….non rispondere semplicemente ,ripassando la palla a marchionne senza bracci di ferro
    lavoro nel privato da piu’ di venti anni, non mi sono mai iscritto ad un sindacato, ho imparato a difendermi da solo

  32. Avatar la zanzara
    la zanzara

    @ tenna
    sappi che per le case automobilisticheil mercato europeo e’ importantissimo( almeno per il momento); fiat nell’accordo con crhysler e’ capofila ed e’ italiana, un piede in europa e’ d’obbligo, dove investirebbe marchionne? in germania? in francia? in spagna? dove gli operai costano il 35% in piu? almeno che fiat non decida di essere una casa dell’est europeo o coreana che, in europa ,riesconio ad avere pochi decimi percentuali di quote di mercato…………………………………

  33. Avatar Giordano
    Giordano

    Caro Docpretta, lascia che te lo dica, tu sei un pò ignorante, ma con un pò di sforzo puoi migliorare. La radioattività (particelle e gas) vola e l’aria anche per cui…. non si ferma ai confini degli stati senza centrali. Ti piaccia o no, quindi, tu ti sei respirato la radioattività arrivata da Chernobyl l’entità della quale (non bassa) ho misurato personalmente sui prati italiani. Come se la sono respirata i polacchi, i crucchi, gli svizzeri ecc..ecc.. sia che avessereo centrali che non. Secondo: i prodotti di combustione dei fossili (petrolio, gasolio, benzina, carbone) che usiamo per permetterti di scrivere al computer le perle di saggezza che produci, sono tutti mutageni e cancerogeni (polmone, vescica, midollo, cavo orale i maggiori danni). Se non li vuoi devi spegnere il PC, la televisione, il cellulare, la luce, il boiler, il forno ecc..ecc… Con i pannelli solari ci puoi accendere la radio.

  34. Avatar docpretta
    docpretta

    @giordano: sono consapevole non ignorante. tu invece sei menefreghista. forse è peggio che è ignorante

  35. Avatar Giordano
    Giordano

    “forse è peggio che è ignorante”?

  36. Avatar Giordano
    Giordano

    Volevi dire:” Forse è peggio che essere ignoranti?”

  37. Avatar docpretta
    docpretta

    @giordano: parlavo in prima persona. si c’è uno sbaglio ops sorry. Tana per me. cmq sulle scorie hai glissato dal tuo post, che se non erro era il 7.

  38. Avatar Giordano
    Giordano

    Le scorie ci sono sempre. Radioattive o no ma ci sono sempre, in tutte le attività umane. Quelle radioattive sono pericolose fino a quando non decadono. Quelle non radioattive entrano nella catena alimentare e ci stanno per tanto tempo. Nel frattempo fanno danno. Diciamo che le radioattive hanno la “comodità” di potere essere ristrette nello spazio, le altre no. Tieni conto che la radioattività è un elento (inconsciamente) presente nel modo. La Terra è radioattiva e 12 ore davanti alla TV ti danno una certa dose di radiazioni, come perlatro viaggiare in aereo o andare in montagna, o vivere in certe aree geografiche.

  39. Avatar la zanzara
    la zanzara

    @ giordano -docpretta

    MA CHE CIA’ZZECCA IL NUCLEARE!!!!!!?????

  40. Avatar Francesco
    Francesco

    Mi da che le cassandre di sinistra avevano avuto come spesso accade poca fiducia negli operai, che hanno votato in molti per il no, smontando così molte teorie…

  41. Avatar lorenzo
    lorenzo

    Dottor Telese, lasci che le dica del triste spettacolo da lei offerto ieri sera nella trasnissione diParagone.
    Si ècomportato come qualsiasi politico che si azzuffa in tv, lei che fa il presentatore e dovrebbe moderare per definizione.
    Si è comportato come un tribuno, lei che è giornalista e che dovrebbe fare del distacco dell’osservatore un principio regolatore della sua professione.
    Ha scaldato l’umore degli operai, ha offeso il buon Giannino che si è demoralizzato e spento come una candela, ha preteso continuamente il microfono con una insopportabile logorrea televisiva, ha sottratto spazio agli altri ospiti, ha rappresentato ed esaltato un risultato finale che ancora doveva esser dimostrato, ha fatto dell’inutile demagogia guastando una trasmissione fino a quel momento accettabile e – a tratti- anche gradevole.
    La demagogia facile paga per pochi giorni, dottor Telese. Gli applausi della gente esacerbata sono una soddisfazione effimera per chi li suscita, e soprattutto sono un cattivo consigliere per chiunque. Le auguro di ritrovare la serenità necessaria per svolgere il suo lavoro, che è prezioso all’unica condizione che lo si faccia in modo corretto.
    Distinti saluti e grazie dell’ospitalità
    LA
    In tutta franchezza,

  42. Avatar Tenna Piero

    Anche a me, Luca, davanti ai cancelli della Fiat, è sembrato una nota stonata. Non ho capito il suo ruolo né l’utilità del suo intervento alla trasmissione, a meno che, egli, fondamentalmente, si senta un po’ metalmeccanico per natura…! O magari voleva mostrare quella sua solita partigianeria atta a procacciare applausi da persone esasperate …?
    Sarà perché, nel suo habitat naturale, nella trasmissione IN ONDA, viene sempre sminuito dalla sua collega Costamagna?

  43. Avatar margherita
    margherita

    Luca io invece ti ammiro dal cuore e approvo tutto quello che scrivi e che dici.

  44. Avatar margherita
    margherita

    peccato che tu non scriva ( mica tutti lo sanno ) di Primavalle dal momento che LOLLO verrà interrogato dal magistrato lunedì

  45. Avatar cetty
    cetty

    Allucinante la Santanchè parla così perchè non guadagna 1300 euro al mese e di lavoro effettivo al giorno ne farà al massimo 2 ore, avrà tate donne di servizio. ma come si permette di dire cose di quella gravità? adesso dovremmo competere con i cinesi???

  46. Avatar cetty
    cetty

    siete stati grandi stasera con la santanchè l’avete coinvolta nella vicenda ceva braviiii

  47. Avatar marco
    marco

    La Televisione.
    La televisione è una grande invenzione
    per ogni malanno cia la soluziuone
    se il manager fà il biricchino
    alla Santanche basta dare il telefonino
    che bella la televisione
    per ogni problema cia la soluzione

  48. Avatar Giordano
    Giordano

    x la zanza….. C’entra. Se a Marchionne conviene (biecamente) stare in Italia, ci sta. Sennò no. Semplificando – Il costo della Panda è fatto da manodopera, tasse e energia (un terzo più cara l’energia, un terzo di stipendio in meno agli operai; doppie le tasse, meno stipendio agli operai). E non mi si parli della Germania dove l’auto più piccola che fanno costa come la Thema……

  49. Avatar margherita
    margherita

    hai chiesto Luca alla Santanchè che cosa avrebbe fatto : la santanchè avrebbe affidato il pargolo ( 12 anni ? ) alle filippine e avrebbe noleggiato un aereo privato andata e ritorno . era molto debole ieri sera Livia Turco

  50. Avatar telesina
    telesina

    oh. chi viene con me la livia turco e la s.
    Santanche’ a prenderci il caffe’ lunedi’ mattina?

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