Luca Telese

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Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Vedere moneta, votare Caimano

Montecitorio, ieri mattina. L’onorevole Massimo Calearo – non è uno scherzo – regala ai giornalisti un sorriso sfavillante: “Siamo un gruppo di tre persone, con tante anime diverse, unite dalla stessa cravatta!”. A quel punto abbasso lo sguardo sui tre onorevoli seduti al tavolo. Purtroppo è vero: tre cravatte, tinta unita blu, bandierina tricolore: “Le ho comprate io stesso, ne vuoi una pure tu?”. Il simbolo, poi, è ancora più interessante: una specie di Tao da centro massaggi, però tricolore. Quello l’ha disegnato l’onorevole che siede al centro, Domenico Scilipoti, da Barcellona Pozzo di Gotto: “Ah – sorride soddisfatto – se n’è accorto?
È concetto spirituale, una rivisitazione patriottica dello yin e dello yang. L’ho fatto con le mie mani!”. Il nome del primo partito tricellulare della storia italiana (nel senso letterale, è composto di tre persone), l’ha trovato l’onorevole Bruno Cesario, il terzo porcellino della banda: “Movimento di responsabilità nazionale”. Meraviglioso. Ma la vetta di sublime l’onorevole Calearo la tocca subito dopo, quando aggiunge: “Non ci interessa la politica colorata. Abbiamo a cuore gli interessi della nazione. E il male minore in questo momento, è il governo”. Aggiunta: “Dentro di noi siamo molto pluralisti. Io sarei intenzionato ad astenermi, Scilipoti vorrebbe votare no, Cesario è sicuro del sì. In questi giorni che mancano alla fiducia cercheremo una posizione comune. Quel che ci unisce, oggi – dice raggiante – è interesse della patria”.
IN REALTÀ, l’ipotesi più probabile, ieri, nella sublime e pirotecnica conferenza stampa che si è trasformata in uno show – tra pianti, urla di contestazione, insulti e monologhi da melodramma – è che tutti e tre gli esponenti del “Movimento di responsabilità” (alla faccia dello yin e dello yang, della spiritualità e soprattutto del bipolarismo) decidano di aiutare la patria con un voto favorevole a Silvio Berlusconi. Ed è probabile che come loro faccia l’onorevole Antonio Razzi, l’ex operaio emigrato in Svizzera, che ieri ha superato se stesso: “In queste ultime 48 ore ho vissuto un vero dramma interiore – ha detto leggendo una lettera con tono affranto ai giornalisti – che mi ha portato a cambiare la mia idea: ora voterò come dice il mio nuovo gruppo”. Qui le cose belle sono almeno due. La prima è che due giorni fa l’onorevole Razzi assicurava che avrebbe votato “Come dice il capo, cioè Antonio Di Pietro”. Mentre tre giorni fa sosteneva: “Non ho firmato la mozione di sfiducia”. Interrogato in proposito ha risposto con logica ineccepibile: “Non ho cambiato idea, ho cambiato capo”. Il che vuol dire che se continua a questo ritmo – in linea teorica – può cambiare voto, o capo, almeno altre quattro volte prima del voto. La seconda cosa divertente è che anche in questo caso “Noi sud”, il suo nuovo gruppo (ma si tratta come nel caso dei “Responsabili” di una componente minuscola, una frattaglia del gruppo misto), è tutto schierato al suo fianco: tre persone più Razzi. Fra questi c’è anche il mitico onorevole Americo Porfidia (fantastico eloquio da politicone del sud) che ha raccontato la miracolosa conversione del collega (dall’antiberlusconismo alla fiducia) ricorrendo a un lessico che ricorda quello delle vite dei santi: “Gli sono stato vicino, in questi mesi, nel lungo travaglio intellettuale che ha prodotto questa scelta…”. Al che, i giornalisti chiedono: “Scusi, Razzi, il suo è stato un lungo travaglio intellettuale durato mesi, o un dramma interiore di 48 ore?”. L’onorevole allarga le mani, esibisce un sorriso da sfinge, sospira e non dice nulla (deve essere stato un lungo travaglio interiore di 48 ore). La cosa bella è che l’onorevole Razzi, è ancora su Internet (se si digita il suo nome su Google) con un video in cui spiegava indignato: “Prima delle vacanze sono stato avvicinato e hanno cercato di comprarmi!”. Chi? “I berlusconiani”. E come? “Con proposte allettanti, come quello di pagarmi un mutuo, di essere rieletto sicuro… posti buoni, cariche in più, entrare nel governo…”: E lui, che aveva fatto? “Ho risposto sdegnato no, perché non avrei mai potuto dirlo ai miei elettori”. Eroico. Anzi di più: “Io sono un operaio e me ne vanto, gli operai non si fanno comprare: non sono una merce, sono una persona!”. Ieri, quando gli ho chiesto a quale Razzi si debba credere, l’onorevole ha regalato un altro sorriso radioso: “Non era vero nulla di quel che dicevo allora. Facevo solo propaganda dipietrista” (un meraviglioso modo per darsi del bugiardo da solo, retroattivamente).
MA LE VETTE COMICHE – un omaggio involontario alla commedia all’Italiana e a Mario Monicelli – vengono toccate dai tre “responsabili”, che hanno trasposto in politica la filosofia della Tripla da schedina Totocalcio: “Non è bello? Se ci pensa – spiega – ancora Calearo, noi potremmo votare qualsiasi cosa”. Uno, due, ics: nulla di male se non fosse che tutti e tre sono stati eletti con i voti del centrosinistra (i primi due nel Pd, e Scilipoti nell’Idv). L’onorevole Scilipoti, poi, è la vera risorsa spettacolare del trio. Esordisce con la sua ormai celebre teoria: “In questo momento sono orientato a votare no, ma il 14 non so”. Prosegue con un ragionamento ferreo: “Sono stato fedele e più che leale all’Idv – grida – finché sono stato nel gruppo dell’Idv!”. Però aggiunge: “Da ieri sera non ne faccio più parte, e sono leale al nuovo gruppo”. Scilipoti prosegue con un acuto toccante: “Per 12 anni ho anteposto Di Pietro alla mia famiglia!”. E spiegando il motivo del suo “travaglio interiore” (pure lui) ulula: “Non potrei restare in un partito in cui si pensa che chi pratica l’agopuntura sia uno stregone!!” (È nato il trasformismo omeopatico). Antonio Di Pietro va dai giudici, il Pd parla di corruzione. La conferenza stampa si chiude tra le invettive di Pasquale Laurito (delitto “Velina rossa”) e le urla del dipietrista Stefano Pedica a Scilipoti: “Hai tradito i tuoi elettori!”. E lui: “Ci sono provocatori non giornalisti che non hanno statura intellettuale per farmi domande!”. E Pedica: “Sono anche giornalista, rispondi!”. Al che Scilipoti regala l’ultima perla: “I giornali mi massacrano, non mi importa. Io non appartengo al partito! Appartengo al popolo!”.

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17 risposte a “Vedere moneta, votare Caimano”

  1. Avatar Rita
    Rita

    sono una novità questi salti della quaglia o compravendite??

  2. Avatar Giordano
    Giordano

    La cosa commendevole è che fino a tre giorni questi tre ridicoli erano dei cavalieri senza macchia e senza paura, crociati della battaglia contro il caimano bero, fulgidi eroi della eterna guerra tra il bene ed il male. E adesso, in 5 minuti, sono diventati gli Jago della politica, i Giuda della Camera, gli Shylock dell’emicilo. Mah.. non è che forse erano così anche prima?

  3. Avatar wimario
    wimario

    Resto senza parole.. altro che comiche, questi sono il frutto di questa legge elettorale

  4. Avatar Rita
    Rita

    E’ banale, lo so, ma:
    – preso atto che Fini è venuto meno secondo me ai suoi doveri istituzionali facendo fin da subito soprattutto il capo-fazione, di una fazione ostile a B.
    – visto che nessuno si è scandalizzato molto di tutto ciò, la mia domanda banale è: se Fini avesse fatto politica, propaganda NON contro MA pro-Berlusconi, l’indifferenza sarebbe stata la stessa?

  5. Avatar Giordano
    Giordano

    Brava Rita. Questo è IL problema. Ed è cosi tanto IL problema da fare sorgere molte domande. 1) Perchè tutti d’accordo? 2) Che tipo di accordo? 3) Chi c’è dietro quest’accordo? 4) Da quando sono d’accordo? e infine 5) Ma che cosa c…o andiamo a votare se poi è tutto evidentemente finto? E’ per questo che io, pur non avendo un giudizio positivo su parte di questo governo, se me lolasciano fare, rivoterò per B. Perchè il principio che comunque il mio voto deve essere rispettato è più alto del principio che dovrei votare il “migliore”. Il vero rischio per la democrazia non è tanto votare un vecchietto che, nella peggiore delle ipotesi, starà su ancora un apio d’anni, ma nel perdere il significato del voto….

  6. Avatar Giordano
    Giordano

    Ma….Danny De Vito è in Parlamento?

  7. Avatar Guiducci Lorenzo
    Guiducci Lorenzo

    La storia ci ha tramandato che quando si voleva segnalare qualcuno lo si costringeba ad indossare qualcosa di distintivo…..lo si e’ fatto tristemente anche per razze intere come gli ebrei.Ora sarebbe veramente necessario farlo per questi loschi figuri. Segnarli in modo che alle prossime elezioni nessuno li voti.

  8. Avatar francesco
    francesco

    Ma caro Telese, sembri finto!!! sembravi ‘finto’ ad anno zero-zero, sembri finto su La 7, meno finto a “la zanzara”…infatti ti hanno sbattuto fuori. Ti scandalizzi o fai finta? è stato sempre cosi sin dall’era demo-cristian-social-comunista, cosa c’è di nuovo? da uomo di sx dovresti scanzalizzarti e capire finalmente che siete VOI a far stravincere Silvio o, quantomeno a tenerlo a galla : la tua sx, i vostri media, le vostre trasmissioni , il vostro modo di parlare, di offendere, di inventare storie e storiette assurde, bunga bunga che non fanno altro che tirare su il ‘morale’ di migliaia di italiani…invece di ridere come ebeti, invece di continuare a ridere per ridicole vignette di Viano ( ridete sempre per così poco? devo dire che sapete accontentarvi!)continuate cosi, fate solo ridere !! e sarà cosi ancora per molto.. sino a quando non riuscirete ad essere coerenti…almeno con voi stessi!! saluti, continuo a stimarti …però.

  9. Avatar rita
    rita

    Ciao GIORDANO 6

    No, deve essere suo cugino (da parte di madre).

  10. Avatar Fra
    Fra

    Non… ho… parole… … …

  11. Avatar pasquino
    pasquino

    Anche se Silvio dovesse spuntarla il 14 dicembre dovrebbe farlo con un numero risicato di voti e così il governo sarebbe comunque instabile. Le elezioni son vicine (primavera 2011). Forse è la fine di un periodo (15 anni) di veleni e politica di basso profilo che hanno solo fatto retrocedere l’Italia nella competizione internazionale con paesi che negli ultimi quindici anni son cresciuti e si sono profondamente evoluti sia sul piano economico che sociale. Riforme se ne son viste poche, sia da destra che da sinistra, se non per tagliare la spesa sociale e non sempre per rendere più efficiente l’amministrazione pubblica; spesso solo per sgretolarla (vedere l’istruzione dove la scuola pubblica è sempre più bistrattata) e destrutturarla. Ci siam venduti i gioielli di famiglia ( con le cartolarizzazioni) a prezzi stracciati (altro che la casa di Montecarlo) senza far fruttare i capitali ingenti incassati. Non è ovviamente tutta colpa di Silvio ma è pacifico che l’attuale clima politico con la sua cinica strategia del consenso, basata sullo scontro continuo e su toni sempre più accesi per serrare continuamente le file contro un nemico comune, è stata inaugurata e alimentata dal berlusconismo e quello che si vive in questi giorni ne costituisce l’ovvio epilogo: il mercato delle vacche, calciomercato, compravendita di parlamentari, salto della quaglia. Forse in tutto ciò non c’è poi niente di nuovo o diverso da quello che si faceva una volta, ma forse una volta tutto ciò si faceva con un altro stile e si percepiva un approccio meno ottuso e volgare del fare politica ….
    saluti
    Pasquino

  12. Avatar Zlatan
    Zlatan

    Fini parla troppo di Berlusconi..si vede che è molto importante per lui..ma lui non lo è per Berlusconi…

  13. Avatar Emma
    Emma

    mentre i politicanti giocano a nascondino..io faccio i fatti: .distruggo l’italia!!!!

  14. Avatar cilios
    cilios

    Per Luca Telese
    Ieri sera ospiti di L. Gruber erano Renzi e Travaglio.Quest’ultimo mi ha stupito quando ha evidenziato che Vendola vende sogni nè più nè meno come Berusconi e invece sarebbe importante che la Sinistra proponesse delle persone che sappiano risolvere i problemi,che sappiano ben amministrare e ha indicato un sindaco del nord.est,giovane donna(di cui non ricordo il nome) che incarna questo modello positivo;inoltre ha citato come esempi positivi del passato Ciampi e Prodi.Il mio stupore deriva dal fatto che non credevo che Travaglio avesse un’opinione così differente dalla sua ,per quel che riguarda il leader ideale da contrapporre a Berlusconi.Ricordo che ,ad esempio,lei in un pezzo di Il Fatto ,parlando di Bersani evidenziò la postura sbagliata,il guardarsi le mani mentre parla ecc praticamente intendeva affermare quanto sia importante la Forma per attrarre consenso.,E questo è senz’altro vero ma io sono convinta che se il nostro ridiventasse un paese normale si darebbe di nuovo imporanza al Contenuto e non solo alla Forma.ed è ciò che mi auguro::una bella rivoluzione culturale affinchè le prossime generazioni non debbano più basarsi ,per la scelta dei loro leaders su chi ha più appeal,più carisma,più fotogenia ecc.A proposito di leader ciò che non mi piace di Travaglio è la sua eccessiva ed ostentata ammirazione per Montanelli,il quale sarà stato sicuramente una valida persona, ,ma io credo che non sia da considerarsi come se fosse l’incarnazione del perfetto giornalista.In sassarese si direbbe”già ni l’abanza”.

  15. Avatar Mauro
    Mauro

    Ciao Luca
    Volevo chiederti: è possibile recuperare da qualche parte l’intera conferenza stampa di questi tre pagliacci? Tanto per farsi quattro (masochistiche) risate…

    Grazie e complimenti per il tuo lavoro

  16. Avatar graziano
    graziano

    La selezione della classe dirigente è un problema che coinvolge tutti i partiti sia a livello nazionale ma soprattutto a livello locale.Il centro sinistra con i suoi leader (Veltroni e Di Pietro ) nelle ultime elezioni politiche a candidato “personaggi” senza un adeguato filtro e purtroppo i risultati si vedono.Chi è causa del suo mal pianga se stesso.@ Giordano:Nel mercante di Venezia c’è anche una vittima innocente (Desdemona) chi sono le vittime di questi “Onorevoli” ?

  17. Avatar graziano
    graziano

    Errata corrige:volevo scrivere “Nel Mercante di Venezia,come nell’Otello di Sheekspeare, c’è sempre una vittima innocente (Desdemona)……”e ricordati delle h !

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