Luca Telese

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Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Risse e minacce: Mara e le sue “sorelle”

L‘ultima di loro, Alessandra Mussolini, ha lanciato ieri il suo anatema, come un’amazzone che intona un grido di battaglia: “Se la Carfagna non mi chiede pubblicamente scusa io non voto la fiducia, il 14!”. Una bella rogna, mentre si combatte voto per voto. Se non altro perché, quando Alessandra si cala l’elmetto sulla fronte e scende in combattimento, a Montecitorio, ci sono deputati che, per esperienze parlamentari pregresse, con un riflesso protettivo, portano le mani verso le parti basse: “Avevo posto alla Carfagna una questione politica -ha dichiarato ieri la Mussolini, furente – ho avuto in risposta un insulto. Non voto la fiducia ad un governo dove c'è un ministro per le Pari Opportunità che insulta le donne”.
Guardate questa grande e gioiosa foto tre anni e un secolo fa. C’è in questo crepuscolo sempre più epico e sfavillante, c’è – nella spettacolare epopea discendente del governo Berlusconi – anche un coro greco: un coro tragico di donne. Di Donne che odiano donne. Di Donne che si scambiano fendenti, insulti e colpi bassi.
Se è vero che il destino ama riservare le sue nemesi per contrappasso, è indubbio che le donne Del Cavaliere furono il combustibile della resurrezione azzurra dopo la crisi di mezza età del berlusconismo, il fiore all’occhiello, il guanto di sfida verso il centrosinistra, quasi sempre affetto da maschilismo e senescenza. Nel sistema berlusconiano le quote rosa non erano applicate con l’entusiasmo della cura dentistica (come nel centrosinistra), ma con la sincera, fideistica, certezza di un dogma. Il berlusconismo era una seduzione di massa che aveva bisogno di curve e di sorrisi affascinanti. Le cinque ministre del terzo governo Berlusconi erano le più secchione, le più utilizzate, le più esposte nella vetrina del partito dell’amore. E anche le più efficaci.
C’erano donne replicate anche nelle prime file del primo congresso del Pdl, sia pure nella semplificazione estetica delle Hostess, precettate per assicurare la predominanza eugenetica dei sorrisi, degli attacchi inguinali e delle scollature. Ma dietro tutte queste criticatissime scelte, Berlusconi era riuscito anche a creare una squadra affiatata e un poderoso effetto-marketing. Daniela Santanchè raccattava il milione di voti della destra radicale, Giorgia Meloni diventava la ministra della gioventù con il megafono in mano, la tuta e la mise da militante di lotta e di governo. Mara Carfagna occupava lo spazio del riformismo paritario, strapazzando un po’ vigliaccamente i gay (privati del patrocinio ministeriale forse anche in contrasto con le sue personali convinzioni), ma recuperando consensi con la legge sullo stalking, applaudita da tutti. Stefania Prestigiacomo inscenava bracci di ferro epici con Tremonti sulle deleghe ambientali (anche se poi in Europa difendeva lo sforamento delle emissioni), Mariastella Gelmini metteva in mostra una grinta da incassatrice incredibile per resistere a migliaia di insulti dal quarto di milione di italiani a cui dava del comunista (fosse stato un uomo l’avrebbero sicuramente linciata). Un uomo non avrebbe potuto fare macelleria di aule, professori e bambini. Una donna poteva farlo, e magari intenerirci con il pancione. Tutte queste donne si rivelavano più competitive, più efficienti, più preparate dei loro colleghi uomini. Più brave nel tenere la scena e cambiare abito a seconda delle occorrenze. Più misteriose e carismatiche.
Adesso che il cemento sessuato del berlusconismo viene intaccato nelle sue fondamenta, la Mussolini si abbatte come un caterpillar sulle ministre. Iniziò prima dell’estate affondando (quasi da sola) con la guerriglia d’Aula, la legge sulle comunità giovanili a cui la Meloni aveva lavorato per due anni. Ha proseguito ieri distillando la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza della Carfagna. Mara aveva incassato – apparentemente senza colpo ferire – il pizzino avvelenato del collega Cirielli infilato nelle caselle dei colleghi in Parlamento. Perché la ministra non poteva accettare che la Mussolini la sbeffeggiasse in Trasatlantico, fotografandola come nei dispetti goliardici celebrati a colpi di videofonino nelle aule di liceo: “Ho fatto la foto alla Carfagna e Bocchino che parlano! Ho fatto la foto alla Carfagna e Bocchino che parlano!”. Ci sarebbe voluta una maestra, forse, purtroppo Berlusconi ha taciuto.
Solo pochi giorni prima, Chi, un settimanale che si è distinto come tempio della dinastia berlusconiana, luogo privilegiato della real casa, e grande cesellatore di portfogli ministeriali e femminei, pubblicava la notizia di uno scambio di battute vetriolate a Milano, di quelle che si sentono in bocca alle comari, solo nel bianco e nero polveroso e sfarinato del cinema neorealista: “Sei una cagna!”. Chi ripeteva la battuta, ma non rivelava la paternità. Il Riformista si incaricava di rifinire il copione: “A dire la frase è stata Mariastella Gelmini. A incassarla Michela Vittoria Brambilla. Note stonate che disturbavano la grande coreografia rosa dei cieli azzurri, insieme con il gioco surreale dei boatos mai sopiti su intercettazioni mai viste. Oppure con le cronache dei siparietti in consiglio dei ministri dove la Prestigiacomo e Tremonti litigavano sulle quote rosa. O sui fondi per l’ambiente. Nel primo caso Stefania pianse, come una figurina dell’italia risorgimentale. Nel secondo tirò fuori gli artigli: “'Giulio, non dire cretinate!”, sbottò lei. “O ricevo le scuse o mi dimetto”, replicò algido lui. Adesso che l’impero è al tramonto, adesso che le donne diventano la prigione in cui l’immagine del premier si tramuta in maschera ossessiva, le ministre si prendono la loro libertà. Non più voci intonate del coro azzurro che fu, ma tuoni e lampi della tragedia greca, Erinni spietate e conflittuali. Il paradosso è che ancora una volta le donne sono profetiche nella premonizione. Anche il complesso di Cassandra è femmina. E le ministre premoniscono prima di tutti altri che il tempo sta cambiando.

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29 risposte a “Risse e minacce: Mara e le sue “sorelle””

  1. Avatar LV
    LV

    La vajassa Mussolini è davvero patetica. Non ha capito che il suo ciclo è chiuso: sguaiata, sovrappeso e impresentabile. Anche la Brambilla mi sembra troppo racchia. Ora è venuto il tempo delle veline illuminate. Largo alla Carfagna, maitresse à penser!

  2. Avatar ginad
    ginad

    Sarebbe il caso che da sinistra non si prendessero le parti di nessuna delle cagne e vaiasse oggi in guerra.
    Sarebbe il caso che a sinistra si desse spazio e visibilità alle tante donne che fanno politica con passione, dignità ed entusiasmo e che vogliono cambiare davvero questo sfortunato paese.
    Sarebbe il caso che queste fossero giovani e nuove nel panorama telecratico oggi in vigore, non perchè giovane è necessariamente meglio, ma perchè abbiamo un bisogno assoluto, irrefrenabile di aria fresca, di parole nuove, di visioni avanzate, di speranza per il futuro.

  3. Avatar Rita
    Rita

    A proposito di Mara Carfagna, c’è un bell’articolo di Ritanna Armeni sul Riformista che io condivido e che si conclude così:

    ” …. Sarà probabilmente accolta in un’altra famiglia politica, sarà omaggiata, lodata, ed esaltata. Ma non si illuda. Lo faranno solo in odio a Silvio Berlusconi e non perché credano in lei, nel suo mutamento o nelle sue capacità. Lo faranno perché lei è la dimostrazione vivente della solitudine del principe e del suo declino. Per lei continuerà a non essere facile, avrà solo fatto un altro passo nella sua vita cercando di andare avanti e forse vi riuscirà. Ma quella scorciatoia iniziale con la quale si dice abbia cominciato la sua carriera peserà ancora. La politica alla lunga non accetta o perdona le scorciatoie, i premi non meritati, i traguardi troppo facilmente raggiunti. E’ una regola che vale per tutti, uomini e donne, anche se per le donne è particolarmente rigida. Ma non è una regola ingiusta.”

  4. Avatar graziano
    graziano

    Non sono queste le donne che hanno fatto grande il nostro paese.Il posto giusto per le galline è il pollaio e queste hanno avuto dalla vita più di quello che si meritavano.Il sole sorge quando la notte è più buia……. e speriamo che arrivi presto.

  5. Avatar Giordano
    Giordano

    La Jotti inizio la sua carriera nel medesimo modo. Chiedere alla Montagnana.

  6. Avatar ginad
    ginad

    sig. giordano, prima di parlare della iotti si sciacqui la bocca

  7. Avatar Elisabetta(Fli)
    Elisabetta(Fli)

    andiamo alla guerra!!!! cosa cazzo srtiamo aspettando?

  8. Avatar margherita
    margherita

    Meloni : la ministra preferita da Luca Telese e Marco Travaglio….

  9. Avatar margherita
    margherita

    la vera mignotta è paolo guzzzanti . un grandioso massimo fini oggi il FATTO

  10. Avatar Rita
    Rita

    Margherita, ho letto l’articolo di Massimo Fini e sono d’accordo, moltissimo d’accordo.
    Comunque sono anche d’accordo con Ritanna Armeni che consiglia di non fare neanche della Carfagna un’eroina.
    A questo proposito, uno che oltre a non beatificarla mantiene un giudizio negativo su di lei, è Filippo Facci su Il Post.

  11. Avatar margherita
    margherita

    non leggo facci perchè scrive su Libero e prima scriveva sul Giornale di famiglia

  12. Avatar Giordano
    Giordano

    Caro Ginad, reduce dal salutare gargarismo con lo iososan le allego lo scritto di Rossana Rossanda, mica della Mussolini….

    “I comunisti praticavano una triplice morale, puritanesimo a uso stampa, familismo a uso cattolico, maschilismo e cazzeggio a uso privato”. “Il perbenismo di facciata serviva a rassicurare i cattolici (non siamo per il libero amore, anzi), oltre che a esaltare le priorità dell’impegno politico rispetto a quelle della persona, che sarebbero state piccolo borghesi […]. Intanto fra i compagni di ogni livello imperversavano passioni e tragedie, separazioni e unioni di fatto…”.
    Rossana Rossanda : La ragazza del secolo scorso, Einaudi 2005

    È in questo stesso clima che nasce, nel 1946, il legame fra il segretario del Pci Palmiro Togliatti e la giovane deputata Nilde Iotti. Togliatti era già sposato con Rita Montagnana, anche lei deputata comunista, con cui aveva avuto il figlio Aldo.
    Il legame fra Togliatti e la Iotti fu osteggiato da gran parte dei colleghi di partito, non solo perché adulterino. Di formazione cattolica, troppo giovane (aveva ventisei anni contro i cinquantatré di Togliatti), senza un passato eroico legato alla Resistenza, con abitudini ed esigenze ritenute frivole e “piccolo borghesi”, la Iotti non poteva vantare un pedigree comunista tale da consentirle di essere la compagna del segretario.

  13. Avatar Giordano
    Giordano

    Beh, certo 56-23 non fa come 74-18 però……..

  14. Avatar Rita
    Rita

    Come dice mia madre, sei proprio una bella sagoma Margherita da Venezia che dici di non leggere Facci perchè scriveva sul Giornale .. !

  15. Avatar madame Bovary
    madame Bovary

    Paragonare la Nilde Iotti a queste signore mi sembra forzato C’è un abisso fra la cultura e il senso della stato della Iotti e queste tipe sguaiate e volgari.
    Francamente in tutta la mia vita di lavoro e perfino nelle assemblee condominiali, anche fra persone molto diverse e con idee contrastanti ho assistito a litigi, ma mai ad insulti così volgari. Bene sdoganiamo anche la volgarità in parlamento! Basta con questa gente paludata! Parliamo come il popolo! Il fatto è che costoro il popolo non lo hanno mai sentito parlare, ma se lo ascoltassero riceverebbero una lezione di bon ton.

  16. Avatar pasquino
    pasquino

    Re Silvio Sole è (toccandosi gli zebedei) al tramonto: con lui le sue cortigiane. Ma anche i suoi vassalli e i suoi “bravi” di manzoniana memoria. Re Silvio ama(va) circondarsi di avvenenti dame per la sua gioia, fidati scudieri e giannizzeri per il lavoro sporco. Nel popolo della libertà non mi è sembrato di vedere tanta libertà (dal capo) …. Ma gli adulatori non sono spinti da convinzioni proprie, se non dalla riconoscenza per un’agognata poltrona raggiunta, e quando vedono la nave affondare l’abbandonano senza rimpianti sperando di naufragare su lidi più sicuri …. Intanto, demagocicamente parlando, l’Italia e sempre più nella palta …..

  17. Avatar ginad
    ginad

    riguardo la iotti: il legame, e non la relazione di tipo sessuale a base di bunga bunga, fu osteggiato dallo stesso PCI per i motivi riportati dalla rossanda. era un’Italia diversa, puritana e perbenista, in cui comunque i due vissero la loro unione con dignità ed anche sofferenza. non per niente la iotti ha svolto il suo ruolo in seno al partito e come presidente della camera, con un equilibrio ed autorevolezza universalmente riconosciuti. paragonarla a queste sgallettate da quattro soldi è un insulto.

  18. Avatar graziano
    graziano

    Non è un caso se questo paese si trova in queste condizioni.Quando si paragona Nilde Iotti alla Carfagna,Scalfari a Facci,Berlusconi a Togliatti allora siamo messi proprio male.E’ vero i comunisti prima e quelli di centro-sinistra dopo hanno fatto tanti sbagli in tutti i campi anche grandissimi (Mastella Ministro della Giustizia si spiega male ) ma tra il piovere e il diluviare c’è differenza.

  19. Avatar Giordano
    Giordano

    Solito strabismo. Solita morale doppia. Solito cerchiobottismo. Solita indignazione imbalsamata. Solito palo negli occhi propri non visto. La iotti ha dimostrato a 60 anni di essere una persona di un certo livello. Lo sarebbe stata senza l’affaire con Togliatti? boh! Forse. Prima era una ragazza della buona borghesia cattolica che fornicava col capo del PCI ateo e mangiapreti all’ultimo piano di Botteghe Oscure. Come dite? Niente di male? Certo, è vero, infatti sono affari loro. Nulla vieta di pensare che le varie Carfagna et similia fra 30 anni sino bravissime (non penso ma non si sa mai…). Anche se io farei cosi: facciamo in modo che le donne (e perchè no, anche gli uomini) non usino il loro sex appeal per progredire in politica, nelle professioni e nelle carriere, facciamo che tutti vadano avanti perchè sono bravi, senza zii, cugini, madri e padri che spingono, raccomandano, impongono. Come? Come dite? E’ impossibile……… Ahh Ho capito….

  20. Avatar Giordano
    Giordano

    Wkipedia Scalfari

    ……………………..Tra le sue prime esperienze giornalistiche c’è “Roma Fascista”[2], organo ufficiale del GUF (Gruppo Universitario Fascista), mentre era studente di giurisprudenza. Verso la fine degli anni Trenta, venne espulso dal PNF perché accusato di scrivere articoli di contenuto antifascista. Anni dopo, lo stesso Scalfari racconta di essere stato persino preso per il bavero, in occasione della sua espulsione, dall’allora Segretario del PNF Carlo Scorza[3]. Ciononostante, Scalfari continuerà a collaborare con riviste e periodici legati al fascismo, come “Nuovo Occidente”, diretto dall’ex squadrista e fascista cattolico Giuseppe Attilio Fanelli. Nel 1942, inoltre, Scalfari sarà nominato caporedattore di “Roma Fascista”.[4]……

  21. Avatar Giordano
    Giordano

    Non mi risulta che Facci abbia mai scritto per giornali fascisti……

  22. Avatar Pier
    Pier

    Facci è molto meno borghese di Telese…

  23. Avatar graziano
    graziano

    Ho come la sensazione che a qualcuno gli “rode er culo” chissà forse sentono che la fine si avvicina inesorabilmente e incominciano ad agitarsi perchè si dovranno inventare un nuovo fabbricatore di puttanate e visto che Mussolini è morto,Licio Gelli un pò anziano e Dell’Utri tra poco si trasferisce in puzzaia vedo poca materia grigia in grado di sostituire degnamente “il Grande Fratello”.Poverini questi promotori delle promesse inevase perchè devono confidare in gente come Bondi,Verdini,La Russa,Sallustri e compagnia brutta ma non vi preoccupate non c’è mai fine al peggio e un idea prima o poi, alla fine di qualche festa ad Arcore, vi viene.Paragonare poi Botteghe Oscure a Villa Wanda o la Iotti alla Carfagna e la dimostrazione che Togliatti ha fatto uno sbaglio storico non doveva mangiare i bambini..doveva mangiare i genitori.

  24. Avatar giordano
    giordano

    Guardate che se andiamo a votare B. rivince a mani basse. Lui, non in centrodestra che (per colpe proprie) è pieni di nani e ballerine (bella questa, mi è venuta spontanea, e adattate pure la cosa a chi vi aggrada… ). E la cosa desolante è che il centrosinistra non riesca a batetre questi qui….. mamma mia…..

  25. Avatar graziano
    graziano

    Forse il centro-sinistra non batte Berlusconi perchè al suo interno ce ne sono troppi che vogliono assomigliare a lui e magari prenderne il posto.Il problema è chi può rappresentare quel popolo che non si riconosce nella menzogna,nella distruzione delle Istituzioni,nei metodi Boffo,nei Bunga Bunga,nella politica economica del “cazzi tuoi”,nella scuola dei ricchi,nel falso moralismo,nella illegalità permanente e nella teoria dell’essere più furbo degli altri a tutti i costi.Ecco questa è la differenza sostanziale, loro (Arcoriani)hanno bisogno di un Berlusconi che lì rappresenti perchè vogliono uno come loro a portare avanti la loro idea di Paese da mangiare mentre a noi (jedi) ci servirebbe soltanto uno qualsiasi che facesse rispettare la Costituzione.

  26. Avatar Giordano
    Giordano

    Ed allora, caro Graziano, devi sperare che la maggior parte della gente, divenuta elettorato, diventi rispettosa, educata, civile, colta, buona, aperta, disponibile…. insomma una chimera, metà Di Pietro e metà Santoro con spruzzate di Travaglio (per la disponibilità verso gli altri) e Rosi Bindi (per l’atteggiamento forzatamente casto). Solo così potrete vincere, perchè, forse non te ne sei accorto, l’Italia è una democrazia parlamentare. Infine, la Costituzione, all’articolo 1 recita “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Se il popolo vuole come leader Berlusconi (e l’ha ampiamante ribadito), non pui schifare il Popolo imponendo la volontà di pochi (fra i quali te) per motivi estetici. Tradotto: non si può fare come quei bambini che cambiano le regole del gioco perchè non si vince…… eh!

  27. Avatar mary
    mary

    L’unico ad avere la statura intellettuale, per ridare speranza ai tanti di noi che hanno bisogno ancora di credere che fare politica sia una ambizione nobile e non un modo per pensare ai fatti propri, è Vendola….Ma non so se l’Italia lo capirà come l’abbiamo capito noi in Puglia….pensate un pò come siamo avanti, a votare un “ex comunista” e omosex!!

  28. Avatar mario turri
    mario turri

    IL MINISTRO PRESTIGIACOMO, POLITICO MEDIOCRE SULLA VIA DEL TRAMONTO
    Il Politico siciliano più degli altri persegue un interesse personale. Stefania Prestigiacomo, ministro non perchè ritenuta capace a risolvere i problemi dell’Ambiente. Wikipedia scrive: ” La Sarplast dellattuale ministro fallì nel 1997 a causa di incidenti e malattie dei dipendenti (3 operai hanno avuto figli con malformazioni congenite, altri non fumatori si son ritrovati dopo 10 anni polvere nei polmoni, altri morirono per incidenti sul lavoro). Il Presidente Lombardo la definisce “Ministro per la devastazione dell’Ambiente , molto “interessata” a realizzare un rigassificatore e un termovalizzatore nella sua area di Augusta “. In un paese normale non avrebbe mai occupato un posto così importante per la salute dei cittadini. Le trivelle a Pantelleria e le conseguenze drammatiche di un eventuale di disastro ambientale non possono essere nell’agenda di una donna mediocre sulla via del tramonto.

  29. Avatar mario turri
    mario turri

    STEFANIA PRESTIGIACOMO SULLA VIA DEL TRAMONTO
    Solitamente Il Politico siciliano più degli altri persegue un interesse personale. Come Stefania Prestigiacomo, ministro non perchè ritenuta capace a risolvere i problemi dell’Ambiente. Wikipedia scrive: ” La Sarplast dellattuale ministro fallì nel 1997 a causa di incidenti e malattie dei dipendenti (3 operai hanno avuto figli con malformazioni congenite, altri non fumatori si son ritrovati dopo 10 anni polvere nei polmoni, altri morirono per incidenti sul lavoro). Il Presidente Lombardo la definisce “Ministro per la devastazione dell’Ambiente , molto “interessata” a realizzare un rigassificatore e un termovalizzatore nella sua area di Augusta “. In un paese normale non avrebbe mai occupato un posto così importante per la salute dei cittadini. Le trivelle a Pantelleria e le conseguenze drammatiche di un eventuale di disastro ambientale non possono essere nell’agenda di una donna mediocre sulla via del tramonto.

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