Luca Telese

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Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

E Bondi sistemò anche l’ex marito della compagna

A tarda sera, dopo una giornata di dinieghi, scarichi di responsabilità e panico diffuso nel ministero, chiama anche il ministro: “Posso dare una spiegazione”. E sono parole sofferte: “Non ho violato nessuna legge. Sono solo intervenuto per risolvere due casi umani. È la tragedia di un uomo che era disoccupato e senza lavoro”. Il ministro Sandro Bondi sta parlando a Il Fatto dell’ultima vicenda di cui siamo venuti a conoscenza. Nascosta in una delle pieghe
della relazione di spesa del Fus 2009, i fondi per lo spettacolo che ironia della sorte sono stati il bersaglio dei tagli di Tremonti e di tutte le polemiche contro il ministro, c’è una voce di spesa. Piccola, rispetto all’entità della cifra, ma enorme per il significato simbolico. 25 mila euro in un anno, per una consulenza assegnata al “signor Roberto Indaco”. La voce di spesa, a pagina 673 della relazione, è la più sintetica (curiosamente enigmatica) fra tutte. I cinque nomi segnalati dilungano le competenze allo spasimo. Quella di Indaco recita solo: “Teatro e moda”. Il vero problema, non riassumibile nell’algida sinteticità di quella tabella, è che il signor Indaco è l’ex marito dell’onorevole Repetti, compagna del ministro (attualmente, guardacaso, in attesa di divorzio). Il secondo problema è che anche il figlio del signor Indaco e dell’onorevole Repetti – Fabrizio – come abbiamo raccontato nei giorni scorsi, lavora (scrivania e telefono) per il ministero dei Beni culturali, alla direzione generale per il cinema. Una mutua bondiana, di difficile giustificazione davanti a un mondo dello spettacolo, in sciopero costante per una politica di tagli che non conosce redenzione o riscatto. Brunetta diceva: “tanto paga Pantalone”, ma i benefattori in questo caso, sono nelle stanze ministeriali. Per tutto il giorno il Fatto insegue nelle pieghe dei documenti, e nelle testimonianze (estremamente imbarazzate) dei loro estensori, i 25mila euro del signor Indaco. La relazione, per esempio, è firmata dal dottor Nicola Borrelli, uno dei direttori generali del ministero, quello della sezione cinema. Al Fatto Borrelli spiega: “Sì, è vero, anche quella tabella è formalmente firmata da me. Ma in realtà è predisposta, in tutte le sue voci, dal dottor Nastasi, braccio destro di Bondi”. Dopo un lungo inseguimento e qualche tentativo di mettersi in comunicazione rabbiosamente interrotto, si manifesta anche il capo di gabinetto, il vice di Bondi, Salvo Nastasi. Tono cortese, da grand commis d’etat: “E’ vero, quella sezione è di mia competenza. Ma si tratta, come in tutti i ministeri, di fondi che sono di esclusiva prerogativa del ministro. Noi non facciamo altro che riportare la lista dei nomi delle consulenze che lui ci fornisce e il giustificativo di spesa”. Chiamiamo allora per la prima volta il ministro, ma il telefonino squilla a vuoto. Cerchiamo allora l’onorevole Repetti. “Dottoressa, come vede, ci risentiamo”. Le chiediamo come stia, ricevendone un eloquente: “Insomma, ho passato momenti migliori”. Ma è la rivelazione della scoperta della consulenza erogata all’ex marito a lasciarla catatonica, silente, per oltre dieci lunghissimi secondi. Dopo, c’è spazio solo per la frustrazione. Clic. Recide violentemente il colloquio e all’ulteriore richiesta di un commento via sms, spedisce sei righe agre tra il disperato e l’indignato: “Purtroppo ho compreso che qualunque cosa io dicessi, verrebbe ignorata o distorta. Questa non è informazione nè giornalismo, ma una campagna strumentale e pretestuosa di diffamazione per colpire unicamente il mio compagno Sandro Bondi”.
E’ lo stesso ministro, alla fine, a chiamarci sul cellulare: “Guardi, io voglio spiegare tutto, voglio chiarire. E vorrei che deste spazio alla mia replica”. Senza dubbio. Il ministro prosegue: “Nel caso del signor Indaco, io non ho fatto altro che aiutare una persona che si trovava in una drammatica difficoltà. Aveva le competenze professionali per usufruire della consulenza, quindi non ho violato leggi, nè norme”. A Novi Ligure, il signor Indaco abita in Via Lovadino in un appartamento nelle stessa palazzina dell’ex moglie. Fino al 2009 ha avuto una sua società, che poi ha chiuso. Possedeva quote di un albergo della famiglia Repetti. Si è occupato anche di barche. Chiediamo al ministro come spiega che sia il figlio della compagna, sia suo marito, siano pagati con fondi ministeriali: “Si tratta di importi molto modesti. Nel caso di Roberto Indaco, al netto delle trattenute, poco più di… 1000 euro al mese”. Non si tratta di nepotismo? Bondi prende un lungo respiro. Si trova in macchina con Repetti: “Desidererei rispetto, anche da un giornale che fa il suo lavoro. Si tratta di una vicenda molto dolorosa. Di una storia amara, ma anche del tutto personale e privata”. Sì, sicuramente è vero. La vicenda è assolutamente privata. Ma i soldi sono pubblici.

Malcom Pagani
Luca Telese


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19 risposte a “E Bondi sistemò anche l’ex marito della compagna”

  1. Avatar aghost

    resta sempre la solita domanda: ma in un caso simile, in america, quanti minuti potrebbe resistere il ministro prima di essere cacciato a calci nel sedere?

  2. Avatar graziano
    graziano

    Il caso drammatico è Bondi ma la soluzione c’è.Appena il governo Berlusconi è caduto e andremo alle urne, il poeta illuminato sulla via di Arcore sarà disoccupato e da buon governo dovremo trovargli un lavoro serio a lui,alla dolce compagna, al figlio e all’ex marito.Io un idea l’avrei:armiamoli di cazzuola,secchio,frattazzo,livello e trabattello e mandiamoli a Pompei a ricostruire quello che con la loro gestione è caduto.

  3. Avatar Giordano
    Giordano

    Beh, aiutare l’ex marito della scopamica è un segno di incredibile fair play…..

  4. Avatar lesorja
    lesorja

    L’allievo che cerca di superare il Maestro. Sembra una battaglia persa in partenza, ma diamogli tempo…. in fondo ha cominciato con soli 25.000 euro (nostri?)

  5. Avatar ginad
    ginad

    E’ vero si tratta di una storia amara: la nostra e di tutti quei bravi ragazzi che con laurea o senza, con tanta voglia di lavorare, di rendersi autonomi, di farsi una famiglia, sono qui a sbattersi e ad essere umiliati, per poi vedere questo scempio.
    ma… ha da finì a nuttata
    speriamo

  6. Avatar LV
    LV

    Il vero caso umano è Bondi: aggiungerei senza speranza

  7. Avatar margherita
    margherita

    ha sistemato anche Sgarbi no ?

  8. Avatar margherita
    margherita

    Fincantieri : 527 in cassaintegrazione : caso umano da segnalare a Bondi

  9. Avatar madame Bovary
    madame Bovary

    Nel partito dell’amore la bontà promanante dal capo aleggia su tutti.
    Berlusconi aiuta una ragazza che lo può ricattare per buon cuore (aiutandola a continuare a fare la “vita”), Bondi si commuove addirittura per le vicende dell’ex- marito della compagna! Che generosità, che esempio di umana comprensione se la mettiamo a confronto con le coppie che si lasciano fra insulti e cause in tribunale! Il fatto è che purtroppo non si possono aiutare tutti e la massa dei signor nessuno deve salire sui tetti o in cima alle gru per attirare un minimo di attenzione e ricadere dopo poco poco nell’anonimato, senza aver risolto nulla.

  10. Avatar emma
    emma

    nei parcheggi non si trovano più gli ambulanti che vendono stecche di fumo..è uno scandalo senza fine!

  11. Avatar enzo51
    enzo51

    Poveri noi che non abbiamo santi a….Montecitorio!!

    Sono stato in gigs da una vita pur essendo dipendente di una azienda foraggiata dallo Stato – Le Mcm S.p.a con stabilimenti nel salernitano e attualmente al terzo anno di mobilità non finalizzata alla pensione e in scadenza a febbraio 2012 con l’eventuale pensiomento a maggio 2013.

    Che dici ,Bondi!! C’è qualche speranza in un tuo intervento a mio favore ??

  12. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    Hai proprio ragione Enzo: oggi, Sul Corriere, Stella gli tolgie la pelle al ministro .

  13. Avatar pasquino
    pasquino

    Caro Luca non riesco seriamente a spiegarmi perchè infierisci così su un uomo che ha dato l’anima al diavolo Silvio e sarà ricordato come il ministro che ha perso la faccia nel crollo di Pompei. Ha già un sacco di problemi povero Bondi ma lasciamolo stare ….. Eppoi non facciamo gli ipocriti: chi non ha mai raccomandato nessuno alzi la mano e scagli la prima pietra … soprattutto nel pubblico; a destra e a sinistra. Ti lisci la Carfagna (straraccomandata a un ministero) e stronchi il povero Bondi per un posticino dato all’ex marito della compagna che probabilmente è anche un onesto professionista. Bondi ne ha di difetti; primo fra tutti aver tradito un ideale vero (magari un po’ obsoleto) per opportunismo, anche se il dubbio che pure la militanza comunista sia servita come trampolino di lancio professionale e politico viene un po’ a tutti.
    Inoltre ci vedo un doppiopesismo strumentale a riabilitare personaggi impresentabili (Carfagna), perchè potenzialmente ostili a Silvio e sputtanare invece oltre il lecito gli “irriducibili” filoberlusconiani come Bondi proprio perchè fedeli al capo …
    saluti
    Pasquino

  14. Avatar lorella

    Vista la credulità popolare, non rimane che sperare in essa per far tramontare il governo berlusconi. Per questo vi prego di far osservare quanto berlusconi porti iella.
    Il governo berlusconi è accompagnato da avvenimenti terribili, pensateci bene: il crollo delle torri gemelle, le guerre in iraq e afganistan, crisi economiche mondiali senza precedenti, eruzioni di vulcani in islanda, alluvioni. terremoto dell’aquila.., emergenze di ogni genere! Berlusconi porta iella! diffondete il verbo. lorella

  15. Avatar Sergio
    Sergio

    “Non ho violato nessuna legge”. Dell’opportunità, del senso dello Stato mai nessuno parla

  16. Avatar margherita
    margherita

    si chiama : ETICA

  17. Avatar margherita
    margherita

    stamattina Emilio Fede e i suoi uomini di scorta : chi li paga ?

  18. Avatar LV
    LV

    Bondi, Carfagna, Verdini e Cosentino (chi più ne ha, più ne metta) sono l’epilogo e l’apologo del berlusconismo. Agli albori c’erano i vari Martino, Urbani, Colletti, Vertone, Scognamiglio (coté nobile-intellettuale) e poi i Dell’Ultri e i Previti (rappresentanti del coté affaristico-maneggione).
    Ora il coté intellettuale è evaporato a favore del registro comico-puttanesco e pure quello affaristico-maneggione è scaduto nella monnezza. Un grande sogno (si fa per dire) che si è trasformato in farsa carnevalesca

  19. Avatar giordano
    giordano

    Quanti di quelli che qui hanno scritto non hanno cercato/usato/ricevuto una raccomandazione? Contate fino a 10 prima di rispondere…..Suvvia, siamo in Italia……. Vogliamo parlare di cognomi importanti della sinistra che si perpetuano ad aeternam in istituti statali-parastatali-regionale eccetera? Ragazzi, siamo la patria del tengo famiglia (anche allargata)…….

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