Ride Vittorio Sgarbi: “Silvio ha scoperto il dongiovannismo tardi. Ha iniziato a praticare la ‘seduzione di massa’ solo dopo la separazione da Veronica. Diciamo pure che oggi si avvicina alla vita che io faccio da anni. Ha l’entusiasmo del neofita, con qualche errore di precipitazione, e gli inevitabili incidenti di percorso di chi improvvisa”. Come si finisce alle 4 del mattino a raccogliere da Sgarbi un incredibile trattato sulla sessualità berlusconiana?
Semplice: scopri da Novella 2000 che il 27 ottobre, il giorno del “Caso Ruby” Vittorio era con Veronica Lario. Una singolare coincidenza, non l’unica, nell’incredibile cortocircuito di vite tra il libertino impenitente di sempre e il libertino premier. Lo chiami di mattina Sgarbi per chiedergli di raccontare. Lui accetta: “Vediamoci all’una”. Gli chiedi dove pranzi, lui ti risponde: “Nooo! All’una di notte!”. Il calendario di Sgarbi merita di essere ricostruito: atterra a Roma, si affaccia a Raidue, passa a Canale 5 Matrix (registrata, che va in onda dopo), esce da Matrix e si fionda ad Exit da Ilaria D’Amico (in diretta, va in onda prima). Esce dagli studi de La7 e va a cena con Gianni Barbacetto e Gioacchino Genchi (erano ospiti con lui). A metà cena scompare. Dov’è andato? Si è seduto ad un tavolo con una coppia di lesbiche. Torna. E l’intervista? “La facciamo ora, mentre andiamo a prendere una ragazza”. Che ragazza? Corsa nella notte, fino al Tu-scolano, dove vive la fanciulla in questione, una vecchia fiamma (anche se giovane di età). Si torna verso il centro. La ragazza, che chiameremo “Giulia” è spiritosa e intelligente. Sorride: “Parlate di Berlusconi? Vittorio, perché non racconti di quella volta che nel 2006 mi hai portato da lui?”. Sgarbi si illumina: “Già! La notte della sconfitta”. Giulia: “Che volgare… Appena mi vide, mi palpò i fianchi: ‘Tu che ci fai con Vittorio? Venissi in bagno ti metterei al tappeto’…”. Giulia sospira: “Simpatico, ma molto, molto rozzo. Lui non sa
nemmeno cosa sia,
l’eleganza di Vittorio con le donne !”. La lezione sul sessuoberlusconismo inizia con un altro colpo di scena.
Tema: le Silvio-girl?
(Sorride). Vuoi sapere una cosa curiosa?
Certo.
Quando i giornali rivelarono di Fini e della Tulliani, feci un salto. Come è noto l’avevo frequentata, nelle notti romane. Lei che mi ossessionava per avere la tessera della Freccia alata…
E Nadia che c’entra?
Vedo la sua foto, un flash: “Anche lei è stata con me!”.
Sgarbi con una escort?
Non potrei mai pagare una donna! Con me era venuta gratis… Non so lui, ma se io pago non mi tira l’uccello.
Che ricordo hai?
Ci frequentammo, un paio di volte… C’era simpatia. Mi seguì addirittura in un viaggio in Sardegna, concluso da un litigio furibondo.
Litigio furibondo?
Caspita. A Su Gologone, alle tre del mattino, in albergo lei mi tirava di tutto, a partire da piatti e porcellane… Poi era scappata nel bosco. L’abbiamo ritrovata dopo un’ora.
Dove l’avevi conosciuta?
(Ride). “La verità? A Milano, una sera, nel bagno del Bolognese. Ci eravamo rifugiati lì dopo sguardi di intesa.
Quindi hai incrociato sia la Tulliani che la Macrì?
Già. Io sono un amatore incallito, loro sono agli inizi, il delta della foce, rispetto alla fonte della sorgente…
Quando è entrato nella… satiriasi Berlusconi?
Dopo la fine del matrimonio con Veronica. Nei primi anni 2000 lui vedeva la mia strana libertà e mi rimproverava. Diceva – addirittura – che Sabrina, la mia fidanzata, era “una martire”.
Vero. Merita una medaglia…
Il nostro è un rapporto non conformista. La cosa più divertente è che per spiegare a Berlusconi la mia teoria, gli ho fornito la legittimazione delle sue future gesta.
E la teoria quale era?
Ci sono uomini che nascono per essere posseduti, come Fini, oggi di proprietà della Tulliani. E uomini che nascono per essere visitati dalle donne, come i musei. Io e te, gli ho detto, apparteniamo alla seconda categoria.
E lui cosa ti ha risposto?
(Sorriso) Vittorio, hai ragione! Credo che in questo periodo, e in questo campo, mi consideri un maestro.
Che gusto c’è a cambiare una donna ogni notte?
La chiave della seduzione, per Silvio, è la lusinga. Le donne lo corteggiano, lo cercano, questo lo gratifica. Semplice, no?
Se a ognuna lascia 7 mila euro , ti credo…
Non vanno solo per soldi, quella è la suburra. Molte cercano vantaggi diversi: comparsate, carriere tv…
Quando inizia tutto?
Credo nel 2005, quando era all’opposizione. Il primo segnale è l’invito a cena di Mara Venier, Bud Spencer e Loredana Lecciso, all’epoca era sulla cresta dell’onda. Per quale altro motivo Berlusconi avrebbe dovuto incontrare Loredana?
Però con la D’Addario era già al governo.
Lo so: ma quando inizi non ti fermi più.
Alla Lario hai detto questo?
Di più. E cioè che secondo me lei poteva essere l’unica vera anti-Berlusconi. L’unica vera antagonista.
Davvero?
…E che il vaso di Pandora che aveva reso pubbliche le mille amanti era stato scoperchiato dalla sua lettera a Repubblica…
E lei?
Ha annuito. Però…
Cosa?
Quel giorno, il 27, le ho detto: “Se prendi 3,5 milioni di euro al mese di alimenti cessi di essere antagonista e torni ad essere sottoposta come tutte le altre. Di lusso, certo, ma pure tu sottoposta.
Cosa ha detto lei?
Mi ha guardato con i suoi occhioni, sconcertata. Senza dire nulla.
Luca Telese
Rispondi