Luca Telese

Il sito web ufficiale del giornalista Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Dimenticati all’Asinara

Ci sono quattro buste appena aperte, ma adesso arriva il freddo. Forse non gliene frega nulla a nessuno, in questo paese, perché gli operai della Vinyls di Porto Torres, volontariamente autoreclusi nell’isola dell’Asinara, non praticano il Bunga Bunga, ma casomai lo subiscono, per il gioco delle trattative e delle beffe realizzato sulla loro pelle. Adesso arriva il freddo, l’inverno, che si abbatte gelido sulle colline brulle dell’Asinara e la protesta dopo 246 giorni di stenti può diventare persino drammatica, ed è appesa al filo di un’asta che si chiude questa settimana. Oggi si toccano 246 giorni di occupazione delle celle della diramazione carceraria di Formelli. In questa lunga stagione di stenti sull’isola si sono celebrati compleanni di bambini, un primo maggio di musica e di festa, svariate dirette televisive. Si sono visti succedere, nella terra vista dall’isola – cioè l’Italia – tre presunti ministri dello Sviluppo economico. Tutti sanno che Claudio Scajola si è dimesso travolto dallo scandalo della casa “a sua insaputa”, non tutti ricordano che quella mattina aveva un appuntamento al ministero in cui avrebbe dovuto “risolvere” la vertenza e favorire l’acquisto da parte di una ditta araba, la Ramco, l’unica che fino a quel momento avesse fatto un’offerta di acquisto seria. Ma quel giorno Scajola non prese mai parte a quell’incontro, l’Eni tenne alto il prezzo delle sue materie prime (che sono il punto decisivo di questa trattativa), la Ramco fece un passo indietro e scomparve. Poi è stata la volta del ministro ad interim, Silvio Berlusconi. Mesi di limbo in cui nulla è accaduto e nulla è stato fatto. Adesso tocca a Paolo Romani, che non ha ancora ritenuto opportuno fare passi ufficiali su questa vicenda.
La Sardegna è sempre più il luogo simbolo della rabbia: pastori in rivolta, industrie dimesse e poi loro, l’Isola dei Cassintegrati, raggiunti nei giorni scorsi persino da una delegazione che è partita in barca dall’Australia per conoscere la loro esperienza. Adesso però ci sono quattro buste sul tavolo negoziale: i commissari straordinari che hanno il compito di gestire l’azienda nel periodo di crisi le hanno aperte lunedì scorso. Quattro offerte che, come in un gioco di scatole cinesi, potrebbero rappresentare altrettanti offerenti. C’è un ditta svizzera dietro cui – come scrive sul sito degli operai della Vinyls Michele Azzu – “potrebbe celarsi la stessa Ramco”. Delle quattro, questa è l’unica che si propone di acquistare tutti gli impianti, sia quelli di Porto Torres che quelli di Porto Marghera e di Ravenna. Poi c’è una ditta di Varese che vuole acquisire solo quelli di Ravenna e poi c’è una società croata con una pessima fama, la Dioki, che ambisce solo a quelli del Veneto. In ballo, nei tre stabilimenti ci sono 370 operai. E secondo i sindacalisti che hanno seguito la trattativa persino dietro la società di Varese potrebbe nascondersi un altro protagonista industriale di primo piano, i francesi della “Arkema”. Non è un retroscena da poco, se fosse vero, perché quest’anno le quotazioni di mercato del Pvc sono salite e le quote di produzione abbandonate dall’Italia sono state coperte da Francia, Spagna e Germania. Forse questa trattativa nasconde un “Risiko” più complesso di quanto appaia in superficie e una strana forma di “desistenza” industriale che verrebbe meno se la chimica italiana riaprisse i battenti.
Sta di fatto che adesso arriva il freddo gelido dell’inverno sardo, nuvole nere cariche di pioggia si affacciano sul mare. E mantenere l’occupazione della Torre Aragonese (che dura da dieci mesi) e il presidio nell’isola (da otto) può diventare persino rischioso per l’incolumità degli operai. C’è chi, come Andrea Spanu, si è fatto crescere la barba lunga, chi ogni tanto torna a terra come Tino Tellini. Tra i cassintegrati si sono persino create dinamiche da reality, sono usciti due diversi libri (quello di Tino Tellini e quello di Silvia Sanna) ci sono state lezioni magistrali all’università, litigi e amori.
C’è di nuovo che questa volta l’Eni, per bocca di Leonardo Bellodi, l’amministratore delegato della Syndial (la società del gruppo che segue la trattativa) ha espresso la volontà di “venire incontro al compratore”. Come? Praticando prezzi di favore sul dicloroetano, materia fondamentale per il ciclo del Pvc sviluppato dalla Vinyls. Pietro Marongiu, il “tiranno dell’isola”, decano degli operai sardi, ripete: “Anche se arrivasse la glaciazione resteremo nell’isola. Qualcuno ha detto che siamo in vacanza e non vede l’ora che ce ne andiamo, ma noi abbiamo una sola certezza: ce ne andremo solo quando la trattativa sarà, in un modo o nell’altro risolta”. Ci sono quattro buste, arriva il freddo, e altri sette giorni di attesa da passare. Al contrario dei reality televisivi, qui il dramma è vero.

Luca Telese


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20 risposte a “Dimenticati all’Asinara”

  1. Avatar Emma
    Emma

    gli antidolorifici a tor vergata li vendono ancora a peso d’oro…è uno scandolo senza fine!!!!!

  2. Avatar facci sognare
    facci sognare

    CENSURA CENSURA CENSURA!!!! censuriamo il Giornale!!!!!!

  3. Avatar margherita
    margherita

    bravo LUCA così mi piaci e mi commuovi .

  4. Avatar margherita
    margherita

    bravo LUCA così mi piaci e mi commuovi .

  5. Avatar Emma
    Emma

    caro Alì a me piacciono solo i ragazzi italiani..il made in italy! il mio idolo è Scamarcio..ho persino la sua canotta inpregnata di fumo

  6. Avatar Fausto
    Fausto

    il caso fini è stato archiviato? non esiste più il presidente della camera?

  7. Avatar Francesco Addeo
    Francesco Addeo

    Egregio giovanotto di belle speranze,
    sono sicuro che a scuola non hai mai raggiunto la sufficienza in italiano. Per uno scrittore, un giornalista od un opinionista, la lingua scritta differisce in maniera sostanziale da quella parlata. Ma Lei, caro giovane, ha delle carenze nei fondamenti della lingua italiana: punteggiatura, consecutio temporum, etc. Lai che ha grandi possibilità economiche si paghi delle ripetizioni private di italiano o si affidi ad una società di correzione dei suoi articoli prima della loro pubblicazione . Non prenda questa mia osservazione come una critica ma solo un contributo al miglioramento delle sue indubbie qualità espressive.

  8. Avatar margherita
    margherita

    LUCA : quanto male j’avete condotta la trasmissione ieri sera ! bastava dire : chi portato Rubi a casa di B. ? Lele Mora ? ci basta. e poi come ignorare i due indagati: Emilio Fede e e Lele Mora ? avreste chiuso la bocca alla signora Sanatnché che si faceva suggerire le risposte al cell da… ? poi c’era quell’inquietante Nuzzi ormai in ogni trasmissione che dava manforte alla santanchè e debolissima è stata la Ventura. poi c’era disparità : due di destra contro la Ventura

  9. Avatar giulia
    giulia

    Io abitavo a porto torres 30 anni fa e ti garantisco che quello che possono mettersi in tasca se lo rubano.
    Tutto il litorale di platamona e’ stato costruito con materiali rubati dalla petrol chimica di porto torres, e poi quando chiudono le fabbriche sono tutti li a piangere!
    Se fossero differenti non avrebbero questi problemi. Poi con l’acqua e le coste che hanno potrebbero essere tutti dei nababbi e invece la gente va al mare in quel fetore di sottomarina! ha!

  10. Avatar Marcello
    Marcello

    Luca sono un lavoratore Vinyls di Porto Marghera, ho avuto modo di trascorrere il Primo Maggio all’Asinara e sono onorato di conoscere Pietro,Andrea e tutti gli altri. Ho sempre apprezzato l’impegno che metti nel seguire la nostra vicenda, ed ho quindi aprezzato molto questo articolo. Devo fare però una piccola ma importante precisazione: laDioki è interessata a tutto fuorchè allo stabilimento veneto, ed infatti noi temiamo un imbroglio per favorire le speculazioni di chi vuol chiudere Porto Marghera.
    Per Giulia voglio rispondere che nessuna nazione al mondo vive di solo turismo, e che cgli stabilimenti petrolchimici, compreso quelo di Porto Torres per il quale ho svolto supporto tecnico per sette anni, hanno le carte in regola per essere, oltre che attività produttive, anche centri di eccellenza per la depurazione delle acque. E poi averle il veneto spiagge come Platamona; qua i palazzi hanno sventrato tutto.

  11. Avatar Fausto
    Fausto

    vogliono ripristinare l’ochrana in italia il pd e fotuto ma dovranno passare sul mio cadavere per riuscire nella loro criminale impresa

  12. Avatar virginia
    virginia

    concordo con giulia, la Sardegna può fare a meno delle industrie che a fronte di POCHE CENTINAIA di posti di lavoro causano migliaia di morti per il cancro e rovinano in modo irreversibile l’ambiente.nel calcolo costi benefici quelle industrie sono in netta perdita, solo che i costi sono a carico della comunità. ma a Telese che gliene importa di pensare alla comunità tutta, lui è mosso dalla sua immarcescibile ideologia, tanto non gli costa nulla.
    le potenzialità del turismo i sardi non le hanno mai nemmeno valutate limitandosi a concepire il turismo come l’insensata costruzione di orrendi villagi vacanze. il lavoro che può arrivare dal turismo va ben oltre i posti di camerire o muratore come invece i sardi sono abituati a credere.
    e se amiamo veramente le persone tutto dovremo augurargli tranne cha fare gli operai in quei contesti malati. sarebbe meglio chiedere di porre le condizioni per lo sviluppo di altri settori

  13. Avatar Signor giudice!
    Signor giudice!

    mi dica è vero che non è vero che la Saras della famiglia Moratti produce dolsissima liquirizia? produce liquami infatti…mi dica…sono una poco di buono nel pensare a cose così blasfeme? mi merito di mangiare liquirizia Saila per il resto dei mieei giorni?

  14. Avatar Stefania
    Stefania

    sono andata a incitare lala raccolta differenziata nei posti più strani..e devo dire che il salotto imperiale di Antonio sciupafemmine Bassolino è pieno di poster giganti delle più porche ministre della seconda repubblica..una vera e propria Raccolta da vero intenditore!

  15. Avatar rita
    rita

    Margherita da Venezia, converrai però che Nuzzi è molto molto meno inquietante quando parla malissimo del Vaticano, o no? e come mai?

  16. Avatar Roberto
    Roberto

    io faccio la raccolta differenziata di soldi come nessun altro! è uno scandalo che alla rai non se ne parli!

  17. Avatar Adriano
    Adriano

    quei farabutti della rai hanno rifiutato il mio programma “400 milioni..a Celentano!!!

  18. Avatar graziano
    graziano

    Purtroppo in Italia i dimenticati incominciano ad essere troppi !

  19. Avatar Marcello
    Marcello

    Virginia, le poche centinaia di posti di lavoro in realtà sommando tutti gli stabilimenti sardi si arriva a quasi 5000, senza contare la Saras. Penso che l’ideale sarebbe poter scegliere se fare il cameriere o l’operaio, entrambi mestieri dignitosissimi. D’altronde conosco più di un cameriere che è entrato in fabbrica a e ne è molto contento. Le situazioni critiche ambientali si sanano, non si risolvono distruggendo le fabbriche. I sardi sono un popolo giustamente orgoglioso, e mi dispiace vederli imitare l’ambientalismo radical-chic del continente. Che poi il modello di turismo dei villaggi vacanze sia sbagliatissimo è vero; vado da cinque anni in Croazia e lì tutte le spiagge sono libere e molte sono attrezzate con docce e servizi. Ma per tagliare ogni dubbio, se qualcuno dà al lavoratore chimico la stessa paga, lo stesso orario e la stessa tutela della salute e della sicurezza secondo gli standard attuali, probabilmente è disposto a fare anche qualcos’altro

  20. Avatar luca Telese
    luca Telese

    Cara Virginia,
    non sao perché , ma vedo che sei una di quelle a cui rode il culo per qualcosa… Se pensi che i cassintegrati potrebbero tutti fare i bagnini e che l’industria sarda potrebbe tutta chiudere per lassciare posto al catering non hai che da convicnere loro.

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